In realtà quando te ne vai
me ne vado.
Me ne vado non appena giri
l’angolo ed il mondo che
li dietro si nasconde
arrossisce col tuo volto.
Me ne vado,
quando hai gli occhi dipinti
di malinconia,
ed io non so riportarti al
presente.
Esco anche io,
strappandomi il volto,
quando vedo che i panni cuciti
dalla vita sulla tua pelle,
diventano troppo stretti
per conservarti il sorriso.
Cosi spengo anche il mio,
per non disturbare il tuo
urlante silenzio.
Anche io come te,
riporto l’ anima tra le ciminiere
delle fabbriche, per posarla
sui sacchetti dell’immondizia
semiaperti.
Levo le radici dalla terra,
per seccarle sull’asfalto
accanto alle tue.
Anche io come te.
Perchè non posso esser spirito,
fino a quando sarai carne.
Non saprò essere giorno
fino a quando sarai notte
Perchè ho un deserto di silenzi
tra le mani che sarà sorgente,
se quando me ne andrò,
tu sarai parola.
Se quando me ne andrò,
tu verrai via con me.
(Gianluca Sonnessa)