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giovedì, Gennaio 16, 2025
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Le più belle frasi di Dario FoRaccolta completa

Dario Fo (N. Sangiano, 24 marzo 1926 – N. Milano, 13 ottobre 2016),
autore, attore, scrittore, regista, autore, drammaturgo illustratore, pittore e scenografo.
Dario Fo ha ricevuto nel 1997, il Premio Nobel per la letteratura con questa motivazione:
“perché, seguendo la tradizione dei giullari medievali, dileggia il potere restituendo la dignità agli oppressi”.
Molte frasi e citazioni di Dario Fo, sono molto diffuse nei social, condivise da utenti giovani e meno giovani, per questo motivo, in questa categoria, abbiamo realizzato una raccolta completa delle più belle frasi di Dario Fo.






Frasi di Dario Fo

Ancora non si è capito che soltanto nel divertimento, nella passione e nel ridere si ottiene una vera crescita culturale.
(Dario Fo)

Quello che fa paura è che i politici non hanno nessun programma, per questo sono incapaci di andare incontro ai bisogni della gente. Non dobbiamo permettere ai politici di agire senza controllo, e visto che non ci danno gli spazi per esercitare questo controllo, dobbiamo prenderceli.
(Dario Fo)

Se siete in crisi, vi sbattete in ginocchio e pregate il Signore, i santi e la Madonna che vi vengano a tirar fuori. Noi atei, al contrario, non ci possiamo attaccare a nessun Santissimo. Per le nostre colpe dobbiamo rivolgerci solo alla nostra coscienza.
(Dario Fo)

Chi fa il politico dovrebbe avere una chiarezza morale e profonda e non giocare sul falso e sull’ipocrisia.
(Dario Fo)

Dite: Com’è triste Venezia! Si vede che non avete mai visto Monfalcone.
(Dario Fo)

Lo scandalo è lo sterco concimante della socialdemocrazia: le dirò di più, è addirittura l’antidoto contro il peggiore dei veleni, che è la presa di coscienza per la gente.
(Dario Fo)

La satira è un’espressione che è nata proprio in conseguenza di pressioni, di dolore, di prevaricazione, cioè è un momento di rifiuto di certe regole, di certi atteggiamenti: liberatorio in quanto distrugge la possibilità di certi canoni che intruppano la gente.
(Dario Fo)

Non temo la morte ma neanche la corteggio. Se hai campato bene è la giusta conclusione della vita.
(Dario Fo)

Se mi capitasse qualcosa, dite che ho fatto di tutto per campare.
(Dario Fo)

C’è una regola antica nel teatro. Quando hai concluso non c’è bisogno che tu dica altra parola. Saluta e pensa che quella gente, se tu l’hai accontentata nei sentimenti e nel pensiero ti sarà riconoscente.
(Dario Fo)

Dite a tutti che ho sempre lottato per la Vita.
(Dario Fo)

Sono Ateo ma ho rivisto Franca ogni sera.
(Dario Fo)

Abbiamo perso l’indignazione, la dignità, la coscienza, l’orgoglio di essere persone che hanno inventato la civiltà. Siamo degli ingiusti che se ne fregano della giustizia. Cosa lasciamo ai nostri figli?
(Dario Fo)

Il riso è sacro. Quando un bambino fa la prima risata è una festa. Mio padre, prima dell’arrivo del nazismo, aveva capito che buttava male; perché, spiegava, quando un popolo non sa più ridere diventa pericoloso.
(Dario Fo)

Fermare la diffusione del sapere è uno strumento di controllo per il potere perché conoscere è saper leggere, interpretare, verificare di persona e non fidarsi di quello che ti dicono. La conoscenza ti fa dubitare. Soprattutto del potere. Di ogni potere.
(Dario Fo)

Più si va avanti più sballa ogni cosa. Non è vero che eravamo bianchi di pelle, siamo nati molti secoli prima, in piena Africa, e naturalmente eravamo neri. Adamo ed Eva erano neri e soprattutto Dio, essendo il padre, è a sua volta nero.
(Dario Fo)

La vita è una meravigliosa occasione fugace da acciuffare al volo tuffandosi dentro in allegra libertà.
(Dario Fo)

L’uomo senza idee, come diceva Voltaire, è un imbecille.
(Dario Fo)

Il pubblico di oggi è drogato di banalità.
(Dario Fo)

Siamo un Paese di disinformati che continua tranquillamente a voler dimenticare tutto quello che succede e metterlo sotto i piedi.
(Dario Fo)

Un uomo che non partecipa alla vita della comunità, che si estranea, è un morto che cammina.
(Dario Fo)

In tutta la mia vita non ho mai scritto niente per divertire e basta. Ho sempre cercato di mettere dentro i miei testi quella crepa capace di mandare in crisi le certezze, di mettere in forse le opinioni, di suscitare indignazione, di aprire un po’ le teste. Tutto il resto, la bellezza per la bellezza, non mi interessa.
(Dario Fo)

Dato che esistono oratori balbuzienti, umoristi tristi, parrucchieri calvi, potrebbero anche esistere politici onesti.
(Dario Fo)

Gli autori negano che io sia un autore. Gli attori negano che io sia un attore. Gli autori dicono: tu sei un attore che fa l’autore. Gli attori dicono: tu sei un autore che fa l’attore. Nessuno mi vuole nella sua categoria. Mi tollerano solo gli scenografi.
(Dario Fo)

Signore e Signori… Alcuni amici miei, letterati, artisti famosi, intervistati da giornali e televisioni, hanno dichiarato: «Il premio più alto va dato senz’altro quest’anno ai Membri dell’Accademia svedese che hanno avuto il coraggio di assegnare il Nobel a un giullare!». Eh sì, il Vostro è stato davvero un atto di coraggio che rasenta la provocazione. Basta vedere il putiferio che ha causato: poeti e pensatori sublimi che normalmente volano alto… e poco si degnano di quelli che campano rasoterra… si sono trovati all’istante travolti da una specie di tromba d’aria. Ebbene, io applaudo e sono d’accordo con loro. Stavano già beati nel Parnaso degli eletti e Voi, con questa Vostra insolenza, li avete abbattuti e precipitati giù a sbattere musi e pance nel fango della normalità.
(Dario Fo)

Per contrasto devo dirvi che però ci sono state masse straordinarie di persone che hanno gioito con me in modo incredibile per questa Vostra scelta. E io Vi porto il più festoso dei ringraziamenti da parte di una caterva di guitti, di giullari, di clown, di saltimbanchi, di cantastorie. Siamo arrivati qui.
(Dario Fo)

Sto parlando di Ruzante Beolco, il mio più grande maestro insieme a Molière: entrambi attori-autori, entrambi sbeffeggiati dai sommi letterati del loro tempo. Disprezzati soprattutto perché portavano in scena il quotidiano, la gioia disperazione della gente comune, l’ipocrisia e la spocchia dei potenti, la costante ingiustizia. E soprattutto avevano un difetto tremendo: raccontavano queste cose facendo ridere. Il riso non piace al potere.
(Dario Fo)

Giustamente un grande democratico del nostro Paese diceva: «L’ignoranza diffusa dei fatti è il maggior supporto all’ ingiustizia». Ma questa assenza distratta dei giovani viene da chi li educa e li dovrebbe informare, e costoro sono invece i primi assenti e disinformati, parlo dei maestri e dei responsabili della scuola. I giovani, in gran parte, soccombono al bombardamento di banalità e oscenità gratuite che ogni giorno i mass media propinano loro.
(Dario Fo)

Il nostro dovere di intellettuali, di gente che monta in cattedra o sul palcoscenico, che parla soprattutto con i giovani è quello non soltanto di insegnare come si muovono le braccia, come si respira per recitare, come si usa lo stomaco, la voce, il falsetto. Non basta insegnare uno stile: bisogna informarli di quello che succede intorno. Loro devono raccontare la loro storia. Un teatro, una letteratura, una espressione d’arte che non parli del proprio tempo è inesistente.
(Dario Fo)

Franca è molto spiritosa, ve lo assicuro. A dei giornalisti che le chiedevano: «Ma scusi, lei come si sente adesso ad essere la moglie di un Nobel? Con un monumento in casa?» rispondeva: «Non sono preoccupata, non mi sento a disagio perché mi sono sempre allenata. Tutte le mattine faccio flessioni: mi piego in due appoggiando le mani a terra, così mi sono abituata a diventare piedistallo al monumento. Ci riesco benissimo». Vi avevo detto che è molto spiritosa… (…) Credetemi, questo premio l’avete proprio dato a tutti e due. Grazie.
(Dario Fo)






Alle volte succede che mentre ci scambiamo i corpi nell’ amore, perdendoci nei baci, io scopra le tende delle finestre scuotersi per il vento. Dietro nascosto mi sembra di scorgere Dio in persona che ci va spiando geloso del nostro amore, giacché uno sconvolgimento folle e impossibile come il nostro non l’ha mai provato.
(Dario Fo)

Per il popolo, il teatro, specie il teatro grottesco, è sempre stato il mezzo primo d’espressione, di comunicazione, ma anche di provocazione e di agitazione delle idee. Il teatro era il giornale parlato e drammatizzato del popolo.
(Dario Fo)

La cultura non si può ottenere se non si conosce la propria storia.
(Dario Fo)

Il caso di Luttazzi, uno che la satira la fa senza sconti, è illuminante: cacciato su due piedi. Colpirne uno per educarne cento.
(Dario Fo)

La risata, il divertimento liberatorio sta proprio nello scoprire che il contrario sta in piedi meglio del luogo comune, anzi è più vero o, almeno, più credibile.
(Dario Fo)

Le più belle frasi di Isabel Allende Raccolta completa

Isabel Allende nasce il giorno 2 agosto del 1942 a Lima (Perù).
La famiglia si trova in questo periodo a Lima, in Perù, per motivi di lavoro.
La madre, Francisca Llona Barros, divorzia dal padre, Tomás Allende, quando la scrittrice ha solo tre anni: Isabel non conoscerà mai suo padre, che dopo la dissoluzione del matrimonio sparirà nel nulla.
Sola, con tre figli e senza alcuna esperienza lavorativa, la madre si trasferisce a Santiago del Cile, ospitata nella casa del nonno (rievocata poi ne “La casa degli spiriti” in quella di Esteban Trueba).
Grazie all’aiuto dello zio Salvador Allende e grazie alla sua influenza, non mancheranno a lei e ai suoi fratelli borse di studio, vestiti e svaghi.
Bambina vivace ed inquieta, durante l’infanzia trascorsa nella casa dei nonni impara a leggere e a nutrire la propria fantasia con letture prelevate dalla biblioteca del nonno, ma anche con libri che la scrittrice racconta di aver trovato in un baule ereditato dal padre, contenente raccolte di Jules Verne o Emilio Salgari.
L’immaginazione della piccola si alimenta anche di romanzi rosa, ascoltati alla radio, in cucina assieme alle inservienti e soprattutto di racconti narrati dal nonno o dalla nonna, quest’ultima caratterizzata da una propensione particolare verso i misteri dello spiritismo.
Isabel Allende è una delle autrici latinoamericane di maggior successo al mondo.






Le più belle Frasi di Isabel Allende

È inutile ricoprire di terra le ferite psicologiche, bisogna farle respirare affinché possano cicatrizzare.
(Isabel Allende)

La felicità non è esuberante né chiassosa, come il piacere o l’allegria. È silenziosa, tranquilla, dolce, è uno stato intimo di soddisfazione che inizia dal voler bene a se stessi.
(Isabel Allende)

L’ardore di quel bacio non li abbandonò per molti giorni e riempì di fantasmi delicati le loro notti, lasciando il ricordo sulla pelle, come una bruciatura. La gioia di quell’ incontro li rapiva, facendoli levitare per strada, li spingeva a ridere senza motivo apparente, li risvegliava concitati nel mezzo di un sonno. Si toccavano le labbra con la punta delle dita ed evocavano esattamente la forma della bocca dell’altro.
(Isabel Allende)

Tendete solo al presente. Non sciupate energia piangendo sul passato o sognando il domani. La nostalgia consuma e annienta, è il vizio degli esiliati. Dovete stabilirvi come se fosse per sempre, bisogna avere il senso della stabilità.
(Isabel Allende)

Hai una sola vita, ma se la vivi bene, è sufficiente.
L’unica cosa reale è ora, questo giorno.
Cosa aspetti per iniziare a essere felice? Ogni giorno conta.
(Isabel Allende)

Gli afrodisiaci sono il ponte gettato tra gola e lussuria.
Immagino che, in un mondo perfetto, qualsiasi alimento naturale, sano, fresco, di bell’ aspetto, leggero e saporito – vale a dire, dotato di quelle caratteristiche che si cercano in un partner – sarebbe afrodisiaco, ma la realtà è ben più complessa.
(Isabel Allende)

Pensava allora e pensa ancora che la democrazia non debba nutrirsi di amnesia e impunità. La democrazia ha bisogno e diritto di buona memoria e giustizia
(Isabel Allende)

Tutti abbiamo lo spirito di un animale che ci accompagna.
È come la nostra anima. Non tutti incontrano il proprio animale, solo i grandi guerrieri e gli sciamani.
(Isabel Allende)

Il tempo in Amazzonia non era come nel resto del pianeta, non si misurava in ore, bensì in albe, maree, stagioni, piogge.
(Isabel Allende)

L’amore ci fa diventare buoni. Non importa chi amiamo e non importa nemmeno essere corrisposti o che la relazione sia stabile. È sufficiente l’esperienza di amare: è questa che ci trasforma.
(Isabel Allende)

Ricordati che il saggio è sempre allegro perché accetta la verità.
(Isabel Allende)

Alla mia Nini ha sempre dato fastidio l’artificio del finale felice nelle favole; è convinta che nella vita non ci siano finali, ma confini, si gironzola di qua e di là, s’inciampa, ci si perde.
(Isabel Allende)

Iniziamo a invecchiare nel momento in cui nasciamo, cambiamo giorno dopo giorno, la vita è un continuo fluire. Ci evolviamo. L’unica cosa diversa è che adesso siamo un po’ più vicini alla morte. E cosa c’è di male in questo? L’amore e l’amicizia non invecchiano.
(Isabel Allende)

Tutti abbiamo dei demoni nascosti negli angoli più remoti dell’anima, ma se li portiamo alla luce, rimpiccioliscono, si indeboliscono, tacciono e alla fine ci lasciano in pace.
(Isabel Allende)

Quel giorno ebbi coscienza per la prima volta che la vita può essere generosa. […] Nei momenti più duri della mia vita, quando mi sembrava che si chiudessero tutte le porte, il sapore di quelle albicocche mi torna in bocca per consolarmi con l’idea che l’abbondanza è a portata di mano, se la si sa cercare.
(Isabel Allende)






Sto scoprendo in me nuove forze, che forse ho sempre avuto, ma che non conoscevo perché fino a ora non avevo avuto bisogno di ricorrervi. Non so a quale curva della strada si sia persa la persona che ero prima.
(Isabel Allende)

L’essenziale è spesso invisibile; è solo il cuore, e non l’occhio, a poterlo cogliere, ma la macchina fotografica a volte sfiora tracce di quella sostanza.
(Isabel Allende)

Il problema della finzione è che deve essere credibile, la realtà invece raramente lo è.
(Isabel Allende)

Quella notte credetti di avere perso per sempre la capacità d’innamorarmi, che mai più avrei potuto ridere o inseguire un’illusione. Però mai più è molto tempo. E l’ho potuto sperimentare in questa lunga vita.
(Isabel Allende)

Era dell’idea che dando un nome ai problemi, questi si sarebbero materializzati e non sarebbe più stato possibile ignorarli; invece, se si fossero mantenuti nel limbo delle parole non dette, avrebbero potuto scomparire da soli, col passare del tempo.
(Isabel Allende)

Clara abitava un universo inventato da lei, protetta dalle avversità della vita, dove la verità prosaica delle cose materiali si confondeva con la verità tumultuosa dei sogni, nei quali non sempre funzionavano le leggi della fisica e della logica.
(Isabel Allende)

Lei non credeva che il mondo fosse una Valle di lacrime, ma al contrario una burla di Dio, sicché era stupido prenderlo sul serio, se Lui stesso non lo faceva.
(Isabel Allende)

Figliolo, la Santa Madre Chiesa sta a destra, ma Gesú Cristo è stato sempre a sinistra.
(Isabel Allende)

Niente cambia; noi esseri umani ripetiamo gli stessi peccati più e più volte, in eterno.
(Isabel Allende)






Spettata dalle gente per essere femminista è come sperare di non essere caricati da un toro perché si è vegetariani.
(Isabel Allende)

Un dolore così, dolore dell’anima, non si elimina con medicine, terapie o vacanze; un dolore così lo si soffre, semplicemente, fino in fondo, senza attenuanti, come è giusto che sia.
(Isabel Allende)

Siamo legati da infiniti fili sottili, facili da recidere a uno a uno, ma che essendo intrecciati tra loro formano corde indistruttibili.
(Isabel Allende)

Non me ne potevo andare, perché lontano da questa terra sarei stata come gli alberi che tagliano a Natale, quei poveri pini senza radici che durano un po’ di tempo e poi muoiono.
(Isabel Allende)

Ogni istante si dissolve in un soffio trasformandosi immediatamente in passato, la realtà è effimera e transitoria, pura nostalgia.
(Isabel Allende)

Tutti nasciamo felici. Lungo la strada la vita ci si sporca, ma possiamo pulirla.
(Isabel Allende)

Come sarebbe stata diversa la storia di Romeo e Giulietta se avessero avuto un telefono!
(Isabel Allende)

La vera amicizia resiste al tempo, alla distanza ed al silenzio.
(Isabel Allende)

Non si può costruire niente di solido sulle bugie e sulle omissioni.
(Isabel Allende)

La scrittura per me è un tentativo disperato di preservare la memoria che mi consente di non perdere pezzi lungo il cammino.
(Isabel Allende)






All’avvicinarsi dei diciassette anni il mio corpo raggiunse l’altezza definitiva e il mio viso prese l’espressione che mi avrebbe accompagnata fino a oggi. Allora smisi di scrutarmi nello specchio per paragonarmi con le donne perfette del cinema e delle riviste e decisi che ero bella per il semplice motivo che avevo voglia di esserlo
(Isabel Allende)

Chi sono i cileni? Mi risulta difficile descriverli a parole, ma mi basta un’occhiata per riconoscere un compatriota a cinquanta metri di distanza.[…] Malgrado nel nostro lungo e sottile paese ci separino migliaia di chilometri, la somiglianza tra noi è forte; siamo accomunati dalla lingua e tradizioni simili. L’unica eccezione è rappresentata dalla classe alta, che discende quasi completamente dagli europei, e dagli indigeni.
(Isabel Allende)

Adesso, che ho superato già tanti dolori e posso leggere il mio destino come una mappa piena di errori, quando non sento nessuna compassione di me stessa e posso passare in rassegna la mia esistenza senza sentimentalismi, perché ho trovato una relativa pace, lamento soltanto la perdita dell’innocenza. Mi manca l’idealismo della gioventù, del tempo in cui esisteva ancora per me una chiara linea divisoria tra il bene e il male e credevo che fosse possibile agire sempre in accordo con princìpi inamovibili.
(Isabel Allende)

La morte non esiste, figlia. La gente muore solo quando viene dimenticata. – mi spiegò mia madre poco prima di andarsene. – Se saprai ricordarmi, sarò sempre con te. – Mi ricorderò di te – le promisi. […] Poi mi prese una mano e con gli occhi mi disse quanto mi amava, finché il suo sguardo non divenne nebbia e la vita uscì da lei senza amore
(Isabel Allende)

Ogni tanto ho la sensazione che questo l’ho già vissuto e che ho già scritto queste stesse parole, ma capisco che non sono io, bensì un’altra donna, che aveva preso appunti sui quaderni affinché io me ne servissi.
(Isabel Allende)

La memoria è fragile e il corso di una vita è molto breve e tutto avviene così in fretta, che non riusciamo a vedere il rapporto tra gli eventi, non possiamo misurare le conseguenze delle azioni, crediamo nella finzione del tempo, nel presente, nel passato, nel futuro.
(Isabel Allende)

Così come quando si viene al mondo, morendo abbiamo paura dell’ignoto. Ma la paura è qualcosa d’interiore che non ha nulla a che vedere con la realtà. Morire è come nascere: solo un cambiamento.
(Isabel Allende)

Voglio limitarmi a pensare che il mio mestiere è la vita e che la mia missione non è protrarre l’odio, bensì unicamente riempire queste pagine mentre aspetto il ritorno di Miguel, mentre sotterro mio nonno che ora riposa vicino a me in questa stanza, mentre attendo che arrivino tempi migliori, tenendo in gestazione la creatura che ho nel ventre, figlia di tante violenze, o forse figlia di Miguel, ma soprattutto figlia mia.
(Isabel Allende)

Ora sono costretta a rimanere ferma e silenziosa; per quanto corra non arrivo da nessuna parte, se grido nessuno mi sente. Ho passato tutta la vita a remare contro corrente; sono stanca, voglio girarmi, abbandonare i remi e lasciare che la corrente mi trasporti dolcemente fino al mare.
(Isabel Allende)

Un giorno in più di attesa, uno in meno di speranza. Un giorno in più di silenzio, uno in meno di vita. La morte vaga per i corridoi e il mio compito è di distrarla perché non trovi la tua porta.
(Isabel Allende)






Cerco di non pensare all’ indomani; il futuro non esiste, dicono gli indio dell’altipiano, contiamo solo sul passato per trarne esperienza e conoscenza, e sul presente che è appena un batter di ciglia, perché nello stesso istante si tramuta in passato.
(Isabel Allende)

Nel racconto ‘Nel profondo dell’oblio’ c’è una frase che vorrei cambiare, ma una volta che si è pubblicato non è più possibile ritrattare. La ragazza del racconto dice che ‘la paura è più forte del desiderio, dell’amore, dell’odio, della colpa, della rabbia, più forte della lealtà’. Ho scritto questo racconto nel 1987, pensando al terrore imposto dalla dittatura militare in Cile, ma col trascorrere degli anni, e in particolare con la morte di mia figlia Paula, ho imparato che il sentimento più potente non è la paura, ma l’amore.
(Isabel Allende)

La sola cosa che si possiede è l’amore che si dà.
(Isabel Allende)

Non esiste separazione definitiva finché esiste il ricordo.
(Isabel Allende)

Il dolore, come tutte le sensazioni, è una porta per entrare nell’anima.
(Isabel Allende)

Siamo. Tutto quello che siamo sorge dai nostri pensieri. I nostri pensieri costruiscono il mondo.
(Isabel Allende)

Per le donne il miglior afrodisiaco sono le parole. Il punto “G” è nelle loro orecchie. Chi lo cerca più in basso sta sprecando il suo tempo.
(Isabel Allende)

Dalla stessa apertura da cui entra l’amore, s’intrufola la paura. Quel che ti voglio dire è che se sarai in grado di amare molto, soffrirai anche molto.
(Isabel Allende)

La vita è un arazzo e si ricama giorno dopo giorno con fili di molti colori, alcuni grossi e scuri, altri sottili e luminosi, tutti i fili servono.
(Isabel Allende)






Silenzio prima di nascere, silenzio dopo la morte, la vita è puro rumore fra due insondabili silenzi.
(Isabel Allende)

Più invecchio e più mi sento ignorante. Solo i giovani hanno una spiegazione per ogni cosa
(Isabel Allende)

Non si può trovare chi non vuole essere trovato.
(Isabel Allende)

Un uomo fa quel che può, una donna quello che lui non può.
(Isabel Allende)

L’avevo detto, l’ostinazione è un male molto forte; si aggrappa al cervello e spezza il cuore. Di ostinazioni ce ne sono molte, ma quella dell’amore è la peggiore.
(Isabel Allende)

Ci addormentavamo vicini vicini, senza che ci importi dove inizia uno e finiva l’altro, né di chi sono queste mani o questi piedi, in una complicità così perfetta che ci incontravamo nei sogni e il giorno dopo non sapevamo chi aveva sognato chi e quando uno si muove tra le lenzuola l’altro si accomoda negli angoli e nelle curve e quando uno sospira sospira anche l’altro e quando uno si sveglia si sveglia anche l’altro.
(Isabel Allende)

Il bambino entra nel mondo e la madre in un altro stato di coscienza, nessuno dei due è più lo stesso.
(Isabel Allende)

Vivere per me è continuo divenire, è un buon libro da leggere vicino al fuoco di un camino mentre fuori piove e i cipressi lungo il viale si genuflettono all’impeto del vento.
(Isabel Allende)

Una bella fotografia racconta una storia, rivela un luogo, un evento, uno stato d’animo, è più potente di pagine e pagine scritte.
(Isabel Allende)






Cerco verità e bellezza nella trasparenza d’una foglia d’autunno, nella forma perfetta di una conchiglia sulla spiaggia, nella curva d’una schiena femminile, nella consistenza d’un vecchio tronco d’albero e anche in altre sfuggenti forme della realtà.
(Isabel Allende)

Una buona giornata più un’altra buona giornata uguale una buona vita
(Isabel Allende)

Tutti noi abbiamo una riserva insospettata di forza dentro che emerge quando la vita ci mette alla prova.
(Isabel Allende)

Se scrivo qualcosa temo che accada, se amo troppo qualcuno temo di perderlo; eppure non posso smettere di scrivere nè di amare…
(Isabel Allende)

Ci sono passioni che divampano come incendi fino a quando il destino non le soffoca con una zampata, ma anche in questi casi rimangono braci calde pronte ad ardere nuovamente non appena ritrovano l’ossigeno.
(Isabel Allende)

Non era fatta per i piccoli turbamenti, i rancori meschini, le invidie dissimulate, le opere di carità, gli affetti logorati, la cortesia amabile o le considerazioni banali.
Era uno di quegli esseri nati per la grandezza di un solo amore, per l’odio esagerato, per la vendetta apocalittica e per l’eroismo più sublime
(Isabel Allende)

La felicità è saponosa, scivola via tra le dita e invece ai problemi ci si può attaccare, offrono un appiglio, sono ruvidi, duri.
(Isabel Allende)

Scrivere è come fare l’amore. Non preoccuparti dell’orgasmo, concentrati solo sull’ azione.
(Isabel Allende)

Le più belle frasi di Ennio Flaiano Raccolta completa

Ennio Flaiano (Pescara, 05/03/1910 – Roma, 20/11/1972) fu uno sceneggiatore, scrittore, giornalista, umorista, critico cinematografico e drammaturgo italiano.
Gli aforismi, le frasi e le battute di Ennio Flaiano, sono nate dietro una fulminante e sagace ironia.
Un’amarezza che sfiora il cinismo e il disincanto, una coscienza del nulla vissuta attraverso la quotidiana descrizione dei comportamenti e i tic più assurdi e paradossali della nostra società.
In questa categoria troverete una raccolta completa delle più belle frasi Ennio Flaiano, ricavate delle sue opere più famose.






Frasi di Ennio Flaiano

Gli italiani sono sempre pronti a correre in soccorso dei vincitori.
(Ennio Flaiano)

Spesso la donna italiana è cuoca in salotto, puttana in cucina e signora a letto.
(Ennio Flaiano)

A furia di leccare, qualcosa sulla lingua rimane sempre.
(Ennio Flaiano)

L’italiano è mosso da un bisogno sfrenato di ingiustizia.
(Ennio Flaiano)

Ci sono molti modi di arrivare, il migliore è di non partire.
(Ennio Flaiano)

L’italiano è una lingua parlata dai doppiatori.
(Ennio Flaiano)

– La ragazza mi piace. E’ bella, ricca, giovane, colta.
Nell’ annuncio accennavate a un piccolo difetto fisico. Di che si tratta?
– E’ incinta. Oh, ma pochissimo.
(Ennio Flaiano)>

I capolavori oggi hanno i minuti contati.
(Ennio Flaiano)

Aumentano gli anni e diminuiscono le probabilità di diventare immortali.
(Ennio Flaiano)

L’oppio è ormai la religione dei popoli.
(Ennio Flaiano)

Vivere è diventato un esercizio burocratico.
(Ennio Flaiano)

Diavolo, vado bene di qui per l’Inferno?
– Sì, sempre storto.
(Ennio Flaiano)

La televisione mi fa dormire e mi lascia sempre insoddisfatto, come i veri sonniferi.
(Ennio Flaiano)

Lei non può immaginare quanto io non sia irremovibile nelle mie idee.
(Ennio Flaiano)

Il peggio che può capitare a un genio è di essere compreso.
(Ennio Flaiano)

L’evo moderno è finito. Comincia il medio-evo degli specialisti. Oggi anche il cretino è specializzato.
(Ennio Flaiano)

Chi rifiuta il sogno deve masturbarsi con la realtà.
(Ennio Flaiano)

La parola serve a nascondere il pensiero, il pensiero a nascondere la verità. E la verità fulmina chi osa guardarla in faccia.
(Ennio Flaiano)

L’unico modo di trattare una donna alla pari è di desiderarla come uomo.
(Ennio Flaiano)

In amore bisogna essere senza scrupoli, non rispettare nessuno. All’ occorrenza essere capaci di andare a letto con la propria moglie.
(Ennio Flaiano)

Colui che crede in se stesso vive coi piedi fortemente poggiati sulle nuvole.
(Ennio Flaiano)

L’avarizia è la forma più sensuale di castità.
(Ennio Flaiano)

L’arte è un investimento di capitali, la cultura un alibi.
(Ennio Flaiano)

Ci lusinga di più il cieco favore della fortuna che il riconoscimento dei nostri meriti.
(Ennio Flaiano)

Il mio gatto fa quello che io vorrei fare, ma con meno letteratura.
(Ennio Flaiano)

Sei stato condannato alla pena di vivere. La domanda di grazia, respinta.
(Ennio Flaiano)

Occhio ai corruttori di minoranze.
(Ennio Flaiano)

La pornografia è noiosa perché fa del pettegolezzo un mistero.
(Ennio Flaiano)

Una volta il rimorso veniva dopo, adesso mi precede.
(Ennio Flaiano)

Quando la vanità si placa l’uomo è pronto a morire e comincia a pensarci.
(Ennio Flaiano)

“E vissero sempre infelici e scontenti.” Così, per non ingannare il suo bambino termina le favole.
(Ennio Flaiano)






I giovani hanno quasi tutti il coraggio delle opinioni altrui.
(Ennio Flaiano)

La situazione politica in Italia è grave ma non è seria.
(Ennio Flaiano)

Niente di più triste di un artista che dice: «Noi pittori» oppure: «Noi scrittori»; e sente la sua mediocrità protetta e confortata da tutte le altre mediocrità, che fanno numero, società, sindacato.
(Ennio Flaiano)

Scaltritosi nel furto legale e burocratico, a tutto riuscirete fuorché ad offenderlo. Lo chiamate ladro, finge di non sentirvi. Gridate forte che è un ladro, vi prega di mostrargli le prove. E quando gliele mostrate “ah” dice “ma non sono in triplice copia.
(Ennio Flaiano)

Il destino dei libri troppo chiari è quello di essere per me indecifrabili.
(Ennio Flaiano)

Certi vizi sono più noiosi della stessa virtù. Soltanto per questo la virtù spesso trionfa.
(Ennio Flaiano)

Le invasioni dei barbari essendo oggi improbabili, La Natura vi supplisce con le invasioni interne e legali: i Vandali sono all’ Edilizia, Attila dirige la riforma agraria, i Goti aspettano di andare al potere. Tutti mirano a distruggere qualcosa perché il barbaro, sempre stupido ed impaziente, deve muoversi e fare altrimenti si annoia.
(Ennio Flaiano)

Decise di cambiar vita, di approfittare delle ore del mattino. Si levò alle sei, fece la doccia, si rase, si vestì, gustò la colazione, fumò un paio di sigarette, si mise al tavolo di lavoro e si svegliò a mezzogiorno.
(Ennio Flaiano)

I secoli hanno lavorato per produrre questo individuo di stanche ambizioni, furbo e volubile, moralista e buon conoscitore del codice, amante dell’ordine e indisciplinato, gendarme e ladro secondo i casi. Nazionalista convinto, vi dice come si doveva vincere l’ultima guerra e a chi si potrebbe dichiarare la prossima. Evade il fisco ma nei cortei patriottici è quello che fiancheggia la bandiera e intima ai passanti: giù il cappello.
(Ennio Flaiano)






Cara quando siamo a letto è inutile che mi chiami commendatore. Si, capisco l’abitudine, il rispetto, tutto quello che vuoi, ma dove va a finire l’intimità. Facciamo così, chiamami semplicemente dottore.
(Ennio Flaiano)

Si levò dal letto: era bruttissima. Passò un’ora davanti allo specchio a farsi brutta.
(Ennio Flaiano)

I nomi collettivi servono a far confusione. ‘Popolo, pubblico…’. Un bel giorno ti accorgi che siamo noi.
(Ennio Flaiano)

Invece, credevi che fossero gli altri.
(Ennio Flaiano)

Anche il progresso, diventato vecchio e saggio, votò contro.
(Ennio Flaiano)

Stanco dell’infinitamente piccolo e dell’infinitamente grande, lo scienziato si dedicò all’ infinitamente medio.
(Ennio Flaiano)

Ha una tale sfiducia nel futuro che fa i suoi progetti per il passato.
(Ennio Flaiano)

La troppa familiarità con le cose sacre allontana forse da Dio. I sagrestani non entrano in Paradiso.
(Ennio Flaiano)

Poco dopo incontro Mino Maccari, cupo, che mi confida: “Ho poche idee, ma confuse”.
(Ennio Flaiano)

Gli presentano il progetto per lo snellimento della burocrazia. Ringrazia vivamente. Deplora l’assenza del modulo H. Conclude che passerà il progetto, per un sollecito esame, all’ ufficio competente, che sta creando.
(Ennio Flaiano)






Questo popolo di santi, di poeti, di navigatori, di nipoti e di cognati…
(Ennio Flaiano)

Un dialoghetto filosofico: “Verrà al mio cocktail?”. “Certo, certissimo, anzi probabile”.
(Ennio Flaiano)

Basta alzarsi una mattina alle sette e uscire per capire che abbiamo sbagliato tutto.
(Ennio Flaiano)

Forse col tempo, conoscendoci peggio.
(Ennio Flaiano)

L’inferno, che l’italiano si ostina a immaginare come un luogo dove, bene o male, si sta con le donne nude e dove con i diavoli ci si mette d’accordo.
(Ennio Flaiano)

I grandi amori si annunciano in un modo preciso, appena la vedi dici: chi è questa stronza?
(Ennio Flaiano)

Il traffico ha reso impossibile l’adulterio nelle ore di punta.
(Ennio Flaiano)

Il vero psicanalista delle donne è il loro parrucchiere.
(Ennio Flaiano)

L’italiano ha un solo vero nemico: l’arbitro di calcio, perché emette un giudizio.
(Ennio Flaiano)

La religione è finita, non c’è più nessuno che si vanti di aver portato a letto una suora.
(Ennio Flaiano)

La stupidità degli altri mi affascina ma preferisco la mia.
(Ennio Flaiano)

L’Inferno di Dante è pieno di italiani che rompono i coglioni agli altri.
(Ennio Flaiano)

Le avanguardie si trovano spesso ad essere superate dal grosso dell’esercito.
(Ennio Flaiano)

Se lei si spiega con un esempio non capisco più niente.
(Ennio Flaiano)

Anime semplici abitano talora corpi complessi.
(Ennio Flaiano)






Afflitto da un complesso di parità. Non si sente inferiore a nessuno.
(Ennio Flaiano)

Un libro sogna. Il libro è l’unico oggetto inanimato che possa avere sogni.
(Ennio Flaiano)

È un poeta così cattivo che sette città si rinfacciano il disonore di avergli dato i natali.
(Ennio Flaiano)

Si battono per l’Idea, non avendone.
(Ennio Flaiano)

In amore gli scritti volano e le parole restano.
(Ennio Flaiano)

La felicità consiste nel non desiderare quello che si possiede.
(Ennio Flaiano)

Non c’è che una stagione: l’estate. Tanto bella che le altre le girano attorno. L’autunno la ricorda, l’inverno l’invoca, la primavera l’invidia e tenta puerilmente di guastarla.
(Ennio Flaiano)

Si arriva a una certa età nella vita e ci si accorge che i momenti migliori li abbiamo avuti per sbaglio. Non erano diretti a noi.
(Ennio Flaiano)

La morte ha la faccia di certe signore che telefonano al bar col gettone: e a un certo momento, senza smettere di telefonare, vi fanno un cenno di saluto e di sorpresa.
(Ennio Flaiano)

E pensare che questa farsa durerà ancora miliardi di anni, dicono.
(Ennio Flaiano)






L’eroe moderno non è più la vittima di una congiura divina, ma soltanto il frutto delle sue proprie inibizioni.
(Ennio Flaiano)

Che ne sanno i giovani di amore e di fare all’ amore. Ne parlano tanto nelle loro canzoni, si baciano, fanno anche l’amore, ma che capiscono?
(Ennio Flaiano)

La satira ci rende fieri, come se ci riconoscesse uno stato civile artistico, un diploma che ci sollevi dalla mediocrità e dal grigiore delle parti secondarie.
(Ennio Flaiano)

Viaggiare è come tenere i rubinetti aperti e vedere il tempo che va via, sprecato, liquido, intrattenibile.
(Ennio Flaiano)

La scelta è il male. Rifiutarsi di scegliere. Anzi, rifiutarsi, semplicemente.
(Ennio Flaiano)

L’amore non può nascere che dall’ oscuro desiderio che è in noi stessi di ripetere le sconfitte infantili. L’amore comincia quando ci accorgiamo di aver sbagliato ancora una volta.
(Ennio Flaiano)

Mai epoca fu come questa tanto favorevole ai narcisi e agli esibizionisti. Dove sono i santi? Dovremo accontentarci di morire in odore di pubblicità.
(Ennio Flaiano)

Oggi il cretino è pieno di idee.
(Ennio Flaiano)

Chi vive nel nostro tempo raramente sfugge alla nevrosi. Per vivere bene non bisogna essere eccessivamente contemporanei.
(Ennio Flaiano)






I grandi premi non vengono mai dati allo scrittore, ma ai suoi lettori. Poveracci, se li meritano.
(Ennio Flaiano)

La crisi della cultura. C’è sempre stata: Shakespeare non sapeva il greco e Omero non sapeva l’inglese.
(Ennio Flaiano)

L’immaginazione al potere. Ma quale immaginazione accetterà di restarvi?
(Ennio Flaiano)

Il medium è il messaggio. Se abbiamo ben capito, professore, è inutile aprire le lettere, è il postino che dobbiamo leggere.
(Ennio Flaiano)

Il successo alla moda si ottiene con la pubblicità e si paga con la prostituzione alla folla. Invertendo l’ordine dei fattori il successo non cambia, diventa forse più duraturo, perché “sofferto”. Il successo ottenuto col merito e pagato con l’indifferenza annoia il grosso pubblico e, da qualche tempo in qua, anche gli altri.
(Ennio Flaiano)

Ritrattino. Uno di quei tali che, per trovare la sua serenità, ha bisogno di farla perdere agli altri.
(Ennio Flaiano)

In Italia la linea più breve tra due punti è l’arabesco. Viviamo in una rete di arabeschi.
(Ennio Flaiano)

La disattenzione è il modo più diffuso di leggere un libro, ma la maggior parte dei libri oggi non sono soltanto letti ma scritti con disattenzione.
(Ennio Flaiano)

Viviamo in un’epoca drammatica che usa parole drammatiche. La parola problema è la più disperante: tende ad elevare a problema ogni questione o opinione, e in in certo senso a comunicargli un sospetto di insolubilità. Così viviamo circondati da problemi superflui, che non si porrebbero se si osasse cambiare la parola per definirli correttamente.
(Ennio Flaiano)

Mi chiedevo se era quella la rassegnazione, quel vuoto aspettare, contando i giorni come i grani di un rosario, sapendo che non ci appartengono, ma sono giorni che pure dobbiamo vivere perché ci sembrano preferibili al nulla.
(Ennio Flaiano)






Un buon scrittore non precisa mai.
(Ennio Flaiano)

Una donna che fugge attira l’inseguitore, anzi lo crea.
(Ennio Flaiano)

I dubbi confortano, meglio tenerseli.
(Ennio Flaiano)

Il prossimo è troppo occupato coi propri delitti per accorgersi dei nostri.
(Ennio Flaiano)

Un tale, morto, consegnò al suo angelo custode la propria coscienza. Era intatta, senza il più piccolo rimorso.
(Ennio Flaiano)

“Senza il più piccolo rimorso” commentò l’angelo che quel giorno era di buonumore. “Che mancanza d’immaginazione”.
(Ennio Flaiano)

I giorni indimenticabili della vita di un uomo sono cinque o sei in tutto. Gli altri fanno volume.
(Ennio Flaiano)

La serietà è apprezzabile soltanto nei fanciulli. Negli uomini saggi è il riflesso della rinuncia.
(Ennio Flaiano)

Quando la Scienza avrà messo tutto in ordine, toccherà ai poeti mischiare daccapo le carte.
(Ennio Flaiano)

La castità è il miraggio degli osceni.
(Ennio Flaiano)






«Credete in Dio?». «Io sì, ma è Dio che non crede in me».
(Ennio Flaiano)

Io muoio alla giornata.
(Ennio Flaiano)

L’infelicità è essa stessa un vizio.
(Ennio Flaiano)

Essere pessimisti circa le cose del mondo è un pleonasmo, non è che anticipare quel che accadrà.
(Ennio Flaiano)

Sei stato condannato alla pena di vivere. La domanda di grazia, respinta.
(Ennio Flaiano)

Le più belle frasi, aforismi e citazioni di Honorè de BalzacRaccolta completa

Honorè de Balzac, nato a Tours il 20 maggio 1799 e morto a Parigi il 18 agosto 1850, è stato uno scrittore, saggista e critico letterario francese. Il suo romanzo più famoso si intitola “Le Père Goriot” e fu pubblicato nel 1835.  Honorè de Balzac inventò il realismo letterario.
Oggi le sue citazioni e frasi sono molto ricercate sul web e trattano molti argomenti, tra cui l’amore, la famiglia, ma anche la morte.
In questa categoria, troverete raccolta completa con le più belle frasi, citazioni e aforismi di Honorè de Balzac. Buona lettura! 🙂






Frasi, aforismi e citazioni di Honorè de Balzac

“C’è tutta una vita in un’ora d’amore.”
(Honorè de Balzac)

“L’adulazione non viene mai dalle anime grandi.”
(Honorè de Balzac)

“La rassegnazione è un suicidio quotidiano.”
(Honorè de Balzac)

“Al mondo non vi sono felicità né dolore assoluti, la vita di un uomo felice è un quadro dal fondale d’argento con delle stelle nere: la vita di un uomo infelice è un fondo nero con delle stelle d’argento.”
(Honorè de Balzac)

“Chi sa adulare sa anche calunniare.”
(Honorè de Balzac)

“È il successo che fa il grande uomo.”
(Honorè de Balzac)

“È l’immaginazione che fa perdere le battaglie.”
(Honorè de Balzac)

“È molto difficile stabilire dove finisce la cortesia e dove comincia l’adulazione.”
(Honorè de Balzac)

“In guerra come in amore per concludere bisogna avvicinarsi.”
(Honorè de Balzac)

“L’interesse non è che la chiave delle azioni volgari.”
(Honorè de Balzac)

“L’invidia è una confessione d’inferiorità.”
(Honorè de Balzac)

“Diplomazia è la scienza di coloro che non ne hanno alcuna e sono profondi per la loro vuotaggine.”
(Honorè de Balzac)

“L’uomo abituato al lavoro non può comprendere la vita elegante.”
(Honorè de Balzac)

“L’abbigliamento è l’espressione della società.”
(Honorè de Balzac)

“Ma che uomo è uno che, così, da un momento all’altro, senza nemmeno consultare il medico, decide di mangiare solo verdure?”
(Honorè de Balzac)

“Niente rassomiglia meno all’uomo che un uomo!”
(Honorè de Balzac)

“Le prostitute sono creature essenzialmente mutevoli, che passano senza motivo dalla più stupida diffidenza alla fiducia assoluta. Sotto questo aspetto, sono inferiori agli animali.”
(Honorè de Balzac)






“Lo scopo della vita civilizzata o selvaggia è il riposo.”
(Honorè de Balzac)

“Un uomo privo di passioni, il giusto perfetto, è un mostro, un mezzo angelo che non ha ancora le ali.”
(Honorè de Balzac)

“Ricchi o poveri, non hanno mai denaro per le necessità della vita, mentre ne trovano sempre per i loro capricci.”
(Honorè de Balzac)

“La critica è una spazzola che non si può usare sulle stoffe leggere, dove porterebbe via tutto.”
(Honorè de Balzac)

“L’uomo superiore non è sul cammino di nessuno.”
(Honorè de Balzac)

“Le guerre inevitabili sono sempre giuste.”
(Honorè de Balzac)

“Molte cose si eludono fingendo di non vederle.”
(Honorè de Balzac)

“Negli affari del mondo la salvezza non viene dalla fede, ma dalla diffidenza.”
(Honorè de Balzac)

“Nella disgrazia bisogna rispettare coloro che si sono rispettati nella grandezza.”
(Honorè de Balzac)

“Non vi è gente intrepida tra coloro che hanno qualcosa da perdere.”
(Honorè de Balzac)






“Ogni ora perduta durante la giovinezza è una possibilità di infelicità per l’avvenire.”
(Honorè de Balzac)

“Uno sciocco è noioso, un pedante è insopportabile.”
(Honorè de Balzac)

“Le donne vogliono avere emozioni a ogni costo.”
(Honorè de Balzac)

“Nessuno osa dire addio all’abitudine. Molti suicidi si sono fermati sulla soglia della morte per il ricordo del caffè dove vanno tutte le sere a giocare la loro partita a domino.”
(Honorè de Balzac)

“Il destino del matrimonio dipende dalla prima notte.”
(Honorè de Balzac)

“Scegliere! è il lampo di genio. Esitate? … come non detto, vi siete sbagliati.”
(Honorè de Balzac)

“Un marito non deve mai addormentarsi per primo né svegliarsi per ultimo.”
(Honorè de Balzac)

“Quando c’è una vecchia domestica in casa, il cane da guardia è inutile.”
(Honorè de Balzac)

“La fortuna che uno si acquista è in proporzione con i bisogni che uno si crea.”
(Honorè de Balzac)

“La felicità è la poesia della donna.”
(Honorè de Balzac)






“La felicità materiale riposa esclusivamente sulle cifre.”
(Honorè de Balzac)

“Un uomo, per malizioso che sia, non dirà mai delle donne tanto bene né tanto male quanto ne pensano loro stesse.”
(Honorè de Balzac)

“Da quando le società esistono, un governo, per forza di cose, è sempre stato un contratto d’assicurazione concluso fra i ricchi contro i poveri.”
(Honorè de Balzac)

“Gli avari non credono a una vita futura, il presente è tutto per loro.”
(Honorè de Balzac)

“I godimenti che la passione dà, sono orribilmente tempestosi, pagati con snervanti inquietudini che spezzano le corde dell’anima.”
(Honorè de Balzac)

“La tanto bramata fama è quasi sempre una prostituta incoronata.”
(Honorè de Balzac)

“Il matrimonio deve incessantemente combattere un mostro che divora tutto: l’abitudine.”
(Honorè de Balzac)

“L’odio, come l’amore, si nutre delle più piccole cose, di tutte.”
(Honorè de Balzac)

“Fra due che amano, ce n’è sempre uno che ama di più e soffre; l’altro ama di meno e si annoia.”
(Honorè de Balzac)

“Il segreto delle grandi fortune senza causa apparente è un delitto dimenticato, perché fu fatto a puntino.”
(Honorè de Balzac)

“I delitti sono proporzionati alla purezza della coscienza, e quello che per certi cuori è soltanto un errore, per alcune anime candide assume le proporzioni di un delitto.”
(Honorè de Balzac)






“Una società di atei inventerebbe subito una religione.”
(Honorè de Balzac)

“Se il cuore umano ha degli attimi di riposo nel salire le punte dell’affetto, raramente si arresta sulla china veloce dei sentimenti malevoli.”
(Honorè de Balzac)

“Ci si può fermare quando si sale, mai quando si scende.”
(Honorè de Balzac)

“Il bene non ha che una forma, il male ne ha mille.”
(Honorè de Balzac)

“Infine, apprendete ancora che questi cuori che sembrano così grandi hanno tutti un piccolo grano di pazzia che dobbiamo sapere sfruttare.”
(Honorè de Balzac)

“Quel che rende indissolubile le amicizie e ne raddoppia l’incanto è un sentimento che manca all’amore: la sicurezza.”
(Honorè de Balzac)

“Le donne, quando non amano, hanno tutto il sangue freddo di un vecchio avvocato.”
(Honorè de Balzac)

“Si può amare senza essere felici; si può essere felici senza amare; però amare ed essere felici è qualcosa di prodigioso.”
(Honorè de Balzac)

“L’amore non è solo un sentimento. È anche un’arte.”
(Honorè de Balzac)

“Il male non è forse che un piacere violento. Chi potrebbe stabilire il punto esatto in cui il piacere diventa male e quello in cui il male è ancora piacere?”
(Honorè de Balzac)






“L’uomo muore una prima volta nel momento in cui perde l’entusiasmo.”
(Honorè de Balzac)

“Per raggiungere la felicità coniugale, bisogna scalare una montagna la cui esigua vetta è vicinissima a un opposto pendio quanto mai ripido e sdrucciolevole.”
(Honorè de Balzac)

“Coloro che amano non dubitano di nulla o dubitano di tutto.”
(Honorè de Balzac)

“Non si sale mai così in alto se non quando non si sa dove si va.”
(Honorè de Balzac)

“L’astrologia è una scienza immensa che ha regnato sulle più grandi intelligenze.”
(Honorè de Balzac)

“La volontà può e deve essere motivo d’orgoglio più dell’ingegno.”
(Honorè de Balzac)

“Il cuore di una madre è un abisso in fondo al quale si trova sempre il perdono.”
(Honorè de Balzac)

“Se le leggi lasciano troppa poca libertà, i popoli se ne vendicano nei loro costumi.”
(Honorè de Balzac)

“Il giornalismo è un inferno, un abisso d’iniquità, di menzogne, di tradimenti, che non si può traversare e dal quale non si può uscire puri a meno di essere protetti, come Dante, dal divino alloro di Virgilio.”
(Honorè de Balzac)






“Nessun uomo dovrebbe sposarsi fino a che non ha studiato anatomia e sezionato almeno una donna.”
(Honorè de Balzac)

“Se esistono delle differenze tra un momento di piacere e un altro, un uomo può sempre essere felice con la stessa donna.”
(Honorè de Balzac)

“L’amore ha orrore di tutto ciò che non è se stesso.”
(Honorè de Balzac)

“Ricchi si diventa; eleganti si nasce.”
(Honorè de Balzac)

“Le donne sono avvezze per non so qual tendenza dell’animo a non vedere in un uomo d’ingegno che i difetti e in uno sciocco che le qualità.”
(Honorè de Balzac)

“Chi è che si accontenta di amare una sola volta? Ci sono persone che sono morte e che ancora sento che amano.”
(Honorè de Balzac)

“Ho avuto spesso l’occasione di osservare che quando la beneficenza non nuoce al benefattore, uccide il beneficato.”
(Honorè de Balzac)

“Non ci sono princìpi; ci sono solo eventi. Non c’è bene né male, ma solo circostanze. L’uomo superiore sposa eventi e circostanze per governarli. Se ci fossero princìpi e leggi immutabili, le nazioni non li cambierebbero così come noi cambiamo la camicia, e non ci si può attendere che un uomo sia più saggio di un’intera nazione.”
(Honorè de Balzac)

“L’avarizia comincia dove finisce la povertà.”
(Honorè de Balzac)

“Quasi sempre gli errori di una donna derivano dalla sua fede nel bene o nel vero.”
(Honorè de Balzac)






“È un segno di mediocrità essere incapaci d’entusiasmo.”
(Honorè de Balzac)

“È sbattendo la testa gli uni contro gli altri che ci si impara a conoscere.”
(Honorè de Balzac)

“Il caso è il solo sovrano legittimo dell’universo.”
(Honorè de Balzac)

“Il coraggio non può essere contraffatto, è una virtù che sfugge all’ipocrisia.”
(Honorè de Balzac)

“La sola vittoria contro l’amore è la fuga.”
(Honorè de Balzac)

“Gli incompresi si dividono in due categorie: le donne e gli scrittori.”
(Honorè de Balzac)

“Il miglior modo di mantenere la propria parola è non darla.”
(Honorè de Balzac)

“Un popolo si guida indicandogli un avvenire: un capo è un venditore di speranza.”
(Honorè de Balzac)

“Il bruto si copre, l’arricchito e lo sciocco si addobbano, l’uomo elegante si veste.”
(Honorè de Balzac)

“Gli esseri più sensibili non sempre sono gli esseri più sensati.”
(Honorè de Balzac)






“Il privilegio di trovarsi dappertutto a casa propria appartiene solo ai re, alle puttane e ai ladri.”
(Honorè de Balzac)

“La donna è la regina del mondo e la schiava di un desiderio.”
(Honorè de Balzac)

“Il matrimonio è un combattimento ad oltranza prima del quale gli sposi domandano la sua benedizione al cielo, perché amarsi sempre è la più temeraria delle imprese.”
(Honorè de Balzac)

“C’è tutta una vita in un’ora d’amore.”
(Honorè de Balzac)

“Per giudicare un uomo bisogna almeno conoscere il segreto del suo pensiero, delle sue sventure, delle sue emozioni.”
(Honorè de Balzac)

“Il sentimento che l’uomo sopporta più con maggior fatica è la pietà, soprattutto quando la merita. L’odio è un tonico, fa vivere, ispira vendetta; ma la pietà uccide, indebolisce ulteriormente la nostra debolezza.”
(Honorè de Balzac)

“Una notte d’amore è un libro letto in meno.”
(Honorè de Balzac)

“Gli stupidi parlano del passato, i saggi del presente, i folli del futuro.”
(Honorè de Balzac)

“La sfortuna è un marciapiede per il genio, una piscina per il cristiano, un tesoro per l’uomo capace, un abisso per i deboli.”
(Honorè de Balzac)

“Il piacere è come certe droghe medicinali: per ottenere sempre lo stesso risultato bisogna raddoppiare la dose.”
(Honorè de Balzac)






“Una donna conosce la faccia dell’uomo che ama come un marinaio conosce il mare aperto.”
(Honorè de Balzac)

“Le zie, le madri e le sorelle hanno una giurisprudenza particolare per i loro nipoti, i loro figli e i loro fratelli.”
(Honorè de Balzac)

“La gioia non può prorompere che tra persone che si sentono uguali.”
(Honorè de Balzac)

“Se la luce è il primo amore della vita, l’amore non è forse la luce del cuore?”
(Honorè de Balzac)

Le più belle frasi, aforismi e citazioni di Karl KrauseRaccolta completa

Karl Christian Friedrich Krause, nato a Eisemberg il 4 maggio 1781 e morto a Monaco di Baviera il 27 settembre 1832, è stato un filosofo tedesco postkantiano e professore universtario. Karl Krause è stato uno dei filosofi molto vicino al pensiero di Kant. Le idee di Krause non ebbero molto successo in Germania, ebbero molto successo all’estero. La sua ricerca filosofica unisce il Panteismo e il Teismo, e conia un nuovo neologismo il Paneteismo, che creò proprio Krause. La filosofia di Krause, il Krausismo, non ebbe successo nel suo paese sia perché effettivamente astrusa sia perché utilizzava una terminologia con molti neologismi, di difficile comprensione, inventati da lui, come, per esempio, panenteismo. Migliore destino ebbe in Belgio, Paesi Bassi e specialmente in Spagna e nei paesi di lingua spagnola, dove si sviluppò un movimento con valenze politiche che faceva riferimento al Krausismo.
Nei paesi spagnoli i principi di Krause furono adattati alle culture ed alle società locali. Alcuni studiosi fanno risalire gli inizi della rivoluzione cubana più al Krausismo che al Marxismo.
Fu il professore spagnolo Julián Sanz del Río ad introdurre e diffondere i principi di Krause in Spagna con la pubblicazione dell’Ideal de la Humanidad para la Vida. Il successo fu immediato e fece numerosi adepti fra la intellighenzia culturale e politica della Spagna più aperta, specialmente in un momento che vedeva la contrapposizione tra il nascente liberalismo e l’imperante conservatorismo.
In questa categoria troverete una raccolta completa con le più belle frasi, aforismi e citazioni di Karl Krause.






Frasi, aforismi e citazioni di Karl Krause

La democrazia divide gli uomini in lavoratori e fannulloni. Non è attrezzata per quelli che non hanno tempo per lavorare.
(Karl Krause)

La fantasia non fa castelli in aria, ma trasforma le baracche in castelli in aria.
(Karl Krause)

E così lui la costrinse a fare quello che voleva lei.
(Karl Krause)

Sono per la dispersione della stupidità. Non va bene che si concentri per intere settimane in un punto solo.
(Karl Krause)

Cultura è quella cosa che i più ricevono, molti trasmettono e pochi hanno.
(Karl Krause)

I bambini giocano a fare i soldati. Ma perché i soldati giocano a fare i bambini?
(Karl Krause)

Per essere perfetta le mancava solo un difetto.
(Karl Krause)

Ben venga il caos, perché l’ordine non ha funzionato.
(Karl Krause)

L’amore e l’arte non abbracciano ciò che è bello, ma ciò che grazie al loro abbraccio diventa bello.
(Karl Krause)

Il diavolo è un ottimista se pensa di poter peggiorare gli uomini.
(Karl Krause)

“Con quale desiderio Lei entra nell’anno nuovo?” Con il desiderio di essere risparmiato da domande del genere.
(Karl Krause)

Megalomania non è considerarsi più di quello che si è, ma considerarsi per quello che si è.
(Karl Krause)

Il seduttore che si vanta di iniziare le donne ai misteri dell’amore è come il turista che arriva alla stazione e si offre di mostrare alla guida locale le bellezze della città.
(Karl Krause)

I nemici delle vaccinazioni hanno detto che a Vienna non è scoppiato il vaiolo ma un’epidemia da vaccino. Ora anche loro sanno valutare il valore della profilassi ma la loro prudenza è un po’ esagerata: si prendono il vaiolo per proteggersi dal vaccino.
(Karl Krause)

Il disgusto mi trova insopportabile. Ma noi due ci separeremo solo quando anch’io ne avrò abbastanza di lui.
(Karl Krause)

I Tedeschi si definiscono anche il popolo di Schopenhauer, mentre Schopenhauer era così modesto da non ritenersi affatto il pensatore dei Tedeschi.
(Karl Krause)

Nulla è più triste di una bassezza che non ha dato i suoi frutti.
(Karl Krause)

Non è vero che non si possa vivere senza una donna. È vero soltanto che senza una donna non si può aver vissuto.
(Karl Krause)

Come cominciano le guerre? I diplomatici raccontano bugie ai giornalisti, poi credono a quello che leggono.
(Karl Krause)

Gli affetti familiari si indossano solo in particolari occasioni.
(Karl Krause)






La gelosia è un abbaiare di cani che attira i ladri.
(Karl Krause)

La cosmetica è la scienza del cosmo della donna.
(Karl Krause)

Quanto più forte è la personalità di una donna, tanto più facilmente essa porta il fardello delle sue esperienze. L’orgoglio viene dopo la caduta.
(Karl Krause)

Le conversazioni dal parrucchiere sono la prova inconfutabile che le teste servono per i capelli.
(Karl Krause)

Sotto al sole non c’è persona più infelice del feticista che brama una scarpa da donna e deve accontentarsi di una femmina intera.
(Karl Krause)

La psicanalisi è quella malattia mentale in cui si ritiene di essere la terapia.
(Karl Krause)

Un cameriere è un uomo che porta un frac senza che nessuno se ne accorga. Per contro ci sono uomini che hanno l’aspetto di cameriere appena si mettono un frac. Così in ambedue i casi il frac non ha nessun valore.
(Karl Krause)

Il moralista deve rinascere ogni volta. L’artista, una volta per tutte.
(Karl Krause)

Guerra è dapprima la speranza che dopo si stia meglio; poi l’attesa che l’altro stia peggio; poi la soddisfazione che anche l’altro non stia meglio; ed alla fine la sorpresa che tutti e due stanno peggio.
(Karl Krause)

L’ironia sentimentale è un cane che ulula alla luna pisciando sulle tombe.
(Karl Krause)






Chi ha il cuore vuoto, ha la bocca che trabocca.
(Karl Krause)

I diritti delle donne sono doveri degli uomini.
(Karl Krause)

L’odio deve rendere produttivi, altrimenti è più intelligente amare.
(Karl Krause)

Una delle malattie più diffuse è la diagnosi.
(Karl Krause)

L’immoralità dell’uomo trionfa sull’amoralità della donna.
(Karl Krause)

La moralità è ciò che, pur senza essere osceno, offende grossolanamente il mio senso del pudore.
(Karl Krause)

Il parrucchiere racconta le novità, mentre dovrebbe solo pettinare. Il giornalista è pieno di spirito, mentre dovrebbe solo raccontare le novità. Sono due tipi che mirano in alto.
(Karl Krause)

Cos’è uno storico? Uno che scrive troppo male per poter collaborare a un quotidiano.
(Karl Krause)

La cultura gli sta appesa addosso come a un manichino. Studiosi di quel genere sono, nel caso migliore, delle modelle alla sfilata del progresso.
(Karl Krause)






Donna, l’inconsistenza nobilitata dall’incoscienza.
(Karl Krause)

Adoperare parole inusuali è un atto di maleducazione letteraria. Soltanto le difficoltà di pensiero devono essere messe fra i piedi del pubblico.
(Karl Krause)

La dignità umana ha la caratteristica di essere assente proprio là dove si presume che sia presente, e di comparire sempre dove non c’è.
(Karl Krause)

Le donne vogliono apparire vestite e essere guardate svestite.
(Karl Krause)

La solitudine sarebbe una condizione ideale se si potessero scegliere le persone da evitare.
(Karl Krause)

Chi non scava mai la fossa agli altri ci casca dentro lui.
(Karl Krause)

Artista è soltanto chi sa fare della soluzione un enigma.
(Karl Krause)

Talvolta la donna è un utile surrogato dell’onanismo. Naturalmente ci vuole un sovrappiù di fantasia.
(Karl Krause)

Bisogna distinguere fra donne colpose e donne dolose.
(Karl Krause)

Non si vive neppure una volta.
(Karl Krause)






Prima di dover subire la vita, bisognerebbe farsi narcotizzare.
(Karl Krause)

Con le donne monologo volentieri. Ma il dialogo con me stesso è più stimolante.
(Karl Krause)

Nulla è più insondabile della superficialità della donna.
(Karl Krause)

Se una donna ha da dire cose intelligenti, le dica con il capo velato. Ma perfino in quel caso il silenzio di un bel volto è ancora più suggestivo.
(Karl Krause)

Ma dove mai troverò il tempo per non leggere tante cose?
(Karl Krause)

Non avere un pensiero e saperlo esprimere: è questo che fa di qualcuno un giornalista.
(Karl Krause)

Ci sono imbecilli superficiali e imbecilli profondi.
(Karl Krause)

I rapporti con gli animali sono proibiti, il macello degli animali è permesso. Ma nessuno ha ancora riflettuto sul fatto che potrebbe trattarsi di un delitto sessuale?
(Karl Krause)

Poiché la legge proibisce di tenere in casa animali selvaggi e gli animali domestici non mi danno alcuna soddisfazione, preferisco non sposarmi.
(Karl Krause)

L’astinenza si vendica sempre. Nell’uno produce pustole, nell’altro leggi sul sesso.
(Karl Krause)






Tutte le più grosse bestialità avvengono di mattina: l’uomo si dovrebbe svegliare solo quando terminato l’orario d’ufficio.
(Karl Krause)

I tratti del viso di lei conducevano una vita sregolata.
(Karl Krause)

Il giornalista è stimolato dalla scadenza. Scrive peggio se ha tempo.
(Karl Krause)

Il potere censura solo le battute che riesce a capire.
(Karl Krause)

L’aforisma non coincide mai con la verità, o è una mezza verità o una verità e mezzo.
(Karl Krause)

Per l’uomo lo specchio serve solo alla sua vanità; la donna ne ha bisogno per assicurarsi della propria personalità.
(Karl Krause)

La bruttezza del presente ha valore retroattivo.
(Karl Krause)

Mentire per necessità è sempre perdonabile. Ma chi dice la verità senza esservi costretto non merita nessuna indulgenza.
(Karl Krause)

L’erotismo dell’uomo è la sessualità della donna.
(Karl Krause)

Una donna che non sa essere brutta non è bella.
(Karl Krause)






L’entusiasmo serve a “lanciarsi”. Se non è d’aiuto, si può sfruttare la delusione con buona pace della coscienza.
(Karl Krause)

Per l’uomo sano basta la donna. Per l’uomo erotico basta la calza per giungere alla donna. Per l’uomo malato basta la calza.
(Karl Krause)

Le idee si trapiantano per scissione, i pensieri per gemmazione.
(Karl Krause)

Molti desiderano ammazzarmi. Molti desiderano fare un’oretta di chiacchiere con me. Dai primi mi difende la legge.
(Karl Krause)

Il potere dell’agitatore è di rendersi stupido quanto i suoi ascoltatori, in modo che questi credano di essere intelligenti come lui.
(Karl Krause)

Mi sono interessato a fondo della dignità umana: ho disposto nel mio laboratorio le analisi più disparate sull’argomento. Tutti i tentativi sono falliti miseramente a causa della difficoltà che ho incontrato a procurarmi il materiale occorrente.
(Karl Krause)

Dignità è la forma condizionale di quello che uno è. Se la dignità non esistesse, non ci sarebbe nemmeno la mancanza di dignità. Essa provoca i guardoni, e dove ci sono i guardoni, il traffico si paralizza.
(Karl Krause)

La donna vera inganna per il piacere. L’altra cerca il piacere per ingannare.
(Karl Krause)

La vita familiare è un’interferenza nella vita privata.
(Karl Krause)

I pazzi sono definitivamente riconosciuti tali dagli psichiatri per il fatto che dopo l’internamento mostrano un comportamento agitato.
(Karl Krause)

Il superuomo è un ideale prematuro che presuppone l’uomo.
(Karl Krause)






Non si può nemmeno immaginare quanto la vita potrebbe essere libera da peccati se la morale non si scandalizzasse.
(Karl Krause)

La bellezza innata è troppo ambiziosa per considerarsi perfetta; mentre l’orgoglio della bruttezza innata è inarrivabile.
(Karl Krause)

Nei casi dubbi si decida per il giusto.
(Karl Krause)

Le più belle frasi, aforismi e citazioni di Charles BaudelaireRaccolta completa

Charles Baudelaire, nato a Parigi il  9 aprile 1821 e morto a Parigi il 31 agosto 1867, è stato un poeta, scrittore, critico letterario, critico d’arte, giornalista, filosofo, aforista, saggista e traduttore francese. Charles Baudelaire è considerato uno dei più importanti poeti del XIX secolo. I pensiero di Baudelaire hanno influenzato molti autori successivi a lui e viene ancora oggi considerato uno degli della letteratura decadente, poetica e della filosofia nei confronti della società, dell’arte, dell’essenza dei rapporti tra esseri umani, dell’emotività, dell’amore e della vita.

Le frasi, citazioni ed aforismi di Charles Baudelaire sono molto ricercate nel web e vengono spesso usate come metafora di un pensiero. Abbiamo ricercato per voi frasi, citazioni e aforismi di Baudelaire e abbiamo raccolto e realizzato una bellissima raccolta completa con le più belle frasi di Charles Baudelaire.






Frasi, aforismi e citazioni di Charles Baudelaire

I poemi lunghi sono la risorsa di quegli imbecilli che non ne sanno scrivere di brevi.
(Charles Baudelaire)

“L’unica e suprema voluttà dell’amore sta nella certezza di fare del male. E l’uomo e la donna sanno fin dalla nascita che il male è fonte di ogni voluttà.”
(Charles Baudelaire)

“Io so quanta fatica e sudore ci vogliono per mettermi alla luce e darmi anima e fiato. Sulla collina in fiamme, sotto il cocente sole; ma non sarò con te né maligno né ingrato.”
(Charles Baudelaire)

“L’amore è il gusto della prostituzione. Non v’è piacere nobile che non possa ricondursi alla prostituzione.”
(Charles Baudelaire)

“Bara e alcova vi offrono, come buone sorelle, piaceri terribili e paurose dolcezze.”
(Charles Baudelaire)

“Il bambino è turbolento, egoista, senza dolcezza e senza pazienza; e nemmeno può, come il semplice animale, come il cane e il gatto, far da confidente ai dolori solitari.”
(Charles Baudelaire)

“L’amore può derivare da un sentimento generoso: il gusto della prostituzione; ma è corrotto ben presto dal gusto della proprietà.”
(Charles Baudelaire)

“L’astinenza è una delle forme più raffinate di piacere sessuale.”
(Charles Baudelaire)

“Della religione credo inutile parlare, cercarne i resti, dal momento che darsi ancora la pena di negare Dio è il solo scandalo in questa materia.”
(Charles Baudelaire)

“I gatti prendono, mentre meditano, i nobili atteggiamenti delle grandi sfingi allungate in fondo a solitudini, che sembrano addormentarsi in un sogno senza fine.”
(Charles Baudelaire)

La sensibilità di ciascuno è la sua genialità.”
(Charles Baudelaire)

“Più un uomo ama le arti e meno gli si rizza. Si produce un divorzio via via più sensibile tra lo spirito e il bruto. Solo al bruto si rizza bene, e la scopata è il lirismo del popolo. Scopare è aspirare ad entrare in un altro, e l’artista non esce mai da sé stesso.”
(Charles Baudelaire)

“Sere alla luce del carbone ardente
Sere al balcone, il velo rosato dei vapori…
Dolce il tuo seno.”
(Charles Baudelaire)

“Il lusso, la spensieratezza e lo spettacolo consueto della ricchezza fanno quei ragazzi così belli, che si direbbero d’una pasta diversa da quella dei figli della mediocrità e della povertà.”
(Charles Baudelaire)

“Il sesso è il lirismo del popolo.”
(Charles Baudelaire)

“Chi non sa popolare la propria solitudine, nemmeno sa esser solo in mezzo alla folla affaccendata.”
(Charles Baudelaire)

“L’amore è molto simile a una tortura o a una operazione chirurgica. Anche se i due amanti sono molto innamorati e colmi di reciproci desideri, uno dei due sarà sempre più calmo o meno invasato dell’altro. Quello, o quella, è l’operatore, ovvero il carnefice; l’altro, o l’altra, l’assoggettato, la vittima.”
(Charles Baudelaire)

“Il dandy dovrebbe aspirare ad essere ininterrottamente sublime. Dovrebbe vivere e dormire davanti a uno specchio.”
(Charles Baudelaire)

“Nostra madre ci appare sempre la migliore delle donne.”
(Charles Baudelaire)

“Una passione sfrenata per l’arte è un cancro che divora ogni altra cosa.”
(Charles Baudelaire)






“La grammatica, la stessa arida grammatica, diventa qualcosa come una stregoneria evocativa; le parole risuscitano rivestite di carne e d’ossa, il sostantivo, nella sua maestà sostanziale, l’aggettivo, abito trasparente che lo veste e lo colora come una vernice, e il verbo, angelo del movimento che dà l’impulso alla frase.”
(Charles Baudelaire)

“O Dio, dammi il coraggio, la forza di guardare senza provar disgusto il mio corpo e il mio cuore!”
(Charles Baudelaire)

“Amiamo le donne in proporzione a quanto ci sono più estranee. Amare le donne intelligenti è un piacere da pederasta. Dunque la bestialità esclude la pederastia.”
(Charles Baudelaire)

“Il vino è come l’uomo: un miscuglio di bene e di male.”
(Charles Baudelaire)

“Il Tempo è un giocatore avido che vince senza barare, a ogni colpo.”
(Charles Baudelaire)

“Il vino e l’uomo mi fanno pensare a due lottatori tra loro amici,
che si combattono senza tregua, e continuamente rifanno la pace.
Il vinto abbraccia sempre il vincitore.”
(Charles Baudelaire)

“Beltà, il tuo sguardo, infernale e divino,
versa, mischiandoli, beneficio e delitto:
per questo ti si può paragonare al vino.”
(Charles Baudelaire)

“La vita è un ospedale in cui ciascun paziente è posseduto dal desiderio di cambiare letto.”
(Charles Baudelaire)

“Avrei da aggiungere due diritti alla lista dei diritti dell’uomo: il diritto al disordine e il diritto ad andarsene.”
(Charles Baudelaire)






“Sono costretto a credere al diavolo, dal momento che lo sento in me!”
(Charles Baudelaire)

“Di fatto noi facciamo l’amore con gli organi escrementizi.”
(Charles Baudelaire)

“Il lavoro rende i giorni prosperi, il vino le domeniche felici.”
(Charles Baudelaire)

“Vieni sul mio cuore innamorato, mio bel gatto: trattieni gli artigli e lasciami sprofondare nei tuoi occhi belli, misti d’agata e metallo.”
(Charles Baudelaire)

“Ci sono tanti tipi di bellezza quanti sono i modi abituali di cercare la felicità.”
(Charles Baudelaire)

“Il modo di vestirsi è la rappresentazione esteriore della nostra filosofia della vita.”
(Charles Baudelaire)

“La donna è fatalmente suggestiva; lei vive di un’altra vita, oltre alla propria; vive spiritualmente nelle fantasie che lei stessa ossessiona e feconda.”
(Charles Baudelaire)

“Non potendo sopprimere l’amore, la Chiesa ha voluto almeno disinfettarlo, e ha creato il matrimonio.”
(Charles Baudelaire)

“Quel che c’è di fastidioso nell’amore è che è un delitto in cui non si può fare a meno di un complice.”
(Charles Baudelaire)

“Tutti i grandi poeti diventano naturalmente, fatalmente, critici.”
(Charles Baudelaire)

“La stupidità è spesso ornamento della bellezza; è la stupidità quella che dà agli occhi la limpidezza opaca degli stagni nerastri, la calma oleosa dei mari tropicali.”
(Charles Baudelaire)

“Son sabbia i minuti, spensierato mortale,
da non lasciar scorrere senza cavarne oro!”
(Charles Baudelaire)






“Ogni uomo in buona salute può fare a meno di mangiare per due giorni; della poesia, mai.”
(Charles Baudelaire)

“O dolore! Dolore!
il tempo divora la vita,
e l’oscuro Nemico che ci corrode il cuore,
col sangue che perdiamo,
cresce e si fortifica!”
(Charles Baudelaire)

“Se il vino sparisse dalla terra, credo che nella salute e nell’intelligenza dell’uomo si formerebbe un vuoto, un’assenza di molto più spaventosa di tutti gli eccessi dei quali il vino è fatto responsabile.”
(Charles Baudelaire)

“Un’amante è un vino in bottiglia, una moglie è una bottiglia di vino.”
(Charles Baudelaire)

“L’odio è un liquore prezioso, un veleno più caro di quello dei Borgia; perché è fatto con il nostro sangue, la nostra salute, il nostro sonno e due terzi del nostro amore. Bisogna esserne avari.”
(Charles Baudelaire)

“Dio preso dai rimorsi aveva fatto il sonno;
l’uomo aggiunse il vino, sacro figlio del Sole.”
(Charles Baudelaire)

“Il Poeta è come lui, principe dei nembi che sta con l’uragano e ride degli arcieri; fra le grida di scherno esule in terra, con le sue ali da gigante non riesce a camminare.”
(Charles Baudelaire)

“Senza denaro e senza tempo, la fantasia si riduce a un sogno passeggero che non può tradursi in azione.”
(Charles Baudelaire)

“Che tu venga dal cielo o dall’inferno, cosa importa, o Bellezza! mostro enorme, ingenuo, tremendo! se i tuoi occhi, il tuo piede, il tuo sorriso mi schiudono ancora ignorato un Infinito che amo? Da Satana o da Dio, cosa importa? Angelo o Sirena, cosa importa, se tu – fata dagli occhi di velluto, ritmo, luce, profumo, o mia sola regina! – mi rendi meno ripugnante l’universo, meno grevi gli istanti?”
(Charles Baudelaire)

“O tu, che come un coltello sei penetrata nel mio cuore gemente: o tu, che come un branco di demoni, venisti, folle e ornatissima, a fare del mio spirito umiliato il tuo letto e il tuo regno – infame cui sono legato come il forzato alla catena, come il giocatore testardo al gioco, come l’ubbriaco alla bottiglia, come i vermi alla carogna – maledetta, sii tu maledetta!”
(Charles Baudelaire)






“Ciò che v’è di inebriante nel cattivo gusto, è il piacere aristocratico di spiacere.”
(Charles Baudelaire)

“Sii sempre un poeta, anche facendo prosa.”
(Charles Baudelaire)

“Come quell’enormi sfingi distese per l’eternità in nobile posa nel deserto sabbioso, i gatti scrutano il nulla senza curiosità, calmi e saggi.”
(Charles Baudelaire)

“L’ispirazione viene col lavorare ogni giorno.”
(Charles Baudelaire)

“Immaginazione è la regina del vero, e il possibile è una delle province della verità.”
(Charles Baudelaire)

“Gli uomini che meglio riescono a stare con le donne sono gli stessi che sanno starci benissimo senza.”
(Charles Baudelaire)

“Dio è l’unico essere che, per regnare, non ha nemmeno bisogno di esistere.”
(Charles Baudelaire)

“L’amante della vita crea il mondo intero nella sua famiglia, così come l’amante del buon sesso crea il suo da tutte le belle donne che ha trovato, da quelle potrebbe trovare, e da coloro che sono impossibili da trovare.”
(Charles Baudelaire)

“Il vino assomiglia all’uomo: non si saprà mai fino a qual punto lo si possa stimare o disprezzare, amare o odiare, né di quali azioni sublimi o di quali mostruosi misfatti sia capace.”
(Charles Baudelaire)

“Si deve lavorare, se non per il gusto, almeno per disperazione, perché, ad attenta verifica, il lavoro è meno noioso del divertimento.”
(Charles Baudelaire)






“Terribile è il gioco dell’amore, dove è necessario che uno dei due giocatori perda la padronanza di sé stesso.”
(Charles Baudelaire)

“C’è un solo modo di dimenticare il tempo: impiegarlo.”
(Charles Baudelaire)

“Quei giuramenti, quei profumi, quei baci infiniti, rinasceranno.”
(Charles Baudelaire)

“Ci sono pelli corazzate con le quali il disprezzo non è più una vendetta.”
(Charles Baudelaire)

“E’ ora di ubriacarsi! Per non essere gli schiavi martirizzati del Tempo, ubriacatevi, ubriacatevi sempre! Di vino, di poesia o di virtù, come vi pare.”
(Charles Baudelaire)

“Chi beve solo acqua ha un segreto da nascondere.”
(Charles Baudelaire)

“Non disprezzate la sensibilità di nessuno. La sensibilità è il genio di ciascuno di noi.”
(Charles Baudelaire)

“I profumi, i colori e i suoni si rispondono.”
(Charles Baudelaire)

“Non si è mai troppo vecchi finché si desidera sedurre e, soprattutto, finché si desidera essere sedotti.”
(Charles Baudelaire)

“Siamo sempre, tragicamente soli, come spuma delle onde che si illude di essere sposa del mare e invece non ne è che concubina.”
(Charles Baudelaire)

Le più belle frasi, aforismi e citazioni di Audrey HepburnRaccolta completa

Audrey Hepburn, Audrey Kathleen Hepburn Ruston, nata a Bruxelles, 4 maggio 1929 e morta a Tolochenaz, 20 gennaio 1993),
è stata una delle attrici più belle e brave.  
Audrey Hepburn ha lavorato con i più grandi attori come per esempio Gary Cooper, Cary Grant, Rex Harrison e Sean Connery; vincitrice di un premio Oscar, tre Golden Globe, di un Emmy, di un Grammy Award, di quattro BAFTA, di due premi Tony e di tre David di Donatello, Audrey è stata una delle figure principali del cinema statunitense degli anni cinquanta e sessanta. La Hepburn è stata inserita al terzo posto tra le più grandi star della storia del cinema ed ha una stella sullo Hollywood Walk of Fame.
Le frasi, citazioni e aforismi di questa bellissima, ma sopratutto dolcissima attrice vengono usati molto spesso e li troverete su molti siti web e pagine Facebook, ma qui abbiamo selezionato per voi una bellissima raccolta completa, dove potrete trovare le più belle frasi, aforismi e citazioni di Audrey Hepburn e dove poter scegliere la vostra frase preferita che più vi rispecchia!
Buona lettura 😉






Frasi di Audrey Hepburn

Lascia che dica una cosa, tesoro:
se io avessi i suoi quattrini, sarei più ricca di lei.
(Audrey Hepburn)

Non si può dare il proprio cuore ad una creatura selvatica.
Più le si vuole bene più diventa ribelle:
finché un giorno se ne scappa nelle praterie e poi in cima a un albero, e poi su un albero più alto.
(Audrey Hepburn)

Certe luci della ribalta rovinano la carnagione, a una ragazza.
(Audrey Hepburn)

Un uomo si giudica dagli orecchini che ti regala.
(Audrey Hepburn)

Se fossi occupata a lavorare come attrice,
mi sentirei come se stessi derubando la mia famiglia, mio marito e i miei figli, derubandoli dell’attenzione che dovrebbero ricevere.
(Audrey Hepburn)

La mia vittoria più grande è stata quella di essere capace di convivere con me stessa, di accettare i miei difetti…
Sono molto lontana dall’essere umano che vorrei essere.
Ma ho deciso che non sono tanto male, dopo tutto.
(Audrey Hepburn)

Ecco perché mi piace venire da Tiffany per l’atmosfera tranquilla e serena che si respira non per i gioielli,
sinceramente a me non piacciono i gioielli, ma solo i diamanti!
(Audrey Hepburn)

Chi non crede nei miracoli, non è realista.
(Audrey Hepburn)

Mi si è spezzato il cuore.
Non posso sopportare l’idea che due milioni di persone stiano morendo di fame.
[…] Il termine “Terzo Mondo” non mi piace perché siamo tutti parte di un mondo solo.
Voglio che la gente sappia che la maggior parte degli esseri umani sta soffrendo
(Audrey Hepburn)

Il successo è come raggiungere un traguardo importante e rendersi conto di essere sempre esattamente la stessa.
(Audrey Hepburn)

Alla conversazione durante un party nessuno contribuisce più degli assenti.
(Audrey Hepburn)

Se mi soffio il naso, viene scritto in tutto il mondo.
(Audrey Hepburn)

La semplicità e la verità sono le sole cose che contano veramente.
Vengono da dentro.
Non si può fingere.
(Audrey Hepburn)

Non prendo la mia vita sul serio,
ma quello che faccio nella mia vita lo prendo sul serio.
(Audrey Hepburn)

L’eleganza è la sola bellezza che non sfiorisce mai.
(Audrey Hepburn)

Ci sono viaggi che si fanno con un unico bagaglio:
il cuore.
(Audrey Hepburn)

Credo fermamente che il sorriso sia l’accessorio più bello che una donna possa indossare.
(Audrey Hepburn)

Per avere degli occhi belli,
cerca la bontà negli altri; per avere labbra attraenti, pronuncia parole gentili;
e per il portamento, cammina con la consapevolezza che non sei mai sola.
(Audrey Hepburn)

La cosa più importante è quello di godersi la vita – essere felice – è tutto quello che conta.
(Audrey Hepburn)

La bellezza di una donna non dipende dai vestiti che indossa né dall’aspetto che possiede o dal modo di pettinarsi.
La bellezza di una donna si deve percepire dai suoi occhi, perché quella è la porta del suo cuore, il posto nel quale risiede l’amore.
La vera bellezza di una donna è riflessa nella sua anima.
E’ la cura che mette nell’amore, è la passione che essa mostra.
La bellezza di una donna cresce con il passare degli anni.
(Audrey Hepburn)

La donna la si può corteggiare in mille modi e forse più.
Ma ce n’è uno che va oltre il bacio e oltre lo sguardo… Il rispetto!
(Audrey Hepburn)

So di avere più sex appeal sulla punta del mio naso che molte donne nel loro intero corpo.
Non si vede da lontano, ma c’è.
(Audrey Hepburn)

Ho sentito questa frase, una volta:
“La felicità è una buona salute e una memoria corta!”.
Vorrei averla inventata io, perché è molto vera.
(Audrey Hepburn)

Io credo che le ragazze felici siano le ragazze più belle.
(Audrey Hepburn)

C’è una tonalità di rosso per ogni donna.
(Audrey Hepburn)

I vestiti sono una bella passione.
Alcuni sognano di avere una grande piscina, io preferisco gli armadi!
(Audrey Hepburn)

Ricordati, se mai dovessi aver bisogno di una mano che ti aiuti,
che ne troverai una alla fine del tuo braccio…
Nel diventare più maturo scoprirai che hai due mani.
Una per aiutare te stesso, l’altra per aiutare gli altri.
(Audrey Hepburn)






Si dice che l’abito non faccia il monaco.
Ma a me la moda ha dato spesso la sicurezza di cui avevo bisogno.
Personalmente dipendo da Givenchy come le donne americane dipendono dal loro psichiatra.
(Audrey Hepburn)

Adoro le persone che mi fanno ridere.
Penso sinceramente che ridere sia la cosa che mi piace di più.
È la cura per moltissimi mali.
(Audrey Hepburn)

Parigi è sempre una buona idea.
(Audrey Hepburn)

Sono un’introversa … Mi piace stare da sola,
amo stare all’aria aperta, fare una lunga passeggiata con i miei cani e guardare gli alberi, i fiori, il cielo.
(Audrey Hepburn)

Una bella torta cremosa al cioccolato fa bene a un sacco di gente, me per prima!
(Audrey Hepburn)

Per una figura snella, dividi il tuo cibo con le persone affamate;
per dei capelli belli lascia che un bambino vi passi le sue dita una volta al giorno.
(Audrey Hepburn)

Io credo nel rosa.
Io credo nel baciare, baciare un sacco.
Io credo che ridere sia il modo migliore per bruciare calorie.
Io credo nell’essere forti quando tutto sembra andare male.
Io credo che le ragazze felici siano le più carine,
Io credo che domani sarà un altro giorno,
Ed io credo nei miracoli.
(Audrey Hepburn)

Niente è impossibile. Il mondo stesso dice “Io sono possibile”!
(Audrey Hepburn)

Cosa rende felici le persone? È come per le impronte digitali: sono tutte diverse.
Personalmente io ho bisogno di molto affetto, di essere amata e di amare.
Di amore vero.
Il resto viene da sé.
(Audrey Hepburn)

Se gli uomini fossero belli ed intelligenti,
si chiamerebbero donne.
(Audrey Hepburn)

– Holly: Ti dirò una cosa, Fred, tesoro.
Te, per denaro, ti sposerei subito.
E tu sposeresti me per denaro?
– Paul: Immediatamente.
– Holly: Meno male che nessuno dei due è ricco, eh?
(Audrey Hepburn)

Non sono capace di leggere un messaggio triste senza prima mettermi il rossetto.
(Audrey Hepburn)

Le più belle frasi di Muhammad AliRaccolta completa

Muhammad Ali, nato Cassius Marcellus Clay Jr.
(N. Louisville, 17/01/1942 – M. Scottsdale, 03/06/2016),
è stato il più grande pugile statunitense della storia, uno degli sportivi più amati,
Sin dagli inizi di carriera, Ali si contraddistinse
come una figura carismatica, controversa e polarizzante sia dentro che fuori dal ring di pugilato.
E’ stato anche, autore di diversi best-seller come
The Greatest: My Own Story e The Soul of a Butterfly
Muhammad Ali divenne celebre, anche,
per le numerose dichiarazioni rilasciate nel corso della sua vita.
Segue una raccolta completa delle più belle frasi di Muhammad Ali.






Frasi di Muhammad Ali

Non credo di essere bello.
Ma che valore ha la mia umile opinione contro quella che invece dichiara lo specchio?
(Muhammad Ali)

Ero così veloce che potevo alzarmi dal letto, attraversare la stanza, girare l’interruttore e tornare a letto prima che la luce si fosse spenta.
(Muhammad Ali)

La boxe è quando un sacco di bianchi stanno a guardare due neri che si riempiono di botte.
(Muhammad Ali)

Non conto i miei esercizi per gli addominali.
Inizio a contare solo quando inizia a far male, perché sono gli unici che contano.
(Muhammad Ali)

Odiare le persone a causa del loro colore è sbagliato.
E non importa quale colore uno odia.
E’ semplicemente sbagliato.
(Muhammad Ali)

Un gallo canta soltanto quando vede la luce.
Mettilo nell’ oscurità e lui non canterà mai.
Io ho visto la luce e sto cantando.
(Muhammad Ali)

Io corro sulla strada, molto prima di danzare sotto le luci.
(Muhammad Ali)

Non ho mai permesso a nessuno di dirmi di non credere in me stesso.
(Muhammad Ali)

Ho visto George Foreman tirare di boxe con l’ombra, e ha vinto l’ombra.
(Muhammad Ali)

È difficile essere umili quando si è grandi come lo sono io.
(Muhammad Ali)

Spesso non è la montagna avanti a te che ti consuma.
E’ il sassolino nella scarpa.
(Muhammad Ali)

Le mie sofferenze fisiche sono state ripagate da quello che sono riuscito ad ottenere nella vita.
Un uomo che non è coraggioso abbastanza da assumersi dei rischi, non otterrà mai niente.
(Muhammad Ali)

Ho lottato contro un coccodrillo, ho lottato con una balena, ho ammanettato i lampi, sbattuto in galera i tuoni. L’altra settimana ho ammazzato una roccia, ferito una pietra, spedito all’ ospedale un mattone.
Io mando in tilt la medicina.
(Muhammad Ali)

Cassius Clay è un nome da schiavo.
Io non l’ho scelto e non lo voglio.
Io sono Muhammad Ali, un nome libero. Vuol dire amato da Dio.
Voglio che la gente lo usi quando mi parla e parla di me.
(Muhammad Ali)

Per tutta la mia vita, non ho mai cercato vendetta contro coloro che mi hanno fatto male perché credo nel perdono. Ho praticato il perdono, proprio come voglio essere perdonato.
Solo Dio sa cosa c’è nel cuore di una persona, le sue vere intenzioni.
Egli vede e sente ogni cosa.
(Muhammad Ali)

Un uomo che a cinquant’ anni vede il mondo come lo vedeva a venti ha sprecato trent’anni della sua vita.
(Muhammad Ali)

È solamente il mio lavoro.
L’erba cresce, gli uccelli volano, le onde bagnano la sabbia.
E io vinco gli incontri.
(Muhammad Ali)

Se anche soltanto sogni di battermi, è meglio che ti svegli e chiedi scusa.
(Muhammad Ali)

Non contare i giorni, ma fai in modo che i giorni contino.
(Muhammad Ali)

Io sono il più grande, l’ho detto prima ancora di sapere che lo fossi.
(Muhammad Ali)

Ho odiato ogni minuto di allenamento, ma mi sono detto, “Non smettere.
Soffri ora e vivi il resto della tua vita come un campione”.
(Muhammad Ali)

Se la mia mente può immaginarlo e il mio cuore sognarlo, allora posso raggiungerlo.
(Muhammad Ali)

Impossibile è solo una parola pronunciata da piccoli uomini che trovano più facile vivere nel mondo che gli è stato dato, piuttosto che cercare di cambiarlo.
Impossibile non è un dato di fatto, è un’opinione.
Impossibile non è una regola, è una sfida.
Impossibile non è uguale per tutti.
Impossibile non è per sempre.
(Muhammad Ali)

Dicono ai bambini che Gesù era bianco, così come gli apostoli e gli angeli.
Il posto in cui vive il presidente si chiama Casa Bianca.
Perfino Tarzan è bianco.
Ma come? Bianco uno nato e cresciuto nella giungla?
(Muhammad Ali)

Sono il più grande.
Non solo li metto K.O, ma scelgo anche il round.
(Muhammad Ali)

Vola come una farfalla, pungi come un’ape. Combatti ragazzo, combatti.
(Muhammad Ali)






Ho scosso il mondo, ho scosso il mondo, ho scosso il mondo!
(Muhammad Ali)

L’uomo che non ha fantasia non ha ali per volare.
(Muhammad Ali)

Dentro un ring o fuori, non c’è niente di male a cadere.
È sbagliato rimanere a terra.
(Muhammad Ali)

La vita è una scommessa.
È possibile farsi male, ma le persone muoiono in incidenti aerei, perdono le loro braccia e le gambe in incidenti stradali;
le persone muoiono ogni giorno.
La stessa cosa vale per chi combatte: alcuni muoiono, alcuni si fanno male, alcuni vanno avanti.
Tu però non pensi mai che potrà accadere a te.
(Muhammad Ali)

Dovrebbero abolire la boxe perché un boxeur si fa male? Sarebbe una follia.
C’è molta più gente che muore in bagno.
(Muhammad Ali)

Se possono trarre la penicillina da del pane ammuffito, sicuramente potranno tirare fuori qualcosa da te.
(Muhammad Ali)

L’islam non è odio: Dio non sta con gli assassini.
(Muhammad Ali)

È la mancanza di fede che rende le persone paurose di accettare una sfida, e io ho sempre avuto fede:
infatti, credo in me.
(Muhammad Ali)

L’amicizia è la cosa più difficile al mondo da spiegare.
Non è qualcosa che si impara a scuola. Ma se non hai imparato il significato dell’amicizia, non hai davvero imparato niente.
(Muhammad Ali)

Solo un uomo che sappia cosa vuol dire essere sconfitto può scendere fino al fondo della sua anima e venire su con quell’ oncia di potenza necessaria per vincere quando il combattimento è pari.
(Muhammad Ali)

I campioni non si costruiscono in palestra. Si costruiscono dall’ interno, partendo da qualcosa che hanno nel profondo: un desiderio, un sogno, una visione.
Devono avere resistenza fino all’ ultimo minuto, devono essere un po’ più veloci, devono avere l’abilità e la volontà. Ma la volontà deve essere più forte dell’abilità.
(Muhammad Ali)

La spiritualità è riconoscere la luce divina che è dentro di noi.
Essa non appartiene a nessuna religione in particolare, ma appartiene a tutti.
(Muhammad Ali)

Fiumi, stagni, laghi e corsi d’acqua, tutti hanno nomi diversi ma tutti contengono acqua. Proprio come le religioni: hanno nomi diversi, ma tutte contengono delle verità.
(Muhammad Ali)

Quello a cui stai pensando è ciò che stai diventando.
(Muhammad Ali)

È la ripetizione delle affermazioni che porta a credere.
E quando il credere diventa una convinzione profonda le cosa iniziano ad accadere.
(Muhammad Ali)

Le più belle frasi, aforismi e citazioni di Enzo FerrariRaccolta completa

Enzo Anselmo Ferrari,meglio conosciuto come Enzo Ferrari
(N. Modena, 18/02/1898 – M. Modena, 14 agosto 1988)
soprannominato il “Drake”, è stato un imprenditore, dirigente sportivo e pilota, creatore di un marchio industriale e sportivo, fondatore della omonima casa automobilistica, la cui sezione sportiva, la Scuderia Ferrari, che conquistò, con Enzo ancora in vita, 9 campionati del mondo piloti di Formula 1 e 17 totali.
Enzo Ferrari, ha conquistato estimatori e tifosi ovunque,
era un genio anche nelle battute e nell’ inventare frasi sorprendenti e memorabili.
In questa sezione abbiamo realizzato per voi una raccolta completa con le più belle frasi, aforismi e citazioni di Enzo Ferrari.
Buona lettura 😉




Frasi, aforismi e citazioni di Enzo Ferrari

Io sono uno che ha sognato di essere Enzo Ferrari.
(Enzo Ferrari)

La migliore Ferrari che sia mai stata costruita è la prossima.
(Enzo Ferrari)




Non si può descrivere la passione, la si può solo vivere.
(Enzo Ferrari)

Le vere domande che mi scombussolano non sono quelle dei giornalisti, ma quelle che continuo a farmi io.
(Enzo Ferrari)

Non fare mai del bene se non sei preparato all’ ingratitudine.
(Enzo Ferrari)




No amore io non ti tradisco con le altre, sono io che tradisco le altre per stare con te.
(Enzo Ferrari)

Amo pensare che la Ferrari può costruire piloti quanto macchine. Alcuni dicono che Gilles Villeneuve sia pazzo. Ma io dico: lasciate che provi.
(Enzo Ferrari)

La macchina da corsa perfetta è quella che si rompe un attimo dopo il traguardo.
(Enzo Ferrari)




L’azienda è composta primo dagli uomini che ci lavorano, poi dai macchinari ed infine dai muri.
(Enzo Ferrari)

Se lo puoi sognare, lo puoi fare.
(Enzo Ferrari)

C’è chi valutava Gilles Villeneuve uno svitato, ma con il suo ardimento, e con la capacità distruttiva che aveva nel pilotare auto macinando semiassi, cambi e freni ci ha insegnato cosa fare.
È stato campione di combattività e ha regalato tanta notorietà alla Ferrari. Io gli volevo bene.
(Enzo Ferrari)

Se un’anima c’è, è molto più probabile che ce l’abbia un motore piuttosto che un essere umano.
(Enzo Ferrari)




Un pilota perde un secondo a ogni figlio che gli nasce.
(Enzo Ferrari)

Ci asteniamo dal precisare il numero di cavalli che hanno i nostri motori.
Quando le nostre macchine vincono vuol dire che hanno più cavalli, quando perdono vuol dire che ne hanno di meno.
(Enzo Ferrari)

Quando le mie macchine vincono solcando il traguardo, mi assale un grande orgoglio nell’ essere italiano.
(Enzo Ferrari)

Io non ho mai fatto un viaggio turistico non sono mai andato una volta in vita mia in vacanza; per me le più belle ferie sono quelle di restare nella mia officina quando vi sono rimasti pochi collaboratori;
è il momento in cui ci si può concentrare in programmi di studi e modifiche.
(Enzo Ferrari)




La passione permette di sopportare amarezze e rinunce che l’ambizione non giustificherebbe in alcun modo.
(Enzo Ferrari)

La mia adolescenza ha conosciuto tre passioni dominanti, tre grandi sogni:
tenore d’operetta, giornalista sportivo, corridore d’automobile.
Il primo sogno sfumò per mancanza di voce, il secondo resistette, ma in forma velleitaria;
il terzo ebbe il suo corso, la sua evoluzione.
E’ sempre bene avere dei sogni di riserva.
(Enzo Ferrari)

Metto le lenti scure perché non voglio dare agli altri la sensazione di come sono fatto dentro.
(Enzo Ferrari)

L’aerodinamica è il risarcimento per chi non sa spremere cavalli dal motore.
(Enzo Ferrari)

Forse il problema è nel tuo piede destro.
(Enzo Ferrari)




Piansi per la gioia. Ma le mie lacrime d’entusiasmo erano mischiate con quelle di dolore perché pensai: oggi ho ucciso mia madre.
(Enzo Ferrari)

I nostri tifosi ci chiedono vittorie e noi lavoriamo per dargliele.
(Enzo Ferrari)

Sono i sogni a far vivere l’uomo. Il destino è in buona parte nelle nostre mani,
sempre che sappiamo chiaramente quel che vogliamo e siamo decisi ad ottenerlo.
(Enzo Ferrari)

Ho trovato uomini che indubbiamente amavano come me l’automobile.
Ma forse non ne ho trovati altri con la mia ostinazione, animati da questa passione dominante nella vita che a me ha tolto il tempo e il gusto per quasi ogni altra cosa. Io non ho alcun diverso interesse dalla macchina da corsa.
(Enzo Ferrari)

I motori sono come le donne, bisogna saperli toccare nelle parti più sensibili.
(Enzo Ferrari)

Date a un bambino un foglio di carta, dei colori e chiedetegli di disegnare un automobile,
sicuramente la farà rossa.
(Enzo Ferrari)

Non abbiamo petrolio e miniere ma possiamo primeggiare nel mondo con la fantasia.
(Enzo Ferrari)

Non sono mai stato né progettista né calcolatore. Sono sempre stato un agitatore di uomini e di talenti.
(Enzo Ferrari)




Una macchina è come una figlia, quando vince una corsa mi sento come il padre che sa che la propria figlia ha preso un bel voto a scuola.
(Enzo Ferrari)

Il secondo è il primo degli ultimi.
(Enzo Ferrari)

Amo pensare che la Ferrari può costruire piloti quanto macchine.
Alcuni dicono che Gilles Villeneuve sia pazzo. Ma io dico: lasciate che provi.
(Enzo Ferrari)

Tu sai guidare un trattore, ma non saprai mai guidare una Ferrari.
(Enzo Ferrari)

I vecchi sono come i mobili antichi, meno li sposti e più durano.
(Enzo Ferrari)

Mi ritengo peggiore degli altri, ma non so quanti siano migliori di me.
(Enzo Ferrari)

Mi ha deluso l’impotenza a difendere la vita di mio figlio, che mi è stato strappato, giorno dopo giorno, per 24 anni.
(Enzo Ferrari)

Loro due erano gli unici che vincevano anche quando perdevano.
(Enzo Ferrari)




Su un letto dell’ospitale canonica gli dissi: “Coraggio Tazio, sarà per il prossimo anno”.
Mi rispose: “Ferrari, giornate come questa, alla nostra età, non ne tornano molte; ricordalo e cerca di gustarle fino in fondo, se ci riesci”. In queste parole, che forse erano una umile confessione, era nascosto il dramma di quell’ uomo fatto d’ un sol fascio di nervi, il dramma di un padre che aveva visto morire entrambi i suoi figli adorati e che invano sperava con tutto il cuore di non dover attendere la morte in un letto.
Era un solitario, un uomo amareggiato per la crudeltà con cui il destino lo aveva colpito negli affetti più profondi, tuttavia, e non suoni irriverente questa mia osservazione, non cessò mai di essere un sagace regista di se stesso.
Pochi come lui conobbero la folla, capirono quello che la folla voleva, seppero alimentare il proprio mito.
Ogni suo atto, ogni suo gesto era previsto e calcolato, pur negli spasimi di una vita di atleta lanciato agli estremi rischi.
(Enzo Ferrari)

(A proposito di Tazio Nuvolari) Non appena mi giunse la notizia della sua fine partii per Mantova. Era un caldo pomeriggio: l’11 agosto 1953. Nella fretta mi persi in un dedalo di stradine della vecchia Mantova. Scesi di macchina, domandai a un negozio di stagnino la via per villa Nuvolari. Ne uscì un anziano operaio, che prima di rispondermi fece un giro intorno alla mia macchina per leggere la targa. Capì, mi prese una mano e la strinse con calore, si commosse. “Grazie d’essere venuto – mi bisbigliò – come quello là non ne nasceranno più.
(Enzo Ferrari)

Sul famoso stile di guida di Tazio Nuvolari se ne sono dette di tutti i colori. Succede del resto sempre così, quando un uomo arriva ai limiti dell’impossibile: si impadronisce di lui il mito e, allora, se faceva il pugile, si racconta che sapeva uccidere un toro con un pugno, e se faceva il pilota, che percorreva le curve su due ruote.
(Enzo Ferrari)

(A proposito di Tazio Nuvolari) Un prodigio insuperato dell’istinto ai limiti delle possibilità umane e delle leggi fisiche.
(Enzo Ferrari)

Ho trovato uomini che indubbiamente amavano come me l’automobile. Ma forse non ne ho trovati altri con la mia ostinazione, animati da questa passione dominante nella vita che a me ha tolto il tempo e il gusto per quasi ogni altra cosa. Io non ho alcun diverso interesse dalla macchina da corsa.
(Enzo Ferrari)

L’automobile è un’espressione di libertà, e il rischio che stiamo correndo è quello di ammazzarci perché ce n’è troppa. Del resto, ci sono due modi classici di morire: di fame e di indigestione.
(Enzo Ferrari)

Quando l’uomo ha mete da raggiungere non può invecchiare.
(Enzo Ferrari)

Non accetto e non dimentico che mi hanno chiamato Saturno ammodernato che mette al mondo i figli e poi li divora.
(Enzo Ferrari)

Preferisco essere chiamato semplicemente Ferrari ed è quello che ho ottenuto entrando ogni mattina dal mio barbiere.
(Enzo Ferrari)

Sono l’espressione vivente della fantasia dei giornalisti.
(Enzo Ferrari)

Io sono indispensabile a tutti voi giornalisti, perché se non aveste avuto un Ferrari dovreste inventarlo, perché avreste meno da scrivere. Avete bisogno di Ferrari. D’altra parte quello che fate voi non mi stupisce, perché gli italiani perdonano tutto, ai ladri, agli assassini, ai sequestratori, a tutti, ma non perdonano il successo.
(Enzo Ferrari)

Con tanti riconoscimenti, mi è venuto il dubbio di essere qualcuno.
(Enzo Ferrari)

Finché ho potuto ho dato. È dal 1929 che dò qualcosa.
(Enzo Ferrari)




Giù le mani dalla Ferrari: di me dite quello che volete.
(Enzo Ferrari)

“Soddisfare una mia ansia realizzatrice”.
(Enzo Ferrari)

Ammiro tutti coloro che hanno una passione ed hanno la sapienza e la costanza di coltivarla. Sono loro il motore del mondo.
(Enzo Ferrari)

Nel mio lavoro, ascoltando la voce armoniosa della materia plasmata, quasi un germoglio di vita , mi sono avvicinato al mistero dell’anima, ma non sono mai riuscito a scoprire la mia.
(Enzo Ferrari)

Sono tranquillo, anche se non sereno, anche se così terribilmente imperfetto. Non mi sono mai pentito. Rammaricato, spesso, pentito mai, perchè ripeterei le stesse azioni, comportandomi però in modo completamente diverso. Nella mia vita ho fatto quello che mi faceva piacere, non ho credito con nessuno. Mi sono limitato a fare quello che ho fatto, ma forse nell’ altro Pianeta avrò più successo.
(Enzo Ferrari)

Un giorno io non ci sarò più. Spero che le rosse vetture che portano il mio nome continueranno ad esserci anche dopo di me ed a farsi onore su tutti i circuiti del mondo.
(Enzo Ferrari)

Non si può descrivere la passione, la si può solo vivere.
(Enzo Ferrari)

Le più belle frasi e citazioni di Paolo BorsellinoRaccolta completa

Paolo Borsellino nacque a Palermo il 19/01/1940 e morì a Palermo il 19/07/1992.
Borsellino, venne assassinato da Cosa nostra, insieme a cinque agenti facenti parte della sua scorta,
nella strage di via d’Amelio.
Assieme al collega e amico Giovanni Falcone, è stato sempre considerato,
una delle persone più importanti e prestigiose nella lotta alla mafia
in Italia e a livello internazionale.
In questa categoria riporto una raccolta completa con le più belle frasi e citazioni di Paolo Borsellino.






Frasi e citazioni di Paolo Borsellino

Parlate della mafia. Parlatene alla radio, in televisione, sui giornali. Però parlatene.
(Paolo Borsellino)

Nella lotta alla mafia, il primo problema da risolvere nella nostra terra bellissima e disgraziata, non doveva essere soltanto una distaccata opera di repressione, ma un movimento culturale e morale che coinvolgesse tutti e specialmente le giovani generazioni, le più adatte a sentire subito la bellezza del fresco profumo di libertà che fa rifiutare il puzzo del compromesso morale, dell’indifferenza, della contiguità e quindi della complicità.
(Paolo Borsellino)

Politica e mafia sono due poteri che vivono sul controllo dello stesso territorio: o si fanno la guerra o si mettono d’accordo.
(Paolo Borsellino)

Conosco Giovanni Falcone da quando eravamo ragazzi. È più grande di me di sei mesi, si è diplomato e laureato tre mesi prima di me, persino nell’ ingresso in magistratura mi ha preceduto: tre mesi di anticipo, anche lì.
(Paolo Borsellino)

I pentiti sono merce delicata, delicatissima, sono loro che scelgono il giudice a cui confessare, non viceversa, sono degli sconfitti che abbandonano un padrone per servirne un altro, ma vogliono che sia affidabile.
(Paolo Borsellino)

Mi uccideranno, ma non sarà una vendetta della mafia, la mafia non si vendica. Forse saranno mafiosi quelli che materialmente mi uccideranno, ma quelli che avranno voluto la mia morte saranno altri.
(Paolo Borsellino)

I giudici continueranno a lavorare e a sovraesporsi e in alcuni casi a fare la fine di Rosario Livatino (assassinato dalla Mafia), i politici appariranno ai funerali proclamando unità di intenti per risolvere questo problema e dopo pochi mesi saremo sempre punto e accapo.
(Paolo Borsellino)

Non sono né un eroe né un Kamikaze, ma una persona come tante altre.
(Paolo Borsellino)

Io ricordo ciò che mi disse Ninnì Cassarà allorché ci stavamo recando assieme sul luogo dove era stato ucciso il dottor Montana alla fine del luglio del 1985, credo.
Mi disse: “Convinciamoci che siamo dei cadaveri che camminano.
(Paolo Borsellino)

È bello morire per ciò in cui si crede; chi ha paura muore ogni giorno, chi non ha paura muore una volta sola.
(Paolo Borsellino)

La lotta alla mafia dev’ essere innanzitutto un movimento culturale che abitui tutti a sentire la bellezza del fresco profumo della libertà che si oppone al puzzo del compromesso morale, dell’indifferenza, della contiguità e quindi della complicità.
(Paolo Borsellino)

È normale che esista la paura, in ogni uomo, l’importante è che sia accompagnata dal coraggio. Non bisogna lasciarsi sopraffare dalla paura, altrimenti diventa un ostacolo che impedisce di andare avanti.
(Paolo Borsellino)

A fine mese, quando ricevo lo stipendio, faccio l’esame di coscienza e mi chiedo se me lo sono guadagnato.
(Paolo Borsellino)

Io accetto, ho sempre accettato più che il rischio […] le conseguenze del lavoro che faccio, del luogo dove lo faccio e, vorrei dire, anche di come lo faccio. Lo accetto perché ho scelto, ad un certo punto della mia vita, di farlo e potrei dire che sapevo fin dall’ inizio che dovevo correre questi pericoli. La sensazione di essere un sopravvissuto e di trovarmi, come viene ritenuto, in estremo pericolo, è una sensazione che non si disgiunge dal fatto che io credo ancora profondamente nel lavoro che faccio, so che è necessario che lo faccia, so che è necessario che lo facciano tanti altri assieme a me. E so anche che tutti noi abbiamo il dovere morale di continuarlo a fare senza lasciarci condizionare dalla sensazione che, o financo, vorrei dire, dalla certezza, che tutto questo può costarci caro.
(Paolo Borsellino)

Non ho mai chiesto di occuparmi di mafia. Ci sono entrato per caso. E poi ci sono rimasto per un problema morale. La gente mi moriva attorno.
(Paolo Borsellino)

Politica e mafia sono due poteri che vivono sul controllo dello stesso territorio: o si fanno la guerra o si mettono d’accordo.
(Paolo Borsellino)

Parlate della mafia. Parlatene alla radio, in televisione, sui giornali. Però parlatene.
(Paolo Borsellino)

Giovanni, ho preparato il discorso da tenere in chiesa dopo la tua morte: “Ci sono tante teste di minchia: teste di minchia che sognano di svuotare il Mediterraneo con un secchiello… quelle che sognano di sciogliere i ghiacciai del Polo con un fiammifero… ma oggi signori e signore davanti a voi, in questa bara di mogano costosissima, c’è il più testa di minchia di tutti… Uno che aveva sognato niente di meno di sconfiggere la mafia applicando la legge”.
(Paolo Borsellino)

Palermo non mi piaceva, per questo ho imparato ad amarla. Perché il vero amore consiste nell’ amare ciò che non ci piace per poterlo cambiare.
(Paolo Borsellino)






Se la gioventù le negherà il consenso, anche l’onnipotente e misteriosa mafia svanirà come un incubo.
(Paolo Borsellino)

Non sono né un eroe né un Kamikaze, ma una persona come tante altre. Temo la fine perché la vedo come una cosa misteriosa, non so quello che succederà nell’ aldilà. Ma l’importante è che sia il coraggio a prendere il sopravvento… Se non fosse per il dolore di lasciare la mia famiglia, potrei anche morire sereno.
(Paolo Borsellino)

Bisogna liberarsi da questa catena feroce dell’omertà che è uno dei fenomeni sui quali si basa la potenza mafiosa. Si è legati a questo fatto dell’omertà, del non riferire nulla delle cose di Cosa Nostra all’ esterno, di non sentire lo Stato, di sentire sempre lo Stato come un nemico o comunque come una entità con cui non bisogna collaborare.
(Paolo Borsellino)

Non ho tempo da perdere, devo lavorare, devo lavorare… E’ una corsa contro il tempo, per arrivare alla verità prima di essere fermato.
(Paolo Borsellino)

Almeno, l’opinione pubblica deve sapere e conoscere. Il pool deve morire davanti a tutti.
(Paolo Borsellino)