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venerdì, Gennaio 17, 2025
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Le più belle frasi e citazioni sul sessoRaccolta completa

Le più belle frasi e citazioni sul sesso

Sesso
Il sesso è ciò che normalmente si fa in una relazione di tipo sessuale e comprende tutte le forme di stimolazione che donano piacere all’altro.
Anche se il sesso per lo più delle volte, viene considerato un argomento sporco, e sia tuttora un tabù per molte persone,
il sesso è molto importante: senza di esso non avverrebbe la riproduzione, sia umana che animale.
Nel passato era una pratica abbastanza codificata, che vedeva l’uomo come centrale nel sesso, oggi le cose sono ben più più complicate.
Ci sono vari modi per distinguere i diversi tipi di sesso, e variano in base all’ orientamento sessuale delle persone coinvolte.
Omosessuale, eterosessuale o bisessuale, a seconda della distanza tra le persone coinvolte (il cybersex, per esempio, è il sesso che avviene attraverso l’uso di una rete informatica frapposta tra gli individui che vi partecipano), in base alle parti del corpo coinvolte (il sesso anale e il sesso orale ne sono un esempio) ecc.
Ma non dimentichiamo, che tra due persone innamorate, il sesso è una delle cose più dolci e profonde del donarsi l’ un l’ altro!
Qualunque sia la tipologia che vi ispira di più, noi abbiamo voluto raccogliere le testimonianze degli autori di tutti i tempi in una vasta antologia di frasi, aforismi e citazioni sul sesso.
Henry Miller una volta scrisse “il sesso è una dele nove ragioni per la reincarnazine: le altre otto non sono importanti.”
C’è chi come Andy Warhol la pensa diversamente e affermò che “il sesso è il più grande niente di tutti i tempi”.
E’ pur vero che la sessuilità governa gli aspetti sociali e il modo di agire delle persone.
Le frasi sul sesso che troverete in questa categoria sono importanti per aiutare voi tutti a capire la psicologia, la cultura, le interazioni, vita relazionale, le interazioni e la biologia di chi vi sta intorno.
Buona lettura 😉

Le più belle Frasi e citazioni sul sesso

Il sesso deve essere innaffiato di lacrime, di risate, di parole, di promesse, di scenate, di gelosia, di tutte le spezie della paura, di viaggi all’estero, di facce nuove, di romanzi, di racconti, di sogni, di fantasia, di musica, di danza, di oppio, di vino.
(Anaïs Nin)

Il sesso è l’arte di controllare la mancanza di controllo.
(Paulo Coelho)

Il sesso è sporco solo se è fatto bene.
(Woody Allen)

Subito dopo essere vivi, la fatica più grossa è fare del sesso.
(Andy Warhol)

In principio era il verbo. No, in principio era il sesso.
(Antonio Gramsci)

Risparmiate l’acqua, fate la doccia con un amico.
(Mae West)

Legare l’amore al sesso è stata una delle trovate più bizzarre del Creatore.
(Milan Kundera)

Il sesso senza amore è un’esperienza vuota, ma tra le esperienze vuote è tra le migliori.
(Woody Allen)

Le donne recriminano sul sesso più degli uomini. Le loro lamentele si dividono in due grandi categorie:
1) Non abbastanza
2) Troppo.
(Ann Landers)

La differenza tra l’amore e il sesso è che il sesso allevia le tensioni e l’amore le provoca.
(Woody Allen)

Nella vita non importa con chi vai, ma con chi vieni.
(Anonimo)

La bisessualità raddoppia immediatamente le tue chances al sabato sera.
(Woody Allen)

Ci sono solo due cose che un uomo e una donna possono fare in un giorno di pioggia. E a me non piace vedere la televisione.
(Carol Burnett)

Una cosa è certa: il peggiore dei pompini sarà sempre meglio, per dire, della più profumata delle rose… del più fantastico dei tramonti. Delle risate dei bambini. Io non credo che leggerò mai una poesia bella quanto uno di quegli orgasmi che ti mandano a fuoco, ti fanno venire i crampi al culo, ti inondano le budella. Dipingere un quadro, comporre un’opera, sono tutte cose che fai per riempire il tempo tra una scopata e l’altra.
(Chuck Palahniuk)

Si deve essere portati naturalmente al sesso e poi c’è una tecnica da imparare, visto che la scena non dura dieci minuti e non puoi raggiungere l’orgasmo quando vuoi. La scena dura quanto decide il regista: può andare avanti per una o per otto ore.
(Rocco Siffredi)

Il sesso è come il bridge: se non hai un buon partner, meglio che tu abbia una buona mano.
(Charles Pierce)

Il sesso è una trappola della natura per evitare l’estinzione.
(Friedrich Nietzsche)

Il sesso è tutto nella testa. Battiti del polso e secrezioni non hanno niente a che fare col sesso. È per questo che tutti i best-seller sul sesso non valgono un cazzo. Insegnano alla gente a scopare con i genitali, non con la testa.
(Erica Jong)

Un uomo non avrebbe i due terzi dei problemi che ha se non continuasse a cercare una donna da scopare. È il sesso a sconvolgere le nostre vite, solitamente ordinate.
(Philip Roth)

Il sesso non è tutto, ma senza il sesso tutto è niente.
(Roberto Gervaso)

Il sesso è come il sonno: non se ne può fare a meno, ma uno non passa tutta la vita a letto.
(Evan Hunter)

Cominciai a guardarle su per le gambe. Mi sono sempre piaciute le gambe. È stata la prima cosa che ho visto quando sono nato. Ma allora stavo cercando di uscire. Da quel momento in poi ho sempre tentato di andare nell’altra direzione, ma con fortuna piuttosto scarsa.
(Charles Bukowski)

Il sesso è più eccitante sullo schermo e tra le pagine che tra le lenzuola.
(Andy Warhol)

Ci può essere sesso senza amore, ma non amore senza sesso.
(Alberto Moravia)

Tra tutte le aberrazioni sessuali, forse la più bizzarra è la castità.
(Rémy de Gourmont)

L’astinenza si vendica sempre. Nell’uno produce pustole, nell’altro leggi sul sesso.
(Karl Kraus)

Si può dire che non ci sia nessun individuo sano che non aggiunga al normale scopo sessuale qualche elemento che si possa chiamare perverso; e la universalità di questo fatto basta per sé sola a farci comprendere quanto sia inappropriato l’uso della parola perversione come termine riprovativo.
>(Sigmund Freud)

Il sesso è la consolazione che si ha quando non si può avere l’amore.
(Gabriel García Márquez)

Il sesso è sporco solo quando non ti lavi.
(Madonna)

Sposarsi per il sesso è come comprare un Boeing 747 per le noccioline gratis.
(Jeff Foxworthy)

Ho provato diverse varietà di sesso. La posizione convenzionale mi rende claustrofobica, e le altre o mi fanno venire il collo rigido o mi slogano la mascella.
(Tallulah Bankhead)

Gli uomini raggiungono l’apice della loro attività sessuale a diciotto anni. Le donne lo raggiungono a trentacinque. Non hai la sensazione che Dio ci stia giocando un brutto scherzo?
(Rita Rudner)

Ogni generazione pensa di aver inventato il sesso.
(Andrew Stephen Grove)

Il sesso non è la risposta. Il sesso è la domanda. “Sì” è la risposta.
(Swami X)

Agli uomini piacciono così tanto i pompini.
Solo perché è l’unico momento in cui hanno 10 minuti di silenzio.
(manuela_reich)

Per le donne i migliori afrodisiaci sono le parole. Il punto G è nelle orecchie. Colui che cerca più in basso sta sprecando il suo tempo.
(Isabel Allende)

Non ricordo se la mia prima esperienza fu omosessuale o eterosessuale: sono sempre stato troppo educato per fare domande.
(Gore Vidal)

E’ tutto relativo.
Un bacio può essere volgare e un pompino elegante.
(amoreacido)

Cari uomini,
Se spogliando una donna vi accorgete che ha il reggiseno coordinato alle mutandine, è stata lei a decidere di portarvi a letto.
(Barbyeturica)

La gente farebbe di tutto pur di farsi una scopata.
Perfino innamorarsi.
(manuela_reich)

Il sesso è una connessione plug’n’play necessaria per la sincronizzazione di due individui
(dlavolo)

Ho conosciuto una ragazza, ci siamo piaciuti e abbiamo fatto l’amore. Ma poi ci siamo visti su facebook e non è scattato niente.
(postofisso2012)

Nove volte su dieci gli uomini chiavano così male che se le donne fossero andate a farsi un giro in funivia col vento dentro le cosce avrebbero goduto di più.
(Aldo Busi)

La guerra fra i sessi è l’unico tipo di guerra in cui i nemici dormono regolarmente insieme.
(Quentin Crisp)

Care donne che vi lamentate delle prestazioni sessuali dei vostri uomini,
se l’hanno chiamato pene e non gioie, ci sarà un motivo
(Nicola Brunialti)

Ti piacerebbe raderti l’inguine? A furia di succhiartelo, ho smesso di usare il filo interdentale.
(Sex and The City)

Il cazzo è una bella invenzione anatomica-simbolica: piacevole, di forma estroflessa,
con questi ritmi natural-innaturali di bassa-alta marea a comando,
è anche il segmento, unico, che permette all’uomo di congiungersi con lo spazio fuori di sé e perforare,
violare il buio, e di perdere per un attimo memoria dell’intollerabile solitudine dell’essere uomo
per riempire il Buco e farne tutt’uno con esso e sconfiggere l’ossessione della morte in sé.
(Aldo Busi)

A noi donne non è permesso entrare dentro col corpo, solo con l’anima.
(Seriotonina)

Il sesso non è tutto, ma senza il sesso tutto è niente.
(Roberto Gervaso)

Se il chiavare non fosse la cosa più importante della vita,
la Genesi non comincerebbe di lì.
(Cesare Pavese)

Il sesso è peccato… farlo male.
(Roberto “Freak” Antoni)

L’amore è una commedia in un atto: quello sessuale.
(Enrique Jardiel Poncela)

L’amore è prosa, il sesso è poesia.
(Arnaldo Jabor)

Tutto nel mondo è sesso, tranne il sesso. Il sesso è potere.
(Oscar Wilde)

Dopo anni di vita in comune la vita sessuale si limita a sporadici agguati notturni.
E nel buio, tra libido e delirio onirico,
succede spesso che lui sogni di lottare con un polipo,
e lei si illuda di baciare il suo primo ragazzo.
(Alfredo Accatino)

Non so mai quando fare la prima mossa.
In genere aspetto la facesse lei.
Ieri sera ad una festa una ragazza bellissima mi ha offerto da bere,
e poi mi ha invitato a casa sua.
Mi fa: Scusa un attimo.
Quando ritorna è completamente nuda.
Si siede sulle mie ginocchia, comincia ad accarezzarmi,
a baciarmi dappertutto, e allora ho pensato:
Daniele, questa occasione non fartela scappare!
E così mi sono fatto dare il suo numero di telefono.
(Daniele Luttazzi)

Qualcuno mi raccontò una storia divertente su un crociato che aveva messo la cintura di castità alla moglie,
lasciando la chiave in custodia al suo migliore amico, in caso fosse morto.
Aveva appena percorso poche miglia,
quando vide l’amico galoppargli dietro furiosamente, gridando:
‘Mi hai dato la chiave sbagliata!’
(Anaïs Nin)

Prima del matrimonio mamma mi ha spiegato:
“L’uomo deve stare sopra e la donna sotto”.
Io e mio marito abbiamo dormito per tre anni in un letto a castello.
(Joan Rivers)

Il massimo desiderio sessuale di un uomo è una vergine con l’esperienza di una puttana.”
(Edward Dahlberg)

C’è amore senza sesso,
c’è sesso senza amore e poi ci sono io senza entrambi.
(pao_lost)

Ormai il sesso brucia più giga che calorie
‏(La_JejeJeje)

È vero che l’uomo pensa al sesso ma se lo fa mentre gli mostri le tette ha vinto lui,
se lo fa mentre ti guarda negli occhi hai vinto tu.
(Terza_Nota)

Se Dio avesse voluto che facessimo amore di gruppo,
immagino che ci avrebbe dotato di più organi.
(M. Bradbury)

Secondo un recente studio, la metà degli uomini pensa al sesso fino a venti volte al giorno.
L’altra metà invece ci pensa una volta soltanto, ma per sedici ore consecutive.
(Anonimo)

Il sesso è stata la cosa più divertente che ho fatto senza ridere.
(Woody Allen)

Signore rendimi casto, ma non subito!
(Sant’Agostino)

In ogni incontro erotico c’è un personaggio invisibile e sempre attivo: l’immaginazione.
(Octavio Paz)

Il membro maschile è ciò che c’è di più leggero al mondo. Un semplice pensiero lo solleva.
(Frédéric Dard)

Il sesso è il prezzo che le donne pagano per sposarsi. Il matrimonio è il prezzo che gli uomini pagano per fare sesso.
(Allan Pease)

Gli uomini hanno il cuore nel sesso; le donne hanno il sesso nel cuore.
(Malcolm De Chazal)

Le donne hanno bisogno di una ragione per fare sesso. Gli uomini solo bisogno di un posto.
(Billy Crystal)

Nel sesso Si può imparare la tecnica, ma mai un sentimento,
e il sentimento è il fattore principale, perché l’arte di dare piacere è l’arte dell’amore e della devozione;
senza amore la tecnica più perfetta è priva di valore e diventa solo un artificio senza anima.
(A. Costler)

Era talmente snodata che a volte, facendo l’amore, finivamo per ritrovarci faccia a faccia.
(Daniele Luttazzi)

Un intellettuale è una persona che ha scoperto qualcosa di più interessante del sesso.
(Aldous Huxley)

Perché dovremmo accettare consigli sul sesso dal Papa?
Se ne sa qualcosa, c’è un errore
(George Bernard Shaw)

Ho letto tutto il Kamasutra. Alla fine lui muore
(Marcosalvati)

La grande differenza tra sesso per soldi e sesso gratis è che il sesso per i soldi di solito costa meno.
(Brendan Francis)

Erezione: un fenomeno verticale per un desiderio orizzontale.
(Fulvio Fiori)

Comprare il sesso col denaro è come comprare un chilo di bucce a forme di mele:
il chilo è sempre un chilo, ma la polpa non è compresa nel baratto.
(Aldo Busi)

Nell’arco della vita l’attività sessuale si svolge a forma di cerchio.
Comincia dove finisce, con le carezze.
(Carlo Gragnani)

Tranquilli, le donne intelligenti sanno fare sesso come quelle stupide,
e dopo non dovete nemmeno far finta di amarle.
(Iparchia)

L’impotenza è quel fenomeno che si verifica quando la forza d’attrazione della Terra risulta maggiore della forza d’attrazione della donna
(Anonimo)

L’unico atto sessuale contro natura è quello che non è possibile eseguire.
(Alfred Kinsey)

Fare sesso a novanta anni è come giocare a biliardo con una corda.
(George Burns)

Il sesso sta alla radice della vita, e non potremo mai imparare a rispettare profondamente la vita fino a che non sapremo comprendere il sesso.
(Havelock Ellis)

Le donne preferiscono gli uomini che le prendono senza comprenderle, agli uomini che le comprendono senza prenderle.
(Marcel Prévost)

Le donne mature sono le migliori perché pensano sempre che per loro potrebbe essere l’ultima volta.
(Ian Fleming)

Caro, sei davvero un grande amatore…
Faccio molto esercizio da solo!
(Woody Allen)

L’amore è una questione di chimica, ma il sesso è una questione di fisica.
(Anonimo)

– Qual è la tua posizione preferita ?
– La Stonehenge
– E com’è ?
– Io le chiedo di fare sesso, lei dice no e io ci metto una pietra sopra
(Ty_Il_Nano, Twitter)

E smettetela di parlare di Pompini di qua Pompini di la
Mia moglie me l’ha detto che è una leggenda metropolitana e che non esistono
(IlBomma, Twitter)

Castità: la più innaturale delle perversioni sessuali.
(Aldous Huxley)

Il sesso: la posizione è ridicola, il piacere passeggero, la spesa eccessiva.
(Lord Chesterfield)

Si può perdere la verginità anche con un pensiero.
(San Girolamo)

L’amore sessuale in teologia è un peccato, in giurisprudenza un’intesa illecita, in medicina è un oltraggio meccanico, e la filosofia di queste cose non si occupa affatto.
(Karl Kraus)

Penso che sia divertente che fossimo più liberi in materia di sesso nel quarto secolo AC. Ed è anche un po’ sconcertante.
(Angelina Jolie)

La vera tragedia è quando hai il sesso nel cervello, invece che qualche centimetro più sotto, dove dovrebbe essere.
(D.H. Lawrence)

Quando una coppia fa l’amore, sono presenti almeno quattro persone: la coppia in questione e le due persone a cui stanno pensando.
(Sigmund Freud)

Quando il sesso va bene, conta il dieci per cento in una relazione. Quando va male, rappresenta il novanta per cento della relazione.
(Michael Broohs)

Per l’uomo sano basta la donna. Per l’uomo erotico basta la calza per giungere alla donna. Per l’uomo malato basta la calza.
(Karl Kraus)

Facciamo così: tu vai su e mettiti a letto. E se fra un’ora non sono arrivata, comincia pure senza di me.
(Talullah Bankhead)

– Caro Daniele, hai mai avuto un orgasmo simultaneo con la tua ragazza?
– No. Ma ci sono sei miliardi di persone al mondo. Sono sicuro che l’avrò avuto insieme a qualcuna.
(Daniele Luttazzi)

Il massimo desiderio sessuale di un uomo è una vergine con l’esperienza di una puttana.
(Edward Dahlberg)

Quando una donna decide di andare a letto con un uomo, non esiste ostacolo che non salti, né fortezza che non abbatta, né considerazione morale che non sia disposta a superare per il fondamento: non c’è cristo che tenga.
(Gabriel Garcia Marquez)

Il sesso con lei era diventato un incubo. Quando stava sopra, non si muoveva abbastanza. Capisci che non si muove abbastanza quando riesci a costruire castelli di carta sulla sua schiena.
(Daniele Luttazzi)

L’istruzione sulle questioni sessuali è altrettanto importante dell’istruzione sui cibi da mangiare, tuttavia non soltanto non si insegna ai nostri adolescenti la fisiologia del sesso, ma non li si avverte neppure che può esistere la più forte attrazione sessuale tra persone che sono invece così incompatibili nei gusti e nei caratteri, che non potrebbero vivere insieme più di una settimana
(George Bernard Shaw)

La riproduzione del genere umano è una grande meraviglia e mistero. Se Dio mi avesse consultato in materia, gli avrei consigliato di continuare la generazione della specie modellandola dall’argilla, come è stato fatto per Adamo.
(Martin Lutero)

L’erezione è come la Teoria della Relatività – più ci pensi, più diventa difficile.
(Anonimo)

Perverso è uno che usa una piuma; pervertito è uno che usa tutto il pollo
(Anonimo)

Le vere perversioni non si trovano mai belle e confezionate: uno impiega una vita a scoprirle, cioè ad inventarsele, e poi, se sono vere e sospirose, non sono trasmissibili a nessun altro.
(Aldo Busi)

Mi piacerebbe incontrare l’uomo che ha inventato il sesso e vedere su quale progetto sta lavorando ora.
(Anonimo)

La differenza tra cinema erotico e pornografico? Dipende solo da come illumini il set.
(Gloria Leonard)

– Guarda, puoi essere pure Brad Pitt, ma se non azzecchi i congiuntivi…
– 28 centimetri
– Ah…
(schiva_questa, Twitter)

Non so perché agli uomini piaccia tanto l’ingoio, ma a me piace perché poi non devo pulire il divano.
(chiarishka, Twitter)

Il sesso: l’unico sport che migliora di qualità quando la luce si spegne.
(Anonimo)

Due cose mi piacciono della vita. La seconda è viaggiare.
(Roberto Benigni)

Di tanto in tanto, una donna è un sostituto ragionevole della masturbazione. Ma naturalmente, ci vuole molta immaginazione.
(Karl Kraus)

Non denigrate la masturbazione – è sesso con qualcuno che ami.
(Woody Allen)

Ritengo sia da selvaggi fare all’amore nudi.
(Kim Basinger)

Per avere successo con l’altro sesso, dille che sei impotente. Non vedrà l’ora di confutarti.
(Cary Grant)

Il sesso: il primo o uno dei primi esperimenti di divisione del lavoro.
(Samuel Butler)

Il sesso è una delle nove ragioni della reincarnazione. Le altre otto sono prive di importanza.
(Henry Miller)

Il sesso è la cosa che richiede la minor quantità di tempo e provoca la maggior quantità di guai.
(John Barrymore)

L’amore è la risposta, ma mentre aspettate la risposta, il sesso può suggerire delle ottime domande.
(Woody Allen)

Il vero uomo una volta si accendeva la sigaretta dopo aver fatto l’amore. Adesso legge le notifiche.
(art_Yuks)

Onan, Sade, Masoch, che uomini fortunati! Poiché né i loro nomi né le loro scoperte saranno mai fuori moda.
(E.M. Cioran)

L’orgasmo è il coinvolgimento totale del corpo: mente, corpo, anima, tutti insieme. Tu vibri, l’intero essere vibra, dalle dita dei piedi alla testa. Non sei più in controllo; l’esistenza ha preso possesso di te e tu non sai chi sei, è come una follia, è come un sonno, è come la meditazione, è come la morte.
(Osho)

Solo il battito all’unisono del sesso e del cuore può creare l’estasi.
(Anaïs Nin)

È facile togliersi i vestiti e fare sesso. Le persone lo fanno continuamente. Ma aprire la tua anima a qualcuno, lasciarlo entrare nelle tue paure, nel tuo futuro, nel tuo sorriso, questo è essere nudi.
(Marilyn Monroe)

Il modo in cui fai l’amore è il modo in cui Dio sarà con te.
(Rumi)

C’è chi dice che Dio sia donna. Falso. Se fosse donna lo sperma saprebbe di Nutella.
(Daniele Luttazzi)

Il sesso è come il sonno: non se ne può fare a meno. Ma uno non passa tutta la vita a letto.
(Evan Hunter)

Il sesso è il più grande niente di tutti i tempi.
(Andy Warhol)

Dio ha dato agli uomini sia un pene sia un cervello, ma non abbastanza sangue per poterli irrorare entrambi contemporaneamente
(Robin Williams)

La figa è la miglior amica dell’uomo.
Intrappolata nella sua peggior nemica.
(manuela_reich)

Chi ha comandato ai sessi di essere diversi, e non di alternarsi come le stagioni o di succedersi come il giorno e la notte?
(Jean Baudrillard)

Quando il sesso era misterioso aveva un certo fascino che ora non ha più. I nostri antenati amavano donne che portavano sei paia di mutande e destavano passioni che oggi non suscitano più.
(Eugenio Montale)

La maggior parte degli atti sessuali sono solo un sostituto, una protesi, una falsificazione delle pulsioni più segrete, più bastarde, più irriproducibili. Quello che a volte non riusciamo a confessare neppure a noi stessi.
(Anonimo)

E’ quasi impossibile conciliare le esigenze dell’istinto sessuale con quelle della civiltà.
(Sigmund Freud)

Il vero uomo pensa solo a 5 cose: – Sesso – Sesso – Sesso – Tette – ERA RIGORE NETTO
(Totonno1980)

La spinta sessuale è la più completa manifestazione esterna della volontà di vita, quello che può dirsi il concentrato di tutte le volontà.
(Arthur Schopenhauer)

Il dramma è quando hai il sesso in testa invece che dove dovrebbe essere naturalmente.
(David Herbert Lawrence)

Le più belle frasi di Mahatma GandhiRaccolta completa

Le più belle frasi di Mahatma Gandhi

Mohandas Karamchand Gandetto,noto come Mahatma Gandhi (N. 2/10/1869 – M.30/01/1948)
è stato un politico, filosofo e avvocato indiano.
Gandhi è stato la più importante guida spirituale dell’India, in particolar modo conosciuto come Mahatma (tradotto dal sanscrito “grande anima”), nome che gli venne conferito per la prima volta dal poeta Rabindranath Tagore.
Un altro suo soprannome è Bapu, che in hindi significa “padre”.
Gandhi è stato riconosciuto come Padre della nazione e il giorno della sua nascita (2 ottobre) è un giorno festivo in India. Questa data è stata anche dichiarata “Giornata internazionale della non violenza”.
Abbiamo diverse opere di Gandhi, tradotte in italiano:

-Guida alla salute ed altri saggi morali e sociali,
-Il tormento dell’India.
Mahatma Gandhi. Autobiografia.
-Guida alla salute e alla sessualità. Insegnamenti per gli indiani e per gli occidentali  perché ritrovino la salute e il benessere nella vita sessuale.
-Pensieri.
-Antiche come le montagne. La vita e il pensiero di M. K. Gandhi attraverso i suoi scritti.
-Le parole di Gandhi.
-La forza della non violenza.
-La mia vita per la libertà.
-Teoria e pratica della non-violenza.
-Il coraggio della non-violenza.
Ogni giorno un pensiero.

-Tu non ucciderai. Testi non violenti, con Lev Nikolaevič Tolstoj e Martin Luther King.
Gandhi ai giovani.
-L’arte di vivere.
-Gandhi ci parla di Gesù.
-Villaggio e autonomia. La nonviolenza come potere del popolo.
-Mohan Mālā. Una pagina al giorno scelta da R. K. Prabhu.
-Civiltà occidentale e rinascita dell’India. La nonviolenza come liberazione individuale e collettiva.
-La cura della natura.
-Gandhi commenta la Bhagavad Gita. Una grande opera spiegata da un grande maestro. -Conversazioni tenute dal Mahātmā in India, presso l’Ashram Satyagraha di Ahmedabad.
-Tempio di verità.

-Vivere per servire.
-La forza della verità. Scritti etici e politici.
-Frammenti di un’amicizia senza confini. Gandhi e sorella Maria.
Gandhi parla di se stesso.
-La voce della verità.
-Il mio credo, il mio pensiero.
-Sulla violenza, Linea d’ombra.
-Buddismo, cristianesimo, islamismo. Le mie considerazioni.
-Aforismi e pensieri.
-L’induismo.
-Parole di pace.
-I valori della vita. Massime spirituali.
Gandhi. Il santo e lo statista. Testi tratti dai suoi discorsi e scritti, Valstagna.
-Il libro della saggezza.
-Una grande anima. Pensieri spirituali per la vita concreta.
-Breviario, Sant’ Arcangelo di Romagna.
-Precetti e insegnamenti del Mahatma Gandhi.
-La resistenza non violenta.
-Perle del Mahatma Gandhi.
-Chi segue il cammino della verità non inciampa. Parole a un amico.
-Per la pace. Aforismi.
-Una guerra senza violenza. La nascita della nonviolenza moderna.
-In cammino verso Dio.
-Pace. Parole di pace, verità e non violenza.
-Pensieri sulla vita.
-La prova del fuoco. Nonviolenza e vita animale.
Gandhi. [Pensieri sulla civiltà moderna, la religione, la nonviolenza].
-Le grandi religioni. Induismo, buddismo, cristianesimo, islamismo.
-Vi spiego i mali della civiltà moderna.
Da queste opere e da molti discorsi di Gandhi, sono state estrapolate, frasi e citazioni che tutt’ora sono presenti nel web.
Di seguito abbiamo realizzato una raccolta completa delle più belle frasi di Mahatma Gandhi
Buona lettura 😉






Frasi di Mahatma Gandhi

Il coraggio è il primo requisito della spiritualità. I vili non possono mai essere morali.
(Mahatma Gandhi)

La voce di nessun uomo potrà mai giungere dove giunge la sottile, silenziosa voce della coscienza.
(Mahatma Gandhi)

Non voglio che la mia casa sia circondata da mura e che le mie finestre siamo sigillate. Voglio che le culture di tutti i paesi possano soffiare per la mia casa con la massima libertà. Ma mi rifiuto di essere cacciato via da chiunque.
(Mahatma Gandhi)

Il sentiero della nonviolenza richiede molto più coraggio di quello della violenza.
(Mahatma Gandhi)

Occhio per occhio fa sì che si finisca con l’avere l’intero mondo cieco.
(Mahatma Gandhi)

Io non amo affatto la parola tolleranza, ma non ne ho trovate di migliori.
(Mahatma Gandhi)

Nel mondo c’è quanto basta per le necessità dell’uomo, ma non per la sua avidità.
(Mahatma Gandhi)

Chiunque abbia qualcosa che non usa, è un ladro.
(Mahatma Gandhi)

L’uomo è dove è il suo cuore, non dove è il suo corpo.
(Mahatma Gandhi)

Non devi perdere fiducia nell’ umanità. L’umanità è un oceano; se poche gocce dell’oceano sono sporche, l’oceano non diventa sporco.
(Mahatma Gandhi)

Per me è sempre stato un mistero perché gli uomini si sentano onorati quando impongono delle umiliazioni a propri simili.
(Mahatma Gandhi)

Credere in qualcosa e non viverla, è disonestà.
(Mahatma Gandhi)

La differenza fra ciò che facciamo e ciò che siamo capaci di fare sarebbe sufficiente a risolvere molti dei problemi del mondo.
(Mahatma Gandhi)

La felicità e la pace del cuore nascono dalla coscienza di fare ciò che riteniamo giusto e doveroso, non dal fare ciò che gli altri dicono e fanno.
(Mahatma Gandhi)

Se esiste un uomo non violento, perché non può esistere una famiglia non violenta? E perché non un villaggio? una città, un paese, un mondo non violento?
(Mahatma Gandhi)

Prendi un sorriso, regalalo a chi non l’ha mai avuto.
Prendi un raggio di sole, fallo volare là dove regna la notte.
Scopri una sorgente, fa’ bagnare chi vive nel fango.
Prendi una lacrima, passala sul volto di chi non ha mai pianto.
Prendi il coraggio mettilo nell’animo di chi non sa lottare.
Scopri la vita, raccontala a chi non sa capirla.
Prendi la speranza e vivi nella sua luce.
Prendi la bontà e donala a chi non sa donare.
Scopri l’amore e fallo conoscere al mondo.
(Mahatma Gandhi)

Non ho nulla di nuovo da insegnare al mondo. La verità e la non violenza sono antiche come le montagne.
(Mahatma Gandhi)

La nonviolenza è la più grande forza a disposizione dell’umanità. È più potente della più potente arma di distruzione che l’ingegno dell’uomo abbia mai escogitato. Quella della distruzione non è la legge degli umani.
(Mahatma Gandhi)

Non violenza è la forza dell’anima o l’energia della divinità dentro di noi. Diventiamo simili a Dio nella misura in cui realizziamo la nonviolenza.
(Mahatma Gandhi)

Nessun uomo è inutile, se allevia il peso di qualcun altro.
(Mahatma Gandhi)

Ama il peccatore ma odia il peccato.
(Mahatma Gandhi)

La pietà è la radice della religione, mentre l’amore del corpo è la radice dell’egoismo.
(Mahatma Gandhi)

Potreste cavarmi gli occhi, ma questo non potrebbe uccidermi. Potreste tagliarmi il naso, ma nemmeno questo mi ucciderebbe. Distruggete, invece, la mia fede in Dio, e sarò morto.
(Mahatma Gandhi)

Dovunque c’è verità deve essere data con amore, o il messaggio e il messaggero verranno rifiutati.
(Mahatma Gandhi)

È meglio, quando si prega, avere un cuore senza parole piuttosto che delle parole senza un cuore.
(Mahatma Gandhi)

La vera bellezza dopo tutto sta nella purezza di cuore.
(Mahatma Gandhi)

È la qualità del nostro lavoro che piacerà a Dio e non la quantità.
(Mahatma Gandhi)

L’unico tiranno che accetto in questo mondo è la voce silenziosa dentro di me.
(Mahatma Gandhi)

Quello che è vero è che l’onestà è incompatibile con l’accumulo di una grossa fortuna.
(Mahatma Gandhi)

È indegno dell’uomo perdere la propria individualità e diventare una mera rotella nell’ ingranaggio.
(Mahatma Gandhi)

La vera felicità dell’uomo sta nell’ accontentarsi. Chi è insoddisfatto, per quanto possieda, diventa schiavo dei suoi desideri.
(Mahatma Gandhi)

Cerca invano chi vuole il ramo e dimentica la radice.
(Mahatma Gandhi)

Un no pronunciato con convinzione è molto migliore di un sì pronunciato unicamente per compiacere o, ancora peggio, per evitare problemi.
(Mahatma Gandhi)

Una passione bruciante abbinata a un assoluto distacco è la chiave di ogni successo.
(Mahatma Gandhi)

I ricchi hanno una quantità superflua di cose di cui non hanno bisogno, e che perciò sono trascurate e sciupate, mentre milioni di individui muoiono di fame per mancanza di sostentamento. Se ciascuno possedesse soltanto quello che gli occorre, nessuno sarebbe nel bisogno e tutti vivrebbero soddisfatti. Così come stanno le cose, i ricchi sono insoddisfatti non meno dei poveri. Il povero vorrebbe diventare milionario, e il milionario multimilionario.
(Mahatma Gandhi)

Gli animali che vivono una vita semplice e libera non muoiono di fame, fra loro non si trovano ricchi e poveri, chi mangia molte volte al giorno e chi non ha da sfamarsi; queste differenze esistono solo in mezzo agli uomini. E tuttavia continuiamo a crederci superiori agli animali.
(Mahatma Gandhi)

Un genitore saggio lascia che i figli commettano errori. È bene che una volta ogni tanto si scottino le dita.
(Mahatma Gandhi)

Dio non ci dimentica mai; siamo noi che dimentichiamo Lui.
(Mahatma Gandhi)

I deboli non possono perdonare. Il perdono è l’attributo dei forti.
(Mahatma Gandhi)

La forza non deriva dalla capacità fisica. Deriva da una volontà indomabile.
(Mahatma Gandhi)

La paura ha la sua utilità, la vigliaccheria non ne ha affatto.
(Mahatma Gandhi)

L’uomo è uno scolaro e il dolore è il suo maestro.
(Mahatma Gandhi)

La mia esperienza mi ha portato a constatare che il modo migliore per ottenere giustizia è trattare gli altri con giustizia.
(Mahatma Gandhi)

Io amo e stimo Gesù, ma non sono cristiano. Lo diventerei se solo vedessi un cristiano comportarsi come lui.
(Mahatma Gandhi)

Dio non ha religione.
(Mahatma Gandhi)

Proprio come un albero ha un milione di foglie, similmente, anche se Dio è uno solo, sono sorte tante religioni quanti gli uomini e le donne, anche se tutte radicate nello stesso unico Dio.
(Mahatma Gandhi)

Chi pensa che la religione non debba avere nulla a che fare con la politica, non ha capito nulla né della religione né della politica.
(Mahatma Gandhi)

Nulla consuma il corpo quanto l’ansia e chi ha fede in Dio dovrebbe vergognarsi di essere preoccupato per qualsivoglia cosa.
(Mahatma Gandhi)

La supplica, l’adorazione, la preghiera non sono superstizioni, sono atti più reali del mangiare, del bere, del sedere o del camminare. Non è un’esagerazione dire che essi soli siano reali e che tutto il resto sia irreale.
(Mahatma Gandhi)

Che cos’è la verità? Domanda difficile, ma ho deciso per quanto mi concerne che è quella che ti dice la tua voce interiore.
(Mahatma Gandhi)

In materia di coscienza, la legge della maggioranza non ha valore.
(Mahatma Gandhi)

L’assenza di paura non significa arroganza o aggressività. Quest’ultima è in sé stessa un segno di paura. L’assenza di paura presuppone la calma e la pace dell’anima. Per essa è necessario avere una viva fede in Dio.
(Mahatma Gandhi)

Non volendo pensare a quello che mi porterà il domani, mi sento libero come un uccello.
(Mahatma Gandhi)

È il riformatore che auspica la riforma, non la società, dalla quale egli non deve aspettarsi altro che opposizione, odio e anche persecuzioni mortali.
(Mahatma Gandhi)

Questo mondo è tenuto insieme da vincoli d’amore e di dedizione. La storia non registra i quotidiani episodi d’amore e di dedizione. Registra solo quelli di conflitto e guerra. In realtà, comunque, gli atti d’amore e generosità, a questo mondo, sono molto più frequenti dei conflitti e delle dispute.
(Mahatma Gandhi)

La non violenza assoluta è assenza assoluta dal recar danno ad ogni essere vivente. La non violenza, nella sua forma attiva, è buona disposizione per tutto ciò che vive. Essa è perfetto amore.
(Mahatma Gandhi)

Dato che non penseremo mai nello stesso modo e vedremo la verità per frammenti e da diversi angoli di visuale, la regola della nostra condotta è la tolleranza reciproca. La coscienza non è la stessa per tutti. Quindi, mentre essa rappresenta una buona guida per la condotta individuale, L’imposizione di questa condotta a tutti sarebbe un’insopportabile interferenza nella libertà di coscienza di ognuno.
(Mahatma Gandhi)

L’uomo si distrugge con la politica senza princìpi, col piacere senza la coscienza, con la ricchezza senza lavoro, con la conoscenza senza carattere, con gli affari senza morale, con la scienza senza umanità, con la fede senza sacrifici.
(Mahatma Gandhi)

La vita di un agnello non è meno preziosa di quella di un essere umano. Trovo che più una creatura è indifesa, più ha il diritto ad essere protetta dall’ uomo dalla crudeltà degli altri uomini.
(Mahatma Gandhi)

Limitarsi ad amare chi ci ama non è nonviolenza. Solo l’amare chi ci odia è nonviolenza. So quanto sia difficile seguire questa grandiosa Legge dell’Amore. Ma non è sempre così, con tutte le cose grandi e buone? Amare chi ci odia è la cosa più difficile di tutte. Ma, con la grazia di Dio, anche realizzare questa difficilissima cosa diventerà facile, se lo desideriamo.
(Mahatma Gandhi)

Grandezza e progresso morale di una nazione si possono giudicare dal modo in cui tratta gli animali.
(Mahatma Gandhi)

Qualsiasi cosa tu faccia sarà insignificante, ma è molto importante che tu la faccia.
(Mahatma Gandhi)

La non-violenza è il primo articolo della mia fede: anche l’ultimo articolo del mio credo.
(Mahatma Gandhi)

“Ciò che è impossibile per l’uomo è un gioco da ragazzi per Dio.
(Mahatma Gandhi)

Nessuno può farti più male di quello che fai tu a te stesso.
(Mahatma Gandhi)

E’ meglio confessare i propri errori: ci si ritrova più forti.
(Mahatma Gandhi)

Ogni persona che incontri è migliore di te in qualcosa; in quella cosa impara.
(Mahatma Gandhi)

Finché porterai un sogno nel cuore, non perderai mai il senso della vita.
(Mahatma Gandhi)

Quando la misura e la gentilezza si aggiungono alla forza, quest’ultima diventa irresistibile.
(Mahatma Gandhi)

I doveri verso se stessi, la famiglia, il paese e il mondo non sono indipendenti l’uno dall’altro. Non si può servire il paese facendo torto a se stessi o alla famiglia. Similmente, non si può servire il paese facendo torto al mondo in generale.
(Mahatma Gandhi)

Se un uomo giunge al cuore della propria religione, è giunto al cuore anche delle altre.
(Mahatma Gandhi)

Scopri chi sei e non avere paura di esserlo.
(Mahatma Gandhi)

Non possedere e non rubare sono alleati.
(Mahatma Gandhi)

Ci sono persone nel mondo così affamate, che Dio non può apparire loro se non in forma di pane.
(Mahatma Gandhi)

Se tutti lavorassero per il proprio pane e niente più, ci sarebbe abbastanza cibo e tempo libero per tutti… i nostri bisogni si ridurrebbero al minimo, il nostro cibo si semplificherebbe. Allora mangeremmo per vivere, anziché vivere per mangiare.
(Mahatma Gandhi)

Vivi come se dovessi morire domani. Impara come se dovessi vivere per sempre.
(Mahatma Gandhi)

Un pianeta migliore è un sogno che inizia a realizzarsi quando ognuno di noi decide di migliorare se stesso.
(Mahatma Gandhi)

Serenità è quando ciò che dici, ciò che pensi, ciò che fai, sono in perfetta armonia.
(Mahatma Gandhi)

Voi occidentali, avete l’ora ma non avete mai il tempo.
(Mahatma Gandhi)

Un uomo può uccidere un fiore, due fiori, tre… Ma non può contenere la primavera.
(Mahatma Gandhi)

Se urli tutti ti sentono, se bisbigli solo chi è vicino, ma se stai in silenzio, solo chi ti ama ti ascolta.
(Mahatma Gandhi)

Prima ti ignorano, poi ti deridono, poi ti combattono. Poi vinci.
(Mahatma Gandhi)

Il genere umano può liberarsi della violenza soltanto ricorrendo alla non-violenza. L’odio può essere sconfitto soltanto con l’amore. Rispondendo all’odio con l’odio non si fa altro che accrescere la grandezza e la profondità dell’odio stesso.
(Mahatma Gandhi)

Se potessimo cancellare l’«Io» e il «Mio» dalla religione, dalla politica, dall’ economia ecc., saremmo presto liberi e porteremmo il cielo in terra.
(Mahatma Gandhi)

Tu e io non siamo che una cosa sola. Non posso farti del male senza ferirmi.
(Mahatma Gandhi)

Sii il cambiamento che vorresti vedere avvenire nel mondo.
(Mahatma Gandhi)

Le più belle frasi dal libro di Romeo e GiuliettaRaccolta completa

Le più belle frasi dal film Romeo e Giulietta

Vi presento una raccolta completa delle frasi del film di Romeo e Giulietta.
La tragedia eccellentissima e lamentevole di Romeo e Giulietta, (The Most Excellent and Lamentable Tragedy of Romeo and Juliet) è di William Shakespeare composta tra il 1594 e il 1596, tra le più famose e rappresentate, nonché una delle storie d’amore più popolari.
La travagliata storia dei due protagonisti, nel tempo ha assunto un valore simbolico, diventando l’esempio eccelso dell’amore perfetto.




Le più belle Frasi dal libro di Romeo e Giulietta

“Romeo, Romeo! Perché sei tu Romeo? Ah, rinnega tuo padre!…
Ricusa il tuo casato!…
O, se proprio non vuoi, giurami amore, ed io non sarò più una Capuleti!”
(Dal libro Romeo e Giulietta di William Shakespeare)

Romeo: “io giuro il mio amore sulla luna.” Giulietta:
“Non giurare sulla luna, questa incostante che muta di faccia ogni mese, nel suo rotondo andare!”
(Dal libro Romeo e Giulietta di William Shakespeare)




Perdonami, perdonami di amarti e di avertelo lasciato capire.
(Dal libro Romeo e Giulietta di William Shakespeare)

Amore corre verso amore, così come gli scolari lasciano i loro libri,
per contro,
amore lascia amore con volto corrucciato con cui gli scolari vanno a scuola.
(Dal libro Romeo e Giulietta di William Shakespeare)

Chi non è mai stato ferito ride delle cicatrici altrui. […]
Oh, ma quale luce irrompe da quella finestra lassù?
Essa è l’oriente, e Giulietta è il sole.
Sorgi, bel sole, e uccidi l’invidiosa luna già malata e livida di rabbia, perché tu,
sua ancella, sei tanto più luminosa di lei.
Non servirla, se essa ti invidia;
la sua veste virginale e d’un colore verde scialbo che piace solo agli stupidi.
Gettala via! Ma è la mia dama, oh, è il mio amore!
Se solo sapesse di esserlo! Parla eppure non dice nulla.
Come accade? È il suo sguardo a parlare per lei, e a lui io risponderò.
No, sono troppo audace, non è a me che parla.
Due elle più belle stelle del cielo devono essere state attirate altrove e
hanno pregato gli occhi di lei di scintillare nelle loro orbite durante la loro assenza.
E se davvero gli occhi di lei, gli occhi del suo volto, fossero stelle?
Tanto splendore farebbe scomparire le altre stelle come la luce del giorno fa scomparire la luce di una lampada:
in cielo i suoi occhi brillerebbero tanto che gli uccelli si metterebbero a cantare credendo che non fosse più notte.
(Tratto da Romeo e Giulietta di William Shakespeare)




O sonno che ha sempre gli occhi aperti e non è mai sonno! Questo l’amore che provo, senza sentire amore in esso.
(Dal libro Romeo e Giulietta di William Shakespeare)

Ahimè, perché l’amore, di aspetto così gentile è poi, alla prova, così aspro e tiranno?
(Dal libro Romeo e Giulietta di William Shakespeare)

Io desidero quello che possiedo; il mio cuore, come il mare,
non ha limiti e il mio amore è profondo quanto il mare:
più a te ne concedo più ne possiedo,
perché l’uno e l’altro sono infiniti.
(Dal libro Romeo e Giulietta di William Shakespeare)

Il pericolo è più nei tuoi occhi che non in venti delle loro spade:
se mi guardi con dolcezza, sarò forte contro il loro odio.
(Dal libro Romeo e Giulietta di William Shakespeare)




Ma se non mi ami lascia che mi trovino.
Meglio che il loro odio tolga la mia vita, e non che la tardi senza il tuo amore.
(Dal libro Romeo e Giulietta di William Shakespeare)

Chi non ha mai avuto una ferita, ride di chi ne porta i segni.
(Dal libro Romeo e Giulietta di William Shakespeare)

Occhi, guardatela un’ultima volta,
braccia, stringetela nell’ultimo abbraccio,
o labbra, voi, porta del respiro,
con un bacio puro suggellate un patto senza tempo con la morte che porta via ogni cosa.
(Dal libro Romeo e Giulietta di William Shakespeare)

O mio amore, mia sposa!
La morte, che ha già succhiato il miele del tuo respiro,
nulla ha potuto sulla tua bellezza.
(Dal libro Romeo e Giulietta di William Shakespeare)

L’amore è bensì una nebbia sollevata con il fumo dei sospiri e
se questa si dissipi è un fuoco che sfavilla negli occhi degli amanti e
se sia contrariato non è che un mare nutrito dalle lacrime di quegli stessi amanti.
E che cos’altro può mai esser l’amore se non una follia molto segreta, un’amarezza soffocante e una salutare dolcezza.
(Dal libro Romeo e Giulietta di William Shakespeare)

Il manto della notte mi nasconde ma se non mi ami lascia che mi trovino.
Meglio che il loro odio mi tolga la vita e non che la morte tardi senza il tuo amore.
(Dal libro Romeo e Giulietta di William Shakespeare)




Che significa Montecchi?
Nulla: non una mano, non un piede, non un braccio,
non la faccia, né un’altra parte qualunque del corpo di un uomo.
Che cosa c’è in un nome? Ciò che noi chiamiamo con il nome rosa,
anche se lo chiamassimo con un altro nome,
serberebbe pur sempre lo stesso dolce profumo.
(Dal libro Romeo e Giulietta di William Shakespeare)

Le gioie violente hanno violenta fine,
e muoiono nel loro trionfo,
come il fuoco e la polvere da sparo,
che si distruggono al primo bacio.
Il più squisito miele diviene stucchevole per la sua stessa dolcezza,
e basta assaggiarlo per levarsene la voglia.
Perciò ama moderatamente: l’amore che dura fa così.
(Dal libro Romeo e Giulietta di William Shakespeare)

Che cos’altro è l’amore, se non una pazzia molto discreta,
una amarezza che soffoca, e una dolcezza che fa bene?
(Dal libro Romeo e Giulietta di William Shakespeare)

Chi sei tu che avvolto nella notte inciampi così nei miei pensieri?
(Dal libro Romeo e Giulietta di William Shakespeare)

Buona notte, buona notte! Separarsi è un sì dolce dolore, che dirò buona notte finché non sarà mattina.
(Dal libro Romeo e Giulietta di William Shakespeare)

Il mio cuore aveva mai amato?
Occhi rinnegatelo, perché non ha mai conosciuto la bellezza fino ad ora.
(Dal libro Romeo e Giulietta di William Shakespeare)

Quando non sarai più parte di me ritaglierò dal tuo ricordo tante piccole stelle,
allora il cielo sarà così bello
che tutto il mondo si innamorerà della notte.
(Dal libro Romeo e Giulietta di William Shakespeare)

Ama, ama follemente, ama più che puoi e se ti dicono che è peccato ama il tuo peccato e sarai innocente.
(Dal libro Romeo e Giulietta di William Shakespeare)

Ride delle cicatrici colui che non è mai stato ferito.
(Dal libro Romeo e Giulietta di William Shakespeare)

Che cosa c’è in un nome? Ciò che noi chiamiamo con il nome di rosa,
anche se lo chiamassimo con un altro nome, serberebbe pur sempre lo stesso dolce profumo.
(Dal libro Romeo e Giulietta di William Shakespeare)

D’ora in avanti tu chiamami “Amore”, ed io sarò per te non più Romeo, perché m’avrai così ribattezzato.
(Dal libro Romeo e Giulietta di William Shakespeare)

Eppure altro non desidero se non ciò che gia’ possiedo; il cuore mio,
allo stesso modo del mare, è privo di limiti; e ancora come il mare il mio amore e’ profondo:
più te ne do e più ne ho, poiché entrambi sono infiniti.
(Dal libro Romeo e Giulietta di William Shakespeare)

L’amore è vaporosa nebbiolina formata dai sospiri; se si dissolve,
è fuoco che sfavilla scintillando negli occhi degli amanti; s’è ostacolato,
è un mare alimentato dalle lacrime degli stessi amanti. Che altro è esso?
Una follia segreta, fiele che strangola e dolcezza che sana.
(Dal libro Romeo e Giulietta di William Shakespeare)



L’amore corre ad incontrar l’amore con la gioia con cui gli scolaretti fuggon dai loro libri;
ma l’amore che deve separarsi dall’ amore ha il volto triste degli scolaretti quando tornano a scuola.
(Dal libro Romeo e Giulietta di William Shakespeare)

Con le ali dell’amore ho volato oltre le mura,
perché non si possono mettere limiti all’amore e ciò che amor vuole amore osa.
(Dal libro Romeo e Giulietta di William Shakespeare)

L’amore dei giovani non sta nel cuore, ma negli occhi.
(Dal libro Romeo e Giulietta di William Shakespeare)

Giulietta,
la morte ha libato il miele del tuo respiro
ma nulla ha potuto sulla tua bellezza.
(Dal libro Romeo e Giulietta di William Shakespeare)

Sarai stanco amore, perché è tutto il giorno che cammini nella mia testa.
(Dal libro Romeo e Giulietta di William Shakespeare)

– Come e dimmi, perchè, sei entrato qui dentro?
– Sulle ali leggere dell’amore ho scavalcato questi muri. L’amore non teme ostacoli di pietra.
Amore quando a una cosa tende, è ardimentoso e pronto.
(Dal libro Romeo e Giulietta di William Shakespeare)

– Romeo: “io giuro il mio amore sulla luna.”
– Giulietta: “Non giurare sulla luna, questa incostante che muta di faccia ogni mese, nel suo rotondo andare!”
(Dal libro Romeo e Giulietta di William Shakespeare)

“Chiamami solo amore, e sarò ribattezzato.”
(Dal libro Romeo e Giulietta di William Shakespeare)

“Che cosa c’è in un nome?
Quella che noi chiamiamo rosa, anche chiamata con un’altra parola avrebbe lo stesso profumo soave.”
(Dal libro Romeo e Giulietta di William Shakespeare)

“E così con un bacio io muoio.”
(Dal libro Romeo e Giulietta di William Shakespeare)

“Queste gioie violente hanno fini violente.
Muoiono nel loro trionfo, come la polvere da sparo e il fuoco,
che si consumano al primo bacio.
Il miele più dolce diventa insopportabile per la sua eccessiva dolcezza:
assaggiato una volta, ne passa per sempre la voglia.
Amatevi dunque moderatamente, così dura l’amore.
Chi ha troppa fretta arriva tardi come chi va troppo piano.”
(Dal libro Romeo e Giulietta di William Shakespeare)

“Non c’è mondo per me aldilà delle mura di Verona:
c’è solo purgatorio, c’è tortura, lo stesso inferno; bandito da qui,
è come fossi bandito dal mondo; e l’esilio dal mondo vuol dir morte.”
(Dal libro Romeo e Giulietta di William Shakespeare)

“Tu l’hai sempre vista tanto bella perché non l’hai mai vista insieme ad altre,
e sopra la bilancia dei tuoi occhi s’è controbilanciata da se stessa.
Ma nelle tue bilance di cristallo se metti sopra un piatto la tua donna e
sopra un altro alcun’altra di quelle che vedrai splendere a questo festino,
colei ch’ora ti sembra la più bella ti parrà appena degna d’attenzione.”
(Dal libro Romeo e Giulietta di William Shakespeare)

“È un cattivo cuoco quello che non sa leccarsi le dita.”
(Dal libro Romeo e Giulietta di William Shakespeare)

“Due persone possono serbare un segreto se soltanto una sola lo conosce.”
(Dal libro Romeo e Giulietta di William Shakespeare)

L’amore corre verso l’amore come gli scolari fuggono dai libri,
ma amore che lascia amore è andare a scuola con la faccia triste.”
(Dal libro Romeo e Giulietta di William Shakespeare)

“Se l’amore è cieco, non arriverà mai a bersaglio.
Romeo sarà seduto sotto un nespolo, a sognare che la sua bella gli dia quel frutto che le fanciulle quando sole ridono tra loro chiamano nespola:
h, Romeo, fosse lei una nespola aperta e tu il suo cetriolo!”
(Dal libro Romeo e Giulietta di William Shakespeare)

“Saggiamente e con lentezza; inciampano quelli che corrono veloce.”
(Dal libro Romeo e Giulietta di William Shakespeare)

Separarci è un dolore così dolce che non mi stancherei,
amore mio, di dirti “buona notte” fino a giorno.
(Dal libro Romeo e Giulietta di William Shakespeare)

“Ah, Giulietta, se la misura della tua gioia è colma come la mia,
ma con più arte di me sai esprimerla a parole,
allora rendi dolce col tuo fiato l’aria che ci circonda,
e lascia che la tua lingua, ricca di musica,
sveli quale felicità fantastica riceviamo l’uno dall’altro in questo caro incontro.”
(Dal libro Romeo e Giulietta di William Shakespeare)

“Si ride delle cicatrici altrui chi non ebbe a soffrir giammai ferita.”
(Dal libro Romeo e Giulietta di William Shakespeare)

ROMEO: se le visioni del sonno vanno oltre la semplice lusinga,
allora i miei sogni mi preannunciano una notizia colma di gioia …
ho sognato che la mia donna mi ha trovato morto (curioso sogno quello
che concede ad un morto la capacita’  di pensare!) ,
e bacio dopo bacio riversava nelle mie labbra un tale alito di vita,
che io tornavo in vita ,ed ero imperatore.
Ahime’! quanto deve essere dolce il reale godimento dell’amore,
se e’ sufficiente solo sognarlo per ricavarne cosi’.
(Dal libro Romeo e Giulietta di William Shakespeare)

ROMEO: dove vive Giulietta e’cielo, ed ogni gatto ,cane,
topo ed ogni essere vivono qui’e possono ammirare Giulietta,
ma Romeo no.
C’e’ piu’ rispetto per le mosche che volano su un animale morto che per
Romeo: esse possono posarsi sulla candida mano di Giuletta o rubare una
gioia eterna alle sue labbra… ma Romeo non puo’ : e’ esiliato.
Tutte queste gioie possono sottrarre a lei le mosche,mentre io debbo sottrarmi a queste gioie.
(Dal libro Romeo e Giulietta di William Shakespeare)

Le più belle frasi e aforismi sulle donneRaccolta completa

Le più belle frasi e aforismi sulle donne

Donna: nome generico della femmina della specie umana, ma si dice più propriamente di quella che abbia, o abbia avuto, marito [Latino: mulier].
Quando una bambina cresce diventa una donna, altrimenti chiamata femmina adulta.
Quando parli di una donna, parli di una ragazza che è cresciuta.
Così come quando parli di uomo ti riferisci a tutte le persone di genere maschile, così con il sostantivo “donna” ti puoi riferire a tutte le donne, come nella frase “La donna al potere”.
Talvolta ci si riferisce alla donna delle pulizie dicendo “ho preso una donna che mi aiuti nei lavori di casa”,
oppure un uomo potrebbe riferirsi alla sua compagna o moglie dicendo “la mia donna“.
Anni e anni di lotte femministe hanno portato alla consapevolezza che tali espressioni, benché desuete ed espressione di un tipo di pensiero fortemente maschilista, siano ormai entrate nel modo di dire comune.
Non per questo, però, le donne non fanno le loro rivoluzioni:
dalle lotte a favore di divorzio e aborto, allo sciopero del lavaggio della biancheria sporca, piccole o grandi conquiste ottenute storicamente dalle donne.
Le donne sono uno degli argomenti preferiti da scrittori, poeti, cantanti e comici. Le frasi e gli aforismi sulle donne sono uno dei tanti pezzi forti preferiti dagli artisti.
Il genere femminile è, da sempre, croce e delizia del genere maschile a partire da Eva.
Le donne danno la vita, danno emozioni e danno sollievo.

Qui di seguito vi presentiamo una raccolta completa delle più belle frasi e aforismi, divertenti e non, sulle donne.

Le più belle Frasi e aforismi sulle donne

Le donne devono sempre ricordarsi chi sono, e di cosa sono capaci.
Non devono temere di attraversare gli sterminati campi dell’irrazionalità,
e neanche di rimanere sospese sulle stelle, di notte,
appoggiate al balcone del cielo.
Non devono aver paura del buio che inabissa le cose,
perché quel buio libera una moltitudine di tesori.
Quel buio che loro, libere, scarmigliate e fiere,
conoscono come nessun uomo saprà mai.
(Virginia Woolf)

Non fosse la donna
il giorno sarebbe senz’albore;
non stella avrebbe
e rugiada la notte; non acqua
o fil d’erba la terra.
Senza cielo sul capo si andrebbe.
(Camillo Sbarbaro)

Quando si appartiene a una minoranza bisogna essere migliori per avere il diritto di essere uguali.
(Christian Collange)

Noi donne rappresentiamo il 50% della popolazione e le madri dell’altro 50%.
Cari uomini, guardatevi intorno: ci sono donne dappertutto.
Avete veramente bisogno dell’8 Marzo per ricordarvi che le donne esistono?
(Lucina Di Meco)



Se nascerai uomo non dovrai temere d’essere violentato nel buio di una strada.
Non dovrai servirti di un bel viso per essere accettato al primo sguardo,
di un bel corpo per nascondere la tua intelligenza.
Non subirai giudizi malvagi quando dormirai con chi ti piace.
(Oriana Fallaci)

Certo che Dio ha creato l’uomo prima della donna.
Si fa sempre una bozza prima del capolavoro finale.
(Anonimo)

Essere donna è così affascinante.
È un’avventura che richiede tale coraggio,
una sfida che non annoia mai
(Oriana Fallaci)

Sulla scena facevo tutto quello che faceva Fred Astaire,
e per di più lo facevo all’indietro e sui tacchi alti.
(Ginger Rogers)

Le donne: non le vedi mai sedersi su una panchina con l’avviso “Verniciata di fresco”.
Hanno occhi dappertutto.
(James Joyce)

Le donne che hanno cambiato il mondo non hanno mai avuto bisogno di mostrare nulla se non la loro intelligenza.
(Rita Levi Montalcini)

Qualsiasi cosa facciano le donne devono farla due volte meglio degli uomini per essere apprezzate la metà.
Per fortuna non è una cosa difficile!
(Charlotte Witton, sindaco di Ottawa)

Le donne hanno un unico difetto, a volte si dimenticano di quanto valgono.
(Anonimo)

Siamo metà della popolazione – dobbiamo essere metà del Congresso.
(Jeannette Rankin, prima donna americana eletta alla Camera dei deputati)

Per tutte le violenze consumate su di Lei,
per tutte le umiliazioni che ha subito,
per il suo corpo che avete sfruttato,
per la sua intelligenza che avete calpestato,
per l’ignoranza in cui l’avete lasciata,
per la libertà che le avete negato,
per la bocca che le avete tappato,
per le ali che le avete tagliato,
per tutto questo:
in piedi, Signori, davanti ad una Donna.
(William Shakespeare)

L’incanto che emana da una donna è ineffabile,
è diverso dalla percezione che sfocia nella ragione.
Questo stato nasce dalla sensazione e culmina nell’emozione,
la quale – è giocoforza ammetterlo – altro non è che sensazione al suo livello più alto.
(Jack London – “Il vagabondo delle stelle”)

Anche Dio fa dei progressi nell’apprendimento:
lo si nota dai miglioramenti nella creazione della donna nei confronti dell’uomo.
(Zsa Zsa Gabor)

Non fosse la donna
il giorno sarebbe senz’albore;
non stella avrebbe
e rugiada la notte; non acqua
o fil d’erba la terra.
Senza cielo sul capo si andrebbe.
(Camillo Sbarbaro)

Quando si appartiene a una minoranza bisogna essere migliori per avere il diritto di essere uguali.
(Christian Collange)

Noi donne rappresentiamo il 50% della popolazione e le madri dell’altro 50%.
Cari uomini, guardatevi intorno: ci sono donne dappertutto.
Avete veramente bisogno dell’8 Marzo per ricordarvi che le donne esistono?
(Lucina Di Meco)

Basta con ‘sta festa della donna.
Ammucchiamo queste benedette mimose e facciamo un falò.
Ormai ci siamo emancipate. Siamo uguali agli uomini.
Ci viene l’infarto anche a noi.
Cosa vogliamo di più? La prostata forse?
O la barba… visto che i baffi ce li abbiamo…
(Luciana Littizzetto)

Se nascerai uomo non dovrai temere d’essere violentato nel buio di una strada.
Non dovrai servirti di un bel viso per essere accettato al primo sguardo,
di un bel corpo per nascondere la tua intelligenza.
Non subirai giudizi malvagi quando dormirai con chi ti piace.
(Oriana Fallaci)

Lei non può capire…
Una donna quando si sposa ed ha dei figli ferma la sua vita per dedicarsi completamente alla famiglia.
Poi i figli crescono, se ne vanno e tu ti trovi sola,
a cercare di ricominciare la tua vita, ma non ne sei più capace.
E’ passato troppo tempo!
(Francesca Johnson – “I ponti di Madison County)

L’intera vita di una donna, in un giorno, un solo giorno;
e in quel giorno tutta la sua vita.
(Virginia Woolf – “The Hours”)

Al principio di tutte le storie che finiscono male c’è una donna, non si sbaglia.
Tu sei giovane, impara quello che ti dico: la guerra è tutta colpa delle donne…
(Italo Calvino – Il sentiero dei nidi di ragno)

Ogni donna, anche la più fedele, ha un limite.
(Jorge Amado)

Quando una donna ti fa cambiare vita è roba da ridere,
ma quando ti fa cambiare la squadra di calcio del cuore, la situazione è seria.
(Stefano Benni)

Non vi è che l’ultimo amore di una donna capace di soddisfare il primo di un uomo.
(Honorè De Balzac)

Quasi sempre gli errori di una donna derivano dalla sua fede nel bene o nel vero.
(Honorè De Balzac)

Nella vita, la donna ha più cagioni di sofferenza dell’uomo e soffre,
in realtà, più di lui.
(Honorè De Balzac)

Si è veramente guariti di una donna solo quando non si è più neppur curiosi di sapere con chi ci dimentica.
(Paul Bourget)

Quando una donna vuole una cosa, tremano le montagne,
si muovono le maree, quando una donna vuole un uomo trema l’universo intero.
(Fabio Volo)

Il lavoro di un uomo è fra il sorgere e il tramontare del sole.
Quello della donna non finisce mai.
(Indira Gandhi)

Quando qualcuno mi domanda cosa avessero a che fare gli angeli con le donne nude,
rispondo che ogni donna nuda è come un angelo.
Un dono divino.
(Elio Fiorucci)

Una donna che tira su dodici bambini impara qualcosa in più dell’alfabeto.
I bambini sono più utili dell’aritmetica, per farti conoscere il mondo.
(Frances Hodgson Burnett )

Tu mi parli come una donna, pensi come una donna.
Nick, andiamo, ammettilo: sei totalmente,
completamente e innegabilmente gay!
(Lola)

La miglior arma con cui si deve combattere la donna è la condiscendenza,
e quella più crudele è l’oblio.
(Ivan Aleksandrovic Goncarov)

Una donna sta bene soltanto in casa o nella tomba.
(Proverbio afgano)

Una donna di successo è quella che,
con i mattoni che le hanno lanciato per vederla cadere,
ha costruito castelli.
(Anonimo)

Siamo così, dolcemente complicate, | sempre più emozionate, delicate, | ma potrai trovarci ancora qui | nelle sere tempestose | portaci delle rose, | nuove cose | e ti diremo ancora un altro “si”.
(Fiorella Mannoia)

Siamo imperfette,
ma perfettamente
straordinarie.
Siamo stravaganti,
lunatiche e indispensabili.
Siamo donne, amanti,
madri, amiche,
a volte nemiche.
Compagne passionali,
distratte ma attente.
Indispensabili..
siamo vita, amore
e determinazione.
Siamo straordinariamente…
Donne.
(Anonimo)

La donna ha più capricci che ricci.
(Proverbio)

Il barbiere ti fa bello,
il vino ti fa sangue e la donna ti fa fesso
(Proverbio)

La vecchiaia comincia il giorno in cui,
invece di scrivere a una donna,
le telefoniamo.
(Gesualdo Bufalino)

State molto attenti a far piangere una donna,
che poi Dio conta le sue lacrime!
La donna è uscita dalla costola dell’uomo, non dai piedi perché dovesse essere pestata,
non dalla testa per essere superiore, ma dal fianco per essere uguale…
un po più in basso del braccio per essere protetta, e dal lato del cuore per essere Amata.
(Anonimo)

Essere donna è terribilmente difficile,
perché consiste soprattutto nell’avere a che fare con gli uomini.
(Konrad Lorenz)

La donna ora è perfetta Il suo corpo morto ha il sorriso della compiutezza,
l’illusione di una necessità greca fluisce nei volumi della sua toga, i suoi piedi nudi sembrano dire:
Siamo arrivati fin qui, è finita.
I bambini morti si sono acciambellati, ciascuno,
bianco serpente, presso la sua piccola brocca di latte, ora vuota.
Lei li ha raccolti di nuovo nel suo corpo come i petali di una rosa si chiudono quando il giardino s’irrigidisce e sanguinano i profumi dalle dolci gole profonde del fiore notturno.
La luna, spettatrice nel suo cappuccio d’osso,
non ha motivo di essere triste.
E’ abituata a queste cose. I suoi neri crepitano e tirano.
(Sylvia Plath)

Per una donna,
l’abito più elegante è l’abbraccio dell’uomo che ama.
(Yves Saint Laurent)

La curva più attraente del corpo di una donna è il suo sorriso.
(Anonimo)

Lo svelamento di una donna è cosa delicata.
Non avviene mai di notte. Non si sa che cosa si può trovare.
(Anais Nin)

Il vero amore rende sempre migliori,
qualunque sia la donna che lo ispira.
(Alexandre Dumas)

vince la donna che corre dietro,
né quella che scappa. Vince quella che aspetta.
(Elias Canetti)

Una donna può ispirare canzoni.
Ogni donna è un misterioso universo da esplorare, conoscere, amare o odiare.
Ogni donna rappresenta per un uomo un’inesauribile fonte di emozioni, sensazioni, passioni, illusioni, sogni e certezze.
Non c’è niente nell’universo di così bello, intrigante e affascinante come la donna.
(Vasco Rossi)

Prendetemi la donna, ma lasciatemi stare la macchina.
(Charles Bukowski)

Fragile, opulenta donna,
matrice del paradiso sei un granello di colpa anche agli occhi di Dio malgrado le tue sante guerre per l’emancipazione.
Spaccarono la tua bellezza e rimane uno scheletro d’amore che però grida ancora vendetta e soltanto tu riesci ancora a piangere,
poi ti volgi e vedi ancora i tuoi figli,
poi ti volti e non sai ancora dire e taci meravigliata e allora diventi grande come la terra e innalzi il tuo canto d’amore.
(Alda Merini)

La differenza fra un buon colpo e un cattivo colpo è la stessa che passa fra una bella donna e una donna comune:
è una questione di millimetri.
(Ian Fleming)

‘A femmena ciarliera è ‘na mala mugliera.
[La donna chiacchierona è una cattiva moglie]
(Proverbio napoletano)

Io donna io persona avvilita come un oggetto, come bambola da letto.
Io non voglio essere schiava e neppure esser padrona,
voglio essere soltanto una donna,
una persona!
(Mia Martini)

Ho imparato che una donna che non è mai una vecchia donna.
(Joni Mitchell)

La vita è una donna sdraiata,
con seni accostati e rigonfi, con una gran pancia liscia e molle fra i fianchi sporgenti,
con braccia sottili, cosce piene e occhi socchiusi,
che nella sua provocazione splendida e beffarda esige il nostro più fervido ardore.
(Georges Perec)

La donna sarà sempre il pericolo di tutti i paradisi.
(Paul Claudel)

L’inferno non conosce furia simile a una donna respinta.
(Presidente degli Stati Uniti)

Essere donna è terribilmente difficile perché consiste principalmente nel trattare con gli uomini.
(Joseph Conrad)

Essere donna è così affascinante.
È un’avventura che richiede un tale coraggio, una sfida che non finisce mai.
(Oriana Fallaci)

Quando una donna è veramente casta, è anche incorruttibile;
crederò meno facilmente ai cedimenti morali di donne angeliche.
(Sully Prudhomme)

Nessuna donna è un genio. Le donne sono un sesso decorativo.
Non hanno mai niente da dire, ma lo dicono in modo incantevole.
(Oscar Wilde)



Le donne non si comprendono, si amano.
(Oscar Wilde)

Ogni donna è un mistero da risolvere
(Don Juan)

Oltre alla conversazione delle donne,
sono i sogni che trattengono il mondo nella sua orbita.
(Josè Saramago)

Non essere giù perché la tua donna ti ha lasciato:
ne troverai un’altra e ti lascerà anche quella.
(Charles Bukowski)

Una donna intelligente riesce a far di tutto.
(Cristina Da Pizzano)

Io ho sempre considerato la donna molto più forte dell’uomo,
perché la donna dà la vita.
(Claudia Cardinale)

Non si nasce donne: si diventa.
(Simone De Beauvoir)

Per una donna anche avere poco seno ha i suoi vantaggi:
1. Puoi dormire sulla pancia;
2. Puoi andare in bicicletta sul pavé;
3. Se parli con un uomo ti guarda dritto negli occhi!
(Teresa Mannino)

Gli uomini sono donne che non ce l’hanno fatta.
(Groucho Marx)

Io amo le donne, non sarei capace di farne a meno.
Ti danno entusiasmo e quando anche le lasci resta dentro di te una piccola parte di loro.
(Ugo Tognazzi)

È soltanto per uno scopo che noialtre donne viviamo:
viviamo per conquistarci un cuore, ma con quali mezzi lo conquistiamo,
questo è indifferente.
(Theodor Fontane)

La bellezza serve alle donne per essere amate dagli uomini,
la stupidità per amare gli uomini.
(Coco Chanel)

Ho letto da qualche parte che il vero motivo per cui si sono estinti i dinosauri è perché nessuno li accarezzava.
Bisogna sperare che l’uomo non faccia lo stesso stupido errore con le donne.
(Fabio Volo)

Ho speso gran parte dei miei soldi per donne, alcool e automobili. Il resto l’ho sperperato.
(George Best)

Bisogna scegliere tra amare le donne e conoscerle:
non c’è via di mezzo.
(Nicolas Chamfort)

Le donne più felici, come le nazioni più felici,
non hanno storia.
(George Eliot)

Le donne guidano la nostra vita.
(Juan Manuel Fangio)

Le lacrime delle donne sono il condimento della loro malizia.
(Publilio Siro)

Il vero psicanalista delle donne è il loro parrucchiere.
(Ennio Flaiano)

Le donne sono al loro meglio passati i trent’anni,
ma gli uomini che hanno passato i trent’anni sono troppo vecchi per capirlo.
(Jean Paul Belmondo)

Le donne…
Sai cosa ti dico?
Chi le ha create…
Dio deve essere proprio un genio.
I capelli, i capelli sono tutto, lo sai?
Hai mai affondato il naso in una montagna di capelli sognando di addormentartici sopra?
O le labbra: quando toccano le tue è come il primo sorso di vino dopo che hai attraversato il deserto…
Le tette, belle tettone, tettine, capezzoli,
capezzoli che ti puntano addosso come baionette innestate…
E le gambe, non importa che siano colonne greche o gambe di pianoforte:
è quel che c’è in mezzo il passaporto per il Paradiso […].
Sì, signor Simms, ci sono solo due sillabe sulla faccia di questa Terra degne di ascolto:
fica.
(Frank Slade)

Le donne ci amano per i nostri difetti.
Se ne abbiamo abbastanza, ci perdonano tutto, anche la nostra intelligenza.
(Oscar Wilde)

La più stupida delle donne è più intelligente del più intelligente degli uomini.
(Luciano Pavaroti)

Se le donne non esistessero,
tutti i soldi del mondo non avrebbero alcun significato.
(Aristotele Onassis)

Le donne non hanno niente da dire,
ma lo dicono così bene!
(Oscar Wilde)

Si sa come sono le donne,
se le desideri lo sentono subito.
(Fabio Volo)

Le donne ci piacciono perché sono meravigliose,
o ci sembrano meravigliose perché ci piacciono?
(Achille Campanile)

Le donne, quando non amano,
hanno tutto il sangue freddo di un vecchio avvocato.
(Honorè De Balzac)

I motori sono come le donne,
bisogna saperli toccare nelle parti più sensibili.
(Enzo Ferrari)

Le donne, come i sogni,
non sono mai come tu le vorresti.
(Luigi Pirandello)

Date alle donne occasioni adeguate ed esse potranno fare tutto.
(Oscar Wilde)

Le donne hanno un istinto meraviglioso,
scoprono tutto, meno ciò che è evidente.
(Oscar Wilde)

Le donne non sono sufficientemente alla pari con gli uomini,
così dobbiamo renderci indispensabili.
Dopo tutto, abbiamo l’arma più grande nelle nostre mani:
siamo donne.
(Maria Callas)

La forza delle donne deriva da qualcosa che la psicologia non può spiegare.
Gli uomini possono essere analizzati,
le donne… solo adorate.
(Oscar Wilde)



La migliore regola dell’amicizia è quello di mantenere il tuo cuore un po’ più morbido rispetto alla tua testa.
(Anonimo)

Non bisogna mai cercare di capire una donna.
Le donne sono delle immagini;
gli uomini sono dei problemi.
Se vuoi sapere che cosa una donna veramente intenda (il che comunque è sempre pericoloso) guardala, non ascoltarla.
(Oscar Wilde)

Lasciamo le belle donne agli uomini senza immaginazione.
(Marcel Proust)

Gli uomini vorrebbero essere sempre il primo amore di una donna.
Questa è la loro sciocca vanità.
Le donne hanno un istinto più sottile per le cose:
a loro piace essere l’ultimo amore di un uomo.
(Oscar Wilde)

Le donne sono sempre povere di parole precise.
(Italo Svevo)

L’uomo è di fuoco, la donna di stoppa, il diavolo arriva e soffia.
(Miguel De Cervantes)

La donna pensa come ama, l’uomo ama come pensa.
(Paolo Mantegazza)

Le donne sono estreme: o migliori o peggiori degli uomini.
(Jean De La Bruyere)

A me mi rovinano le donne. Troppo poche.
(Roberto Benigni)

La donna è come un condominio:
ogni tanto bisogna rifarle la facciata…
quella più esposta alle intemperie.
(Luciana Litizzetto)

Grande è la fedeltà della donna soprattutto quando non è richiesta.
(Kierkegaard)

Colui che accetta la donna come Dio l’ha fatta, le rende giustizia.
(Kahlil Gibran)

La donna nuda è una donna armata.
(Victor Hugo)

Se Dio non avesse fatto la donna, non avrebbe fatto il fiore.
(Oscar Wilde)

Se Dio non avesse fatto la donna, non avrebbe fatto il fiore.
(Denis Diderot)

La definizione della donna? Una sfinge senza segreti.
(Oscar Wilde)

L’essere amata è per la donna un bisogno superiore a quello di amare.
(Sigmud Freud)

Le donne che hanno cambiato il mondo non hanno mai avuto bisogno di mostrare nulla,
se non la loro intelligenza.
(Rita Levi Montalcini)

Le donne sono fatte per essere amate, non per essere comprese.
(Oscar Wilde)

L’angelo della famiglia è la donna.
(Giuseppe Mazzini)

La donna vuole essere amata senza perché.
Non perché è bella o buona o ben educata o graziosa o spiritosa, ma perché è.
Ogni analisi le sembra una diminuzione, una soggezione della propria personalità.
(Henri-Frederic Amiel)

La donna che può inventare il suo proprio lavoro è la donna che otterrà fama e fortuna.
(Amelia Earhart)

Il mondo sarebbe imperfetto senza la presenza della donna.
(Tommaso D’Aquino)

Fanno delle cose, le donne, alle volte, che c’è da rimanerci secchi.
Potresti passare una vita a provarci: ma non saresti capace di avere quella leggerezza che hanno loro, alle volte.
Sono leggere dentro. Dentro.
(Alessandro Baricco)

Chi non ama le donne il vino e il canto, è solo un matto non un santo.
(Arthur Schopenhauer)

Un uomo può indossare ciò che vuole. Resterà sempre un accessorio della donna.
(Coco Chanel)

La donna che non riesce a rendere affascinanti i suoi errori,
è solo una femmina.
(Oscar Wilde)

Una bella donna non è colei di cui si lodano le gambe o le braccia,
ma quella il cui aspetto complessivo è di tale bellezza da togliere la possibilità di ammirare le singole parti.
(Seneca)

Noi donne usciamo una sera per trovare l’uomo della vita,
un uomo passa la vita ad uscire per trovare la donna di una sera.
(Geppi Cucciari)

La donna più stupida può manovrare un uomo intelligente,
ma ci vuole una donna molto intelligente per manovrare uno stupido.
(Rudyard Kipling)

Che una bella donna conceda o neghi i suoi favori,
le piace sempre che le vengano chiesti.
(Publio Ovidio Nasone)

Più sovente la donna è ispiratrice di nobili azioni che istigatrice di ree.
(Nicolò Tommaseo)

La natura ha detto alla donna: sii bella se puoi,
saggia se vuoi, ma degna di stima sempre.
(Beaumarchais)

La donna sarà anch’essa poeta quando cesserà la sua schiavitù senza fine,
quando avrà riconquistato per sé la propria esistenza (nel momento in cui l’uomo,
che è stato fino ad allora ignobile nei suoi riguardi, la lascerà libera).
(Arthur Rimbaud)

La donna? Solo il diavolo sa cos’è.
(Fedor Dostoevskij)

L’uomo e la donna sono due scrigni chiusi a chiave,
dei quali uno contiene la chiave dell’altro.
(Karen Blixen)

La donna è come una bustina di tè,
non si può dire quanto è forte fino a che non la si mette nell’acqua bollente.
(Eleanor Roosvelt)

Nella vendetta e nell’amore la donna è più barbarica dell’uomo.
(Nietzsche)

La donna è stata bloccata per secoli.
Quando ha accesso alla cultura è come un’affamata.
E il cibo è molto più utile a chi è affamato rispetto a chi è già saturo.
(Rita Levi Montalcini)

La grande prova d’amore è obbedire alla volontà della donna amata.
(Moliere)

La donna è spesso il punto debole del marito.
(James Joyce)

Le donne che hanno buon senso sono così curiosamente insignificanti.
(Oscar Wilde)

Le donne non dovrebbero avere potere sugli uomini,
bensì su se stesse.
(Mary Shelley)

Le donne e gli elefanti non dimenticano mai.
(Dorothy Parker)

Mi piacciono gli uomini che hanno un futuro e le donne che hanno un passato.
(Oscar Wilde)

Le più belle frasi di Jim MorrisonRaccolta Completa

Le più belle frasi di Jim Morrison

James Douglas Morrison, detto Jim (N. 8/12/1943 – M. 3/07/1971), era soprannominato il Re Lucertola e venne paragonato a Dioniso, la divinità del delirio e della liberazione dei sensi; Jim Morrison è stato uno dei più grandi cantautori e poeti statunitensi, arrivò all’apice del successo con la band rock “The Doors”. Morrison ha avuto una vita molto travagliata.  
Le canzoni dei Doors erano un mondo a parte, dalle sonorità oscuramente seducenti ed esotiche che univano spiritualità, poesia, psichedelia e un coacervo di stili musicali differenti per via delle caratteristiche del tutto particolari ed estrose dei suoi componenti.
La morte improvvisa di Jim Morrison è ancora oggi avvolta nel mistero.
I referti medici ufficiali parlano di arresto cardiaco avvenuto nell’abitazione del cantante, ma non fu mai eseguita alcuna autopsia.
Tutt’oggi i testi delle sue canzoni, ma sopratutto i suoi pensieri, aforismi e citazioni vengono usate da tutti.
Di seguito abbiamo selezionato una raccolta completa delle più belle frasi di Jim Morrison 
Buona lettura 😉






Frasi di Jim Morrison

Rifiutarsi di amare per paura di soffrire è come rifiutarsi di vivere per paura di morire.
(Jim Morrison)

A volte il vincitore è semplicemente un sognatore che non ha mai mollato.
(Jim Morrison)

Non aver paura della morte… Fa meno male della vita!
(Jim Morrison)

Se tu fossi una lacrima io non piangerei per paura di perderti.
(Jim Morrison)

Non parlare mai di amore e pace: un Uomo ci ha provato e lo hanno crocifisso.
(Jim Morrison)

Perché è scandaloso fare l’amore a 16 anni se si può morire a tutte le età?
(Jim Morrison)

La vera poesia non dice niente, elenca solo delle possibilità. Apre tutte le porte. E voi potete passare per quella che preferite.
(Jim Morrison)

Un giorno anche la guerra s’inchinerà al suono di una chitarra.
(Jim Morrison)

Oggi è il domani di cui avevi tanto paura!
(Jim Morrison)

Non c’è notte tanto lunga da non permettere al Sole di risorgere il giorno dopo.
(Jim Morrison)

Un giorno incontrai un bambino cieco… mi chiese di descrivergli il mare, io osservandolo glielo descrissi, poi mi chiese di descrivergli il mondo… io piangendo glielo inventai…
(Jim Morrison)

Ho bisogno di distinguermi dalla massa. Non mi sento al mio posto in mezzo alla maggioranza.
(Jim Morrison)

Mi considero un essere umano intelligente e sensibile con l’anima di un clown.
(Jim Morrison)

Il sesso può essere liberatorio ma può anche rivelarsi una trappola. Dipende da quanto una persona dà ascolto al proprio corpo, alle proprie sensazioni. La maggior parte della gente è troppo impegnata a nascondere le proprie sensazioni per poterle percepire.
(Jim Morrison)

Io vivo per dominare la vita, non per essere schiavo.
(Jim Morrison)

Sono sempre stato attirato dalle idee di ribellione contro l’autorità. Quando ti riconcili con l’autorità, diventi tu stesso un’autorità.
(Jim Morrison)

Non arrenderti mai, perché quando pensi che sia tutto finito, è il momento in cui tutto ha inizio.
(Jim Morrison)

Anche i fiori piangono, e ci sono stupidi che pensano sia rugiada.
(Jim Morrison)

I sogni sono come le stelle, basta alzare gli occhi e sono sempre là.

(Jim Morrison)

Non pentirti di ciò che hai fatto se quando l’hai fatto eri felice.
(Jim Morrison)

Liberate l’amore o liberatevene per sempre!
(Jim Morrison)

Le donne sono migliori degli uomini. Hanno idee giuste. Sembrano più adatte ad accettare la vita e a viverla in modo più semplice.
(Jim Morrison)

La vita è come uno specchio: ti sorride se la guardi sorridendo.
(Jim Morrison)

Ognuno di noi ha un paio di ali, ma solo chi sogna impara a volare.
(Jim Morrison)

Se ami qualcosa lasciala andare via, solo se torna sarà veramente tua.
(Jim Morrison)

Sorridi anche se il tuo sorriso è triste, perché più triste di un sorriso triste c’è la tristezza di non saper sorridere.
(Jim Morrison)

Vivi la vita così come puoi, perché come vuoi non puoi.
(Jim Morrison)

È in questo che consiste il vero amore: lasciare che una persona sia ciò che davvero è. La maggior parte delle persone ti amano per quello che pretendono tu sia.
(Jim Morrison)

Penso a me stesso come a un essere umano intelligente e sensibile, ma con l’anima di un pagliaccio, che mi costringe a distruggere tutto nel momento più importante.
(Jim Morrison)

Smetterò di amarti solo quando un pittore sordo riuscirà a dipingere il rumore di un petalo di rosa cadere su un pavimento di cristallo di un castello mai esistito.
(Jim Morrison)

Sono nato piangendo mentre tutti ridevano e morirò ridendo quando tutti piangeranno.
(Jim Morrison)

Bimbo mi chiedi cos’è l’amore? Cresci e lo saprai. Bimbo mi chiedi cos’è la felicità? Rimani bimbo e lo vedrai…
(Jim Morrison)

Non dire mai che i sogni sono inutili perché inutile è la vita di chi non sa sognare.
(Jim Morrison)

A volte basta un attimo per scordare una vita, ma a volte non basta una vita per scordare un attimo.
(Jim Morrison)

Non volevo nascere (e sono nato), non volevo vivere (e sto vivendo), ma quando morirò andrò in paradiso (perché l’inferno lo sto già vivendo).
(Jim Morrison)

Non piangere per me che parto, ma pensa che se domani piove me ne sono andato a cercare il Sole.
(Jim Morrison)

Io non sarò mai nessuno, ma nessuno sarà mai come me.
(Jim Morrison)

Nella vita ci sarà sempre un bastardo che ti farà soffrire, ma sarà l’unica persona che riuscirai ad amare veramente.
(Jim Morrison)

Mi piace la gente che scuote le altre persone e le fa sentire a disagio.
(Jim Morrison)

Le persone credono di essere libere, ma sono solo libere di crederlo.
(Jim Morrison)

Se una mattina ti svegli e non vedi il sole, o sei morto, o sei il sole.
(Jim Morrison)

Se ti droghi ti capisco, perché il mondo ti fa schifo; se non lo fai ti ammiro, perché sei in grado di combatterlo.
(Jim Morrison)

Uccidere è il coraggio del momento, vivere è il coraggio di sempre.
(Jim Morrison)

Comincio a pensare che sia più facile spaventare la gente che farla ridere.
(Jim Morrison)

Il dolore è l’elemento che può ancora risvegliarci. La gente tenta di nascondere la propria sofferenza, ma è un errore grave. Il dolore è qualcosa da portarsi dietro, come una radio.
(Jim Morrison)

Prima di sprofondare nel grande sonno voglio ascoltare l’urlo della farfalla.
(Jim Morrison)

Comprare droga è come comprare un biglietto per un mondo fantastico, ma il prezzo di questo biglietto è la vita.
(Jim Morrison)

La gente è terrorizzata dall’idea di essere liberata. Si aggrappa alle proprie catene. Si oppone a chiunque tenti di distruggere quelle catene. È la sua sicurezza.
(Jim Morrison)

Non credere a chi ti dice ‘ti amo’, ma a chi ti guarda negli occhi e tace.
(Jim Morrison)

Vorrei essere nato al contrario per poter capire questo mondo storto.
(Jim Morrison)

Se vuoi uccidere un uomo privalo del suo sogno più bello.
(Jim Morrison)

Darei tutti i miei giorni per un unico ieri.
(Jim Morrison)

La felicità è fatta d’un niente che al momento in cui lo viviamo ci sembra tutto.
(Jim Morrison)

Rimpiangerai solo di non essere stato l’amante di te stesso.
(Jim Morrison)

Coloro che parlano e parlano lo fanno soltanto per nascondersi meglio.
(Jim Morrison)

Il mattino ci ha colti beatamente incoscienti.
Mezzogiorno ha acceso d’oro i nostri capelli.
Di notte abbiamo nuotato nel ridente mare.
Dove saremo quando l’estate sarà finita?
(Jim Morrison)

Alcuni nascono per la dolce gioia, altri per la notte senza fine.
(Jim Morrison)

La poesia mi attira perché è eterna. Finché ci saranno delle persone, ci sarà qualcuno in grado di ricordare parole e combinazioni di parole. Poesie e canzoni potrebbero essere le uniche cose in grado di sopravvivere a un olocausto.
(Jim Morrison)

Il mio migliore amico è lo specchio, quando io piango lui non ride mai.
(Jim Morrison)

La notte è un pozzo nero dove intingo inchiostro per le mie poesie.
(Jim Morrison)

Il mare è una Vagina che può essere penetrata a ogni punto.
(Jim Morrison)

Solo colui che fu messo in croce ebbe l’onore di portare i capelli lunghi senza essere chiamato drogato.
(Jim Morrison)

Essere allegri non significa necessariamente essere felici, talvolta si ha voglia di ridere e scherzare per non sentire che dentro si ha voglia di piangere.
(Jim Morrison)

La vera felicità non è in fondo a un bicchiere, non è dentro a una siringa: la trovi solo nel cuore di chi ti ama.
(Jim Morrison)

Chi ama per gioco se ne pentirà quando per gioco sarà amato.
(Jim Morrison)

Dicono che l’amore è vita, io per amore sto morendo.
(Jim Morrison)

Se la morte è il risveglio, la vita è un sogno.
(Jim Morrison)

Alcuni dicono che la pioggia è brutta, ma non sanno che permette di girare a testa alta con il viso coperto dalle lacrime.
(Jim Morrison)

Amo gli adolescenti perché tutto quello che fanno lo fanno per la prima volta.
(Jim Morrison)

Sii sempre come il mare che infrangendosi contro gli scogli, trova sempre la forza per riprovarci.
(Jim Morrison)

Non piangere per chi non merita il tuo sorriso.
(Jim Morrison)

Se ti dicono che l’amore è un sogno, sogna pure ma non stupirti se ti svegli piangendo.
(Jim Morrison)

Non vivere con la paura di morire, ma muori con la gioia di aver vissuto.
(Jim Morrison)

Ciascun giorno è farsi un giro nella storia.
(Jim Morrison)

Se si rifiuta il proprio corpo, esso diventa la propria prigione.
(Jim Morrison)

Se sei triste e vorresti morire pensa a chi è triste perché vorrebbe vivere e invece sa di dover morire.
(Jim Morrison)

Deploro il fatto che tanta gente viva una vita tranquilla, banale e perbene quando ci sono così tante ingiustizie. Credo sia triste. È come se la gente sia destinata da qualche forma superiore di vita, dalla nascita alla morte, a condurre un’esistenza preordinata e programmata. È una tragedia.
(Jim Morrison)

La tua politica, la tua religione, la tua filosofia non sono ciò che fumi, ciò che bevi o come ti vesti, e neppure come porti i capelli o quali azioni hai compiuto. La tua religione o la tua politica sono ciò a cui dedichi la maggior parte del tuo tempo.
(Jim Morrison)

Devi affrontare la tua vita che ti sta strisciando addosso come un’ipnotica serpe avvolgente.
(Jim Morrison)

Uno spettro ci procede, un’ombra ci segue, e a ogni fermata cadiamo.
(Jim Morrison)

Bere è un modo di rendere sopportabile la vita in una situazione di sovraffollamento, ed è anche una conseguenza della noia. La gente beve perché si annoia. Amo bere. A volte stimola la conversazione, le persone si sciolgono. È un po’ come il gioco d’azzardo: esci di casa per passare la serata a bere e non sai dove ti troverai il giorno dopo. Potrebbe andarti bene o finire in un disastro. È come un lancio di dadi.
(Jim Morrison)

Non tradire chi ti sorride: potrebbe avere la morte nel cuore e regalarti ugualmente un po’ di vita.
(Jim Morrison)

Vorrei essere una lacrima per nascere dai tuoi occhi, vivere sul tuo viso e morire sulla tua bocca.
(Jim Morrison)

L’anima di una persona è nascosta in uno sguardo, per questo abbiamo paura di farci guardare negli occhi.
(Jim Morrison)

La solitudine è ascoltare il vento e non poterlo raccontare a nessuno.
(Jim Morrison)

Non diventerò vecchio: io sono come una stella cadente.
(Jim Morrison)

Si nasce, si vive, si muore. E ognuno passa ogni istante della sua vita a chiedersi perché. Ma il bello della vita è viverla tutta momento per momento.
(Jim Morrison)

Non cercare l’impossibile in questo mondo di pazzi, non vi è luogo dove tu possa rifugiarti, ma se trovi qualcuno che ami tienilo stretto perché ricorda: si nasce e si muore soli… tutto il resto è niente.
(Jim Morrison)

La morte e il mio cazzo sono il mondo.
(Jim Morrison)

Chi rinuncia ai propri sogni è destinato a morire.
(Jim Morrison)

Quando non ci sarò più, non cercatemi dietro al marmo freddo di una tomba, cercatemi tra le rose… Quando non ci sarò più cercatemi nelle fotografie, cercatemi fra i miei libri, fra le mie poesie, le mie canzoni, fra la mia musica. Cercatemi fra tutte le cose che amo di più, perché solo in queste cose… troverete la mia anima.
(Jim Morrison)

Quando il mio corpo sarà cenere, il mio nome sarà leggenda.
(Jim Morrison)

Se le persone che parlano male di me, sapessero quello che dico io di loro, parlerebbero peggio.
(Jim Morrison)

Voglio tornare bambino perché le ginocchia sbucciate fanno meno male dei cuori infranti…
(Jim Morrison)

Il denaro sconfigge sempre l’anima.
(Jim Morrison)

Noi giovani siamo troppo violenti, magari un po’ fuori di testa, ma l’unica cosa che ci differenzia dagli altri: è che loro ragionano col cervello, noi gente pazza ragioniamo col cuore.
(Jim Morrison)

Le più belle frasi di Gianni AgnelliRaccolta completa

Frasi di Gianni Agnelli
Frasi di Gianni Agnelli

Giovanni Agnelli, detto Gianni (1921 – 2003).
Agnelli era noto anche come l’Avvocato, è stato un imprenditore e un politico italiano, principale azionista e amministratore al vertice della FIAT, nonché senatore a vita.
La figura di Gianni Agnelli fu anche intimamente legata alla storia della Juventus in quanto lui fu uno storico presidente della suddetta squadra di calcio, fu presente anche nell’editoria, sia pure attraverso la FIAT.
Oltre che per il suo stile, Gianni Agnelli viene ricordato per il suo
impareggiabile sense of humor, infatti nel web, girano molte frasi e citazioni che lo ricordano.
Di seguito troverete una raccolta completa delle più belle frasi di Gianni Agnelli.
Buona lettura 😉






Frasi di Gianni Agnelli

Andavo a Capri quando le contesse facevano le puttane, ora che le puttane fanno le contesse non mi diverte più.
(Gianni Agnelli)

“Mi piace il vento perché non si può comprare”.
(Gianni Agnelli)

“Una cosa fatta bene può essere fatta meglio”.
(Gianni Agnelli)

“Ho conosciuto mariti fedeli che erano pessimi mariti. E ho conosciuto mariti infedeli che erano ottimi mariti. Le due cose non vanno necessariamente assieme”.
(Gianni Agnelli)

“Mi sono simpatici gli ecologisti. Ma hanno programmi costosi. Non si può essere più verdi delle proprie tasche”.
(Gianni Agnelli)

“L’autista non guida mai. Guido sempre io, è un’abitudine. Una volta, quando si andava a cavallo, si diceva ‘c’è chi preferisce stare a cassetta e chi preferisce stare in carrozza’. Io preferisco stare a cassetta”.
(Gianni Agnelli)

“Ho sempre guidato volentieri e veloce. C’è un particolare momento, al mattino tra le quattro e le sei, in cui si tengono i fari dell’auto ancora accesi, mentre quelli che si sono appena svegliati non accendono le luci. Ad esempio i macellai con i loro camion, alla mattina, quando vanno al mercato. E io sono andato proprio a finire contro uno di questi”.
“Non amo molto i consuntivi; soprattutto non mi piace il passato se non per quel tanto che fissa la nostra identità. Io amo il futuro e mi piacciono i giovani. La mia vita è stata tutta una scommessa sul futuro”.
“Ci si innamora a vent’ anni; dopo si innamorano soltanto le cameriere”
(Gianni Agnelli)

“Ognuno è playboy. Tutti ci provano, alcuni ci riescono, altri no”.
(Gianni Agnelli)

“Nella costruzione di un gruppo come il nostro ci sono tre tempi: il tempo della forza, il tempo del privilegio, il tempo della vanità. Per me conta solo il primo. Voglio che gli altri due non esistano”.
(Gianni Agnelli)

“La mia vita coincide per tre quarti con quella della Fiat. E il mio rapporto con la Fiat è per metà di memoria e per metà di vissuto”.
(Gianni Agnelli)

“Agisco tramite professionisti esperti, ma loro non prendono decisioni senza consultarmi”.
(Gianni Agnelli, all’ Economist del 30 agosto 1985)

“Un padrone che non esige che un’impresa dia profitto è un pessimo padrone”.
(Gianni Agnelli, ad Arrigo Levi, in Intervista sul capitalismo moderno, Laterza 1983).

“Ciò che va bene per la Fiat, va bene per l’Italia”.
(attribuita a Gianni Agnelli, è stata poi parzialmente smentita dallo stesso durante un’intervista di Gianni Minoli a Mixer, affermando: “Quello che è male per Torino è sempre male per l’Italia”).

“Con i profitti a zero, la crisi non si risolve ma si incancrenisce e può produrre il peggio. Noi abbiamo due sole prospettive: o uno scontro frontale per abbassare i salari o una serie di iniziative coraggiose e di rottura per eliminare i fenomeni più intollerabili di spreco e d’inefficienza. È inutile dire che questa è la nostra scelta”.
(Gianni Agnelli)

“Mio nonno aveva il 70 per cento delle azioni Fiat in portafoglio e le gestiva dando dividendi bassi. Anche perché li avrebbe distribuiti in massima parte a se stesso. Preferiva accantonare a riserva e con le riserve costruì la grande Mirafiori. Ma nessuno lo sapeva perché lui parlava poco. Insomma non era come me che all’ assemblea racconto tutto”.
“Quando nel ’66, Valletta mi passò quella che lui chiamava la somma delle responsabilità mi ricordo che me lo disse con enorme serenità: ‘Oggi la Fiat è forte, è finanziariamente in ordine, copriamo più di due terzi del mercato italiano, c’è serenità e pace sociale, sono proprio lieto di consegnarle questa Fiat, in queste condizioni, dopo aver tanto lavorato vicino a suo nonno’ ”.
(Gianni Agnelli)

“La mia vita privata non conta niente. Quello che conta è essere al servizio della Fiat al momento giusto, come adesso”.
(Gianni Agnelli)

“La passione per l’arte cresce con la maturità. Mio padre mi portava fin da bambino a visitare i musei perché riteneva che il bello educasse, che il gusto si affinasse dall’infanzia, e aveva ragione”.
(Gianni Agnelli)

“C’è il gusto estetico. Il solo piacere del vedere un’opera. Non una ricerca di possesso, ma il desiderio di ammirare un lavoro di creazione. Nella mia vita ho ricavato grande gioia dall’osservare e studiare queste opere. Spero adesso che tante altre persone vogliano condividere con me questo sentimento e questo desiderio. Mi piacerebbe che, accanto alle parole dei critici e degli studiosi, coloro che vedranno al Lingotto della mia città, Torino, le opere che ho donato alla nuova galleria, ricordassero questa parola chiave: la gioia di ammirare l’arte”.
(Gianni Agnelli)

“Mi piacciono le cose belle e ben fatte. Ritengo addirittura che estetica ed etica si equivalgano. Le cose belle sono etiche, mentre le cose non etiche non sono belle: dall’ evasione fiscale ai sotterfugi”.
(Gianni Agnelli)

“L’Italia digerisce tutto, la sua forza sta nella mollezza degli apparati, nella pieghevolezza degli uomini politici, nelle capacità di adattamento degli italiani. È un materasso, il sistema italiano. Pasolini avrebbe detto una ricotta. O, se preferisce, flectar non frangar. E noi, torinesi, ci siamo sempre sentiti un po’ stranieri in patria proprio per questo: siamo una gente montanara. Torino ricorda le antiche città di guarnigione, i doveri stanno prima dei diritti, il cattolicesimo conserva venature gianseniste, l’aria è fredda e la gente si sveglia presto e va a letto presto, l’antifascismo è una cosa seria, il lavoro anche e anche il profitto”.
(Gianni Agnelli)

“Per essere italiani nel mondo dobbiamo essere europei in Italia”.
(Gianni Agnelli)

“C’è un contributo che do in modo indiretto e di cui non ho alcun merito: quando la gente, gli stranieri, vedono l’Italia, nel panorama dell’Italia vedono che ci sono, che ci sto, e che ci credo; questo fatto viene interpretato come il segno che a questo Paese si può dare fiducia, che quella italiana è una società a cui si può dare credito, se Agnelli e la Fiat e ciò che rappresentano vi hanno un posto sicuro.”
(Gianni Agnelli)

“Per me, la Juventus sentimentalmente vale moltissimo… Tra gli anni Cinquanta e Sessanta quando i flussi migratori al Nord erano cospicui, tanti meridionali hanno proprio scelto Torino per poter vedere in azione la Juventus. Per molti ammirarla dal vivo è sempre stato un sogno”.
(Gianni Agnelli)

[Su Michel Platini] “L’abbiamo comprato per un tozzo di pane e lui ci ha messo sopra il foie gras”.
(Gianni Agnelli)

“È abitudine della Juventus dire e credere che quando le cose vanno bene il merito è dei giocatori, quando vanno meno bene la responsabilità è della società”.
[Su Marcello Lippi] “Il più bel prodotto di Viareggio, dopo Stefania Sandrelli”.
(Gianni Agnelli)

“[…] Perché la Juventus, dopo già un secolo di storia, è diventata una leggenda. Una leggenda che è sorta in un liceo di Torino e che ha finito per conquistare nove, dieci milioni di tifosi in Italia e, certo, altrettanti all’estero con un nome, una maglia e dei colori conosciuti in tutto il mondo”.
(Gianni Agnelli)

“Se Baggio è Raffaello, Del Piero è Pinturicchio” (dichiarazione ai giornali, agosto 1995).
[Rispondendo a chi chiedeva: “Vinca la Juve o vinca il migliore?”] “Sono fortunato, spesso le due cose coincidono”.
(Gianni Agnelli)

“Buscetta ha detto di essere ossessivamente un tifoso della Juventus? Se lo incontrate ditegli che è la sola cosa di cui non potrà pentirsi”.
(Gianni Agnelli)

[Su Franco Zeffirelli] “È un grande regista. Ma quando parla di calcio non lo sto nemmeno a sentire”.
(Gianni Agnelli)

“La Juventus l’abbiamo sempre avuta. Questo non è un affare; è una passione; una passione soggettiva, che però è condivisa da molta gente”.
“Di stile Juventus parlano gli altri, non noi”.
(Gianni Agnelli)

“Si può fare tutto, ma la famiglia non si può lasciare”.
(Gianni Agnelli)

“Tutto quello che ho, l’ho ereditato. Ha fatto tutto mio nonno. Devo tutto al diritto di proprietà e al diritto di successione, io vi ho aggiunto il dovere della responsabilità”.
“Mio nonno certamente disse che bisogna togliersi tutto dalla testa prima di cominciare a lavorare seriamente. Lui mi richiamò in Fiat come vicepresidente accanto a lui. Avevo 23 anni e mezzo. Poi io andai di nuovo via, di nuovo a fare il soldato per un certo periodo, poi rientrai”.
(Gianni Agnelli)

“Il nonno, il senatore, mi aveva dato via libera, dicendomi che per qualche anno potevo divertirmi, uscire dal sistema, prima di diventare una persona seria. Mi ricongiunsi perciò con i miei amici del giro internazionale, a Saint Moritz, a New York, a Parigi e sulla Costa Azzurra. Ci si divertiva come pazzi ai party che duravano tutta la notte, sul mio yacht e nella nostra villa di Beaulieu. Naturalmente non mancavano le belle ragazze. Ma in quel periodo vi erano due categorie di uomini nel giro: quelli che parlavano di donne e quelli con cui le donne parlavano, molto intimamente. C’erano attrici, vere signore e altre che lo erano solo a metà”.
(Gianni Agnelli)

“Non chiamatemi senatore. Ogni volta che sento questa parola penso a mio nonno, che per me e la famiglia è tutto. Il senatore è lui. Il mio nome d’arte è avvocato Agnelli, ed è giusto così”.
(Gianni Agnelli)

“Mio padre aveva grandi qualità, era assai delicato. Ma io mi considero nipote di mio nonno; sono stato al suo fianco dai quattordici e vent’ anni, durante il mio periodo di formazione. Le responsabilità sono passate direttamente da lui a me…”
(Gianni Agnelli)

“Mia sorella Suni è stata la mia vera amica, forse anche perché è la più vicina a me per età. Ed anche mia sorella Clara. Gli altri erano più piccoli, ma poi sono diventato molto amico anche di Umberto. Ci comprendiamo al volo, ancora prima di parlarci. È raro, sa, tra fratelli”.
(Gianni Agnelli)

“Sono sempre stato un marito devoto, ma se pretendessi di essere sempre stato un marito fedele direi una bugia”.
(Gianni Agnelli)

“Marella? Viviamo insieme da una vita. A quel punto l’altra persona diventa una parte di te; come si fa a dirsi amici? È di più, molto di più, è un pezzo di te stesso”.
(Gianni Agnelli)

“Non sono un grande pedagogo. Sono più incline a lasciare fare alle persone quello che vogliono. I miei nipoti li prendo, gli parlo, rido con loro e andiamo nei musei e al cinema insieme. So come si fa. Ma non sono un bravo educatore”.
(Gianni Agnelli)

“Io non ho nessuna passione per la politica e per i politici. Riconosco che è un’attività necessaria e anzi che, almeno in teoria, è la più nobile di tutte, quella che gestisce gli interessi della polis, della comunità. Ma non mi piace l’inevitabile parzialità dei partiti e l’altrettanto inevitabile egoismo di chi li guida. Infine: la Fiat ha un peso nell’economia e nella società italiana che non si può combinare con uno schieramento politico”.
(Gianni Agnelli)

“La politica non mi tenta, è troppo tardi, ma ho partecipato a tutte le votazioni per l’elezione del Presidente perché è importante prendere sul serio il Parlamento”.
(Gianni Agnelli)

“Fino ad oggi il Partito comunista è stato visto con due prospettive: quella della speranza e quella della paura. Dopo l’episodio di oggi credo che la prospettiva della speranza sia cancellata”. [dopo il picchettaggio di Mirafiori: frecciata a Enrico Berlinguer]
(Gianni Agnelli)

“Come tutti i politici, anche Montezemolo è molto sensibile a quello che scrivono i giornali. Anzi: è più sensibile ai giornali che ai fatti. Sbaglia”.
(Gianni Agnelli)

“Nella mia vita ho avuto due cariche elettive pubbliche, quella di presidente di Confindustria in una situazione di emergenza e quella di sindaco di Villar Perosa, per 35 anni: un’esperienza utilissima per capire i problemi della gente, il costo dell’illuminazione della città, la vita del paese, il peso del parroco, il lavoro della maestra”.
(Gianni Agnelli)

“Qualche cosa di naturale, come per tutti quelli della mia generazione. I capi mi erano antipatici perché rappresentavano il potere, a causa della stupidità dei loro proclami e della follia di una politica estera condotta con un’arroganza che non trovava riscontro nella forza”.
(Gianni Agnelli)

“Nel dopoguerra in Giappone il generale MacArthur distrusse l’industria pubblica giapponese. In Italia purtroppo questo non è accaduto. Forse perché per noi la guerra è finita con una semi-sconfitta. L’Italia è il paese dove la mano pubblica conta di più, dove il sottogoverno pesa più del governo… Finché il potere politico continuerà a nominare i manager non si potrà parlare di privatizzazioni”.
(Gianni Agnelli)

“De Mita lo conosco da più tempo che Craxi. È un tipico intellettuale meridionale, di quelli che sembrano essersi formati nella Magna Grecia”.
(Gianni Agnelli)

“Per la Monarchia. Ero un soldato che aveva giurato fedeltà. […] Per me la storia di casa Savoia è una storia finita con il referendum. Ma so anche che da un punto di vista nazionale ha avuto un merito grande, per il Piemonte e per l’Italia”.

(Gianni Agnelli a Miriam Mafai, su la Repubblica del 31 maggio 1996)

“Non conobbi Roosevelt. Conobbi la vedova Roosevelt, una donna forte, e il figlio, che rappresentò la Fiat in America. Ho conosciuto tutti gli altri presidenti, in particolare Kennedy… un momento di grandi speranze prima e di profondo rimpianto poi… Reagan fu un grande presidente, ma più una guida che uno statista. Era un uomo pieno di simpatia, raccontava barzellette divertenti”.
(Gianni Agnelli)

“Ah, il piacere non me lo sono certo fatto mancare. Sa qual è il vero piacere? Un atto creativo. Un piacere senza creatività è di una noia mortale”.
(Gianni Agnelli)

La Juve è per me l’ amo­re di una vita intera, motivo di gioia e orgoglio, ma anche di delusione e frustrazione, comunque emozioni forti, come può dare una vera e infinita storia d’amore.
(Gianni Agnelli)

[Su Zdeněk Zeman]  è il nipote di Vycpalek. Vycpalek noi l’abbiamo salvato dalla Cecoslovacchia comunista e l’abbiamo riportato in Italia. Quindi anche il nipote ci dovrebbe avere la gratitudine. Zeman? No (lo prenderebbe come allenatore), perché non mi piace il suo modo di allenare la squadra.
(Gianni Agnelli)

[Su Marcello Lippi] Il più bel prodotto di Viareggio, dopo Stefania Sandrelli.
(Gianni Agnelli)

John è giovane ma ha dimostrato di possedere notevoli capacità e doti morali.
(Gianni Agnelli)

È abitudine della Juventus dire e credere che quando le cose vanno bene il merito è dei giocatori, quando vanno meno bene la responsabilità è della società. (dalla lettera aperta a Luciano Lama Agnelli risponde a Lama sulla Juve, La Stampa, 6 marzo 1991, p. 33)“
(Gianni Agnelli)

Coi profitti a zero la crisi non si risolve ma si incancrenisce e può produrre il peggio. Noi abbiamo due sole prospettive: o uno scontro frontale per abbassare i salari o una serie di iniziative coraggiose e di rottura per eliminare i fenomeni piú intollerabili di spreco e d’inefficienza. È inutile dire che questa è la nostra scelta.
(Gianni Agnelli)

Faccio i complimenti a De Benedetti anche se lui parla male di noi.
(Gianni Agnelli)

Ho conosciuto mariti fedeli che erano pessimi mariti. E ho conosciuto mariti infedeli che erano ottimi mariti. Le due cose non vanno necessariamente assieme.
(Gianni Agnelli)

Mi chiedete se mi sono mai innamorato? Ci si innamora a vent’ anni: dopo si innamorano soltanto le cameriere.
(Gianni Agnelli)

Gli uomini si dividono in due categorie: gli uomini che parlano di donne e gli uomini che parlano con le donne. Io di donne preferisco non parlare.
(Gianni Agnelli)

Un uomo che non piange, non potrà mai fare grandi cose.
(Gianni Agnelli)

Avere Platini in squadra era come avere una credit card sempre a portata di mano.
(Gianni Agnelli)

Per essere italiani nel mondo, dobbiamo essere europei in Italia.
(Gianni Agnelli)

Non tutti gli italiani tifano per la Nazionale, mentre tutti gli italiani e il cinquanta per cento dei non italiani tifano Ferrari.
(Gianni Agnelli)

Ogni giovane d’Europa deve poter cominciare i suoi studi a Parigi, continuarli a Londra, completarli a Roma o Francoforte. Dobbiamo recuperare, in chiave moderna, l’eredità degli antichi “clerici vagantes.
(Gianni Agnelli)

La Juve è per me l’ amo­re di una vita intera, motivo di gioia e orgoglio, ma anche di delusione e frustrazione, comunque emozioni forti, come può dare una vera e infinita storia d’amore.
(Gianni Agnelli)

Di stile Juventus parlano gli altri, non noi.
(Gianni Agnelli)

Nei momenti difficili di una partita, c’è sempre nel mio subconscio qualcosa a cui mi appello, a quella capacità di non arrendersi mai. E questo è il motivo per cui la Juventus vince anche quando non te l’aspetti.
(Gianni Agnelli)

Innamorarsi è da camerieri.
(Gianni Agnelli)

Coi profitti a zero la crisi non si risolve ma si incancrenisce e può produrre il peggio.
Noi abbiamo due sole prospettive: o uno scontro frontale per abbassare i salari o una serie di iniziative coraggiose e di rottura per eliminare i fenomeni più intollerabili di spreco e d’inefficienza.
È inutile dire che questa è la nostra scelta.
(Gianni Agnelli)

Le più belle frasi di Oriana FallaciRaccolta completa

Le più belle frasi di Oriana Fallaci

Oriana Fallaci (N.29/1/929 – M.15/09/006), scrittrice, giornalista e attivista italiana.
La Fallaci, da giovanissima, partecipò come prima donna italiana ad andare al fronte, alla Resistenza italiana, come inviata speciale.
Durante gli ultimi anni di vita, fecero discutere le sue dure prese di posizione contro l’Islam, soprattutto, in seguito agli attentati dell’11 settembre 2001 a New York, città in cui viveva.
Oriana Fallaci come scrittrice, ha venduto venti milioni di copie in tutto il mondo con i suoi dodici libri.
Ricordata da tutti, giovani e meno, oggi si sente ancora viva la sua presenza attraverso le sue frasi e le sue citazioni, su tutti i canali social.
Propongo in questa pagina una raccolta completa delle sue frasi più belle di Oriana Fallaci.
Buona lettura 😉






Frasi di Oriana Fallaci

L’amore da una parte sola non basta, Giò.
Le tue sono fantasie da masochista. Non si regala l’anima a chi non è disposto a regalare la sua.
Chi non fa regali, non apprezza i regali.
Tu cerchi Iddio in terra, e sei disposta a qualsiasi menzogna pur di inventarlo.
Ma Iddio non si inventa e neppure l’amore. L’amore è un dialogo, non un monologo.
(Oriana Fallaci)

Sai l’odore che i drogati chiamano profumo e che invece è puzzo.
Un antipaticissimo puzzo di merda bruciata e di rosmarino, di muschio marcio e di resina,
soave e insieme pungente, morbido e insieme piccante, stomachevole,
fetido quanto l’ingordigia dei vampiri che per restare ricchi producono e commerciano droga.
Un penosissimo puzzo che è il puzzo della debolezza, della fiacchezza, della viltà.
Infatti piace a chi non ha il coraggio di affrontare la vita, a chi non ha i coglioni per tenere in vita la vita,
a chi non ha la fantasia che ci vuole per apprezzarla nonostante le sue durezze e le sue porcherie e i suoi orrori,
a chi non ha l’intelligenza di amarla.
(Oriana Fallaci)

La natura umana è così inesplicabile,
ciò che divide il bene dal male è un filo talmente sottile,
talmente invisibile. Non dissi nulla e pensai che, a volte,
quel filo si spezza tra le tue mani mischiando il bene e il male in un mistero che ti smarrisce.
In quel mistero, non osi più giudicare un uomo.
(Oriana Fallaci)

Niente ferisce, avvelena, ammala, quanto la delusione.
Perché la delusione è un dolore che deriva sempre da una speranza svanita,
una sconfitta che nasce sempre da una fiducia tradita cioè dal voltafaccia di qualcuno o qualcosa in cui credevamo.
(Oriana Fallaci)

Se dici la tua sul Vaticano,
sulla Chiesa Cattolica, sui Papa, sulla Madonna,
su Gesù, sui Santi, non ti succede nulla.
Ma se fai lo stesso con l’Islam, col Corano, con Maometto, coi figli di Allah,
diventi razzista e xenofobo e blasfemo e compi una discriminazione razziale.
(Oriana Fallaci)

Nella Vita e nella Storia vi sono casi in cui non è lecito aver paura.
Casi in cui aver paura è immorale e incivile.
(Oriana Fallaci)

La libertà è un dovere, prima che un diritto è un dovere.
(Oriana Fallaci)

La Patria non è un’opinione. O una bandiera e basta.
La Patria è un vincolo fatto di molti vincoli che stanno nella nostra carne e nella nostra anima,
nella nostra memoria genetica.
È un legame che non si può estirpare come un pelo inopportuno.
(Oriana Fallaci)

In Italia si parla sempre di Diritti e mai di Doveri.
In Italia si finge di ignorare o si ignora che ogni Diritto comporta un Dovere,
che chi non compie il proprio dovere non merita alcun diritto.
(Oriana Fallaci)

E quest’Italia, un’Italia che c’è anche se viene zittita o irrisa o insultata,
guai a chi me la tocca.
Guai a chi me la ruba, guai a chi me la invade.
(Oriana Fallaci)

La natura umana è così inesplicabile,
ciò che divide il bene dal male è un filo talmente sottile, talmente invisibile. Non dissi nulla e pensai che, a volte,
quel filo si spezza tra le tue mani mischiando il bene e il male in un mistero che ti smarrisce.
In quel mistero, non osi più giudicare un uomo.
(Oriana Fallaci)

Tra un uomo e una donna ciò che chiamano amore è una stagione.
E se al suo sbocciare questa stagione è una festa di verde, al suo appassire è solo un mucchio di foglie marce.
(Oriana Fallaci)

È la vita. A volte credi che due occhi ti guardino e invece non ti vedono neanche.
A volte credi d’aver trovato qualcuno che cercavi e invece non hai trovato nessuno. Succede.
E se non succede, è un miracolo. Ma i miracoli non durano mai.
(Oriana Fallaci)

La rivoluzione più grande è, in un paese, quella che cambia le donne e il loro sistema di vita.
Non si può fare la rivoluzione senza le donne. Forse le donne sono fisicamente più deboli ma moralmente hanno una forza cento volte più grande.
(Oriana Fallaci)

Incredibile come il dolore dell’anima non venga capito.
Se ti becchi una pallottola o una scheggia si mettono subito a strillare presto-barellieri-il-plasma, se ti rompi una gamba te la ingessano, se hai la gola infiammata ti danno le medicine.
Se hai il cuore a pezzi e sei così disperato che non ti riesce aprir bocca, invece, non se ne accorgono neanche.
Eppure il dolore dell’anima è una malattia molto più grave della gamba rotta e della gola infiammata, le sue ferite sono assai più profonde e pericolose di quelle procurate da una pallottola o da una scheggia.
Sono ferite che non guariscono, quelle, ferite che ad ogni pretesto ricominciano a sanguinare.
(Oriana Fallaci)

Se tu fossi stato con me t’avrei chiesto scusa.
Oppure aiuto.
Invece non c’eri; incredibile come gli altri manchino sempre nei momenti in cui se ne ha bisogno;
passi giorni, mesi, anni interi con qualcuno a cui non hai da dir nulla e nel momento in cui hai da dirgli qualcosa,
magari scusami, aiuto, lui non c’è e tu sei solo.
(Oriana Fallaci)

Ogni persona libera, ogni giornalista libero,
deve essere pronto a riconoscere la verità ovunque essa sia. E se non lo fa è nell’ ordine: un imbecille, un disonesto, un fanatico.
(Oriana Fallaci)

La Vita non è uno spettacolo muto o in bianco e nero.
È un arcobaleno inesauribile di colori, un concerto interminabile di rumori, un caos fantasmagorico di voci e di volti,
di creature le cui azioni si intrecciano o si sovrappongono per tessere la catena di eventi che determinano il nostro personale destino.
(Oriana Fallaci)

L’amara scoperta che Dio non esiste ha ucciso la parola destino.
Ma negare il destino è arroganza,
affermare che noi siamo gli unici artefici della nostra esistenza è follia:
se neghi il destino, la vita diventa una serie di occasioni perdute,
un rimpianto di ciò che non è stato e avrebbe potuto essere,
un rimorso di ciò che non si è fatto e avremmo potuto fare, e si spreca il presente rendendolo un’altra occasione perduta.
(Oriana Fallaci)

Io non scrivo per divertimento o per soldi.
Scrivo per dovere.
(Oriana Fallaci)

Dev’ esserci qualcosa di sbagliato nel cervello di quelli che trovano gloriosa o eccitante la guerra.
Non è nulla di glorioso, nulla di eccitante,
è solo una sporca tragedia sulla quale non puoi che piangere.
Piangi a quello cui negasti una sigaretta e non è tornato con la pattuglia;
piangi su quello che hai rimproverato e ti s’è disintegrato davanti;
piangi su lui che ha ammazzato i tuoi amici.
(Oriana Fallaci)

Che senso ha rispettare chi non rispetta noi?
Che senso ha difendere la loro cultura o presunta cultura quando essi disprezzano la nostra?
(Oriana Fallaci)

Il fanatismo è il primo nemico della libertà di pensiero.
E a questo credo io mi piegherò sempre, per questo credo io pagherò sempre:
ignorando orgogliosamente chi non capisce o chi per i suoi interessi e le sue ideologie finge di non capire.
(Oriana Fallaci)

Se non ci si oppone, se non ci si difende, se non si combatte,
la Jihad vincerà.
E distruggerà il mondo che bene o male siamo riusciti a costruire,
a cambiare, a migliorare, a rendere un po’ più intelligente cioè meno bigotto o addirittura non bigotto.
(Oriana Fallaci)

Vi sono momenti, nella Vita, in cui tacere diventa una colpa e parlare diventa un obbligo.
Un dovere civile, una sfida morale, un imperativo categorico al quale non ci si può sottrarre.
(Oriana Fallaci)

Io non mi sono mai sentita tanto viva come dopo una battaglia dalla quale sono uscita viva e indenne.
[…] è dopo aver vinto quella sfida che ti senti così vivo.
Vivo quanto non ti senti nemmeno nei momenti più ubriacanti di gioia o nei momenti più travolgenti d’amore.
(Oriana Fallaci)

L’amo con passione la vita, mi spiego?
Sono troppo convinta che la vita sia bella anche quando è brutta,
che nascere sia il miracolo dei miracoli, vivere:
il regalo dei regali.
Anche se si tratta d’un regalo molto complicato, molto faticoso, a volte doloroso.
(Oriana Fallaci)

Non si fa il proprio dovere perché qualcuno ci dica grazie…
lo si fa per principio, per se stessi, per la propria dignità.
(Oriana Fallaci)

Il niente è da preferirsi al soffrire? Io perfino nelle pause in cui piango sui miei fallimenti,
le mie delusioni, i miei strazi, concludo che soffrire sia da preferirsi al niente.
(Oriana Fallaci)

La morte di un amore è come la morte d’una persona amata.
Lascia lo stesso strazio, lo stesso vuoto, lo stesso rifiuto di rassegnarti a quel vuoto.
Perfino se l’hai attesa, causata, voluta per autodifesa o buonsenso o bisogno di libertà,
quando arriva ti senti invalido. Mutilato.
(Oriana Fallaci)

L’abitudine è la più infame delle malattie, perché ci fa accettare qualsiasi disgrazia, qualsiasi dolore, qualsiasi morte.
Per abitudine si vive accanto a persone odiose,
si impara a portare le catene a subire ingiustizie, a soffrire, ci si rassegna al dolore, alla solitudine, a tutto.
L’abitudine è il più spietato dei veleni perché entra in noi lentamente, silenziosamente e cresce a poco a poco nutrendosi della nostra inconsapevolezza, e quando scopriamo d’averla addosso ogni gesto s’è condizionato, non esiste più medicina che possa guarirci.
(Oriana Fallaci)

Niente ferisce, avvelena, ammala, quanto la delusione.
Perché la delusione è un dolore che deriva sempre da una speranza svanita, una sconfitta che nasce sempre da una fiducia tradita cioè dal voltafaccia di qualcuno o qualcosa in cui credevamo.
E a subirla ti senti ingannato, beffato, umiliato.
La vittima d’una ingiustizia che non t’aspettavi, d’un fallimento che non meritavi.
Ti senti anche offeso, ridicolo, sicché a volte cerchi la vendetta.
Scelta che può dare un po’ di sollievo, ammettiamolo, ma che di rado s’accompagna alla gioia e che spesso costa più del perdono.
(Oriana Fallaci)

Essere donna è così affascinante.
È un’avventura che richiede tale coraggio, una sfida che non annoia mai. Avrai tante cose da intraprendere se nascerai donna.
Per incominciare, avrai da batterti per sostenere che se Dio esiste potrebbe anche essere una vecchia coi capelli bianchi o una bella ragazza.
Poi avrai da batterti per spiegare che il peccato non nacque il giorno in cui Eva colse la mela: quel giorno nacque una splendida virtù chiamata disubbidienza. Infine avrai da batterti per dimostrare che dentro il tuo corpo liscio e rotondo c’è un’intelligenza che chiede d’essere ascoltata.
(Oriana Fallaci)

Sono qui per spiegare quanto è ipocrita il mondo quando si esalta per un chirurgo che sostituisce un cuore con un altro cuore; e poi accetta che migliaia di creature giovani, col cuore a posto, vadano a morire come vacche al macello per la bandiera.
È da quando sono al mondo che mi rompono l’anima con la bandiera, la patria, in nome di queste sublimi sciocchezze mi impongono il culto di uccidere, essere uccisa, e nessuno mi ha ancora detto perché uccidere per rapina è peccato, uccidere perché hai un’uniforme è glorioso.
(Oriana Fallaci)

Rifiuto di rinunciare a me stesso e rassegnarmi.
Un uomo rassegnato è un uomo morto prima di morire, ed io non voglio essere morto prima di morire.
Non voglio morire da morto! Voglio morire da vivo!

(Oriana Fallaci)

Se nascerai uomo non dovrai temere d’essere violentato nel buio di una strada.
Non dovrai servirti di un bel viso per essere accettato al primo sguardo,
di un bel corpo per nascondere la tua intelligenza.
Non subirai giudizi malvagi quando dormirai con chi ti piace.
(Oriana Fallaci)

Chi ama la vita non riesce mai ad adeguarsi, subire, farsi comandare.
Chi ama la vita è sempre con il fucile alla finestra per difendere la vita. Un essere umano che si adegua, che subisce, che si fa comandare, non è un essere umano.
(Oriana Fallaci)

Non si regala l’anima a chi non è disposto a regalare la sua.
(Oriana Fallaci)

Per raccontare gli uomini, questi bizzarri animali che fanno ridere e piangere insieme,
bastano due sentimenti che in fondo sono due ragionamenti: la pietà e l’ironia.
(Oriana Fallaci)

Ogni nostro gesto è un atto di guerra.
Ogni nostra azione quotidiana è una forma di guerra che esercitiamo contro qualcuno o qualcosa.

(Oriana Fallaci)

La vita è una strada di sassi,
sassi contro cui si inciampa, si cade, ci si ferisce.
Sassi contro cui bisogna proteggersi con scarpe di ferro.
Ma neanche questo basta perché mentre proteggi i piedi c’è sempre qualcuno che raccoglie una pietra per tirartela in testa.
(Oriana Fallaci)

Tu che non sai perché rido così forte quando rido,
e piango così fitto quando piango, e mi accontento di così poco quando mi accontento, ed esigo tanto quando esigo.
(Oriana Fallaci)

Le donne non sono una fauna speciale e non capisco per quale ragione esse debbano costituire,
specialmente sui giornali, un argomento a parte: come lo sport, la politica e il bollettino meteorologico.
(Oriana Fallaci)

La vita ha 4 sensi: amare, soffrire, lottare e vincere.
Chi ama soffre, chi soffre lotta, chi lotta vince.
Ama molto, soffri poco, lotta tanto, vinci sempre.
(Oriana Fallaci)

Molte donne si chiedono: metter al mondo un figlio, perché?
Perché abbia fame, perché abbia freddo, perché venga tradito ed offeso,
perché muoia ammazzato alla guerra o da una malattia?
E negano la speranza che la sua fame sia saziata, che il suo freddo sia scaldato,
che la fedeltà e il rispetto gli siano amici,
che viva a lungo per tentar di cancellare le malattie e la guerra.
(Oriana Fallaci)

Gli Osama Bin Laden sono decine di migliaia, ormai,
e non stanno soltanto in Afghanistan o negli altri paesi arabi.
Stanno dappertutto, e i più agguerriti stanno proprio in Occidente.
Nelle nostre città, nelle nostre strade, nelle nostre università, nei gangli della tecnologia.
Quella tecnologia che qualsiasi ottuso può maneggiare.
La Crociata è in atto da tempo.
E funziona come un orologio svizzero, sostenuta da una fede e da una perfidia paragonabile soltanto alla fede e alla perfidia di Torquemada quando gestiva l’Inquisizione. Infatti trattare con loro è impossibile.
Ragionarci, impensabile.
Trattarli con indulgenza o tolleranza o speranza, un suicidio.
E chi crede il contrario è un illuso.
(Oriana Fallaci)

Non capite o non volete capire che se non ci si oppone, se non ci si difende,
se non si combatte, la Jihad vincerà.
E distruggerà il mondo che bene o male siamo riusciti a costruire,
a cambiare, a migliorare, a rendere un po’ più intelligente cioè meno bigotto o addirittura non bigotto.
Distruggerà la nostra cultura,
la nostra arte, la nostra scienza, la nostra morale, i nostri valori, i nostri piaceri.
(Oriana Fallaci)

L’Islam è il Corano. Comunque e dovunque.
E il Corano è incompatibile con la Libertà,
è incompatibile con la Democrazia, è incompatibile con i Diritti Umani.
(Oriana Fallaci)

“Perché quasi niente quanto la guerra,
e niente quanto una guerra ingiusta,
frantuma la dignità dell’uomo.”
(Oriana Fallaci)

Incredibile come il dolore dell’anima non venga capito.
Se ti becchi una pallottola o una scheggia si mettono subito a strillare presto-barellieri-il-plasma,
se ti rompi una gamba te la ingessano, se hai la gola infiammata ti danno le medicine.
Se hai il cuore a pezzi e sei così disperato che non ti riesce aprir bocca, invece, non se ne accorgono neanche.
Eppure il dolore dell’anima è una malattia molto più grave della gamba rotta e della gola infiammata,
le sue ferite sono assai più profonde e pericolose di quelle procurate da una pallottola o da una scheggia.
Sono ferite che non guariscono, quelle, ferite che ad ogni pretesto ricominciano a sanguinare.
Niente ferisce, avvelena, ammala, quanto la delusione.
Perché la delusione è un dolore che deriva sempre da una speranza svanita,
una sconfitta che nasce sempre da una fiducia tradita cioè dal voltafaccia di qualcuno o qualcosa in cui credevamo.
(Oriana Fallaci)

Sono stupendi i trent’anni, ed anche i trentuno, i trentadue, i trentatré, i trentaquattro, i trentacinque!
Sono stupendi perché sono liberi, ribelli, fuorilegge,
perché è finita l’angoscia dell’attesa, non è incominciata la malinconia del declino,
perché siamo lucidi, finalmente, a trent’anni!
Se siamo religiosi, siamo religiosi convinti. Se siamo atei, siamo atei convinti.
Se siamo dubbiosi, siamo dubbiosi senza vergogna.
E non temiamo le beffe dei ragazzi perché anche noi siamo giovani,
non temiamo i rimproveri degli adulti perché anche noi siamo adulti.
Non temiamo il peccato perché abbiamo capito che il peccato è un punto di vista,
non temiamo la disubbidienza perché abbiamo scoperto che la disubbidienza è nobile.
Non temiamo la punizione perché abbiamo concluso che non c’è nulla di male ad amarci se ci incontriamo,
ad abbandonarci se ci perdiamo:
i conti non dobbiamo più farli con la maestra di scuola e non dobbiamo ancora farli col prete dell’olio santo.
Li facciamo con noi stessi e basta, col nostro dolore da grandi.
Siamo un campo di grano maturo, a trent’anni, non più acerbi e non ancora secchi:
la linfa scorre in noi con la pressione giusta, gonfia di vita.
È viva ogni nostra gioia,
è viva ogni nostra pena, si ride e si piange come non ci riuscirà mai più,
si pensa e si capisce come non ci riuscirà mai più.
Abbiamo raggiunto la cima della montagna e tutto è chiaro là in cima: la strada per cui siamo saliti,
la strada per cui scenderemo.
Un po’ ansimanti e tuttavia freschi, non succederà più di sederci nel mezzo a guardare indietro e in avanti,
a meditare sulla nostra fortuna.
(Oriana Fallaci)

Essere donna è così affascinante.
È un’avventura che richiede un tale coraggio, una sfida che non finisce mai.
(Oriana Fallaci)

Vi sono momenti, nella Vita, in cui tacere diventa una colpa e parlare diventa un obbligo.
Un dovere civile, una sfida morale, un imperativo categorico al quale non ci si può sottrarre.
(Oriana Fallaci)

La morte di un amore è come la morte d’una persona amata.
Lascia lo stesso strazio,
lo stesso vuoto,
lo stesso rifiuto di rassegnarti a quel vuoto.
Perfino se l’hai attesa, causata,
voluta per autodifesa o buonsenso o bisogno di libertà,
quando arriva ti senti invalido.
Mutilato.
La Vita non è uno spettacolo muto o in bianco e nero.
È un arcobaleno inesauribile di colori, un concerto interminabile di rumori,
un caos fantasmagorico di voci e di volti,
di creature le cui azioni si intrecciano o si sovrappongono per tessere la catena di eventi che determinano il nostro personale destino.
Ho sempre amato la vita.
Chi ama la vita non riesce mai ad adeguarsi,
subire, farsi comandare.
La libertà è un dovere, prima che un diritto è un dovere.
Alekos, cosa significa essere un uomo?
Significa avere coraggio, avere dignità.
Significa credere nell’umanità.
Significa amare senza permettere a un amore di diventare.
Significa lottare.
E vincere.
Guarda, più o meno quel che dice Kipling in quella poesia intitolata Se.
E per te cos’è un uomo?
(Oriana Fallaci)

Le più belle frasi e citazioni di Giorgio FalettiRaccolta completa

Giorgio Faletti (N. 25/11/1950 – M. 04/07/2014) è stato uno scrittore, attore, cantautore e comico italiano.
Stroncato da un tumore, l’artista Giorgio Faletti, astigiano aveva 63 anni.
Dal “Drive in” televisivo ai tanti Festival di Sanremo (dove sfiorò la vittoria con “Signor tenente”), dai thriller diventati best seller al cinema, una carriera all’insegna dei continui cambiamenti.
Giorgio Faletti una figura unica, irripetibile, amabilmente eccentrica di versatilità artistica è rimasto nel cuore di tutti, viene spesso ricordato e lo “mantenuto vivo”, attraverso le sue frasi e le sue citazioni.
In questa sezione vi proponiamo una raccolta delle più belle frasi di Giorgio Faletti.
Buona lettura 😉






Frasi sulla famiglia

Nella vita ci sono cose che ti cerchi e altre che ti vengono a cercare. Non le hai scelte e nemmeno le vorresti, ma arrivano e dopo non sei più uguale. A quel punto le soluzioni sono due: o scappi cercando di lasciartele alle spalle o ti fermi e le affronti. Qualsiasi soluzione tu scelga ti cambia, e tu hai solo la possibilità di scegliere se in bene o in male.
(Giorgio Faletti)

Il coraggio era anche quello. Era la consapevolezza che l’insuccesso fosse comunque il frutto di un tentativo. Che talvolta è meglio perdersi sulla strada di un viaggio impossibile che non partire mai.
(Giorgio Faletti)

Si dicono parole che lasciano dietro conseguenze e significati. Si fanno gesti che possono ferire, per volontà espressa o per leggerezza. O per il semplice timore di essere feriti.
(Giorgio Faletti)

Quella ragazza ha gli occhi più incredibili che abbia mai visto. Chiunque porti in giro occhi di quel genere non può essere una persona cattiva. Forse può anche succedere che faccia dei danni, ma solo se davanti a lei si sente il bisogno di abbassare per primi lo sguardo.
(Giorgio Faletti)






C’è stato un periodo in cui tutto pareva immobile nella sua perfezione, come se il tempo non fosse in movimento ma fissato sulla cartolina di un’estate felice.
(Giorgio Faletti)

Appoggiò la testa alla sua spalla e rimase a odorare e adorare quel piccolo miracolo rappresentato dalla propria pelle contro quella di lui. Le piaceva immaginare che qualcuno, forse una alchimista geniale e ruffiano, avesse fabbricato di proposito le loro epidermidi con elementi fatti apposta per funzionare l’uno da richiamo per l’altro.
(Giorgio Faletti)

Cicciolina è stata l’unico uomo politico italiano a farsi fare quello che gli altri uomini politici hanno fatto agli italiani.
(Giorgio Faletti)

Il buio e l’attesa hanno lo stesso colore.
(Giorgio Faletti)

Tutti siamo chiusi in una prigione. La mia me la sono costruita da solo, ma non per questo è più facile uscirne.
(Giorgio Faletti)

Conosci la storia del sognatore, del pazzo, e dello psichiatra? Il sognatore costruisce castelli in aria, il pazzo ci abita e lo psichiatra riscuote l’affitto.
(Giorgio Faletti)

Non ti auguro del male. Qualunque cosa ti augurassi sarebbe ben poca cosa rispetto a quello che riuscirai a farti da solo. Mi spiace solo di non esserci, quel giorno.
(Giorgio Faletti)

Il limite dei furbi è che non riescono ad esimersi dall’esibire i frutti della loro furbizia, prima o poi.
(Giorgio Faletti)

La grandezza di un uomo si dimostra da quanti stupidi gli danno addosso.
(Giorgio Faletti)

L’amicizia è come l’amore. Non la si può riprodurre a comando. Ma quando passa, o quando la distruggiamo, lascia un grande senso di vuoto.
(Giorgio Faletti)

Fai attenzione alla tua ombra. Ogni uomo ha un fratello che è la sua copia esatta. È muto e cieco e sordo ma dice e vede e sente tutto, proprio come lui. Arriva nel giorno e scompare la notte, quando il buio lo risucchia sottoterra, nella sua vera casa. Ma basta accendere un fuoco e lui è di nuovo li, a danzare alla luce delle fiamme, docile ai comandi e senza la possibilità di ribellarsi. Sta disteso per terra perché glielo ordina la luna, sta in piedi su una parete quando il sole glielo concede, sta attaccato ai suoi piedi perché non può andarsene. Mai. Quest’uomo è la tua ombra. È con te da quando sei nato. Quando perderai la tua vita, la perderà con te, senza averla vissuta mai.
(Giorgio Faletti)

Il tragico mistero buffo della vita era poi in fondo solo quello: continuare a inseguire qualcuno che non ci ama, inseguiti da qualcuno che non amiamo.
(Giorgio Faletti)

La piuma arrivò risalendo il vento.
Nessuno si accorse di questo strano fenomeno, forse nemmeno il vento stesso, che per natura ha canne da piegare e foglie da girare sulle dita e stagni da stupire con gocce di pioggia che lasciano cerchi improvvisi e bolle sulla superficie immota dell’acqua. Tracciando il suo invisibile sanscrito nel cielo, la piuma sorvolò un villaggio popolato di uomini, che come tali prestavano attenzione solo a ciò che avveniva in terra, davanti ai loro occhi. Un fabbro batteva il ferro rovente di una lama chiedendosi se sarebbe stata una buona spada, un contadino seminava il suo campo chiedendosi se sarebbe stato un buon raccolto, le donne stavano al fiume a lavare i panni chiedendosi se sarebbero diventati bianchi e immacolati. Solo i bambini correvano senza nulla chiedersi, giocando e schiamazzando per le anguste vie del villaggio, fra le case di fango e paglia, inseguiti da cani festanti che, pur senza capire, si univano al gioco. Alcuni cavalli erano impastoiati davanti alla locanda dove cavalieri senza macchia e senza paura sostavano per stordirsi di vino, procurandosi macchie sulle vesti mentre cercavano di dimenticare la loro paura. Nessuno riuscì a vedere la piuma perché nessuno aveva tempo a sufficienza per alzare gli occhi al cielo e riuscire anche solo a guardarla.
(Giorgio Faletti)






Ecco cosa siamo, nient’altro che dei piccoli dinosauri. E la nostra pazzia prima o poi sarà la causa della nostra fine.
(Giorgio Faletti)

Il presente a volte può essere un pessimo ambiente se arredato con i residui di un passato difficile da dimenticare.
(Giorgio Faletti)

Avevano tutti sul viso la stessa espressione, un misto tra l’arroganza di chi si sente libero di essere se stesso fino a distruggersi e la rassegnazione amara di chi gira lo sguardo intorno e dappertutto vede il nulla.
(Giorgio Faletti)

Quando me la sono trovata di fronte e l’ho vista e l’ho odorata e l’ho sentita parlare, mi è sembrato che Dio mi avesse restituito la costola.
(Giorgio Faletti)

Le cose non sono così semplici. Non lo sono mai state. Scegliere la strada più facile è solo un modo un poco più onorevole per fuggire.
(Giorgio Faletti)

A volte la fatica cancella tutto e non concede la possibilità di capire che l’unico modo valido di seguire la ragione è abbandonarsi a una corsa sfrenata sul cammino della follia.
(Giorgio Faletti)

Forse l’errore stava tutto lì. Era l’errore che tutti gli uomini fanno da sempre. Cercare di mostrarsi forti e sprezzanti e vincitori quando forse basta avere il coraggio di chinare la testa e dire: ho paura.
(Giorgio Faletti)

Lei è l’amore, Jordan. Quando lo trovi, da qualunque parte arrivi, accettalo come un dono e tienilo ben stretto.
(Giorgio Faletti)

Ci sono persone che arrivano e partono e sono immediatamente posti vuoti, subito sostituiti da altre persone che arriveranno e partiranno per lasciare ancora il vuoto dietro di se.
(Giorgio Faletti)

A me piacciono tanto le donne nude perché ci hanno l’esterno tutto in pelle!… Chissà se dentro sono metallizzate?
(Giorgio Faletti)

Ho sempre sostituito la paura di non farcela più, con la speranza di farcela di nuovo.
(Giorgio Faletti)

Il gatto che si è scottato ha paura anche dell’acqua fredda.
(Giorgio Faletti)

Non c’è nessun naufragio, non c’è nessuna nave che affonda e nessun capitano che vuole colare a picco con lei. Ho bisogno di stare da solo e non c’è niente di male se ho quello che cerco qui, nel posto che ho scelto per averlo.
(Giorgio Faletti)

Purtroppo a volte non è possibile scegliere il momento in cui combattere. Possiamo solo farlo con coraggio quando ci viene chiesto.
(Giorgio Faletti)

“Lui sa che lo ami?” “Lo saprà. Glielo dimostrerò ogni giorno finché riuscirà a non scordarlo mai.”
(Giorgio Faletti)

Ci fu un attimo di quelli in cui la vita pare sospesa e il tempo prendersi una pausa.
(Giorgio Faletti)






– Come è andare in moto?
– È pericoloso, sempre. E veloce, se vuoi. Ma come ricompensa ogni volta c’è la libertà, se ne sei capace.
(Giorgio Faletti)

Cerca di essere te stesso e non la tua ombra o te ne andrai senza sapere che cos’è la vita.
(Giorgio Faletti)

Quando vivi cercando di rompere il culo al mondo, è inevitabile che prima o poi il mondo rompa il culo a te.
(Giorgio Faletti)

Jordan sentì il suo sguardo entrargli dentro fino a raggiungere quel posto segreto dove gli uomini nascondono le lacrime.
(Giorgio Faletti)

I ragazzi forse sono tutti uguali ma non lo restano quando diventano uomini.
(Giorgio Faletti)

L’amore è così difficile da trovare e così facile da perdere.
(Giorgio Faletti)

Lasciami solo a sognare mostri e lascia che mi divorino se hanno fame e sete di me e delle mie tranquillità io non posso dirti quanto, io non voglio dirti quanto, io non devo dirti quanto odio c’è in me.
(Giorgio Faletti)

Dimmi dove e quando ho iniziato a perderti dove e quando hai iniziato a perdermi dove e quando se non in questo letto di spine in una casa che non so e che non oso ascoltare mentre respira col mio respiro dove e quando potrò dormire di nuovo senza incontrarti ancora e ancora e ancora.
(Giorgio Faletti)

Niente e nulla sono estremi. A volte basta poco perché tornino ad incontrarsi.
(Giorgio Faletti)

Il vento si nutre di polvere e cespugli rotolati e dell’orgoglio di impronte cancellate e nuvole disperse.
(Giorgio Faletti)

Per tutte le cose c’è una spiegazione. Sempre. Però non sempre è la più facile da accettare. È la paura che lo vieta, anche quando l’evidenza lo impone. Non ci credo dunque non esiste.
(Giorgio Faletti)

Ci sono dei confronti che la vita non promette di evitare, ma permette al massimo di rinviare. Così, le persone che avevano fatto parte della usa vita passata erano arrivate a una a una a reclamare il loro posto nel presente.
(Giorgio Faletti)

Ho visto e sofferto la menzogna a sufficienza, per non saper riconoscere la verità.
Le parole scritte sono segni neri che camminano sul bianco, sono formiche messe in fila che procedono pagina dopo pagina verso un posto che nessuno conosce.
Noi siamo qui, siamo pronti se possiamo servire a qualcosa. Per chi ci ha messo il cuore e altrettanto cuore non ha trovato, per chi si è sbagliato e ci ha messo troppo sale, per chi non avrà pace finché non riuscirà a scoprire in quale maledetto barattolo hanno nascosto lo zucchero, per chi rischia di annegare nella piccola alluvione delle sue lacrime. Siamo qui con voi e, nonostante tutto, come voi siamo vivi. Aspettiamo la vostra voce. Aspettatevi la nostra risposta.
(Giorgio Faletti)

Tutto intorno è un continuo inseguirsi di facce e ombre e voci, persone che non si pongono nemmeno la domanda e accettano passivamente una vita senza risposte per la noia o il dolore del viaggio, accontentandosi di spedire qualche stupida cartolina ogni tanto.
(Giorgio Faletti)

Il successo e la gioventù sono cose che prima o poi bisogna restituire.
(Giorgio Faletti)

È un grande uomo. Lo è sempre stato. Era già un grande uomo quand era solo un ragazzo. Potrebbero farlo a pezzi piccoli come francobolli e ognuno di quei pezzi sarebbe migliore di qualsiasi persona che io conosca.
(Giorgio Faletti)

Dove sono le notti passate con così tante stelle e così tanta luna accese contemporaneamente in un cielo senza luna e senza stelle?
(Giorgio Faletti)

Jean-Loup pensò che le priorità della vita, tutto sommato, sono abbastanza semplici e ripetitive, e in pochi posti al mondo come quello era possibile quantificarle. La caccia al denaro al primo posto. Alcuni ce l’hanno e tutti gli altri lo vogliono. Semplice. Un luogo comune diviene tale per la dose di verità che cela al suo interno. Forse il denaro non dà la felicità, ma aspettando che la felicità arrivi è un bel modo per passare il tempo.
(Giorgio Faletti)

Non c’è dolcezza nei sogni se non fino a che rimangono tali, che non si avverano mai.
(Giorgio Faletti)

La mia ragazza è brutta. Una volta che stava giocando si è tagliata un dito, allora l’ho portata dal medico condotto e gli ho gridato: “Presto, ché la mia ragazza ha avuto un incidente!”, e lui, come ha aperto la porta e l’ha vista in faccia, ha detto: “Chissà la macchina”.
(Giorgio Faletti)

Sapete che cosa disse Garibaldi ai suoi soldati quando sbarcò in Sicilia? Disse: ‐ Grazie Mille!
(Giorgio Faletti)






La ragazza, che un giorno sarà seduta nell’oscurità come in una poltrona, ne avrà avuto a sufficienza dell’uno e dell’altra per averne paura. Avrà imparato fin troppo bene e a sue spese che la vista a volte non è un fatto esclusivamente fisico ma mentale.
I capelli scuri ancora un pò umidi mettevano in risalto un viso così particolare da sfuggire ad ogni regola o da infrangerla direttamente con la sua bellezza.
(Giorgio Faletti)

Era possibile a volte trovare piccole zone d’ombra, che tuttavia non costituivano un vero rifugio nel sole accecante del viaggio, ma solo una condanna per chi nell’ombra è costretto a nascondersi per tutta la vita.
(Giorgio Faletti)

A volte immaginare la verità è molto peggio che sapere una brutta verità. La certezza può essere dolore. L’incertezza è pura agonia.
(Giorgio Faletti)

Non so se sono bravo. So che sono il migliore.
(Giorgio Faletti)

Se è una domanda, contiene all’interno la risposta. Se è una affermazione, consentimi di essere scettico sulla sua sincerità.
(Giorgio Faletti)

Percorse il suo corpo nudo e dentro di lui lo strappo finì di lacerarsi e strinse fra le mani i brandelli informi di quello che era stato il suo amore per Ivana.
(Giorgio Faletti)

Inizio a camminare.
Cammino lento perché non ho bisogno di correre. Cammino lento perché non voglio correre. Tutto è previsto, anche il tempo legato al mio passo. Ho calcolato che mi bastano otto minuti. Al polso ho un orologio da pochi dollari e un peso nella tasca della giacca. È una giacca in tela verde e sul davanti, sopra il taschino, sopra il cuore, una volta c’era una striscia cucita con un grado e un nome. Apparteneva a una persona il cui ricordo è sbiadito come se la sua custodia fosse stata affidata alla memoria autunnale di un vecchio. È rimasta solo una leggera traccia più chiara, un piccolo livido sul tessuto, sopravvissuto all’affronto di mille lavaggi quando qualcuno
Chi?
perché?
ha strappato via quella striscia sottile e ha trasferito il nome prima su una tomba e poi nel nulla.
Adesso è una giacca e basta.
La mia giacca.
Ho deciso che la metterò ogni volta che uscirò per fare la mia breve camminata di otto minuti. Passi che si perderanno come fruscii nel fragore di milioni di altri passi camminati ogni giorno in questa città. Minuti che si confonderanno come scherzi del tempo, stelle filanti senza colore, un fiocco di neve sul crinale che è l’unico a sapere di essere diverso da tutti gli altri.
Devo camminare otto minuti a un passo regolare per essere sicuro che il segnale radio abbia voce sufficiente per compiere il suo lavoro.
Ho letto da qualche parte che se il sole si spegnesse di colpo, la sua luce raggiungerebbe la terra ancora per otto minuti prima di precipitare tutto nel buio e nel freddo dell’addio.
D’un tratto mi ricordo di questa cosa e mi metto a ridere. Solo, in mezzo alla gente e al traffico, la testa levata al cielo, una bocca spalancata su un marciapiede di New York per la sorpresa di un satellite nello spazio, mi metto a ridere. Intorno a me persone si muovono e guardano quel tipo in piedi all’angolo di una strada che sta ridendo come un pazzo.
Qualcuno forse pensa che pazzo lo sia davvero
Uno addirittura si ferma e per qualche istante si unisce alla mia risata, poi si rende conto che ride senza saperne il motivo. Rido fino alle lacrime per la incredibile e derisoria viltà del destino. Uomini hanno vissuto per pensare e altri non hanno potuto farlo per essere stati costretti alla sola incombenza di sopravvivere.
E altri a morire.
Un affanno senza remissione, un rantolo senza aria da salvare, un punto interrogativo da portare sulle spalle come il peso di una croce, perché la salita è una malattia che non finisce mai. Nessuno ha trovato il rimedio per il semplice motivo che il rimedio non c’è.
La mia è solo una proposta: otto minuti.
Nessuno fra gli esseri umani che si affannano intorno a me può sapere il momento in cui questi ultimi otto minuti inizieranno.
Io sì.
Io ho nelle mie mani molte volte il sole e posso spegnerlo quando voglio. Raggiungo il punto che per il mio passo e per il mio cronometro rappresenta la parola qui, infilo la mano in tasca e le mie dita circondano un piccolo oggetto solido e conosciuto. La mia pelle sulla plastica è una guida sicura, un sentiero da percorrere, una memoria vigile.
Trovo un pulsante e con delicatezza lo premo.
E un altro,
E un atro ancora.
Un attimo o mille anni dopo, l’esplosione è un tuono senza temporale, la terra che accoglie il cielo, un momento di liberazione. Poi le urla e la polvere e il rumore delle macchine che si scontrano, e le sirene mi avvertono che per molta gente dietro di me gli otto minuti sono finiti.
Questo è il mio potere.
Questo è il mio dovere.
Questo è il mio volere.
Io sono Dio.
(Giorgio Faletti)






La bellezza dell’estasi orrorifica consolida l’orrore estatico in una metafisica pazienza: quando morirò vivrò nei miei romanzi.
(Giorgio Faletti)

Un bimbo ha chiesto alla mamma: “Mamma, perché ci sono uomini che si vestono da donne?”. “Ehi, cosa sono queste parole? Lo saprai quando sarai grande! E poi te l’ho detto mille volte: io non sono la mamma, sono il papà!”.
Certe abitudini sono dure da perdere. Il corpo a volte ci tradisce non solo dimenticando, ma anche conservando intatte le sue memorie.
E voi uomini che senza vergogna andate in questi sexy shop e comperate queste bambole gonfiabili che sono così uguali a una donna che dopo devi anche regalargli la pelliccia! Per punizione passerete l’eternità sposati a un canotto.
(Giorgio Faletti)

Erano le illusioni che ogni uomo si trascinava sulle spalle, senza accorgersi di trasportare un sacco bucato. Che diventava più pesante a mano a mano che il contenuto veniva perso lungo il cammino. Poi, un giorno, ci si accorgeva che il sacco era vuoto e che la vita era passata.
(Giorgio Faletti)

Il buio e l’attesa hanno lo stesso colore.
La ragazza, che un giorno sarà seduta nell’oscurità come in una poltrona, ne avrà avuto a sufficienza dell’uno e dell’altra per averne paura. Avrà imparato fin troppo bene e a sue spese che la vista a volte non è un fatto esclusivamente fisico ma mentale.
(Giorgio Faletti)

Il tempo è una brutta bestia. A volte confonde la memoria, a volte si limita a schivarla per lasciarla intatta.
(Giorgio Faletti)

La ragione masticò una maledizione che il cuore ancora non si sentiva di condividere.
(Giorgio Faletti)

Solo gli stupidi e gli innocenti non hanno un alibi.
L’uomo che possiede una cosa poi ne vorrà due e poi tre e poi tutte le cose che ci sono sulla terra. E avrà in cambio solo la sua condanna, perché nessuno può possedere tutto il mondo.
Io non ho sogni ho solo desideri perché i sogni sono un lusso che non mi sono mai potuta permettere.
Dovevo uscire da quello che lei era stata e da quello che gli aveva fatto. Non si meritava la sua sofferenza e meno che meno la sua pazzia, sa pazzo fosse diventato, se già non lo era.
Il mondo non accettava volentieri le persone che soffrono senza pudore. Ognuno vuole solo illudersi che il male non esiste e così nessuno accetta di dividere troppo a lungo con qualcuno la testimonianza del contrario.
L’uomo porta da anni la sua faccia appiccicata alla testa e la sua ombra cucita ai piedi e ancora non è riuscito a capire quale delle due pesa di più.
(Giorgio Faletti)

Ho sempre pensato che sarei passato in questo mondo senza lasciare traccia, perché nessuno è veramente in grado di farlo. Desideravo avere tutto e subito e bruciarlo il più in fretta possibile perché ero certo che non avrei avuto la possibilità di portare nulla con me. Non mi sono reso conto che stavo bruciando nello stesso modo anche tutte le cose che persone migliori di me mi offrivano senza chiedere nulla in cambio.
Se la natura non mi ha dato le ali, forse non è mio destino volare.
(Giorgio Faletti)

Mi manda in bestia il continuo riemergere dell’insinuazione secondo cui non sarei io il vero autore dei miei romanzi. Si è detto che me li scriveva Jeffery Deaver, figuriamoci. Poi che era mia moglie, la quale ha sempre lavorato come architetto. Adesso sbuca fuori un fantomatico ghostwriter italo-americano. Non accetto che, senza uno straccio di prova, si metta in dubbio la mia onestà verso i lettori. E sono pronto a rivendicarla in tutte le sedi.
(Giorgio Faletti)

Non è vero che il destino è ineluttabile. Non è vero che si può essere solo spettatori dell’avvicendarsi del tempo e degli avvenimenti.
(Giorgio Faletti)

Andare a caccia di ricordi non è mai un bell’affare. Qualunque cosa trovi sulla tua strada rimane in ogni caso un nulla di fatto. Quelli belli non li puoi più catturare e quelli brutti non li puoi uccidere. E ogni respiro sembrava fatto d’aria malsana, quella che si ferma in gola e lascia un cattivo sapore in bocca.
(Giorgio Faletti)

Ho sofferto per sopportare una percentuale del fumo delle tue sigarette. Per avere una percentuale del mio denaro dovrai soffrire perlomeno altrettanto.
(Giorgio Faletti)

Jordan rimase solo, con la sensazione poco piacevole di essere una persona che non esisteva in un mondo pieno di gente che si accontentava di esistere.
(Giorgio Faletti)

Qualcuno ha posto gli esseri umani davanti al dubbio fra essere e non essere, qualcun altro davanti alla scelta fra essere e avere.
Il silenzio di Cooper era quello di chi ha una domanda che gli urla dentro e ha paura anche solo a sussurrarla.
Dove e quando potrò smettere di ucciderti per ricominciare a vivere?
(Giorgio Faletti)






Non ho esperienza di sentimenti. Non ne ho mai provati per cui ho sempre cercato di sostituirli con delle passioni.
Sarà il dormiente generato dal sonno e dalla paura che ci condurrà sull’antico sentiero, il guerriero ardente unico figlio di questa terra che da sempre non ha memoria. Eppure, da sempre, ricorda.
(Giorgio Faletti)

Penso che l’open source sia il sistema migliore per precipitare nella barbarie. Certe cose vengono fatte perché esiste un’industria che le produce e investe senza un ritorno economico. Senza un editore, Hemingway non sarebbe stato scoperto.
(Giorgio Faletti)

Come tutti gli esseri umani, anche lui sprecava molta più fantasia per trovarsi delle scuse di quella che usava di solito per vivere.
(Giorgio Faletti)

Per ogni uomo c’è un area della vita compresa nel perimetro sacrosanto dei cazzi suoi. La cosa più difficile è capire, per ognuno, quanto è estesa quest’area.
(Giorgio Faletti)

Nessuno resta quello che è quando gli portano via tutto.
(Giorgio Faletti)

Non c’è gloria o voglia che si possa bere oppure masticare né pietra di mulino a vento che quel sasso al cuore possa frantumare.
(Giorgio Faletti)

Gli avrebbe solo concesso di distruggere dei sogni che non pensava di avere più la capacità di costruire.
Jim vide l’acqua arrivare da lontano negli occhi di Swan. Era in viaggio per la pena che si portava dentro da anni. Era per la perdita dell’innocenza, per il momento in cui si rinuncia ai sogni per diventare un qualunque essere umano costretto a confrontarsi con i risultati dei suoi errori. Era per la beffa del tempo, che non dava una seconda occasione.
Swan Gillespie era uno di quei prodigi della natura che quando ha occasione di mescolare con accuratezza i suoi geni produce degli autentici capolavori.
(Giorgio Faletti)

Ognuno di loro due aveva pagato un prezzo enorme per cercare di mantenere intatta dentro di sé quella componete infantile che teme i mostri e crede nella magia.
La vendetta e la giustizia a volte coincidono.
(Giorgio Faletti)

Promesse e scommesse. Non mantenute le prime, perse le seconde.
(Giorgio Faletti)

Se qualcuno deposita un bel gruzzolo da un notaio, sono pronto a fare lo stesso e ad autorizzare il notaio a stare insieme a me mentre scrivo il prossimo romanzo. Così, se risulterà che ho un ghostwriter, pagherò il notaio e il mio antagonista prenderà i soldi. Ma se invece sarà confermato che sono l’unico autore, allora lui pagherà il notaio e io intascherò la somma.
(Giorgio Faletti)

…Ha il dono di farti sentire pieno di energia senza lasciarti la possibilità di capire quanta te ne stia in realtà togliendo.
(Giorgio Faletti)

Ho solo scoperto che il mondo è uguale dappertutto. L’unico posto che cambia davvero è il posto dove sei nato. Forse non si dovrebbe tornarci mai.
(Giorgio Faletti)

Adesso, grazie a un particolare scoperto quasi per caso, in quella stanza grigia, sospesa per aria come un aquilone in balia del vento, volteggiava una piccola speranza colorata.
(Giorgio Faletti)

La realtà disegna a volte mostri ben peggiori e quando succede non si può strappare il disegno perché tutto finisca.
La vita dappertutto era solo un fatto di costumi e scenografie.
Una povera figura anonima sotto un balcone senza la minima possibilità di essere né Cristiano né Cyrano.
(Giorgio Faletti)






C’è in lei quella dolcezza inquieta delle ore che precedono il tramonto, quando il sole pare brillare più vivido e più caldo per farsi perdonare il buio che arriverà dopo che se ne sarà andato.
Talvolta è meglio perdersi sulla strada di un viaggio impossibile che non partire mai.
(Giorgio Faletti)

Dall’altra parte c’era stato il silenzio di chi non vuole concedere al mondo il lusso delle sue lacrime. O che non ne ha più da versare.
(Giorgio Faletti)

Fuori, senza curarsi delle luci e degli uomini, un vento leggero risale il fiume.
Forse insegue qualcosa o forse da qualcosa è inseguito. Ma è piacevole stare qui per qualche istante a sentirlo passare e frusciare tra gli alberi. È una brezza fresca e sottile, di quelle che asciugano le lacrime agli uomini e impediscono agli angeli di piangere.
E io finalmente posso dormire.
(Giorgio Faletti)

Pensò che ogni porta chiusa era un sonno e ogni sonno era un sogno. E che per ogni sonno c’era un risveglio.
(Giorgio Faletti)

La sicurezza è fascino e il fascino è dominio. Dominio è uguale a soldi.
(Giorgio Faletti)

La terra non ha memoria.
Il vento si nutre di polvere e cespugli rotolati e dell’orgoglio di impronte cancellate e nuvole disperse. Ora che la mia gente di quelle stesse nuvole è fatta e con quelle stesse orme ha camminato, non c’è altro da attendere ancora. Non sarà Kokopelli, il suonatore dal morbido flauto, sulla schiena accasciato quando il suo spirito ci abbandona alla carestia che uccide. Non sarà Orge dai denti digrignati, né Soyal dal muto triangolo in bocca, né Nangosohu che ha in faccia la stella del mattino. Nessuno di questi dimenticati spiriti tornerà a riportarci l’orgoglio abbattuto, i sensi sopiti, la battaglia perduta perché mai combattuta.
Nessuno.
Sarà il dormiente generato dal sonno e dalla paura che ci condurrà sull’antico sentiero, il guerriero ardente unico figlio di questa terra che da sempre non ha memoria.
Eppure, da sempre, ricorda.
(Giorgio Faletti)

Rimani seduto e ascolta la musica. La musica non tradisce. La musica è il viaggio e la meta del viaggio stesso. La musica è il principio e la fine di tutto.
L’uomo è uno e nessuno.
(Giorgio Faletti)

Porta da anni la sua faccia appiccicata alla testa e la sua ombra cucita ai piedi e ancora non è riuscito a capire quale delle due pesa di più. Qualche volta prova l’impulso irrefrenabile di staccarle e appenderle a un chiodo e restare lì, seduto a terra, come un burattino al quale una mano pietosa ha tagliato i fili.
Tutto intorno è un continuo inseguirsi di facce e ombre e voci, persone che non si pongono nemmeno la domanda e accettano passivamente una vita senza risposte per la noia o il dolore del viaggio, accontentandosi di spedire qualche stupida cartolina ogni tanto.
(Giorgio Faletti)

C’è gente triste sotto la gamba di Heather Parisi.
(Giorgio Faletti)

È incredibile come certa gente si arrenda subito. Non sono perdenti, sono quelli che non ci provano nemmeno. E questo li rende protagonisti di qualcosa che è molto peggio di qualunque sconfitta.
L’amore è fatto di pioggia. Solo il vento sa quando e dove può arrivare.
(Giorgio Faletti)

La fortuna, la fiducia, l’amore: tutta roba cieca. Poi, quando si è costretti ad aprire gli occhi, ci si accorge di come in realtà va il mondo.
(Giorgio Faletti)

Non c’era niente in quello che aveva vissuto che valesse la pena di essere conservato, nemmeno la memoria.
(Giorgio Faletti)

La cocaina è una truffa: lascia le persone come sono e le illude di essere diverse.
(Giorgio Faletti)

Quanti puntini ci sono dentro a un bottiglino d’inchiostro? 5246! Oppure uno solo, grosso come una pizza!
(Giorgio Faletti)

Non sono uno sciocco a pensare che tutto potrà essere come prima, né di cercare di farlo credere a te. Ma se mi concedi una considerazione per niente originale, affidati al tempo e alle persone che ti vogliono bene. Non serve a cambiare le cose, ma aiuta a sopportarle. Se ti servo, sai che io sono qui.
(Giorgio Faletti)

L’enigmistica mi eccita e mi distende. È la difficoltà di una sfida cercata, un ostacolo da superare gettando l’immaginazione e la fantasia oltre le parole.
Quella è una storia vecchia. Era già morta quando credevo che fosse viva, figurati ora.
“Anche in questo siamo uguali.
L’unica cosa che ci fa differenti è che tu, quando hai finito di parlare con loro, hai la possibilità di sentirti stanco.
Puoi andare a casa e spegnere la tua mente e ogni sua malattia.
Io no.
Io di notte non posso dormire, perché il mio male non riposa mai.”
“E allora tu che cosa fai, di notte, per curare il tuo male?”
“Io uccido…”
(Giorgio Faletti)

Non ho niente da dare e niente da ricevere. Questo posto e questa vita fanno appassire i colori ed è inutile mescolare dei grigi. Più chiaro o più scuro, sempre un altro grigio viene fuori.
Sono sempre stato un uomo solitario. Adesso sono un uomo solo. Non pensavo che col tempo sarei arrivato a sentire la differenza.
(Giorgio Faletti)

Ci sono ferite anche se piccole che non smettono mai di sanguinare.
(Giorgio Faletti)

La luna è di tutti e ognuno di noi ha il diritto di ululare.
(Giorgio Faletti)

Aveva atteso paziente il loro incontro per avere la conferma del successo della sua opera. Il suo sorriso di trionfo era diventato il loro sorriso. Fra lei e Connor c’erano parole e rispetto e ammirazione e talvolta una forma di pudore di fronte alle rispettive collocazioni nel mondo, però Maureen non poteva fare a meno di rabbrividire di piacere a ogni abbraccio, che aveva dentro di sé quella perfezione che solo la casualità può creare.
(Giorgio Faletti)

Quando la luce abbandona i suoi occhi, non si capisce se stia guardando l’inferno o il paradiso.
(Giorgio Faletti)

Essi non erano che spruzzi di colori su un muro bianco, volti e parole da dimenticare con la stessa disinvoltura con cui cercavano di farsi notare.
(Giorgio Faletti)

Questo era un altro rimorso che non sarebbe mai riuscito a diventare un rimpianto.
È la vita. Finisce sempre nello stesso modo, anche per i nativi.
Il titolo più clemente sui giornali è Jochen Welder a Montecarlo perde la gara e perde la faccia.
(Giorgio Faletti)






L’uomo pensa che le storie si ripetono all’infinito. A volte paiono concludersi e invece no, sono solo i protagonisti che si avvicendano. Gli attori cambiano ma i ruoli rimangono sempre gli stessi.
La morte è una primadonna, ha la capacità di monopolizzare l’attenzione. E l’attenzione è tanto più grande quanto più strane sono le circostanze in cui si presenta. Nello stesso tempo, in un modo o nell’altro, ha il dono di rendere protagonisti. Me ne sto accorgendo a mie spese, adesso che ovunque muovo lo sguardo mi trovo intorno corpi insanguinati stesi a terra. E all’apparenza ognuno di loro ha un dito puntato a indicare me.
(Giorgio Faletti)

Ma a volte non è concesso scegliere, nella vita. L’unica cosa concessa è quella di decidere con chi spartire la gabbia.
(Giorgio Faletti)

La legge degli uomini è una linea tracciata con mano nemmeno troppo ferma. C’è chi supera il confine e chi lo rispetta. Io ho la convinzione di viverci sopra sollevato di una spanna, senza poggiare mai i piedi da una parte o dall’altra. Non mi pongo problemi perché il mondo che ho intorno non me ne pone.
(Giorgio Faletti)

E il suo sguardo fa desiderare di conoscere la parola magica da dire per avere accesso al mondo che c’è dietro.
(Giorgio Faletti)

Per il mondo siamo tutti e due una voce senza volto, da ascoltare con gli occhi chiusi, immaginando. Là fuori è pieno di gente occupata solo a procurarsi una faccia da mostrare con orgoglio, a costruirsene una che sia diversa da tutte le altre, senza nessuna preoccupazione all’infuori di quella. È il momento di uscire e andare a vedere cosa c’è dietro…
(Giorgio Faletti)

Il tempo è un naufragio e solo quello che vale davvero torna a galla.
(Giorgio Faletti)

Adesso era diverso, adesso aveva paura della paura. Quella che sostituisce il ragionamento all’istinto, che ti fa staccare il piede dall’acceleratore un attimo prima del necessario e che un attimo prima del necessario ti fa cercare il pedale del freno. Quella che di colpo ti rende muto e parla soltanto attraverso un cronometro, mentre spiega quanto sia veloce un secondo per un uomo comune e quanto sia lento invece per un pilota.
Le guerre finiscono. L’odio dura per sempre.
La terra non ha memoria.
(Giorgio Faletti)

Tutte carte che la vita aveva mescolato e distribuito a caso e che loro erano stati costretti a giocare.
«La casa è piuttosto strana, però di qua la vista è stupenda!»
In piedi sulla soglia, Marco si girò verso la sorella. Stava ritta sulla scogliera che precipitava a picco nel mare, una ventina di metri oltre il piccolo giardino delimitato da un muretto bianco.
Il suo maglione rosso era una macchia sullo sfondo blu cobalto dell’Egeo.
Si girò e venne verso di lui, i capelli biondi gonfiati dal vento, stringendosi nelle braccia, il viso basso quasi a voler controllare le scarpe.
Marco conosceva troppo bene sua sorella per non capire quando era nervosa.
(Giorgio Faletti)

Ora che la mia gente di quelle stesse nuvole è fatta e con quelle stesse orme ha camminato, non c’è altro da attendere ancora.
(Giorgio Faletti)

Il perdono più difficile è quello che un uomo deve riuscire a trovare per se stesso.
(Giorgio Faletti)

Promesse e scommesse. A volte qualcuna era mantenuta, a volte qualcuna era vinta. C’era di meglio al mondo, ma era già qualche cosa.
(Giorgio Faletti)

La musica non tradisce, la musica è la meta del viaggio. La musica è il viaggio stesso.
(Giorgio Faletti)

Solo gli uomini piccoli non cambiano idea.
(Giorgio Faletti)

Forse anche per lei quel bacio significava la stessa cosa, un emozione trovata senza ricerca e per questo ancora più sorprendente.
A quel mondo oscuro Marco si abbandonò e il buio lo accolse perché al buio ormai apparteneva.
Se queste sono le regole del gioco, lo so giocare anche io.
(Giorgio Faletti)

Ci si abitua a tutto, al peggio come al meglio.
Vorrei spiegarle che in realtà i libri sono una maledizione. Gli ottimisti sono convinti che leggendo dei libri combattono la loro ignoranza, i realisti sono certi solo del fatto che della loro ignoranza hanno la prova. La misura della non conoscenza è in realtà la discriminante fra persona e persona.
(Giorgio Faletti)

Nel mondo dei ciechi, un solo occhio può essere una valida qualifica per diventare re.
(Giorgio Faletti)

Ci sarà un’altra notte. E poi molte altre notti ancora. E mille volti di uomini in cui spegnere il sorriso come la candela dentro a una stupida zucca vuota.
(Giorgio Faletti)

Quando io e Daytona usciamo in strada è l’alba.
Ci fermiamo sul marciapiede a due passi di distanza l’uno dall’altro, a respirare l’aria fresca del mattino, che persino in una grande città dà l’idea di essere pura. In realtà il respiro di Milano è un fiato pesante, esattamente come gli aliti che dobbiamo avere noi in questo momento. L’unica cosa a essere pura è la suggestione, ma si vive anche di questo.
(Giorgio Faletti)






C’era sicuramente qualcuno che si chiedeva come trovare il tempo per venirsi a comperare quella giacca, mentre qualcun altro si chiedeva come trovare il denaro. Erano il bianco e il nero, due categorie estreme, in mezzo alle quali si stendeva una serie impressionante di sfumature di grigio. Molti a vivere con l’unico scopo di buttare fumo negli occhi, altri cercando di buttarlo via.
(Giorgio Faletti)

Vedi Jim, tu sei una persona intelligente. Molto intelligente. Lo sei sempre stato ma purtroppo ti accontenti di essere solo una persona furba.
(Giorgio Faletti)

Bisogna saper contare i passi quando si balla con diverse scarpe.
È stato come scoprire di colpo che cè un altro mondo, oltre, un mondo dove le cose succedono non solo agli altri ma anche a noi.
L’ambizione a volte fa fare strani viaggi, su certi furgoni e dentro a certe casse. E io sono allergico ai fiori.
(Giorgio Faletti)

Lei si comporta come se tutti gli uomini avessero un prezzo. A essere franco anche io la penso come lei. C’è un prezzo per tutto. Semplicemente lei non è riuscito a capire il mio.
Loro sì che erano due facce della stessa medaglia. Chi era testa e chi era croce non aveva nessuna importanza. Fra di loro non c’erano problemi.
(Giorgio Faletti)

Non si condanna per aver commesso un errore. era certo fin dall’inizio che prima o poi ne avrebbe commesso uno. È la legge del caso applicata alla vita effimera degli esseri umani, e qualcuno, tanto tempo prima, gli ha insegnato che gli errori si pagano.
(Giorgio Faletti)

È stato detto che il potere logora. Non è vero. È la paura di perderlo che logora davvero.
(Giorgio Faletti)

Dopo un istante, che pare appeso alla luce, Carla torna da lui e il bacio diventa vero, di lingua e saliva, la sola penna e l’unico inchiostro in grado, fra un uomo e una donna, di scrivere il perfetto messaggio d’amore.
(Giorgio Faletti)

Lui può cambiare, lui deve cambiare quell’ingiustizia eterna, lui può mettere riparo alle cose sbagliate che il fato distribuisce a piene mani in quel groviglio di serpi che è la vita degli uomini.
(Giorgio Faletti)

Ci sono discorsi che sono come operazioni aritmetiche. Per quanto si cambi l’ordine delle parole, il risultato resta inalterato.
(Giorgio Faletti)

Non ti dico di chi sei figlio perché è giusto che sia la tua mamma a dirtelo.
Io ho fatto la domanda, la risposta è vostra. La vita è fatta di questo, amico mio, Domande e risposte. Nient’altro che domande e risposte. Ogni uomo si trascina dietro le sue domande, a partire da quelle che ha scritte dentro fin dalla nascita.
Jim Mackenzie aveva fin dalla nascita l’occhio sinistro nero e l’occhio destro di un verde azzurro che ricordava l’acqua di certi mari tropicali. Il suo sguardo era in sostanza il riflesso della sua esistenza. Si sentiva da sempre una figura scomposta, che camminava al centro del fiume senza nutrire un vero interesse per una qualunque delle due rive. Da entrambe si sentiva attratto e nello stesso tempo rifiutato, senza appartenere veramente a nessuna delle due.
(Giorgio Faletti)

Uomini hanno vissuto per pensare e altri non hanno potuto farlo per essere stati costretti alla sola incombenza di sopravvivere.
Non poteva mettere fine alla pazzia del mondo. Poteva solo mettere fine alla propria, e sperare che chi poteva ancora farlo seguisse il suo esempio.
(Giorgio Faletti)

Ci sarà musica e ci saranno delle persone che porteranno qui la loro vita, che non sempre procede al ritmo della musica che vorremmo ascoltare…
(Giorgio Faletti)

Le certezze non sono di questo mondo. E quelle poche quasi sempre sono negative.
(Giorgio Faletti)

Che ne è stato Ivana della tenerezza che sentivo e dell’amore che provavo e dei colori che eri nella mia testa prima che arrivasse la voce prima che capissi le parole quando entrare dentro di te era come entrare in chiesa quando.
(Giorgio Faletti)






Niente è cambiato. Io sono uno e nessuno e nulla mi potrà fermare. Per questo è inutile parlare con me. Tutto è come prima. La luna e i cani. I cani e la luna. Solo la musica non ci sarà più. Io sono ancora qui e tu sai benissimo cosa faccio. Io uccido…
(Giorgio Faletti)

E in mezzo a tutto questo non c’era da sorprendersi se ogni tanto veniva fuori qualcuno che, da solo, scriveva col sangue il suo destino.
(Giorgio Faletti)

Non ci sono tesori, non ci sono isole né mappe, solo l’illusione finché dura. E a volte la fine dell’illusione è una voce che mormora due semplici parole:.. “io uccido”…
Di fronte a certi avvenimenti, l’unica cosa che il mondo desidera è dimenticare in fretta. A qualcuno spetta il compito di ricordare, perché non succedano di nuovo.
Ma se ci sono dei momenti che non si scordano, Carla me ne ha appena regalato uno, qualunque sia l’ora che questo secondo conclude.
So leggere la parola fine quando la vedo scritta.
Per gli anni che ancora doveva vivere, quello che vide sarebbe tornato ogni notte nei suoi sogni, trasformandoli in incubi.
(Giorgio Faletti)

Piccoli sogni, ma che quando si spezzavano diventavano lo stesso di un grande dolore.
(Giorgio Faletti)

Qualcosa da qualche parte batte colpi non consentiti. Per quanto tempo passi, il cuore non sarà mai un alleato.
(Giorgio Faletti)

La memoria è l’unico mezzo per avere la certezza di essere esistiti. Ma io non ricordo, dunque non sarò ricordato.
(Giorgio Faletti)

È molto più carina da vicino. È bella addirittura. Ha occhi nocciola chiaro, malinconici, che forse hanno visto troppa periferia e raccontano di cose desiderate e mai avute.
(Giorgio Faletti)

Il re non ha domande, solo risposte. Il re non ha curiosità, solo certezze.
(Giorgio Faletti)

Quando aveva tirato il grilletto, il suo unico rimpianto era stato quello di poterlo uccidere una volta sola.
Io (poliziotta) desidero un lavoro che mi consenta di prendere dei criminali e farli finire in galera, a prescindere da quello che guadagno. Il tuo lavoro [avvocato] consiste nell’esatto contrario: aiuti dei criminali ad uscire di galera in funzione di quello che guadagni.
È tipico delle persone piccole a cui viene dato un piccolo potere. Forti con i deboli, deboli con i forti.
(Giorgio Faletti)

Le più belle frasi di Steve JobsRaccolta completa

Le più belle frasi di Steve Jobs

Steven “Steve” Jobs era un imprenditore, informatico e inventore statunitense.
Jobs era un cofondatore di Apple e ha lavorato in altre grandi società come la Pixar.
Divenuto noto per aver introdotto al grande pubblico il primo pc con mouse (Apple Lisa), insieme ad altri prodotti di successo come iPod, iPhone e iPad.
Purtroppo nel 2004,Steve Jobs, scopre di essere malato di una raro cancro al pancreas,
il quale ha causato la sua prematura scomparsa il 5 ottobre 2011, a soli 56 anni.
Steve Jobs è stato un pioniere, un creativo, una persona da quale molti potrebbero e dovrebbero prendere esempio, sia per il suo modo di vedere il mondo, sia per la sua abilità nel successo.
Steve Jobs a mio parere è stato un uomo personalissimo e inimitabile.
In questa sezione troverete una raccolta completa delle più belle frasi di Steve Jobs, che principalmente parlano della vita, del successo e del lavoro.






Frasi di Steve Jobs

Il vostro tempo è limitato, perciò non sprecatelo vivendo la vita di qualcun’altro. Non rimanete intrappolati nei dogmi, che vi porteranno a vivere secondo il pensiero di altre persone. Non lasciate che il rumore delle opinioni altrui zittisca la vostra voce interiore. E, ancora più importante, abbiate il coraggio di seguire il vostro cuore e la vostra intuizione: loro vi guideranno in qualche modo nel conoscere cosa veramente vorrete diventare. Tutto il resto è secondario.
(Steve Jobs)

Steward e il suo team pubblicarono diversi numeri di “The whole Earth catalog”, e quando concluse il suo tempo, fecero uscire il numero finale. Era la metà degli anni Settanta e io avevo pressappoco la vostra età. Nella quarta di copertina del numero finale c’era una fotografia di una strada di campagna nel primo mattino, del tipo che potete trovare facendo autostop se siete dei tipi così avventurosi. Sotto, le seguenti parole: “Siate affamati. Siate folli”. Era il loro addio, e ho sperato sempre questo per me. Ora, nel giorno della vostra laurea, pronti nel cominciare una nuova avventura, auguro questo a voi.
(Steve Jobs)

Siate affamati, siate folli.
(Steve Jobs)

Stay hungry, Stay foolish.
(Steve Jobs)

Io penso che se fai qualcosa e risulta abbastanza buona, dovresti andare avanti a fare qualcosa di meraviglioso, non aspettare troppo. Pensa solo alla prossima cosa.
(Steve Jobs)

E l’unico modo di fare un gran bel lavoro è amare quello che fate. Se non avete ancora trovato ciò che fa per voi, continuate a cercare, non fermatevi, come capita per le faccende di cuore, saprete di averlo trovato non appena ce l’avrete davanti. E, come le grandi storie d’amore, diventerà sempre meglio col passare degli anni. Quindi continuate a cercare finché non lo trovate. Non accontentatevi.
<(Steve Jobs)

Il mondo che ti circonda è stato costruito da persone che non erano più intelligenti di te.
Nessuno vuole morire. Anche le persone che desiderano andare in paradiso non vogliono morire per andarci. E nonostante tutto la morte rappresenta l’unica destinazione che noi tutti condividiamo, nessuno è mai sfuggito ad essa. Questo perché è come dovrebbe essere: la Morte è la migliore invenzione della Vita. E’ l’agente di cambio della Vita: fa piazza pulita del vecchio per aprire la strada al nuovo.
(Steve Jobs)

Valevo oltre un milione di dollari quando avevo 23 anni e oltre 10 milioni di dollari quando avevo 24 anni, e più di 100 milioni di dollari quando ne avevo 25. Ma sai, non era poi così importante, perché non l’ho mai fatto per soldi. Essere l’uomo più ricco al cimitero non mi interessa. Andare a letto la sera dicendosi che si è fatto qualcosa di meraviglioso, questo è quello che conta per me.
(Steve Jobs)

Il computer è la bicicletta della nostra mente.
(Steve Jobs)

Baratterei tutta la mia tecnologia per una serata con Socrate.
(Steve Jobs)

È stato uno dei miei mantra, concentrazione su una cosa e semplicità. La semplicità può essere più difficile della complessità: devi lavorare duro per ripulire il tuo pensiero e renderlo semplice. Ma alla fine paga, perché una volta che ci riesci puoi spostare le montagne.
(Steve Jobs)

Il design non riguarda solo l’aspetto del prodotto, o l’effetto che fa tenerlo in mano. Il design è come funziona.
(Steve Jobs)

Decidere cosa non fare è tanto importante quanto decidere che fare.
(Steve Jobs)

La semplicità è la maggior sofisticazione.
(Steve Jobs)

Gli insegnai che, se si agisce come se si fosse in grado di fare qualcosa, quel qualcosa si realizza. Gli dissi: fa’ finta di avere il controllo assoluto della situazione e la gente penserà che tu ce l’abbia davvero.
(Steve Jobs)

Ho votato la mia passione alla realizzazione di un’azienda capace di durare nel tempo, dove la gente fosse motivata a fabbricare prodotti d’eccellenza. Tutto il resto era secondario. Certo, il profitto era importante, perché era quello a metterci in condizione di creare prodotti eccellenti. Ma la motivazione stava nei prodotti, non nei profitti. Alcuni dicono: “Date al cliente quello che vuole”. Non è la mia impostazione. Il nostro lavoro consiste nell’ immaginare ciò che il cliente vorrà, prima ancora che lo faccia lui stesso. Se non sbaglio, una volta Henry Ford ha detto: “Se avessi chiesto ai clienti che cosa volevano, mi avrebbero risposto: ‘Un cavallo più veloce!’”. La gente non sa ciò che vuole, finché non glielo fai capire tu. Ecco perché non mi sono mai affidato alle ricerche di mercato. Il nostro compito è leggere le cose prima che vadano in pagina.
(Steve Jobs)

La mia non è una fede nella tecnologia. E’ una fede nelle persone.
(Steve Jobs)

Non potete sperare di unire i puntini guardando avanti, potete farlo solo guardandovi alle spalle: dovete quindi avere fiducia che, nel futuro, i puntini che ora vi paiono senza senso possano in qualche modo unirsi. Dovete credere in qualcosa: il vostro ombelico, il vostro karma, la vostra vita, il vostro destino, chiamatelo come volete.
(Steve Jobs)

E’ solamente dicendo ‘no’ che puoi concentrarti sulle cose veramente importanti.
(Steve Jobs)

Vuoi passare il resto della tua vita a vendere acqua zuccherata, o vuoi avere la tua occasione per cambiare il mondo?
(Steve Jobs)

Vedete, noi non coltiviamo la maggior parte del cibo che mangiamo. Indossiamo vestiti cuciti da altre persone. Parliamo una lingua che altre persone hanno sviluppato. Usiamo una matematica che altre persone hanno creato. Voglio dire, il nostro è un costante prendere. E’ una sensazione fantastica, estatica, creare qualcosa che invece ti fa sentire all’ interno del grande bacino dell’esperienza e della conoscenza umana.
(Steve Jobs)

Vent’ anni fa non ci conoscevamo granché. Ci siamo lasciati guidare dal nostro intuito: mi hai tolto la terra sotto i piedi. Nevicava quando ci siamo sposati all’ Ahwahnee. Gli anni sono trascorsi, sono arrivati i bambini, i momenti di felicità, quelli di difficoltà, ma mai di infelicità. L’amore e il rispetto reciproco sono rimasti intatti e sono cresciuti. Abbiamo fatto tanta strada insieme, ed eccoci qui – più vecchi, più saggi, con qualche riga sul volto e nel cuore – dove abbiamo iniziato vent’ anni fa. Abbiamo sperimentato molte delle gioie, dei dolori, dei misteri e dei prodigi della vita, ed eccoci ancora insieme. Sotto i miei piedi, la terra non è mai tornata.
(Steve Jobs)

Questo è un giorno che ho aspettato con ansia per due anni e mezzo. Ogni tanto, viene avanti un prodotto rivoluzionario che cambia tutto. Si è molto fortunati se si ha la possibilità di lavorare anche solo con uno di questi nella tua carriera. Chi ha lavorato con Apple è stato molto fortunato. Apple è stata in grado di introdurne alcuni nel mondo. Nel 1984, abbiamo introdotto il Macintosh. Non ha cambiato solo Apple. Ha cambiato l’intera industria del computer. Nel 2001, abbiamo introdotto il primo iPod. Non ha solo cambiato il nostro modo di ascoltare la musica. Ha cambiato l’intera industria musicale. Bene, oggi, stiamo introducendo tre prodotti rivoluzionari di questo tipo.
(Steve Jobs)

Creatività significa semplicemente collegare cose. Quando chiedi a persone creative come hanno fatto qualcosa, si sentono quasi in colpa perché non l’hanno fatto realmente, hanno solo visto qualcosa e, dopo un po’, tutto gli è sembrato chiaro. Questo perché sono stati capaci di collegare le esperienze vissute e sintetizzarle in nuove cose.
(Steve Jobs)

Negli ultimi 33 anni, mi sono guardato ogni mattina allo specchio chiedendomi: “Se oggi fosse l’ultimo giorno della mia vita, vorrei fare quello che sto per fare oggi?”. E ogni qualvolta la risposta è no per troppi giorni di fila, capisco che c’è qualcosa che deve essere cambiato.
(Steve Jobs)

Ricordare che sarei morto presto è stato lo strumento più utile che abbia mai trovato per aiutarmi nel fare le scelte importanti nella vita. Perché quasi tutto  tutte le aspettative esteriori, l’orgoglio, la paura e l’imbarazzo per il fallimento  sono cose che scivolano via di fronte alla morte, lasciando solamente ciò che è davvero importante. Ricordarvi che state per morire è il miglior modo per evitare la trappola rappresentata dalla convinzione che abbiate qualcosa da perdere. Siete già nudi. Non c’è ragione perché non seguiate il vostro cuore.
(Steve Jobs)

Il solo problema di Microsoft è che non hanno gusto. Non hanno assolutamente gusto, non producono idee originali e non inseriscono la cultura nei loro prodotti.
(Steve Jobs)

È la capacità di innovare che distingue un leader da un epigono.
(Steve Jobs)

Non puoi solo chiedere ai clienti che cosa vogliono e poi provare a darglielo. Per quando l’avrai costruito, vorranno qualcosa di nuovo.
(Steve Jobs)

Sono convinto che circa la metà di quello che separa gli imprenditori di successo da quelli che non hanno successo sia la pura perseveranza.
(Steve Jobs)

A tutti i folli. I solitari. I ribelli. Quelli che non si adattano. Quelli che non ci stanno. Quelli che sembrano sempre fuori luogo. Quelli che vedono le cose in modo differente. Quelli che non si adattano alle regole. E non hanno rispetto per lo status quo. Potete essere d’accordo con loro o non essere d’accordo. Li potete glorificare o diffamare. L’unica cosa che non potete fare è ignorarli. Perché cambiano le cose. Spingono la razza umana in avanti. E mentre qualcuno li considera dei folli, noi li consideriamo dei geni. Perché le persone che sono abbastanza folli da pensare di poter cambiare il mondo sono coloro che lo cambiano davvero.
(Steve Jobs)

Sono convinto che circa la metà di quello che separa gli imprenditori di successo da quelli che non hanno successo sia la pura perseveranza. Se non hai molta passione per quello che fai, non prenderai il sentiero verso il successo. Stai già rinunciando.
(Steve Jobs)

Decidere cosa non fare è tanto importante quanto decidere che fare.
(Steve Jobs)

Qualche volta la vita ti colpisce come un mattone in testa.
(Steve Jobs)

Non abbiamo la possibilità di fare molte cose nella vita. Ognuna di queste dovrebbe essere davvero eccellente. Perché è la nostra vita.
(Steve Jobs)

Non ho mai trovato qualcuno che non mi abbia risposto al telefono. Mi hanno sempre risposto, semplicemente. E io nella mia vita ho cercato di fare lo stesso. Molte persone non alzano il telefono, molte persone non chiedono e questo a volte è la differenza fra chi fa le cose e chi sogna di farle. Devi agire e devi voler fallire, avere voglia di finire contro un muro, spaccarti e bruciarti. Sia che tu debba fare una telefonata o fondare un’azienda. Se hai paura di fallire non vai molto lontano.
(Steve Jobs)

Quando avevo 17 anni lessi una citazione: ‘Se vivi ogni giorno come se fosse l’ultimo, arriverà quello in cui avrai certamente ragione’. Mi impressionò molto e da allora, per i successivi 33 anni, ogni mattina mi sono guardato allo specchio chiedendomi: ‘Se oggi fosse l’ultimo giorno della mia vita, vorrei passarlo come sto per passarlo?’. E anche se la risposta è stata ‘no’ per troppi giorni di fila, so che ho bisogno di cambiare qualcosa.
(Steve Jobs)

Molte persone non fanno certe esperienze perché, semplicemente, non chiedono.
(Steve Jobs)

Non puoi solo chiedere ai clienti che cosa vogliono e poi provare a darglielo. Per quando l’avrai costruito, vorranno qualcosa di nuovo.
(Steve Jobs)

La morte con tutta probabilità è la più grande invenzione della vita. Spazza via il vecchio per far spazio al nuovo.
(Steve Jobs)

Nessuno vuole morire. Anche le persone che aspirano al Paradiso non vogliono andarci morendo. Eppure la morte è la cosa che ci accomuna tutti quanti. Nessuno può sfuggirle. Ed è giusto che sia così perché la Morte è molto probabilmente la sola e migliore invenzione della Vita. È l’agente di cambiamento della vita. Spazza via il vecchio per far posto al nuovo. Oggi il nuovo siete voi, ma un giorno non troppo lontano diventerete gradualmente il vecchio e sarete spazzati via. Mi dispiace essere così drammatico, ma è la pura verità.
(Steve Jobs)

Alla Apple, quando facciamo un computer, sappiamo che dopo cinque anni è da buttare. Ma se fai bene il tuo lavoro, un film può durare per sempre.
(Steve Jobs)

Quando mi resi conto di essere più brillante di papà e mamma, provai una vergogna tremenda per aver pensato una cosa del genere. non dimenticherò mai quell’istante.
(Steve Jobs)

Il nostro tempo è limitato, per cui non lo dobbiamo sprecare vivendo la vita di qualcun altro. Non facciamoci intrappolare dai dogmi, che vuol dire vivere seguendo i risultati del pensiero di altre persone. Non lasciamo che il rumore delle opinioni altrui offuschi la nostra voce interiore. E, cosa più importante di tutte, dobbiamo avere il coraggio di seguire il nostro cuore e la nostra intuizione. In qualche modo, essi sanno che cosa vogliamo realmente diventare. Tutto il resto è secondario.
(Steve Jobs)

Ho votato la mia passione alla realizzazione di un’azienda capace di durare nel tempo, dove la gente fosse motivata a fabbricare prodotti d’eccellenza. Tutto il resto era secondario. Certo, il profitto era importante, perché era quello a metterci in condizione di creare prodotti eccellenti. Ma la motivazione stava nei prodotti, non nei profitti.
(Steve Jobs)

Alcuni dicono: “Date al cliente quello che vuole”. Non è la mia impostazione. Il nostro lavoro consiste nell’ immaginare ciò che il cliente vorrà, prima ancora che lo faccia lui stesso. Se non sbaglio, una volta Henry Ford ha detto: “Se avessi chiesto ai clienti che cosa volevano, mi avrebbero risposto: ‘Un cavallo più veloce!’”. La gente non sa ciò che vuole, finché non glielo fai capire tu. Ecco perché non mi sono mai affidato alle ricerche di mercato. Il nostro compito è leggere le cose prima che vadano in pagina.
(Steve Jobs)

Tutto il lavoro che ho svolto nella mia vita sarà considerato obsoleto quando avrò 50 anni. Il computer Apple II è oramai superato ed il primo modello, l’Apple I, è vecchio da ormai molti anni. E’ solo questione di tempo prima che venga dimenticato anche il Macintosh. E’ un po’ come accade coi sedimenti di rocce, è un po’ come se provassi a costruire una montagna. Con il tuo contributo aiuti a formare un piccolo strato di roccia, nella speranza che la montagna diventi sempre più alta.Ma, nessuno in superficie, a meno che abbia i raggi X, vedrà il tuo lavoro. Tutti stanno in cima ma ti apprezzeranno forse solo i geologi.
(Steve Jobs)

Il computer è la bicicletta della nostra mente.
(Steve Jobs)

Fondamentalmente crediamo che si guardi la televisione per staccare il cervello, e che si lavori al computer quando si vuole riattaccarlo.
(Steve Jobs)

Non è possibile unire i puntini guardando avanti, potete unirli solo girandovi e guardando indietro. Quindi dovete avere fiducia nel fatto che in futuro i puntini in qualche modo si uniranno. Dovete credere in qualcosa, il vostro intuito, il destino, la vita, il karma, qualunque cosa. Questo tipo di approccio non mi ha mai lasciato a piedi e ha sempre fatto la differenza nella mia vita.
(Steve Jobs)

Ci sono voluti tre anni per costruire il computer next. Se avessimo voluto dare ai consumatori ciò che dicevano di volere avremmo costruito un computer con cui sarebbero stati felici per un anno, ma non qualcosa che vorrebbero adesso
(Steve Jobs)

Se alzo un dito, Dio sa quale dito alzerò già da prima che lo alzi?
(Steve Jobs)

E l’unico modo di fare un gran bel lavoro è amare quello che fate. Se non avete ancora trovato ciò che fa per voi, continuate a cercare, non fermatevi, come capita per le faccende di cuore, saprete di averlo trovato non appena ce l’avrete davanti.
(Steve Jobs)

Mi piace pensare che dopo a morte qualcosa sopravviva; è strano pensare che uno accumuli tanta esperienza, magari anche un po’ di saggezza, per poi andarsene completamente. Perciò io voglio davvero credere che qualcosa sopravviva, per esempio che la coscienza non venga meno. Ma d’altra parte, forse, si tratta solo di un pulsante on/off – Clic! – e te ne vai. Forse è per questo che non mi è mai piaciuto mettere pulsanti on/off sugli apparecchi Apple.
(Steve Jobs)

Valevo oltre un milione di dollari quando avevo 23 anni e oltre 10 milioni di dollari quando avevo 24 anni, e più di 100 milioni di dollari quando ne avevo 25. Ma sai, non era poi così importante, perché non l’ho mai fatto per soldi. Essere l’uomo più ricco al cimitero non mi interessa. Andare a letto la sera dicendosi che si è fatto qualcosa di meraviglioso, questo è quello che conta per me.
(Steve Jobs)

Ricordarsi che dobbiamo inevitabilmente morire è il miglior modo che conosco per evitare la trappola di credere che abbiamo qualcosa da perdere.
(Steve Jobs)

È la capacità di innovare che distingue un leader dai seguaci.
(Steve Jobs)

Sfortunatamente, la gente non si sta ribellando contro Microsoft. Non conoscono niente di meglio.
(Steve Jobs)

È più divertente essere un pirata che arruolarsi in Marina.
(Steve Jobs)

Accendi il cervello. Le nuove idee nascono guardando le cose, parlando alla gente, sperimentando, facendo domande e andando fuori dall’ufficio.
(Steve Jobs)

Il solo problema di Microsoft è che non hanno gusto. Non hanno assolutamente gusto, non producono idee originali e non inseriscono la cultura nei loro prodotti.
(Steve Jobs)

I personal computer diventeranno come i camion. Resteranno in giro, ma saranno usati da poche persone.
(Steve Jobs)

Se fai qualcosa e risulta abbastanza buona, dovresti andare avanti a fare qualcosa di meraviglioso, non aspettare troppo. Pensa solo alla prossima cosa.
(Steve Jobs)

Un falegname che costruisce un bel cassettone non usa un pezzo di compensato per la parte posteriore, nemmeno se questa è appoggiata al muro e nessuno la vedrà mai. Siccome sappiamo che è lì, useremo per il retro un bel pezzo di legno. Per poter dormire bene la notte, bisogna essere sempre coerenti fino in fondo nel perseguire un’estetica e una qualità perfette.
(Steve Jobs)

Spesso quando innovi, fai degli errori. È meglio ammetterli rapidamente, e continuare a migliorare le altre tue innovazioni.
(Steve Jobs)

Abbiamo disegnato delle icone sullo schermo così belle che vi verrà voglia di leccarle.
(Steve Jobs)

Creatività significa semplicemente collegare cose. Quando chiedi a persone creative come hanno fatto qualcosa, si sentono quasi in colpa perché non l’hanno fatto realmente, hanno solo visto qualcosa e, dopo un po’, tutto gli è sembrato chiaro. Questo perché sono stati capaci di collegare le esperienze vissute e sintetizzarle in nuove cose.
(Steve Jobs)

Il mio modello di business sono i Beatles. Erano quattro ragazzi che tenevano sotto controllo le rispettive tendenze negative e si bilanciavano a vicenda. E il risultato era più grandioso della somma delle parti. È così che vedo gli affari: le cose migliori non sono mai fatte da una sola persona, ma da un gruppo.
(Steve Jobs)

La creatività nasce quando la duplice passione per il mondo umanistico e il mondo scientifico si combina in una forte personalità.
(Steve Jobs)

Vedete, noi non coltiviamo la maggior parte del cibo che mangiamo. Indossiamo vestiti cuciti da altre persone. parliamo una lingua che altre persone hanno sviluppato. Usiamo una matematica che altre persone hanno creato. Voglio dire, il nostro è un costante prendere. È una sensazione fantastica, estatica, creare qualcosa che invece ti fa sentire all’interno del grande bacino dell’esperienza e della conoscenza umana.
(Steve Jobs)

Baratterei tutta la mia tecnologia per una serata con Socrate.
(Steve Jobs)

Non ne ero ancora consapevole, ma scoprii che essere stato licenziato da Apple era la cosa migliore che potesse succedermi. La pesantezza del successo era stata rimpiazzata dalla leggerezza di essere di nuovo un debuttante, senza più certezze su niente. Mi permise di entrare in uno dei periodi più creativi della mia vita. È stata una medicina molto amara, ma credo che il paziente ne aveva bisogno.
(Steve Jobs)

I grandi Artisti non copiano, rubano.
(Steve Jobs)

È solamente dice do “no” che puoi concentrarti sulle cose veramente importanti.
(Steve Jobs)

È stato uno dei miei mantra, concentrazione su una cosa e semplicità. La semplicità può essere più difficile della complessità: devi lavorare duro per ripulire il tuo pensiero e renderlo semplice. Ma alla fine paga, perché una volta che ci riesci puoi spostare le montagne.
(Steve Jobs)

Essere creativi significa soltanto saper combinare in modo unico le cose che già esistono.
(Steve Jobs)

Ogni sogno a cui rinunci è un pezzo del tuo futuro che smette di esistere.
(Steve Jobs)

Sono l’unica persona che conosco che è riuscita a perdere un quarto di un miliardo di dollari in un solo anno… è qualcosa che ti forma il carattere.
(Steve Jobs)

Sii un criterio di qualità. Molte persone non sono abituate a un ambiente dove l’eccellenza è prevista.
(Steve Jobs)

Noi pensiamo che il Mac venderà zillioni, ma non abbiamo costruito il Mac per qualcun altro, l’abbiamo costruito per noi stessi. NOI eravamo il gruppo di persone che avrebbe giudicato se fosse stato grande o meno. NOI non saremmo andati fuori a fare ricerche di mercato. Volevamo solo costruire la cosa migliore che si potesse costruire.
(Steve Jobs)

Il mondo che ti circonda è stato costruito da persone che non erano più intelligenti di te.
(Steve Jobs)

Ho raggiunto l’apice del successo nel mondo degli affari. Agli occhi altrui la mia vita è stata il simbolo del successo. Tuttavia, a parte il lavoro, ho una piccola gioia. Alla fine, la ricchezza è solo un dato di fatto al quale mi sono abituato. In questo momento, sdraiato sul letto d’ospedale e ricordando tutta la mia vita, mi rendo conto che tutti i riconoscimenti e le ricchezze di cui andavo così fiero, sono diventati insignificanti davanti alla morte imminente. Nel buio, quando guardo le luci verdi dei macchinari per la respirazione artificiale e sento il brusio dei loro suoni meccanici, riesco a sentire il respiro della morte che si avvicina… Solo adesso ho capito, una volta che accumuli sufficiente denaro per il resto della tua vita, che dobbiamo perseguire altri obiettivi che non sono correlati alla ricchezza. Dovrebbe essere qualcosa di più importante: per esempio le storie d’amore, l’arte, i sogni di quando ero bambino…Non fermarsi a perseguire la ricchezza potrà solo trasformare una persona in un essere contorto, proprio come me. Dio ci ha dato i sensi per farci sentire l’amore nel cuore di ognuno di noi, non le illusioni costruite dalla fama. I soldi che ho guadagnato nella mia vita non li posso portare con me.Quello che posso portare con me sono solo i ricordi rafforzati dall’amore. Questa è la vera ricchezza che ti seguirà, ti accompagnerà, ti darà la forza e la luce per andare avanti. L’amore può viaggiare per mille miglia. La vita non ha alcun limite. Vai dove vuoi andare. Raggiungi gli apici che vuoi raggiungere. E’ tutto nel tuo cuore e nelle tue mani. Qual è il letto più costoso del mondo? Il letto d’ospedale. Puoi assumere qualcuno che guidi l’auto per te, che guadagni per te, ma non puoi avere qualcuno sopporti la malattia al posto tuo. Le cose materiali perse possono essere ritrovate. Ma c’è una cosa che non può mai essere ritrovata quando si perde: la vita. In qualsiasi fase della vita siamo in questo momento, alla fine dovremo affrontare il giorno in cui calerà il sipario. Fate tesoro dell’amore per la vostra famiglia, dell’amore per il vostro coniuge, dell’amore per i vostri amici… Trattatevi bene. Abbiate cura del prossimo.
(Steve Jobs)

Il vostro tempo è limitato, perciò non sprecatelo vivendo la vita di qualcun’altro. Non rimanete intrappolati nei dogmi, che vi porteranno a vivere secondo il pensiero di altre persone. Non lasciate che il rumore delle opinioni altrui zittisca la vostra voce interiore. E, ancora più importante, abbiate il coraggio di seguire il vostro cuore e la vostra intuizione: loro vi guideranno in qualche modo nel conoscere cosa veramente vorrete diventare. Tutto il resto è secondario.
(Steve Jobs)

Steward e il suo team pubblicarono diversi numeri di “The whole Earth catalog”, e quando concluse il suo tempo, fecero uscire il numero finale. Era la metà degli anni Settanta e io avevo pressappoco la vostra età. Nella quarta di copertina del numero finale c’era una fotografia di una strada di campagna nel primo mattino, del tipo che potete trovare facendo autostop se siete dei tipi così avventurosi. Sotto, le seguenti parole: “Siate affamati. Siate folli”. Era il loro addio, e ho sperato sempre questo per me. Ora, nel giorno della vostra laurea, pronti nel cominciare una nuova avventura, auguro questo a voi.
(Steve Jobs)

Nessuno vuole morire. Anche le persone che desiderano andare in paradiso non vogliono morire per andarci. E nonostante tutto la morte rappresenta l’unica destinazione che noi tutti condividiamo, nessuno è mai sfuggito ad essa. Questo perché è come dovrebbe essere: la Morte è la migliore invenzione della Vita. E’ l’agente di cambio della Vita: fa piazza pulita del vecchio per aprire la strada al nuovo.
(Steve Jobs)

È stato uno dei miei mantra, concentrazione su una cosa e semplicità. La semplicità può essere più difficile della complessità: devi lavorare duro per ripulire il tuo pensiero e renderlo semplice. Ma alla fine paga, perché una volta che ci riesci puoi spostare le montagne.
(Steve Jobs)

Ho votato la mia passione alla realizzazione di un’azienda capace di durare nel tempo, dove la gente fosse motivata a fabbricare prodotti d’eccellenza. Tutto il resto era secondario. Certo, il profitto era importante, perché era quello a metterci in condizione di creare prodotti eccellenti. Ma la motivazione stava nei prodotti, non nei profitti. Alcuni dicono: “Date al cliente quello che vuole”. Non è la mia impostazione. Il nostro lavoro consiste nell’immaginare ciò che il cliente vorrà, prima ancora che lo faccia lui stesso. Se non sbaglio, una volta Henry Ford ha detto: “Se avessi chiesto ai clienti che cosa volevano, mi avrebbero risposto: ‘Un cavallo più veloce!’”. La gente non sa ciò che vuole, finché non glielo fai capire tu. Ecco perché non mi sono mai affidato alle ricerche di mercato. Il nostro compito è leggere le cose prima che vadano in pagina.
(Steve Jobs)

Frasi sulla Giornata della Memoria (27 Gennaio) – Raccolta completa

Frasi sulla giornata della memoria 27 gennaio

Il 27 Gennaio è stata istituita “La Giornata della Memoria” dalla Repubblica italiana, venne scelto proprio il 27 Gennaio perché quel giorno del 1945 le truppe dell’Armata rossa buttarono finalmente giù i cancelli di uno dei campi di sterminio, simbolo della Shoah, di Auschwitz in Polonia.
Sono passati 75 anni da quel giorno del 1945 ed è bene ricordare e non dimenticare, quello che è stato fatto non sono agli ebrei, ma anche a diversi gruppi etnici come rom e zingari, ai comunisti, agli omosessuali, i malati di mente, i testimoni di Geova, i sovietici e i polacchi, e anche altre popolazioni slave.
Di seguito vi proponiamo una raccolta completa delle frasicitazioni e poesie proprio per ricordare “La Giornata della Memoria” e per tenerlo vivo nelle nostri menti.

Su un muro di Auschwitz venne trovata questa scritta: “Se Dio esiste, dovrà chiedermi perdono”; credo che questa frase racchiude tutto il significato dell’Olocausto.






Frasi sulla Giornata della Memoria – 27 Gennaio

“Dimenticanza è sciagura, mentre memoria è riscatto.”
(Anneliese Knoop-Graf)

“La vera arte della memoria è l’attenzione.”
(Samuel Johnson)

“Perché la memoria del male non riesce a cambiare l’umanità? A che serve la memoria?”
(Primo Levi)

“Il progresso, lungi dal consentire il cambiamento, dipende dalla capacità di ricordare… Coloro che non sanno ricordare il passato sono condannati a ripeterlo.”
(George Santayana)

“Perdere il passato significa perdere il futuro.”
(Wang Shu)

“È un gran miracolo che io non abbia rinunciato a tutte le mie speranze perché esse sembrano assurde e inattuabili. Le conservo ancora, nonostante tutto, perché continuo a credere nell’intima bontà dell’uomo.”
(Anna Frank)

“La memoria è determinante. È determinante perché io sono ricco di memorie e l’uomo che non ha memoria è un pover’uomo, perché essa dovrebbe arricchire la vita, dar diritto, far fare dei confronti, dar la possibilità di pensare ad errori o cose giuste fatte. Non si tratta di un esame di coscienza, ma di qualche cosa che va al di là, perché con la memoria si possono fare dei bilanci, delle considerazioni, delle scelte, perché credo che uno scrittore, un poeta, uno scienziato, un lettore, un agricoltore, un uomo, uno che non ha memoria è un pover’uomo. Non si tratta di ricordare la scadenza di una data, ma qualche cosa di più, che dà molto valore alla vita.”
(Mario Rigoni Stern)

“Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario, perché ciò che è accaduto può ritornare, le coscienze possono nuovamente essere sedotte ed oscurate: anche le nostre.”
(Primo Levi)

“Noi siamo la nostra memoria,
noi siamo questo museo chimerico di forme incostanti,
questo mucchio di specchi rotti.”
(Jorge Luis Borges)

“La memoria è come il mare: può restituire brandelli di rottami a distanza di anni.”
(Primo Levi)

“Dove vien meno l’interesse, vien meno anche la memoria.”
(Goethe)

“Tutti abbiamo bisogno della memoria. Tiene il lupo dell’insignificanza fuori dalla porta.”
(Saul Bellow)

“La memoria non è ciò che ricordiamo, ma ciò che ci ricorda. La memoria è un presente che non finisce mai di passare.”
(Octavio Paz)

“Noi siamo la memoria che abbiamo e la responsabilità che ci assumiamo. Senza memoria non esistiamo e senza responsabilità forse non meritiamo di esistere.”
(José Saramago)

“Il futuro in ogni istante preme il presente perché sia una memoria.”
(Louis Aragon)

“Guardare indietro è un po’ come rinnovare i propri occhi, risanarli. Renderli più adeguati alla loro funzione primaria, guardare avanti.”
(Margaret Fairless Barber)

“La memoria si blocca. Ma è ancora lì tutta intera. Anche le cose più dimenticate si ripresentano, ma quando vogliono loro.”
(Elias Canetti)

“La memoria di ciascun uomo è la sua letteratura privata.”
(Aldous Huxley)

“Era ancora troppo giovane per sapere che la memoria del cuore elimina i brutti ricordi e magnifica quelli belli, e che grazie a tale artificio riusciamo a tollerare il passato.”
(Gabriel Garcia Marquez)

“La memoria ci presenta non ciò che scegliamo, ma ciò che le piace. Anzi, non c’è nulla che ci imprima così vivamente qualcosa nella memoria come il desiderio di dimenticarla.”
(Michel de Montaigne)

“La memoria è un essere capriccioso e bizzarro, paragonabile a una giovane ragazza: ora rifiuta in modo del tutto inaspettato ciò che ha dato cento volte, e poi, quando non ci si pensa più, ce lo porta da sé.”
(Arthur Schopenhauer)

“La domanda: Ditemi dove era Dio, ad Auschwitz. La risposta: E l’uomo dov’era?”
(William Clarke Styron)

“La nostra voce, e quella dei nostri figli, devono servire a non dimenticare e a non accettare con indifferenza e rassegnazione, le rinnovate stragi di innocenti. Bisogna sollevare quel manto di indifferenza che copre il dolore dei martiri! Il mio impegno, in questo senso, è un dovere verso i miei genitori, mio nonno, e tutti i miei zii. È un dovere verso i milioni di ebrei ‘passati per il camino’, gli zingari, figli di mille patrie e di nessuna, i Testimoni di Geova, gli omosessuali e verso i mille e mille fiori violentati, calpestati e immolati al vento dell’assurdo; è un dovere verso tutte quelle stelle dell’universo che il male del mondo ha voluto spegnere… I giovani liberi devono sapere, dobbiamo aiutarli a capire che tutto ciò che è stato storia, è la storia oggi, si sta paurosamente ripetendo.”
(Elisa Springer)

“Le guerre negano la memoria dissuadendoci dall’indagare sulle loro radici, finché non si è spenta la voce di chi può raccontarle. Allora ritornano, con un altro nome e un altro volto, a distruggere quel poco che avevano risparmiato.”
(Carlos Ruiz Zafón)

Voi che vivete sicuri
Nelle vostre tiepide case,
voi che trovate tornando a sera
Il cibo caldo e visi amici:
Considerate se questo è un uomo
Che lavora nel fango
Che non conosce pace
Che lotta per mezzo pane
Che muore per un sì o per un no.
Considerate se questa è una donna,
Senza capelli e senza nome
Senza più forza di ricordare
Vuoti gli occhi e freddo il grembo
Come una rana d’inverno.
Meditate che questo è stato:
Vi comando queste parole.
Scolpitele nel vostro cuore
Stando in casa andando per via,
Coricandovi alzandovi;
Ripetetele ai vostri figli.
O vi si sfaccia la casa,
La malattia vi impedisca,
I vostri nati torcano il viso da voi.
(Primo Levi – Se questo è un uomo)

“Difficile da riconoscere, ma era qui.
Qui bruciavano la gente.
Molta gente è stata bruciata qui.
Si, questo è il luogo.
Nessuno ripartiva mai di qui.
I camion a gas arrivavano là…
C’erano due immensi forni…
e dopo, gettavano i corpi in quei forni,
e le fiamme salivano fino al cielo.
Fino al cielo?
Si.
Era terribile.
Questo non si può raccontare.
Nessuno può
immaginare quello che è successo qui.
Impossibile. E nessuno può capirlo.
e anche io, oggi…
Non posso credere di essere qui.
No, questo non posso crederlo.
Qui era sempre così tranquillo. Sempre.
Quando bruciavano ogni giorno 2000 persone, ebrei,
era altrettanto tranquillo.
Nessuno gridava. Ognuno faceva il proprio lavoro.
Era silenzioso. Calmo.
Come ora.”
(Claude Lanzmann – Shoah)

“Da allora, senza segni premonitori,
Questa lenta agonia di continuo ritorna:
E fino al momento in cui
Non si racconta la mia terribile storia
Il cuore imprigionato dentro di me brucia”
(Sandra Bianco – Judenrein)

“Erano cento
Erano cento uomini in arme.
Quando il sole sorse nel cielo,
Tutti fecero un passo avanti.
Ore passarono, senza suono:
Le loro palpebre non battevano.
Quando suonarono le campane,
Tutti mossero un passo avanti.
Così passò il giorno e fu sera,
Ma quando fiorì in cielo la prima stella,
Tutti insieme fecero un passo avanti.
“Indietro, via di qui, fantasmi immondi:
Ritornate alla vostra vecchia notte”:
Ma nessuno rispose, e invece.
tutti in cerchio, fecero un passo avanti.”
(Primo Levi – Vizio di forma)

…Ecco la difficoltà di questi tempi: gli ideali, i sogni, le splendide speranze non sono ancora sorti in noi che già sono colpiti e completamente distrutti dalla crudele realtà. È un gran miracolo che io non abbia rinunciato a tutte le mie speranze perché esse sembrano assurde e inattuabili. Le conservo ancora, nonostante tutto, perché continuo a credere nell’intima bontà dell’uomo. Mi è impossibile costruire tutto sulla base della morte, della miseria, della confusione. Vedo il mondo mutarsi lentamente in un deserto, odo sempre più forte il rombo l’avvicinarsi del rombo che ucciderà noi pure, partecipo al dolore di milioni di uomini, eppure, quando guardo il cielo, penso che tutto volgerà nuovamente al bene, che anche questa spietata durezza cesserà, che ritorneranno l’ordine, la pace e la serenità. Intanto debbo conservare intatti i miei ideali; verrà un tempo in cui forse saranno ancora attuabili”.
la tua Anna
(Anna Frank – Il diario di Anna Frank)

Son morto ch’ero bambino
son morto con altri cento
passato per il camino
e adesso sono nel vento.
Ad Auschwitz c’era la neve
il fumo saliva lento
nel freddo giorno d’inverno
e adesso sono nel vento.
Ad Auschwitz tante persone
ma un solo grande silenzio
che strano non ho imparato
a sorridere qui nel vento.
Io chiedo come può l’uomo
uccidere un suo fratello
eppure siamo a milioni
in polvere qui nel vento.
Ancora tuona il cannone
ancora non è contenta
di sangue la bestia umana
e ancora ci porta il vento.
Io chiedo quando sarà
che l’uomo potrà imparare
a vivere senza ammazzare
e il vento si poserà.
(Francesco Guccini – Auschwitz)

Su un acceso rosso tramonto,
sotto gl’ippocastani fioriti,
sul piazzale giallo di sabbia,
ieri i giorni sono tutti uguali,
belli come gli alberi fioriti.
E’ il mondo che sorride
e io vorrei volare. Ma dove?
Un filo spinato impedisce
che qui dentro sboccino fiori.
Non posso volare.
Non voglio morire.
(Peter)

Infanzia miserabile, catena
che ti lega al nemico e alla forca.
Miserabile infanzia, che dentro il
suo squallore
già distingue il bene e il male.
Laggiù dove l’infanzia dolcemente
riposa
nelle piccole aiuole di un parco
laggiù, in quella casa, qualcosa si è spezzato
quando su me è caduto il disprezzo:
laggiù, nei giardini o nei fiori
o sul seno materno, dove io sono nato
per piangere…
Alla luce di una candela m’addormento
forse per capire un giorno
che io ero una ben piccola cosa,
piccola come il coro dei 30.000,
come la loro vita che dorme
laggiù nei campi,
che dorme e si sveglierà,
aprirà gli occhi
e per non vedere troppo
si lascerà riprendere dal sonno…
(Zanus Zachenburg)

L’ultima, proprio l’ultima,
di un giallo così intenso, così
assolutamente giallo,
come una lacrima di sole quando cade
sopra una roccia bianca
così gialla, così gialla!
l’ultima
volava in alto leggera,
aleggiava sicura
per baciare il suo ultimo mondo.
Tra qualche giorno
sarà già la mia settima settimana
di ghetto: i miei mi hanno ritrovato qui
e qui mi chiamano i fiori di ruta
e il bianco candeliere del castagno
nel cortile.
Ma qui non ho visto nessuna farfalla.
Quella dell’altra volta fu l’ultima:
le farfalle non vivono nel ghetto.
(Pavel Friedman – La farfalla)

Di nuovo l’orrore ha colpito il ghetto,
un male crudele che ne scaccia ogni altro.
La morte, demone folle, brandisce una gelida falce
che decapita intorno le sue vittime.
I cuori dei padri battono oggi di paura
e le madri nascondono il viso nel grembo.
La vipera del tifo strangola i bambini
e preleva le sue decime dal branco.
Oggi il mio sangue pulsa ancora,
ma i miei compagni mi muoiono accanto.
Piuttosto di vederli morire
vorrei io stesso trovare la morte.
Ma no, mio Dio, noi vogliamo vivere!
Non vogliamo vuoti nelle nostre file.
Il mondo è nostro e noi lo vogliamo migliore.
Vogliamo fare qualcosa. E’ vietato morire!
(Eva Picková)

“Le azioni erano mostruose, ma chi le fece era pressoché normale, né demoniaco né mostruoso”
(La banalità del male – Hannah Arendt)

“I lager sono i laboratori dove si sperimenta la trasformazione della natura umana. Finora la convinzione che tutto sia possibile sembra aver provato soltanto che tutto può essere distrutto. Ma nel loro sforzo di tradurla in pratica, i regimi totalitari hanno scoperto, senza saperlo, che ci sono crimini che gli uomini non possono né punire né perdonare. Quando l’impossibile è stato reso possibile, è diventato il male assoluto, impunibile e imperdonabile, che non poteva più essere compreso e spiegato coi malvagi motivi dell’interesse egoistico, dell’avidità, dell’invidia, del risentimento; e che quindi la collera non poteva vendicare, la carità sopportare, l’amicizia perdonare, la legge punire”
(Le origini del totalitarismo – Hannah Arendt)

“Auschwitz è patrimonio di tutti. Nessuno lo dimentichi, nessuno lo contesti. Auschwitz rimanga luogo di raccoglimento e di monito per le future generazioni”.
(Auschwitz è di tutti – Marta Ascoli)

“Noi sopravvissuti alla shoah siamo inchiodati: vorremmo liberarci dal peso insopportabile di ciò che è stato e invece siamo costretti a riviverlo ogni volta. Delegati a testimoniare da chi avrebbe avuto il dovere di evitarcelo: quest’Europa che cancella i suoi sensi di colpa per lo sterminio degli ebrei non parlandone, e scaricando su noi vittime la responsabilità e il dolore della memoria. Una vera follia”
(Edith Bruck)

“Quando non si riesce a dimenticare, si prova a perdonare”
(Se questo è un uomo – Primo Levi)

“Voi che vivete sicuri nelle vostre tiepide case, voi che trovate, tornando a sera, il cibo caldo e visi amici: considerate se questo è un uomo, che lavora nel fango, che non conosce pace, che lotta per mezzo pane, che muore per un sì o per un no. Considerate se questa è una donna, senza capelli e senza nome, senza più forza di ricordare, vuoti gli occhi e freddo il grembo, come una rana d’inverno. Meditate che questo è stato: vi comando queste parole. Scolpitele nel vostro cuore, stando in casa, andando per via, coricandovi, alzandovi; ripetetele ai vostri figli. O vi si sfaccia la casa, la malattia vi impedisca, i vostri nati torcano il viso da voi”
(Se questo è un uomo – Primo Levi)

“Mentre, liberatomi infine dalla mia lercia divisa e indossati panni civili, puliti, senza alcun contrassegno infamante, mi allontanavo da Bergen Belsen su un camion della Croce Rossa, capii che altrove, in una dimensione a me preclusa, si era giocata una partita a scacchi la cui posta e le cui perdite erano incalcolabili. Mi stupii che tutt’attorno la natura fosse rimasta indifferente, e che ci fosse ancora un maggio come quelli della mia infanzia. Per la prima volta il sole non era più offuscato dal fumo dei forni crematori e, tra le basse dune di sabbia, la brezza riavviava i radi cespugli di erica della landa di Luneburg”
(La variante di Luneberg – Paolo Maurensig)

“Sapevamo bene cosa significava ‘là dentro’: era il campo di sterminio, dove eravamo finiti a lavorare nella cava. Salva sapeva cosa aveva visto e sopportato, e io sapevo cosa aveva visto lui. Ci sentivamo maledetti”
(Il profumo delle foglie di limone – Clara Sanchez)

“La nostra voce, e quella dei nostri figli, devono servire a non dimenticare e a non accettare con indifferenza e rassegnazione, le rinnovate stragi di innocenti. Bisogna sollevare quel manto di indifferenza che copre il dolore dei martiri! Il mio impegno, in questo senso, è un dovere verso i miei genitori, mio nonno, e tutti i miei zii. È un dovere verso i milioni di ebrei ‘passati per il camino’, gli zingari, figli di mille patrie e di nessuna, i Testimoni di Geova, gli omosessuali e verso i mille e mille fiori violentati, calpestati e immolati al vento dell’assurdo; è un dovere verso tutte quelle stelle dell’universo che il male del mondo ha voluto spegnere… I giovani liberi devono sapere, dobbiamo aiutarli a capire che tutto ciò che è stato storia, è la storia oggi, si sta paurosamente ripetendo”
(Il silenzio dei vivi – Elisa Springer)

“La memoria è determinante. È determinante perché io sono ricco di memorie e l’uomo che non ha memoria è un pover’uomo, perché essa dovrebbe arricchire la vita, dar diritto, far fare dei confronti, dar la possibilità di pensare ad errori o cose giuste fatte. Non si tratta di un esame di coscienza, ma di qualche cosa che va al di là, perché con la memoria si possono fare dei bilanci, delle considerazioni, delle scelte, perché credo che uno scrittore, un poeta, uno scienziato, un lettore, un agricoltore, un uomo, uno che non ha memoria è un pover’uomo. Non si tratta di ricordare la scadenza di una data, ma qualche cosa di più, che dà molto valore alla vita”
(Mario Rigoni Stern)

“Nel Giorno della Memoria, ricordiamoci di guerre assurde senza senso, di forni accesi pronti a uccidere anime innocenti. Nel Giorno della Memoria, ricordiamoci di urla non ascoltate, di quell’indifferenza al dolore di chi è morto ingiustamente. Nel Giorno della Memoria, ricordiamo di quanto l’uomo sia una vera bestia, di quella morale persa a combattere. Nel Giorno della Memoria, ricordiamoci dell’atrocità di ogni assurdo gesto compiuto, di quelle vite che non ci sono più. Nel Giorno della Memoria, ricordiamoci dei fatti, di quegli orrori compiuti, di chi non c’è più. Di vite colpite senza colpe”
(Nel giorno della memoria – Silvana Stremiz)