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di Frasi, Aforismi & Citazioni

venerdì, Gennaio 17, 2025
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Le più belle frasi di Alexandre DumasRaccolta Completa

Le più belle frasi di Alexandre Dumas

Alexandre Dumas, nato a  Villers-Cotterêts il 24 luglio 1802 e morto a Puys, località di Dieppe, il 5 dicembre 1870 è stato uno scrittore e drammaturgo francese. Dumas è stato un maestro del romanzo storico e del teatro romantico, ebbe anche un figlio omonimo, Alexandre Dumas, anch’egli diventato scrittore. Le ceneri di Dumas furono trasferite al Panthéon di Parigi il 30 novembre 2002.
Alexandre Dumas è divenuto famoso grazie ai suoi capolavori “Il conte di Montecristo” e la trilogia dei moschettieri formata da “I tre moschettieri”, da “Vent’anni dopo” e da “Il visconte di Bragelonne” e tantissime altre opere letterali.
Di seguito abbiamo realizzato una raccolta completa di frasi di Alexandre Dumas.
Buona lettura 😉






Frasi di Alexandre Dumas

Signore, lo sapete che ho viaggiato molto, che ho passato due anni lontano da lei. Qualunque abitudine si rompe in due anni, credo… Ebbene, al ritorno, io amavo, non di più, che sarebbe stato impossibile, ma come prima.
(Alexandre Dumas – “Il visconte di Bragelonne”)

Più amici, più avvenire, più nulla! Le mie forze sono infrante, come il fascio della nostra passata amicizia. Oh! La vecchiaia arriva, fredda, inesorabile; avvolge nel suo velo funebre tutto ciò che riluceva, tutto quello che odorava al tempo della giovinezza; poi si carica sulle spalle il dolce fardello e lo porta con tutto il resto, in quell’abisso senza fondo che è la morte.
(Alexandre Dumas – “Il visconte di Bragelonne”)

Dite “Io voglio”, e tutta la mia vita è incatenata alla vostra, e tutto il mio cuore è vostro per sempre.
(Alexandre Dumas – “Il visconte di Bragelonne”)

Oh! Se sapeste ciò che è veramente un cuore, vi spiegherei e vi convincerei; un cuore innamorato è più forte di tutta la vostra civetteria e di tutta la vostra fierezza. Una donna non è mai amata, io le credo e Dio m’ascolta; un uomo non ama mai con idolatria se non si sente amato. Lasciate ai vecchi del teatro di credersi adorati dalle civette. L’uomo giovane se n’intende, non prende abbaglio; può avere e la civetta un desiderio, un’effervescenza, un rovello, vedete che vi faccio il campo libero e vasto; insomma, la civetta può farlo impazzire, ma non lo innamora. L’amore, care mie, come lo concepisco io, è un sacrificio incessante, assoluto, intero; ma non è il sacrificio di una sola delle due parti unite. È l’abnegazione completa delle due anime che vogliono fondersi in una sola.
(Alexandre Dumas – “Il visconte di Bragelonne”)

Una terra dove l’uomo incensa la donna per farla cadere stordita e poi la insulta quand’è caduta!
(Alexandre Dumas – “Il visconte di Bragelonne”)

Gli uomini, che sono sciocchi in molte cose, lo sono soprattutto in questa: che confondono sotto la parola “civetteria” la fierezza d’una donna e la sua variabilità. Io sono fiera, vale a dire imprendibile; tratto male i pretendenti, ma senza alcuna pretesa sotterranea di trattenerli. Gli uomini dicono che sono civetta, perché hanno l’amor proprio di credere che li desidero.
(Alexandre Dumas – “Il visconte di Bragelonne”)

L’occhio di una donna sa leggere tutto l’orgoglio o tutta la sofferenza sulla fisionomia dell’uomo amato: si direbbe che, in ragione della loro debolezza, Iddio abbia voluto dare alle donne più di quello che da alle altre creature.
Esse possono celare i loro sentimenti all’uomo; l’uomo non può celare alla donna i propri.
(Alexandre Dumas – “Il visconte di Bragelonne”)

C’è, nel modo in cui si fa un elogio, nella voce del lodatore, nel suo accento affettuoso, un veleno così dolce che l’animo più forte ne rimane talvolta inebriato.
(Alexandre Dumas – “Il visconte di Bragelonne”)

Ecco una donna la quale non si immagina che noi andiamo alla morte per lei!
(Alexandre Dumas – “Il visconte di Bragelonne”)

Oh! Tu non mi hai mai amato, perché non mi hai mai guardato così!
(Alexandre Dumas – “Il visconte di Bragelonne”)

L’amore assolve tutto, Raul.
(Alexandre Dumas – “Il visconte di Bragelonne”)

La felicità della donna che si ama, quando questa felicità viene da un rivale, è una tortura per un geloso. Ma per un geloso com’era Raul, per questo cuore che per la prima volta si impregnava di fiele, la felicità di Luisa era una morte ignominiosa, la morte del corpo e dell’anima.
(Alexandre Dumas – “Il visconte di Bragelonne”)

Una madre perdona sempre, è venuta al mondo per questo.
(Alexandre Dumas)

E, dal giorno prima, egli si era preoccupato continuamente di questa ragazza al punto di non pensare che a lei, di non desiderare che lei; dal giorno prima, la sua immaginazione s’era divertita a vestire l’immagine di lei di tutte le grazie che le mancavano; lui, insomma, assediato da tanti affari, che tante donne desideravano, aveva consacrato, dal giorno prima, tutti gli istanti della sua vita, tutti i palpiti del suo cuore, a quest’unico sogno.
(Alexandre Dumas – “Il visconte di Bragelonne”)

È che, infatti, quei quattro uomini, d’Artagnan, Athos, Porthos e Aramis, erano venerati da chiunque portasse la spada, come nell’antichità erano venerati i nomi di Ercole, di Teseo, di Castore e di Polluce.
(Alexandre Dumas – “Il visconte di Bragelonne”)

Oh! Non temete nulla, siete amato, siete amato, di Guiche. Sentite tutto il valore di queste parole? Esse significano che voi potete andare a testa alta, che potete dormir tranquillo, che potete ringraziare Iddio in ogni istante della vostra vita! Siete amato: questo significa che potete comprendere, sentire tutto: anche il consiglio di un amico che vuole conservarvi la vostra felicità. Siete amato, di Guiche, siete amato! Non dovrete passare quelle notti atroci, quelle notti senza fine che, con l’occhio arido e il cuore divorato, attraversano altre persone destinate a morire.
(Alexandre Dumas – “Il visconte di Bragelonne”)

“Credo, o almeno spero,” fece Raul, cupamente, “che ciò che amo sia degno di me, ma se fosse vero che è un amore indegno, come voi tentate di farmi credere, signor Duca, me lo strapperò cuore, dovessi strapparmi con l’amore anche il cuore”.
(Alexandre Dumas – “Il visconte di Bragelonne”)

Bisogna volere quel che si vuole, a meno che non si possa quel che si vuole.
(Alexandre Dumas – “Il visconte di Bragelonne”)

Si ama sempre ciò che nuoce.

(Alexandre Dumas – “Il conte di Montecristo”)

Ciascun uomo ha la sua passione che lo rode internamente, nel fondo del cuore, come ciascun frutto ha il suo verme.
(Alexandre Dumas – “Il conte di Montecristo”)

Quando mio padre cospirava, non era per l’Imperatore, ma contro i Borboni, perché mio padre aveva in sé questo di terribile, che non combatté mai per le utopie non realizzabili, ma per le cose possibili, e applicò alla riuscita di queste le terribili teorie della Montagna, senza indietreggiare di fronte a qualunque ostacolo.

(Alexandre Dumas – “Il conte di Montecristo”)

Un uomo che ama si tradisce.
(Alexandre Dumas – “Il visconte di Bragelonne”)

La cosa meno comune nella storia così complicata dell’amore è la duplice inoculazione dell’amore in due cuori: nessuna simultaneità come nessuna eguaglianza: l’uno ama quasi sempre prima dell’altro, l’uno finisce d’amare quasi sempre dopo l’altro.
(Alexandre Dumas – “Il visconte di Bragelonne”)

Sì è un uomo che amo e che ammiro: lo amo perché è buono, grande, leale; lo ammiro perché rappresenta per me il punto culminante della potenza umana; ma, pur amandolo e ammirandolo, lo temo e lo prevengo.
(Alexandre Dumas – “Il visconte di Bragelonne”)

Non lo so. Da dove viene in noi l’amore e l’odio?
(Alexandre Dumas – “Il conte di Montecristo”)

“Ti ricordi di tuo padre, Haydèe?”
“Egli è qui, e qui” disse lei, mettendo la mano sul cuore e sugli occhi.
“Ed io dove sono?” Domandò sorridendo Montecristo.
“Tu?” Disse lei. “Tu sei dappertutto”

(Alexandre Dumas – “Il conte di Montecristo”)

Stima te stesso e sarai stimato.
(Alexandre Dumas – “Il conte di Montecristo”)

“Mercedes!” Ripeté Montecristo “Mercedes! Ebbene sì, voi avete ragione, questo nome è dolce ancora da pronunciare, ed ecco la prima volta, dopo lunghi anni, che risuona chiaro sulle mia labbra. Ah, Mercedes! Il vostro nome io l’ho pronunciato coi sospiri della malinconia, coi gemiti del dolore, colla rabbia della disperazione; l’ho pronunciato gelido per il freddo, rattrappito sulla paglia della mia cella; l’ho pronunciato divorato dal caldo, l’ho pronunciato rotolandomi sul pavimento del carcere. Mercedes, bisogna ch’io mi vendichi, perché ho sofferto per quattordici anni: per quattordici anni ho pianto, ho maledetto. Ora, io ve lo ripeto Mercedes, bisogna ch’io mi vendichi!”
(Alexandre Dumas – “Il conte di Montecristo”)

“Oh, sì, io t’amo!” Disse. “Io t’amo come si ama il proprio padre, il proprio fratello, il proprio marito! Io t’amo come si ama la vita, perché tu sei per me il più bello, il migliore, il più grande degli esseri creati!”
(Alexandre Dumas – “Il conte di Montecristo”)

La vostra anima è triste e vi fa vedere un cielo tempestoso.
(Alexandre Dumas – “Il conte di Montecristo”)

Figliola mia, non abbiatevi a male di quello che dirò; pensate solo che certe volte la vita ha crudeli necessità, e bisogna sottomettervisi.
(Alexandre Dumas – “La signora delle camelie”)

“Perché” disse nella lingua sonora delle figlie di Sparta e d’Atene “perché mi fai chiedere il permesso di entrare da me? Non sei tu il mio padrone? Non sono io la tua schiava?” Montecristo sorrise a sua volta: “Haydèe” disse, “non sapete?…” “Perché non dai del tu come sempre?” Interruppe la giovane greca. “Ho dunque commesso qualche mancanza? In questo caso bisogna punirmi, ma non darmi del voi” “Haydèe” disse il conte, “tu sai che siamo in Francia, e che per conseguenza sei libera.” “Libera di far che?” Domandò la giovane. “Libera di lasciarmi.” “Lasciarti!… e perché lo farei?” “Che so io?… Vedremo gente…” “Non voglio vedere alcuno.” “E se in mezzo ai bei giovani che incontrerai, qualcuno ti piacesse, io non sarò tanto ingiusto…” “Non vidi mai uomo più bello di te, e non amai che mio padre e te”
(Alexandre Dumas – “Il conte di Montecristo”)

“-Mi perdonate il mio cattivo umore di stasera?” mi chiese prendendomi la mano.
“-Sono pronto a perdonarvene ben altri.”
“- …e mi amate?”
“-Da impazzirne.”
“-A dispetto del mio cattivo carattere?”
“-A dispetto di tutto.”
(Alexandre Dumas – “La signora delle camelie”)

Le più belle citazioni e frasi di Winston ChurchillRaccolta Completa

Le più belle frasi di Winston Churchill

Winston Churchill: Modello universale di statista e stratega bellico, nonché uomo di profonda cultura, è annoverato tra i grandi uomini della storia occidentale.
Nato a Woodstock, nel sud-est dell’Inghilterra, e morto a Londra nel 1965, Sir Winston Leonard Spencer Churchill intraprese la carriera militare studiando all’Accademia Militare Reale di Sandhurs, coltivando nel contempo la sua passione per la scrittura e il giornalismo.
Dopo aver ricoperto la carica di Primo Lord dell’Ammiragliato e Ministro delle Munizioni durante la Prima guerra mondiale, nella Seconda Winston Churchill fu nominato Primo Ministro del Regno Unito, guidando il paese nelle drammatiche fasi della guerra al nazismo e nella ricostruzione postbellica.
La sua ampia produzione di carattere storico lo portò, nel 1953, a vincere il Nobel per la letteratura.
Qui di seguito troverete una raccolta completa, delle più belle frasi di Winston Churchill.
Buona lettura 😉






Frasi di Winston Churchill

“Gli italiani perdono le partite di calcio come se fossero guerre e perdono le guerre come se fossero partite di calcio.”
(Winston Churchill)

“Alcune persone vedono un’impresa privata come una tigre feroce da uccidere subito, altri come una mucca da mungere, pochissimi la vedono com’è in realtà: un robusto cavallo che traina un carro molto pesante.”
(Winston Churchill)

“Non sempre cambiare equivale a migliorare, ma per migliorare bisogna cambiare.”
(Winston Churchill)

“L’ottimista vede opportunità in ogni pericolo, il pessimista vede pericolo in ogni opportunità.”
(Winston Churchill)

“Il successo non è mai definitivo, il fallimento non è mai fatale; è il coraggio di continuare che conta.”
(Winston Churchill)

“Esistono molte cose nella vita che catturano lo sguardo, ma solo poche catturano il tuo cuore: segui quelle.”
(Winston Churchill)

“Io affermo che quando una nazione tenta di tassare se stessa per raggiungere la prosperità è come se un uomo si mettesse in piedi dentro un secchio e cercasse di sollevarsi per il manico.”
(Winston Churchill)

“Se il presente cerca di giudicare il passato, perderà il futuro.”
(Winston Churchill)

“Una mela al giorno toglie il medico di torno. Basta avere una buona mira.”
(Winston Churchill)

“Il politico deve essere in grado di prevedere cosa accadrà domani, il mese prossimo e l’anno prossimo, e, in seguito, avere la capacità di spiegare perché non è avvenuto.”
(Winston Churchill)

“Chi parla male di me alle mie spalle viene contemplato dal mio culo.”
(Winston Churchill)

“Il coraggio è quello che ci vuole per alzarsi e parlare; il coraggio è anche quello che ci vuole per sedersi ed ascoltare.”
(Winston Churchill)

“Una bugia fa in tempo a compiere mezzo giro del mondo prima che la verità riesca a mettersi i pantaloni.”
(Winston Churchill)

“In guerra non devi riuscire simpatico: devi soltanto avere ragione”
(Winston Churchill)

“Uno sforzo continuo – non la forza o l’intelligenza – è la chiave che sprigiona il nostro potenziale.”
(Winston Churchill)

“Fanatico è colui che non può cambiare idea e non intende cambiare argomento.”
(Winston Churchill)

“I socialisti sono come Cristoforo Colombo: partono senza sapere dove vanno. Quando arrivano non sanno dove sono. Tutto questo con i soldi degli altri.”
(Winston Churchill)

“Migliorare significa cambiare, essere perfetti significa cambiare spesso.”
(Winston Churchill)

“Niente è più emozionante nella vita che vedersi sparare addosso e non essere colpiti.”
(Winston Churchill)

“Quando sono sopraffatto dalle preoccupazioni, ripenso a un uomo che, sul suo letto di morte, disse che tutta la sua vita era stata piena di preoccupazioni, la maggior parte delle quali per cose che mai accaddero.”
(Winston Churchill)

“Il politico diventa uomo di stato quando inizia a pensare alle prossime generazioni invece che alle prossime elezioni.”
(Winston Churchill)

“È un peccato il non fare niente col pretesto che non possiamo fare tutto.”
(Winston Churchill)

“Troppo spesso l’uomo forte e silenzioso è silenzioso solo perché non sa cosa dire, ed è ritenuto forte solo perché è rimasto zitto.”
(Winston Churchill)

“A volte fare del proprio meglio non è abbastanza; dobbiamo fare ciò che è necessario.”
(Winston Churchill)

“L’era dei rinvii, delle mezze misure, degli espedienti ingannevolmente consolatori, dei ritardi è da considerarsi chiusa. Ora inizia il periodo delle azioni che producono delle conseguenze.”
(Winston Churchill)

Gli italiani perdono le partite di calcio come se fossero guerre e perdono le guerre come se fossero partite di calcio.
(Winston Churchill)

Il successo è l’abilità di passare da un fallimento all’altro senza perdere l’entusiasmo.
(Winston Churchill)

È stato detto che la democrazia è la peggior forma di governo, eccezion fatta per tutte quelle altre forme che si sono sperimentate finora.
(Winston Churchill)

Esistono molte cose nella vita che catturano lo sguardo, ma solo poche catturano il tuo cuore: segui quelle.
(Winston Churchill)

Il coraggio è la prima delle qualità umane, perché è quella che garantisce tutte le altre.
(Winston Churchill)

Il successo non è definitivo, il fallimento non è fatale: ciò che conta è il coraggio di andare avanti.
(Winston Churchill)

Nella guerra, determinazione; nella sconfitta resistenza; nella vittoria, magnanimità; nella pace, benevolenza.
(Winston Churchill)

Chi vive nella libertà ha un buon motivo per vivere, combattere e morire.
(Winston Churchill)

L’uomo inciamperà occasionalmente nella verità, ma la maggior parte delle volte si rialzerà e andrà avanti.
(Winston Churchill)

Più si riesce a guardare indietro, più avanti si riuscirà a vedere.
(Winston Churchill)

Sono sempre pronto a imparare, sebbene non sempre gradisca che altri mi insegnino.
(Winston Churchill)

Senza il coraggio, tutte le altre virtù perdono valore.
(Winston Churchill)

Non c’è dubbio che è intorno alla famiglia e alla casa che le più grandi virtù della società umana si creano e si rafforzano.
(Winston Churchill)

Le più belle frasi di Umberto EcoRaccolta Completa

Le più belle frasi di Umberto Eco

Umberto Eco, celebre scrittore, era nato il 5 gennaio 1932 ad Alessandria, ed era il figlio di un ferramenta.
Si iscrisse all’Università di Torino, dove si laureò in filosofia con una tesi su Tommaso d’Aquino.
Durante gli studi universitari, Umberto Eco, abbandonò definitivamente la Chiesa Cattolica, in particolare mentre conduceva i suoi studi su San Tommaso d’Aquino, sul quale disse la celebre frase ironica:
“si può dire che lui mi abbia miracolosamente curato dalla fede!”.
Ma chi era Umberto Eco e quali sono gli aspetti salienti della sua vita?
Dalla storia della vita del celebre scrittore apprendiamo che iniziò a lavorare in Rai negli anni Cinquanta, dove contribuì alla formazione del movimento letterario Gruppo ’63.
Dalla biografia di Umberto Eco si ricorda che negli anni Sessanta scrisse numerosi articoli e saggi sull’influenza dei mezzi di comunicazione di massa, e diventò condirettore della casa editrice di Valentino Bompani dal 1959 fino al 1975.
Nel 1961 Umberto Eco scrisse uno dei suoi saggi più famosi, ossia “Fenomenologia di Mike Bongiono”, in cui individuava il motivo del successo del conduttore, nella sua capacità di riportare sul piccolo schermo il pensiero e l’interpretazione dell’uomo medio.
Per capire chi era Umberto Eco, bisogna ricordare quanto caro fu allo scrittore il tema della cultura di massa, che fu affrontato nella raccolta di saggi Apocalittici e integrati.
Sempre negli anni Sessanta, Umberto Eco iniziò ad insegnare semiontica all’università di Bologna a partire dal 1965, mentre nel 1955 inizia la sua collaborazione con L’Espresso, dove negli ultimi trent’anni ha tenuto la rubrica “La bustina di Minerva” sull’ultima pagina del giornale.
Dal riassunto della vita di Eco, si apprende che negli anni Settanta il letterato era una figura di primo piano, molto conosciuta in tutto il territorio nazionale.
Fu proprio in quegli anni che arrivò la fama mondiale, quando nel 1980 pubblica il suo libro più famoso, il romanzo Il nome della Rosa.
Nel 1988 l’ scrittore pubblica un altro celebre romanzo intitolato Il pendolo di Foucault, che diventerà un altro bestseller mondiale.
A ricordare chi era Umberto Eco nel giono della sua scomparsa sono numerosi esponenti del modo della cultura e della politica. Il New York Times lo ha definito «un esperto nell’arcano campo della semiotica».
Numerose sono le frasi famose di Umberto Eco condivise in occasione della sua morte, per ricordarlo anche sui social.

Di seguito abbiamo realizzato una raccolta completa con le più belle frasi di Umberto Eco .

Buona lettura 😉






Frasi di Umberto Eco

“Una delle prime e più nobili funzioni delle cose poco serie è di gettare un’ombra di diffidenza sulle cose troppo serie.”
(Umberto Eco)

“La biblioteca è testimonianza della verità e dell’errore.”
(Umberto Eco)

“Nulla infonde più coraggio al pauroso della paura altrui.”
(Umberto Eco)

“Un racconto è una macchina per generare interpretazioni.”
(Umberto Eco)

“La comicità è la percezione dell’opposto, del diverso; l’umorismo ne è il sentimento.”
(Umberto Eco)

“Non so nulla.
Non c’è nulla che io sappia.
Ma, certe cose si sentono col cuore.
Lascia parlare il tuo cuore,
Interroga i volti,
Non ascoltare le lingue…”
(Umberto Eco)

“Pensa ad un fiume, denso e maestoso, che corre per miglia e miglia, e tu sai dove sia il fiume, dove l’argine, dove la terra ferma.
Ad un certo punto, il fiume, per stanchezza, perché ha corso per troppo tempo e troppo spazio, perché si avvicina il mare, che annulla in sè tutti i fiumi, non sa più cosa sia.
Diventa il proprio delta.
Rimane, forse, un ramo maggiore, ma, molti se ne diramano, in ogni direzione, ed alcuni riconfluiscono gli uni negli altri, e non sai più cosa sia origine di cosa, e, talora, non sai cosa sia fiume ancora, e cosa già mare…”
(Umberto Eco)

“Non tutte le verità son per tutte le orecchie.”
(Umberto Eco)

“Si nasce sempre sotto il segno sbagliato e stare al mondo in modo dignitoso vuol dire correggere giorno per giorno il proprio oroscopo.”
(Umberto Eco)

Il computer non è una macchina intelligente che aiuta le persone stupide, anzi è una macchina stupida che funziona solo nelle mani delle persone intelligenti.
(Umberto Eco)

“Sono solo gli uomini piccoli che sembrano normali.”
(Umberto Eco)

“Quando entra in gioco il possesso delle cose terrene, è difficile che gli uomini ragionino secondo giustizia.”
(Umberto Eco)

“Sì, c’è una lussuria del dolore, come c’è una lussuria dell’adorazione e persino una lussuria dell’umiltà. Se bastò così poco agli angeli ribelli per mutare il loro ardore d’adorazione e umiltà in ardore di superbia e di rivolta, cosa dire di un essere umano?”
(Umberto Eco)

“Tale è la forza del vero che, come il bene, è diffusivo di sè.”
(Umberto Eco)

“E tu non t’incantare troppo su queste teche. Di frammenti della croce ne ho visti molti altri, in altre chiese. Se tutti fossero autentici, Nostro Signore non sarebbe stato suppliziato su due assi incrociate, ma su di una intera foresta.”
“Maestro!” dissi scandalizzato.
“È così Adso. E ci sono dei tesori ancora più ricchi. Tempo fa, nella cattedrale di Colonia vidi il cranio di Giovanni Battista all’età di dodici anni.”
“Davvero?” esclamai ammirato. Poi, colto da un dubbio: “Ma il Battista fu ucciso in età più avanzata!”
“L’altro cranio dev’essere in un altro tesoro” disse Guglielmo con viso serio.
(Umberto Eco)

La filosofia è sempre una forma di alto dilettantismo, in cui qualcuno, per tanto che abbia letto, parla sempre di cose su cui non si è preparato abbastanza.
(Umberto Eco)

I deboli sono carne da macello da usare quando servono a mettere in crisi il potere avverso e da sacrificare quando non servono più.
(Umberto Eco)

Non si cambia il popolo di Dio se non si reintegrano nel suo corpo gli emarginati.
(Umberto Eco)

Tutti possono dire cose sbagliate, basta che le ragioni siano giuste.
(Umberto Eco)

L’ambiguità delle nostre lingue, la naturale imperfezione dei nostri idiomi, non rappresentano il morbo postbabelico dal quale l’umanità deve guarire, bensì la sola opportunità che Dio aveva dato ad Adamo, l’animale parlante. Capire i linguaggi umani, imperfetti e capaci nello stesso tempo di realizzare quella suprema imperfezione che chiamiamo poesia, rappresenta l’unica conclusione di ogni ricerca della perfezione.
(Umberto Eco)

Cos’è la filosofia? Scusate il mio conservatorismo banale, ma non trovo ancora di meglio che la definizione che ne dà Aristotele nella Metafisica: è la risposta a un atto di meraviglia.
(Umberto Eco)

L’eroe è sempre eroe per sbaglio, il suo sogno sarebbe di essere un onesto vigliacco.
(Umberto Eco)

Il cinema è un alto artificio che mira a costruire realtà alternative alla vita vera, che gli provvede solo il materiale grezzo.
(Umberto Eco)

“Tu sei il diavolo” disse allora Guglielmo.
Jorge parve non capire. Se fosse stato veggente direi che avrebbe fissato il suo interlocutore con sguardo attonito. “Io?” disse.
“Sì, ti hanno mentito. Il diavolo non è il principe della materia, il diavolo è l’arroganza dello spirito, la fede senza sorriso, la verità che non viene mai presa dal dubbio. Il diavolo è cupo perché sa dove va, e andando va sempre da dove è venuto. Tu sei il diavolo e come il diavolo vivi nelle tenebre.”
(Umberto Eco)

La saggezza non sta nel distruggere gli idoli, sta nel non crearne mai.
(Umberto Eco)

La bellezza del cosmo è data non solo dalla unità nella varietà, ma anche dalla varietà nell’unità.
(Umberto Eco)

La creazione, anche se produce l’errore, si dà sempre per amore di qualcuno che non siamo noi.
(Umberto Eco)

L’unica verità è imparare a liberarci dalla passione insana per la verità.
(Umberto Eco)

I nomi sono segni con i quali l’uomo tenta di dare un ordine al mondo…
(Umberto Eco)

L’amore vero vuole il bene dell’amato.
(Umberto Eco)

Possono tenere il telefono acceso a tavola i medici, gli idraulici e gli adulteri.
(Umberto Eco)

La presenza sminuisce la fama, mentre la lontananza l’accresce: le qualità perdono lucentezza se si toccano troppo, mentre la fantasia giunge più lontano della vista.
(Umberto Eco)

L’assenza è all’amore come il vento al fuoco: spegne il piccolo, fa avvampare il grande.
(Umberto Eco)

Ma poi mi rendo conto che il problema della Stupidità ha la stessa valenza metafisica del problema del Male, anzi di più: perché si può persino pensare (gnosticamente) che il male si annidi come possibilità rimossa del seno stesso della Divinità; ma la Divinità non può ospitare e concepire la Stupidità, e pertanto la sola presenza degli stupidi nel Cosmo potrebbe testimoniare della Morte di Dio.
(Umberto Eco)

Appartengo ad una generazione perduta, e mi ritrovo soltanto quando assisto in compagnia alla solitudine dei miei simili.
(Umberto Eco)

Più tardi Lia mi avrebbe detto: “Tu vivi di superfici. Quando sembri profondo è perché ne incastri molte, e combini l’apparenza di un solido – un solido che se fosse solido non potrebbe stare in piedi.”
“Stai dicendo che sono superficiale?”
“No,” mi aveva risposto, “quello che gli altri chiamano profondità è solo un tesseract, un cubo tetradimensionale. Entri da un lato, esci dall’altro, e ti trovi in un universo che non può coesistere col tuo.”
(Umberto Eco)

Per concludere “i libri da leggere non potranno essere sostituiti da alcun aggeggio elettronico. Sono fatti per essere presi in mano, anche a letto, anche in banca, anche là dove non ci sono spine elettriche, anche dove e quando qualsiasi batteria si è scaricata, possono essere sottolineati, sopportano orecchie e segnalibri, possono essere lasciati cadere per terra o abbandonati aperti sul petto o sulle ginocchia quando ci prende il sonno, stanno in tasca, si sciupano, […] ci ricordano che non li abbiamo ancora letti, si leggono tenendo la testa come vogliamo noi, senza imporci la lettura fissa e tesa dello schermo di un computer, amichevolissimo in tutto salvo che per la cervicale. […] Il libro da leggere appartiene a quei miracoli di una tecnologia eterna di cui fan parte la ruota, il coltello, il cucchiaio, il martello, la pentola, la bicicletta”.
(Umberto Eco)

Le preoccupazioni della stampa europea non sono dovute a pietà e amore per l’Italia ma semplicemente al timore che l’Italia, come in un altro infausto passato, sia il laboratorio di esperimenti che potrebbero stendersi all’Europa intera.
(Umberto Eco)

Il sapere non è come la moneta, che rimane fissamente integra anche attraverso i più infami baratti: esso è piuttosto come un abito bellissimo, che si consuma attraverso l’uso e l’ostentazione. Non è così infatti il libro stesso, le cui pagine si sbriciolano, gli inchiostri e gli ori si fanno opachi, se troppe mani lo toccano?
(Umberto Eco)

Scrivere un libro senza preoccuparsi della sua sopravvivenza sarebbe da imbecilli.
(Umberto Eco)

La scienza ha di quelle soluzioni che, se uno non si affretta a immaginarle per malvagità e malizia, saranno ben presto immaginate da qualcuno, e sul serio, e senza malizia la cacopedia ha il fine, santamente ignobile, di porre freni all’immaginazione umana e di mandare a vuoto numerosi futuri concorsi a cattedre universitarie.
(Umberto Eco)

Il mondo è monotono, gli uomini non imparan nulla e ricascano a ogni generazione negli stessi errori ed orrori, gli avvenimenti non si ripetono, ma si somigliano: finiscono le novità, le sorprese, le rivelazioni.
(Umberto Eco)

L’umanità non sopporta il pensiero che il mondo sia nato per caso, per sbaglio, solo perché quattro atomi scriteriati si sono tamponati sull’autostrada bagnata. E allora occorre trovare un complotto cosmico, Dio, gli angeli o i diavoli.
(Umberto Eco)

Wikipedia ha anche un’altra proprietà: chiunque può correggere una voce che ritiene sbagliata. Ho fatto la prova per la voce che mi riguarda: conteneva un dato biografico impreciso, l’ho corretto e da allora la voce non contiene più quell’errore. […] La cosa non mi tranquillizza per nulla. Chiunque potrebbe domani intervenire ancora su questa voce e attribuirmi (per gusto della beffa, per cattiveria, per stupidità) il contrario di quello che ho detto o fatto.
(Umberto Eco)

Chi non legge a 70 anni avrà vissuto una sola vita: la propria. Chi legge avrà vissuto 5000 anni: c’era quando Caino uccise Abele, quando Renzo sposò Lucia, quando Leopardi ammirava l’infinito. Perché la lettura è un’immortalità all’indietro.
(Umberto Eco)

Per non apparire sciocco dopo, rinuncio ad apparire astuto ora. Lasciami pensare sino a domani, almeno.
(Umberto Eco)

Come non cadere in ginocchio davanti l’altare della certezza.
(Umberto Eco)

Il cellario non rispose, ma il suo silenzio era abbastanza eloquente.
(Umberto Eco)

Le più belle citazioni e frasi sulla barbaRaccolta Completa

Le più belle frasi e citazioni sulla barba

Il 78,5% delle donne italiane preferisce l’uomo con la barba…proprio come la pancia!!! Ebbene si cari uomini, la barba piace tanto a noi donne, sopratutto se è ben curata. Quindi non si tratta di una vecchia leggenda, è proprio cosi. Le donne preferiscono gli uomini con la barba perché alza il tasso di virilità. Pare che la barba prevenga anche gli attacchi d’asma e la tosse, sopratutto protegge dal freddo e di difende dai raggi solari e pare che prevenga l’invecchiamento della pelle e impedisca le eruzioni cutanee.
Le frasi sulla barba sembrano adattarsi alla perfezione a un periodo nel quale la peluria sul volto sembra andare di grande moda: sì, perché soprattutto tra i giovani – complici la diffusione della cultura hipster e nuove mode; mostrare un viso ricoperto di peli sembra essere diventato un must.
Con risultati che, per la verità, spesso non sono proprio gradevoli da vedere.
Bando alle ciance, comunque, e andiamo alla scoperta delle frasi sulla barba.
Qui di seguito abbiamo selezionato per voi una raccolta completa delle frasi sulla barba, ma anche citazioni e battute divertenti.
Buona lettura 😉




Frasi sulla barba

Una barba dà ferocia al guerriero, e rende l’amante irresistibile.
(Anonimo)

Aver la barba e credere di essere irresistibile,
è come aver le sopracciglia ad ali di gabbiano e credere di poter volare
(masse78, Twitter)




La barba funziona solo se sei già bello. E soprattutto se sei un uomo!
(mesmeri, Twitter)

Un uomo senza barba è come una carbonara vegana.
(sissetta80, Twitter)

Un uomo senza barba è come un cielo senza stelle.
(Anonimo)




L’uomo senza barba è come la donna con la barba.
(nicocarmigna, Twitter)

Ancora all’inizio degli anni sessanta la barba era fascista – ma occorreva disegnarne il profilo,
rasandola sulle guance, alla Italo Balbo – nel sessantotto era stata contestataria,
e ora stava diventando neutra e universale, scelta di libertà.
La barba è sempre stata maschera.
(Umberto Eco)

Uso la barba come sfrontato feticcio per attrarre l’attenzione su di me nascondendoci dietro,
allo stesso tempo, parte del viso e molto di me.
(diodeglizilla, Twitter)

Un’amica mi ha detto che va ancora l’uomo con la barba.
Ma io preferisco quelli con la barca. O con la banca
(dania, Twitter)




In un uomo guardo le spalle, la barba, il sorriso,
le playlist e i titoli nella libreria.
(mesmeri, Twitter)

Capisco la moda della barba, ma se vi cresce come il pelo di un coyote moribondo lasciate perdere
(ftzj, Twitter)

La barba per l’uomo è come il super push up per le donne:
confonde e falsifica.
Grandi delusioni nel faccia a faccia.
(karse, Twitter)

Un uomo per piacere deve fare 2 cose:
lavarsi ed avere la barba.
Barba e lavarsi.
Lavarsi e barba.
Il resto è tutto un dettaglio.
(andreadelogu, Twitter)

Quando passerà la moda della barba lunga scoprirete che vi siete messe insieme a dei cessi.
(postofisso2012)

Con ‘sta moda della barba lunga che imperversa non so più a chi dare l’elemosina.
(maxmangione, Twitter)




Capisci che stai esagerando quando la mattina appena sveglio ci metti di più a pettinare la barba che i capelli.
(p_episcopo, Twitter)

La barba incolta solo se siete maschi.
(rubinomauro, Twitter)

È possibile misurare il tempo in giorni, settimane, mesi, o barba.
(Anonimo)

Il tuo carattere dice al mondo che sei un vero uomo,
e la barba è il punto esclamativo!
(Anonimo)

Le idee migliori mi vengono al mattino mentre mi faccio la barba.
Da ciò deduco che gli uomini con la barba non possono avere buone idee.
(Dennis Gabor)

Le grandi epoche della prosa sono le epoche in cui gli uomini si radono.
Le grandi epoche della poesia sono quelle in cui lasciano crescere la barba
(Robert Lynd)

Essere un buon padre è come farsi la barba.
Non importa quanto sei stato bravo a raderti oggi, devi farlo di nuovo domani.
(Reed Markham)

Un giorno le multinazionali annunceranno lo sviluppo di un rasoio che, grazie a un microchip di computer, potrà effettivamente viaggiare avanti nel tempo e raderei i peli della barba che non esistono ancora.
(Dave Barry)

La barba, essendo quasi una maschera, dovrebbe essere proibita dalla polizia.
Inoltre, come distintivo del sesso in mezzo al viso, è oscena e per questo piace alle donne.
(Arthur Schopenhauer)

La miglior ragione a cui riesca a pensare per non correre per la Presidenza degli Stati Uniti è che devi raderti due volte al giorno.
(Adlai Ewing Stevenson Jr)

Il rasoio è una spada di libertà.
Radersi è un atto di ribellione.
(Terri Pratchett)

Chi ha la barba è più che un giovane, e chi non ha barba è meno che un uomo.
(William Shakespeare)




Dio, nella sua divina previdenza,
non ha dato la barba alle donne perché esse non sarebbero state capaci di tacere mentre venivano rasate.
(Alexandre Dumas)

Scorgo la barba e il mantello, ma non il filosofo.
(Aulo Gellio)

Le barbe non mi ingannano più.
Ormai so bene quale sesso porta i pantaloni in casa.
(Karl Kraus)

Certo che farsi la barba tutti i giorni deve essere una discreta rottura di scatole.
Ma la maggior parte dei maschi ormai si è attrezzata col trilama.
Non so come mai, ma io ho sempre pensato che l’inventore del trilama sia un insicuro.
È così poco convinto che basti una delle sue lamette che per precauzione ne aggiunge altre due.
La prima lama stordisce il pelo, la seconda lo rade al suolo, la terza lo convince con le cattive a non crescere più.
(Luciana Littizzetto)

Se i filosofi si misurassero in base alla barba,
il primo posto spetterebbe alle capre.
(Luciano di Samosata)

La barba non fa il filosofo.
(Plutarco)

Dio, nella sua previdenza,
non ha dato la barba alle donne perché esse non sarebbero state capaci di tacere mentre venivano rasate.
(Albert Camus – padre)

Ciascuno deve pensare alla sua barba prima di pensare a quella degli altri.
(Giovanni Verga – I Malavoglia)

Tutti gli uomini della mia famiglia avevano la barba e anche la maggior parte delle donne.
(W.C. Fields)

Neanche per un uomo la vita è facile, sai?
Poiché avrai muscoli più saldi, ti chiederanno di portare fardelli più pesanti,
ti imporranno arbitrarie responsabilità.
Poiché avrai la barba, rideranno se tu piangi e perfino se hai bisogno di tenerezza.
Eppure, o proprio per questo, essere un uomo sarà un’avventura meravigliosa:
un’impresa che non ti deluderà mai. Essere un uomo significa essere una persona.
(Oriana Fallaci – Lettera a un bambino mai nato)

Il barbiere ti fa bello, il vino ti fa sangue e la donna ti fa fesso.
(Proverbio)

Le più belle frasi sull’umiltàRaccolta Completa

L’essere umile, è una virtù morale che porta l’uomo a giudicarsi secondo la sua autentica realtà, evitando ogni esaltazione o umiliazione di se stesso, per un’attività di gloria a Dio o, più semplicemente, di amore al prossimo.
L’umiltà è la caratteristica di essere umili. L’umiltà deriva dalla parola latina humilis, “che sta sotto”. Se hai la dote dell’umiltà sei una persona non superba, che è in grado di sentirsi piccola e semplice. Chi passa la sua vita a prendersi cura degli altri dimostra umiltà. Un esempio perfetto di umiltà è San Francesco d’Assisi, spogliandosi di tutti i suoi averi e rendendosi povero, si prese cura delle persone più bisognose e malate. Ad ogni modo per semplificarvi cos’è realmente questa virtù, vi propongo una raccolta di frasi, aforismi e citazioni sull’umiltà.






Frasi, aforismi e citazioni sull’ umiltà

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L’umiltà è una virtù che consente di riconoscere i propri limiti oltre ai pregi, e i pregi altrui oltre ai limiti.
(Emanuela Breda)

Sii forte che nessuno ti sconfigga, nobile che nessuno ti umili, e te stesso che nessuno ti dimentichi.
(Paulo Coelho)

Essere umili verso i superiori è un dovere, verso gli eguali è cortesia, verso gli inferiori è nobiltà, verso tutti è la salvezza.
(Bruce Lee)

È stato l’orgoglio che ha trasformato gli angeli in diavoli; è l’umiltà che rende gli uomini uguali agli angeli.
(Sant’ Agostino)

Non c’è passione nel vivere in piccolo, nel progettare una vita che è inferiore alla vita che potresti vivere.
(Nelson Mandela)

“Molto presto nella vita, dovetti scegliere tra l’onesta arroganza e l’ipocrita umiltà. Io scelsi l’onesta arroganza e non ho mai avuto il motivo di cambiare.”
(Frank Lloyd Wright)

Non amo gli arroganti e i convinti che fanno mostra di sé. Preferisco l’umiltà degli invisibili. Quelli che sono qui non per spaccare il mondo ma per riattaccarne i pezzi.
(Fabrizio Caramagna)

Il ramo più alto, la cima, quello che non si raggiunge mai: l’umiltà.
(Ramón Andrés)

Vuoi essere un grande?
Comincia con l’essere piccolo.
Vuoi erigere un edificio che arrivi fino al cielo?
Costruisci prima le fondamenta dell’umiltà.
(Sant’Agostino)

Anche sul più alto trono del mondo siamo sempre seduti sul nostro culo.
(Michel De Montaigne)

Siamo tutti apprendisti in un mestiere dove non si diventa mai maestri.
(Ernest Hemingway)

Forse sarebbe bene se tutti noi ricordassimo che, mentre differiamo per le poche, piccole cose che sappiamo, di fronte alla nostra infinita ignoranza siamo tutti uguali.
(Karl Popper)

– Maestro, quando si è certi di aver raggiunto l’umiltà?
– Quando si smette di far questa domanda.
(Anonimo)

Se guardo le opere dei maestri
vedo quanto hanno fatto;
se guardo le mie carabattole,
vedo quello che avrei dovuto fare.
(Goethe)

Questi sono i modi con cui possiamo mettere in pratica l’umiltà: parlare il meno possibile di noi stessi; rifiutare di immischiarci negli affari degli altri; evitare la curiosità; accettare allegramente le contraddizioni e le correzioni; passare sopra agli errori altrui; accettare insulti e offese; accettare di venir disprezzati, dimenticati e non amati; non cercare di essere particolarmente prediletti e ammirati; rispondere con gentilezza anche se provocati; non calpestare mai la dignità di nessuno; cedere alla discussione, anche se si ha ragione; scegliere sempre ciò che è più difficile.
(Madre Teresa di Calcutta)

È stato l’orgoglio che ha trasformato gli angeli in diavoli; è l’umiltà che rende gli uomini uguali agli angeli.
(Sant’Agostino)

Arrossire è il colore della virtù.
(Diogene)

Ricorda che ogni persona che incontri ha paura di qualcosa, ama qualcosa e ha perso qualcosa.
(H. Jackson Brown Jr)

Un uomo che coltiva il suo giardino, come voleva Voltaire.
Chi è contento che sulla terra esista la musica.
Chi scopre con piacere una etimologia.
Due impiegati che in un caffè del sud giocano in silenzio agli scacchi.
Il ceramista che premedita un colore e una forma.
Il tipografo che compone bene questa pagina che forse non gli piace.
Una donna e un uomo che leggono le terzine finali di un certo canto.
Chi accarezza un animale addormentato.
Chi giustifica o vuole giustificare un male che gli hanno fatto.
Chi è contento che sulla terra ci sia Stevenson.
Chi preferisce che abbiano ragione gli altri.
Tali persone, che si ignorano, stanno salvando il mondo.
(Jorge Luis Borges)






La superbia si preoccupa di chi abbia ragione. L’umiltà si preoccupa di che cosa sia giusto.
(Ezra Taft Benson)

Chissà come, ma i bagni d’umiltà li trovo sempre liberi.
(Don Cristiano Mauri)

L’umiltà e la semplicità sono le due vere sorgenti della bellezza.
(Johann Winckelmann)

Essere umili verso i superiori è un dovere, verso gli eguali è cortesia, verso gli inferiori è nobiltà, verso tutti è la salvezza.
(Bruce Lee)

Infatti, chi è più grande, chi sta a tavola o chi serve? Non è forse colui che sta a tavola? Eppure io sto in mezzo a voi come colui che serve.
Bibbia
(Vangelo secondo Luca)

L’umiltà è una virtù che tutti predicano, ma che nessuno pratica.
(John Selden)

L’umiltà è la virtù più difficile da conquistare; niente di più duro a morire del desiderio di pensar bene di sé stessi.
(Thomas Stearns Eliot)

Più uno avrebbe ragione di essere umile, più è difficile che lo sia.
(Carlo Gragnani)

L’umiltà delle cose: osserva come si dispongono
tranquille là dove le posi, modeste,
silenziose, obbedienti …
(Raul Aceves)

Non maledire un fallimento. E’ il terreno dove vive l’umiltà. ”
(Yasmin Mogahed)

Ci vuole più umiltà nei nostri momenti di successo che non in quelli di sconfitta. Difatti l’umiltà non è un volgare disprezzo di sé: essa è il senso della nostra misera incapacità di comandare agli eventi.
(John Dewey)






E’ molto più bello quando gli altri scoprono le vostre buone qualità senza il vostro aiuto.
(Anonimo)

Si deve fare appello a un certo grado di umiltà e di indulgenza quando si giudicano i meccanismi del cuore di un’altra persona.
(Khaled Hosseini)

L’orgoglio ci rende artificiali e l’umiltà ci rende reali.
(Thomas Merton)

L’umiltà è l’anticamera di tutte le perfezioni.
(Marcel Aymé)

La modestia ci ripara dagli altri, l’umiltà da noi stessi.
(Simon May)

L’umiltà non significa pensare di valere meno degli altri, nè aver poca stima di se stessi. Significa piuttosto totale libertà dal pensare a se stessi.
(William Temple)

La vita è una lunga lezione d’umiltà.
(James Matthew Barrie)

Nel corso della mia vita, ho spesso dovuto mangiami le parole, e devo confessare che ho sempre trovato sana questa dieta.
(Winston S. Churchill)

Un metodo giusto per imparare la gioia umile di fronte alla vita: vegliare i morti.
(Mircea Oprea)

Se il dolore non porta all’ umiltà, avete sprecato la vostra sofferenza.
(Katerina Stoykova Klemer)

Indossa il tuo sapere come il tuo orologio in una tasca privata: non estrarlo e non scuoterlo soltanto per far vedere che ne possiedi uno.
(Lord Chersterfield)






La felicità è una porta che si apre dall’ interno: per aprirla bisogna umilmente fare un passo indietro.
(Sören Aabye Kierkegaard)

L’esperienza ha poco da insegnare se non viene vissuta con umiltà.
(Michelangelo)

La cosa più bella in natura, un fiore, ha tuttavia le sue radici nella terra e nel concime.
(David Herbert Lawrence)

Chi vuole specchiarsi in acqua limpida, convien che si chini. Senza umiltà non si conoscon le anime pure.
(Nicolò Tommaseo)

Ecco l’umiltà. Non si mostra non afferma non proferisce. Si avvicina al silenzio.
(Casimiro De Brito)

Accingerci a risollevare qualcuno da terra: è il solo motivo che ci autorizzi a guardare qualcuno dall’ alto in basso.
(Anonimo)

Così quell’ uomo sul quale, se fosse caduto, sarebbero corsi a gara grandi e piccoli a calpestarlo; messosi volontariamente a terra, veniva risparmiato da tutti, e inchinato da molti.
(Alessandro Manzoni)

Umiltà, quella bassa, dolce radice, dalla quale tutte le virtù celestiali hanno origine.
(San Tommaso Moro)

Anche re e imperatori con depositi di ricchezza e vasti domini non si possono paragonare a una formica riempita dell’amore di Dio.
(Guru Nanak)

Come vorrei una Chiesa povera e per i poveri! Per questo mi chiamo Francesco: come Francesco da Assisi, uomo di povertà, uomo di pace. L’uomo che ama e custodisce il Creato; e noi oggi abbiamo una relazione non tanto buona col Creato.
(Papa Francesco)

Io credo che la prima prova per un uomo davvero grande è la sua umiltà. Per umiltà io non intendo il dubitare delle proprie capacità. Ma alcuni grandi uomini hanno la strana sensazione che la grandezza non sia in loro, ma li attraversi. Ed essi vedono qualcosa di divino in ogni altro uomo.
(John Ruskin)

Essi sono fieri in umiltà, fieri del fatto che non sono fieri.
(Robert Burton)

La vera umiltà non sa di essere umile. Se così fosse, sarebbe orgogliosa della contemplazione di una così bella virtù.
(Martin Lutero)

L’umiltà è quella virtù che, quando la si ha, si crede di non averla.
(Mario Soldati)

Arroganza è il credere che tu stia così in alto da non aver bisogno di un orecchio incollato al terreno.
(Harvey B. Mackay)

Non essere mai superbo con l’umile. Non essere mai umile con il superbo.
(Jefferson Davis)

Meglio dare che prendere; ma talvolta può esserci più umiltà nel ricevere che nel donare.
(Soren Kierkegaard)

Spesso l’umiltà non è altro che una finta sottomissione di cui ci si serve per sottomettere gli altri.
(Francois de La Rochefoucauld)

Di tutte le forme d’orgoglio, l’umiltà è la più calcolatrice.
(Roberto Gervaso)

La lampada dell’umiltà può essere cosí brillante che, da dietro il paravento, illumina anche l’orgoglio
(Markku Envall)

Sto frequentando un corso di umiltà e funziona benissimo: sono il più bravo
(M4gny, Twitter)






Si può essere umili e avere la vanità di dimostrarlo. Si può essere vanitosi, ma avere l’umiltà di ammetterlo.
(Andrés Neuman)

L’umiltà è una virtù stupenda. Ma non quando si esercita nella dichiarazione dei redditi.
(Giulio Andreotti)

Chi sa di sapere poco, in confronto agli altri sa moltissimo.
(Anonimo)

Il verme, se calpestato, si arronciglia. È la sua saggezza. Riduce in tal modo la probabilità di venire calpestato di nuovo. Nel linguaggio della morale: umiltà.
(Friedrich Nietzsche)

Gli dicono di essere umile come una colomba e astuto come un serpente. S’imbroglia: è astuto come una colomba e umile come un serpente. I risultati sono ottimi.
(Dino Basili)

Una falsa umiltà è puro orgoglio.
(Blaise Pascal)

Twitter è quel posto dove uno scienziato nucleare di fama mondiale con 670 followers è umile mentre Polpettina 99 con 4000 fa la scienziata.
(Swanito75, Twitter)

L’unica saggezza che possiamo sperare di acquistare, è la saggezza dell’umiltà.
(TS Eliot)

Che Dio le conceda il coraggio, Presidente, di fare le cose che si possono e che si debbono fare; l’umiltà di rinunziare a quelle che si possono ma non si debbono, e a quelle che si debbono ma non si possono fare; e la saggezza di distinguere sempre le une dalle altre”.
(Indro Montanelli, telegramma di congratulazioni a Sandro Pertini, dopo la sua elezione a Presidente della Repubblica)

Il vero coraggio è ammettere i propri errori e avere l’umiltà di conoscere i propri limiti.
(Anonimo)

Il poter fare a meno delle cose dà all ’uomo più potenza che il possederle.
(Heinrich Suso)

Il senso del sacrificio è l’assoluta umiltà necessaria per agire pur sapendo che non vedremo i risultati.
(Alejandro Jodorowsky)

Non tocca a me giudicare la vita di un altro. Solo per me, per me solo devo giudicare, devo scegliere, devo scartare.
(Hermann Hesse)

Beati i pacifici che, evitando malizia, orgoglio e ipocrisia, praticano la compassione, l’umiltà e l’amore.
(Buddha)

Solo con una cattiveria di bambino, una saggezza di filosofo e una umiltà di santo si può trascendere il mondo.
(Vasile Ghica)

L’umiltà è la virtù più difficile da conquistare; niente di più duro a morire del desiderio di pensar bene di se stessi.
(Thomas Stearns Eliot)

L’umiltà è quella virtù che, quando la si ha, si crede di non averla.
(Mario Soldati)

Le più belle frasi di Johnny Depp – Raccolta completa

Le più belle frasi di Johnny Depp

Johnny Depp, all’anagrafe John Christopher Depp II, nacque il 9 giugno 1963, a Owensboro nel Kentucky, cresce con la passione per la musica e fonda una propria band, “The Kids”, la cui popolarità non varca i confini della Florida.
è un attore, produttore cinematografico e musicista statunitense.
Interprete versatile, famoso per l’eccentrico carattere che dona ai suoi personaggi,
Johnny Depp figura come uno degli attori più validi e carismatici della sua generazione.
Johnny Depp:
Da creatura fiabesca a pirata, da cioccolatiere a gangster, quando recita lui le emozioni sono garantite.
Gli manca solo l’Oscar, tre volte sfiorato, per coronare una carriera da divo e da sex symbol tra i più osannati del cinema mondiale, suggellata dall’intitolazione di una stella sulla prestigiosa Hollywood Walk of Fame.
Dopo alcuni lavori saltuari Johnny Depp, incrocia la strada del set grazie all’attore Nicolas Cage, amico della moglie, che lo presenta al suo agente.
Messosi in luce nel 1987 nella serie televisiva “21 Jump Street”, tre anni dopo diventa una star internazionale grazie al romantico protagonista di Edward Mani di Forbice, con cui ottiene una nomination ai Golden Globe come “miglior attore”.
Premio per cui concorre altre nove volte in carriera, conquistandolo nel 2008 con Sweeney Todd – Il diabolico barbiere di Fleet Street (per lo stesso film riceve una candidatura all’Oscar).
Tra i suoi personaggi più celebri, il Capitano Jack Sparrow nella saga Disney “Pirati dei caraibi” (cinque pellicole dal 2003 al 2017), l’enigmatico cioccolatiere Willy Wonka ne “La fabbrica di cioccolato” (2005) e il Cappellaio matto in “Alice in Wonderland” (2010), di quest’ultimo interpreta il sequel del 2016 “Alice attraverso lo specchio”.
Nel 2010, secondo la rivista Forbes, Johnny Depp è stato l’attore più pagato del mondo assieme a Sandra Bullock, guadagnando 80 milioni di dollari da giugno 2009 a giugno 2010.
Note sono le collaborazioni con i registi Tim Burton, Gore Verbinski, Michael Mann e Terry Gilliam.
Di seguito troverete una raccolta completa delle più belle frasi di Johnny Depp
Buona lettura 😉






Frasi di Johnny Depp

Mi piace chi sa starsene per i fatti propri, quelli che molti definiscono asociali, ma in realtà evitano di fingere “Amicizie” inesistenti.
(Johnny Deep)

La bruttezza è meglio della bellezza. Dura più a lungo, e, alla fine, la gravità ci prenderà tutti.
(Johnny Deep)

Ho dieci tatuaggi, credo. Il più famoso è quello che diceva “Winona forever” di quando ero fidanzato con Winona Ryder. L’ho fatto cambiare in “Wino forever” (ubriaco per sempre), che mi sembrava più adatto a me.
(Johnny Deep)

Perché c’è ancora qualcuno che ti apprezza per come sei e non per come devi essere.
(Johnny Deep)

La gente vede la follia nella mia colorata vivacità e non riesce a vedere la pazzia nella loro noiosa normalità!
(Johnny Deep)

Ho iniziato a fumare a tredici anni,
ho perso la verginità a tredici e a quattordici avevo già provato ogni tipo di droga. Non dico di essere stato un cattivo ragazzo, ero soltanto curioso.
(Johnny Deep)

Quando i bambini hanno un anno di vita,
è come avere a che fare con dei piccoli ubriachi:
devi sorreggerli; inciampano nelle cose, ridono, piangono, pisciano, vomitano…
(Johnny Deep)

Dammi un cazzotto,
ma dammelo forte! Perché se mi rialzo poi ti mangio!
(Johnny Deep)

Beh… in tutta onestà,
non penso di aver commesso un crimine, anzi,
mi sembrerebbe illogico e irresponsabile che lei mi condannasse alla prigione perché,
se ci pensa bene, che ho fatto in fondo?
Ho varcato una linea immaginaria con un pacco di piante.
(Johnny Deep)

Ti permetto di uccidermi ma non di insultarmi.
(Johnny Deep)

La bruttezza è meglio della bellezza.
Dura più a lungo, e, alla fine, la gravità ci prenderà tutti.
(Johnny Deep)

Ho una malattia si chiama fantasia:
porta quasi all’eresia è considerata pazzia…
(Johnny Deep)

Che tu possa avere sempre il vento in poppa,
che il sole ti risplenda in viso e che il vento del destino ti porti in alto a danzare con le stelle.
(Johnny Deep)

– Altrimenti direte addio alla testa!
– L’abbiamo già salutata da un pezzo…
(Johnny Deep)

Durante la preparazione del film c’è una fase iniziale in cui si conosce il personaggio,
poi il personaggio diventa una parte di te:
non sono io che divento il personaggio,
ma è lui che diventa una parte di me.
(Johnny Deep)

“Ciao, papà…
sai, mi ricordo una vita fa…
quando ero poco più alto di un metro, pesavo al massimo 30 chili, ma ero ancora tuo figlio.
Quei sabati mattina che andavo a lavorare col mio papà e salivo su quel grande camion verde.
Mi sembrava che quello fosse il camion più grande dell’universo, papà.
Mi ricordo quant’era importante il lavoro che facevamo…
e che, se non era per noi,
la gente sarebbe morta di freddo.
Per me tu eri l’uomo più forte del mondo, papà.
Ti ricordi quei filmini quando mamma si vestiva come Loretta Young?
E i gelati, le partite di football, Wayne e Tonno?
Il giorno che partii per la California per poi tornare a casa con l’FBI che mi dava la caccia,
e quell’agente dell’ FBI che dovette mettersi in ginocchio per mettermi le scarpe, e tu dicesti:
“Quello è il tuo posto figlio di puttana: ad allacciare le scarpe a George”.
Quella si che fu bella… Fu veramente speciale.
Ricordi, papà? E quella volta che mi dicesti che i soldi non sono la realtà?
Beh, vecchio mio, oggi ho 42 anni, e alla fine ho capito quello che tentavi di dirmi…
tanti anni fa… ora finalmente l’ho capito…
Sei il migliore, papà.
Avrei solo voluto fare di più per te.
Avrei voluto avere più tempo… Comunque…
Che tu possa avere il vento in poppa, che il sole ti risplenda in viso e che il vento del destino ti porti in alto a danzare con le stelle…
Ti voglio bene, papà. Un bacio.George.”
(Johnny Deep)

– Jack: Parliamo un po’ degli affari tuoi, o andare è inutile.
Quella ragazza: quanto sei pronto a spingerti oltre, per salvarla?
– Will: Morirei per lei!
– Jack: Oh bene! Tutto a posto allora.
(Johnny Deep)

– Barbossa: Devo ammetterlo Jack, credevo di conoscerti, ma ora scopro che sei tutto meno che prevedibile!
– Jack: Io sono un disonesto, e un disonesto puoi sempre confidare che sia disonesto,
onestamente,
è dagli onesti che devi guardarti perché non puoi mai prevedere quando faranno qualcosa di incredibilmente stupido!
(Johnny Deep)

– Will: Non so se è pazzia o genialità.
– Jack: Impressionante quanto spesso questi due tratti coincidano…
(Johnny Deep)

– Jack: Mia la nave, io il capitano!
– Barbossa: Ma mie le carte!
– Jack: Allora tu cartomante.
(Johnny Deep)

Questo luogo è un luogo unico al mondo, una terra colma di meraviglie, mistero e pericolo…
si dice che per sopravvivere qui bisogna essere matti come un cappellaio, e per fortuna io lo sono…
(Johnny Deep)

E tu sei il mio cuore… potrei vivere senza il mio cuore?
(Johnny Deep)

– Barbossa: Il mondo era un tempo un posto più grande.
– Jack: Il mondo è sempre uguale. È il resto che è più piccolo.
(Johnny Deep)

Stavi sul serio dicendo la verità?
– Lo faccio un sacco di volte e rimanete sempre sorpresi.
(Johnny Deep)

– Peter: È assurdo, è solo un cane.
– James: Solo un cane? Solo? Che orribile e mortificante parola.
È come dire, non può scalare quella montagna, è solo un uomo.
O quello non è un diamante, è solo un sasso. Solo.
(Johnny Deep)

Questa non era una prigione.
Era una scuola del crimine, entrai con un laurea in Mariujiana, ne uscii con un Dottorato in Cocaina.

(Johnny Deep)

Se credi nei tuoi sogni, puoi star certo che nessuna forza né un tornado né un vulcano né un ciclone potrà mai portarti via l’amore perché l’amore esiste per conto proprio.
(Johnny Deep)

“Dio santo, com’è irrimediabilmente cambiata la mia vita.
E’ sempre l’ultimo giorno d’estate e io sono rimasto fuori al freddo senza una porta per rientrare.
Lo ammetto ho avuto una buona dose di momenti intensi!
Molti fanno grandi progetti e intanto la vita gli sfugge dalle mani.
Nel corso della mia esistenza ho lasciato brandelli di cuore qui e là.
E ormai non me ne è rimasto abbastanza per tenermi in vita,
ma mi sforzo di sorridere sapendo che la mia ambizione ha superato di gran lunga il mio talento.
Ormai non trovo più cavalli bianchi o belle donne alla mia porta.
(Johnny Deep)

Le parole sono d’argento e il silenzio è d’oro!
(Johnny Deep)

– Alice: È impossibile…
– Cappellaio: Solo se pensi che lo sia.
– Alice: A volte riesco a pensare a sei cose impossibili prima di colazione…
– Cappellaio: È un ottimo modo per fare esercizio!
(Johnny Deep)

I bambini non dovrebbero mai dormire.
Si svegliano più vecchi di un giorno e senza che uno se ne accorga sono cresciuti.
(Johnny Deep)

– Willy:
Cosa ti fa sentire meglio quando ti senti giù?
– Charlie: La mia famiglia.

(Johnny Deep)

Signore lei dice che ha sniffato cocaina per tre giorni e ora le sembra che il cuore le batta troppo velocemente e vorrebbe che noi la aiutassimo…
beh a dire la verità non vedo perché dovremmo, insomma mi corregga se faccio un errore, se sbaglio…
gliela abbiamo venduta noi la cocaina?
Gliel’abbiamo spinta noi nel naso?
(Johnny Deep)

– Accidenti! Hai visto quello che il padre eterno ci ha appena fatto?
– Non è stato lui, sei stato tu, fai parte della narcotici lo sapevo, quella era la nostra cocaina!
(Johnny Deep)

Mi sommerge un’immensa ondata di calore e di infinita riconoscenza per ciò che la vita ha dato a un ragazzo che a sedici anni era andato a vivere per strada.
Quel ragazzo ero io.
(Johnny Deep)

Non ricordo affatto quello che avrei sognato di fare quando ero piccolo. Di certo so che, come tutti i bambini, desideravo libertà, volevo poter essere irriverente.
(Johnny Deep)

Lo confesso, da giovane ho abusato di tutto: alcool, fumo,
sostanze di vario tipo che non starò qui a descrivere in dettaglio.
La giovinezza ti permette di recuperare in fretta e cancellare dal volto gli eccessi della notte prima.
Ho provato di tutto.
Forse non avrei potuto interpretare Hunter Thompson nel film “Paura e delirio a Las Vegas” se non avessi saputo come ci si sente sotto l’effetto dell’ Lsd o della mescalina.
Ho sorseggiato, con molta cautela, l’assenzio: ne bevi un goccio di troppo e vai fuori di testa. Ma ho saputo voltare pagina e ho cancellato tutto questo dalla mia vita.
(Johnny Deep)

Della mia vita spericolata mi rimane solo la passione per i vini francesi.
Con moderazione, bevo volentieri un buon Bordeaux o un Côtes du Rhône.
(Johnny Deep)

Recitare è quasi uno sport: un interprete serio deve avere la medesima disciplina di un atleta professionista, perché il corpo è lo strumento che usiamo per recitare.
(Johnny Deep)

Io e mia moglie ci siamo comprati un’isoletta in Polinesia, dove non c’è niente,
a parte il mare, i pesci e le conchiglie. Con i figli respiriamo aria buona e giochiamo con l’immaginazione,
che è il toccasana migliore per chiunque, grandi e piccoli.
(Johnny Deep)

Ho deciso di puntare sulla salute e di non imbarazzare i miei figli con comportamenti autodistruttivi.
Voglio che si sentano felici e orgogliosi del loro papà.
(Johnny Deep)

Vedete cari bambini, ogni cosa in questa stanza è commestibile.
Anche io sono commestibile.
Questo però viene chiamato cannibalismo, miei cari ragazzi, ed è considerato disdicevole in molte società!
(Johnny Deep)

Ogni donna è un mistero da risolvere, ma una donna non cela nulla ad un vero amante,
è il colore della sua pelle a dirci come procedere.
Se ha l’incarnato come quello di una rosa, pallido e vermiglio, deve essere persuasa ad aprire i suoi petali,
con lo stesso calore del sole.
La pelle chiara e screziata di una rossa richiede la lussuria di un onda che si infrange sulla spiaggia,
in modo da scuotere ciò che giace nascosto e portare in superficie la spumeggiante delizia dell’amore.
Sebbene non esista metafora in grado di descrivere realmente il fare l’amore con una donna,
la più appropriata è suonare un raro strumento musicale.
Mi chiedo se uno Stradivari provi la stessa estasi del violinista,
quando questi gli carpisce dal cuore una singola nota perfetta.
(Johnny Deep)

É sempre l’ultimo giorno d’estate e io sono rimasto fuori al freddo senza una porta per rientrare.
Lo ammetto ho avuto una buona dose di momenti intensi!
Molti fanno grandi progetti e intanto la vita gli sfugge dalle mani.
Nel corso della mia esistenza ho lasciato brandelli di cuore qui e là.
E ormai non me ne è rimasto abbastanza per tenermi in vita,
ma mi sforzo di sorridere sapendo che la mia ambizione ha superato di gran lunga il mio talento.
Ormai non trovo più cavalli bianchi o belle donne alla mia porta.
(Johnny Deep)

Consentitemi di essere esplicito sin dall’ inizio.
Non credo che vi piacerò.
I signori proveranno invidia e le signore disgusto.
Non vi piacerò affatto!
Non vi piacerò ora e vi piacerò ancor meno in seguito.
Signore, un avvertimento: io sono pronto a tutto! In ogni momento!
Che sia merito o demerito, questo ora è difficile da dire.
Tuttavia, è certo che sono un libertino!
Continuerò a spassarmela, a provare ardenti passioni.
Non doletevene, vi arrecherebbe afflizione!
Traete le conclusioni stando alla distanza a cui vi terreste se stessi per mettere la lingua sotto le vostre sottane.
Signori, non disperate.
Sono pronto a tutto, si!
Lo stesso avvertimento vale anche per voi! Placate le vostre squallide erezioni!
Perché quando avrete un amplesso vedrò di cosa sarete capaci.
Allora saprò se sarete venuti “meno” alle mie aspettative. Vi auguro di fottere,
immaginando che la vostra amante segreta vi stia osservando di nascosto.
Di provare le stesse sensazioni che io ho provato, e che provo.
E chiedervi: era questo lo stesso brivido che sentiva lui?
Avrà conosciuto, qualcosa di più intenso?
O c’è un muro di disgrazia contro il quale tutti battiamo la testa in quel fulgido, eterno momento?
Questo è tutto.
Questo il mio prologo.
Nessuna rima.
Nessun decoro.
Non era quello che vi aspettavate spero! Sono John Wilmot.
Il secondo Conte di Rochester.
E non ho alcuna, intenzione, di piacervi!
(Johnny Deep)

Ci sono solo quattro domande che contano nella vita, Don Octavio.
Cosa è sacro? Di cosa è fatto lo spirito?
Per cosa vale la pena vivere?
E per cosa vale la pena morire?
La risposta a ognuna è la stessa: solo l’amore.
(Johnny Deep)

Se credi nei tuoi sogni, puoi star certo che nessuna forza né un tornado né un vulcano né un ciclone potrà mai portarti via l’amore perché l’amore esiste per conto proprio.
(Johnny Deep)

>

Portus sogna di essere un orso e tu vuoi distruggere questa sua chimera dicendo:
“È solo un cane”? Che orribile e mortificante parola.
È come dire: non può scalare quella montagna, è solo un uomo, o quello non è un diamante, è solo un sasso. Solo…
(Johnny Deep)

Dicevo che mi stavo innamorando da morire,
ma mi sbagliavo,
perché per la prima volta in vita mia mi stavo innamorando da volare.
(Johnny Deep)

Le più belle frasi, aforismi e citazioni di Woody AllenRaccolta Completa

Woody Allen, nato a New York il 1º dicembre 1935,è un regista, sceneggiatore, attore, comico, scrittore e commediografo statunitense.
E’ considerato il più celebre umorista dell’epoca contemporanea, Woody Allen ha una intensa produzione cinematografica, (pensate che riesce a produrre un film all’anno!) si occupa dei suoi testi comici e delle sue divertentissime gag. Al giorno d’oggi Woody Allen è uno degli autori più rispettati ed è un faro per la commedia americana moderna, lui è considerato uno dei registi “più europei” grazie ai temi che affronta nei suoi film che trattano dalla crisi esistenziale degli ambienti intellettuali fino alla rappresentazione della comunità ebraica newyorkese, spesso in chiave auto-ironica.
Woody Allen è appassionato di letteratura, filosofia, psicoanalisi, cinema europeo e sopratutto adora la sua città natale New York, ma ama anche la nostra bella Italia, dove ha ambientato diversi suoi film. La Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia le ha conferito il Leone d’oro alla carriera nel 1995.
Come Oscar Wilde, Woody Allen non ha mai scritto un libro di aforismi. Le citazioni delle sue frasi sono estrapolate dalle sue opere cinematografiche e dai suoi libri.
I temi affrontati da Woody Allen nelle sue pellicole e nei suoi scritti sono tantissimi, ma ci sono dei leitmotiv che ricorrono sempre. DI seguito ho cercato di mettere ordine tra le sue citazioni migliori raggruppandole intorno ad alcuni temi ricorrenti: il sesso, Dio e le religioni, la morte, le donne, i genitori, la psicoanalisi, il matrimonio, l’ipocondria, la scuola, la politica, l’universo.
In questa categoria abbiamo selezione alcune delle più frasi, aforismi e citazioni di Woody Allen e realizzato una raccolta completa
Buona lettura 😉






frasi e citazioni di Woody Allen

Sono andato a vedere una rissa e ne è venuta fuori una partita di hockey su ghiaccio.
(Woody Allen)

Nella vostra ascesa professionale, siate sempre gentili con tutti coloro che superate salendo. Li ritroverete nel medesimo punto quando scenderete.
(Woody Allen)

Di errori ne ho fatti. Per esempio sono nato. Il mio primo errore!
(Woody Allen)

È chiaro che il futuro offre grandi opportunità.
È anche disseminato di trabocchetti.
Il trucco consiste nell’evitare i trabocchetti, prendere al balzo le opportunità e rientrare a casa per l’ora di cena.
(Woody Allen)

Il mondo si divide in buoni e cattivi.
I buoni dormono meglio, ma a quanto pare i cattivi da svegli si divertono di più.
(Woody Allen)

Credo che il delitto alla lunga renda bene, insomma, offra soddisfazioni:
le ore di lavoro non sono molte, non dipendi da nessuno, viaggi, conosci gente interessante…
Insomma, è un buon lavoro, in generale.
(Woody Allen)

Se un mio film riesce a far sentire infelice una persona in più, allora sento di aver fatto il mio lavoro.
(Woody Allen)

Lei era così tenera, così dolce mentre camminava accanto a me nel parco,
che dopo quindici minuti avevo già deciso di sposarla.
Dopo mezzora, avevo rinunciato del tutto all’idea di rubarle la borsetta.
(Woody Allen)

Un automobilista pericoloso è quello che vi sorpassa malgrado tutti i vostri sforzi per impedirglielo.
(Woody Allen)

L’avvenire è la sola cosa che mi interessi perché conto di passarci i prossimi anni.
(Woody Allen)

Esiste in natura qualcosa di realmente “perfetto”, a eccezione della stupidità di mio zio?
(Woody Allen)

“Quanto devi stare in prigione?”.
“Vediamo… ecco… io penso che, facendo un calcolo approssimativo… che è oggi, mercoledì?”.
“Sì”. “Giovedì, venerdì, sabato… Dieci anni”.
(Woody Allen)

Fino all’anno scorso avevo un solo difetto: ero presuntuoso.
(Woody Allen)

Che cosa hanno fatto i posteri per me?
(Woody Allen)

Ero un bambino nervoso: bagnavo spesso il letto.
Dormivo con le termocoperte e continuamente… mi bagnavo e prendevo la scossa.
(Woody Allen)

Il 94.5 % delle statistiche è sbagliato.
(Woody Allen)

Le maggiori differenze fra i vari canali televisivi riguardano tuttora le previsioni del tempo.
(Woody Allen)

Ho un solo rimpianto nella vita: di non essere qualcun altro.
(Woody Allen)

Non sono un atleta. Ho cattivi riflessi.
Una volta sono stato investito da un’auto spinta da due tizi.
(Woody Allen)

I cattivi hanno capito qualcosa che i buoni ancora non hanno capito.
(Woody Allen)

C’è uno sbaglio. Ne sono sicuro.
L’ho fatto io.
(Woody Allen)

Il mio primo film era talmente brutto che in sette Stati Americani aveva sostituito la pena di morte.
(Woody Allen)

Domattina alle sei sarò giustiziato per un crimine che non ho commesso.
Dovevo essere giustiziato alle cinque, ma ho un avvocato in gamba.
(Woody Allen)

Gli intellettuali sono come la mafia.
Si uccidono fra di loro.
(Woody Allen)

Prima di salutarvi vorrei tanto lasciarvi un messaggio positivo.
Ma non ce l’ho.
Sono la stessa cosa due messaggi negativi?
(Woody Allen)

La maturità di una persona non si misura dall’età,
ma dal modo con cui si reagisce svegliandosi in pieno centro in mutande.
(Woody Allen)

Non mangio mai ostriche. Il cibo mi piace morto.
Non malato, né ferito. Morto.
(Woody Allen)

Sono stato picchiato, ma mi sono difeso bene.
A uno di loro gli ho rotto la mano; mi ci è voluta tutta la faccia, ma ce l’ho fatta!
(Woody Allen)

Schiaffeggiami pure, ma non colpirmi!
(Woody Allen)

Ci divertimmo moltissimo in Spagna quell’anno, viaggiando e scrivendo.
Hemingway mi portò a pescare i tonni e io ne presi quattro scatolette.
(Woody Allen)

L’umanità si trova oggi ad un bivio.
Una via conduce alla disperazione e alla completa impotenza, l’altra all’estinzione totale.
Speriamo di avere la saggezza di scegliere bene!
(Woody Allen)

Ho fatto un corso di lettura veloce.
Ho letto “Guerra e Pace”, parla della Russia.
(Woody Allen)

Il delitto non paga, ma lascia ottimi conti in banca.
(Woody Allen)






Non potevo prendere un cane perché era troppo caro.
E finalmente hanno aperto al mio quartiere un negozio di animali difettosi.
Potevi prendere un micio omosessuale, un cammello piatto. Io avevo preso un cane che balbettava:
i gatti lo facevano impazzire e lui ab-b-b-aiava.
(Woody Allen)

“Non sono narcisista, né egoista.
Se fossi vissuto nell’antica Grecia non sarei stato Narciso”.
“E chi saresti stato?”. “Giove”.
(Woody Allen)

L’uomo è costituito da due parti,
il suo spirito e il suo corpo.
Ma il suo corpo si diverte molto di più…
(Woody Allen)

Il leone e il vitello giaceranno insieme,
ma il vitello non dormirà molto.
(Woody Allen)

Linda: “Ma tu ti cuoci solo cibi surgelati?”.
Allen: “Cuocerli? E chi li cuoce? Io neanche li scongelo.
Li succhio come se fossero ghiaccioli!”.
(Woody Allen)

Ero sopraffatto dal disgusto di me stesso e ho considerato di nuovo l’idea di uccidermi,
questa volta aspirando forte col naso in prossimità di un agente di assicurazioni.
(Woody Allen)

So come difendermi.
In caso di pericolo io ho questo serramanico che mi porto sempre dietro.
In caso di vero pericolo schiaccio il pulsante e si trasforma in un bastone da tip tap, così posso fare simpatia.
(Woody Allen)

Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l’imbecille,
mentre il contrario è del tutto impossibile.
(Woody Allen)

La punizione capitale sarebbe più efficace come misura preventiva se fosse somministrata prima del crimine.
(Woody Allen)

I soldi sono migliori della povertà,
anche se solo per motivi finanziari.
(Woody Allen)

Gli Americani non gettano mai via i loro rifiuti.
Li trasformano in show televisivi.
(Woody Allen)

I guai sono come i fogli di carta igienica:
ne prendi uno, ne vengono dieci.
(Woody Allen)

Ogni volta, quando un mio film ha successo, mi chiedo:
come ho fatto a fregarli ancora?
(Woody Allen)

Allora tutto il film della mia vita mi è passato davanti agli occhi in un momento!
E io non ero nel cast!
(Woody Allen)

Ho un rapporto catastrofico con la tecnologia:
se passo sotto ad un lampadario a gocce, si mette a piovere.
(Woody Allen)

Il mio fisico non tollera la roba, l’alcool.
Veramente!
Ho bevuto due Martini la vigilia dell’ultimo dell’anno e ho tentato di dirottare un ascensore su Cuba.
(Woody Allen)






Amare è soffrire.
Se non si vuol soffrire, non si deve amare.
Però allora si soffre di non amare.
Pertanto, amare è soffrire, non amare è soffrire, e soffrire è soffrire.
Essere felice è amare: allora essere felice è soffrire,
ma soffrire ci rende infelici, pertanto per essere infelici si deve amare.
O amare e soffrire.
O soffrire per troppa felicità. Io spero che tu prenda appunti.
(Woody Allen)

Mai uccidere un uomo se questo comporta togliergli la vita.
(Woody Allen)

a) Socrate è un uomo;
b) tutti gli uomini sono mortali;
c) tutti gli uomini sono Socrate;
quindi tutti gli uomini sono omosessuali.
(Woody Allen)

Gli esseri umani sono divisi in due: mente e corpo.
La mente abbraccia tutte le più nobili aspirazioni: come poesia, filosofia…
Ma chi si diverte è il corpo.
(Woody Allen)

“Io sono convinta che questo sia il migliore dei mondi possibili”.
“Beh, è certo il più costoso”.
(Woody Allen)

“Sparagli!”. “Ma non posso!
E’ un essere umano!
Macchierà tutto il tappeto!”.
(Woody Allen)

Quella ragazza è pazza!
Il Pentagono dovrebbe usare i suoi ormoni per la guerra chimica!
(Woody Allen)

Quest’uomo è patetico.
Sarebbe un piacere lavorarci:
può essere prezioso avendo voglia di vomitare.
(Woody Allen)

Ho litigato con due vigili.
Stavano insinuando che Auschwitz fosse solo un Parco a tema.
(Woody Allen)

Mi trovo in carcere unicamente per ragioni di concorrenza:
facevo le stesse banconote che fa lo stato.
(Woody Allen)

Preferisco la cremazione alla sepoltura e tutte e due a un week-end in famiglia.
(Woody Allen)






E se nel 2315 ci svegliassimo per sentirci raccontare che il fumo non aveva mai fatto male a nessuno?
(Woody Allen)

Lui è un genio, la tua amica è un genio, il tuo ex-marito è un genio…
Ma lo sai che conosci un sacco di geni tu?
Frequenta qualche cretino, ogni tanto; imparerai qualcosa.
(Woody Allen)

Sono l’unico giocatore di scacchi che si è infortunato durante la preparazione atletica.
(Woody Allen)

E’ molto, molto difficile mettere d’accordo cuore e cervello.
Pensa che, nel mio caso, non si rivolgono nemmeno la parola.
(Woody Allen)

Senti, io non mi intendo di suicidi.
Quando sono cresciuto, a Brooklyn, mai nessuno si è suicidato. Erano tutti troppo infelici.
(Woody Allen)

“Io ti volevo restituire questa lettera”.
“È la mia unica lettera d’amore”. “È bellissima. Peccato che io sono la persona sbagliata”.
“Ma forse fa lo stesso.
L’avevo copiata quasi tutta da James Joyce.
Non ti eri chiesta il perché, di tutti quei riferimenti a Dublino…”
(Woody Allen)

L’intelligenza artificiale si definisce come il contrario della stupidità naturale.
(Woody Allen)

La ricchezza non è tutto ma è molto meglio della salute.
Dopo tutto, non è che si possa andare dal macellaio e dire:
“Guardi che bell’abbronzatura che ho, e non solo, ma non prendo mai un raffreddore”,
e aspettarsi che vi incarti del filetto (a meno che il macellaio non sia completamente idiota).
(Woody Allen)

Non sono i 6 milioni di ebrei che mi preoccupano,
è che i record sono fatti per essere battuti.
(Woody Allen)

Una volta la Mafia prese possesso del New York Ballet.
Così dopo una rappresentazione de ‘Il lago dei cigni” vennero puntati molti soldi perché il cigno vivesse.
(Woody Allen)

Quando l’Academy mi ha telefonato per invitarmi credevo mi chiedesse di restituirgli i miei Oscar:
ero nel panico, non so più dove li ho messi…
(Woody Allen)

Il mio cervello è il mio secondo organo preferito.
(Woody Allen)

Una volta che ti pompano 200 volt nel corpo,
hai la tendenza a passare il resto della vita in un posacenere.
(Woody Allen)

Io ho 42 anni e lei 17. Sono più vecchio di suo padre.
Ci crederesti che sto con una ragazza che ha un padre che è più piccolo di me?
(Woody Allen)

“Se hai bisogno di soldi, te li presto io”.
“Non è questo il punto, i soldi che c’entrano?
Io ne ho per un anno, se io… se io vivrò come Gandhi me la cavo”.
(Woody Allen)

Io non posso ascoltare troppo Wagner lo sai,
già sento l’impulso ad occupare la Polonia!
(Woody Allen)

Cloquet odiava la realtà, pur sapendo che era l’unico posto dove si poteva gustare una buona bistecca.
(Woody Allen)

La cosa peggiore che ti può capitare è scoprire che è ancora vergine, o una donna poliziotto.
Con la sfortuna che ho, mi capiterà un poliziotto vergine.
(Woody Allen)

“Che fa sabato sera?”.
“Occupata. Devo suicidarmi”.
“Allora venerdì sera?”.
(Woody Allen)

La Mafia ha questo vantaggio:
che ha pochissime spese di cancelleria.
(Woody Allen)

Una volta fatta la rivoluzione gli oppressi prendono il potere e cominciano a comportarsi come gli oppressori:
da quel momento diventano irraggiungibili al telefono.
(Woody Allen)

“Dobbiamo mettere insieme le nostre teste…”.
“Se mettiamo insieme le nostre teste, suonano a vuoto”.
(Woody Allen)

Facevo jogging sulla Quinta Strada nel quadro di un programma di fitness teso a ridurre la mia aspettativa di vita a quella di un minatore ottocentesco.
(Woody Allen)

Sono andato ad un party in maschera indossando solo i boxer.
Siccome ho delle terribili vene varicose, sono andato come cartina stradale.
(Woody Allen)

E’ bello essere poveri anche perché quando ti avvicini ai settantanni i tuoi figli non cercano di dichiararti non sano di mente per prendere il controllo delle tue proprietà.
(Woody Allen)

L’intera storia della letteratura altro non è che una nota a piè di pagina sul Faust.
In ogni caso, non ho idea di che cosa io stia parlando.
(Woody Allen)

Non m’hanno preso sotto le armi.
Io non ero abile, ma alienabile…
Sì, in caso di guerra ero da dare in ostaggio.
(Woody Allen)

Guatemala: soldato condannato a 6060 anni.
Il suo avvocato è riuscito ad evitargli l’ergastolo.
(Woody Allen)

Mi è stato chiesto se ero consapevole delle implicazioni morali di ciò che facevo.
Come dissi al tribunale di Norimberga, non sapevo che Hitler fosse nazista.
(Woody Allen)

Preferisco di gran lunga la cremazione alla sepoltura, e tutte due a un weekend con la signora Needleman.
(Woody Allen)






Di tutti gli uomini famosi mai vissuti, quello che di più mi sarebbe piaciuto essere è Socrate.
Non tanto perché era un grande pensatore, dato che io stesso sono noto per aver avuto delle pensate discretamente profonde,
anche se le mie ruotano invariabilmente attorno a una hostess svedese e a delle manette.
(Woody Allen)

Devi smettere di essere così duro con te stesso,
un sacco di gente famosa ha avuto degli inizi difficili.
Per esempio Hitler è stato bocciato all’artistico.
(Woody Allen)

I miei film sono molto più apprezzati in Francia che in America.
Devono avere dei sottotitoli fantastici.
(Woody Allen)

Provo per New York quello che può provare un bambino verso il padre che fa il ladro di banche:
non è perfetto, ma gli voglio bene ugualmente.
(Woody Allen)

Mia nonna non mi ha mai fatto regali,
era troppo impegnata a farsi stuprare dai cosacchi.
(Woody Allen)

Se non fallisci di tanto in tanto,
è segno che non stai facendo niente di davvero innovativo.
(Woody Allen)

Ho smesso di fumare. Vivrò una settimana in più e in quella settimana pioverà a dirotto.
(Woody Allen)

Le due parole che uno desidera di più sentirsi dire…
Ti amo? Assolutamente no.
E’ benigno.
(Woody Allen)

Contrariamente a quel che crede la gente,
non sono un ipocondriaco,
ma un genere di pazzoide completamente diverso. Sono un allarmista.
(Woody Allen)

Anche vivere è cancerogeno.
(Woody Allen)

Il mio dottore dice che facendo le scale a piedi si guadagnano minuti di vita.
Rampa dopo rampa ho guadagnato due settimane, durante le quali pioverà sempre…
(Woody Allen)

Non c’è niente di sbagliato in te che tu non possa curare con un po’ di Prozac e una mazza da polo.
(Woody Allen)

Avrei voluto essere una spia, ma bisognava ingoiare dei microfilm e il mio medico me l’aveva sconsigliato.
(Woody Allen)

Ci vedo pochissimo.
Quando vado dall’oculista, il dottore mi indica le lettere, dà la risposta, e mi chiede:
“Vero o falso”?
(Woody Allen)

E’ meglio amare o essere amati?
Nessuno dei due se il vostro colesterolo è più di seicento.
(Woody Allen)

“Oh, sei in analisi”. Sì da 15 anni”. “15 anni? “.
“Sì, adesso gli do un altro anno di tempo e poi vado a Lourdes”.
(Woody Allen)

La psicanalisi è un mito tenuto in vita dall’industria dei divani.
(Woody Allen)

Ho flirtato con la psicoanalisi e la psicoterapia fin da giovanissimo.
Ogni tanto mi ci riavvicino, con risultati a volte buoni, a volte meno buoni. Ma non ho mai pensato di diventare dottore.
Mi contento di fare il paziente.
(Woody Allen)

Lo psichiatra mi chiese se avevo una ragazza, e io risposi di no.
E poi mi chiese se ero mai stato innamorato.
Ecco, dunque, una volta io credetti di esserlo: mi fischiavano le orecchie, il cuore mi batteva, ero tutto rosso…
Avevo la varicella.
(Woody Allen)

Ero molto depresso, in quel periodo.
Intendevo uccidermi ma, come ho già detto, ero in analisi,
e i freudiani sono molto severi al riguardo, ti fanno pagare le sedute che perdi.
(Woody Allen)

Quando ho detto al mio psicanalista che cominciavo ad avere tendenze suicide,
mi ha replicato che da quel momento dovevo pagarlo in anticipo.
(Woody Allen)

Eppoi Freud – altro grande pessimista!
Gesù, sono stato in analisi per anni.
Non è successo niente.
Il mio analista, per la frustrazione,
cambiò attività.
Aprì un self-service vegetariano.
(Woody Allen)

Non credo che l’analisi mi possa aiutare.
Mi ci vorrebbe una lobotomia.
(Woody Allen)

Woody dalla psicanalista:
“Che devo fare perché Laura mi ami?”.
La psicanalista: “Um… secondo me, per conquistarla dovrebbe comperare un’auto sportiva.
Le donne amano le auto sportive.
Sono virili, sono seducenti, sono irresistibili…
Beh, meglio che lei ne comperi due”.
(Woody Allen)

Woody dalla psicanalista:
“Direi che la mia paranoia è in fase calante.
Continuo a credere che la gente mi segua…
ma adesso ho l’impressione che lo faccia senza un vero interesse”.
(Woody Allen)

Lo psichiatra è un tizio che vi fa un sacco di domande costose che vostra moglie vi fa gratis.
(Woody Allen)

La mia rottura con Freud è avvenuta sulla questione dell’invidia del pene,
lui credeva che fosse limitata alle donne.
(Woody Allen)

Non sarai mai solo con la schizofrenia.
(Woody Allen)

Zelig: “Devo andare, non posso trattenermi”.
“Che devi fare?”. Zelig: (che crede di essere un psicoanalista)
“Ho un caso interessantissimo: 2 gemelli siamesi che soffrono di doppia personalità”.
“E allora?”.
Zelig: “Sto per essere pagato da otto persone in una volta sola”.
(Woody Allen)

Se sei in contatto con Freud,
fatti ridare i miei soldi!
(Woody Allen)

I miei film sono una forma di psicoanalisi,
salvo che vengo pagato io, e questo cambia tutto!
(Woody Allen)

Io ho un pessimo ricordo dell’università.
Successe che fui sbattuto fuori il primo anno perché copiavo agli scritti di metafisica:
sapete, stavo sbirciando nell’anima del compagno accanto a me.
(Woody Allen)

Non ho studiato niente a scuola.
Erano loro che studiavano me…
(Woody Allen)

Feci un corso di filosofia esistenziale all’università di New York.
All’esame mi diedero dieci quesiti e non seppi rispondere neanche a uno…
e consegnai in bianco.
Presi centodieci.
(Woody Allen)

A scuola mi esclusero dalla squadra di scacchi a causa della mia statura.
(Woody Allen)

I miei problemi sono iniziati con la prima educazione.
Andavo in una scuola per insegnanti disagiati.
(Woody Allen)

Ricordo gli insegnanti della scuola pubblica che frequentavo.
Ecco c’era un detto da noi che diceva:
‘Quelli che sanno fare, fanno; quelli che non sanno far niente, insegnano, e quelli che non sanno neanche insegnare,
insegnano ginnastica. Quelli che non sanno fare neanche quello, credo li destinassero alla nostra scuola…
(Woody Allen)

Purtroppo, i nostri politici sono o incompetenti o corrotti.
Talvolta tutt’e due le cose nello stesso giorno.
(Woody Allen)

“Hai mai preso una posizione politica in vita tua?”.
“Sì, da piccolo rifiutai gli spinaci per 24 ore!”.
(Woody Allen)

Nixon era un bravo Presidente,
però quando usciva dalla Casa Bianca il servizio d’ordine contava l’argenteria.
(Woody Allen)






Il più grande comico vivente è Richard Nixon.
Sono quasi due anni che, replicando lo stesso spettacolo, Watergate, riesce a far ridere mezzo mondo.
(Woody Allen)

Mentalità divertente quella degli americani: nessuno ha detto niente quando Nixon ha bombardato illegalmente la Cambogia, ma se lo avessero sorpreso in una camera d’albergo con una minorenne lo avrebbero cacciato in due giorni.
(Woody Allen)

I politici hanno una loro etica.
Tutta loro.
Ed è una tacca più sotto di quella di un maniaco sessuale.
(Woody Allen)

Fortunatamente, secondo la moderna astronomia,
l’universo è finito: un pensiero consolante per chi, come me,
non si ricorda mai dove ha lasciato le cose.
(Woody Allen)

E se nulla esistesse e noi fossimo all’interno del sogno di qualcuno?
O, e ciò sarebbe peggio, se esistesse solo quel tizio grasso nella terza fila?
(Woody Allen)

Sono sbalordito dalla gente che vuole “conoscere” l’universo,
quando è già abbastanza difficile non perdersi nel quartiere cinese.
(Woody Allen)

La cosa più importante, riguardo all’universo,
è che esso si espande sempre più e, un giorno o l’altro, si sfascerà e scomparirà.
Ecco perché se la ragazza dell’ufficio di fianco ha qualche numero ma non tutte le qualità che tu vorresti, beh, conviene che t’adatti.
(Woody Allen)

Secondo te la fisica quantistica ha la risposta?
Scusa, ma a che cosa mi può servire che tempo e spazio siano esattamente la stessa cosa?
Cioè, chiedo a uno che ora è e lui mi risponde “6 Kilometri”. Ma che roba è?
(Woody Allen)

Non c’è dubbio che ci sia un mondo invisibile.
Il problema è, quanto dista dal centro storico e qual è l’orario di chiusura?
(Woody Allen)

Il sesso è stata la cosa più divertente che ho fatto senza ridere.
(Woody Allen)

Io ero sempre molto timido in fatto di ragazze.
Ricordo che da piccolo presi di nascosto un libro pornografico stampato in braille e stropicciavo le parti sconce.
(Woody Allen)

Se io faccio così bene all’amore,
è perché mi sono esercitato a lungo da solo.
(Woody Allen)

Volete sapere cosa amo della masturbazione, beh il dopo, le coccole.
(Woody Allen)

Nell’amore di gruppo c’è almeno il vantaggio che uno può dormire.
(Woody Allen)

Ma parità dei sessi vuol dire che dobbiamo avercelo lungo tutti uguale?
(Woody Allen)

Per quanto mi riguarda sono eterosessuale.
Ma bisogna riconoscerlo, Essere bisessuali raddoppia immediatamente le tue chances al sabato sera.
(Woody Allen)

La bocca è quell’organo sessuale che alcuni depravati utilizzano per parlare.
(Woody Allen)

Non condannate la masturbazione:
rappresenta l’ultimo modo di praticare del sesso con qualcuno che ami.
(Woody Allen)

L’amore è la risposta, ma mentre aspettate la risposta,
il sesso può suggerire delle ottime domande.
(Woody Allen)

Due settimane fa sono stato coinvolto in un buon esempio di contraccezione orale.
Ho chiesto ad una ragazza di venire a letto con me e lei mi ha detto di no.
(Woody Allen)

Una volta, mentre facevamo all’amore,
si è verificata una stranissima illusione ottica:
sembrava quasi che lei si fosse mossa.
(Woody Allen)

Non è controllabile la vita, e non finisce in modo perfetto.
Solo l’arte puoi controllare, l’arte e la masturbazione:
due campi in cui sono un’indiscussa autorità.
(Woody Allen)

Lei: “Lo sai che cos’è l’invidia del pene?”.
Lui: “Se lo so? Io sono uno dei pochi maschi che ne soffre…”.
(Woody Allen)

Il sesso è come il bridge:
se non hai un buon partner,
devi avere una buona mano.
(Woody Allen)

Il sesso è una cosa molto bella tra due persone;
in cinque è fantastica!
(Woody Allen)

Taci! Tu sei un mago con le parole,
se no come avresti fatto a convincermi a farti un pompino al funerale di mio padre?
(Woody Allen)

Certi uomini sono eterosessuali,
certi uomini sono bisessuali, certi uomini sono omosessuali,
ma certi uomini non sono interessanti per niente al sesso… e diventano avvocati.
(Woody Allen)

La differenza tra l’amore e il sesso,
è che il sesso allevia le tensioni e l’amore le provoca.
(Woody Allen)

Il sesso senza amore è un’esperienza vuota,
ma tra le esperienze vuote è una delle migliori.
(Woody Allen)






Quanto all’amore, che si può dire?
Non è la quantità dei vostri atti sessuali che conta, è la qualità.
Ma se la quantità è meno di una volta ogni sette otto mesi, io una guardata me la farei dare.
(Woody Allen)

“Che razza di cane hai?”.
“La peggiore”. “Davvero?”.
“E’ un bassotto. Sai, è un sostitutivo del pene, per me”. “
Oh, nel tuo caso avrei pensato ad un alano”.
(Woody Allen)

La scienza ha sconfitto molte malattie,
ha decifrato il codice genetico e ha perfino mandato l’uomo sulla luna,
ma se un ottantenne viene lasciato solo in una stanza con due conigliette diciottenni non succede niente di niente.
Perché i veri problemi non cambiano mai.
(Woody Allen)

Ho incontrato una bisessuale ma mi ha detto che non andavo bene per nessuno dei suoi desideri.
(Woody Allen)

In sogno, l’amore fra due persone è una cosa magnifica.
Se riesci a infilarti tra due persone giuste, però.
(Woody Allen)

“Vuoi esibirti in un atto sessuale con me?”.
“Esibirmi? Mi sa che non sono all’altezza di una vera e propria esibizione.
Possiamo però fare una prova in costume, se ti va”.
(Woody Allen)

“Hey, Laura, sei libera stasera?”.
“Mi spiace, Woody, vengono qui degli amici… Proiettiamo qualche filmetto spinto”.
“Ti serve una maschera?”.
(Woody Allen)

L’amore vero penetra nel profondo, il sesso è solo una questione di centimetri…
(Woody Allen)

Sì, mi ricordo le candele… mi ricordo che feci all’amore,
ma chissà perché non mi ricordo di te…
A meno che tu non fossi quella sotto di me.
(Woody Allen)

Ti ho tradito, ma solo a scopo terapeutico.
In fondo l’ho fatto per te.
Volevo sapere se riuscivo ancora ad avere orgasmi multipli.
(Woody Allen)

Vi ho visti voi tre: tu,
il tuo amante e il tuo diaframma.
(Woody Allen)

Fatto si sta, vedi, che, se ho imparato qualcosa da questa avventura,
ho imparato che – in fatto di sesso – certe cose sono belle perché sconosciute.
E, con la fortuna che mi ritrovo, probabilmente resteranno sempre tali, per me.
(Woody Allen)

E’ sporco il sesso? Certo, ma solo se è fatto bene.
(Woody Allen)

Certo che sono un medico… Anzi devo proprio andare.
Sai, tengo un corso sulla masturbazione… Se no, cominciano senza di me…
(Woody Allen)

Dovrei fare un lavoro per cui mi sentissi portato: non so,
come donare sperma per la fecondazione artificiale…
(Woody Allen)

Viviamo in una società troppo permissiva.
Mai in passato la pornografia aveva avuto tanta diffusione. E quei film sono così male illuminati!
(Woody Allen)

“Hai l’occasione di morire per la libertà”.
“La libertà è meravigliosa. Però, se sei morto, è un bell’handicap per la vita sessuale”.
(Woody Allen)

L’ultima volta che sono entrato in una donna è stato quando ho visitato la Statua della Libertà.
(Woody Allen)

Oggi sono più conosciuto: faccio cilecca con donne più belle.
(Woody Allen)

Penso a quella vecchia barzelletta, sapete, quella dove uno va dallo psichiatra e dice:
“Dottore, mio fratello è pazzo, crede di essere una gallina!”. E il dottore gli dice: “Perché non lo interna?”.
E quello risponde: “E poi a me le uova chi me le fa?”.
Beh, credo che corrisponda molto a quello che penso io dei rapporti uomo-donna:
e cioè che sono assolutamente irrazionali, e pazzi, e assurdi…
Ma credo che continuino perché la maggior parte di noi ha bisogno di uova.
(Woody Allen)

Anche da piccolo io mi buttavo sulle donne sbagliate.
Credo che sia questo, il mio problema. Quando la mamma mi portò a vedere Biancaneve, tutti quanti erano innamorati di Biancaneve. Io no. Io mi innamorai subito della Regina Cattiva.
(Woody Allen)

L’uomo impiega nove mesi ad uscire dalla donna…
e tutta la vita cerca di rientrarvi.
(Woody Allen)

Penso sempre che per il mio compleanno mi facciano una festa con una torta enorme da cui esce una donna nuda e gigantesca. Mi picchia e torna nella torta.
(Woody Allen)

Stavo pensando che devo avere qualcosa di storto,
perché non ho mai avuto una relazione con una donna che sia durata più di quella tra Hitler e Eva Braun.
(Woody Allen)

Ringrazio Dio di non avermi fatto nascere donna.
Avrei passato tutto il giorno a toccarmi le tette!
(Woody Allen)

Ho sognato di essere il collant di Ursula Andress.
(Woody Allen)

Cosa intende dire con la frase:
“Lei ha un corpo da clessidra e a me piacerebbe giocare con la sabbia?”.
(Woody Allen)

Cosa guardo di una donna?
Gli occhi. La bocca. I seni. Le gambe… Insomma, tutto.
Il particolare è ingannevole, meglio una panoramica generale.
(Woody Allen)

L’ultima donna che ho toccato è stata mia madre quando sono nato!
(Woody Allen)

Provo un intenso desiderio di tornare nell’utero … di chiunque.
(Woody Allen)

Accanto a me c’era una bionda conturbante che aumentava e diminuiva sotto una camicetta nera con una provocazione sufficiente a indurre la licantropia in un boy-scout.
(Woody Allen)

Lui: “La tua pelle è di una tale bellezza…”.
Lei: “Sì lo so, ne ho su tutto il corpo!”
(Woody Allen)

Le tue labbra dovrebbero stare al Louvre.
(Woody Allen)

Sei così bella che stento a tenere gli occhi sul tassametro!
(Woody Allen)

“Credo di essere mezza santa e mezza vacca”.
“Scelgo la metà che dà il latte”.
(Woody Allen)

Questi robot sono svelti e sempre pronti.
Io sono stato con donne che si muovevano meno.
(Woody Allen)

C’è poi… c’è quell’altra battuta – importante per me – attribuita a Groucho Marx… ma io credo che risalga a Freud, quando parla del motto di spirito e dei suoi rapporti con l’inconscio.
Dice… cito a memoria… dice… parafraso… dice: “Non accetterei mai di far parte di un circolo accettasse fra i suoi soci uno come me”.
Questa è la battuta chiave della mia vita d’adulto per quanto riguarda i miei rapporti con le donne.
(Woody Allen)

Ho capito che qualcosa cominciava a non andar bene tra me e mia moglie quando una volta, mentre facevamo l’amore, lei mi disse: “Caro, penso che sia arrivato il momento di dare un’imbiancata al soffitto e alle pareti!”.
(Woody Allen)

Il mio primo anno di matrimonio aveva preso una brutta piega.
Fu in parte per colpa mia se divorziammo. Tendevo a mettere mia moglie sotto un piedistallo.
(Woody Allen)

Durante la mia prima notte di nozze mia moglie, sul più bello, si è alzata in piedi per un’ovazione.
(Woody Allen)

Sono contrario ai rapporti prima del matrimonio;
fanno arrivare tardi alla cerimonia.
(Woody Allen)

Dovrei sposare W.? No, se non mi dirà le altre lettere del suo nome.
(Woody Allen)

La sola volta che Rifkin e sua moglie arrivarono ad un orgasmo simultaneo fu quando il giudice porse loro la sentenza di divorzio.
(Woody Allen)

Ellie: “Il nostro matrimonio non andava da nessuna parte”.
Val: “E da che parte vuoi che vadano i matrimoni? Dopo un pò stanno lì, e basta!”.
(Woody Allen)

Il timore della separazione.
E’ un interessante fenomeno psicologico. Una volta, da sposato, dovetti partire per Washington.
E benché fossi io che partivo, mi sentii male.
Invece, quando tornai diede di stomaco mia moglie.
(Woody Allen)

Ho incontrato la mia ex moglie in un ristorante e siccome sono un libertino mi sono avvicinato a lei fluttuando e le ho chiesto: “Che ne dici di tornare a casa e fare l’amore ancora una volta?”.
E lei mi ha risposto: “Sul mio cadavere!”.
Io allora ho replicato: “perché no, è come lo abbiamo sempre fatto”.
(Woody Allen)

“Sai una cosa? Presto avremo un bambino”.
“Scherzi?”. “No, avremo proprio un bambino: me l’ha detto il dottore, è sicuro.
Sarà il mio regalo per Natale”.
“Ma a me bastava una cravatta!”.
(Woody Allen)

L’uomo più felice che io conosca ha un accendino e una moglie, ed entrambi funzionano.
(Woody Allen)

Mia moglie è una persona veramente immatura.
L’altro giorno, per esempio, mentre mi facevo il bagno è entrata e, senza motivo, mi ha affondato tutte le ochette!
(Woody Allen)

Mia moglie si è presa la casa, la macchina, il conto in banca, e se mi sposerò di nuovo e avrò dei figli, si prenderà anche loro.
(Woody Allen)

Una auto-stoppista è spesso una giovane ragazza poco vestita che si trova sul vostro cammino quando siete con vostra moglie.
(Woody Allen)

Il mio corpo appartiene a mio marito,
ma quello che faccio dal collo in su è tutta un’altra storia.
(Woody Allen)

Con il mio ex-marito ci eravamo innamorati a prima vista.
Forse gli dovevo dare una seconda occhiata…
(Woody Allen)

A casa mia il capo sono io. Mia moglie è solo il “decision maker”.
(Woody Allen)

Io non voglio mai sposarmi: io voglio solamente divorziare.
(Woody Allen)

Quando fui rapito i miei genitori si diedero subito da fare.
Affittarono la mia stanza.
(Woody Allen)

Quando ero piccolo i miei genitori mi volevano così bene che misero nella culla un orsacchiotto vivo.
(Woody Allen)

“Qual è il suo problema più grave?”.
“Il fatto che i miei genitori non mi hanno mai amato”.
“Come fa ad esserne certo?”.
“Alla mia nascita si sono fatti indennizzare per l’assicurazione contro la grandine”.
(Woody Allen)

Mio padre aveva lavorato nella stessa azienda per dodici anni.
Poi lo licenziarono per sostituirlo con un computer grosso così. Fa tutto ciò che faceva mio padre, ma meglio.
La cosa più deprimente è che mia madre ha abbandonato la casa e ne ha comprato uno.
(Woody Allen)

Da bambino volevo un cane.
Ma i miei erano poveri. Così mi comprarono una formica.
(Woody Allen)

Quando ero piccolo, mia madre mi diceva sempre:
“Se uno sconosciuto ti avvicina, ti offre caramelle e ti invita a salire in macchina con lui, vacci!”
(Woody Allen)

Quand’ero piccolo i miei genitori hanno cambiato casa una decina di volte.
Ma io sono sempre riuscito a trovarli.
(Woody Allen)

Strano, nella mia famiglia nessuno ha mai tentato il suicidio, nessuno:
non era proprio il diversivo per il ceto medio, capisci?
Mia madre era troppo occupata a togliere al pollo lesso ogni parvenza di sapore per poter pensare di spararsi addosso o cose così…
(Woody Allen)

Avevo un buon rapporto, direi, con i miei genitori.
Di rado mi picchiavano. Anzi, credo che mi picchiarono, in effetti, una unica volta, durante l’infanzia.
Cominciarono a picchiarmi di santa ragione il 23 dicembre del 1942 e smisero nel ’44, a primavera inoltrata.
(Woody Allen)

La madre di Woody Allen: “La mia gioventù è stata senza tutto un seguito di traumi emotivi.
Sì, caro, tu sei stato un bambino prematuro.
Sei arrivato durante la mia vita terrena”.
(Woody Allen)

Mio fratello mi picchiava,
mia sorella picchiava mio fratello che mi picchiava,
mio padre picchiava mia sorella che picchiava mio fratello che mi picchiava,
mia madre picchiava mio padre che picchiava mia sorella che picchiava mio fratello che mi picchiava,
i vicini di casa picchiavano la mia famiglia che mi picchiava,
l’altro isolato picchiava i vicini di casa che picchiavano la mia famiglia che mi picchiava…
(Woody Allen)

Leonard Zelig veniva spesso picchiato dai genitori.
La famiglia Zelig abitava sopra a un bowling,
ma erano spesso gli avventori del bowling a protestare per il troppo rumore.
(Woody Allen)

Ci tengo molto al mio orologio.
Me l’ha venduto mio padre sul letto di morte!
(Woody Allen)

“Fallo per i nostri bambini”.
“Noi non abbiamo bambini”. “Allora fallo per i nostri genitori”.
“Neanche loro hanno bambini”.
(Woody Allen)

La sua famiglia è così povera che in casa non c’è neppure un tozzo di pane.
Benny è costretto a spalmare la marmellata sul giornale!
(Woody Allen)

Le più belle citazioni e frasi di Will SmithRaccolta Completa

Le più belle frasi di Will Smith

Will Smith: Nato a Filadelfia, Pennsylvania, il 25 settembre 1968, Willard Christopher Smith Jr. è cresciuto in una famiglia della middle-class afroamericana, e a scuola è stato soprannominato ‘Prince’ per il suo elegante modo di parlare.
A dodici anni, Will Smith è già un rapper, e poco tempo dopo comincia a fare musica con il DJ Jeff Townes.
Otto anni dopo, ‘the Fresh Prince‘ e ‘Jazzy‘ Jeff producono due album di platino, uno dei quali, He’s the DJ, I’m the Rapper, vince il Grammy Award.
Nel 1989, Will conosce il produttore esecutivo della Warner Bros.
Benny Medina, che sta pensando di realizzare una sitcom basata sulla sua esperienza di ragazzo povero trapiantato in una ricca famiglia di Beverly Hills.
Smith sembra perfetto per il ruolo del protagonista, e il risultato è la serie televisiva “Willy, il principe di Bel Air” (1990), che durerà sei anni e avrà un enorme successo
Il rap è la sua prima passione, fin da piccolo, ma ben presto scopre di essere portato di più per la recitazione.
Ventenne si trova nei panni del protagonista della fortunata serie TV Willy, il principe di Bel Air, che lo rende popolarissimo tra i giovanissimi negli USA e in Italia.
Sul grande schermo Will Smith si specializza nelle pellicole d’azione e di fantascienza,
da “Independence Day” a Men in Black, da “Nemico pubblico” a “Io sono leggenda“.
Dove sfodera realmente le sue doti di attore, conquistando pubblico e critica, è nei ruoli drammatici.
Due su tutti “Alì” e “La ricerca della felicità“, che gli valgono altrettante nomination all’Oscar come “migliore attore protagonista”.
Negli anni porta avanti la passione per la musica, incidendo complessivamente quattro album e scalando le classifiche internazionali con singoli come Men in Black, Gettin’ Jiggy Wit It e Miami.
Uscito nel 2017 il film fantastico Bright, due anni dopo Will Smith, interpreta il Genio della lampada in “Aladdin“.
Nel mese di ottobre 2019 sarà nelle sale cinematografiche statunitensi il film Gemini Man.
Di seguito abbiamo realizzato una raccolta completa delle più belle frasi di Smith.
Buona lettura 😉






Frasi di Will Smith

Amore, Tempo, Morte. Queste tre cose mettono in contatto ogni singolo essere umano sulla Terra.
(Will Smith – Collateral Beauty)

“Siamo qui per un contatto.”
(Will Smith – Collateral Beauty)

“Sembri un principe nell’aspetto ma non ho cambiato niente dentro di te.”
(Will Smith – Aladdin)

“Sii preciso con le parole, il segreto è nei dettagli.”
(Will Smith – Aladdin)

Non sono contrario al matrimonio,
ma mette fine a un sacco di cose alle quali sono favorevole.
(Will Smith)

“La paura non è reale,
l’unico posto in cui può esistere è nel nostro modo di pensare al futuro,
è un prodotto della nostra immaginazione,
che ci fa temere cose che non ci sono nel presente e che forse neanche mai ci saranno.
Si tratta quasi di una follia Kitai,
cioè non mi fraintendere,
il pericolo è molto reale,
ma la paura è una scelta.”
(Will Smith – After Earth Dopo la fine del mondo)

Non c’è via di scampo, indipendentemente da quanto sei dotato,
il tuo talento ti lascia a piedi se non sviluppi le tue abilità.
(Will Smith)

Troppa gente spende soldi che non ha guadagnato, per comprare cose che non vuole,
per impressionare gente che non gli piace.
(Will Smith)

Prima che chiunque altro al mondo ci creda…ci devi credere tu.
(Will Smith)

Con il film “After Earth” ho voluto parlare dell’idea di unità,
del fatto che siamo tutti un grande Uno.
(Will Smith)

Arrivato a 44 anni, ho guadagnato la capacità di poter mettere da parte la disciplina,
e lasciarmi andare di più.
(Will Smith)

Non mi sono mai considerato particolarmente dotato.
Quello che mi contraddistingue è un’assurda, folle, etica professionale.
(Will Smith)

Ho sempre basato le mie scelte sulla paura,
o meglio sul rifiuto della paura.
(Will Smith)

Stiamo cercando di fare qualcosa di buono e grande per il mondo,
di diventare la migliore versione possibile di noi stessi, e lo facciamo attraverso i film e le cose che amiamo.
(Will Smith)

Dobbiamo incoraggiare i figli ad avere senso di responsabilità,
ad essere liberi e ad avere proprie opinioni.
(Will Smith)

So chi sono, so in cosa credo e da qui inizio a fare ciò che devo fare.
(Will Smith)

Se ciò che fai non sta rendendo migliore la vita di qualcun altro…
allora stai sprecando il tuo tempo.
(Will Smith)

Ci sono due tipi di persone in questo mondo,
i chiodi ed i martelli, e tu decidi quale vuoi essere!
(Will Smith)

Però mi sono sempre chiesto,
che razza di bastardo ero prima, perché nessuno è venuto a cercarmi,
insomma non credo di essere l’uomo più piacevole del mondo.
Così mi dicono ma proprio nessuno.
(Will Smith)

Quell’uomo è così brutto che il suo sudore gli scorre dietro la schiena pur di non guardarlo in faccia.
(Will Smith)

Non permettere a nessuno di dirti che quello che desideri è irraggiungibile…
Se hai un sogno, devi difenderlo…
Se vuoi qualcosa, vai e prenditela. Punto.
(Will Smith –  “La ricerca della felicità”)

Fu in quel momento che cominciai a pensare a Thomas Jefferson e alla Dichiarazione di Indipendenza,
quando parla del nostro diritto “alla felicità, libertà”,

“e ricerca della felicità”.
E ricordo d’aver pensato:
“Come sapeva di dover usare la parola’Ricercà”?
Perché la felicità è qualcosa che possiamo solo inseguire…
e che forse non riusciremo mai a raggiungere,

qualunque cosa facciamo.
Come faceva a saperlo?
(Will Smith – “La ricerca della felicità”)

Me lo ricordo ancora quel momento, mi sembrarono,
non lo so, tutti così felici, perché non potevo esserlo anch’io!
(Will Smith – “La ricerca della felicità”)

Il pregiudizio, non aiuta mai la ragione.
(Will Smith – “Io, Robot”)

– Cosa diresti se assumessi un uomo che si presenta ad un colloquio di lavoro senza neanche una camicia?
– Che forse aveva dei bei pantaloni.
(Will Smith –  “La ricerca della felicità”)

Non è stato Dio a fare questo, siamo stati noi…
(Will Smith – “Io sono leggenda”)

Un uomo sta affogando nell’oceano.
Arriva una barca e cerca di aiutarlo, ma l’uomo risponde dicendo
“non abbiate paura, andate, Dio mi salverà”.
Arriva la seconda barca, sempre con l’intenzione di salvare l’uomo che stava affogando.
Ma l’uomo risponde ancora dicendo la stessa frase “non abbiate paura, Dio mi salverà”;
ed anche la seconda barca se ne andò lasciando l’uomo nell’oceano.
L’uomo mori affogato e andò in Paradiso.
La prima cosa che fece fu di andare da Dio chiedendo perché non lo avesse salvato.
Dio gli rispose subito:
“Ti ho mandato due barche, stupido”.
Dio ci aiuta sempre, solo che a volte non capiamo come ci sta aiutando.
(Will Smith – “La ricerca della felicità”)

Essere l’ultimo uomo sano di mente sulla terra, significa essere pazzo?
(Will Smith – “Io, Robot”)

Fly like a butterfly and sting like a bee.
Vola come una farfalla e pungi come un’ape.
(Will Smith – “Alì”)

– Ben: Lei si considera una brava persona?
– Sarah: Come risponderebbe se io le facessi la stessa domanda?
(Will Smith – “Sette anime”)

– Ray: Che stai dicendo, che siete destinati a stare insieme?
– Mary: Ho vissuto per tanto tempo Ray e ho imparato che…
il Destino non decide tutto…
le cose possono scegliere…
– Hancock: E tu hai scelto di farmi credere di essere solo…
(Will Smith – “Hancock”)

Troppe persone spendono denaro che non hanno guadagnato,
per comprare cose che non vogliono,
per impressionare gente che non gli piace.
(Will Smiyh)

“Mio padre diceva che ci sono due tipi di persone a questo mondo:
ci sono martelli e chiodi, tu decidi quale vuoi essere!”
(Will Smith – Focus-Niente è come sembra)

“Comincia la giornata come se avesse uno scopo.”
(Will Smith – Hitch)

“C’è un tempo giusto per andarsene dalla vita di una persona anche quando non si ha un posto dove andare!”
(Will Smith – Sette anime)

“Le persone fanno così. Saltano, sperando che Dio li faccia volare.
Perchè altrimenti cadiamo giù come sassi, e mentre precipitiamo ci chiediamo:
ma perchè diavolo sono saltato giù? Ma eccomi qua,
Sara, precipito, e c’è una sola persona che mi fa sentire in grado di volare:
e sei tu.”
(Will Smith – Hitch)

“Nella vita non contano i momenti che il respiro te lo danno,
ma quelli che il respiro te lo tolgono.”
(Will Smith – Hitch)

“Se vuoi qualcosa vai e inseguila.”
(Will Smith – La ricerca della felicità)

Le più belle frasi di Harley Quinn e JokerFilm Suicide Squad

Suicide Squad è stato sicuramente uno dei film più attesi degli ultimi tempi. Harley Quinn e Joker sono gli assoluti protagonisti che hanno portato con sé tantissimi apprezzamenti ma anche critiche.
Il Re e la Regina indiscussi di Gotham City, i giullari della notte.
Harley Quinn è un personaggio immaginario nato nella serie animata Batman della Marvel, creata come spalla e fidanzata di Joker. In inglese il suo nome suona come harlequin, significa “arlecchino”. 
Paul Dini è lo sceneggiatore che creò il  personaggio di Harley Quinn, dopo aver preso spunto vedendo l’attrice Arleen Sorkin vestita da pagliaccio.
Questo personaggio è arrivata al 45° posto nella lista dei migliori cattivi dei fumetti dell’IGN. Harley Quinn è attraente e seducente, ha gli occhi azzurri e lunghi capelli biondi legati in due codini ai lati della testa. Harley indossa un costume da giullare rosso e nero ed ha un pesante trucco sul viso ed una maschera nera. Harleen Quinzel era una psichiatra di Arkham Asylum, cioè il manicomio criminale di Gotham City.
Il suo desiderio è quello di scrivere un libro su Joker e fece proprio di tutto per incontrarlo e alla fine ne rimase sedotta.
Joker rappresenta per Harley un’amore ossessionato.
Una notte Harley decide di dichiararsi e libera Joker dalla sua cella e fugge con lui, ma Joker l’abbandona e lei capisce di essere solo stata sfruttata. Successivamente i due si riuniscono e lavorando spesso insieme, ma si separano altrettanto spesso. Dopo un incidente aereo, Harley si ritrova su un’isola, qui rivede Joker, Harley scopre quindi che lui era ancora vivo e i due finiscono per convolare a nozze.
Il Joker è un personaggio dei fumetti è stato creato da Jerry Robinson, pubblicato dalla DC Comics e apparso per la prima volta sul n. 1 di Batman (1940).
Joker è uno dei più celebri supercriminali dei fumetti ed è  il più famoso della casa editrice statunitense. Joker è sadico, burlone, psicotico, perfido, eccentrico, carismatico e vanitoso, ma in altre interpretazioni è innocuo e ladro o grottesco e schizoide.
La sua follia lo rende uno dei più terribili criminali di Gotham, ed anche uno dei personaggi col più alto numero di omicidi a carico nel fumetto.
Il livello di pericolosità di Joker è talmente alto che alcuni dei suoi piani sono addirittura a livello mondiale! Joker è stato reso sano di mente, anche se sano di mente non lo è del tutto, quando per colpa di una guerra nucleare gli esseri viventi sono stati privati dei loro superpoteri, ma è stata una condizione temporanea e Joker è tornato ad essere quello di un tempo.
Buona lettura 😉




Le più belle e significanti frasi del film Suicide Squade con Harley Quinn e Joker

Paroline dolci con me?
Tutte queste chiacchiere ti faranno solo del male.
(Joker)

Come? Cosa?
Devo uccidere tutti e scappare?
Scusate…
Le voci.
Scherzo.
Non mi stavano dicendo questo.
(Harley Quinn)




Io non sono qualcuno che può essere amato.
Io sono un’idea, uno stato d’animo.
Io realizzerò i miei desideri secondo il mio piano e tu dottoressa, non fai parte del mio piano.
(Joker)

L’hanno trattato come un mostro ed è diventato un mostro.
(Suicide Squad)

Il desiderio diventa resa, la resa diventa potere.
(Joker)




Joker:
Tu moriresti per me?
Harley: Sì.
Joker: Così è troppo facile…
Tu vivresti per me?
Harley: Sì.”
(Suicide squad)

Paroline dolci con me?
Tutte queste chiacchiere ti faranno solo del male.
(Joker)

Non ti ammazzo mica.
Voglio solo farti del male.
Molto… molto… male.
(Joker)

Non ho problemi a dire le cose in faccia.
Se mi stai sul cazzo te lo farò capire in pochi secondi.
Non fingo false simpatie per essere simpatica a tutti.
A me non interessa niente del pensiero degli altri.
(Harley Quinn)




Noi siamo cattivi, siamo fatti così!
(Harley Quinn)

“Loro divisi non sarebbero durati neanche un giorno”
(Suicide Squad)

Se stravolgi l’ordine prestabilito,tutto diventa caos.
Ah, e sai qual’è il bello del caos?.
É equo.
(Joker)

Io credo semplicemente che quello che non ti uccide,
ti rende più…
strano!
(Joker)

Non cercare di capirmi…
impazziresti nel preciso istante in cui tenteresti di farlo.
(Joker)




Sono diventati il re e la regina di Gotham..
E Dio aiuti chiunque manchi di rispetto alla regina.
(Joker & Harley)

– Harley Quinn:
Che cosa vuole fare, uccidermi signor J.?
– Joker: Cosa?
No, non ti ucciderò.
Voglio solo farti male.
Molto… molto male.
(Joker & Harley)

Io non sono qualcuno che può essere amato
(Mr.Joker – Suicide Squad)

Questo siamo, eh?
Capri espiatori.
Una specie di squadra suicida.
(Deadshot)

Non c’è nulla di più crudele dei ricordi..
(Joker – Batman Arkham Origins)

Le cicatrici sono come tatuaggi ma con storie più belle alle spalle.
(Joker)




La follia, come sai, è come la gravità: basta solo una piccola spinta.
(Il Cavaliere Oscuro)

Come? Cosa? Devo uccidere tutti e scappare?
Scusate… Le voci. Scherzo. Non mi stavano dicendo questo.
(Harley Quinn)

Voglio una task force della gente più pericolosa del pianeta.
(Amanda Waller)

Siamo cattivi! Siamo fatti così.
(Harley Quinn)

Ci ho dovuto lavorare, ma alla fine ce li ho. Il peggio del peggio.
(Amanda Waller)

Se qualcosa va storto neghiamo tutto e diamo la colpa a loro.
(Amanda Waller)

Diciamo che li ho messi in un buco e ho buttato il buco.
(Amanda Waller)




Andrete in un posto molto brutto a fare qualcosa che vi farà ammazzare.
(Tenente Edwards)

Tenente Edwards: Questo è l’accordo:
chi disobbedisce muore;
chi tenta la fuga muore.
Innervositemi o irritatemi e…
Harley Quinn: Io so essere molto irritante!
Ti volevo solo avvertire…
Tenente Edwards: Morirai.
(Suicide Squad)

Che cos’è? Prove di cheerleading?
(Deadshot)

Le più belle frasi di Henry FordRaccolta Completa

Le più belle frasi di Henry Ford

Henry Ford, (N. il 30 Luglio 1863 – M. 7. Aprile 1947) è stato un grandissimo imprenditore americano, tra cui, uno dei fondatori della società Ford Motor Company, produttrice di automobili, tuttora, è una delle maggiori case automobilistiche negli Stati Uniti e nel mondo. Attraverso questa casa automobilistica, Henry Ford, guadagnò un ingente capitale stimato in 199 miliardi di dollari, i suoi averi che lo resero la nona persona più ricca della storia.
In questa sezione, vi proponiamo una raccolta completa con le più belle frasi aforismi e citazioni di Henry Ford.
Buona lettura 😉






Frasi di Enry Ford

Anche un errore può rivelarsi qualcosa di necessario e utile per raggiungere un obiettivo.
(Henry Ford)

Avere un’idea, è un’ottima cosa. Ma è ancora meglio sapere come portarla avanti.
(Henry Ford)

C’è solo una regola per chi è a capo di un’azienda: fare prodotti della miglior qualità possibile, ai costi minori possibili e pagando i salari più alti possibili.
(Henry Ford)

Chiunque smetta di imparare è un vecchio, che abbia 20 anni o 80.
(Henry Ford)

Chi continua ad imparare, giorno dopo giorno, resta giovane.
(Henry Ford)

La cosa migliore da fare nella vita è mantenere la propria mente giovane ed aperta.
(Henry Ford)

Dai nostri sbagli si impara di più che dai nostri successi.
(Henry Ford)

Gli affari che producono solo soldi sono affari poveri.
(Henry Ford)

Il denaro è utile fintantoché serve a mettere in evidenza, con un esempio pratico, che un’industria è giustificata se è utile, che deve sempre rendere dei servigi alla comunità e che se l’esistenza di un’impresa industriale non si traduce in un beneficio per tutti, questa impresa non ha diritto di esistere.
La nostra industria non è altro, infatti, che un organismo di sperimentazione creato per provare la validità di un principio. Un giorno tutta l’industria sarà come noi.
Un giorno l’industria diventerà onesta.
(Henry Ford)

Il profitto è la naturale conseguenza di un lavoro fatto bene.
(Henry Ford)

Il solo vero errore è quello dal quale non si impara niente.
(Henry Ford)

In affari, la concorrenza ti morderà se continui a correre; se resti fermo, ti inghiottirà.
(Henry Ford)

La capacità ti può portare al top, ma è solo il carattere che ti mantiene lassù.
(Henry Ford)

La competitività di un Paese non inizia nelle fabbriche o nei laboratori di ricerca, ma nelle scuole.
(Henry Ford)

La vita è facile o difficile a seconda dell’abilità o dell’incapacità nel produrre e far circolare le ricchezze.
(Henry Ford)

Si è creduto per lungo tempo che l’industria non avesse altro scopo che il profitto.
E’ un errore.
(Henry Ford)

L’industria ha per scopo l’utilità generale.
Essa costituisce una professione e occorre che si comporti in base a una morale professionale riconosciuta.
Tutto ciò che hanno fatto le imprese industriali della Ford è stato tentare di far capire che l’utilità generale passa davanti al beneficio individuale.
(Henry Ford)

Che tu creda di farcela o di non farcela avrai comunque ragione.
(Henry Ford)

Ogni fallimento è solamente un’opportunità per diventare più intelligente.
(Henry Ford)

Solo chi non osa non sbaglia.
(Henry Ford)

Trovarsi insieme è un inizio, restare insieme un progresso…lavorare insieme un successo.
(Henry Ford)

Meno male che la popolazione non capisce il nostro sistema bancario e monetario,
perchè se lo capisse, credo che prima di domani scoppierebbe una rivoluzione.
(Henry Ford)

Sei diventato qualcuno quando ti accorgi che non vorresti essere nessun’altro.
(Henry Ford)

Gli ostacoli sono quelle cose spaventose che vedi quando togli gli occhi dalla meta.
(Henry Ford)

Quando tutto sembra essere contro,
ricorda che l’aereo decolla contro vento,
non con il vento in coda.
(Henry Ford)

Non c’è esercizio migliore per il cuore che stendere la mano e aiutare gli altri ad alzarsi.
(Henry Ford)

Chi smette di fare pubblicità per risparmiare soldi è come se fermasse l’orologio per risparmiare il tempo.
(Henry Ford)

Non trovare la colpa. Trova il rimedio.
(Henry Ford)

Le anatre depongono le loro uova in silenzio.
Le galline invece schiamazzano come impazzite.
Qual è la conseguenza?
Tutto il mondo mangia uova di gallina.
(Henry Ford)

Pensare è il lavoro più arduo che ci sia ed è probabilmente questo il motivo per cui così pochi ci si dedicano.
(Henry Ford)

Un affare in cui si guadagna soltanto del denaro non è un affare.
(Henry Ford)

Un idealista è una persona che aiuta gli altri a prosperare.
(Henry Ford)

Il mio miglior amico è colui che sa tirare fuori il meglio di me.
(Henry Ford)

C’è vero progresso solo quando i vantaggi di una nuova tecnologia diventano per tutti.
(Henry Ford)

Ciò che definiamo male è semplicemente ignoranza,
che batte la testa nelle tenebre.
(Henry Ford)

Quando vedo un’Alfa Romeo mi tolgo il cappello.
(Henry Ford)

[Gli ebrei sono] una razza che ha resistito a tutti gli sforzi compiuti per il suo sterminio.
(Henry Ford)

C’è una regola per l’industriale e cioè:
Fai il miglior prodotto possibile al minor costo possibile,
pagando i massimi stipendi possibili.
(Henry Ford)

[Gli ebrei sono la] principale fonte della malattia del corpo nazionale tedesco.
(Henry Ford)

[Il Protocollo dei saggi di Sion è] troppo terribilmente vero per essere una finzione,
troppo profondo nella sua conoscenza degli ingranaggi segreti della vita per essere un falso. [… ]
Non vi è al mondo nulla di più contrastante con la pura razza semita della pura razza germanica.
(Henry Ford)

Immaginiamo che non vi siano più semiti in Europa.
Sarebbe davvero una gran tragedia? Nient’affatto! [… ]
Un giorno raccoglieranno ciò che hanno seminato.
(Henry Ford)

[Gli anglosassoni, ariani, bianchi europei, anglosassoni-celtici]
sono il popolo dominante che nel corso dei secoli è stato scelto per regnare sul mondo.
[Serve] l’orgoglio della razza.
(Henry Ford)

Sia che tu pensi di potere o di non potere, hai ragione.
(Henry Ford)

Un’ idealista è colui che aiuta gli altri a prosperare.
(Henry Ford)

Ogni cliente può ottenere un’auto colorata di qualunque colore desideri,
purché sia nero.
(Henry Ford)

Mettersi insieme è un inizio, rimanere insieme è un progresso,
lavorare insieme è un successo.
(Henry Ford)

Chi smette di fare pubblicità per risparmiare soldi è come se fermasse l’orologio per risparmiare il tempo.
(Henry Ford)

Che tu creda di farcela o di non farcela avrai comunque ragione.
(Henry Ford)

C’è vero progresso solo quando i vantaggi di una nuova tecnologia diventano per tutti.
(Henry Ford)

Le anatre depongono le loro uova in silenzio.
Le galline invece schiamazzano come impazzite.
Qual è la conseguenza? Tutto il mondo mangia uova di gallina.
(Henry Ford)

Gli ostacoli sono quelle cose spaventose che vedi quando togli gli occhi dalla meta.
(Henry Ford)

Chiunque smetta di imparare è vecchio, che abbia 20 o 80 anni.
Chiunque continui ad imparare resterà giovane.
La più grande cosa nella vita è mantenere la propria mente giovane.
(Henry Ford)

Meno male che la popolazione non capisce il nostro sistema bancario e monetario,
perché se lo capisse,
credo che prima di domani scoppierebbe una rivoluzione.
(Henry Ford)

Il mio miglior amico è colui che sa tirare fuori il meglio di me.
(Henry Ford)

Ogni fallimento è semplicemente un’opportunità per diventare più intelligente.
(Henry Ford)

Solo chi non osa non sbaglia.
(Henry Ford)

Quello che non c’è non si rompe.
(Henry Ford)

Pensare è il lavoro più arduo che ci sia,
ed è probabilmente questo il motivo per cui così pochi ci si dedicano.
(Henry Ford)

Non trovare la colpa. Trova il rimedio.
(Henry Ford)

Abbiamo bisogno di persone brave, non solo di brave persone.
(Henry Ford)

Un affare in cui si guadagna soltanto del denaro non è un affare.
(Henry Ford)

Non considero le macchine che portano il mio nome semplicemente delle macchine.
Se non fossero che quello, mi sarei occupato d’altro.
Per me sono la concreta realizzazione di una teoria che mira a fare di questo mondo un posto migliore per gli uomini.
(Henry Ford)

Il denaro è come un braccio o una gamba: o lo usi o lo perdi.
(Henry Ford)