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giovedì, Gennaio 16, 2025
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Le più belle frasi, aforismi e citazioni sulla danzaRaccolta completa

La danza è da sempre argomento per gli scrittori, poeti e paginisti. La danza è arte ed è la forma di arte più perfetta perché è intensa, libera, è un corpo che è anima e si muove seguendo le note della musica.
Il 29 aprile si festeggia la Giornata Mondiale della Danza, dove si festeggia la danza nel mondo. 
Molte volte i pensieri sulla danza si possono esprimere anche con una frase, citazione o aforismi.
Proprio questo motivo abbiamo pensato di realizzare una raccolta completa, con le più belle frasi aforismi e citazioni sulla danza dedicata a tutti amanti di questa bellissima disciplina!
Buona lettura 😉






Frasi sulla danza

La terra gira e non cade. La trottola gira e non cade. Quello che gira non cade. Così a volte credo che nella danza non ci sia la morte. Che dio è il danzante.
(Lorenzo Olivan)

Quando danzo non posso giudicare, non posso odiare, non posso separarmi dalla vita. Posso solo essere gioioso e integro: ecco perché danzo.
(Hans Bos)

Ci sono delle scorciatoie per la felicità, e la danza è una di queste.
(Vicki Baum)

Una danzatrice professionista deve avere non solo grazia ed eleganza ma anche il balzo di un campione olimpico di corsa con ostacoli, l’equilibrio di un funambolo, la forza e l’agilità di una pantera.
(Camilla Jessel)

La danza non è un esercizio. E’ uno stato dell’anima che esce attraverso il movimento.
(Antonio Gades)

La danza non sta nel passo, ma tra passo e passo. Eseguire un movimento dopo l’altro è solo questo: movimenti. Come e perché si legano e cosa si vuole dire con i movimenti: questo è l’importante.
(Antonio Gades)

Guardare noi ballare è ascoltare i nostri cuori parlare.
(Detto indiano)

Il cantante ascolta la propria voce. Il pittore vede il proprio quadro. Il poeta legge i propri versi. Il musicista ascolta. Il danzatore non crea niente fuori di sé. Niente che possa sottoporre ai propri sensi per soddisfarli, o almeno per calmarsi. Il ballerino non crea altro che sé stesso. La buona danza, la saggia danza. Ma la danza è la maniera più efficace di creare l’uomo saggio.
(Georges Pomiès)

Amare la danza era un primo passo, sicuro, nella direzione dell’innamorarsi.
(Jane Austen)

In origine era la Danza, e la Danza era il Ritmo e il Ritmo era la danza. In principio era il Ritmo, tutto è stato fatto da lui, senza di lui nulla è stato fatto.
(Serge Lifar)

La danza è un delicato equilibrio tra la perfezione e la bellezza.
(Anonimo)

Socrate ha imparato a ballare quando aveva settant’anni perché sentiva che una parte essenziale di se stesso era stato trascurata.
(Anonimo)

La danza può rivelare tutto il mistero che la musica tiene nascosto.
(Charles Baudelaire)

Sinceramente non ricordo quante volte l’ho danzato ma è come se ogni volta la mia anima si rinnovasse donandosi attraverso il corpo, in un messaggio in continua mutazione che sussurra, cresce in un grido e tace con la musica. Le mie mani, le mie braccia sono come delle ali di fuoco che esprimono la necessità fisica di comunicare. Io sono una sacerdotessa che compie un rito; per me Bolero è come una preghiera…
(Luciana Savignano)

Non danziamo con i piedi: danziamo con le ovaie, con l’utero, e con tutto il corpo e l’anima.
(Martha Graham)

La danza ti fa guardare in faccia il paradiso, qualunque sia la direzione del tuo giro.
(Terri Guillemets)

Danzare, è lottare contro tutto ciò che ci trattiene, tutto ciò che ci affonda, tutto ciò che pesa e appesantisce, è scoprire con il proprio corpo l’essenza, l’anima della vita, è entrare in contatto fisico con la libertà
(Jean-Louis Barrault)

Io non volevo essere un albero, un fiore o un’onda. Nel corpo di una danzatrice noi, in quanto pubblico, dobbiamo vedere noi stessi, non l’imitazione del comportamento, delle azioni di ogni giorno; non fenomeni della natura, non creature esotiche di un altro pianeta: ma qualcosa, una piccola cosa di quel miracolo che è l’essere umano.
(Martha Graham)

Danzare sembra affascinante, semplice, incantevole. Ma il cammino verso il paradiso della realizzazione non è meno complesso di tutti gli altri. C’è una fatica così grande che il corpo grida, persino nel sonno. Ci sono momenti di completa frustrazione, ci sono piccole morti quotidiane…
(Martha Graham)

Mi hanno chiesto a volte quand ’è che ho scelto di diventare una danzatrice. Io non l’ho scelto. Sono stata scelta per essere una danzatrice, e questa è una cosa ineludibile. Quando qualche giovane allieva mi domanda se io penso che debba diventare una danzatrice, io le rispondo: ‘Se senti il bisogno di chiederlo, la risposta è no…’
(Martha Graham)

Per me la danza è un alimento, qualcosa di cui ho bisogno, proprio come l’aria che respiro, il cibo che mangio. È necessario e indispensabile per la sopravvivenza. Per me ballare è un alimento.
(G. Burge)

La danza è tutta la mia vita. Esiste in me una predestinazione, uno spirito che non tutti hanno. Devo portare fino in fondo questo destino: intrapresa questa via non si può più tornare indietro. È la mia condanna, forse, ma anche la mia felicità. Se mi chiedessero quando smetterò di danzare, risponderei: quando finirò di vivere.
(Rudolf Nureyev)

Toccare, commuovere, ispirare: è questo il vero dono della danza.
(Aubrey Lynch)

Il nostro corpo crea il pensiero e la danza è il suo linguaggio.
(Dominique Hautreux)

Danzare, è alterare il vuoto.
(Benameur)

Ho steso corde da campanile a campanile; ghirlande da finestra a finestra; catene d’oro da stella a stella, e danzo.
(Arthur Rimbaud)

Hai mai guardato una persona che danza? Cosa accade? Ti sei mai osservato mentre balli? Cosa accade? La danza sembra essere uno dei metodi più profondi per entrare in armonia con sé stessi; mentre danzi, corpo, mente e anima sono in armonia. La danza è una delle cose più spirituali che esistono. Se danzi davvero non puoi pensare; se danzi davvero il corpo viene usato in maniera così profonda che tutta la tua energia diventa fluida.
(Osho)

Il bambino canta ancora prima di parlare, balla ancora prima di camminare. La musica è nei nostri cuori sin dall’ inizio.
(Pam Brown)

Danzare in tempo di guerra, è come sputare in faccia al diavolo.
(Hafid Aggoune)

Cos’ è la danza? Se riesci a dare una risposta, non sei attendibile. Ma fammi provare, in ogni caso: la danza è pensare con il corpo. E’ necessario pensare con il tuo corpo? Non per la sopravvivenza, ma per vivere. Ci sono così tanti pensieri che solo il corpo è in grado di pensare. Altre cose, come la pace, potrebbero essere più importanti della danza. Ma allora noi avremo bisogno di danzare per celebrare la pace. E per esorcizzare i demoni della guerra, come fece Nijinsky.  L’anarchica Emma Goldman è stata probabilmente colei che l’ha espresso meglio di qualsiasi altra persona: una rivoluzione che non mi consente di danzare, è una rivoluzione per la quale non vale la pena di lottare. Il dio Shiva creò l’universo con la sua danza. Ma la danza è l’opposto di tutte le pretese divine. La danza è un tentativo eterno, come scrivere sull’ acqua. La danza non è vita, ma mantiene in vita tutte le piccole cose di cui la grande cosa è composta.”
(Mats Ek)

Ogni uomo dovrebbe danzare, per tutta la vita. Non essere ballerino, ma danzare.
(Rudolf Nureyev)

La danza è, tra le nostre funzioni, quella che si può più logicamente qualificare come divina. La danza è come la messa di tutti i popoli primitivi e può essere un omaggio istintivo… all’ ordine dell’universo.
(Elie Faure)

La danza è una poesia muta; la poesia è una danza parlata.
(Simonide)

C’è tra la danza e la scultura antica una correlazione così stretta che si può affermare che la scultura fissa diversi momenti danzati.
(Serge Lifar)

È per l’erotismo come per la danza: uno dei partner s’incarica sempre di condurre l’altro.
(Milan Kundera)

Danzare è prendere parte al controllo cosmico del mondo.
(Havelock Ellis)

Gli unici maestri di ballo che potevo avere erano Jean Jacques Rousseau, Walt Whitman e Nietzsche.
(Isadora Duncan)

Ho danzato su questa musica come una foglia portata dal vento.
(Isadora Duncan)

La danza è l’eterno risorgere del sole.
(Isadora Duncan)

Se cerchiamo la vera fonte della danza, se ci rivolgiamo alla natura, allora troviamo che la danza del futuro è la danza del passato, la danza dell’eternità, che è stata e che sempre sarà.
(Isadora Duncan)

La cosa più nobile dell’arte è il nudo. Questa verità viene riconosciuta da tutti e seguita da ogni pittore, scultore o poeta: solamente la danzatrice l’ha dimenticata, proprio colei che più dovrebbe tenerne conto, in quanto lo strumento della sua arte è lo stesso corpo umano.
(Isadora Duncan)

Pensavo che i piedi del danzatore sapessero solo disegnare, vedo che sanno anche pensare e scrivere.
(Paul Valery)

Con le vesti ondeggianti e iridescenti, anche quando cammina si direbbe che danzi.
(Carles Baudelaire)

Ballare è la poesia dei piedi.
(John Dryden)

Ballare, vincere l’aria sul suo terreno
(Jordi Doce)

Danza per te stesso. Se qualcun altro capisce, bene. Se no, non importa. Continua per la tua strada, fai quello che ti diverte fino a quando smetterà di divertirti.
(Louis Horst)

La danza è un canto del corpo, sia esso di gioia o di pena.
(Martha Graham)

Quando noi danziamo fino all’ alba la luna ha pietà di noi.
(Canto Indiano)

La danza è una carriera misteriosa, che rappresenta un mondo imprevedibile ed imprendibile. Le qualità necessarie sono tante. Non basta soltanto il talento, è necessario affiancare alla grande vocazione, la tenacia, la determinazione, la disciplina, la costanza.
(Carla Fracci)

Perché dipingo la danza? È il movimento della gente e delle cose che ci consola. Se le foglie degli alberi non si muovessero, gli alberi sarebbero infinitamente tristi e la loro tristezza sarebbe la nostra.
(Edgar Degas)

Tre donne in giro, dalla destra rota, venian danzando.
(Dante Alighieri)

La danza è una poesia.
(Denis Diderot)

Danza tutto il giorno o perderai il tuo binocolo.
(Paul Eluard)

Quando un vecchio danza, di vecchio in lui non ci sono che i capelli; il suo spirito è giovane ancora.
(Anacreonte)

Colui che conosce il potere della danza, vive in Dio.
(Djamaladdin Rumi)

La danza è poesia perché il suo fine ultimo è esprimere sentimenti, anche se attraverso una rigida tecnica. Il nostro compito è quello di far passare la parola attraverso il gesto.
(Carla Fracci)

Non dimostro il mio amore con un bacio, lo dimostro ballando.
(Fred Astaire)

Conta per perduto il giorno senza danza.
(Friedrich Nietzsche)

Bisogna avere un caos dentro di sè, per generare una stella danzante.
(Friedrich Nietzsche)

La danza in tutte le sue forme, non può essere esclusa da una nobile educazione: danzare con i piedi, con le idee, con le parole, e devo aggiungere che bisogna saper danzare con la penna?
(Friedrich Nietzsche)

Io crederei solo ad un dio che sapesse danzare. E quando vidi il mio diavolo, lo trovai serio, esatto, profondo e solenne. Era lo spirito della gravità, per lui precipitano tutte le cose: non si uccide con l’ira, ma con il sorriso. Su, uccidiamo lo spirito di gravità! Ora sono leggero, ora volo, ora mi vedo sotto di me, ora è un dio che si serve di me per danzare. Così parlò Zarathustra.
(Friedrich Nietzsche)

Danza. Un’espressione verticale di un desiderio orizzontale.
(George Bernard Shaw)

È un paradosso: la danza e la poesia sono tanto simili quanto profondamente diverse, ma al di là di struttura e contenuti emotivi sono unite dal ritmo. D’altronde il ritmo è sovrano di tutte le cose che hanno senso a questo mondo.
(Maria Luisa Spaziani)

La voglia di ballare è un impulso naturale e a modo loro i ballerini onorano la natura: lasciando che l’energia cosmica scorra dentro i loro corpi si mettono in contatto con l’Universo.
(Alkis Raftis)

Il ballo è la più alta, la più commovente, la più bella delle arti, perché non è mera traduzione o astrazione dalla vita; è la vita stessa.
(Havelock Ellis)

Ai miei tempi invitare al ballo una donna era come scendere alla stazione in una città sconosciuta.
(Gesualdo Bufalino)

Cantate e danzate insieme e siate felici, ma fate in modo che ognuno di voi sia anche solo, come sono sole le corde di un liuto, sebbene vibrino alla stessa musica.
(Gibran Kahlil)

Mia madre mi disse che io ho cominciato a danzare prima ancora di nascere. Pare che sentisse i miei piedini che tamburellavano per mesi dentro di lei.
(Ginger Rogers)

Un ballerino perde la propria forma, la propria solidità. Un ballerino diventa movimento, processo. Colui che danza non è un’entità, è movimento, è energia. Si scioglie. I grandi danzatori, a poco a poco, si sciolgono.
(Osho)

Balliamo sotto il sole, indossando fiori selvatici nei nostri capelli…
(Susan Polis Shutz)

Il balletto è un’arte severamente tradizionalista quanto stupefacentemente viva e proiettata nel futuro.
(Gualberto Titta)

La danza è la più sublime, la più commovente, la più bella di tutte le arti, perché non è una mera traduzione o astrazione dalla vita, è la vita stessa.
(Henry Havelock Ellis)

Ascoltate la musica con l’anima.
Non sentite un essere interiore che vi si risveglia dentro? È per lui che la testa vi si drizza, che le braccia si sollevano, che camminate lentamente verso la luce. E questo risveglio è il primo passo della danza come la concepisco io.
(Isadora Duncan)

La danza è l’eterno risorgere del Sole.
(Isadora Duncan)

La gente ha bisogno di immagini, ha bisogno di emozioni, di lirismo. La danza permette di mischiare un piacere estetico, un piacere dinamico e un piacere emozionale.
(Maurice Béjart)

La danza è, tra le nostre funzioni, quella che si può più logicamente qualificare come divina. La danza è come la messa di tutti i popoli primitivi e può essere un omaggio istintivo… all’ ordine dell’universo.
(Elie Faure)

La danza è un atto di fede e un atto di amore. Si tratta di una preghiera individuale o di gruppo, profana o sacra.
(Lifar)

Credo che la danza contenga in sé quattro arti. Musica, coreografia, pittura e letteratura.
(George de Las Cuevas)

Siamo matti che si balli o non, così tanto vale ballare.
(Proverbio giapponese)

Ballare è come sognare con i tuoi piedi!
(Anonimo)

Una di quelle che si fermavano gli orologi. Qualcosa tipo una ballerina di danza o flamenco. Una che il tempo lo portava dentro.
(mheathcliff, Twitter)

Cercava in altre donne qualcosa che gli ricordasse lei, ma nessuna danzava per lui a piedi nudi sotto le stelle.
(Antonella Frida)

La danza è un’arte notevole, nel senso che lo strumento coincide con l’interprete.
(Caciuleanu)

La danza è l’unica arte in cui noi stessi siamo la materia di cui è fatta.
(Ted Shawn)

L’armonia nel corpo, il suo controllo. Ho iniziato a comprendere perché la danza sia la linfa vitale delle religioni, la serie rituale di movimenti il primo dio del mondo.
(Tiina Lehikoinen)

I danzatori, come tutti gli artisti, sono fatti per provare sensazioni e per farle sentire agli altri. I danzatori hanno il grande dono del movimento e della forma. Essi vivono in maniera olistica, con il corpo, la mente e lo spirito fusi in atti allo stesso tempo unici e continui. Non smettete di danzare. Qualsiasi cosa accada e con la volontà di Dio, abbiamo visto il peggio, vi dico: Non smettete mai di danzare.
(Katherine Dunham)

La danza è disciplina, lavoro, insegnamento, comunicazione. Con essa risparmiamo parole che magari altri non capirebbero e stabiliamo un linguaggio universale, familiare a tutti. Ci dà piacere, ci rende liberi e ci conforta dall’ impossibilità che noi umani abbiamo di volare come gli uccelli, ci fa avvicinare al cielo, al sacro, all’ infinito. È un’arte sublime, sempre diversa, simile al fare l’amore, che alla fine di ogni performance lascia il nostro cuore battere forte, sperando nella prossima volta.
(Julio Bocca)

La danza è scoperta, scoperta, scoperta.
(Martha Graham)

A nessuno importa se non sei bravo nella danza. Solo alzati e danza!
(Martha Graham)

I più grandi ballerini non sono grandi per il loro livello tecnico, sono grandi per la loro passione.
(Martha Graham)

L’unica storia è la storia della musica: un ballo al chiaro di luna.
(George Balanchine)

Che il morto mangi il morto! E noi vivi danziamo sull’  orlo del cratere, un’ultima danza di morte. Ma che sia una danza!
(Arthur Miller)

Le vostre danze sono l’abisso spaventoso dei miei sogni
ed io cado e la caduta eternizza la mia vita,
lo spazio sotto i vostri piedi è di più in più vasto,
meraviglie voi danzate sopra le sorgenti del cielo.
(Paul Eluard)

Qualcuno ha detto che il lavoro di una danzatrice è duro quanto quello di un poliziotto: sempre all’ erta, sempre in tensione… i poliziotti, però, non devono essere anche belli nello stesso tempo!
(George Balanchine)

Pensare è il peggior errore che un ballerino possa commettere. Non bisogna pensare, bisogna sentire.
(Michael Jackson)

La danza è una delle rare attività umane in cui l’uomo si trova totalmente impegnato: corpo, cuore e spirito. Per il bambino danzare è importante quanto parlare, contare o imparare la geografia. È essenziale per il bambino, nato danzante, non dissipare questo linguaggio sotto l’influsso di un’educazione repressiva e frustante.
(Maurice Béjart)

La danza, secondo un celebre paragone di Malherbe, è simile alla poesia mentre la marcia, invece, ricorda la prosa. La differenza più marcata tra marcia e danza è data dall’apparente mancanza di scopo che contraddistinguerebbe quest’ultima: marciare significa andare dritti verso una meta, danzare significa cercare il proprio obiettivo in se stessi.
(Paul Valery)

La danza, un minimo di spiegazione, un minimo di aneddoti, e un massimo di sensazioni.
(Maurice Béjart)

La danza è una poesia in cui ogni parola è un movimento.
(Mata Hari)

La Danza non è un campo esclusivo per nessuno. Dà gioia ed euforia a tutti coloro che vi partecipano come danzatori o spettatori, non conosce confini. Va oltre la classe sociale, l’istruzione, il paese, il credo. La Danza arricchisce l’anima e solleva lo spirito. La Danza vive all’ interno di tutto ciò che vive. Facciamo ballare tutti i bambini e sicuramente seguirà la pace.
(Miyako Yoshida)

La danza rappresenta nessuna cosa, ma ogni cosa.
(Paul Valéry)

Per farmi venire un collo del piede da vera ballerina chiedevo alle mie amiche di sedersi per ore sulle mie caviglie.
(Eleonora Abbagnato)

Per ogni cosa c’è una stagione, e c’è un tempo per ogni proposito sotto il cielo: un tempo per piangere e un tempo per ridere, un tempo per portare il lutto e un tempo per danzare.
(Ecclesiaste)

Danziamo, danziamo… altrimenti siamo perduti.
(Pina Bausch)

Certe cose si possono dire con le parole, altre con i movimenti. Ci sono anche dei momenti in cui si rimane senza parole, completamente perduti e disorientati, non si sa più che cosa fare. A questo punto comincia la danza.
(Pina Bausch)

L’uovo non balla con la pietra.
(Proverbio Africano)

I ballerini possono realizzare l’impossibile e tutti vorremmo essere come loro. Pagati poco, belli, vulnerabili, espressivi: sembrano farfalle. E hanno piedi nodosi, che spesso dicono più di tanti discorsi, portandoci dalla realtà in un’altra dimensione.
(Robert Altman)

La danza è considerata d’ elite. Riuscire a portarla tra la gente non è facile, ma qualcosa sta cambiando. Mi è capitato di ballare in piazza davanti a 50.000 persone, mi aspettavo di tutto. Invece mi hanno guardato in religioso silenzio, un’esperienza bellissima.
(Roberto Bolle)

Essere bello? Mi ha aiutato tanto. La danza si basa sull’estetica, vedi sul palco il principe azzurro e riesci a identificarti nella storia.
(Roberto Bolle)

Il mio vocabolario è quello del corpo, la mia grammatica è quella della danza, la mia cartina è il tappeto di scena.
(Maurice Béjart)

La performance tecnica è nulla in sé, la danza inizia quando si mette l’anima.
(Leila Hassan)

Lasciate leggere e lasciate danzare; questi due divertimenti non potranno mai fare del male al mondo.
(Voltaire)

Lavora come se non avessi bisogno di soldi. Ama come se non avessi mai sofferto. Danza come se nessuno ti guardasse.
(Satchel Paige)

C’era una stella che danzava e sotto quella sono nata.
(William Shakespeare)

Danzare
è riempire un vuoto,
è tacere l’essenza di un grido?
E’ la vita dei nostri astri rapidi presa al rallentatore.
(Rainer Marie Rilke)

Nella vita come nella danza: la grazia scivola sui piedi ricoperti di vesciche
(Alice Abrams)

Quelli che danzavano erano considerati pazzi da coloro che non potevano udire la musica.
(John Milton)

Il tutù è un costume pornografico che dimostra quanto è stato svilito il concetto di danza.
(Maurice Béjart)

Il ballerino è un oratore che parla un linguaggio silenzioso.
(Igor Stravinsky)

Mi sono innamorata della danza perché è l’unica arte che si avvicina all’amore. Si fa con il corpo, l’anima e il cuore, almeno nei casi migliori.”
(Vittoria Ottolenghi)

Perché la danza è così importante? Perché è così bella? perché è effimera, perché quando è finita è finita per sempre e non si ripone su uno scaffale. perché è l’unica attività umana, oltre all’ amore in alcuni casi non sempre così comuni, in cui l’uomo è lì tutto: fisico, mentale, sentimentale. L’Amore e la Danza…
(Vittoria Ottolenghi)

L’espressione più vera di un popolo è nella sua danza e nella sua musica. I corpi non mentono mai.
(Agnes de Mille)

La musica comincia ad atrofizzarsi quando si discosta troppo dalla danza.
(Ezra Pound)

I danzatori sono i messaggeri degli dei.
(Martha Graham)

Dovremmo danzare per l’estasi di essere vivi e fatti di carne e di essere parte del cosmo vivente incarnato.
(DH Lawrence)

Impara a ballare altrimenti gli angeli in cielo non sapranno cosa fare con te.
(Indira Gandhi)

Ciò che non può danzare sulla mia bocca va ad urlare nel profondo dell’anima.
(Christian Bobin)

Danzare è come parlare in silenzio. È dire molte cose, senza dire una parola.
(Yuri Buenaventura)

Il nostro corpo soffre per ciò che non gli viene concesso di dire.
(Mushi)

Non lasciate che i cattivi pensieri paralizzano la tua mente. Insegnate loro danza.
(Proverbio Indiano)

L’anima del filosofo veglia nella sua testa
l’anima del poeta vola nel suo cuore
l’anima del cantante vibra nella sua gola
ma l’anima della danzatrice vive in tutto il suo corpo.
(Khalil Gibran)

La vita non è la festa che speravamo, ma finché siamo qui balliamo.
(Anonimo)

Ballare con i piedi è una cosa, ma ballare con il cuore è un’altra.
(Anonimo)

Parlare di danza? La danza non è qualcosa di cui parlare. La danza è danzare.
(Anonimo)

Dio ti rispetta quando lavori ma ti ama quando danzi.
(Massima Sufi)

Sono nata in riva al mare. La prima idea del movimento e della danza mi è venuta di sicuro dal ritmo delle onde.
(Isadora Duncan)

Colui che danza cammina sull’ acqua e dentro una fiamma.
(Garcia Lorca)

Imparare a camminare ti rende libero. Imparare a danzare ti dà la libertà più grande di tutte: esprimere con tutto il tuo essere la persona che sei.
(Melissa Hayden)

Sei stato selvaggio, un tempo. Non lasciarti addomesticare.
(Isadora Duncan)

La danza comincia ove la parola si arresta.
(Alexandre Tairoff)

La danza è la creazione di una scultura che è visibile solo per un momento.
(Erol Ozan)

La danza è una gabbia dove si impara a volare
(Claude de Nougaro)

Le nostre braccia hanno origine dalla schiena perchè un tempo erano ali.
(Martha Graham)

La danza è la madre di tutte le arti. La musica e la poesia esistono nel tempo; la pittura e l’architettura nello spazio. Ma la danza vive contemporaneamente nel tempo e nello spazio. Prima di affidare le sue emozioni alla pietra, al suono, l’uomo si serve del suo corpo per organizzare lo spazio e ritmare il tempo.
(Curt Sachs)

La poesia sta alla prosa come la danza sta al camminare.
(John Wain)

Nulla è così necessario agli uomini come il ballo… Senza il ballo, un uomo non saprebbe far nulla… Quando un uomo ha commesso uno sbaglio nella propria condotta, sia negli affari di famiglia, sia nel governo di uno stato, sia nel comando di un esercito, non si dice sempre: “Il tale ha fatto un passo falso in un certo affare”? E fare un passo falso, da cosa deriva se non dall’ ignoranza del ballo?
(Molière)






Quando non puoi danzare tu, fai danzare la tua anima.
(Delbrel)

La danza: aprirsi ai regali dell’aria e scoprire le mille forme del proprio corpo.
(Fabrizio Caramagna)

La stessa corrente di vita
che scorre nelle mie vene,
notte e giorno scorre per il mondo
e danza in ritmica misura.
E’ la stessa vita che germoglia
gioiosa attraverso la polvere
negli infiniti fili dell’erba
e prorompe in onde tumultuose
di foglie e di fiori.
(Rabindranath Tagore)

Ogni giorno si deve ballare, anche se solo nel pensiero.
(Nachman Braslaw)

Lodo la danza perché libera l’uomo dalla pesantezza delle cose e lega l’individuo alla comunità. Lodo la danza che richiede tutto, che favorisce salute e chiarezza di spirito, che eleva l’anima.
(Sant’Agostino)

Chi non danza non sa cosa succede.
(Frammento gnostico)

Un ballerino danza, perché il suo sangue danza nelle vene.
(Anna Pavlova)

Stamattina, davanti al vetro di sinistra, un ragno appeso a un filo invisibile faceva ginnastica. Guardando quel corpicino scuro salire e scendere nell’ aria nitida, ho pensato che avevamo ricevuto entrambi il dono dell’esistenza. Ero di pessimo umore, mi ero svegliato male. Il ragno, invece, danzava. Della vita, che ci era stata donata nello stesso modo, in quel momento esso faceva un uso migliore del mio. Questo appunto è un po’ lungo, lo riassumo: stamattina ho preso lezioni di danza da un ragno e questo pomeriggio sto molto meglio.
(Christian Bobin)

Prima Danza. Dopo pensa. E’ l’ordine naturale delle cose.
(Samuel Beckett)

Può darsi che non sarai mai felice. Perciò non ti resta che danzare, danzare così bene da lasciare tutti a bocca aperta.
(Haruki Murakami)

Esseri umani, piante o polvere cosmica: tutti danziamo su una melodia misteriosa intonata nello spazio da un musicista invisibile.
(Albert Einstein)

La danza è una delle forme più perfette di comunicazione con l’intelligenza infinita”
(Paulo Coelho)

Ci vuole un’atleta per danzare, ma ci vuole un’artista per diventare una danzatrice.
(Shanna La Fleur)

Vi è una profonda logica nell’ associare queste due divinità, la danza e il fuoco. Guardare i grandi ballerini provoca la stessa emozione che guardare un tizzone che brucia: l’incendio danza, la ballerina brucia.
(Nothomb)

Nessuno danza sobrio, a meno che non sia completamente matto.
(Cicerone)

La danza, in misura maggiore delle altre attività artistiche dell’uomo, concede questa sensazione “estrema del possibile.
(Paul Valery)

Lo stato della danza: una sorta d’ebbrezza che va dal languore al delirio, da una sorta d’abbandono ipnotico a una sorta di furore.
(Paul Valery)

Le più belle frasi di ConfucioRaccolta Completa

Confucio nasce in Cina nel 551 avanti Cristo, nel corso del Periodo delle primavere e degli autunni, nello Stato di Lu, nella città di Zou, in quella porzione di territorio che ora fa parte della provincia di Shandong.
La biografia tradizionale del filosofo cinese è riportata nelle “Memorie di uno storico” di Sima Qian, secondo le quali Confucio proviene da una famiglia di nobili origini, ma in condizioni economiche non floride, che discende dalla dinastia Shang.
Quando è ancora bambino Confucio perde il padre, e viene quindi allevato unicamente dalla madre: ella, comunque, riesce a garantirgli un’istruzione ottimale a dispetto della situazione di povertà della casa.
Confucio cresce, si forma e vive in un periodo di corruzione, di instabilità politica (quasi di anarchia) e di guerre combattute tra gli stati feudali.
Non ci sono notizie certe sulla vita di Confucio.
Seppur non si sappia molto di lui, le sue frasi, citazioni e aforismi sono molto conosciute e diffuse nel web, e noi n questa categoria abbiamo pensato di realizzare una raccolta completa delle più belle frasi di Confucio.






Frasi di Confucio

I 5 fondamenti della virtù: cortesia, generosità, onestà, diligenza e gentilezza.
Se sei cortese, non ti sarà mancato di rispetto;
se sei generoso, guadagnerai ogni cosa.
Se sei onesto, le persone faranno affidamento su di te.
Se sei diligente, otterrai risultati.
Se sei gentile, può essere aiutato dalle persone.
(Confucio)

Guardare ai piccoli vantaggi impedisce alle grandi opere di venire realizzate.
(Confucio)

Quando si è parlato molto, si è detto sempre qualche cosa che sarebbe stato meglio tacere.
(Confucio)

Il maestro disse: Il prodigo è arrogante e l’avaro è meschino. È preferibile la meschinità all’ arroganza.
(Confucio)

Fang Chi interrogò il Maestro sulla virtù dell’umanità. Il Maestro disse: “A casa essere rispettosi; nel trattare gli affari essere riverenti e nei rapporti con gli altri essere leali. Persino se si vive tra i barbari non si può rinunciare a queste qualità”.
(Confucio)

Non ho mai conosciuto un uomo che vedendo i propri errori ne sapesse dar colpa a se stesso.
(Confucio)

Amare gli altri ed avere cura di loro, è agire con umanità. Comprenderli, è agire con virtù.
(Confucio)

Un giovane, quando è a casa, dovrebbe essere rispettoso dei genitori e, quando è all’ estero dovrebbe esserlo dei più anziani.
(Confucio)

Non lamentatevi della neve sul tetto del vicino, se non l’avete ancora spalata via dal vostro uscio.
(Confucio)

Il padre che non insegna a suo figlio i suoi compiti è egualmente responsabile come il figlio che li trascura.
(Confucio)

Non è la misura dell’aratro che conta, ma quanto tempo trascorri ad arare il campo.
(Confucio)

L’uomo superiore comprende la giustizia e la correttezza; l’uomo dappoco comprende l’interesse personale.
(Confucio)

Niente è più visibile di ciò che è nascosto.
(Confucio)

Chi impara, ma non pensa, è perduto. Chi pensa, ma non impara, è in pericolo.
(Confucio)

Per una parola un uomo viene spesso giudicato saggio, e per una parola viene spesso giudicato stupido. Dunque dobbiamo stare molto attenti a quello che diciamo.
(Confucio)

Il Maestro disse a un suo allievo: “Yu, vuoi che ti dica in che cosa consiste la conoscenza? Consiste nell’ essere consapevoli sia di sapere una cosa che di non saperla. Questa è la conoscenza”.
(Confucio)

L’inizio della saggezza consiste nel chiamare le cose con il loro nome.
(Confucio)

Non conta il colore del gatto, conta che acchiappi il topo.
(Confucio)






Il perfezionamento del proprio io è la base fondamentale di tutto il progresso e lo sviluppo morale.
(Confucio)

Dove c’è l’educazione non c’è distinzione di classe.
(Confucio)

Se non si rispettano le cose sacre, non si ha nulla su cui basare la propria condotta.
(Confucio)

La conoscenza reale è conoscere l’estensione della propria ignoranza.
(Confucio)

Se non si sa cos’ è la vita, come si può sapere cos ’è la morte?
(Confucio)

I saldi, i resistenti, i semplici, e i modesti sono vicini alle virtù.
(Confucio)

La via della persona superiore è triplice; i virtuosi, sono liberi da ansie; i saggi sono esenti da perplessità; e gli audaci sono liberi dalla paura .
(Confucio)

Colui che non prevede le cose lontane si espone ad infelicità ravvicinate.
(Confucio)

L’allievo Tse Kung chiese: Esiste una parola che possa esser la norma di tutta una vita? Il maestro rispose: Questa parola è ‘reciprocità’. E cioè, non comportarti con gli altri come non vuoi che gli altri si comportino con te.
(Confucio)

L’uomo superiore è modesto nelle sue parole, ma eccede nelle sue azioni.
(Confucio)

Quando il temperamento originario prevale sulla cultura si è rozzi; quando la cultura. prevale sul temperamento originario si è pedanti. Quando cultura e temperamento si equilibrano allora si è persone superiori.
(Confucio)






Il maestro disse: Si può indurre il popolo a seguire una causa, ma non a comprenderla.
(Confucio)

Il maestro disse: Chi si modera, raramente si perde.
(Confucio)

Il maestro disse: Chi arriva a quarant’ anni senza essere apprezzato, non lo sarà mai più.
(Confucio)

Un uomo senza baffi è un uomo senza anima.
(Confucio)

Rari sono quelli che preferiscono la virtù ai piaceri del sesso.
(Confucio)

È nel momento più freddo dell’anno che il pino e il cipresso, ultimi a perdere le foglie, rivelano la loro tenacia.
(Confucio)

Quando due amici si comprendono completamente le parole sono soavi e forti come profumo di orchidee.
(Confucio)

Non importa quanto lontano possa andare lo spirito, non andrà mai più lontano del cuore.
(Confucio)

La pigrizia cammina così lenta che la povertà non fa grande fatica a raggiungerla.
(Confucio)






Se il popolo è regolato dalle leggi ed uniformato attraverso le punizioni, esso cercherà di evitarle ma non sentirà alcun senso di rispetto. Se esso è invece guidato dalla virtù e uniformato attraverso le norme di buon comportamento e attraverso i riti, il popolo coltiverà il senso di rispetto, e quindi progredirà.
(Confucio)

È difficile essere poveri e non avere risentimenti, così come è facile essere ricchi e non essere superbi.
(Confucio)

C’è malvagità in un’intenzione malvagia, anche se l’atto non viene perpetrato.
(Confucio)

Solo i più saggi o i più stupidi degli uomini non cambiano mai.
(Confucio)

Le più belle Frasi citazioni e battute di Totò Raccolta completa

Frasi citazioni di Ttò Antonio De Curtis
Frasi citazioni di Ttò Antonio De Curtis

Nome d’arte Totò, Antonio de Curtis,
(N. Napoli, 15 febbraio 1898 – M. Roma, 15 aprile 1967)
attore simbolo dello spettacolo comico in Italia,
soprannominato «il principe della risata», è considerato,
anche in virtù di alcuni ruoli drammatici, uno dei principali interpreti nella storia del teatro e del cinema italiani.
Totò si distinse anche al di fuori della recitazione, lasciando contributi come drammaturgo, poeta, paroliere, cantante.
Le sue citazioni, sono tutt’oggi presenti nel vari social;
vi presento in questa sezione, una raccolta delle più belle frasi e battute di Totò.






Frasi citazioni e battute di Totò

Parli come badi, sa?!
(Totò)

Toglimi una curiosità, tuo zio è sempre morto?
(Totò)

“Eppure la vostra faccia non è nuova per me”. Totò: “Neanche a me, ce l’ho da che son nato”.
(Totò)

Non mi sono insediato: qui non ci sono sedie.
(Totò)

Il funzionario civico municipale è un aggettivo qualificativo di genere funzionatorio.
(Totò)

Che cosa ho chiesto a San Giovanni? Un terno? una quaterna? una cinquina? Niente di tutto questo, ma una sciocchezzuola, una bazzecola, una quisquilia, una pinzellacchera: far cadere la lingua a mia moglie.
(Totò)

Perciò, mio carissimo signor ciabatttino, queste scarpe sono da fiera. Sei e cinquanta. E se non sapete fare il calzolaio, andate a fare il farmacista , che è meglio. Rimembris omnibus, cioè ricordati uomo, che calzolaio si nasce, non si diventa.
(Totò)

Non so leggere, ma intuisco.
(Totò)

L’uomo discende dalla scimmia. Io no perché sono raccomandato.
(Totò)

‘Giulietto e Romera’, il capolavoro di Scic e Spirre.
(Totò)

Aristofane è morto? E quando è successo? Duemila anni fa? Dio, come passa il tempo.
(Totò)

Siamo nel settecento avanti Cristo? Perbacco! In pieno Rinascimento.
(Totò)

Voi siete un attore e io vi ammiro, come uomo e come cane, ma voi non potete essere stato una spalla, voi non avete mai fatto nemmeno il ginocchio.
(Totò)

Anche se è civile, la morte sempre morte è.
(Totò)

Chi dice che il denaro non fa la felicità, oltre a essere antipatico, è pure fesso.
(Totò)

Il denaro fa la guerra, la guerra fa il dopoguerra, il dopoguerra fa la borsa nera, la borsa nera rifà il denaro, il denaro rifà la guerra.
(Totò)

In guerra sono tutti in pericolo, tranne quelli che hanno voluto la guerra.
(Totò)

“Mi sembrate annoiato. Ma come, non è bello essere duca?”. “Sì, ma… sapete com’è: è una carriera senza avvenire”
(Totò)

A proposito di politica, ci sarebbe qualche cosarellina da mangiare?
(Totò)

Io non rubo, integro. D’altra parte in Italia chi è che non integra?
(Totò)

Sono ghiotto di ossobuchi, ma mangio solo il buco perché l’osso non lo digerisco.
(Totò)






“Vola spesso lei?” Passeggero aereo: “Ah, sì!” “Ma allora è un volatile! Io sono un mammifero”.
(Totò)

Ottimista, pessimista, esistenzialista… Veramente io sono farmacista.
(Totò)

Sono fra’ Pasquale da Casoria, oriundo; ora mi sono trasferito a Monza. Sono parte napoletano, parte di Casoria, in casa eravamo bilingue.
(Totò)

Si dice che l’appetito vien mangiando, ma l’appetito viene a star digiuni.
(Totò)

Vi ringrazio amici di essere intervenuti a questa mia vittoriosa sconfitta.
(Totò)

Per i campioni sportivi, niente fumo, niente vino e niente donne. Ma allora che vincono a fare?
(Totò)

Lei vuole sposare mia figlia? No, non se ne fa niente: a me i generi non interessano, a meno che non siano alimentari.
(Totò)

La vedova è la moglie di un cadavere.
(Totò)

Signora, ma come, lei si spoglia così davanti a un uomo maschile?
(Totò)

Futurista? impressionista? realista? Veramente io sono socialdemocratico monarchico napoletano.
(Totò)






Avete fatto caso che l’ultima domenica di Carnevale i cimiteri sono un mortorio?
(Totò)

Il morto, prima di tutto, era vecchio, aveva duecento anni e a duecento anni si muore.
(Totò)

Un posto da guardiano del cimitero non si rifiuta: a cimitero donato non si guarda in bocca. E poi in casa c’è un silenzio di tomba.
(Totò)

Io sono integro e puro, sia di corpo che di spirito: non ho commesso peccati né di carne né di pesce.
(Totò)

Ma lo vuol capire? Lei è un cretino! Si specchi, si convinca!
(Totò)

Mi stanno per arrestare, è una questione di secondi, anzi di secondini.
(Totò)

C’era un attore che aveva 100 paia di scarpe: tante gliene avevano tirate.
(Totò)

Secondo alcuni, la donna si conquista con uno scudiscio in mano e una rosa nell’altra. Ma io, con le mani impicciate, come faccio?
(Totò)

Elena di Troia… Troia… Troia: questo nome non mi è nuovo.
(Totò)

Oggi per fare colpo bisogna essere eccentrici e futili. Bisogna futilizzarsi.
(Totò)






Signora, sono a sua completa disposizione, corpo, anima e frattaglie.
(Totò)

Vorrei una moglie, possibilmente di prima mano.
(Totò)

“Io non capisco che razza di arte è la tua: astrattista, futurista, esistenzialista?” Totò: “La mia arte è assenteista, cioè vale a dire: nelle mie opere manca sempre qualche cosa…”
(Totò)

Sono un tipo virtualmente virtuale.
(Totò)

Il matrimonio non m’interessa, voglio restare nubile. Lo so, si dice celibe; ma tanto, nubile o celibe, sempre scapolo è.
(Totò)

L’aria condizionata è un prodotto della civiltà, ma io mica mi posso prendere una polmonite civile.
(Totò)

Era un uomo così antipatico che dopo la sua morte i parenti chiesero il bis
(Totò)

E io pago… e io pago!
(Totò)

È vero, ho rubato per venticinque anni, ma l’ho fatto per alleviare le sofferenze di un orfano, povero, senza casa, senza madre, né padre: io.
(Totò)

Ho cercato di fermarlo con la forza, c’è stato un vero colluttorio.
(Totò)






Marchese: “Coraggio Antonio, moriamo da forti”. “Signor marchese, io preferirei vivere da debole”.
(Totò)

Morire, morire, che noia! Tutto il giorno sotto terra, con le solite facce dei vermiciattoli. È vero, ci sono i fuochi fatui, ma solo la domenica. Per il resto della settimana si sta chiusi in cassa: una vita da morti.
(Totò)

Guardaroba? Guarda che roba!!
(Totò)

Il coraggio ce l’ho. È la paura che mi frega.
(Totò)

Sono un uomo della foresta, un forestiero.
(Totò)

Terra ai contadini, ferrovie ai ferrovieri, cimiteri ai morti.
(Totò)

Questa è la civiltà : hai tutto quello che vuoi quando non ti serve.
(Totò)

“Ma allora tu sei partenopeo!”. Totò: “Parte nopèo e parte napoletano”.
(Totò)

“Io sono Ladizlao Tzigeti!” Totò: “Tzigeti! Più che un cognome mi sembra un raffreddore!”
(Totò)

“Ma come, lei è cosi grosso e non commendatore?” “Ma perché, i commendatori vanno a peso?”
(Totò)






Si dice che l’occasione fa l’uomo ladro, ma anche per la donna non ci metterei la mano sul fuoco.
(Totò)

Vorrei un caffè corretto con un po’ do cognac, più cognac che caffè… anzi, giacché si trova, mi porti solo una tazza di cognac e non se ne parla più.
(Totò)

Non bevi, non fumi, non vai con le donne; lo vuoi un consiglio? Sparati?
(Totò)

“Il carcere costruito così mi sembra troppo comodo!” Totò: “E comodo deve essere se volete attirare i clienti!”
(Totò)

Sono un uomo di mondo: ho fatto tre anni di militare a Cuneo.
(Totò)

Lei non sa chi sono io.
(Totò)

La serva serve, soprattutto se è bona, serve eccome!
(Totò)

Ogni limite ha una pazienza.
(Totò)

Le spie, a volte, per non fare scoprire i loro segreti, mangiano le carte: sono cartivore.
(Totò)

In galera l’aria, quando riesce a passare, è ottima.
(Totò)






E’ incredibile come un bipede di genere femminile possa ridurre un uomo.
(Totò)

La signorina è illibata e solo io, il marito, la posso “dissillibare”.
(Totò)

Nella vita non siamo mai soli, abbiamo sempre qualche appendicite.
(Totò)

Io sono fortunato, io: ho la macchina rovinata, un vestito quasi nuovo da buttare via, la salute manomessa, forse una broncopolmonite con prognosi riservata, la capa scassata. Ah, come sono felice, come godo, che goduria!
(Totò)

Mi sono seduto su una sedia che aveva un chiodo sul fondo e mi sono fatto male ai paesi bassi.
(Totò)

Ho conosciuto una settimana. In realtà prima era una ottomana, ma poi, nella confusione, ha perso una mano ed è diventata una settimana.
(Totò)

Con un pezzo di ottomana come lei, io il turco lo faccio.
(Totò)

Io sono turco, turco dalla testa ai piedi, ho persino gli occhi turchini.
(Totò)

Malgrado la mia forza maschiaccia, ho un cuore tenero, da piccioncino.
(Totò)

Ho paura, quello è un deputato.
(Totò)






In Oriente non è che le donne sono calde calde, e non ci sono nemmeno fredde fredde. Sono a bagnomaria.
(Totò)

Non sono cretino, sono stato cretino un solo giorno: quello del matrimonio.
(Totò)

Signore, di sua moglie mi piace tutto, tranne il marito.
(Totò)

Totò: “Io parlo soltanto la lingua madre”. “Come? Perche’?”
Totò: “Perché mio padre morì quando io ero bambino…”
(Totò)

Maria? Che bel nome, perbacco: racchiude tutta una sintesi…
(Totò)

Io non faccio il cascamorto, se casco, casco morto per la fame.
(Totò)

Ah, no! Noi nel caffellatte non mettiamo niente! Né latte, né caffè!
(Totò)

Pasquale: “Non pigliare la pasta grossa ché non la digerisco”. “Pasqua’, tu con questa fame digerisci pure le corde di contrabbasso”.
(Totò)

La vera miseria è la falsa nobiltà.
(Totò)

Uno che ha imparato a scrivere, che ha buttato il sangue sui libri deve stare alla mercé di quelli che non sanno scrivere
(Totò)






Come è gentile per essere una parente: sembra un’estranea!
(Totò)

Giura su qualcosa di più sacro del tuo onore: la tua fame.
(Totò)

Dagli amici mi guardi Iddio che dai parenti mi guardo io.
(Totò)

Se ho fornicato? Io nella vita ho fornicato sempre, mi chiamavano il fornichiere!
(Totò)

Questi anni lontano da te mi sono sembrati un secolo…anzi un bisecolo.
(Totò)

Oddio, desto o son sogno?
(Totò)

Il diavolo si è arrabbiato perché gli ho rotto le corna? Ma non si deve preoccupare, tanto, se è sposato, gli ricrescono.
(Totò)

Non sono esistenzialista, sono romanista democratico, ma qualche volta tifo per il Napoli.
(Totò)

Porga tante esequie alla sua signora.
(Totò)






Sono morto oggi, sono un morto di giornata.
(Totò)

Voi non sapete chi sono io! I miei successi sono proverbiali, alla Scala di Milano, all’ ippopodromo di Londra…
(Totò)

Siamo Uomini o Caporali?
(Totò)

L’umanità io l’ho divisa in due categorie di persone: uomini e caporali. La categoria degli uomini è la maggioranza, quella dei caporali per fortuna è la minoranza.
(Totò)

Ho preso una botta al malleolo del cervello e per poco non mi veniva la meninge. Ma pensiamo alla salute.
(Totò)

Che figura ci fa una clinica dei pazzi dove i pazzi sono tutti calmi?
(Totò)

Il vino bianco va servito assiderato.
(Totò)

Più conosco gli uomini e più amo le bestie.
(Totò)

Io sono testimone oculare. .. Veramente, io non ho oculato niente, ma loro dicono così.
(Totò)

Una mano lava l’altra e tutte due si lavano la faccia.
(Totò)






Il pazzo va assecondato, io sono propenso all’ assecondamento: mi alleno con mia moglie.
(Totò)

Io non so se l’erba campa e il cavallo cresce, ma bisogna avere fiducia.
(Totò)

Parola d’onore d’onorevole?
(Totò)

A volte è difficile fare la scelta giusta perché o sei roso dai morsi della coscienza o da quelli della fame.
(Totò)

I nordici prendono il caffè lungo, noi sudici lo prendiamo corto.
(Totò)

Nel dolore un orbo è avvantaggiato, piange con un occhio solo.
(Totò)

Ho mandato mia moglie e i miei figli a un funerale, così si divagano un po’.
(Totò)

Il pavimento è una schifezza, lo so, e mi scuso a nome suo. La prossima volta lo incarto.
(Totò)

“Io vado a Montecarlo”. “Ah!” “Li c’è il casinò”. “Ma, che bisogno c’è di arrivare a Montecarlo, se il casino lo teniamo già qua”.
(Totò)

Il tempo stringe e col restringimento sono dolori.
(Totò)

Un anziano afflitto da pessimismo senile, in pianta stabile sulla terra, con la mania di persecuzione mortuaria.
(Totò)






Era talmente vecchio che aveva fatto la prima comunione con Garibaldi.
(Totò)

I conti qualche volta non tornano. Ma io sono duca
(Totò)

Che mani meravigliose che ha! Ma, mi dica, sono proprio le sue?
(Totò)

“Mi batte il cuore, Elsa”. “Perché?” “Così… altrimenti sarei morto”.
(Totò)

Sotto le armi, sotto tutela, sotto processo, sempre sotto a qualche cosa si deve stare?
(Totò)

Mia moglie è peggio che brutta: è racchia.
(Totò)

Non ho paura dei rospi perché sono abituato a mia moglie.
(Totò)

Mia moglie è un tipo apprensivo: sta sempre ad Anzio per me.
(Totò)

Io la cena fredda la lascio riscaldare: a me la cena fredda piace calda.
(Totò)

Sei un cafone, hai agito con modi interurbani.
(Totò)






Io e il mio amico siamo ricchi sfondati; io sono il ricco, lui lo sfondato.
(Totò)

C’è chi può e chi non può: io può.
(Totò)

Ho un fratello di nome Peppino: io sono il primogenio, lui il secondogenio, ma è un cretino.
(Totò)

Adesso che siamo a Milano finalmente, vogliamo andare a vedere questo famoso Colosseo?
(Totò)

Sono napoletano, membro della CNEF: ‘cca nisciuno è fesso’.
(Totò)

Se a Milano, quando c’è la nebbia, non si vede, come si fa a vedere che c’è la nebbia?
(Totò)

“Noio… volevam… volevàn savoir… l’indiriss…ja..”. Vigile: “Eh, ma bisogna che parliate l’italiano, perché io non vi capisco”
(Totò)

“Sei pronto? Avanti scrivi, incomincia: ‘Signorina…” “Dove sta la signorina?” “Ma che, è entrata una signorina? Va’ avanti, animale, ‘signorina’ è l’intestazione autonoma della lettera”.
(Totò)

“Punto?” Totò: “Due punti! Ma sì, fai vedere che abbondiamo! Abbondandis in abbondandum!”
(Totò)

Tutti i giorni lavoro, onestamente, per frodare la legge.
(Totò)






La fotografia di mio padre stava in tutti i commissariati: era fotogenico.
(Totò)

Visto che ho un corpo, ho bisogno di una corpa. Mi sono spiegato?
(Totò)

E tutto queste tecnologie aerospaziali perché? Per conquistare lo spazio! Ma che se ne fanno dello spazio, dico io, che se ne fanno? Che cos’è lo spazio? È niente! È aria, questo è! Conquisti l’aria, apri la finestra e conquisti l’aria!
(Totò)

Mi occorre una potenza straniera, eccola qua, San Marino! Sì! San Marino! Ma no, San Marino non è una potenza straniera, sono tutti bolognesi!
(Totò)

Cara, voi siete la mia arma segreta… la bomba anatomica!
(Totò)

Erano persone che non sapevano fare niente, tranne che mangiare. Mangiavano da professionisti.
(Totò)

La mia fame è atavica: vengo da una dinastia di morti di fame!
(Totò)

Eh, sì, ho perduto la memoria… Infatti, nella mia testa, avvengono delle lagune che la laguna di Venezia diventa un’inezia lagunare…
(Totò)

Bella, questa maison… tres joilè, anche quattro joilè…
(Totò)

Non tutti i mali vengono per suocere!
(Totò)






Mi sono detto tra me e me (che tra l’altro dista pochissimi centimetri)…
(Totò)

Mai che a un rinfresco dessero un piatto di spaghetti caldi!
(Totò)

Ognuno ha la faccia che ha, ma qualche volta si esagera.
(Totò)

Prendo tre caffè alla volta per risparmiare due mance.
(Totò)

Non mi uccida, sono figlio unico!
(Totò)

Lei è un cretino, s’informi!
(Totò)

Al mondo ci stanno tante donne, ma non tutte ci stanno. Starci è l’imperfetto del verbo pomiciare.
(Totò)

Lei è la sorella? E da quanto tempo?
(Totò)

Sono vent’anni che lei dice di essere un perito, ma non perisce mai. Ma perisca una buona volta, mi faccia il piacere!
(Totò)

Sono napoletano e quindi ho molta stitichezza col caffè. Pardon, volevo dire dimestichezza: è stato un qui pro quo.
(Totò)






Ride bene chi ride ultimo! Ed io, da ultimo, mi voglio scompisciare!
(Totò)

La vita… è una cambiale.
(Totò)

La donna è mobile e io mi sento un mobiliere.
(Totò)

Era una donna meravigliosa, con gli occhi verdi, i capelli rossi, l’abito azzurro e le scarpe gialle. Volete sapere come è andata a finire? In bianco.
(Totò)

Sei bellissima, affascinante, conturbante, e, se mi è consentito, adiacente.
(Totò)

Signori si nasce, cretini si muore.
(Totò)

Signore si nasce, e io lo nacqui, modestamente.
(Totò)

Cave canem, cave canem, in hoc signo vinces, est est est, mah.
(Totò)

Scusa ieri cosa ti ho detto? Domani ti pago … e domani ti pago.
(Totò)

È stata una guerra terribile: granate che scoppiavano a destra, granatine che scoppiavano a sinistra; nella confusione ci uscì pure una mezza gazzosa.
(Totò)






Dottore, pronto dottore… dottore poi? Puah…! In questo paese non funziona niente, neppure il dottore!
(Totò)

Cara accanto a te mi sento bollire. Professo’ lei non ci crederà ma se mi fa un uovo e me lo mette in mano io glielo faccio alla cocca.
(Totò)

E’ la somma che fa il totale.
(Totò)

Ah, e questa me la chiamate casa? Questa è un abituro, un cunicolo, un’albicocca!
(Totò)

Che tempi! Gli ospedali tutti pieni, i cimiteri esauriti
(Totò)

La nostra è un’epoca atomica, un’epoca di reattori, missili, metropolitane e stelle filanti.
(Totò)

Io le scuse le accetto a casa mia dalle diciassette alle venti e non oltre.
(Totò)

“Sa che cos’è sua figlia? È una ninfetta!”. “Badi come parla! Noi in casa stiamo tutti quanti bene di salute, mia figlia non ninfetta nessuno!”
(Totò)

Vi conoscete appena e già volete sposarvi? E che è, un matrimonio tra telegrafisti?
(Totò)

L’italo-americano: “Di’ in po’ paisà, è un buon bisinis?” Totò: “Ottimo! Ottimo! I soldi nella fontana ce li buttano tutti, e poi ogni tanto la fitto alle case cinematografiche, ci girano le pellicole qua”.
(Totò)






Vuole vedere il mio curriculum? Ma qui, davanti a tutti? No, non posso… ci sono delle signore.
(Totò)

Non mi guardi con quegli occhiacci… lei con quegli occhi mi spoglia… Spogliatoio!
(Totò)

Lo so, dovrei lavorare invece di cercare fessi da imbrogliare, ma non posso, perché nella vita ci sono più fessi che datori di lavoro.
(Totò)

“Io sono a carico del mio babbo”. “Alla sua età?” “Eh, sono minore!” “Eh, se lei è minore, suo padre cosa sarà?” “Maggiore! Maggiore dei bersaglieri a riposo!”
(Totò)

La vita è fatta di cose reali e di cose supposte: se le reali le mettiamo da una parte, le supposte dove le mettiamo?
(Totò)

Diamoci alle orge, facciamocela questa orgiata. Orgiata per due!
(Totò)

Anche la groviera ha i buchi, e non si lamenta.
(Totò)

Abusivi di tutti i posteggi urbani e interurbani, unitevi! Che cosa chiediamo noi alle autorità costituite e ricostituite? Un posteggio al sole… Abusivi, qui si abusa, si sta abusando!
(Totò)

“Se non c’è nessuno, perché non mi risponde qualcuno per dirmi che non c’è nessuno?
(Totò)






Per prendere un caffè e tradire la moglie c’è sempre tempo.
(Totò)

L’opulenza femminile è un dono, ma non tutte le opulenze riescono col buco.
(Totò)

Un uomo di novantaquattro anni non ha bisogno del medico: può morire tranquillamente da solo.
(Totò)

Lo so, sono vigliacco, ma sono vivo: meglio un vigliacco vivo che un coraggioso morto.
(Totò)

Questo caffè è una ciofeca! Sull’insegna, invece che «Caffè dello Sport», dovete scrivere «Ciofeca dello Sport».
(Totò)

Sì! A voi lo dico! Siete un “Marcista”! [rivolto a un fascista che ha fatto la marcia su Roma]
(Totò)

E lei mi sta scocciando! Lei è un paziente che non ha pazienza, che paziente è!? Abbia pazienza!
(Totò)

A me i funerali mi danno sempre una grande emozione. Sì, sì: mi vengono giù dei lacrimoni, come se fosse successo chissà che cosa…
(Totò)

Non sono brutto, ma mi arrangio.
(Totò)

Io prode? No, a me non mi prode nulla.
(Totò)






Soldati, richiamati, riformati! Vi ho radunato in questo pubblico deserto…
(Totò)

Il nostro paese è un paese di navigatori, di santi, di poeti e di sottosegretari.
(Totò)

Smemorati di tutto il mondo, uniamoci!
(Totò)

Zanini, mi tolga le mani di dosso. Lei mi è stato antipatico dal primo momento in cui l’ho vista: è stato un colpo di fulmine!
(Totò)

“Parigi è una città poco seria, Parigi non fa per noi, noi andiamo a Madrid!” “Ci sono i toreri!” “E chi volevi trovare gli Esquimesi!”
(Totò)

Il napoletano lo si capisce subito da come si comporta, da come riesce a vivere senza una lira.
(Totò)

La vita è una lotta continua e discontinua.
(Totò)

Italiani, dormite pure, borghesi pantofolai, tanto qui c’è l’insonne che vi salva; mentre voi dormite, La Trippa lavora. Vota Antonio, vota Antonio!
(Totò)

Do ut des, ossia tu dai tre voti a me, che io do tre appalti a te.
(Totò)

Gli elettori, ingenui fessacchiotti, creduloni. Pensate un po’ che votano i candidati nella speranza che quelli, una volta arrivati a Montecitorio, facciano il loro dovere.
(Totò)






Democrazia significa che ognuno può dire tutte le fesserie che vuole.
(Totò)

Siccome sono democratico, comando io.
(Totò)

Italiani! Elettori! Inquilini! Coinquilini! Casiliani! Quando sarete chiamati alle urne, per compiere il vostro dovere, ricordatevi un nome solo: Antonio La Trippa. Italiano! Vota Antonio La Trippa! Italiano! Vota La Trippa!
[Voce dal cortile] …sì, ar sugo!”
(Totò)

Abbiamo vegliato la salma per tutta la notte; è stato un veglione.
(Totò)

Avete il piede destro al posto del sinistro: Invertito!
(Totò)

Lei discende dai Borboni? Allora siamo parenti: da piccolo in casa tenevo un barboncino.
(Totò)

Modestamente, la circolazione ce l’ho nel sangue
(Totò)

La sua vita si svolge tra casa e chiesa… E va be’, ma nel tragitto cosa succede?
(Totò)

Non posso farti fesso perché lo sei già.
(Totò)






A me i gatti neri mi guardano in cagnesco
(Totò)

“Ho la sensazione che ci siamo già conosciuti altrove…”. Totò: “Non è possibile, sa, non credo: perché io altrove non ci sono mai stato.
(Totò)

Che fine ha fatto Totò baby?
(Totò)

Lei è vedovo di moglie? Colgo l’occasione per farle le mie congratulazioni.
(Totò)

I parenti sono come le scarpe: più sono stretti e più ti fanno male.
(Totò)

A volte, anche un cretino ha un’idea.
(Totò)

Ai postumi l’ardua sentenza.
(Totò)

Donne, non scappate davanti a me; ché, mi avete preso per uno spaventapassere?
(Totò)

Sono caduto e mi sono fatto male al Vomero.
(Totò)

Per avere una grazia da San Gennaro bisogna parlargli da uomo a uomo.
(Totò)






“L’appuntamento è qui all’ una di notte in punto. All’ una, capito?”  “All’ una di notte?”
“Alle venticinque”.
(Totò)

La notizia per ora è sottufficiale, poi diventerà ufficiale.
(Totò)

L’ignorante parla a vanvera.
L’intelligente parla poco.
‘O fesso parla sempre.
(Totò)

Quello che ho detto ho detto. E qui lo nego!
(Totò)

Gli avvocati difendono i ladri. Sa com’è… tra colleghi.
(Totò)

I cani sono per metà angeli e per metà bambini.
(Totò)

Il denaro fa l’uomo ricco, l’educazione lo fa signore!
(Totò)

L’educazione è come una camicia bianca… Non passa mai di moda.
(Totò)

Gli italiani prima hanno perso la guerra, poi hanno perso la pace.
(Totò)

Al mio funerale sarà bello assai perché ci saranno parole, paroloni, elogi, mi scopriranno un grande attore: perché questo è un bellissimo paese, in cui però per venire riconosciuti qualcosa, bisogna morire.
(Totò)

Le più belle frasi, aforismi e citazioni di Pablo Picasso Raccolta completa

Frasi di Pablo Picasso
Frasi di Pablo Picasso

Pablo Ruiz y Picasso, più comunemente noto, come Pablo Picasso
è stato un pittore, scultore e litografo spagnolo di fama mondiale,
considerato uno dei protagonisti assoluti della pittura del XX secolo.
In questa sezione abbiamo realizzato per voi, una raccolta completa con le più belle frasi, aforismi e citazioni di Pablo Picasso.






Frasi, aforismi e citazioni di Pablo Picasso

Tutti vogliono capire la pittura. Perché non cercano di capire il canto degli uccelli? La gente ama la notte, un fiore, tutto ciò che li circonda senza cercare di capirlo. Ma la pittura  quella la debbono capire.
(Pablo Picasso

Il peggior nemico della creatività è il buon gusto.
(Pablo Picasso)

Ci sono solo due tipi di donne: le dee e le vipere.
(Pablo Picasso)

Mi piacerebbe vivere come un uomo povero, con un sacco di soldi.
(Pablo Picasso)

L’ arte astratta non esiste. Devi sempre cominciare con qualcosa. Dopo puoi rimuovere tutte le tracce della realtà.
(Pablo Picasso)

Il successo è pericoloso. Uno inizia a copiare se stesso, e copiare se stessi è più pericoloso che copiare gli altri. Porta alla sterilità.
(Pablo Picasso)

Rimanda a domani solo ciò che saresti disposto a lasciare incompiuto morendo.
(Pablo Picasso)

L’artista è un ricettacolo di emozioni che vengono da ogni luogo: dal cielo, dalla terra, da un pezzo di carta, da una forma di passaggio, da una tela di ragno.
(Pablo Picasso)

Ognuno ha la stessa energia potenziale. La persona media spreca la sua in una dozzina di piccoli modi. Io esercito la mia in una sola cosa: i miei quadri, e tutto il resto è sacrificato ad esso… me compreso.
(Pablo Picasso)

La pittura non è fatta per decorare gli appartamenti. È uno strumento di guerra offensiva e difensiva contro il nemico.
(Pablo Picasso)

L’Arte non è verità. L’Arte è una menzogna che ci fa raggiungere la verità, perlomeno la verità che ci è dato di comprendere.
(Pablo Picasso)

Quando i critici d’arte si riuniscono, parlano di forma e struttura e significato. Quando gli artisti si riuniscono, parlano di dove si possono acquistare a buon mercato la trementina.
(Pablo Picasso)

Datemi un museo e ve lo riempirò.
(Pablo Picasso)

Tutta l’arte è erotica.
(Pablo Picasso)

Non c’è niente di più difficile che una linea.
(Pablo Picasso)

Senza una grande solitudine, nessun lavoro serio è possibile.
(Pablo Picasso)

Dipingere non è un’operazione estetica: è una forma di magia intesa a compiere un’opera di mediazione fra questo mondo estraneo ed ostile e noi.
(Pablo Picasso)

Chi vede correttamente la figura umana? Il fotografo, lo specchio, o il pittore?
(Pablo Picasso)

L’arte è l’eliminazione del superfluo.
(Pablo Picasso)

Dobbiamo dipingere ciò che è sul volto, quello che c’è dentro il volto, o quello che c’è dietro?
(Pablo Picasso)

Molti pensano che il cubismo sia un’arte di transizione, un esperimento che deve produrre ulteriori risultati. Chi pensa così non ha compreso il cubismo. Il cubismo non è un seme o un feto, ma un’arte che si occupa essenzialmente di forme, e quando una forma è realizzata, è là a vivere la sua propria vita.
(Pablo Picasso)

La pittura è più forte di me; mi costringe a dipingere come vuole lei.
(Pablo Picasso)

Non ho mai fatto tentativi o esperimenti. Ogni volta che avevo qualcosa da dire, l’ho detto nel modo in cui sentivo di doverlo dire.
(Pablo Picasso)

Non riesco a capire l’importanza data alla parola ricerca nella pittura moderna. A mio avviso cercare non significa niente in pittura. Quello che conta è trovare.
(Pablo Picasso)






Quando dipingo, il mio obiettivo è mostrare ciò che ho trovato, e non ciò che sto cercando. In arte le intenzioni non bastano.
(Pablo Picasso)

Rimasi sorpreso dell’uso e dell’abuso che si fa della parola evoluzione. Io non mi evolvo, sono. In arte non c’è né passato né futuro. L’arte che non è nel presente non sarà mai.
(Pablo Picasso)

I colori, come i lineamenti, seguono i cambiamenti delle emozioni.
(Pablo Picasso)

Spesso leggendo un libro si sente che l’autore avrebbe preferito dipingere piuttosto che scrivere, si può percepire il piacere che deriva dal descrivere un paesaggio o una persona, come se stesse dipingendo quello che sta dicendo, perché nel profondo del suo cuore egli avrebbe preferito usare pennelli e colori.
(Pablo Picasso)

Io sono, di fondo, un terribile curioso. La mia curiosità è più grande di quella di ogni altro Uomo. Sono curioso di ogni aspetto, momento o fenomeno della Vita. Sono curioso di ogni Sogno.
(Pablo Picasso)

Quando uno inizia un ritratto e cerca per successive eliminazioni di trovare la forma pura… si finisce inevitabilmente con un uovo.
(Pablo Picasso)

Si è detto sovente che un artista deve lavorare per se stesso, per l’amore dell’arte e fregarsene del successo; è falso. Un artista ha bisogno del successo. E non soltanto per vivere, ma, soprattutto per realizzare la sua opera.
(Pablo Picasso)

Parlano di naturalismo in opposizione alla pittura moderna. Mi piacerebbe sapere se qualcuno ha mai visto un’opera d’arte naturale. Natura e arte, essendo due cose distinte, non possono essere la medesima cosa. Con l’arte esprimiamo la nostra concezione di ciò che non è natura.
(Pablo Picasso)

Non giudicare sbagliato ciò che non conosci, prendi l’occasione per comprendere.
(Pablo Picasso)

Ogni atto di creazione è, prima di tutto, un atto di distruzione.
(Pablo Picasso)

I colori, come i lineamenti, seguono i cambiamenti delle emozioni.
(Pablo Picasso)

Copiare gli altri è necessario, ma copiare se stessi è deplorevole.
(Pablo Picasso)

I computer sono inutili. Ti sanno dare solo risposte.
(Pablo Picasso)






Non mi piace la gente che parla della bellezza. Cosa è la bellezza? Uno ne potrebbe discutere come problema nella pittura.
(Pablo Picasso)

L’arte è una menzogna che ci consente di riconoscere la verità.
(Pablo Picasso)

L’arte non è l’applicazione di un canone di bellezza ma ciò che l’istinto e il cervello elabora dietro ogni canone. Quando si ama una donna non si comincia sicuramente a misurarle gli arti.
(Pablo Picasso)

Più si invecchia, più forte il vento diventa  ed è sempre in faccia.
(Pablo Picasso)

Gli accidenti, cercare di cambiarli… è impossibile. L’accidentale rivela l’uomo.
(Pablo Picasso)

In ogni bambino c’è un artista. Il problema è capire come rimanere artisti diventando grandi.
(Pablo Picasso)

I miei quadri, finiti o no, sono le pagine del mio diario e sono validi in quanto tali. Il futuro sceglierà le pagine che preferirà. Non spetta a me di farlo. Io ho sempre operato per il presente.
(Pablo Picasso)

Dio in realtà non è che un altro artista. Egli ha inventato la giraffa, l’elefante e la formica. Non ha un vero stile: non fa altro che provare cose diverse.
(Pablo Picasso)

Tutto ciò che puoi immaginare è reale.
(Pablo Picasso)

Tutti i bambini sono degli artisti nati; il difficile sta nel fatto di restarlo da grandi.
(Pablo Picasso)

Ci si mette del tempo a diventare giovani.
(Pablo Picasso)

Il senso della vita è quello di trovare il vostro dono. Lo scopo della vita è quello di regalarlo.
(Pablo Picasso)

Ci sono pittori che trasformano il sole in una macchia gialla, ma ci sono altri che con l’aiuto della loro arte e della loro intelligenza, trasformano una macchia gialla nel sole.
(Pablo Picasso)

Perché in casa mia non ci sono appesi miei dipinti? È perché non posso permettermeli.
(Pablo Picasso)

Quando non ho più blu, metto del rosso.
(Pablo Picasso)

Impara le regole come un professionista, affinché tu possa infrangerle come un artista.
(Pablo Picasso)

Se dipingete, chiudete gli occhi e cantate.
(Pablo Picasso)

C’è un solo modo di guardare le cose, fino a quando arriva qualcuno e ci mostra come guardarle con occhi diversi.
(Pablo Picasso)






Se solo potessimo lasciare a un lato il nostro cervello e usare unicamente i nostri occhi!
(Pablo Picasso

I buoni artisti copiano, i grandi rubano.
(Pablo Picasso)

La mia mano mi dice cosa sto pensando.
(Pablo Picasso)

Io faccio sempre ciò che non posso fare, in modo da imparare come farlo.
(Pablo Picasso)

I quarant’ anni sono quell’ età in cui ci si sente finalmente giovani. Ma è troppo tardi.
(Pablo Picasso)

A quattro anni dipingevo come Raffaello, però ci ho messo tutta una vita per imparare a dipingere come un bambino.
(Pablo Picasso)

Credo di sapere cosa si prova ad essere Dio.
(Pablo Picasso)

La gente vuole trovare un senso a tutto e tutti. Questa è la malattia della nostra epoca.
(Pablo Picasso)

Quand’ ero piccolo, mia madre mi diceva: “Se farai il soldato, sarai generale; se diventerai monaco, sarai Papa”. Ho voluto fare il pittore, e sono diventato Picasso!
(Pablo Picasso)

Se io dipingo un cavallo selvaggio, magari non vedrete il cavallo ma senz’ altro vedrete il selvaggio.
(Pablo Picasso)

Il mondo non ha senso, quindi perché dovrei dipingere immagini che ne hanno?
(Pablo Picasso)

Se esistesse una sola verità non si dipingerebbero cento tele diverse sullo stesso tema.
(Pablo Picasso)

Chi trova qualcosa, non importa cosa possa essere, anche se non aveva inten­zione di cercarla, suscita almeno la nostra curiosità, se non l’ammirazione.
(Pablo Picasso)

Noi artisti siamo indistruttibili, anche in un carcere, o in un campo di concentramento io sarò onnipotente nel mio mondo di arte.
(Pablo Picasso)

Anche se dovessi dipingere i miei quadri con la mia lingua bagnata sul pavimento polveroso della mia cella.
(Pablo Picasso)

Bisognerebbe poter mostrare i quadri che sono sotto il quadro.
(Pablo Picasso)

Dal punto di vista dell’arte non ci sono forme concrete o astratte, ma solo forme, che sono bugie più o meno convincenti.
(Pablo Picasso)

La pittura è una professione da cieco: uno non dipinge ciò che vede, ma ciò che sente, ciò che dice a se stesso riguardo a ciò che ha visto.
(Pablo Picasso)

L’arte scuote dall’ anima la polvere accumulata nella vita di tutti i giorni.
(Pablo Picasso)

Bevete alla mia salute.
(Pablo Picasso)

Le più belle e celebri frasi di Donald Trump

Donald John Trump nato a New York, 14/06/1946 è un imprenditore, personaggio televisivo e politico statunitense;
celebre per le dichiarazioni polemiche e scandalose rivolte ad alcuni personaggi,
Donald Trump ha reso Twitter,
uno dei principali mezzi di comunicazione con 13 milioni di follower,
coniando spesso frasi e citazioni.
Il 9 novembre 2016 è stato eletto come 45º presidente degli Stati Uniti d’America. Trump si è insediato alla White House il 20 gennaio 2017.
Donald Trump attuale Presidente degli Stati Uniti, grazie ai suoi contrasti caratteriali, uniti al suo stile comunicativo, hanno contribuito a renderlo così popolare e seguito.

Il coraggio di puntare in alto come chiave di successo, soprattutto in politica.

In questa categoria, dopo il seguito che abbiamo riscontrato per il Presidente degli Stati Uniti, abbiamo pensato a realizzare una raccolta di alcune delle più belle e celebri frasi di Donald Trump.






Frasi di Donald Trump

Mio padre era molto in gamba ma non si è mai spinto oltre Queens e Brooklyn, io ho colonizzato Manhattan. Per papà il massimo era abitare nei sobborghi, stare con mia madre, cambiare la macchina ogni due anni. Io ho avuto bisogno di Trump Tower, dell’hotel Plaza, dello yacht, del jet.
(Donald Trump)

Il motivo per cui i miei capelli sembrano sempre così puliti è perché non ho a che fare con gli elementi esterni.
Io vivo nel palazzo dove lavoro. Prendo un ascensore che va dalla mia camera da letto al mio ufficio.
Il resto del tempo, lo passo nella mia limousine, nel mio jet privato, nel mio elicottero, o nel mio club privato a Palm Beach.
Se mi capita di essere all’ esterno, probabilmente mi trovo su uno dei miei campi da golf, dove proteggo i miei capelli da sovraesposizione indossando un cappello da golf.
(Donald Trump)

Non c’è un solo osso razzista nel mio corpo.
(Donald Trump)

Sono cresciuto a New York, una città con diverse razze, religioni e persone.
Tutto ciò insegna la tolleranza.
(Donald Trump)

L’esperienza mi ha insegnato alcune cose. Una è quella di ascoltare la propria pancia, non importa come suoni bene sulla carta. La seconda è che si sta generalmente meglio attaccati a ciò che si conosce.
E la terza è che a volte i migliori investimenti sono quelli che non si fanno.
(Donald Trump)

Saddam Hussein era uno dei cattivi, giusto? Era uno dei cattivi, davvero cattivo.
Ma sapete cosa ha fatto di buono? Ha ucciso i terroristi.
E l’ha fatto talmente bene: mica leggevano loro i diritti o li interrogavano.
Erano terroristi? Allora per loro era finita.
(Donald Trump)

Penso che l’Islam ci odi. […] C’è un grandissimo odio. Un grandissimo odio. Dobbiamo andare in fondo alla questione. C’è un incredibile odio nei nostri confronti. […] Dobbiamo essere molto attenti. Dobbiamo essere molto prudenti. E non possiamo permettere a gente che ha questo odio per gli Stati Uniti di venire nel nostro paese.
(Donald Trump)

Sono fermamente contro l’aumento delle tasse.
(Donald Trump)

Non possiamo più permettere alla Cina di violentare il nostro paese.
(Donald Trump)

Mi piace la Cina. Ho appena venduto un appartamento per 15 milioni di dollari a un cinese.
Come potete pensare che non mi piacciono.
(Donald Trump)

Francamente, se Hilary Clinton fosse un uomo, non avrebbe neanche il 5% dei voti.
(Donald Trump)

Barack Obama? Forse in una moschea starebbe più a suo agio.
(Donald Trump)

Non è stato facile per me. Ho cominciato a Brooklyn.
Mio padre mi ha dato una piccola somma di un milione di dollari.
Sono venuto a Manhattan, e ho dovuto ripagarlo con gli interessi. Ma sono venuto a Manhattan e ho cominciato a comprare proprietà ed è andata bene.
(Donald Trump)

Per tutta la vita ho visto politici che si vantavano della loro povertà, di come sono sorti dal nulla, quanto poveri fossero i loro genitori e i loro nonni.
E mi sono detto, se sono rimasti poveri per così tante generazioni, forse questo non è il tipo di persona che vorremmo eleggere come alto funzionario.
Quanto possono essere intelligenti? Sono degli idioti.
C’è una percezione positiva della povertà da parte degli elettori.
A me la povertà non piace.
Di solito c’è una ragione per cui si è poveri.
Volete come presidente qualcuno che con la carica governativa letteralmente ottiene il più alto stipendio della sua vita?
(Donald Trump)

A New York nevica e si gela, noi abbiamo bisogno del riscaldamento globale!
(Donald Trump)

Non avrei mai immaginato che licenziare 67 persone sulla televisione nazionale mi avrebbe reso così popolare, soprattutto per le giovani generazioni.
(Donald Trump)

E’ tangibile, è solido, è bello. E’ artistico, dal mio punto di vista, e amo il settore immobiliare.
(Donald Trump)

Ho frequentato una scuola della Ivy League.
Sono molto colto. Conosco le parole, ho le parole migliori, le migliori…
ma non c’è parola migliore che “stupidi”.
(Donald Trump)

Fintanto che avete con voi una giovane e splendida gnocca, non ha importanza quello che scriveranno i media.
(Donald Trump)

Possiamo essere politicamente corretti, ma l’aspetto fisico conta.
Tu, per esempio, non avresti ottenuto il tuo lavoro se non fossi stata bella.
(Donald Trump, Rivolgendosi ad una inviata durante Miss Universo, 2014)






Le donne trovano il mio potere eccitante tanto quanto i miei soldi
(Donald Trump)

L’America ha bisogno di un presidente con una straordinaria intelligenza, furbizia, astuzia, forza e resistenza.
(Donald Trump)

Io sono il brand più sexy del mondo.
(Donald Trump)

Non stipulo accordi per i soldi. Ne ho già abbastanza, molti di più di quanto possano servirmi. Lo faccio solo per il gusto di farlo.
(Donald Trump)

Il denaro non è mai stato una grossa motivazione per me, eccetto come sistema per tenere il punteggio. La vera eccitazione sta nel giocarsi la partita.
(Donald Trump)

A volte nel perdere una battaglia trovi un nuovo modo di vincere la guerra.
(Donald Trump)

Posso aver già raggiunto il successo, ma imparo qualcosa ogni giorno.
(Donald Trump)

E’ sempre una buona cosa essere sottovalutato.
(Donald Trump)






Voglio essere imprevedibile.
(Donald Trump)

Cerco di imparare dal passato, ma pianifico sempre il futuro, concentrandomi esclusivamente sul presente. Ecco dove sta il divertimento.
(Donald Trump)

Per repubblicani e democratici è arrivato il tempo dell’unione.
Dobbiamo collaborare, lavorare insieme e riunire la nostra grande nazione.
I dimenticati di questo Paese, da oggi non lo saranno più.
(Donald Trump, ultimo messaggio prima della vittoria delle elezioni)

Mi piace pensare in grande. Se stai per pensare una qualsiasi cosa, puoi benissimo pensarla in grande.
(Donald Trump)

Un “politico”? Non voglio essere definito un “politico”.
Tutte chiacchiere e niente fatti. Mi rifiuto di essere definito un “politico”.
(Donald Trump)

Tutta la mia vita gira intorno al vincere. Io non perdo spesso. Anzi non perdo quasi mai.
(Donald Trump)

Io ve lo dico, sarò il più grande presidente per la creazione di posti di lavoro che Dio abbia mai creato.
(Donald Trump)

Senza passione non hai energia, e senza energia non hai nulla.
(Donald Trump)

Un po’ più di moderazione sarebbe un bene.
Naturalmente la mia vita non è stata esattamente una vita di moderazione.
(Donald Trump)






Noi introdurremo la sicurezza sociale facendo del nostro paese di nuovo un paese ricco.
(Donald Trump)

Le persone ricche sono ricche perché risolvono i problemi che le ostacolano.
(Donald Trump)

Per tutta la vita sono stato avido, avido, avido.
Ho afferrato tutto il denaro che potevo. Sono così avido.
Ma ora voglio essere avido in favore degli Stati Uniti.
Voglio afferrare tutto quel denaro. Sarò avido a favore degli Stati Uniti.
(Donald Trump)

Se Hilary Clinton non può soddisfare suo marito cosa le fa credere di poter soddisfare gli Stati Uniti?
(Donald Trump)

Dobbiamo trovare il modo di chiudere Internet per arginare il terrorismo.
(Donald Trump)

Stiamo perdendo molte persone per colpa di Internet e dobbiamo fare qualcosa.
Dobbiamo andare a parlare con Bill Gates e con altre persone che capiscono davvero cosa sta succedendo.
In certe aree, dobbiamo chiudere questa Internet in qualche modo.
Qualcuno dirà “oh, la libertà di parola, la libertà di parola”.  
Sciocchi…
(Donald Trump)

L’unica differenza tra me e gli altri candidati è che io sono più onesto e la mia donna è più attraente.
(Donald Trump)

Facciamo tornare grande l’America.
Liberiamoci dai politici idioti!
(Donald Trump)

Abbiamo 69 trattati con altri paesi nei quali ci impegniamo a difendere loro e le loro frontiere. Che bello! Ma cosa otteniamo in cambio? Nulla!
(Donald Trump)






Costruirei una grande muraglia  e nessuno ne costruisce meglio di me, credetemi  la costruirei a costo ridotto.
Costruirei una grande, grandissima muraglia sul nostro confine meridionale, e farei pagare il Messico per quella muraglia.
Segnatevi le mie parole.
(Donald Trump)

Voglio che sia bellissimo perché forse un giorno lo chiameranno “Il muro di Trump”. Non c’è scala che possa arrivarci. Se mai riuscissero a salire in cima si troverebbero nei guai perché non c’è modo di scendere giù.
(Donald Trump)

I lavoratori illegali sono trattati meglio dei nostri veterani di guerra.
E’ una vergogna bella e buona.
(Donald Trump)

Io sono la peggior minaccia che si è mai presentata all’ Isis.
(Donald Trump)

Quando qualcuno ti sfida, combatti. Sii brutale, sii duro.
(Donald Trump)

Ciò che separa i vincitori dai perdenti è il modo in cui una persona reagisce ad ogni nuova svolta del destino.
(Donald Trump)

Ricostruirò le nostre forze armate.
Saranno così forti e potenti e grandiose… che non dovremmo mai usarle.
Nessuno ci provocherà.
(Donald Trump)






Sai una cosa buffa? Non vado d’accordo con la gente ricca.
Vado d’accordo con la classe media e la povera gente più di quanto vada d’accordo con i ricchi.
(Donald Trump)

Uno dei problemi chiave di oggi è che la politica è una vergogna, la gente per bene non va al governo.
(Donald Trump)

In fondo la tua misura non deriva da quanto ti impegni ma da quello che alla fine realizzi.
(Donald Trump)

Dicono che ho gli elettori più fedeli  avete mai visto qualcosa del genere?  
Potrei stare fermo in mezzo alla Fifth Avenue e sparare a qualcuno e non perderei alcun elettore,
OK? È incredibile.
(Donald Trump)

Guardate che cos’ è successo al prezzo della benzina in 6 mesi.
E’ salito da 0,5 a 0,7 dollari e non abbiamo nessuno a Washington che chiama l’ Opec e dice:
“Ragazzi, basta! Dovete finirla!”.
(Donald Trump)

Le più belle frasi aforismi e citazioni di Haruki MurakamiRaccolta completa

Frasi di Haruki Murakami
Frasi di Haruki Murakami

Haruki Murakami, nasce a Kyoto, 12 gennaio 1949, è uno scrittore, traduttore e saggista giapponese.
Murakami,da molti anni è considerato uno dei favoriti al premio Nobel per la letteratura.
I suoi scritti sono stati tradotti in circa cinquanta lingue e i suoi best-seller, hanno venduto milioni di copie.
I lavori di narrativa di Haruki Murakami ,si sono guadagnati, l’acclamazione della critica e numerosi premi,
sia in Giappone che a livello internazionale.
Pur non essendo uno scrittore di aforismi, ma le sue frasi, estrapolate dai suoi romanzi ricchi di riflessioni e paradossi sull’ esistenza, sono tra le più citate nel web e non solo.
Vi Propongo i questa categoria, una raccolta delle più belle frasi di Haruki Murakami.






Frasi, aforismi e citazioni di Haruki Murakami

E’ difficile esprimere a parole le sensazioni che si provano. Tutti ci provano in tanti modi, ma quasi nessuno ci riesce.
(Haruki Murakami-La Fine del Mondo e il Paese delle Meraviglie)

Che potevo saperne io di me stesso? Ero proprio io quel personaggio che riuscivo a percepire con la mia coscienza? Proprio come quando uno non riconosce la propria voce incisa su un registratore, mi chiedevo sempre se l’immagine che percepivo di me stesso non fosse un’immagine distorta che mi ero fabbricato su misura.
(Haruki Murakami)

Il tempo continua a scorrere?
Sfortunatamente sì.
Scorre?
Che dico, precipita.
Il passato aumenta e il futuro diminuisce.
Le possibilità si assottigliano, i rimpianti crescono.
(Haruki Murakami)

Ho sempre avuto fame di affetto, io. E mi sarebbe bastato riceverne a piene mani anche solo una volta. Abbastanza da dire: grazie, sono piena, più di così non ce la faccio. Sarebbe bastato una volta, una sola unica volta.
(Haruki Murakami)

Nella dimensione del tempo, niente torna mai indietro. I tentacoli dell’ombra erodono il nuovo territorio un gradino alla volta, e anche il viso di mia madre, che fino a poco fa era lì, adesso è risucchiato in quel dominio freddo e buio.
(Haruki Murakami)

Il tuo cuore assomiglia a un grande fiume ingrossato da lunghe piogge. Tutti i segnali stradali stati sono sommersi dalla corrente e trascinati in qualche luogo oscuro. Mentre la pioggia continua a cadere violenta sul fiume. Ogni volta che vedi ai notiziari immagini di inondazioni come questa, pensi: Ecco, dentro di me è esattamente così.
(Haruki Murakami)

I ricordi ti scaldano il corpo dall’ interno.  Ma allo stesso tempo ti lacerano dentro.
(Haruki Murakami)

Così continuiamo a vivere la nostra vita, pensai. Segnati da perdite profonde e definitive, derubati delle cose per noi più preziose, trasformati in persone diverse che di sé conservano solo lo strato esterno della pelle; tuttavia, silenziosamente, continuiamo a vivere. Allungando le mani, riusciamo a prenderci la quantità di tempo che ci è assegnata, e poi la guardiamo mentre indietreggia alle nostre spalle. A volte, nel ripetersi dei gesti quotidiani, sappiamo farlo anche con destrezza. Questi pensieri mi lasciarono una sensazione di terribile vuoto.
(Haruki Murakami)

Tamura Kafka, nella vita c’è un punto in cui non si può tornare indietro. E poi c’è un punto, ma i casi sono molto più rari, in cui non è più possibile andare avanti. Quando questo accade, che sia un bene o un male, l’unica cosa che possiamo fare è accettarlo in silenzio.
(Haruki Murakami)

Il cielo era così infinito che a guardarlo fisso dava le vertigini.
(Haruki Murakami)

La signora parlava sempre a bassa voce… Così piano che se ci fosse stato un po’ di vento le sue parole si sarebbero perdute.
(Haruki Murakami)

Nel mondo ci sono persone che amano sapere tutto sulle tabelle orarie, e passano intere giornate a confrontarle. O gente a cui piace fare costruzioni coi fiammiferi, capace di costruire navi di un metro fatte tutte di fiammiferi.
Allora che c’è di strano se nel mondo c’è uno che è interessato a capire te?
(Haruki Murakami)

Se io provassi a rilassarmi, andrei a pezzi. Ho sempre vissuto cosí, da tanto tanto tempo, e anche adesso è l’unico modo in cui posso vivere. Se una sola volta mi lasciassi andare, non potrei piú tornare indietro. E se andassi a pezzi, il vento mi spazzerebbe via.
(Haruki Murakami)

Se riesco a scrivere dei libri è perché in un paesaggio vedo cose diverse da quelle che ci vede un altro, sento cose diverse e scegliendo parole diverse riesco a costruire storie che hanno una loro originalità.
(Haruki Murakami)

La vita vera è diversa dalla matematica. Nella vita le cose non scorrono scegliendo il percorso più breve.
(Haruki Murakami)

La luce e l’aria sono proprio queste. Così tutto diventa chiaro. O quasi tutto. Come mai, prima d’ora, non ero mai riuscito a ricordare questo odore? Eppure è così facile. Eppure il mondo è così semplice.
(Haruki Murakami)

Ecco cosa significa continuare a vivere. Agli esseri umani viene concessa la speranza, che diventa il carburante e lo scopo per andare avanti. Senza la speranza, non potrebbero sopravvivere.
(Haruki Murakami)

Nei sogni cominciano le responsabilità
(Haruki Murakami)

Le cose accadute sono come un piatto che si è rotto in mille pezzi. Per quanto uno possa tentare di incollarne i frammenti, non potrà tornare com’ era in origine.
(Haruki Murakami)

Anche se quel giorno non ci fossimo incontrati tutto sarebbe andato nello stesso modo.
Ci eravamo incontrati perché doveva succedere, e anche se non fosse stato quel giorno, prima o poi ci saremmo sicuramente incontrati da qualche parte.
Naturalmente questa idea non si fondava su niente, ma era quello che sentivo.
(Haruki Murakami)

Forse attorno al mio cuore c’è una specie di guscio duro e sono veramente poche le cose che possono romperlo e entrarci dentro. Forse non sono capace di amare.
(Haruki Murakami)

Non esiste nessuno a cui piaccia la solitudine. Ma non mi faccio in quattro per fare amicizia. Così evito un po’ di delusioni.
(Haruki Murakami)

Il futuro, significa perdere quello che si ha ora, e veder nascere qualcosa che non si ha ancora.
(Haruki Murakami)

Le ferrovie sono qualcosa di sorprendentemente silenzioso, quando non ci passa sopra il treno.
(Haruki Murakami)

La carne le stava attaccata al corpo come neve caduta abbondante e silenziosa durante la notte.
(Haruki Murakami)






La cosa più temibile, però, è voltare le spalle alla paura, chiudere gli occhi per non vederla. Perché così facendo consegniamo la cosa più preziosa che abbiamo in noi a qualcos’ altro.
(Haruki Murakami)

Da qualche parte esiste una fine. Solo che non si trova un cartello con scritto “Ecco, questa è la fine”. Come al gradino più alto di una scala non si trova scritto “Attenzione, questo è l’ultimo gradino. Non fate un altro passo oltre a questo”.
(Haruki Murakami)

Mi sono sempre sentito come un guscio vuoto. E quando uno vive come un guscio vuoto, per quanto lunga sia la sua vita, non si può dire che abbia veramente vissuto. Dal cuore e dal corpo di un guscio vuoto, nasce solo la vita di un guscio vuoto.
(Haruki Murakami)

Per un po’ rimase a fumare in silenzio. Quando fumava in realtà tirava solo un paio di boccate, poi la sigaretta si trasformava in cenere tra le sue dita e cadeva sul prato. Osservarla mi affascinava: mi faceva pensare al tempo che si consuma, diventa cenere e si dissolve.
(Haruki Murakami)

Hai presente, quando arriva qualche scena di sesso nei cinema porno, e senti nel silenzio il rumore della gente che deglutisce?
Ecco a me piace quel rumore. Mi fa tenerezza.
(Haruki Murakami)






Quando corro, semplicemente corro. In teoria nel vuoto. O viceversa, è anche possibile che io corra per raggiungere il vuoto.
(Haruki Murakami)

La barriera tra un sana fiducia in se stessi e un malsano orgoglio è molto sottile.
(Haruki Murakami)

Tutti perdiamo continuamente tante cose importanti. Occasioni preziose, possibilità, emozioni irripetibili. Vivere significa anche questo. Ma ognuno di noi nella propria testa – sì, io immagino che sia nella testa – ha una piccola stanza dove può conservare tutte queste cose in forma di ricordi. Un po’ come le sale della biblioteca, con tanti scaffali. E per poterci orientare con sicurezza nel nostro spirito, dobbiamo tenere in ordine l’archivio di quella stanza: continuare a redigere schede, fare pulizie, rinfrescare l’aria, cambiare l’acqua ai fiori. In altre parole, tu vivrai per sempre nella tua biblioteca personale.
(Haruki Murakami)

Può darsi che non sarai mai felice. Perciò non ti resta che danzare, danzare così bene da lasciare tutti a bocca aperta.
(Haruki Murakami)

Quello che lei cercava non era il mio braccio, ma il braccio di qualcuno. Quello che cercava non era il mio calore, ma il calore di qualcuno. Mi sentivo quasi in colpa ad essere io a occupare quel posto.
(Haruki Murakami)

A volte ho l’impressione di essere diventato il custode di un museo. Un museo vuoto, senza visitatori, a cui faccio la guardia solo per me.
(Haruki Murakami)

Ciò che è fuori di te è una proiezione di ciò che è dentro di te, e ciò che è dentro di te è una proiezione del mondo esterno. Perciò spesso, quando ti addentri nel labirinto che sta fuori di te, finisci col penetrare anche nel tuo labirinto interiore. E in molti casi è un’esperienza pericolosa.
(Haruki Murakami)

Sono al sicuro nel contenitore del mio io. I bordi coincidono perfettamente: un piccolo clic e scatta la serratura. Così va bene. Sono nel mio rifugio di sempre.
(Haruki Murakami)

La felicità è sempre uguale, ma l’infelicità può avere infinite variazioni, come ha detto anche Tolstoj. La felicità è una fiaba, l’infelicità un romanzo.
(Haruki Murakami)

Se non c’è l’amore, il mondo è come il vento che soffia fuori dalla finestra. Non lo si può sentire sulle mani, non se ne percepisce l’odore.
(Haruki Murakami)

Le parole sono molto pericolose.
Possono diventare una vera e propria arma.
A seconda dell’occasione puoi ferire l’avversario ma anche te stesso.
Io sono un professionista della parola, ma a volte mi fanno paura.
(Haruki Murakami)

Così funziona il cuore. Non è qualcosa di uniforme. E’ come il corso di un fiume. Si adatta alla forma delle cose.
(Haruki Murakami)






Quanta forza può avere, in realtà, un cuore che si è smarrito?
(Haruki Murakami)

Sai, il cuore umano a me dà l’impressione di un pozzo profondissimo. Nessuno sa cosa ci sia laggiù. Si può solo cercare di immaginarlo dalle cose che ogni tanto vengono a galla.
(Haruki Murakami)

Chi può distinguere il mare da ciò che vi si riflette?
O dire dove finisce la pioggia e comincia la malinconia.
(Haruki Murakami)

Piangere forte ma non potevo. Non avevo più l’età per versare lacrime, avevo fatto troppe esperienze. Esiste anche questo al mondo, la tristezza di non poter piangere a calde lacrime. E’ una di quelle cose che non si può spiegare a nessuno, e anche se si potesse, nessuno la capirebbe. E’ una tristezza che non può prendere forma, si accumula quietamente nel cuore come la neve in una notte senza vento.
(Haruki Murakami)

Se leggete solo i libri che stanno leggendo tutti gli altri, state pensando solo ciò che chiunque altro sta pensando.
(Haruki Murakami)

E’ divertente, sai? La memoria umana è veramente qualcosa di strano: c’è conservata dentro un sacco di roba inutile, un sacco di cianfrusaglie, come in un cassetto. Mentre le cose importanti, quelle realmente necessarie, svaniscono una dopo l’altra.
(Haruki Murakami)

Non capisco come sia possibile che amare profondamente qualcuno voglia dire ferire quella persona in modo tanto crudele. Perché se così fosse, che significato avrebbe amare?
(Haruki Murakami)

Non provavo tristezza. La mia anima sembrava rivestita di una superficie lucida su cui tutto scivolava silenziosamente. Tutto scompariva come disegni sulla sabbia che il vento spazza via in un soffio.
(Haruki Murakami)

Prima o poi incontrerò da qualche parte una donna, ci sentiremo spinti l’uno verso l’altra come due pianeti nello spazio. Poi aspetteremo inutilmente un miracolo, passeremo del tempo insieme, ci consumeremo dentro, e ci separeremo.
Fino a quando continuerà così?
(Haruki Murakami)

Qualche volta il destino assomiglia a una tempesta di sabbia che muta incessantemente la direzione del percorso. Per evitarlo cambi l’andatura. E il vento cambia andatura, per seguirti meglio. Tu allora cambi di nuovo, e subito di nuovo il vento cambia per adattarsi al tuo passo. Questo si ripete infinite volte, come una danza sinistra con il dio della morte prima dell’alba. Perché quel vento non è qualcosa che è arrivato da lontano, indipendente da te. È qualcosa che hai dentro. Quel vento sei tu. Perciò l’unica cosa che puoi fare è entrarci, in quel vento, camminando dritto, e chiudendo forte gli occhi per non far entrare la sabbia.
(Haruki Murakami)

Aveva una sensualità capace di strappare dolcemente, a una a una, le sottili membrane che avvolgono il cuore umano.
(Haruki Murakami)

La guardai negli occhi: sembravano una profonda pozza di acqua sorgiva, all’ombra di una tranquilla roccia che nessun soffio di vento poteva raggiungere.
(Haruki Murakami)

Mi bastava abbandonare al vento il mio cuore, come gli uccelli. Perché non potevo buttarlo via, mi dissi. A volte era pesante e cupo, era vero, ma succedeva anche che portato in volo dal vento riuscisse a vedere attraverso l’eternità.
(Haruki Murakami)

Stando a lungo al buio, il buio diventa la condizione normale, è la luce che finisce per sembrarci innaturale.
(Haruki Murakami)

La fiducia, come un adolescente no? perché sapevo quello che amavo. Amavo leggere. Amavo ascoltare la musica e amavo i gatti. Queste tre cose. Quindi anche se ero un ragazzo potevo essere felice perché sapevo quello che amavo. Queste tre cose non sono cambiate nella mia giovinezza. So quello che amo, ancora adesso. Questa è la fiducia. Se non si conosce ciò che si ama, si è persi.
(Haruki Murakami)

Non sarebbe meglio se rimanessimo separati fino alla fine, conservando il desiderio di incontrarci? In questo modo continueremmo a vivere mantenendo intatta dentro di noi la speranza di rivederci, un giorno.
(Haruki Murakami)

Potrei andare avanti così per sempre, ma troverò mai un luogo che è destinato a me?
(Haruki Murakami)

Può darsi che avere in mano il simbolo della propria libertà dia una felicità superiore a quella di possedere la libertà vera.
(Haruki Murakami)

Noi abbiamo nelle nostre menti una parte sana e una parte malata. Noi negoziamo tra queste due parti.
(Haruki Murakami)

La realtà era qualcosa di molle e pesante come la sabbia, chiuso in una scatola di cartone, impossibile da afferrare.
(Haruki Murakami)

Per ogni ferita che io possa averti causato, ne ho causata una uguale a me stessa. Perciò, ti prego, non odiarmi. Io sono una persona imperfetta.
(Haruki Murakami)

Le più belle frasi di Federico Fellini Raccolta completa

Federico Fellini (N. Rimini, 20/01/1920 – M. Roma, 31/12/1993) è considerato uno dei maggiori registi della storia del cinema; ma è stato ancgeun regista, sceneggiatore, fumettista e scrittore italiano.
Già vincitore di quattro premi Oscar al miglior film straniero, per la sua attività da cineasta gli è stato conferito nel 1993 l’Oscar alla carriera. Federico Fellini è stato vincitore due volte, del Festival di Mosca (1963 e 1987), ed ha inoltre ricevuto la Palma d’oro al Festival di Cannes nel 1960 e il Leone d’oro alla carriera alla Mostra del Cinema di Venezia nel 1985.
Nel web, sono citate moltissime frasi di Federico Fellini, cosi abbiamo pensato di realizzare raccolta completa delle frasi più belle di Federico Fellini.






Frasi di Federico Fellini

8½ non è un film triste. È un film dolce, aurorale. Malinconico, semmai. Però la malinconia è uno stato d’animo nobilissimo: il più nutriente e il più fertile.
(Federico Fellini)

Quarantatré anni non sono un’età precoce per tirare le somme della propria vita. Proprio per questo il film mi ha fatto un gran bene: mi sento come liberato, ora, con una gran voglia di lavorare. È un film testamentario, hai ragione, eppure non mi ha svuotato. Al contrario, mi ha arricchito: fosse per me, ricomincerei a farne un altro domattina. Davvero. E certo se mi dicono che bravo Fellini, che ingegno, mi fa un gran piacere: ma non sono i complimenti che cerco con Otto e mezzo. Vorrei… vorrei che questo senso liberatorio si trasmettesse a chi lo va a vedere, che dopo averlo visto la gente si sentisse più libera, avesse il presentimento di qualche cosa di gioioso…
(Federico Fellini)

In America continuano a rivolgermi inviti, a offrirmi somme da capogiro, ma perché dovrei andare fuori? Non ho bisogno di stimoli esteriori: il mio paese, le mie campagne, la gente che conosco è ancora sufficiente a stimolarmi, che ci vo a fare a New York o a Bangkok. Sono un pessimo viaggiatore, quando viaggio tutto diventa un caleidoscopio di colori e di suoni, non capisco nulla, torno sempre con un dettaglio inutile o straziante. E poi come ci si può abbandonare a un viaggio se devi dare notizie a chi è rimasto, e infine devi tornare indietro? Forse mi piacerebbe andare in Egitto, in India: ma ci penso stando seduto. Il mio posto è in questa Italia cattolica.
(Federico Fellini)

La vita è una combinazione di pasta e magia.
(Federico Fellini)

Non voglio dimostrare niente, voglio mostrare.
(Federico Fellini)

Un linguaggio diverso è una diversa visione della vita.
(Federico Fellini)

Sono i soldi che fanno venire delle idee.
(Federico Fellini)

Criticare non è distruggere, ma ricondurre un oggetto al giusto posto nel processo degli oggetti. Censurare è distruggere, o almeno opporsi al processo del reale.
(Federico Fellini)

Non mi piacerebbe sentir dire che ho tentato di stupire, che voglio fare il moralista, che sono troppo autobiografico, che ho cercato nuove vie. Non mi piacerebbe sentir dire che il film è pessimista, disperato, satirico, grottesco. E nemmeno che è troppo lungo. La dolce vita, per me, è un film che lascia in letizia, con una gran voglia di nuovi propositi. Un film che dà coraggio, nel senso di saper guardare con occhi nuovi la realtà e non lasciarsi ingannare da miti, superstizioni, ignoranza, bassa cultura, sentimento. Vorrei che dicessero: è un film leale.
(Federico Fellini)

Il cinema è il modo più diretto per entrare in competizione con Dio.
(Federico Fellini)

L’unico vero realista è il visionario.
(Federico Fellini)

Non c’è fine. Non c’è inizio. C’è solo l’infinita passione per la vita.
(Federico Fellini)

Cosa avrei potuto fare se il cinema non fosse esistito? Non lo so davvero. Scrivere, no. Scrivere è una disciplina ascetica, lo scrittore deve essere circondato di solitudine, di silenzio: a ciò non potrei abituarmi. Di sicuro mi sarei dedicato a qualcosa che avesse avuto a che fare con lo spettacolo o avrei tentato di inventare il cinematografo.
(Federico Fellini)

Il cinema mi piace perché col cinema ti esprimi mentre vivi, racconti il viaggio mentre lo fai. Sono fortunatissimo, anche in questo: sono stato portato per mano a scegliere un mestiere che è l’unico mestiere per me, l’unico che mi permetta di realizzarmi nella forma più gioiosa, più immediata…
(Federico Fellini)

Sono autobiografico anche quando parlo di una sogliola.
(Federico Fellini)

Felliniano… Avevo sempre sognato, da grande, di fare l’aggettivo.
(Federico Fellini)

Però ti dirò che sono assai timido. Sì, lo sono anche se non ci credi e sghignazzi, proprio timido. E ne sono contento perché non credo che possa esistere un artista senza la timidezza, la timidezza è una sorgente di ricchezza straordinaria: un artista è fatto di complessi.
(Federico Fellini)

Nulla si sa, tutto si immagina.
(Federico Fellini)






Passavo intere giornate a riempire quaderni, con la lingua tra i denti, pasticciando con pastelli e colori. Ho sempre invidiato i madonnari, non tanto perché vedevo che sul fazzoletto tenuto fermo da quattro pietre si ammucchiavano un sacco di soldi, ma perché potevano star seduti per terra, sporchi, senza rimproveri di nessuno, anzi, guardati con ammirazione. Anche adesso mi è più facile comunicare con i miei collaboratori disegnando scarabocchietti, esprimere i miei desideri fornendo piccoli identikit al truccatore o al costumista. Preferisco disegnare con foto, stoffa, pezzi di legno, già ambientando i set. Non perdere troppo tempo a scrivere. È un modo di fare che difficilmente viene accettato dai produttori, ma la mia tendenza è sempre più questa: prima inventare e poi vedere come si muove, farlo muovere.
(Federico Fellini)

È uno strano film, il più difficile che ho immaginato finora. La dolce vita andrebbe proiettato tutto insieme, in una sola enorme inquadratura. Non pretende di denunciare, né di tirare le somme, né di perorare l’una o l’altra causa. Mette il termometro a un mondo malato, che evidentemente ha la febbre. Ma se il mercurio segna quaranta gradi all’ inizio del film, ne segna quaranta anche alla fine. Tutto è immutato. La dolce vita continua. I personaggi dell’affresco continuano a muoversi, a spogliarsi, ad azzannarsi, a ballare, a bere, come se aspettassero qualcosa. Che cosa aspettano? E chi lo sa? Un miracolo, forse. Oppure la guerra, i dischi volanti, i marziani.
(Federico Fellini)

Il cinema è come una vecchia puttana, come il circo e il varietà, e sa come dare molte forme di piacere.
(Federico Fellini)

Il cinema ha questo di salutare: anche se la voglia originaria si è dileguata, la realizzazione comporta una tale serie di problemi concreti che vai avanti a fare la cosa senza renderti conto di non ricordarla più. Il film lo giri senza sapere esattamente di che si tratta.
(Federico Fellini)

Il cinema non ha bisogno della grande idea, degli amori infiammati, degli sdegni: ti impone un solo obbligo quotidiano, quello di fare.
(Federico Fellini)

Il contrasto di chi si illude e parte in quarta contro i mulini a vento è sempre motivo di comicità.
(Federico Fellini)

Dopo la guerra dominava il sentimento della rinascita, della speranza: tutto il male era finito, si poteva ricominciare. Adesso, non so se quest’ombra che si allunga sull’ Italia preveda una resurrezione. Dopo la guerra, si aveva il sentimento d’aver patito sciagure immeritate ma che facevano parte della Storia, che rendevano partecipi della Storia: non era certo un conforto, ma alle sofferenze dava un senso, un riscatto. Adesso questo manca del tutto: c’è soltanto il sentimento d’un buio in cui stiamo sprofondando.
(Federico Fellini)

Marcello è un magnifico attore. Ma è soprattutto un uomo di una bontà incantevole, di una generosità spaventosa. Troppo leale per l’ambiente in cui vive. Gli manca la corazza, certi pescicagnacci che conosco io sono pronti a mandarselo giù in un boccone.
(Federico Fellini)

La più grande unità sociale del Paese è la famiglia. O due famiglie: quella regolare e quella irregolare.
(Federico Fellini)

In America continuano a rivolgermi inviti, a offrirmi somme da capogiro, ma perché dovrei andare fuori? Non ho bisogno di stimoli esteriori: il mio paese, le mie campagne, la gente che conosco è ancora sufficiente a stimolarmi, che ci vo a fare a New York o a Bangkok. Sono un pessimo viaggiatore, quando viaggio tutto diventa un caleidoscopio di colori e di suoni, non capisco nulla, torno sempre con un dettaglio inutile o straziante. E poi come ci si può abbandonare a un viaggio se devi dare notizie a chi è rimasto, e infine devi tornare indietro? Forse mi piacerebbe andare in Egitto, in India: ma ci penso stando seduto. Il mio posto è in questa Italia cattolica.
(Federico Fellini)

La vita è una combinazione di pasta e magia.
(Federico Fellini)

Non voglio dimostrare niente, voglio mostrare.
(Federico Fellini)

Un linguaggio diverso è una diversa visione della vita.
(Federico Fellini)

Sono i soldi che fanno venire delle idee.
(Federico Fellini)

Le più belle frasi, aforismi e citazioni di Coco Chanel Raccolta completa

Coco Chanel, Nata a Saumur, Francia, il 19 agosto 1883, Gabrielle Chanel e deceduta a Parigi nel 1971, chiamata con il nome d’arte “Coco”, ebbe una infanzia molto umile e triste, trascorsa in gran parte in un orfanotrofio, per poi diventare una delle più acclamate creatrici di moda del secolo scorso. Con lo stile lanciato da lei ha rappresentato il nuovo modello femminile del ‘900, ossia un tipo di donna dedita al lavoro, a una vita dinamica, sportiva, priva di etichette e dotata di autoironia, fornendo a questo modello il modo più idoneo di vestire.
Inizia la sua carriera disegnando cappelli, prima a Parigi nel 1908 e poi a Deauville.
In queste città, nel ’14, apre i suoi primi negozi, seguiti nel ’16 da un salone di alta moda a Biarritz.
Lo strepitoso successo colse Coco Chanel negli anni venti, quando arriva ad aprire i battenti di una delle sue sedi in rue de Cambon n.31 a Parigi e quando, da lì a poco, verrà considerata un vero e proprio simbolo di quella generazione.
Tuttavia, a detta dei critici e degli intenditori di moda, l’apice della sua creatività è da attribuire ai più fulgidi anni trenta, quando, pur dopo aver inventato i suoi celeberrimi e rivoluzionari “tailleur” (costituiti da giacca maschile e gonna diritta o con pantaloni, appartenuti fino a quel momento all’uomo), impose uno stile sobrio ed elegante dal timbro inconfondibile.
Coco Chanel, rivoluziona radicalmente il mondo della moda, proponendo un modello di abiti che non costringesse la donna in stecche e corsetti, ma che al contrario la valorizzasse, rendendola più libera nei movimenti. Così pone in netta antitesi con gli schemi del tempo, “lanciando” il nuovo modello femminile del ‘900, ovvero quello di una donna dedita al lavoro e ad una vita all’insegna del movimento.
Tessuti pesanti e sete, sino ad allora la classica “divisa” del gentil sesso, cedono il passo al famosissimo tailleur; costituito da giacca maschile e gonna dritta o pantaloni ed a materiali come il tweed ed il jersey, adoperato, quest’ultimo, non più esclusivamente per le sottovesti ma anche per molte tipologie di abiti.
Con Coco Chanel, la donna ha dunque un nuovo “volto”, privo di qualsivoglia “etichetta”, elegante e raffinato, pur nella sua sobrietà, atipica per il periodo in cui vive.
Lo stile delle stilista francese è un intramontabile, uno stile dettato dalla conoscenza delle necessità e dei desideri femminili.
Sicuramente una donna sopra le righe Coco Chanel, ma una donna che ha tratto forza dalla sua infanzia triste e modesta, divenendo una delle più celebrate creatrici di moda del secolo scorso.
Nel corso del tempo la ricordiamo attraverso una raccolta completa frasi, aforismi e citazioni di Coco Chanel,che troverete in questa categoria.
Buona lettura 😉






Frasi, aforismi e citazioni di Coco Chanel

Gli unici occhi belli sono quelli che vi guardano con tenerezza.
(Coco Chanel)

L’educazione di una donna consiste in due lezioni:
non lasciare mai la casa senza calze, non uscire mai senza cappello.
(Coco Chanel)

Se hai capito che gli uomini sono dei bambini allora hai capito tutto della vita.
(Coco Chanel)

La passione passa, la noia resta.
(Coco Chanel)

Prima di uscire, guardati allo specchio e levati qualcosa.
(Coco Chanel)

La bellezza comincia nel momento in cui decidi di essere te stesso.
(Coco Chanel)

Quando troverò un colore più scuro del nero, lo indosserò.
Ma fino a quel momento, io mi vestirò di nero!
(Coco Chanel)

Io non faccio la moda, io sono la moda.
(Coco Chanel)

Il lusso è una necessità che inizia quando la necessità finisce.
(Coco Chanel)

È l’accessorio di moda basilare, indimenticabile, non visto, quello che preannuncia il tuo arrivo e prolunga la tua partenza.
(Coco Chanel)

C’è un momento per lavorare, e uno per amare. Il che non lascia altro tempo a disposizione.
(Coco Chanel)

Di quante preoccupazioni ci si libera quando si decide non di essere qualcosa bensì qualcuno.
(Coco Chanel)






Non mi interessa quello che pensi di me. Io non ci penso affatto.
Coco Chanel)

La moda è fatta per diventare fuori moda.
(Coco Chanel)

La natura ti dà la faccia che hai a vent’ anni; è compito tuo meritarti quella che avrai a cinquant’ anni.
(Coco Chanel)

Se sei nato senza ali, non fare mai nulla per impedire loro di crescere.
Coco Chanel)

La moda passa, lo stile resta.
(Coco Chanel)

Un uomo può indossare ciò che vuole. Resterà sempre un accessorio della donna.
(Coco Chanel)

Ci sono tante duchesse, ma una sola Coco Chanel.
(Coco Chanel)

Una donna dovrebbe essere due cose: di classe e favolosa.
(Coco Chanel)

L’ornamento, che scienza, la bellezza che arma. Una donna è bruco di giorno e farfalla di notte, deve saper camminare e volare. Ma la farfalla non va al mercato, il bruco non va a una festa. E soprattutto una donna senza un profumo non andrà da nessuna parte.
(Coco Chanel)

Si può essere splendidi a trent’ anni, affascinanti a quarant’ anni, e irresistibili per il resto della tua vita.
Coco Chanel)

Il buon gusto nel vestire è qualcosa di innato, come la sensibilità del palato.
(Coco Chanel)

Nessun uomo ti farà sentire protetta e al sicuro come un cappotto di cachemire e un paio di occhiali neri.
(Coco Chanel)






La bellezza serve a noi donne per essere amate dagli uomini, la stupidità per amare gli uomini.
(Coco Chanel)

Non si è mai troppo ricche, né troppo magre.
(Coco Chanel)

A trent’ anni, una donna deve scegliere tra il suo didietro e il suo volto.
(Coco Chanel)

Se sei triste, metti un po’ più di rossetto e vai all’ attacco. Gli uomini odiano le donne che piangono.
(Coco Chanel)

Una donna con ai piedi delle belle scarpe non è mai brutta.
(Coco Chanel)

Per essere insostituibili bisogna essere unici.
(Coco Chanel)

Una donna è più vicina ad essere nuda quando è ben vestita.
(Coco Chanel)

Alcune persone pensano che il lusso sia l’opposto della povertà. Non lo è. È l’opposto della volgarità.
(Coco Chanel)

Volgarità è la parola più brutta della nostra lingua e io mi dò da fare per combatterla.
(Coco Chanel)






Non riesco a capire come una donna possa uscire di casa senza sistemarsi un minimo, anche solo per educazione. Non si sa mai, magari proprio quel giorno è destino che incontri l’uomo della sua vita… ed è meglio prepararsi bene al destino.
(Coco Chanel)

Non mi pento di nulla nella mia vita, eccetto di quello che non ho fatto.
(Coco Chanel)

La semplicità è la nota fondamentale di ogni vera eleganza.
(Coco Chanel)

Il colore migliore di tutto il mondo è quello che sembra stare bene su di te.
(Coco Chanel)

Una donna senza profumo è una donna senza avvenire.
(Coco Chanel)

Non c’è niente di peggio che la solitudine. La solitudine può aiutare un uomo a realizzare se stesso; ma distrugge una donna.
(Coco Chanel)

Il profumo è l’accessorio di moda basilare, indimenticabile, non visto, quello che preannuncia il tuo arrivo e prolunga la tua partenza.
(Coco Chanel)

La moda non è qualcosa che esiste solo negli abiti.La moda è nel cielo, nella strada, la moda ha a che fare con le idee, il nostro modo di vivere, che cosa sta accadendo.
(Coco Chanel)

Una donna dovrebbe indossare il proprio profumo ovunque le piace essere baciata.
Coco Chanel)

Se una donna è malvestita si nota l’abito. Se è vestita impeccabilmente si nota la donna.
(Coco Chanel)

Le più belle frasi sulla moda Raccolta completa

La moda è arte! Ma anche un modo di vivere, di pensare e di essere legato ad una società o a un’ epoca,
ed è per sua stessa essenza effimera, stravagante, passeggera, fuggevole.
Di solito si tende a far coincidere il termine “moda” con la produzione di capi di abbigliamento.
Ma in realtà, la moda è un importantissimo fenomeno sociale che si è sviluppato parallelamente all’evolversi della cultura moderna. Per comprenderla è dunque necessario collocarla nel suo preciso contesto sociale. E’ ciò che intende fare il volume di Codeluppi, in cui la moda è vista attraverso tutte le principali forme che ha assunto nel tempo: moda aristocratica, alta moda, prêt-à-porter, moda giovanile, moda della strada ecc.
In questa categoria abbiamo realizzato una Raccolta completa con le più belle frasi sulla moda.






Frasi sulla moda

O si è un’opera d’arte o la si indossa.
(Oscar Wilde)

Ogni generazione ride delle mode vecchie, ma segue religiosamente quelle nuove.
(Henry David Thoreau)

– Che ne dici, un diamante?
– Dammi solo un armadio gigantesco!
(Mr. Big e Carrie Bradshaw in Sex and The City)

Il più bell ’abito che può abbigliare una donna sono le braccia dell’uomo che ama. Ma, per chi non ha la possibilità di trovare questa felicità, io sono qui.
(Yves Saint Laurent)

Una moda che non raggiunge le strade non è moda.
(Coco Chanel)

Che sia benedetta la moda che ci mantiene volubili e leggere, anche quando vorremmo essere profonde.
(Erica Jong)

La moda non è qualcosa che esiste solo negli abiti.La moda è nel cielo,nella strada, la moda ha a che fare con le idee, il nostro modo di vivere, che cosa sta accadendo.
(Coco Chanel)

La moda va consumata subito. Il meglio che possa accadere a un abito è di essere indossato. Non di essere esposto in un museo.
(Karl Lagerfeld)

Un abito dovrebbe essere stretto abbastanza per mostrare che sei una donna e sufficientemente morbido da provare che sei una signora.
(Edith Head)

La moda evolve sotto l’impulso di un desiderio e cambia per effetto di una ripulsa. La saturazione porta la moda a buttare alle ortiche quello che fino a poco tempo prima adorava. Poiché la sua ragione profonda è il desiderio di piacere e di attirare, la sua attrattiva non può certo venire dall’ uniformità, che è la madre della noia.
(Christian Dior)

I folli inventano le mode e i saggi le seguono.
(Anonimo)

La moda è fatta per andare fuori moda.
(Coco Chanel)

Puoi ottenere tutto ciò che voi se sei vestita per averlo
(Edit Head)

Le donne di solito amano quello che comprano, ma odiano i due terzi di ciò che è nei loro armadi.
(Mignon McLaughlin)

Piuttosto perdonare un brutto piede che delle brutte calze.
(Karl Kraus)

Un uomo può indossare ciò che vuole, resterà sempre un accessorio della donna.
(Coco Chanel)

Le donne sciocche seguono la moda, le pretenziose l’esagerano; ma le donne di buon gusto vengono a patti con essa.
(Émilie du Châtelet)

La moda passa, lo stile resta.
(Coco Chanel)

Il peccato capitale non è essere vestita male, ma indossare la cosa giusta nel posto sbagliato
(Edit Head)

L’eleganza non è farsi notare, ma farsi ricordare.
(Giorgio Armani)

Personalmente dipendo da Givenchy come le donne americane dipendono dal loro psichiatra.
(Audrey Hepburn)

Se una donna è malvestita si nota l’abito. Se è vestita impeccabilmente si nota la donna.
(Coco Chanel)

Dio ha fatto la femmina e i sarti hanno fatto la donna.
(Pitigrilli)

Le donne seguono la moda perché gli uomini le seguano.
(Anonimo)

Io non so chi abbia inventato i tacchi alti, ma tutte le donne gli devono molto.
(Marilyn Monroe)

“Victoria Albert Museum”. Quando arrivo alla sala che ospita la storia della moda, divento rigorosa e scientifica. Passo più tempo lì che in ogni altra sala. Ma poi vestiti e scarpe finiscono e ricominciano le statue e tutte quelle cianfrusaglie nelle bacheche.
(Sophie Kinsella, I love shopping)

Lo stile è l’abito dei pensieri, e un pensiero ben vestito come un uomo ben vestito, si presenta molto meglio.
(Lord Chesterfield)

Il variare delle mode è la tassa che l’industria del povero impone alla vanità del ricco.
(Nicolas de Chamfort)

La moda determina il prezzo delle merci e il valore delle virtù.
(Anonimo)

Metti su un trench e ti sentirai Audrey Hepburn a passeggio per Parigi.
(Michael Kors)

L’abito non deve appendersi al corpo, ma seguire le sue linee. Deve accompagnare chi lo indossa e quando una donna sorride l’abito deve sorridere con lei.
(Madeleine Vionnet)

Io non faccio la moda, io sono la moda.
(Coco Chanel)

La moda è la raffinatezza che corre davanti alla volgarità e teme di essere sorpassata.
(William Hazlitt)

La moda è femmina, dunque capricciosa.
(K.J. Weber)

La moda non è né morale né immorale, però è fatta per tirare su il morale.
(Karl Lagerfeld)

Tutti i vestiti delle donne, in ogni epoca e paese, non sono che variazioni sull’eterna lotta tra il desiderio di essere vestite e la voglia inconfessata di spogliarsi.
(Lin Yutang)

L’alta moda permette alle donne di ritrovare una silhouette che l’età ha fatto loro perdere.
(Charles James)

La moda è la maniere di dire che sei senza dover parlare.
(Rachel Zoe)

La moda non deve mai decidere chi sei. È lo stile a decidere chi sei. E a perpetuarlo.
(Quentin Crisp)

Date delle belle scarpe a una donna ed ella conquisterà il mondo.
(Marilyn Monroe)

Voglio solo cambiare il mondo, una paillettes alla volta.
(Lady Gaga)

La moda è architettura: è una questione di proporzioni.
(Coco Chanel)

Alcune persone pensano che il lusso sia l’opposto della povertà. Non lo è. È l’opposto della volgarità.
(Coco Chanel)

C’è una sola grande moda: la giovinezza.
(Leo Longanesi)

Ogni nuova moda è rifiuto di ereditare, è sovvertimento contro l’oppressione della vecchia moda; la moda si vive come un diritto, il diritto naturale del presente sul passato.
(Roland Barthes)

Nella moda è stato ancora più facile, perché, come diceva luminosamente Barthes, la moda è la rotazione dei possibili. È l’idea che ci sono alcune possibilità che vengono sfruttate in maniera circolare. Anche se poi non si ritorna mai allo stesso punto… Si procede, se vuoi, in modo elicoidale, a spirale.
(Gian Paolo Fabris)

L’uomo comune si copre. L’uomo elegante si veste.
(Michele Pernozzoli)






L’eleganza è la sola bellezza che non sfiorisce mai.
(Audrey Hepburn)

Tutto è nell’ attitudine.
(Diane von Furstenberg)

Nel corso degli anni ho imparato che ciò che è importante in un vestito è la donna che lo indossa.
(Yves Saint Laurent)

Essere “di moda” potrebbe essere un disastro per il 90 per cento delle donne. Non sei una pagina di Vogue.
(Anonimo)

La moda è ciò che segui quando non sai chi sei.
(Quentin Crisp)

Da come ti vesti si comprende cosa hai nel cuore: l’adulterio o la purezza, la gioia di vivere o la depressione.
(Danilo Ascoli)

L’abito non fa il monaco… fa il Signore!
(Michele Pernozzoli)

Non c’è nulla che tocca tanto la nostra immaginazione come una bella donna in un abito semplice.
(Joseph Addison)

Avrei voluto inventare una sola cosa nella vita: i blue jeans: non c’è nulla di più spettacolare, più pratico, più rilassato e disinvolto. Hanno espressione, modestia, sex appeal, semplicità  tutto ciò che vorrei per i miei vestiti.
(Yves Saint Laurent)

Cura il tuo aspetto: chi ha detto che l’amore è cieco?
(Mae West)

Molti uomini mi hanno detto che ho salvato il loro matrimonio. Forse è costato una fortuna in scarpe, ma è molto più economico di un divorzio.
(Manolo Blahnik)

Piuttosto fuor del mondo, che fuor di moda.
(Proverbio)

Legge della moda: se la scarpa si adatta al piede, è brutta.
(Anonimo)

L’unica cosa che ci separa dagli animali è la nostra capacità di mettere accessori.
(Robert Harling)

Il trionfo degli accessori in questa epoca si spiega facilmente. La gente si veste in modo sempre più destrutturato e casual. Sono rimaste le borse e soprattutto le scarpe a dare il tocco sexy a ogni look.
(Tamara Mellon)

A volte sono di moda cose così brutte e sgradevoli che sembra che la moda voglia dimostrare il suo potere facendoci portare quanto c’è di più detestabile;
(George Simmel)

L’unico svantaggio dell’essere figlia di un industriale della moda è che ogni volta che vado a letto con un ragazzo, mi tocca vedere il nome di mio padre scritto sui suoi boxer.
(Marci Klein)

I vestiti sono una bella passione. Alcuni sognano di avere una grande piscina, io preferisco gli armadi!
(Audrey Hepburn)

Orgoglio si riferisce a quello che pensiamo di noi stessi; la vanità a ciò che vorremmo che gli altri pensassero di noi.
(Jane Austen)

Detesto il narcisismo ma approvo la vanità
(Diana Vreeland)

Cammina come se ci fossero tre uomini dietro di te.
(Oscar de la Renta)

Vestiti bene dovunque tu vada, la vita è troppo corta per passare inosservati.
(Paris Hilton)

Un uomo non ti tratterà mai meglio di un grande magazzino.
(Dal film “I Love Shopping”)

Non riesco a concentrarmi con le scarpe basse.
(Victoria Beckam)

Le modelle in fondo sono solo scherzi genetici della natura, che spendono due ore al giorno con parrucchieri e truccatori.
(R. Romijn Stamos)

Perché queste maschere gravi o meditative che vediamo così spesso sulle modelle nelle fotografie di moda? Di quale intensità caricano i loro sguardi? Vorrebbero forse significarci che, da quando si infilano questa giacca o questa mini-short, i più alti pensieri le visitano? Improvvisamente, in questo abito a bretelle, esse percepiscono le filosofie più opache, chiariscono i misteri dell’essere?
(Eric Chevillard)

Raramente la gente discerne l’eloquenza sotto un mantello logoro.
(Giovenale)

Il mantello copre il brutto e il bello.
(Proverbio)

Quando smetterò di fare la modella? Dipende dall’ efficacia della mia crema antirughe.
(Heidi Klum)






Il più grande alleato della moda è il conformismo.
(Roberto Gervaso)

Il pubblico non deve capire la moda e deve essere indignato. In ciò consiste il trionfo della moda.
(Jurij Lotman)

La moda è così insopportabilmente brutta che va cambiata due volte all’anno.
(Oscar Wilde)

In tempi difficili, la moda è sempre scandalosa.
(Elsa Schiaparelli)

La moda dovrebbe essere una forma di evasione, non una prigionia.
(Alexander McQueen)

Dieci anni prima del suo tempo una moda è indecente; dieci anni dopo, è orrenda; ma un secolo dopo, è romantica.
(James Laver)

La moda è contemporaneamente essere e non essere, si trova sempre sullo spartiacque fra passato e futuro e ci dà, finché è fiorente, un senso del presente così forte da superare in questo senso ogni altro presente.
(George Simmel)

La moda riflette sempre i tempi in cui vive, anche se, quando i tempi sono banali, preferiamo dimenticarlo.
(Coco Chanel)

Gli accostamenti più arditi riescono a far cantare i materiali e le forme.
(Krizia)

Il vestito deve seguire il corpo di una donna, e non viceversa.
(Hubert de Givenchy)

Il lusso, è la libertà di spirito, l’indipendenza, in breve il politicamente scorretto.
(Karl Lagerfeld)

Mi considero un artista, con l’unica differenza che le mie creazioni si indossano, non si appendono ad un muro.
(Roberto Cavalli)

Lo stile è avere coraggio delle proprie scelte, e anche il coraggio di dire di no. È gusto e cultura.
(Giorgio Armani)

Una davvero elegante è Kate Moss, capace di mescolare un capo di H&M con un pezzo d’alta moda.
(Barbara Hulanicki)

Alla moda del nudo sono contrario: un buon sedere è un buon sedere, ma per chi crea vestiti il nudo è autodistruzione.
(Giorgio Armani)

La bellezza salverà il mondo.
(Fëdor Dostoevskij)

I miei soldi li voglio là dove li posso vedere: tutti appesi nel mio armadio.
(Carrie Bradshaw)

Cos’è una consulente di moda? Una donna che impone i suoi gusti a donne che non ne hanno.
(Anonimo)

L’amore è l’unica griffe che non passerà mai di moda.
(Carrie Bradshaw)

Ed eccomi di nuovo con il solito problema: un armadio di vestiti e niente da mettermi.
(Carrie Bradshaw)

Gli snob sono i franchi tiratori e l’avanguardia della moda. Si ride di essi da principio, ma finiscono sempre per aver ragione loro.
(Francis de Miomandre)

Moda. Un’epidemia creata ad arte.
(George Bernard Shaw)

Io non vedo come un capo di abbigliamento possa essere indecente. Una persona, sì.
(Robert A. Heinlein)

Io sono una specie di ninfomane della moda che non raggiunge mai l’orgasmo.
(Karl Lagerfield)

I vestiti che preferisco sono quelli che io invento per una vita che non esiste ancora, il mondo di domani.
(Pierre Cardin)

Ogni persona che induca a pensare quanto costa l’abito che porta, non lo sa portare.
(Riccardo Bacchelli)

Un cameriere è un uomo che porta un frac senza che nessuno se ne accorga. Per contro ci sono degli uomini che hanno l’aspetto di camerieri appena si mettono un frac. Così in ambedue i casi il frac non ha nessun valore.
(Karl Kraus)

Oggi le gonne diventano sempre più corte e le scollature sempre più profonde: dobbiamo soltanto aspettare che s’incontrino.
(Pierre-Jean Vaillard)

Ho sempre rispettato la moda, soprattutto la mia.
(Karl Lagerfield)

La moda è prima di tutto l’arte del cambiamento.
(John Galliano)

Io so che cosa vogliono le donne. Vogliono essere belle.
(Valentino)

Le donne pensano, sinceramente, di vestirsi per noi. O per loro. Ma vero è che si vestono per stupirsi reciprocamente.
(Francis de Miomandre)






Nessun uomo ti farà sentire protetta e al sicuro come un cappotto di cachemire e un paio di occhiali.
(Coco Chanel)

Se mi fosse permesso di scegliere uno dei libri che verranno pubblicati cento anni dopo la mia morte, sapete quale sceglierei? Una rivista di moda per sapere come si vestiranno le donne un secolo dopo la mia dipartita. Questi stracci in fondo mi diranno sull’umanità futura più di tutti i filosofi, i romanzieri, i profeti e gli studiosi.
(Anatole France)

Ciò che viene per prima, è la forma. Poi, la materia che esprime i volumi, la fluidità, il languore. Il colore non è che l’ultimo elemento.
(Pierre Cardin)

Chissà quante foglie di fico Eva avrà provato prima di dire: “Prendo questa”.
(Anonimo)

Moda. La dea dell’apparenza.
(Stéphane Mallarmé)






Se le forme sociali, i vestiti, i giudizi estetici, tutto lo stile in cui l’uomo si esprime, si trasformano continuamente attraverso la moda, allora la moda, cioè la nuova moda, appartiene soltanto alle classi sociali superiori. Non appena le classi inferiori cominciano ad appropriarsene superando i confini imposti dalle classi superiori e spezzando l’unità della loro reciproca appartenenza così simbolizzata, le classi superiori si volgono da questa moda ad un’altra, con la quale si differenziano nuovamente dalle grandi masse e il gioco può ricominciare.
(George Simmel)

L’essenza della moda consiste nell’ appartenere sempre e soltanto a una parte del gruppo mentre tutto il gruppo è già avviato verso di essa
(George Simmel)

Per essere un bravo designer a Hollywood bisogna essere una combinazione tra psichiatra, artista, stilista, sarto, puntaspilli, storico, infermiere ed addetto agli acquisti.
(Edith Head)

Non essere alla moda è il miglior modo per non andare fuori moda.
(Jean Dion)

La moda ha il fascino dell’inizio e della fine insieme, il fascino della novità e nello stesso tempo della caducità.
(George Simmel)

Moda: Io sono la moda, tua sorella. Morte: Mia sorella? Moda: Sì, non ricordi che tutte e due siamo nate dalla Caducità?”
(Giacomo Leopardi)

La moda muore giovane.
(Cocteau)

Io baso il mio senso della moda su ciò che non prude.
(Gilda Radner)

Un tempo la moda la facevano i ricchi e i detentori del potere. Gli altri o si adeguavano o cercavano disperatamente di mostrare che erano simili al potere, alleati del potere, persone su cui si poteva contare, gente fidata, gente per bene. Adesso la moda la fanno le ragazzine, e le duchesse la copiano.
(Mary Quant)

Mi sono sempre vesto seguendo le regole della moda di base, tra cui: entrambi i tuoi calzini dovrebbe essere sempre dello stesso colore, oppure dovrebbero essere entrambi abbastanza scuri!
(Dave Barry)

La moda è un fenomeno sociale intimamente connesso all’attività inconscia dello spirito. È raro che noi si sappia chiaramente perché un certo stile ci piace, o perché non è più di moda.
(Carl Lévi-Strauss)

La moda è quel che uno porta: quello che portano gli altri è già passato di moda.
(Oscar Wilde)

Quello che passa di moda entra nel costume. Quello che scompare nel costume risuscita nella moda.
(Jean Baudrillard)

Chi di proposito è fuori moda accetta il contenuto sociale come il maniaco della moda, ma a differenza di quest’ultimo, che lo forma nella categoria dell’intensificazione, egli lo plasma in quella della negazione. Vestirsi fuori moda può diventare di moda in intere cerchie di una società estesa
(George Simmel)

Gli uomini creano spesso mode aberranti per vendicarsi delle donne.
(Roland Barthes)

Mi addolora fisicamente vedere una donna vittimizzata, resa patetica, dalla moda.
(Yves Saint Laurent)

Tutti i cervelli del mondo sono impotenti di fronte ad ogni fesseria che sia di moda.
(Jean De La Fontaine)

La moda costituisce un problema tutt’ altro che frivolo, perché affonda le sue radici nella religione, nella politica, nell’ arte.
(Gillo Dorfles)

Cenerentola è la prova che un paio di scarpe può cambiarti la vita.
(Anonimo)

La moda è un balletto, è lo spruzzo d’acqua nel parco, l’orchestra più sublime dell’eleganza intuitiva…
(Christian Dior)

Moda: luogo di scambio dialettico tra donna e merce, fra piacere e cadavere.
(Walter Benjamin)

Un nudista è semplicemente un essere umano, senza additivi artificiali.
(Anonimo)

Si deve considerare la moda come un sintomo del gusto dell’ideale che affiora nel cervello umano sopra tutto ciò che la vita naturale vi accumula di volgare, di terrestre, di immondo.
(Charles Baudelaire)

Dopo essere stati cacciati, Adamo rimase fermo ai cancelli, afferrò un grosso bastone e urlò: “Dov’era quel paradiso?” Nel frattempo, Eva si coprì con una nuova foglia di fico e disse: “Come ti sembra il mio nuovo vestito?”.
(Wiet Van Broeckhoven)

La moda deve essere una protesta.
(Wolfang Jopp)

La moda è l’autoritratto di una società e l’oroscopo che essa stessa fa del suo destino.
(Ennio Flaiano)

L’autorità della moda è tale, che ci obbliga ad essere ridicoli per non sembrarlo.
(Joseph Sanial-Dubay)

Così la moda non è altro che una delle tante forme di vita con le quali la tendenza all’ uguaglianza sociale e quella alla differenziazione individuale e alla variazione si congiungono in un fare unitario
(George Simmel)

Per quanto riguarda le mode, le persone ragionevoli devono cambiare per ultime, ma non devono farsi aspettare.
(Montesquieu)

Questa era la mia passione: creare abiti, per tutto il resto sono un disastro!
(Valentino)

L’incuria nel vestire è un suicidio morale.
(Honoré de Balzac)

Sentivo dei passi che provenivano dell’armadio,
erano i vestiti che passavano di moda.
(Anonimo)

Si ripete spesso che la più grande prova d’affetto che una donna possa dare a un uomo è di sacrificargli la propria civetteria, di rinunciare alla moda. Nulla di più falso. Al contrario, la donna che ama si guarda bene dal lasciarsi distanziare da rivali. Segue fedelmente, rigorosamente le mode più di ogni altra cosa. Perché? Perché, innanzitutto, si tratta di rimanere la più bella, la più seducente, e perché, quando ci si trascura, s’invecchia, s’imbruttisce.
(Francis de Miomandre)

Tutti i vizi, quando sono di moda, passano per virtù.
(Molière)

La moda è di tutti, lo stile è di tanti, la classe è di pochi.
(Anonimo)

Il moderno invecchia; il vecchio ritorna di moda.
(Leo Longanesi)

I giovani esprimono la loro rivolta conformandosi in modo rigoroso alla moda.
(Umar Timol)

Cose che non passeranno mai di moda: il nero (che va con tutto), un sorriso e l’educazione
(Egyzia, Twitter)

Niente passa tanto di moda come la moda.
(Bruno Munari)

Finita la settimana della moda.
E il settimo giorno Dior si riposò
(matteograndi, Twitter)

Le più belle frasi di Giorgio Armani Raccolta completa

Giorgio Armani (Piacenza, 11 luglio 1934) dove cresce con la sua famiglia, frequentando il liceo scientifico e successivamente iscrivendosi alla facoltà di medicina, che abbandonerà al terzo anno.
In quel periodo, Giorgio Armani, viene notato da Nino Cerruti, noto stilista e imprenditore. Con la previsione di Cerruti e un pizzico di fortuna, Giorgio viene assunto per la nuova linea Hitman di camicie da uomo.
Ricorda lo stesso Armani: “Cerruti mi presentava : ‘Il mio stilista’ e la gente diceva ‘Che cos’è?’ “.
Con Cerruti, Armani cresce molto, sviluppa una conoscenza più profonda del tessuto, scopre la versatilità dei materiali e delle stoffe, ma anche l’importanza di avere un’azienda alle spalle.
Armani nel 1970 si espone con la sua prima sfilata, con la quale, ottiene un enorme successo.
Nel 1975 viene ufficialmente registrato il marchio Giorgio Armani S.p.A. mantenendo comunque contatti con altre aziende come Zegna.
Morbide stoffe, che scendono lungo il corpo, donano alla “Donna-Armani” un look mascolino. Il genere è lo stesso della giacca da uomo, che privata delle sue strutture rigide, regala un corpo flessuoso e una libertà di movimento.
Il suo più grande successo fu la giacca, ma lasciò le casse vuote. Armani ricorda di quella sfilata: “Andò in passerella di tutto. Facemmo i tessuti in casa: ricordo che su un lino disegnammo i pois col pennarello”.
Le nuance delicate dello stile sofisticato di Armani diedero vita a un nuovo colore.
Tuttora Armani è uno dei più importanti esponenti della moda.
E questo tempo, proprio ora, appartiene a Giorgio Armani”.; soprannominato Re Giorgio.
Tra gli stilisti, solo Dior, quarant’anni prima, aveva ottenuto tale onore.
Un personaggio come Giorgio Armani è anche un’ icona di frasi e citazioni che spopolano nel web, per questo abbiamo deciso, che sarebbe stato doveroso dedicargli una categoria del nostro sito, dove proponiamo una Raccolta completa delle più belle frasi di Giorgio Armani.






Frasi di Giorgio Armani

L’eleganza non è farsi notare, ma farsi ricordare.
(Giorgio Armani)

Bisogna accorgersi che sotto all’abito c’è un corpo che pulsa,
che sotto questi vestiti c’è un uomo che non è più a disagio se ha scoperto una piega, un’imperfezione.
I miei capi non richiedono prove e misurazioni.
Si infilano e basta.
(Giorgio Armani)

Un buon sedere è un buon sedere, ma per chi crea vestiti il nudo è autodistruzione.
(Giorgio Armani)

Ho dimostrato negli anni che sexy non è il corpo esposto allo sguardo di tutti,
ma è suggerire, velare e rivelare, lasciando intuire senza mai esibire.
(Giorgio Armani)

Il modo in cui lavoro alle mie creazioni non dipende da qualcosa che ho sviluppato con consapevolezza.
Semplicemente, faccio quello che mi viene più spontaneo.
(Giorgio Armani)

Un uomo omosessuale è uomo al 100%. Non si deve vestire da omosessuale. […]
Quando l’omosessualità è esibita all’estremo come per dire “ah,
sai sono omosessuale” è qualcosa che non ha niente a che fare con me.
Un uomo deve essere un uomo.
(Giorgio Armani)

La bontà mi sembra una qualità un po’ modesta. L’ambizione è una grande qualità.
(Giorgio Armani)

Creare un abito da sera memorabile, la borsa che tutte vorrebbero,
un blazer confortevole come un cardigan, ma anche una semplice T-shirt bianca o il paio di jeans capace di catturare lo spirito del momento:
tutte queste sarebbero azioni vuote se non arrivassero al pubblico nel modo giusto.
Bisogna comunicare per farlo: creare un immaginario, suggestionare.
(Giorgio Armani)

La comodità. Dormo con addosso una t-shirt bianca.
(Giorgio Armani)

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Lo stile di Milano lo sintetizzerei con tre D: discrezione, disciplina, dovere. In un mondo che tende alla cialtroneria, all’ anarchia dei comportamenti e alla furberia, ben venga il calvinismo milanese!
(Giorgio Armani)

Cosa avere in valigia. Il mio bagaglio? Una sacca con tre camicie azzurre, due golf blu, due pantaloni, quattro paia di mutande bianche.
(Giorgio Armani)

Essere famoso è quasi un impegno morale, per non smentirti, per mantenere la fiducia di chi ha creduto in te, per non perdere il tuo stile inconfondibile, con la convinzione che nella vita essere veramente famosi vuol dire esserlo sempre.
(Giorgio Armani)

La moda per me è un mestiere, fatto di fantasia e concretezza, di intuito e rigore, di slancio e controllo. Non ha nulla di divino o sensazionale, ma ha un impatto incredibile sulla vita quotidiana. Nella mia visione di inventore pragmatico, non nasce dal canto delle muse, da uno stordimento poetico, da un raptus creativo. Fare moda vuol dire elaborare un’idea coerente di bello e condividerla con il tuo pubblico, tenendo conto delle diverse realtà della vita contemporanea.
(Giorgio Armani)

Bisogna cominciare presto, prestissimo. A 15 anni se uno ha la moda dentro già se ne accorge.
(Giorgio Armani)

Alla famiglia si torna sempre. Anzi, l’unica cosa che ha un senso è la famiglia. Quando pensi che puoi lasciarla e andare in giro per il mondo a fare la tua vita, alla fine c’è un momento in cui la famiglia ti serve e rientrare nei tuoi affetti, ricordare incazzature e momenti felici vissuti insieme ti serve a ricostruire chi sei, da dove vieni. Nei momenti di duro lavoro, di preoccupazione, chiamavo sempre mia madre e le chiedevo di andare a cena da lei.
(Giorgio Armani)

La prima reazione (all’ inserimento nella lista dei 100 uomini del secolo secondo Time) è stata la timidezza, visti i compagni di strada (da Pirandello ai Beatles), poi la soddisfazione ha prevalso su tutto. La notizia mi è arrivata a New York e mai la città mi è sembrata tanto bella. Sono davvero contento anche se questa cosa susciterà interrogativi e immancabili invidie, ma è giusto così: tutto è opinabile e ognuno può pensare ciò che vuole.
(Giorgio Armani)

Eleganza è intelligenza e misura.
(Giorgio Armani)

Lo stile è avere coraggio delle proprie scelte, e anche il coraggio di dire di no. È gusto e cultura.
(Giorgio Armani)

La chiamo la regola di Cary Grant: vestiti in modo che, quando vedi una tua foto, non sia in grado di attribuirle una data. Cary Grant sapeva che cos’è l’eleganza e la praticava.
(Giorgio Armani)

Eliminate il superfluo, enfatizzate la comodità e riconoscete l’eleganza del poco complicato.
(Giorgio Armani)

Dio esiste e veste in blu. Dio? Non lo vestirei né col doppiopetto, né in t-shirt e jeans: con un completo blu, confortevole e celestiale.
(Giorgio Armani)

La moda è quella che viene suggerita e che spesso è meglio evitare, lo stile invece quello che ciascuno ha e deve conservare nell’arco della sua vita.
(Giorgio Armani)

Less is more. Evitare tutto quello che è evidente, quello che si considera lusso sfrenato, per scoprire un lusso più segreto, più riservato, meno diffuso.
(Giorgio Armani)

Elimino le differenze tra uomo e donna. Ho dato all’ uomo la scioltezza, la flessuosità, la morbidezza della donna. E alla donna il comfort, l’eleganza dell’uomo. Io destrutturo, ammorbidisco.
(Giorgio Armani)

Nella società dell’apparire occorre apparire, ma l’essere oggi rappresenta ancora un valore fondamentalmente. Ritengo che l’apparire abbia breve durata, ma l’essere sia per la vita.
(Giorgio Armani)

Per essere eleganti non si deve assolutamente aver l’aria di essersi vestiti a fondo, vale a dire essersi studiati molto bene, essersi coordinati; bisogna sempre avere un’aria piuttosto casuale, che non significa essere trasandati.
(Giorgio Armani)

Valigia intelligente. La valigia è intelligente proporzionalmente alla sicurezza di sé di chi la prepara. Chiunque sappia in che panni si trova a suo agio, fa valigie perfette in cinque minuti.
(Giorgio Armani)

I cretini non sono mai eleganti. Gli intelligenti invece, anche con due stracci addosso sono vestiti logicamente, quindi sono sempre eleganti.
(Giorgio Armani)

Semplicemente, non ho mai amato la creatività fine a se stessa, l’esplosione di fantasia capace giusto di stupire e lasciare a bocca aperta con creazioni che poi di indossabile non hanno nulla. Anche il più alto volo di fantasia per me deve avere un senso. Deve tradursi in un capo, in un accessorio che poi una donna e un uomo saranno in grado di portare.
(Giorgio Armani)

Gli aggettivi con i quali mi identifico, come persona e stilista, sono: preciso, pignolo, rigoroso, intransigente, leale, costante, determinato, appassionato. La mia moda nasce da un lavoro di sottrazione, dal rispetto per chi indossa l’abito, dall’idea di creare uno stile capace di resistere, pur evolvendosi nel tempo.
(Giorgio Armani)

Lo stile consiste nel corretto bilanciamento tra sapere chi sei, che cosa va bene per te e come vuoi sviluppare il tuo carattere. I vestiti diventano l’espressione di questo equilibrio.
(Giorgio Armani)

Il mio percorso di stile parte da poche linee vergate sulla carta e si conclude in un’immagine fatta di pochi elementi combinati in maniera sottile. Perché, ne sono convinto, la semplicità è forza. Semplice non è mai il punto di partenza, ma sempre il punto d’arrivo.
(Giorgio Armani)

La legge del lusso non è aggiungere, ma togliere.
(Giorgio Armani)

Non ballo più. Ho smesso di ballare a 25 anni per non sfiorare il ridicolo.
(Giorgio Armani)






Rigore necessario. Il rigore nei sentimenti mi è necessario almeno quanto quello della forma.
(Giorgio Armani)

Esibire il denaro è volgare. Anche quando mi sono ritrovato benestante, ho agito con cautela. Ho sempre ritenuto volgare l’esibizione del denaro.
(Giorgio Armani)

Chi fa la moda è un artista legato strettamente a doppio filo all’ industria.
(Giorgio Armani)

La volgarità è la malattia della finta modernità.
(Giorgio Armani)

L’eccentricità è un pensiero che dà nuovo significato alla normalità, un modo per sviarla. Ma deve essere istintiva, o si percepisce una fatica che trasmette solo un senso di pesantezza. Penso che il mio gusto per l’eccentrico si andato in parallelo con quello per il rigore.
(Giorgio Armani)

Crescere non vuol dire altro che adattare il mondo perfetto delle idee a quello imperfetto della realtà.
(Giorgio Armani)

Il creativo sicuro è un cretino.
(Giorgio Armani)