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venerdì, Aprile 26, 2024

Le più belle frasi, aforismi e citazioni di Woody AllenRaccolta Completa

Quanto ti piace questa raccolta?

Woody Allen, nato a New York il 1º dicembre 1935,è un regista, sceneggiatore, attore, comico, scrittore e commediografo statunitense.
E’ considerato il più celebre umorista dell’epoca contemporanea, Woody Allen ha una intensa produzione cinematografica, (pensate che riesce a produrre un film all’anno!) si occupa dei suoi testi comici e delle sue divertentissime gag. Al giorno d’oggi Woody Allen è uno degli autori più rispettati ed è un faro per la commedia americana moderna, lui è considerato uno dei registi “più europei” grazie ai temi che affronta nei suoi film che trattano dalla crisi esistenziale degli ambienti intellettuali fino alla rappresentazione della comunità ebraica newyorkese, spesso in chiave auto-ironica.
Woody Allen è appassionato di letteratura, filosofia, psicoanalisi, cinema europeo e sopratutto adora la sua città natale New York, ma ama anche la nostra bella Italia, dove ha ambientato diversi suoi film. La Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia le ha conferito il Leone d’oro alla carriera nel 1995.
Come Oscar Wilde, Woody Allen non ha mai scritto un libro di aforismi. Le citazioni delle sue frasi sono estrapolate dalle sue opere cinematografiche e dai suoi libri.
I temi affrontati da Woody Allen nelle sue pellicole e nei suoi scritti sono tantissimi, ma ci sono dei leitmotiv che ricorrono sempre. DI seguito ho cercato di mettere ordine tra le sue citazioni migliori raggruppandole intorno ad alcuni temi ricorrenti: il sesso, Dio e le religioni, la morte, le donne, i genitori, la psicoanalisi, il matrimonio, l’ipocondria, la scuola, la politica, l’universo.
In questa categoria abbiamo selezione alcune delle più frasi, aforismi e citazioni di Woody Allen e realizzato una raccolta completa
Buona lettura 😉






frasi e citazioni di Woody Allen

Sono andato a vedere una rissa e ne è venuta fuori una partita di hockey su ghiaccio.
(Woody Allen)

Nella vostra ascesa professionale, siate sempre gentili con tutti coloro che superate salendo. Li ritroverete nel medesimo punto quando scenderete.
(Woody Allen)

Di errori ne ho fatti. Per esempio sono nato. Il mio primo errore!
(Woody Allen)

È chiaro che il futuro offre grandi opportunità.
È anche disseminato di trabocchetti.
Il trucco consiste nell’evitare i trabocchetti, prendere al balzo le opportunità e rientrare a casa per l’ora di cena.
(Woody Allen)

Il mondo si divide in buoni e cattivi.
I buoni dormono meglio, ma a quanto pare i cattivi da svegli si divertono di più.
(Woody Allen)

Credo che il delitto alla lunga renda bene, insomma, offra soddisfazioni:
le ore di lavoro non sono molte, non dipendi da nessuno, viaggi, conosci gente interessante…
Insomma, è un buon lavoro, in generale.
(Woody Allen)

Se un mio film riesce a far sentire infelice una persona in più, allora sento di aver fatto il mio lavoro.
(Woody Allen)

Lei era così tenera, così dolce mentre camminava accanto a me nel parco,
che dopo quindici minuti avevo già deciso di sposarla.
Dopo mezzora, avevo rinunciato del tutto all’idea di rubarle la borsetta.
(Woody Allen)

Un automobilista pericoloso è quello che vi sorpassa malgrado tutti i vostri sforzi per impedirglielo.
(Woody Allen)

L’avvenire è la sola cosa che mi interessi perché conto di passarci i prossimi anni.
(Woody Allen)

Esiste in natura qualcosa di realmente “perfetto”, a eccezione della stupidità di mio zio?
(Woody Allen)

“Quanto devi stare in prigione?”.
“Vediamo… ecco… io penso che, facendo un calcolo approssimativo… che è oggi, mercoledì?”.
“Sì”. “Giovedì, venerdì, sabato… Dieci anni”.
(Woody Allen)

Fino all’anno scorso avevo un solo difetto: ero presuntuoso.
(Woody Allen)

Che cosa hanno fatto i posteri per me?
(Woody Allen)

Ero un bambino nervoso: bagnavo spesso il letto.
Dormivo con le termocoperte e continuamente… mi bagnavo e prendevo la scossa.
(Woody Allen)

Il 94.5 % delle statistiche è sbagliato.
(Woody Allen)

Le maggiori differenze fra i vari canali televisivi riguardano tuttora le previsioni del tempo.
(Woody Allen)

Ho un solo rimpianto nella vita: di non essere qualcun altro.
(Woody Allen)

Non sono un atleta. Ho cattivi riflessi.
Una volta sono stato investito da un’auto spinta da due tizi.
(Woody Allen)

I cattivi hanno capito qualcosa che i buoni ancora non hanno capito.
(Woody Allen)

C’è uno sbaglio. Ne sono sicuro.
L’ho fatto io.
(Woody Allen)

Il mio primo film era talmente brutto che in sette Stati Americani aveva sostituito la pena di morte.
(Woody Allen)

Domattina alle sei sarò giustiziato per un crimine che non ho commesso.
Dovevo essere giustiziato alle cinque, ma ho un avvocato in gamba.
(Woody Allen)

Gli intellettuali sono come la mafia.
Si uccidono fra di loro.
(Woody Allen)

Prima di salutarvi vorrei tanto lasciarvi un messaggio positivo.
Ma non ce l’ho.
Sono la stessa cosa due messaggi negativi?
(Woody Allen)

La maturità di una persona non si misura dall’età,
ma dal modo con cui si reagisce svegliandosi in pieno centro in mutande.
(Woody Allen)

Non mangio mai ostriche. Il cibo mi piace morto.
Non malato, né ferito. Morto.
(Woody Allen)

Sono stato picchiato, ma mi sono difeso bene.
A uno di loro gli ho rotto la mano; mi ci è voluta tutta la faccia, ma ce l’ho fatta!
(Woody Allen)

Schiaffeggiami pure, ma non colpirmi!
(Woody Allen)

Ci divertimmo moltissimo in Spagna quell’anno, viaggiando e scrivendo.
Hemingway mi portò a pescare i tonni e io ne presi quattro scatolette.
(Woody Allen)

L’umanità si trova oggi ad un bivio.
Una via conduce alla disperazione e alla completa impotenza, l’altra all’estinzione totale.
Speriamo di avere la saggezza di scegliere bene!
(Woody Allen)

Ho fatto un corso di lettura veloce.
Ho letto “Guerra e Pace”, parla della Russia.
(Woody Allen)

Il delitto non paga, ma lascia ottimi conti in banca.
(Woody Allen)






Non potevo prendere un cane perché era troppo caro.
E finalmente hanno aperto al mio quartiere un negozio di animali difettosi.
Potevi prendere un micio omosessuale, un cammello piatto. Io avevo preso un cane che balbettava:
i gatti lo facevano impazzire e lui ab-b-b-aiava.
(Woody Allen)

“Non sono narcisista, né egoista.
Se fossi vissuto nell’antica Grecia non sarei stato Narciso”.
“E chi saresti stato?”. “Giove”.
(Woody Allen)

L’uomo è costituito da due parti,
il suo spirito e il suo corpo.
Ma il suo corpo si diverte molto di più…
(Woody Allen)

Il leone e il vitello giaceranno insieme,
ma il vitello non dormirà molto.
(Woody Allen)

Linda: “Ma tu ti cuoci solo cibi surgelati?”.
Allen: “Cuocerli? E chi li cuoce? Io neanche li scongelo.
Li succhio come se fossero ghiaccioli!”.
(Woody Allen)

Ero sopraffatto dal disgusto di me stesso e ho considerato di nuovo l’idea di uccidermi,
questa volta aspirando forte col naso in prossimità di un agente di assicurazioni.
(Woody Allen)

So come difendermi.
In caso di pericolo io ho questo serramanico che mi porto sempre dietro.
In caso di vero pericolo schiaccio il pulsante e si trasforma in un bastone da tip tap, così posso fare simpatia.
(Woody Allen)

Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l’imbecille,
mentre il contrario è del tutto impossibile.
(Woody Allen)

La punizione capitale sarebbe più efficace come misura preventiva se fosse somministrata prima del crimine.
(Woody Allen)

I soldi sono migliori della povertà,
anche se solo per motivi finanziari.
(Woody Allen)

Gli Americani non gettano mai via i loro rifiuti.
Li trasformano in show televisivi.
(Woody Allen)

I guai sono come i fogli di carta igienica:
ne prendi uno, ne vengono dieci.
(Woody Allen)

Ogni volta, quando un mio film ha successo, mi chiedo:
come ho fatto a fregarli ancora?
(Woody Allen)

Allora tutto il film della mia vita mi è passato davanti agli occhi in un momento!
E io non ero nel cast!
(Woody Allen)

Ho un rapporto catastrofico con la tecnologia:
se passo sotto ad un lampadario a gocce, si mette a piovere.
(Woody Allen)

Il mio fisico non tollera la roba, l’alcool.
Veramente!
Ho bevuto due Martini la vigilia dell’ultimo dell’anno e ho tentato di dirottare un ascensore su Cuba.
(Woody Allen)






Amare è soffrire.
Se non si vuol soffrire, non si deve amare.
Però allora si soffre di non amare.
Pertanto, amare è soffrire, non amare è soffrire, e soffrire è soffrire.
Essere felice è amare: allora essere felice è soffrire,
ma soffrire ci rende infelici, pertanto per essere infelici si deve amare.
O amare e soffrire.
O soffrire per troppa felicità. Io spero che tu prenda appunti.
(Woody Allen)

Mai uccidere un uomo se questo comporta togliergli la vita.
(Woody Allen)

a) Socrate è un uomo;
b) tutti gli uomini sono mortali;
c) tutti gli uomini sono Socrate;
quindi tutti gli uomini sono omosessuali.
(Woody Allen)

Gli esseri umani sono divisi in due: mente e corpo.
La mente abbraccia tutte le più nobili aspirazioni: come poesia, filosofia…
Ma chi si diverte è il corpo.
(Woody Allen)

“Io sono convinta che questo sia il migliore dei mondi possibili”.
“Beh, è certo il più costoso”.
(Woody Allen)

“Sparagli!”. “Ma non posso!
E’ un essere umano!
Macchierà tutto il tappeto!”.
(Woody Allen)

Quella ragazza è pazza!
Il Pentagono dovrebbe usare i suoi ormoni per la guerra chimica!
(Woody Allen)

Quest’uomo è patetico.
Sarebbe un piacere lavorarci:
può essere prezioso avendo voglia di vomitare.
(Woody Allen)

Ho litigato con due vigili.
Stavano insinuando che Auschwitz fosse solo un Parco a tema.
(Woody Allen)

Mi trovo in carcere unicamente per ragioni di concorrenza:
facevo le stesse banconote che fa lo stato.
(Woody Allen)

Preferisco la cremazione alla sepoltura e tutte e due a un week-end in famiglia.
(Woody Allen)






E se nel 2315 ci svegliassimo per sentirci raccontare che il fumo non aveva mai fatto male a nessuno?
(Woody Allen)

Lui è un genio, la tua amica è un genio, il tuo ex-marito è un genio…
Ma lo sai che conosci un sacco di geni tu?
Frequenta qualche cretino, ogni tanto; imparerai qualcosa.
(Woody Allen)

Sono l’unico giocatore di scacchi che si è infortunato durante la preparazione atletica.
(Woody Allen)

E’ molto, molto difficile mettere d’accordo cuore e cervello.
Pensa che, nel mio caso, non si rivolgono nemmeno la parola.
(Woody Allen)

Senti, io non mi intendo di suicidi.
Quando sono cresciuto, a Brooklyn, mai nessuno si è suicidato. Erano tutti troppo infelici.
(Woody Allen)

“Io ti volevo restituire questa lettera”.
“È la mia unica lettera d’amore”. “È bellissima. Peccato che io sono la persona sbagliata”.
“Ma forse fa lo stesso.
L’avevo copiata quasi tutta da James Joyce.
Non ti eri chiesta il perché, di tutti quei riferimenti a Dublino…”
(Woody Allen)

L’intelligenza artificiale si definisce come il contrario della stupidità naturale.
(Woody Allen)

La ricchezza non è tutto ma è molto meglio della salute.
Dopo tutto, non è che si possa andare dal macellaio e dire:
“Guardi che bell’abbronzatura che ho, e non solo, ma non prendo mai un raffreddore”,
e aspettarsi che vi incarti del filetto (a meno che il macellaio non sia completamente idiota).
(Woody Allen)

Non sono i 6 milioni di ebrei che mi preoccupano,
è che i record sono fatti per essere battuti.
(Woody Allen)

Una volta la Mafia prese possesso del New York Ballet.
Così dopo una rappresentazione de ‘Il lago dei cigni” vennero puntati molti soldi perché il cigno vivesse.
(Woody Allen)

Quando l’Academy mi ha telefonato per invitarmi credevo mi chiedesse di restituirgli i miei Oscar:
ero nel panico, non so più dove li ho messi…
(Woody Allen)

Il mio cervello è il mio secondo organo preferito.
(Woody Allen)

Una volta che ti pompano 200 volt nel corpo,
hai la tendenza a passare il resto della vita in un posacenere.
(Woody Allen)

Io ho 42 anni e lei 17. Sono più vecchio di suo padre.
Ci crederesti che sto con una ragazza che ha un padre che è più piccolo di me?
(Woody Allen)

“Se hai bisogno di soldi, te li presto io”.
“Non è questo il punto, i soldi che c’entrano?
Io ne ho per un anno, se io… se io vivrò come Gandhi me la cavo”.
(Woody Allen)

Io non posso ascoltare troppo Wagner lo sai,
già sento l’impulso ad occupare la Polonia!
(Woody Allen)

Cloquet odiava la realtà, pur sapendo che era l’unico posto dove si poteva gustare una buona bistecca.
(Woody Allen)

La cosa peggiore che ti può capitare è scoprire che è ancora vergine, o una donna poliziotto.
Con la sfortuna che ho, mi capiterà un poliziotto vergine.
(Woody Allen)

“Che fa sabato sera?”.
“Occupata. Devo suicidarmi”.
“Allora venerdì sera?”.
(Woody Allen)

La Mafia ha questo vantaggio:
che ha pochissime spese di cancelleria.
(Woody Allen)

Una volta fatta la rivoluzione gli oppressi prendono il potere e cominciano a comportarsi come gli oppressori:
da quel momento diventano irraggiungibili al telefono.
(Woody Allen)

“Dobbiamo mettere insieme le nostre teste…”.
“Se mettiamo insieme le nostre teste, suonano a vuoto”.
(Woody Allen)

Facevo jogging sulla Quinta Strada nel quadro di un programma di fitness teso a ridurre la mia aspettativa di vita a quella di un minatore ottocentesco.
(Woody Allen)

Sono andato ad un party in maschera indossando solo i boxer.
Siccome ho delle terribili vene varicose, sono andato come cartina stradale.
(Woody Allen)

E’ bello essere poveri anche perché quando ti avvicini ai settantanni i tuoi figli non cercano di dichiararti non sano di mente per prendere il controllo delle tue proprietà.
(Woody Allen)

L’intera storia della letteratura altro non è che una nota a piè di pagina sul Faust.
In ogni caso, non ho idea di che cosa io stia parlando.
(Woody Allen)

Non m’hanno preso sotto le armi.
Io non ero abile, ma alienabile…
Sì, in caso di guerra ero da dare in ostaggio.
(Woody Allen)

Guatemala: soldato condannato a 6060 anni.
Il suo avvocato è riuscito ad evitargli l’ergastolo.
(Woody Allen)

Mi è stato chiesto se ero consapevole delle implicazioni morali di ciò che facevo.
Come dissi al tribunale di Norimberga, non sapevo che Hitler fosse nazista.
(Woody Allen)

Preferisco di gran lunga la cremazione alla sepoltura, e tutte due a un weekend con la signora Needleman.
(Woody Allen)






Di tutti gli uomini famosi mai vissuti, quello che di più mi sarebbe piaciuto essere è Socrate.
Non tanto perché era un grande pensatore, dato che io stesso sono noto per aver avuto delle pensate discretamente profonde,
anche se le mie ruotano invariabilmente attorno a una hostess svedese e a delle manette.
(Woody Allen)

Devi smettere di essere così duro con te stesso,
un sacco di gente famosa ha avuto degli inizi difficili.
Per esempio Hitler è stato bocciato all’artistico.
(Woody Allen)

I miei film sono molto più apprezzati in Francia che in America.
Devono avere dei sottotitoli fantastici.
(Woody Allen)

Provo per New York quello che può provare un bambino verso il padre che fa il ladro di banche:
non è perfetto, ma gli voglio bene ugualmente.
(Woody Allen)

Mia nonna non mi ha mai fatto regali,
era troppo impegnata a farsi stuprare dai cosacchi.
(Woody Allen)

Se non fallisci di tanto in tanto,
è segno che non stai facendo niente di davvero innovativo.
(Woody Allen)

Ho smesso di fumare. Vivrò una settimana in più e in quella settimana pioverà a dirotto.
(Woody Allen)

Le due parole che uno desidera di più sentirsi dire…
Ti amo? Assolutamente no.
E’ benigno.
(Woody Allen)

Contrariamente a quel che crede la gente,
non sono un ipocondriaco,
ma un genere di pazzoide completamente diverso. Sono un allarmista.
(Woody Allen)

Anche vivere è cancerogeno.
(Woody Allen)

Il mio dottore dice che facendo le scale a piedi si guadagnano minuti di vita.
Rampa dopo rampa ho guadagnato due settimane, durante le quali pioverà sempre…
(Woody Allen)

Non c’è niente di sbagliato in te che tu non possa curare con un po’ di Prozac e una mazza da polo.
(Woody Allen)

Avrei voluto essere una spia, ma bisognava ingoiare dei microfilm e il mio medico me l’aveva sconsigliato.
(Woody Allen)

Ci vedo pochissimo.
Quando vado dall’oculista, il dottore mi indica le lettere, dà la risposta, e mi chiede:
“Vero o falso”?
(Woody Allen)

E’ meglio amare o essere amati?
Nessuno dei due se il vostro colesterolo è più di seicento.
(Woody Allen)

“Oh, sei in analisi”. Sì da 15 anni”. “15 anni? “.
“Sì, adesso gli do un altro anno di tempo e poi vado a Lourdes”.
(Woody Allen)

La psicanalisi è un mito tenuto in vita dall’industria dei divani.
(Woody Allen)

Ho flirtato con la psicoanalisi e la psicoterapia fin da giovanissimo.
Ogni tanto mi ci riavvicino, con risultati a volte buoni, a volte meno buoni. Ma non ho mai pensato di diventare dottore.
Mi contento di fare il paziente.
(Woody Allen)

Lo psichiatra mi chiese se avevo una ragazza, e io risposi di no.
E poi mi chiese se ero mai stato innamorato.
Ecco, dunque, una volta io credetti di esserlo: mi fischiavano le orecchie, il cuore mi batteva, ero tutto rosso…
Avevo la varicella.
(Woody Allen)

Ero molto depresso, in quel periodo.
Intendevo uccidermi ma, come ho già detto, ero in analisi,
e i freudiani sono molto severi al riguardo, ti fanno pagare le sedute che perdi.
(Woody Allen)

Quando ho detto al mio psicanalista che cominciavo ad avere tendenze suicide,
mi ha replicato che da quel momento dovevo pagarlo in anticipo.
(Woody Allen)

Eppoi Freud – altro grande pessimista!
Gesù, sono stato in analisi per anni.
Non è successo niente.
Il mio analista, per la frustrazione,
cambiò attività.
Aprì un self-service vegetariano.
(Woody Allen)

Non credo che l’analisi mi possa aiutare.
Mi ci vorrebbe una lobotomia.
(Woody Allen)

Woody dalla psicanalista:
“Che devo fare perché Laura mi ami?”.
La psicanalista: “Um… secondo me, per conquistarla dovrebbe comperare un’auto sportiva.
Le donne amano le auto sportive.
Sono virili, sono seducenti, sono irresistibili…
Beh, meglio che lei ne comperi due”.
(Woody Allen)

Woody dalla psicanalista:
“Direi che la mia paranoia è in fase calante.
Continuo a credere che la gente mi segua…
ma adesso ho l’impressione che lo faccia senza un vero interesse”.
(Woody Allen)

Lo psichiatra è un tizio che vi fa un sacco di domande costose che vostra moglie vi fa gratis.
(Woody Allen)

La mia rottura con Freud è avvenuta sulla questione dell’invidia del pene,
lui credeva che fosse limitata alle donne.
(Woody Allen)

Non sarai mai solo con la schizofrenia.
(Woody Allen)

Zelig: “Devo andare, non posso trattenermi”.
“Che devi fare?”. Zelig: (che crede di essere un psicoanalista)
“Ho un caso interessantissimo: 2 gemelli siamesi che soffrono di doppia personalità”.
“E allora?”.
Zelig: “Sto per essere pagato da otto persone in una volta sola”.
(Woody Allen)

Se sei in contatto con Freud,
fatti ridare i miei soldi!
(Woody Allen)

I miei film sono una forma di psicoanalisi,
salvo che vengo pagato io, e questo cambia tutto!
(Woody Allen)

Io ho un pessimo ricordo dell’università.
Successe che fui sbattuto fuori il primo anno perché copiavo agli scritti di metafisica:
sapete, stavo sbirciando nell’anima del compagno accanto a me.
(Woody Allen)

Non ho studiato niente a scuola.
Erano loro che studiavano me…
(Woody Allen)

Feci un corso di filosofia esistenziale all’università di New York.
All’esame mi diedero dieci quesiti e non seppi rispondere neanche a uno…
e consegnai in bianco.
Presi centodieci.
(Woody Allen)

A scuola mi esclusero dalla squadra di scacchi a causa della mia statura.
(Woody Allen)

I miei problemi sono iniziati con la prima educazione.
Andavo in una scuola per insegnanti disagiati.
(Woody Allen)

Ricordo gli insegnanti della scuola pubblica che frequentavo.
Ecco c’era un detto da noi che diceva:
‘Quelli che sanno fare, fanno; quelli che non sanno far niente, insegnano, e quelli che non sanno neanche insegnare,
insegnano ginnastica. Quelli che non sanno fare neanche quello, credo li destinassero alla nostra scuola…
(Woody Allen)

Purtroppo, i nostri politici sono o incompetenti o corrotti.
Talvolta tutt’e due le cose nello stesso giorno.
(Woody Allen)

“Hai mai preso una posizione politica in vita tua?”.
“Sì, da piccolo rifiutai gli spinaci per 24 ore!”.
(Woody Allen)

Nixon era un bravo Presidente,
però quando usciva dalla Casa Bianca il servizio d’ordine contava l’argenteria.
(Woody Allen)






Il più grande comico vivente è Richard Nixon.
Sono quasi due anni che, replicando lo stesso spettacolo, Watergate, riesce a far ridere mezzo mondo.
(Woody Allen)

Mentalità divertente quella degli americani: nessuno ha detto niente quando Nixon ha bombardato illegalmente la Cambogia, ma se lo avessero sorpreso in una camera d’albergo con una minorenne lo avrebbero cacciato in due giorni.
(Woody Allen)

I politici hanno una loro etica.
Tutta loro.
Ed è una tacca più sotto di quella di un maniaco sessuale.
(Woody Allen)

Fortunatamente, secondo la moderna astronomia,
l’universo è finito: un pensiero consolante per chi, come me,
non si ricorda mai dove ha lasciato le cose.
(Woody Allen)

E se nulla esistesse e noi fossimo all’interno del sogno di qualcuno?
O, e ciò sarebbe peggio, se esistesse solo quel tizio grasso nella terza fila?
(Woody Allen)

Sono sbalordito dalla gente che vuole “conoscere” l’universo,
quando è già abbastanza difficile non perdersi nel quartiere cinese.
(Woody Allen)

La cosa più importante, riguardo all’universo,
è che esso si espande sempre più e, un giorno o l’altro, si sfascerà e scomparirà.
Ecco perché se la ragazza dell’ufficio di fianco ha qualche numero ma non tutte le qualità che tu vorresti, beh, conviene che t’adatti.
(Woody Allen)

Secondo te la fisica quantistica ha la risposta?
Scusa, ma a che cosa mi può servire che tempo e spazio siano esattamente la stessa cosa?
Cioè, chiedo a uno che ora è e lui mi risponde “6 Kilometri”. Ma che roba è?
(Woody Allen)

Non c’è dubbio che ci sia un mondo invisibile.
Il problema è, quanto dista dal centro storico e qual è l’orario di chiusura?
(Woody Allen)

Il sesso è stata la cosa più divertente che ho fatto senza ridere.
(Woody Allen)

Io ero sempre molto timido in fatto di ragazze.
Ricordo che da piccolo presi di nascosto un libro pornografico stampato in braille e stropicciavo le parti sconce.
(Woody Allen)

Se io faccio così bene all’amore,
è perché mi sono esercitato a lungo da solo.
(Woody Allen)

Volete sapere cosa amo della masturbazione, beh il dopo, le coccole.
(Woody Allen)

Nell’amore di gruppo c’è almeno il vantaggio che uno può dormire.
(Woody Allen)

Ma parità dei sessi vuol dire che dobbiamo avercelo lungo tutti uguale?
(Woody Allen)

Per quanto mi riguarda sono eterosessuale.
Ma bisogna riconoscerlo, Essere bisessuali raddoppia immediatamente le tue chances al sabato sera.
(Woody Allen)

La bocca è quell’organo sessuale che alcuni depravati utilizzano per parlare.
(Woody Allen)

Non condannate la masturbazione:
rappresenta l’ultimo modo di praticare del sesso con qualcuno che ami.
(Woody Allen)

L’amore è la risposta, ma mentre aspettate la risposta,
il sesso può suggerire delle ottime domande.
(Woody Allen)

Due settimane fa sono stato coinvolto in un buon esempio di contraccezione orale.
Ho chiesto ad una ragazza di venire a letto con me e lei mi ha detto di no.
(Woody Allen)

Una volta, mentre facevamo all’amore,
si è verificata una stranissima illusione ottica:
sembrava quasi che lei si fosse mossa.
(Woody Allen)

Non è controllabile la vita, e non finisce in modo perfetto.
Solo l’arte puoi controllare, l’arte e la masturbazione:
due campi in cui sono un’indiscussa autorità.
(Woody Allen)

Lei: “Lo sai che cos’è l’invidia del pene?”.
Lui: “Se lo so? Io sono uno dei pochi maschi che ne soffre…”.
(Woody Allen)

Il sesso è come il bridge:
se non hai un buon partner,
devi avere una buona mano.
(Woody Allen)

Il sesso è una cosa molto bella tra due persone;
in cinque è fantastica!
(Woody Allen)

Taci! Tu sei un mago con le parole,
se no come avresti fatto a convincermi a farti un pompino al funerale di mio padre?
(Woody Allen)

Certi uomini sono eterosessuali,
certi uomini sono bisessuali, certi uomini sono omosessuali,
ma certi uomini non sono interessanti per niente al sesso… e diventano avvocati.
(Woody Allen)

La differenza tra l’amore e il sesso,
è che il sesso allevia le tensioni e l’amore le provoca.
(Woody Allen)

Il sesso senza amore è un’esperienza vuota,
ma tra le esperienze vuote è una delle migliori.
(Woody Allen)






Quanto all’amore, che si può dire?
Non è la quantità dei vostri atti sessuali che conta, è la qualità.
Ma se la quantità è meno di una volta ogni sette otto mesi, io una guardata me la farei dare.
(Woody Allen)

“Che razza di cane hai?”.
“La peggiore”. “Davvero?”.
“E’ un bassotto. Sai, è un sostitutivo del pene, per me”. “
Oh, nel tuo caso avrei pensato ad un alano”.
(Woody Allen)

La scienza ha sconfitto molte malattie,
ha decifrato il codice genetico e ha perfino mandato l’uomo sulla luna,
ma se un ottantenne viene lasciato solo in una stanza con due conigliette diciottenni non succede niente di niente.
Perché i veri problemi non cambiano mai.
(Woody Allen)

Ho incontrato una bisessuale ma mi ha detto che non andavo bene per nessuno dei suoi desideri.
(Woody Allen)

In sogno, l’amore fra due persone è una cosa magnifica.
Se riesci a infilarti tra due persone giuste, però.
(Woody Allen)

“Vuoi esibirti in un atto sessuale con me?”.
“Esibirmi? Mi sa che non sono all’altezza di una vera e propria esibizione.
Possiamo però fare una prova in costume, se ti va”.
(Woody Allen)

“Hey, Laura, sei libera stasera?”.
“Mi spiace, Woody, vengono qui degli amici… Proiettiamo qualche filmetto spinto”.
“Ti serve una maschera?”.
(Woody Allen)

L’amore vero penetra nel profondo, il sesso è solo una questione di centimetri…
(Woody Allen)

Sì, mi ricordo le candele… mi ricordo che feci all’amore,
ma chissà perché non mi ricordo di te…
A meno che tu non fossi quella sotto di me.
(Woody Allen)

Ti ho tradito, ma solo a scopo terapeutico.
In fondo l’ho fatto per te.
Volevo sapere se riuscivo ancora ad avere orgasmi multipli.
(Woody Allen)

Vi ho visti voi tre: tu,
il tuo amante e il tuo diaframma.
(Woody Allen)

Fatto si sta, vedi, che, se ho imparato qualcosa da questa avventura,
ho imparato che – in fatto di sesso – certe cose sono belle perché sconosciute.
E, con la fortuna che mi ritrovo, probabilmente resteranno sempre tali, per me.
(Woody Allen)

E’ sporco il sesso? Certo, ma solo se è fatto bene.
(Woody Allen)

Certo che sono un medico… Anzi devo proprio andare.
Sai, tengo un corso sulla masturbazione… Se no, cominciano senza di me…
(Woody Allen)

Dovrei fare un lavoro per cui mi sentissi portato: non so,
come donare sperma per la fecondazione artificiale…
(Woody Allen)

Viviamo in una società troppo permissiva.
Mai in passato la pornografia aveva avuto tanta diffusione. E quei film sono così male illuminati!
(Woody Allen)

“Hai l’occasione di morire per la libertà”.
“La libertà è meravigliosa. Però, se sei morto, è un bell’handicap per la vita sessuale”.
(Woody Allen)

L’ultima volta che sono entrato in una donna è stato quando ho visitato la Statua della Libertà.
(Woody Allen)

Oggi sono più conosciuto: faccio cilecca con donne più belle.
(Woody Allen)

Penso a quella vecchia barzelletta, sapete, quella dove uno va dallo psichiatra e dice:
“Dottore, mio fratello è pazzo, crede di essere una gallina!”. E il dottore gli dice: “Perché non lo interna?”.
E quello risponde: “E poi a me le uova chi me le fa?”.
Beh, credo che corrisponda molto a quello che penso io dei rapporti uomo-donna:
e cioè che sono assolutamente irrazionali, e pazzi, e assurdi…
Ma credo che continuino perché la maggior parte di noi ha bisogno di uova.
(Woody Allen)

Anche da piccolo io mi buttavo sulle donne sbagliate.
Credo che sia questo, il mio problema. Quando la mamma mi portò a vedere Biancaneve, tutti quanti erano innamorati di Biancaneve. Io no. Io mi innamorai subito della Regina Cattiva.
(Woody Allen)

L’uomo impiega nove mesi ad uscire dalla donna…
e tutta la vita cerca di rientrarvi.
(Woody Allen)

Penso sempre che per il mio compleanno mi facciano una festa con una torta enorme da cui esce una donna nuda e gigantesca. Mi picchia e torna nella torta.
(Woody Allen)

Stavo pensando che devo avere qualcosa di storto,
perché non ho mai avuto una relazione con una donna che sia durata più di quella tra Hitler e Eva Braun.
(Woody Allen)

Ringrazio Dio di non avermi fatto nascere donna.
Avrei passato tutto il giorno a toccarmi le tette!
(Woody Allen)

Ho sognato di essere il collant di Ursula Andress.
(Woody Allen)

Cosa intende dire con la frase:
“Lei ha un corpo da clessidra e a me piacerebbe giocare con la sabbia?”.
(Woody Allen)

Cosa guardo di una donna?
Gli occhi. La bocca. I seni. Le gambe… Insomma, tutto.
Il particolare è ingannevole, meglio una panoramica generale.
(Woody Allen)

L’ultima donna che ho toccato è stata mia madre quando sono nato!
(Woody Allen)

Provo un intenso desiderio di tornare nell’utero … di chiunque.
(Woody Allen)

Accanto a me c’era una bionda conturbante che aumentava e diminuiva sotto una camicetta nera con una provocazione sufficiente a indurre la licantropia in un boy-scout.
(Woody Allen)

Lui: “La tua pelle è di una tale bellezza…”.
Lei: “Sì lo so, ne ho su tutto il corpo!”
(Woody Allen)

Le tue labbra dovrebbero stare al Louvre.
(Woody Allen)

Sei così bella che stento a tenere gli occhi sul tassametro!
(Woody Allen)

“Credo di essere mezza santa e mezza vacca”.
“Scelgo la metà che dà il latte”.
(Woody Allen)

Questi robot sono svelti e sempre pronti.
Io sono stato con donne che si muovevano meno.
(Woody Allen)

C’è poi… c’è quell’altra battuta – importante per me – attribuita a Groucho Marx… ma io credo che risalga a Freud, quando parla del motto di spirito e dei suoi rapporti con l’inconscio.
Dice… cito a memoria… dice… parafraso… dice: “Non accetterei mai di far parte di un circolo accettasse fra i suoi soci uno come me”.
Questa è la battuta chiave della mia vita d’adulto per quanto riguarda i miei rapporti con le donne.
(Woody Allen)

Ho capito che qualcosa cominciava a non andar bene tra me e mia moglie quando una volta, mentre facevamo l’amore, lei mi disse: “Caro, penso che sia arrivato il momento di dare un’imbiancata al soffitto e alle pareti!”.
(Woody Allen)

Il mio primo anno di matrimonio aveva preso una brutta piega.
Fu in parte per colpa mia se divorziammo. Tendevo a mettere mia moglie sotto un piedistallo.
(Woody Allen)

Durante la mia prima notte di nozze mia moglie, sul più bello, si è alzata in piedi per un’ovazione.
(Woody Allen)

Sono contrario ai rapporti prima del matrimonio;
fanno arrivare tardi alla cerimonia.
(Woody Allen)

Dovrei sposare W.? No, se non mi dirà le altre lettere del suo nome.
(Woody Allen)

La sola volta che Rifkin e sua moglie arrivarono ad un orgasmo simultaneo fu quando il giudice porse loro la sentenza di divorzio.
(Woody Allen)

Ellie: “Il nostro matrimonio non andava da nessuna parte”.
Val: “E da che parte vuoi che vadano i matrimoni? Dopo un pò stanno lì, e basta!”.
(Woody Allen)

Il timore della separazione.
E’ un interessante fenomeno psicologico. Una volta, da sposato, dovetti partire per Washington.
E benché fossi io che partivo, mi sentii male.
Invece, quando tornai diede di stomaco mia moglie.
(Woody Allen)

Ho incontrato la mia ex moglie in un ristorante e siccome sono un libertino mi sono avvicinato a lei fluttuando e le ho chiesto: “Che ne dici di tornare a casa e fare l’amore ancora una volta?”.
E lei mi ha risposto: “Sul mio cadavere!”.
Io allora ho replicato: “perché no, è come lo abbiamo sempre fatto”.
(Woody Allen)

“Sai una cosa? Presto avremo un bambino”.
“Scherzi?”. “No, avremo proprio un bambino: me l’ha detto il dottore, è sicuro.
Sarà il mio regalo per Natale”.
“Ma a me bastava una cravatta!”.
(Woody Allen)

L’uomo più felice che io conosca ha un accendino e una moglie, ed entrambi funzionano.
(Woody Allen)

Mia moglie è una persona veramente immatura.
L’altro giorno, per esempio, mentre mi facevo il bagno è entrata e, senza motivo, mi ha affondato tutte le ochette!
(Woody Allen)

Mia moglie si è presa la casa, la macchina, il conto in banca, e se mi sposerò di nuovo e avrò dei figli, si prenderà anche loro.
(Woody Allen)

Una auto-stoppista è spesso una giovane ragazza poco vestita che si trova sul vostro cammino quando siete con vostra moglie.
(Woody Allen)

Il mio corpo appartiene a mio marito,
ma quello che faccio dal collo in su è tutta un’altra storia.
(Woody Allen)

Con il mio ex-marito ci eravamo innamorati a prima vista.
Forse gli dovevo dare una seconda occhiata…
(Woody Allen)

A casa mia il capo sono io. Mia moglie è solo il “decision maker”.
(Woody Allen)

Io non voglio mai sposarmi: io voglio solamente divorziare.
(Woody Allen)

Quando fui rapito i miei genitori si diedero subito da fare.
Affittarono la mia stanza.
(Woody Allen)

Quando ero piccolo i miei genitori mi volevano così bene che misero nella culla un orsacchiotto vivo.
(Woody Allen)

“Qual è il suo problema più grave?”.
“Il fatto che i miei genitori non mi hanno mai amato”.
“Come fa ad esserne certo?”.
“Alla mia nascita si sono fatti indennizzare per l’assicurazione contro la grandine”.
(Woody Allen)

Mio padre aveva lavorato nella stessa azienda per dodici anni.
Poi lo licenziarono per sostituirlo con un computer grosso così. Fa tutto ciò che faceva mio padre, ma meglio.
La cosa più deprimente è che mia madre ha abbandonato la casa e ne ha comprato uno.
(Woody Allen)

Da bambino volevo un cane.
Ma i miei erano poveri. Così mi comprarono una formica.
(Woody Allen)

Quando ero piccolo, mia madre mi diceva sempre:
“Se uno sconosciuto ti avvicina, ti offre caramelle e ti invita a salire in macchina con lui, vacci!”
(Woody Allen)

Quand’ero piccolo i miei genitori hanno cambiato casa una decina di volte.
Ma io sono sempre riuscito a trovarli.
(Woody Allen)

Strano, nella mia famiglia nessuno ha mai tentato il suicidio, nessuno:
non era proprio il diversivo per il ceto medio, capisci?
Mia madre era troppo occupata a togliere al pollo lesso ogni parvenza di sapore per poter pensare di spararsi addosso o cose così…
(Woody Allen)

Avevo un buon rapporto, direi, con i miei genitori.
Di rado mi picchiavano. Anzi, credo che mi picchiarono, in effetti, una unica volta, durante l’infanzia.
Cominciarono a picchiarmi di santa ragione il 23 dicembre del 1942 e smisero nel ’44, a primavera inoltrata.
(Woody Allen)

La madre di Woody Allen: “La mia gioventù è stata senza tutto un seguito di traumi emotivi.
Sì, caro, tu sei stato un bambino prematuro.
Sei arrivato durante la mia vita terrena”.
(Woody Allen)

Mio fratello mi picchiava,
mia sorella picchiava mio fratello che mi picchiava,
mio padre picchiava mia sorella che picchiava mio fratello che mi picchiava,
mia madre picchiava mio padre che picchiava mia sorella che picchiava mio fratello che mi picchiava,
i vicini di casa picchiavano la mia famiglia che mi picchiava,
l’altro isolato picchiava i vicini di casa che picchiavano la mia famiglia che mi picchiava…
(Woody Allen)

Leonard Zelig veniva spesso picchiato dai genitori.
La famiglia Zelig abitava sopra a un bowling,
ma erano spesso gli avventori del bowling a protestare per il troppo rumore.
(Woody Allen)

Ci tengo molto al mio orologio.
Me l’ha venduto mio padre sul letto di morte!
(Woody Allen)

“Fallo per i nostri bambini”.
“Noi non abbiamo bambini”. “Allora fallo per i nostri genitori”.
“Neanche loro hanno bambini”.
(Woody Allen)

La sua famiglia è così povera che in casa non c’è neppure un tozzo di pane.
Benny è costretto a spalmare la marmellata sul giornale!
(Woody Allen)

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