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lunedì, Aprile 28, 2025
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Le più belle Frasi del Piccolo PrincipeRaccolta completa

Ma chi è questo Piccolo Principe?
Il Piccolo Principe, capolavoro mondiale della letteratura, è stato probabilmente il libro più famoso scritto da Antoine de Saint-Exupéry;scrittore e aviatore francese.
Fu pubblicato nel 1943 Reynal & Hitchcock che curò sia la versione in lingua inglese che quella in lingua francese.
La trama narra dell’incontro fantastico tra un pilota e un piccolo principe, che gli racconta alcuni aneddoti.
Il racconto è diventato famoso soprattutto per parlare con un linguaggio semplice, adatto anche ai più giovani, di tematiche filosofiche e sociologiche come il senso della vita, dell’amicizia e dell’amore.
La limpida sincerità del giovanissimo protagonista è un occhio incantato e puro sul “mondo dei grandi”.
in parole povere, si tratta di una favola poetica e filosofica per ragazzi ma adatta anche agli adulti.
Il Piccolo Principe percorre il mondo alla ricerca di amici, incontra l’autore nel deserto e gli racconta il suo itinerario in cui ogni tappa assume il valore simbolico di una lezione di vita.
Oggigiorno è diventato molto diffuso l’uso di alcune delle più belle frasi del Piccolo Principe,
tanto che se visitiamo i vari social network, troveremo moltissime frasi e citazioni tratte da questo racconto.
Di seguito troverete una raccolta completa>/em> con le più belle frasi del Piccolo Principe.
Buona lettura 😉






Frasi del Piccolo Principe

“Ecco il mio segreto. È molto semplice: non si vede bene che col cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi”.
(Il Piccolo Principe)

Devo pur sopportare qualche bruco se voglio conoscere le farfalle,
sembra che siano così belle.
(Il Piccolo Principe)

Addio – disse la volpe.
Ecco il mio segreto.
E’ molto semplice:
Non si vede bene che con il cuore.
L’essenziale e’ invisibile agli occhi.
(Il Piccolo Principe)

È molto più difficile giudicare se stessi che gli altri,
se riesci a giudicarti bene è segno che sei veramente un saggio.
(Il Piccolo Principe)

I grandi amano le cifre.
Quando voi gli parlate di un nuovo amico, mai si interessano alle cose essenziali.
Non si domandano mai: “Qual è il tono della sua voce?
Quali sono i suoi giochi preferiti? Fa collezione di farfalle?”
Ma vi domandano: “Che età ha? Quanti fratelli?
Quanto pesa? Quanto guadagna suo padre?”
Allora soltanto credono di conoscerlo.
(Il Piccolo Principe)

Tutti i grandi sono stati piccoli,
ma pochi di essi se ne ricordano.
(Il Piccolo Principe)

Se qualcuno ama un fiore, di cui esiste un solo esemplare in milioni e milioni di stelle,
questo basta per farlo felice quando lo si guarda.
(Il Piccolo Principe)

Sai..quando si è molto tristi si amano i tramonti.
(Il Piccolo Principe)

Quest’uomo, si disse il piccolo principe,
quest’uomo sarebbe disprezzato da tutti, dal re, dal vanitoso, dall’ ubriacone, dall’ uomo d’affari.
Tuttavia è il solo che non mi sembri ridicolo.
Forse perché si occupa di altro che non di se stesso.
(Il Piccolo Principe)

E’ il tempo che hai perduto per la tua rosa che ha fatto la tua rosa così importante.
(Il Piccolo Principe)

Le parole sono una fonte di malintesi.
(Il Piccolo Principe)

Che si tratti di una casa, delle stelle o del deserto,
quello che fa la loro bellezza è invisibile.
(Il Piccolo Principe)

Certo che ti farò del male.
Certo che me ne farai. Certo che ce ne faremo.
Ma questa è la condizione stessa dell’esistenza.
Farsi primavera, significa accettare il rischio dell’inverno.
Farsi presenza, significa accettare il rischio dell’assenza.
(Il Piccolo Principe)

Il Piccolo Principe fini sulla terra, nel bel mezzo del deserto.
“Dove sono gli uomini?” disse il Piccolo Principe;
“si é un pò soli nel deserto”.
“Si é soli anche con gli uomini” rispose il serpente.
(Il Piccolo Principe)

Gli adulti non capiscono mai niente da soli ed è una noia che i bambini siano sempre eternamente costretti a spiegar loro le cose.
(Il Piccolo Principe)

Amare non è guardarsi a vicenda, ma guardare nella stessa direzione!
(Il Piccolo Principe)

Non ho saputo capire niente allora!
Avrei dovuto giudicarlo dagli atti, non dalle parole.
(Il Piccolo Principe)

A che ti serve possedere le stelle?
chiese il Piccolo Principe all’uomo.
“Mi serve ad essere ricco”.
“E a che serve essere ricco?”.
“A comperare delle altre stelle se qualcuno ne trova”,
“Io”, disse il Piccolo Principe,
possiedo un fiore che innaffio tutti i giorni e possiedo tre vulcani dei quali spazzo il camino tutte le settimane.
E’ utile ai miei vulcani e al mio fiore che li possegga.
Ma tu non sei utile alle stelle’.
(Il Piccolo Principe)

Bisogna esigere da ciascuno quello che ciascuno può dare.
(Il Piccolo Principe)

E’ molto più difficile giudicare se stessi che gli altri.
(Il Piccolo Principe)

Quando tu guarderai il cielo, la notte, visto che io abiterò in una di esse,
visto che io riderò in una di esse, allora sarà per te come se tutte le stelle ridessero.
Tu avrai, tu solo, delle stelle che saranno ridere!
(Il Piccolo Principe)

Mi domando se le stelle sono illuminate perché ognuno possa un giorno trovare la sua.
(Il Piccolo Principe)

Il Piccolo Principe incontrò un mercante di pillole che calmavano la sete.
“Perché vendi questa roba?” chiese il Piccolo Principe.
“E’ una grossa economia di tempo” disse il mercante “gli esperti hanno fatto dei calcoli.
Si risparmiano 53 minuti alla settimana”.
“E che cosa se ne fa di questi 53 minuti?”
chiese perplesso il Piccolo Principe.
“Se ne fa quel che si vuole…”
rispose sicuro il mercante.
“Io” disse il Piccolo Principe “se avessi 53 minuti da spendere,
camminerei adagio,adagio verso la fontana”.
(Il Piccolo Principe)

Non ti chiedo miracoli o visioni, ma la forza di affrontare il quotidiano.
Preservami dal timore di poter perdere qualcosa della vita.
Non darmi ciò che desidero ma ciò di cui ho bisogno.
Insegnami l’arte dei piccoli passi.
(Il Piccolo Principe)

Sollevai il secchio fino alle sue labbra.
Bevette con gli occhi chiusi. Era dolce come una festa.
Quest’acqua era ben altra cosa che un alimento.
Era nata dalla marcia sotto le stelle.
Dal canto della carrucola, dallo sforzo delle mie braccia.
Faceva bene al cuore, come un dono.
(Il Piccolo Principe)

È molto semplice: non vedo bene che col cuore.
L’essenziale è invisibile agli occhi.
(Il Piccolo Principe)

Gli uomini? Ne esistono, credo, sei o sette.
Li ho visti molti anni fa. Ma non si sa mai dove trovarli.
Il vento li spinge qua e là.
Non hanno radici, e questo li imbarazza molto.
(Il Piccolo Principe)

Se tu vuoi bene ad un fiore che sta in una stella, è dolce, la notte, guardare il cielo.
Tutte le stelle sono fiorite.
(Il Piccolo Principe)

Gli uomini coltivano 5000 rose nello stesso giardino e non trovano quello che cercano.
E tuttavia quello che cercano potrebbe essere trovato in una sola rosa o in un po’ d’acqua.
Ma gli occhi sono ciechi.
Bisogna cercare col cuore!
(Il Piccolo Principe)

È il tempo che si è perduto per una persona a determinare la sua importanza.
(Il Piccolo Principe)

Guardavo, alla luce della luna,
quella fronte pallida, quegli occhi chiusi, quelle ciocche di capelli che tremavano al vento, e mi dicevo
Questo che io vedo non è che la scorza. Il più importante è invisibile.
(Il Piccolo Principe)

Gli uomini non hanno più tempo per conoscere nulla.
(Il Piccolo Principe)

Comprano dai mercati le cose già fatte. Ma siccome non esistono mercati di amici, gli uomini non hanno più amici. Se tu vuoi un amico addomesticami.
(Il Piccolo Principe)

Non gridò. Cadde dolcemente come cade un albero. Non fece neppure rumore sulla sabbia.
(Il Piccolo Principe)

Ma tu sei puro e vieni da una stella.
(Il Piccolo Principe)

E’ una follia odiare tutte le rose perché una spina ti ha punto,
abbandonare tutti i sogni perché uno di loro non si è realizzato, rinunciare a tutti i tentativi perché uno è fallito.
E’ una follia condannare tutte le amicizie perché una ti ha tradito,
non credere in nessun amore solo perché uno di loro è stato infedele,
buttare via tutte le possibilità di essere felici solo perché qualcosa non è andato per il verso giusto.
Ci sarà sempre un’altra opportunità,
un’altra amicizia, un altro amore, una nuova forza.
Per ogni fine c’è un nuovo inizio.
(Il Piccolo Principe)

Tutti i grandi sono stati piccoli, ma pochi di essi se ne ricordano.
(Il Piccolo Principe)

Se qualcuno ama un fiore, di cui esiste un solo esemplare in milioni e milioni di stelle,
questo basta a farlo felice quando lo guarda.
(Il Piccolo Principe)

Devo pur sopportare qualche bruco se voglio conoscere le farfalle, sembra che siano così belle.
(Il Piccolo Principe)

E’ il tempo che hai perduto per la tua rosa che ha reso la tua rosa così importante.
(Il Piccolo Principe)

Se tu vieni, per esempio, tutti i pomeriggi, alle quattro, dalle tre io comincerò ad essere felice.
Col passare dell’ora aumenterà la mia felicità.
Quando saranno le quattro, incomincerò ad agitarmi e ad inquietarmi;
scoprirò il prezzo della felicità!
Ma se tu vieni non si sa quando, io non saprò mai a che ora prepararmi il cuore…
Ci vogliono i riti.
(Il Piccolo Principe)

Gli uomini non hanno più tempo per conoscere nulla.
Comperano dai mercati le cose già fatte.
Ma siccome non esistono mercanti di amici, gli uomini non hanno amici.
Se tu vuoi un amico, addomesticami!
(Il Piccolo Principe)

Gli adulti non capiscono mai niente da soli ed è una noia che i bambini siano sempre eternamente costretti a spiegar loro le cose.
(Il Piccolo Principe)

In principio tu ti sederai un po’ lontano da me, così, nell’erba.
Io ti guarderò con la coda dell’occhio e tu non dirai nulla.
Le parole sono una fonte di malintesi.
Ma ogni giorno tu potrai sederti un po’ più vicino…
(Il Piccolo Principe)

La mia vita è monotona.
Io do la caccia alle galline, e gli uomini danno la caccia a me.
Tutte le galline si assomigliano, e tutti gli uomini si assomigliano.
E io mi annoio perciò. Ma se tu mi addomestichi, la mia vita sarà come illuminata.
Conoscerò un rumore di passi che sarà diverso da tutti gli altri.
Gli altri passi mi faranno nascondere sotto terra.
Il tuo, mi farà uscire dalla tana, come una musica.
(Il Piccolo Principe)

Se tu vuoi bene ad un fiore che sta in una stella,
è dolce, la notte, guardare il cielo.
Tutte le stelle sono fiorite.
(Il Piccolo Principe)

I grandi amano le cifre.
Quando voi gli parlate di un nuovo amico, mai si interessano alle cose essenziali.
Non si domandano mai: “Qual è il tono della sua voce?
Quali sono i suoi giochi preferiti? Fa collezione di farfalle?”
Ma vi domandano: “Che età ha? Quanti fratelli? Quanto pesa? Quanto guadagna suo padre?”
Allora soltanto credono di conoscerlo.
(Il Piccolo Principe)

A me resta il colore del grano.
(Il Piccolo Principe)

È molto più difficile giudicare se stessi che gli altri,
se riesci a giudicarti bene è segno che sei veramente un saggio.
(Il Piccolo Principe)

“Quando tu guarderai il cielo, la notte,
visto che io abiterò in una di esse, visto che io riderò in una di esse,
allora sarà per te come se tutte le stelle ridessero.
Tu avrai, tu solo, delle stelle che saranno ridere!”
E rise ancora.
“E quando ti sarai consolato (ci si consola sempre),
sarai contento di avermi conosciuto. Sarai sempre il mio amico.
Avrai voglia di ridere con me. E aprirai a volte la finestra, così, per piacere…
e i tuoi amici saranno stupiti di vederti ridere guardando il cielo.
Allora tu dirai” Sì, le stelle mi fanno ridere!
“E ti crederanno pazzo. T’avrò fatto un brutto scherzo…”
e rise ancora.
“Sarà come se t’avessi dato, invece delle stelle, mucchi di sonagli che sanno ridere…”
(Il Piccolo Principe)

Oh, piccolo principe, ho capito a poco a poco la tua piccola vita malinconica.
Per molto tempo tu non avevi avuto per distrazione che la dolcezza dei tramonti.
Ho appreso questo nuovo particolare il quarto giorno, al mattino, quando mi hai detto:
“Mi piacciono tanto i tramonti. Andiamo a vedere un tramonto…”
“Ma bisogna aspettare…”
“Aspettare che?”
“Che il sole tramonti…”
Da prima hai avuto un’aria molto sorpresa, e poi hai riso di te stesso e mi hai detto:
“Mi credo sempre a casa mia!…”
Infatti. Quando negli Stati Uniti è mezzogiorno tutto il mondo sa che il sole tramonta sulla Francia.
(Il Piccolo Principe)

Basterebbe poter andare in Francia in un minuto per assistere al tramonto.
Sfortunatamente la Francia è troppo lontana.
Ma sul tuo piccolo pianeta ti bastava spostare la tua sedia di qualche passo.
E guardavi il crepuscolo tutte le volte che volevi…
“Un giorno ho visto il sole tramontare quarantatré volte!”
E più tardi hai soggiunto:
“Sai… quando si è molto tristi si amano i tramonti…”
“Il giorno delle quarantatré volte eri tanto triste?”
Ma il piccolo principe non rispose.
(Il Piccolo Principe)

Quest’uomo, si disse il piccolo principe,
quest’uomo sarebbe disprezzato da tutti, dal re, dal vanitoso, dall’ ubriacone,
dall’ uomo d’affari. Tuttavia è il solo che non mi sembri ridicolo.
Forse perché si occupa di altro che non di se stesso.
(Il Piccolo Principe)

Amare non è guardarsi a vicenda, ma guardare nella stessa direzione!
(Il Piccolo Principe)

La mia vita è monotona. Io do la caccia alle galline,
e gli uomini danno la caccia a me.
Tutte le galline si assomigliano, e tutti gli uomini si assomigliano.
E io mi annoio perciò. Ma se tu mi addomestichi, la mia vita sarà come illuminata.
Conoscerò un rumore di passi che sarà diverso da tutti gli altri.
Gli altri passi mi faranno nascondere sotto terra.
Il tuo, mi farà uscire dalla tana, come una musica.
E poi, guarda! Vedi, laggiù in fondo, dei campi di grano?
Io non mangio il pane e il grano, per me, è inutile.
I campi di grano non mi ricordano nulla.
E questo è triste! Ma tu hai dei capelli color dell’oro, allora sarà meraviglioso quando mi avrai addomesticato.
Il grano, che è dorato, mi farà pensare a te. E amerò il rumore del vento nel grano…
Disse la volpe: ecco il mio segreto. È molto semplice: non vedo bene che col cuore.
L’essenziale è invisibile agli occhi.
(Il Piccolo Principe)

Gli uomini coltivano 5000 rose nello stesso giardino…
e non trovano quello che cercano… e tuttavia quello che cercano potrebbe essere trovato in una sola rosa o in un po’ d’acqua.
Ma gli occhi sono ciechi.
Bisogna cercare col cuore!
(Il Piccolo Principe)

Le più belle frasi di Mark TwainRaccolta completa

Le più belle frasi di Mark Twain

Mark Twain, nato in Florida il 21 aprile del del 1835 è lo pseudonimo di Samuel Langhorne Clemens che fu, oltre che un apprezzato scrittore, un’umorista, un’aforista, un docente e un filantropo statunitense.
Oltre a Mark Twain, Samuel era solito usare anche altri pseudonimi, il più noto dei quali fu “Sieur Louis de Conte” con cui firmò la celebre biografia di Giovanna d’Arco.
Nella gioventù, Samuel, lavorò diversi anni come pilota di battelli a vapore sul Mississippi e lo pseudonimo Mark Twain si pensa proprio che derivi da un slang dei marinai fluviali americani, per segnalare e dichiararer la profondità delle acque: by the mark, twain, ovvero, dal segno, due (sottinteso tese).
Questa frase indicava la profondità di sicurezza con cui potevano navigare i battelli, stimata, al tempo in due Tese (circa 3,7 metri).
La carriera di scrittore di Mark Twain iniziò dalla stesura di racconti umoristici, per trasformarsi col passare del tempo e dopo numerose e travagliate vicende personali, in un irriverente quanto severo cronista delle diverse sfaccettature della società americana del tempo. Sferzante contro ogni crudeltà ed ipocrisia  umana, non ché critico delle religioni Mark Twain era considerato da William Faulkner il “primo vero scrittore americano”.  
Morì il 21 aprile 1910. Visto che oggigiorno, le frasi di Twain, sono molto apprezzate dal pubblico giovane, queste citazioni e frasi vengono spesse divulgate nei social network e in vari slogan. 
Di seguito abbiamo realizzato una raccolta completa con le più belle frasi di Mark Twain.
Buona lettura 😉






Frasi di Mark Twain

Una bugia fa in tempo a viaggiare per mezzo mondo mentre la verità si sta ancora mettendo le scarpe.
(Mark Twain)

Tra vent’anni sarai più infastidito dalle cose che non hai fatto che da quelle che hai fatto. Perciò molla gli ormeggi, esci dal porto sicuro e lascia che il vento gonfi le tue vele. Esplora. Sogna. Scopri.
(Mark Twain)

Fai ogni giorno qualcosa che non ti piace: questa è la regola d’oro per abituarti a fare il tuo dovere senza fatica.
(Mark Twain)

Ognuno di noi è una luna: ha un lato oscuro che non mostra mai a nessuno.
(Mark Twain)

Il coraggio è resistenza alla paura e dominio della paura, ma non assenza di paura.
(Mark Twain)

Il ruolo di un amico è di trovarsi al nostro fianco quando abbiamo torto;
giacché tutti saranno al nostro fianco quando avremo ragione.
(Mark Twain)

Ci vogliono il tuo nemico e il tuo amico insieme per colpirti al cuore: il primo per calunniarti,
il secondo per venirtelo a dire.
(Mark Twain)

Il segreto del successo nella vita è fare della tua vocazione il tuo divertimento.
(Mark Twain)

Che strano, tutti parlano del tempo ma nessuno fa niente per cambiarlo.
(Mark Twain)

Di tutte le esperienze che vivi, prendi in considerazione soltanto la saggezza che contengono.
(Mark Twain)

Io non domando a che razza appartiene un uomo;
basta che sia un essere umano; nessuno può essere qualcosa di peggio.
(Mark Twain)

La gentilezza è il linguaggio che il sordo può sentire e il cieco può vedere.
(Mark Twain)

La civiltà è un illimitato moltiplicarsi di inutili necessità.
(Mark Twain)

Il fatto che l’uomo sappia distinguere il giusto dallo sbagliato prova la sua superiorità intellettuale sulle altre creature; ma il fatto che egli possa agire in modo sbagliato prova la sua inferiorità morale rispetto a qualsiasi creatura che non può farlo.
(Mark Twain)

La regola è perfetta:
in tutte le questioni di opinione i nostri avversari sono pazzi.
(Mark Twain)

Fai sempre ciò che è giusto: questo farà piacere ad alcuni e sorprenderà gli altri.
(Mark Twain)

Quando ti rendi conto che sei dalla parte della maggioranza, sappi che è ora di cambiare.
(Mark Twain)

Possiamo ottenere l’approvazione degli altri,
se agiamo bene e ci mettiamo d’impegno nello scopo; ma la nostra stessa approvazione vale mille volte di più.
(Mark Twain)

Stai lontano da chi tenta di frenare le tue ambizioni, le persone da poco lo fanno sempre, ma solo chi è veramente grande ti fa sentire che anche tu puoi diventare come lui.
(Mark Twain)

Se raccogliete un cane affamato e lo nutrirete non vi morderà. Ecco la differenza tra l’uomo ed il cane.
(Mark Twain)

Il pericolo non viene da quello che non conosciamo,
ma da quello che crediamo sia vero e invece non lo è.
(Mark Twain)

Un uomo non può stare bene davvero se non approva sé stesso.
(Mark Twain)

Un complimento è qualcosa che ti viene detto in faccia ma che nessuno direbbe mai alle tue spalle.
(Mark Twain)

Preoccuparsi per qualcosa è come pagare interessi su un debito che non sei nemmeno certo d’avere.
(Mark Twain)

Il coraggio è resistenza alla paura e dominio della paura, ma non assenza di paura.
(Mark Twain)

Il ruolo di un amico è di trovarsi al nostro fianco quando abbiamo torto;
giacché tutti saranno al nostro fianco quando avremo ragione.
(Mark Twain)

Ci vogliono il tuo nemico e il tuo amico insieme per colpirti al cuore: il primo per calunniarti, il secondo per venirtelo a dire.
(Mark Twain)

Il segreto del successo nella vita è fare della tua vocazione il tuo divertimento.
(Mark Twain)

Che strano, tutti parlano del tempo ma nessuno fa niente per cambiarlo.
(Mark Twain)

Di tutte le esperienze che vivi, prendi in considerazione soltanto la saggezza che contengono.
(Mark Twain)

Io non domando a che razza appartiene un uomo; basta che sia un essere umano;
nessuno può essere qualcosa di peggio.
(Mark Twain)

La gentilezza è il linguaggio che il sordo può sentire e il cieco può vedere.
(Mark Twain)

La civiltà è un illimitato moltiplicarsi di inutili necessità.
(Mark Twain)

Il fatto che l’uomo sappia distinguere il giusto dallo sbagliato prova la sua superiorità intellettuale sulle altre creature;
ma il fatto che egli possa agire in modo sbagliato prova la sua inferiorità morale rispetto a qualsiasi creatura che non può farlo.
(Mark Twain)

La regola è perfetta: in tutte le questioni di opinione i nostri avversari sono pazzi.
(Mark Twain)

Fai sempre ciò che è giusto: questo farà piacere ad alcuni e sorprenderà gli altri.
(Mark Twain)

Quando ti rendi conto che sei dalla parte della maggioranza, sappi che è ora di cambiare.
(Mark Twain)

Possiamo ottenere l’approvazione degli altri,
se agiamo bene e ci mettiamo d’impegno nello scopo; ma la nostra stessa approvazione vale mille volte di più.
(Mark Twain)

 Stai lontano da chi tenta di frenare le tue ambizioni,
le persone da poco lo fanno sempre, ma solo chi è veramente grande ti fa sentire che anche tu puoi diventare come lui.
(Mark Twain)

Se raccogliete un cane affamato e lo nutrirete non vi morderà.
Ecco la differenza tra l’uomo ed il cane.
(Mark Twain)

Il pericolo non viene da quello che non conosciamo, ma da quello che crediamo sia vero e invece non lo è.
(Mark Twain)

Un uomo non può stare bene davvero se non approva sé stesso.
(Mark Twain)

Un complimento è qualcosa che ti viene detto in faccia ma che nessuno direbbe mai alle tue spalle.
(Mark Twain)

Preoccuparsi per qualcosa è come pagare interessi su un debito che non sei nemmeno certo d’avere.
(Mark Twain)

Tra vent’ anni non sarete delusi delle cose che avete fatto ma da quelle che non avete fatto.
Allora levate l’ancora, abbandonate i porti sicuri, catturate il vento nelle vostre vele.
Esplorate. Sognate. Scoprite.
(Mark Twain)

I due giorni più importanti della tua vita sono quando nasci e quando capisci il perché sei nato.
(Mark Twain)

Ognuno di noi è una luna: ha un lato oscuro che non mostra mai a nessuno.
(Mark Twain)

Il segreto del successo nella vita è fare della tua vocazione il tuo divertimento.
(Mark Twain)

Scelgo il paradiso per il clima e l’inferno per la compagnia.
(Mark Twain)

Ho scoperto che non c’è alcun modo più sicuro,
per scoprire se la gente ci piace o la si odia, che viaggiare con loro.
(Mark Twain)

Il rumore non prova niente.
Spesso una gallina che ha semplicemente deposto un uovo schiamazza come se avesse deposto un asteroide.
(Mark Twain)

Le rughe dovrebbero semplicemente indicare il posto dove erano i sorrisi.
(Mark Twain)

State lontani dalle persone che cercano di sminuire le vostre ambizioni.
Le piccole persone lo fanno sempre, ma le persone davvero grandi vi fanno sentire che, anche voi, potete diventare grandi.
(Mark Twain)

Di tutti gli animali, l’uomo è l’unico che è crudele.
E’ l’unico che infligge dolore per il piacere di farlo.
(Mark Twain)

Se raccogliete un cane affamato e lo nutrirete non vi morderà.
Ecco la differenza tra l’uomo ed il cane.
(Mark Twain)

Tutto ciò di cui hai bisogno in questa vita è ignoranza e fiducia, poi il successo è assicurato.
(Mark Twain)

Non discutere mai con un idiota: ti trascina al suo livello e ti batte con l’esperienza.
(Mark Twain)

Una bugia fa in tempo a viaggiare per mezzo mondo mentre la verità si sta ancora mettendo le scarpe.
(Mark Twain)

Un banchiere è uno che ti presta il suo ombrello quando c’è il sole, ma lo rivuole indietro appena inizia a piovere.
(Mark Twain)

Il giornalista è colui che distingue il vero dal falso… e pubblica il falso.
(Mark Twain)

In una buona libreria si sente, in qualche modo misterioso, che si sta assorbendo in modo epidermico la saggezza contenuta in tutti i libri, senza nemmeno aprirli.
(Mark Twain)

Non permettere a nessuno di essere la tua priorità mentre permetti a te stesso di essere solo una delle sue scelte.
(Mark Twain)

Il posto giusto di un amico è di essere dalla tua parte quando sei nel torto.
Quasi tutti stanno dalla tua parte quando sei nel giusto.
(Mark Twain)

Il genere umano dispone di una sola arma veramente efficace: la risata.
(Mark Twain)

Smettere di fumare è la cosa più facile al mondo. Lo so perché l’ho fatto migliaia di volte.
(Mark Twain)

La verità è che gli uomini non pensano: pensano soltanto di pensare, mentre in realtà non pensano.
(Mark Twain)

La rabbia è un acido che può causare più danno al vaso che la contiene che a qualsiasi altra cosa sulla quale viene versata.
(Mark Twain)

In paradiso si va in virtù della grazia.
Se si andasse in base al merito, tu rimarresti fuori ed entrerebbe il tuo cane.
(Mark Twain)

Il fatto che l’uomo sappia distinguere il giusto dallo sbagliato prova la sua superiorità intellettuale sulle altre creature; ma il fatto che egli possa agire in modo sbagliato prova la sua inferiorità morale rispetto a qualsiasi creatura che non può farlo.
(Mark Twain)

Fai sempre ciò che è giusto. Accontenterai la la metà del genere umano e stupirai l’altra metà.
(Mark Twain)

Quando hai bisogno di un amico, è troppo tardi per fartene uno.
(Mark Twain)

Mai rimandare a domani ciò che puoi fare benissimo dopodomani.
(Mark Twain)

Ero morto da milioni di anni prima di nascere e questo fatto non mi ha mai minimamente infastidito.
(Mark Twain)

Fai ogni giorno qualcosa che non ti piace: questa è la regola d’oro per abituarti a fare il tuo dovere senza fatica.
(Mark Twain)

Le buone maniere consistono nel nascondere quanto bene pensiamo di noi stessi e quanto male degli altri.
(Mark Twain)

È meglio dare che ricevere, specialmente i consigli.
(Mark Twain)

Mi sono fatto una regola di non fumare mai quando sto dormendo, e di non astenermi mai quando sono sveglio.
(Mark Twain)

Ci sono tre cose che gli uomini possono fare con le donne: amarle, farle soffrire o trasformarle in letteratura.
(Mark Twain)

L’unico sport che ho praticato nella mia vita è andare ai funerali dei miei amici sportivi.
(Mark Twain)

Il senso morale ci insegna cos’ è giusto e come evitarlo… se impopolare.
(Mark Twain)

La salute mentale e la felicità sono una combinazione impossibile.
(Mark Twain)

La Bibbia ci rivela il carattere del nostro dio con esattezza e dettagli senza rimorso.
È forse la biografia più accusatoria che sia mai stata stampata. Al confronto rende Nerone un angelo.
(Mark Twain)

Molte persone sono preoccupate da quei passaggi delle Scritture che non capiscono, ma i passaggi che mi preoccupano sono quelli che capisco.
(Mark Twain)

La Bibbia è molto interessante. Contiene nobili poesie, favole argute, storie sanguinose, buoni principi morali, una miniera di oscenità e più di un migliaio di menzogne.
(Mark Twain)

E’ esistito un solo cristiano. L’hanno preso e crocifisso… subito.
(Mark Twain)

Di tutte le esperienze che vivi, prendi in considerazione soltanto la saggezza che contengono.
(Mark Twain)

Se non leggete i giornali non siete informati. Se leggete i giornali siete male informati.
(Mark Twain)

L’apprezzamento è bene, il complimento è bene, ma l’affetto quello è l’ultima e la più preziosa ricompensa che ogni uomo possa conquistarsi, sia col carattere che coi risultati.
(Mark Twain)

Ci vogliono il tuo nemico e il tuo amico insieme per colpirti al cuore:
il primo per calunniarti, il secondo per venirtelo a dire.
(Mark Twain)

Cerchiamo di non essere troppo esigenti:
è meglio possedere diamanti di seconda scelta che non possederne affatto.
(Mark Twain)

L’uomo è l’unico animale che arrossisce.
O che ne ha bisogno.
(Mark Twain)

Il cane è un gentiluomo. Spero di andare nel suo paradiso non in quello degli uomini.
(Mark Twain)

Il Lavoro consiste in qualsiasi cosa una persona sia costretta a fare,
mentre il Divertimento consiste in qualunque cosa quella stessa persona non sia affatto costretta a fare.
(Mark Twain)

È meglio tenere la bocca chiusa e lasciare che la gente pensi che tu sia uno stupido che aprirla e rimuovere ogni dubbio.
(Mark Twain)

L’istruzione: il percorso dall’ ignoranza arrogante alla miserabile incertezza.
(Mark Twain)

La religione è stata inventata quando il primo truffatore ha incontrato il primo sciocco.
(Mark Twain)

Non c’è nulla che si possa dire in risposta a un complimento.
Io stesso sono stato complimentato un gran numero di volte, e mi sono sempre sentito in imbarazzo:
ho sempre la sensazione che non abbiano detto abbastanza.
(Mark Twain)

Se dici sempre la verità non hai bisogno di ricordare ogni cosa.
(Mark Twain)

La gentilezza è la lingua che il sordo ascolta e il cieco vede.
(Mark Twain)

Non ho mai permesso che la scuola interferisse con la mia istruzione.
(Mark Twain)

Comprate terreni perché nessuno ne produce più.
(Mark Twain)

Se tutti fossero soddisfatti di sé stessi, non vi sarebbero eroi.
(Mark Twain)

I fatti non sono il nostro forte quando contempliamo noi stessi.
(Mark Twain)

Il miglior modo per stare allegri è cercare di rallegrare qualcun altro.
(Mark Twain)

L’unico modo di restare in salute è mangiare quello che non si vuole, bere quel che non piace, e fare quello che si preferirebbe evitare.
(Mark Twain)

Il fatto che l’uomo sappia distinguere tra il bene e il male dimostra la sua superiorità intellettuale rispetto alle altre creature;
ma il fatto che possa compiere azioni malvagie dimostra la sua inferiorità morale rispetto a tutte le altre creature che non sono in grado di compierle.
(Mark Twain)

La storia non si ripete, ma fa rima.
(Mark Twain)

Se gli animali potessero parlare, il cane sarebbe un tipo grossolano e senza peli sulla lingua.
Il gatto, invece, avrebbe il raro dono di non dire mai una parola di troppo.
(Mark Twain)

Un crimine che sia stato compiuto con perseveranza per un migliaio di secoli cessa di essere un crimine e diviene una virtù.
(Mark Twain)

In caso di dubbio dite la verità. Confonderà i vostri nemici e stupirà i vostri amici.
(Mark Twain)

In vita mia non ho mai compiuto un’azione virtuosa o di altro tipo di cui non mi sia pentito nell’ arco di 24 ore.
(Mark Twain)

La religione consiste di un insieme di cose che l’uomo medio pensa di credere e vorrebbe che fossero vere.
(Mark Twain)

Se Cristo fosse qui, c’è una cosa che non vorrebbe mai essere: un cristiano.
(Mark Twain)

La santa passione dell’Amicizia è di natura così dolce e salda e leale e duratura che durerà per tutta una vita, se non si chiede di prestare denaro.
(Mark Twain)

Mi sono fatto una regola di non fumare più di un sigaro alla volta.
(Mark Twain)

Gran parte della mia vita è stata spesa a preoccuparmi di cose che non sono mai accadute.
(Mark Twain)

Spesso il modo migliore per disinformare è raccontare la semplice verità.
(Mark Twain)

Questa è l’epitome della vita. La prima metà consiste nella capacità di godere senza averne la possibilità; la seconda nella possibilità senza la capacità.
(Mark Twain)

Non avevo il tempo di scrivere una breve lettera, così ho dovuto scriverne una lunga.
(Mark Twain)

Una delle differenze fondamentali fra un gatto e una bugia è che il gatto ha solo nove vite.
(Mark Twain)

L’uomo è una creatura fatta alla fine del lavoro di una settimana in cui Dio era stanco.
(Mark Twain)

Posso insegnare a chiunque come ottenere ciò che vuole dalla vita.
Il problema è che non riesco a trovare nessuno che sia in grado di dirmi ciò che vuole.
(Mark Twain)

Un complimento è qualcosa che ti viene detto in faccia ma che nessuno direbbe mai alle tue spalle.
(Mark Twain)

Imprechiamo finché possiamo. In paradiso non ci sarà permesso.
(Mark Twain)

Ciò che manca a Dio sono le convinzioni, la coerenza. Dovrebbe essere presbiteriano, cattolico o qualcos’ altro, non cercare di essere tutto.
(Mark Twain)

Il dolore può badare a se stesso, ma per capire il pieno valore della gioia bisogna avere qualcuno accanto con cui condividerla.
(Mark Twain)

Solo i presidenti, gli editori e le persone con i vermi intestinali hanno il diritto di usare il redazionale “noi”.
(Mark Twain)

La parola giusta può essere efficace, ma nessuna parola sarà mai efficace come una pausa al momento giusto.
(Mark Twain)

Una dozzina di complimenti falsi si sopporta meglio di un solo rimprovero sincero.
(Mark Twain)

Se la prima cosa che fai quando ti svegli al mattino è mangiare una rana viva, avrai la consapevolezza che niente di peggio potrà accaderti.
(Mark Twain)

L’irriverenza è la paladina della libertà e la sua unica difesa certa.
(Mark Twain)

La storia umana di ogni epoca è rossa di sangue, avvelenata di odio e macchiata di crudeltà, ma è solo dai tempi della Bibbia che queste caratteristiche non hanno avuto limiti.
(Mark Twain)

Non è vero che essere ricchi sia quella gran fortuna che dicono tutti.
Significa soltanto prendersela e prendersela, faticare e faticare e desiderare di continuo di essere morti.
(Mark Twain)

Io non domando mai a che razza appartenga un uomo;
tutto quel che mi basta sapere è che è un essere umano: non potrebbe essere niente di peggio.
(Mark Twain)

L’abitudine è l’abitudine, e non deve essere gettata fuori dalla finestra da nessuno;
ma persuasa a scendere le scale un gradino alla volta.
(Mark Twain)

Nulla è più triste a vedersi di un giovane pessimista, eccetto un vecchio ottimista.
(Mark Twain)

Un classico è qualcosa che tutti vorrebbero avere letto e nessuno vuole leggere.
(Mark Twain)

Ci sono tre cose che una donna è capace di fare con niente: un cappello, un’insalata e una scenata.
(Mark Twain)

Il tuono è grande, il tuono è impressionante; ma è un fulmine che fa il lavoro.
(Mark Twain)

Tale è la razza umana. A volte sembra un peccato che Noè e la sua gente non abbiano perso la nave.
(Mark Twain)

Viviamo tutti sotto la protezione di viltà che chiamiamo principi.
(Mark Twain)

Non andare in giro a dire che il mondo ti deve qualcosa.
Il mondo non ti deve nulla; era qui prima di te.
(Mark Twain)

Sii trascurato nei tuoi vestiti se necessario, ma mantieni l’anima in ordine.
(Mark Twain)

Buoni amici, buoni libri e una coscienza sonnacchiosa: questa è la vita ideale.
(Mark Twain)

Tra i piaceri di questo mondo, l’uomo maggiormente preferisce il rapporto sessuale, tanto da averlo escluso dal suo paradiso.
(Mark Twain)

Quando la gente non ci rispetta ne siamo violentemente offesi. Eppure, nessun uomo, in cuor suo, si rispetta molto.
(Mark Twain)

Dio così atroce nel Vecchio Testamento, così attraente nel Nuovo:
Jekyll e Hyde del racconto sacro.
(Mark Twain)

Usa la parola giusta, non il suo cugino di secondo grado.
(Mark Twain)

La storia della razza umana, e l’esperienza individuale di ciascuno di noi,
sono completamente punteggiate dall’ evidenza che una verità non è difficile da uccidere e che una menzogna ben detta è immortale.
(Mark Twain)

Siamo sempre più ansiosi di distinguerci per un talento che non possediamo, che essere apprezzati per i quindici talenti che possediamo.
(Mark Twain)

Preoccuparsi per qualcosa è come pagare interessi su un debito che non sei nemmeno certo d’avere.
(Mark Twain)

Il pericolo non viene da quello che non conosciamo, ma da quello che crediamo sia vero e invece non lo è.
(Mark Twain)

Concentrati di più sul tuo desiderio che sul tuo dubbio, e il sogno si prenderà cura di te.
(Mark Twain)

Dapprima Dio creò gli idioti.
Per fare pratica.
Poi creò i consigli scolastici.
(Mark Twain)

L’educazione è la difesa organizzata degli adulti contro la gioventù.
(Mark Twain)

Un uomo che ha un’idea nuova è uno svitato finché quell’ idea non ha successo.
(Mark Twain)

Il cavolfiore altro non è che la verza che ha studiato a Harvard.
(Mark Twain)

La differenza tra una parola quasi giusta e la parola giusta è davvero una grossa questione  è la differenza tra la lucciola e il lampo.
(Mark Twain)

La gente di solito usa le statistiche come un ubriaco i lampioni:
più per sostegno che per illuminazione.
(Mark Twain)

Che privilegio aveva Adamo.
Quando diceva una cosa buona sapeva che nessuno l’aveva mai detta prima.
(Mark Twain)

Tutto ciò che è umano è patetico.
La segreta fonte dell’Umorismo stesso non è la gioia, ma il dolore.
Non c’è umorismo in paradiso.
(Mark Twain)

La peggior solitudine è non essere a proprio agio con te stesso.
(Mark Twain)

L’uomo è pieno di contraddizioni: a casa sua esige di essere servito come in un albergo e, quand’ è in albergo, si secca se tutto non è come a casa sua.
(Mark Twain)

La regola è perfetta: in tutte le questioni di opinioni i nostri avversari sono pazzi.
(Mark Twain)

Pochi di noi sopportano la prosperità.
Quella degli altri, intendo.
(Mark Twain)

Meno ragioni esistono a giustificare un’usanza tradizionale e più diventa difficile sbarazzarsene.
(Mark Twain)

Il rivoluzionario di un secolo è il conservatore del successivo.
Il rivoluzionario inventa le idee. Quando le ha esaurite, il conservatore le fa sue.
(Mark Twain)

La prima cosa che un missionario insegna a un selvaggio è l’indecenza.
(Mark Twain)

Nessun immobile ha un valore permanente tranne la tomba.
(Mark Twain)

Questo è un pensiero solenne: morta, la carne del più nobile degli uomini è inferiore a quella degli animali.
(Mark Twain)

Per un essere umano essere invidiato è la più grande gioia.
(Mark Twain)

La coscienza è quella vocina interiore che ci avverte,
quando meno ce lo aspettiamo, che qualcuno ci sta guardando.
(Mark Twain)

Una mezza verità è la più vile delle menzogne.
(Mark Twain)

Dobbiamo essere grati perché esistono gli stupidi.
Se non fosse per loro il resto di noi non potrebbe avere successo.
(Mark Twain)

Migliaia di uomini di genio vivono e muoiono senza essere scoperti:
o da se stessi o dagli altri.
(Mark Twain)

Non tutti i cavalli sono nati uguali.
Alcuni sono nati per vincere.
(Mark Twain)

Il perdono è la fragranza che la violetta lascia sul calcagno che l’ha schiacciata.
(Mark Twain)

Un libro di successo non è fatto di ciò che c’è dentro di esso, ma di ciò che è rimasto fuori.
(Mark Twain)

Ci sono due casi nella vita di un uomo in cui egli non deve speculare in borsa:
quando non può permetterselo, e quando può.
(Mark Twain)

Quando tutti cercano l’oro, è un buon momento per mettersi nel commercio di pale e piccozze.
(Mark Twain)

Il viaggio è fatale al pregiudizio, al bigottismo e alla ristrettezza mentale.
(Mark Twain)

Se il desiderio di uccidere e l’opportunità di uccidere venissero sempre insieme, chi sfuggirebbe alla forca?
(Mark Twain)

Se in paradiso non posso fumare sigari, non ci andrò.
(Mark Twain)

In certe circostanze, una bestemmia fornisce un sollievo negato anche dalla preghiera.
(Mark Twain)

Gesù morì per salvare gli uomini… cosa di poco conto per un immortale,
e comunque non ne salvò molti.
(Mark Twain)

Sforzandoci, possiamo facilmente imparare a sopportare le avversità – soprattutto,
quelle di un altro.
(Mark Twain)

Sono un democratico solo per principio, ma non per istinto  nessuno lo è.
Senza dubbio alcuni dicono di esserlo, ma questo mondo è tristemente votato alla menzogna.
(Mark Twain)

Nulla è stato creato invano, ma la mosca ci è andata vicino.
(Mark Twain)

La battuta è il matrimonio improvviso di idee che prima della loro unione non avevano nessuna percezione della loro relazione.
(Mark Twain)

E’ più facile ingannare la gente che convincerla che è stata ingannata.
(Mark Twain)

Solitamente mi ci vogliono tre settimane per preparare un valido discorso improvvisato.
(Mark Twain)

Tutte le scoperte della medicina si possono ricondurre alla breve formula:
l’acqua bevuta moderatamente, non è nociva.
(Mark Twain)

Dovremmo fare attenzione nel trarre da un’esperienza solo la saggezza che vi è contenuta – e fermarci lì, altrimenti faremmo come il gatto che si siede su una piastra rovente.
Non si sederà mai più su una piastra rovente – e questo è un bene, ma non si sederà mai più nemmeno su una piastra fredda.
(Mark Twain)

Non separarti dalle illusioni.
Quando se ne saranno andate, può darsi che tu ci sia ancora, ma avrai cessato di vivere.
(Mark Twain)

Alcuni riveriscono le gerarchie, alcuni gli eroi, alcuni il potere, altri Dio e di questi ideali discutono senza riuscire a trovare un accordo, ma tutti riveriscono il denaro.
(Mark Twain)

Ogni volta che sei portato a scrivere “molto”, sostituiscilo con una parolaccia; il tuo editore la cancellerà e lo scritto sarà comunque come dovrebbe essere.
(Mark Twain)

La verità è potente e prevarrà. Non vi è nulla da ridire su questo, solo che non è così.
(Mark Twain)

Nessuno è tanto volgare quanto le persone estremamente sofisticate.
(Mark Twain)

Il letto è il posto più pericoloso del mondo: vi muore l’ottanta per cento della gente.
(Mark Twain)

Le parole non dette sono un capitale.
Si può investirlo o sperperarlo.
(Mark Twain)

Ci siamo detti che non c’era una casa migliore della zattera, dopo tutto.
Tutti gli altri posti sono così stretti e chiusi, ma la zattera no.
Sulla zattera ti senti libero, tranquillo e felice.
(Mark Twain)

La verità è il bene più prezioso che possediamo, per questo dovremo farne economia.
(Mark Twain)

Quando ricordiamo che siamo tutti matti i misteri scompaiono e la vita diventa comprensibile.
(Mark Twain)

Il fatto di credere senza difficoltà che le religioni degli altri siano pura follia,
mi induce a credere che lo sia anche la mia.
(Mark Twain)

Ci sono molti capri espiatori per i nostri peccati,
ma il più popolare è la provvidenza.
(Mark Twain)

Fai soldi e l’intero mondo cospirerà per chiamarti gentiluomo.
(Mark Twain)

Fate sempre la cosa giusta. Gratificherete alcuni, e stupirete gli altri.
(Mark Twain)

L’invidia è la chiave; presente ed evidente in tutta la storia di Dio.
È la sostanza del suo temperamento, la base del suo carattere.
[…] La paura che se Adamo ed Eva avessero mangiato il frutto dell’Albero della conoscenza sarebbero diventati «come Dio» scatenò la sua invidia al punto di sconvolgergli la ragione,
sicché fu incapace di trattare quelle povere creature con giustizia e carità,
e non seppe nemmeno astenersi da un comportamento crudele e criminale verso i loro innocenti discendenti.
(Mark Twain)

Ci sono sostanzialmente due tipi di persone. Le persone che realizzano delle cose,
e le persone che pretendono di averle realizzate. Il primo gruppo è meno affollato.
(Mark Twain)

Non è cosa saggia soffiare sul fuoco di una calunnia, a meno che tenendolo vivo, non se ne traggano dei grossi vantaggi. Sono poche le calunnie che resistono al logorio del silenzio.
(Mark Twain)

La vita, la libertà o la proprietà di nessun uomo sono al sicuro,
mentre il legislatore sta legiferando.
(Mark Twain)

Ogni razza decide da sé che cosa è indecente. La natura non conosce indecenze.
E’ l’uomo a inventarle.
(Mark Twain)

Gli esseri umani sani ed intelligenti sono come tutti gli altri esseri umani, e nascondono al mondo le loro reali opinioni private con cautela e diligenza mentre ne forniscono di fittizie a loro vantaggio per l’uso generale.
(Mark Twain)

Se fosse possibile incrociare l’uomo con il gatto, la razza umana ne uscirebbe migliorata ma quella felina si deteriorerebbe.
(Mark Twain)

C’è chi non è capace di mentire. Io invece sì ma non lo faccio. I miei principi sono più elevati e nobili.
(Mark Twain)

Una delle prove dell’immortalità dell’anima è che tantissimi vi hanno creduto.
Tantissimi hanno anche creduto che il mondo fosse piatto.
(Mark Twain)

Non mi piace il lavoro anche se è qualcun altro a farlo.
(Mark Twain)

Dovremmo essere grati sia per il matrimonio sia per la morte:
il primo ci promette la felicità; la seconda ce la garantisce con certezza.
(Mark Twain)

Non esistono diversi tipi di vanità, esistono solo tipi diversi di abilità nel dissimularla.
(Mark Twain)

La censura è dire a un uomo adulto che non può mangiare una bistecca perché un neonato non ha i denti.
(Mark Twain)

Non è vero che i mariti, appena vedono una bella donna, dimenticano di essere sposati.
Al contrario: proprio in quei momenti se lo ricordano dolorosamente.
(Mark Twain)

Parlando di patriottismo, che frode è; è una parola che commemora sempre un furto.
Non esiste un metro di terreno al mondo che non rappresenti l’espulsione e la ri-espulsione di una lunga serie di successivi proprietari.
(Mark Twain)

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In un discorso, ciò che è essenziale non sono le informazioni ma l’eloquenza.
(Mark Twain)

È bene cominciare a vivere poveri, è bene cominciare a vivere ricchi: tutti e due i modi sono salutari.
Ma cominciare poveri con la prospettiva di diventare ricchi!
Chi non l’ha provata non può immaginare quale maledizione essa sia.
(Mark Twain)

La gratitudine è un debito che di solito si va accumulando come succede per i ricatti: più paghi più te ne chiedono.
(Mark Twain)

Dio ha inventato l’uomo perché era deluso della scimmia.
(Mark Twain)

Molti bambini delle scuole pubbliche sembrano conoscere solo due date: 1492 e il 4 di luglio;
e di norma essi non sanno cosa è successo in entrambi gli eventi.
(Mark Twain)

La folla è la cosa più miserabile che c’è.
(Mark Twain)

Supporre è bene, ma scoprire è meglio.
(Mark Twain)

La coscienza si piglia più spazio di tutti gli organi vitali, eppure non serve a un cacchio.
(Mark Twain)

La civiltà è la moltiplicazione illimitata di necessità non necessarie.
(Mark Twain)

Non mi importa un fico secco di un uomo che sa compitare una parola in una sola direzione.
(Mark Twain)

La familiarità genera il disprezzo… e i bambini.
(Mark Twain)

Noi due insieme copriamo tutta la conoscenza, lui sa tutto ciò che può essere conosciuto, e io conosco il resto.
(Mark Twain)

Tutte le religioni pubblicano Bibbie contro Satana, e dicono le cose più oltraggiose su di lui, ma non ascoltiamo mai la sua versione.
(Mark Twain)

Pochi peccatori vengono salvati dopo i primi venti minuti di un sermone.
(Mark Twain)

Se l’uomo avesse creato l’uomo, si vergognerebbe della propria opera.
(Mark Twain)

Se uno è incapace d’ingannare se stesso è probabile che sia incapace d’ingannare gli altri.
(Mark Twain)

Ricordate quel venerabile proverbio: i bambini e gli sciocchi dicono sempre la verità. La conseguenza logica è ovvia: gli adulti e i saggi non la dicono mai.
(Mark Twain)

Le idee bisognerebbe lasciarle sempre in cielo; non ce n’è una che, scendendo sulla terra, non vada a fare una capatina al bordello.
(Mark Twain)

L’uomo è convinto di essere il beniamino del Creatore, crede che il Creatore sia orgoglioso di lui e persino che lo ami, che abbia una vera passione per lui, che vegli la notte per ammirarlo (pensate un po’!), che lo protegga e lo tenga lontano dalle sventure. Prega il Creatore, e crede che egli lo ascolti.
(Mark Twain)

È curioso che il coraggio fisico sia così comune nel mondo e il coraggio morale così raro.
(Mark Twain)

Ci sono parecchie valide difese dalla tentazione, ma la più sicura è la viltà.
(Mark Twain)

I vestiti fanno l’uomo. Le persone nude hanno scarsa influenza o non ne hanno del tutto sulla società.
(Mark Twain)

È nobile essere buoni, ma è più nobile insegnare agli altri ad essere buoni, ed è meno faticoso.
(Mark Twain)

Il pubblico è il solo critico la cui opinione valga davvero qualcosa.
(Mark Twain)

Sii virtuoso e diventerai eccentrico.
(Mark Twain)

I fatti sono ostinati, ma le statistiche sono più flessibili.
(Mark Twain)

La fama è un vapore, la popolarità un incidente;
l’unica certezza terrena è l’oblio.
(Mark Twain)

Per prima cosa dovete avere ben chiari i fatti;
così potrete distorcerli come vi pare.
(Mark Twain)

La vita sarebbe infinitamente più felice se nascessimo a ottanta anni e ci avvicinassimo gradualmente ai diciotto.
(Mark Twain)

Un inglese è una persona che fa le cose perché sono state fatte prima.
Un americano è una persona che fa le cose perché non sono mai state fatte prima.
(Mark Twain)

Niente ha bisogno di essere cambiato quanto le abitudini degli altri.
(Mark Twain)

Un uomo è accolto in chiesa per ciò in cui crede e ne è scacciato per ciò che sa.
(Mark Twain)

I migliori di noi preferirebbero piuttosto essere popolari che avere ragione.
(Mark Twain)

Un uomo che non legge buoni libri non ha alcun vantaggio rispetto a quello che non sa leggere.
(Mark Twain)

È meglio meritare degli onori e non averli che averli e non meritarli.
(Mark Twain)

Promettere di non fare una cosa è il modo più sicuro perché a uno venga una voglia matta di farla.
(Mark Twain)

Noi siamo pecore discrete, aspettiamo di vedere dove si reca il pastore, e poi andiamo col pastore.
(Mark Twain)

Adamo era semplicemente un essere umano, e questo spiega tutto.
Non voleva la mela per amore della mela. La voleva soltanto perché era proibita.
Lo sbaglio fu di non proibirgli il serpente; perché allora avrebbe mangiato il serpente.
(Mark Twain)

Conformismo: l’istinto naturale a cedere passivamente a quel vago qualcosa riconosciuto come autorità.
(Mark Twain)

E’ nella nostra natura essere conformisti. E’ una forza a cui non molti riescono a opporsi con successo.
Qual’è la sua origine? L’esigenza innata di auto-approvazione.
(Mark Twain)

I miei libri sono come l’acqua, quelli dei grandi talenti sono vino. (Fortunatamente) tutti bevono acqua.
(Mark Twain)

C’è gente tanto brava da scrivere due libri contemporaneamente: il primo e l’ultimo.
(Mark Twain)

Accade spesso che chi non sa dire bugie se ne ritenga il miglior giudice.
(Mark Twain)

Il cristiano attribuisce al Creatore tutte le caratteristiche di un mascalzone,
e giunge poi alla conclusione che un mascalzone e un padre sono la stessa cosa!
(Mark Twain)

Istruzione: ciò che rivela al saggio e nasconde allo stupido, i limiti delle loro vaste conoscenze.
(Mark Twain)

Il primo di Aprile è il giorno in cui ci ricordiamo cosa siamo negli altri 364 giorni dell’anno.
(Mark Twain)

Ottobre: questo è uno dei mesi particolarmente pericolosi per investire in azioni.
Altri mesi pericolosi sono Luglio, Gennaio, Settembre, Aprile, Novembre, Maggio, Marzo, Giugno, Dicembre, Agosto e Febbraio.
(Mark Twain)

Il golf è rovinare una bella passeggiata.
(Mark Twain)

Un uomo con una nuova idea non è tranquillo finché non la realizza.
(Mark Twain)

Non ho potuto partecipare al funerale, ma ho mandato una bella lettera dicendo che lo approvo.
(Mark Twain)

Quando avevo quattordici anni, mio padre era così ignorante che facevo fatica a sopportare la sua presenza attorno.
Quando ho compiuto ventun anni, ero stupito da quanto il vecchio avesse imparato in sette anni.
(Mark Twain)

Ogni uomo dovrebbe avere un ampio cimitero in cui seppellire le colpe dei suoi amici.
(Mark Twain)

Nessun dolore dal quale siamo afflitti può essere definito infimo:
in base alle leggi eterne della proporzione, un bambino che smarrisce la sua bambola e un re che smarrisce la sua corona sono eventi delle stesse dimensioni.
(Mark Twain)

Alcune persone pensano che l’onestà sia sempre la tattica migliore.
È una superstizione. A volte, la mera impressione di onestà vale sei volte tanto.
(Mark Twain)

Le persone ignoranti pensano che sia il rumore che i gatti fanno mentre combattono che sia così insopportabile, ma non è così; è la grammatica nauseabonda che usano.
(Mark Twain)

Fai attenzione quando leggi libri di medicina.
Potresti morire per un errore di stampa.
(Mark Twain)

La giovinezza è splendida. Peccato sprecarla con i giovani.
(Mark Twain)

Siamo fatti tutti allo stesso modo: quando conosciamo qualcosa,
non proviamo che disprezzo per quelli che non la conoscono.
(Mark Twain)

Ci sono molte cose divertenti al mondo: una di queste è l’idea concepita dall’ uomo bianco di essere meno selvaggio degli altri selvaggi.
(Mark Twain)

Parte del segreto del successo nella vita è mangiare ciò che ti piace e lasciare che il cibo se la sbrighi da solo quando è dentro.
(Mark Twain)

In Parigi mi guardavano allibiti quando parlavo loro in francese;
non sono mai riuscito a far comprendere a quegli idioti la loro lingua.
(Mark Twain)

Perché spendere del denaro per ricostruire il vostro albero genealogico?
Fate della politica e se ne prenderanno carico i vostri avversari.
(Mark Twain)

Il ‘caso’ è stato il più grande degli inventori.
(Mark Twain)

L’opera più nobile di Dio? L’uomo. Chi lo ha scoperto? L’uomo.
(Mark Twain)

Scoperta dell’America. Certo, è stato bellissimo trovare l’America;
ma perderla sarebbe stato ancora più bello.
(Mark Twain)

La scorsa settimana ho dichiarato che questa donna era la donna più brutta che abbia mai visto.
Da allora ho ricevuto una visita di sua sorella ed ora desidero ritrattare la mia dichiarazione.
(Mark Twain)

Mia madre ha avuto un sacco di guai con me, ma penso che le siano piaciuti.
(Mark Twain)

Purtroppo, quando si finisce in prigione, si scopre che ci sono canaglie anche lì, come dappertutto.
(Mark Twain)

Molte cose piccole sono diventate grandi con un appropriato uso della pubblicità.
(Mark Twain)

Chiunque abbia vissuto abbastanza da capire cosa sia la vita, sa quale profondo debito di gratitudine dobbiamo ad Adamo, il primo grande benefattore della nostra razza.
Egli portò nel mondo la morte.
(Mark Twain)

Il martirio copre una moltitudine di peccati.
(Mark Twain)

Io sono nato modesto; non dappertutto, ma a macchie.
(Mark Twain)

La parola giusta può essere efficace, ma nessuna parola è tanto efficace quanto un silenzio al momento giusto.
(Mark Twain)

Con sottile ironia nobilitiamo Dio con l’appellativo di Padre, pur sapendo bene che un padre come lui lo impiccheremmo, se riuscissimo a catturarlo.
(Mark Twain)

Se volessimo capire in cosa consiste davvero la razza umana, dovremmo solo osservarla in tempo di elezioni.
(Mark Twain)

L’inverno più freddo che abbia mai trascorso fu un estate a San Francisco.
(Mark Twain)

Perché ci rallegriamo a una nascita e ci addoloriamo a un funerale?
Perché non siamo noi la persona in questione.
(Mark Twain)

Se si mettono le cose nelle giuste proporzioni,
è meglio essere un giovane scarabeo che un vecchio uccello del paradiso.
(Mark Twain)

Fede è credere ciò che sai che non è così.
(Mark Twain)

È per bontà divina che nel nostro paese abbiamo queste tre cose indicibilmente preziose:
la libertà di parola, la libertà di coscienza, e la prudenza di non praticare mai nessuna di esse.
(Mark Twain)

Per quanto riguarda l’aggettivo, se sei nel dubbio cancellalo.
(Mark Twain)

Non essere mai arrogante con gli umili, senza essere umile con gli arroganti.
(Mark Twain)

Non c’è senso a farsi otto chilometri a piedi per pescare quando si può essere altrettanto sfortunati sotto casa.
(Mark Twain)

Non è saggio usare la morale nei giorni feriali;
così succede che poi la troviamo in disordine la domenica.
(Mark Twain)

Gli dei non offrono alcuna ricompensa per l’intelletto.
Nessuno di loro ha mai dimostrato di esserne minimamente interessato.
(Mark Twain)

Gli uomini erano pessimi soggetti e, poiché non sapeva come correggerli, Dio decise saggiamente di distruggerli.
Questa è la sola idea illuminata ed elevata che la Bibbia gli attribuisca, e la sua reputazione sarebbe stata garantita per l’eternità se soltanto egli avesse saputo rimanervi fedele e attuarla.
(Mark Twain)

Ogni persona è un libro, ogni anno un capitolo.
(Mark Twain)

Se desiderate infliggere una punizione perfida e crudele a un giovane, obbligatelo a tenere un diario ogni anno.
(Mark Twain)

L’umorismo è una gran cosa, è quello che ci salva. Non appena spunta, tutte le nostre irritazioni, tutti i nostri risentimenti scivolano via, e al posto loro sorge uno spirito solare.
(Mark Twain)

Un uomo illustre dovrebbe far attenzione alle sue ultime parole…
scriversele su un pezzo di carta e farle giudicare dai suoi amici.
Certo non dovrebbe lasciare una cosa del genere all’ ultima ora della sua vita.
(Mark Twain)

“Spiacente di deludervi, ma la notizia della mia morte è grossolanamente esagerata”.
Telegramma dalle Bermuda all’ Associated Press, dopo aver appreso che era stato pubblicato il suo necrologio.
(Mark Twain)

Non è bello che tutti si debba pensare allo stesso modo,
è la differenza di opinioni quella che rende possibili le corse dei cavalli.
(Mark Twain)

È stato meraviglioso scoprire l’America, ma sarebbe stato ancor più meraviglioso ignorarla.
(Mark Twain)

Possiamo ottenere l’approvazione degli altri,
se agiamo bene e ci mettiamo d’impegno nello scopo; ma la nostra stessa approvazione vale mille volte di più.
(Mark Twain)

Il lavoro consiste in qualsiasi cosa il corpo sia obbligato a fare…
Giocare consiste in qualsiasi cosa che il corpo non sia obbligato a fare.
(Mark Twain)

Le più belle frasi di Anna MagnaniRaccolta completa

Anna Magnani (N. il 7 /03/ 1908- M. 26 /09/ 1973 a Roma).
Debuttò sul palcoscenico nel 1926 e, agli inizi del 1930, entrò ad essere parte del mondo cinematografico italiano.
Diventò famosa con il film del 1945, dal titolo “Roma città aperta” del regista Roberto Rossellini. Nel 1954, con la sua interpretazione nel film “La rosa tatuata” vinse  un Oscar come migliore attrice protagonista. Attrice di fama internazionale, simbolo del cinema italiano; rimane, assieme ad Aldo Fabrizi e Alberto Sordi, una delle icone romane di cinematografica del XX secolo.
E noi oggi vogliamo ricordarla con alcune delle sue frasi e più belle su vita, amore, amicizia e carriera.
In questa categoria troverete una raccolta di alcune delle più belle frasi di Anna Magnani.

“Non togliermi neppure una ruga. Le ho pagate tutte care.”
(Anna Magnani)

“L’importante è non avere le grinze al cervello. Quelle in faccia prima o poi t’aspettano al varco.”
(Anna Magnani)

“Le donne come me si attaccano soltanto agli uomini con una personalità superiore alla loro. E io non ho mai trovato un uomo con una personalità capace di minimizzare la mia. Ho sempre trovato uomini… come definirli? Carucci. Si piange anche per quelli carucci, intendiamoci, ma sono lacrime di mezza lira.”
(Anna Magnani)

“I tempi felici sono brevi. A sommarne gli attimi in una vita, non fanno una settimana.
Eppure la vita è bella lo stesso.”
(Anna Magnani)

“Nun c’è niente de più bello de na persona in rinascita. Quanno s’ariarza dopo na caduta, dopo na tempesta e ritorna più forte e bella de prima. Con qualche cicatrice in più ner core sotto la pelle, ma co la voglia de stravorge er monno, anche solo co un sorriso.”
(Anna Magnani)

“Io avrei dovuto fare la madre e Sofia mia figlia. Avremmo fatto ridere il mondo intero! La Loren fare la parte di Rosetta! La gente si sarebbe aspettata che lei avesse violentato i marocchini e non il contrario.”
(Anna Magnani)

“Le grandi passioni non esistono: sono fantasie dei bugiardi. Esistono solo i piccoli amori che possono durare poco o a lungo.”
(Anna Magnani)

“Ho dentro di me tante figure, tante donne, duemila donne. Ho solo bisogno di incontrarle. Devono essere vere, ecco tutto.”
(Anna Magnani)

“Ho capito che ero nata attrice. Avevo solo deciso di diventarlo nella culla, tra una lacrima di troppo e una carezza di meno. Per tutta la vita ho urlato con tutta me stessa per questa lacrima, ho implorato questa carezza. Se oggi dovessi morire, sappiate che ci ho rinunciato. Ma mi ci sono voluti tanti anni, tanti errori.”
(Anna Magnani)

“Le grandi passioni non esistono: sono fantasie dei bugiardi. Esistono solo i piccoli amori che possono durare poco oppure a lungo.”
(Anna Magnani)

“Non so se sono un’attrice, una grande attrice o una grande artista. Non so se sono capace di recitare. Ho dentro di me tante figure, tante donne, duemila donne. Ho solo bisogno di incontrarle. Devono essere vere, ecco tutto.”
(Anna Magnani)






“Ho capito che ero nata attrice. Avevo solo deciso di diventarlo nella culla, tra una lacrima di troppo e una carezza di meno. Per tutta la vita ho urlato con tutta me stessa per questa lacrima, ho implorato questa carezza. Se oggi dovessi morire, sappiate che ci ho rinunciato. Ma mi ci sono voluti tanti anni, tanti errori.”
(Anna Magnani)

“ Il fatto è che le donne come me si attaccano soltanto agli uomini con una personalità superiore alla loro: e io non ho mai trovato un uomo con una personalità capace di minimizzare la mia. Ho trovato sempre uomini, come definirli? carucci. Dio: si piange anche per quelli carucci, intendiamoci, ma sono lacrime di mezza lira. Incredibile a dirsi, il solo uomo per cui non ho pianto lacrime di mezza lira resta mio marito: Goffredo Alessandrini. L’unico, fra quanti ne ho conosciuti, che mi stimi senza riserve e al quale sia affezionata. Certo non furono rose e fiori anche con lui. Lo sposai che ero una ragazzina e finché fui sua moglie ebbi più corna di un canestro di lumache.”
(Anna Magnani)

“È così ingiusto morire, dal momento che siamo nati.”
(Anna Magnani)

“L’importante è non avere le grinze al cervello. Quelle in faccia prima o poi t’aspettano al varco.”
(Anna Magnani)

“Ce metti una vita a piacerti, e poi arrivi alla fine e te rendi conto che te piaci.Che te piaci perchè sei tu, e perché per piacerti c’hai messo na vita intera: la tua. Ce metti una vita intera per accorgerti che a chi dovevi piacè, sei piaciuta… e a chi no, mejo così. Anche se lo ammetto, è più raro trovà un uomo a cui piaci, che te piace, che beccà uno ricco sfondato a Porta Portese!
Ce metti na vita per contà i difetti e riderce sopra, perché so belli, perché so i tuoi. Perché senza tutti quei difetti, e chi saresti? Nessuno.
Quante volte me sò guardata allo specchio e me so vista brutta, terrificante.
Co sto nasone, co sti zigomi e tutto il resto. E quando la gente me diceva pe strada “bella Annì! Anvedi quanto sei bona!” io nun capivo e tra me e me pensavo “bella de che?”.
Eppure, dopo tanti anni li ho capiti.
C’ho messo na vita intera per piacermi.
E adesso, quando me sento dì “bella Annì, quanto sei bona!”, ce rido sopra come na matta e lo dico forte, senza vergognarmi, ad alta voce “Anvedi a sto cecato!”
(Anna Magnani)

Le più belle frasi di Madre Teresa Di CalcuttaRaccolta completa

Madre Teresa di Calcutta (N. 26/08/1910 – M. 05/09/1997) è  è stata una religiosa albanese alla nascita, poi naturalizzata indiana, di fede cattolica, Madre Teresa è stata la fondatrice della congregazione religiosa delle Missionarie della carità. Il suo lavoro instancabile tra le vittime della povertà di Calcutta l’ha resa una delle persone più famose al mondo e le valse numerosi riconoscimenti, tra cui il Premio Nobel per la Pace nel 1979. Ogni giorno, qualcuno cita le frasi  più belle Madre Teresa di Calcutta, su social e media, la sua presenza è sempre costante anche dopo la sua scomparsa, tutti in qualche modo, la mantengono in vita riportando le sue parole.
In questa categoria abbiamo realizzato una raccolta completa con le più belle frasi, citazioni, aforismi e poesie di Madre Teresa di Calcutta, con alcuni inediti in lingua italiana.
Sono un inno alla gioia, all’ amore, alla gentilezza, alla compassione e all’ umiltà.






Frasi di Madre Teresa Di Calcutta

Essere rifiutati è la peggiore malattia che un esser umano possa provare.
(Madre Teresa di Calcutta)

La santità non consiste nel fare cose straordinarie. Essa consiste nell’ accettare, con un sorriso, quello che Gesù ci manda.
(Madre Teresa di Calcutta)

Quando tu non hai niente, allora hai tutto.
(Madre Teresa di Calcutta)

Cosa puoi fare per promuovere la pace nel mondo? Vai a casa e ama la tua famiglia.
(Santa Madre Teresa di Calcutta)

Dio ha creato ciascuno essere umano, in vista di una cosa più grande:
amare ed essere amato.
(Santa Madre Teresa di Calcutta)

Se qualcuno ti resta accanto nei momenti peggiori, allora merita di essere con te nei momenti migliori.
(Madre Teresa di Calcutta)

Quello che noi facciamo è solo una goccia nell’ oceano, ma se non lo facessimo l’oceano avrebbe una goccia in meno.
(Madre Teresa di Calcutta)

C’è chi crede che tutto gli sia dovuto, ma non è dovuto niente a nessuno. Le cose si conquistano con dolcezza e utilità.
(Madre Teresa di Calcutta)

Se giudichi le persone, non avrai tempo per amarle.
(Madre Teresa di Calcutta)

Quanto meno abbiamo, più diamo. Sembra assurdo, però questa è la logica dell’amore.
(Madre Teresa di Calcutta)

L’uomo è irragionevole, illogico, egocentrico. Non importa: amalo.
(Santa Madre Teresa di Calcutta)

Non esiste povertà peggiore che non avere amore da dare.
Una vita non vissuta per gli altri non è una vita.
(Santa Madre Teresa di Calcutta)

Le persone sono irrealistiche, illogiche ed egocentriche.
Le amo comunque.
(Santa Madre Teresa di Calcutta)

Nel nostro servizio non contano i risultati,
ma quanto amore mettiamo in ciò che facciamo.
(Santa Madre Teresa di Calcutta)

L’amore è l’unica risposta alla solitudine.
(Santa Madre Teresa di Calcutta)

Non cercare la gioia nei beni di consumo,
perché questo ti costerà caro.
(Santa Madre Teresa di Calcutta)

Se solo un piccolo bimbo infelice sarà reso felice dall’amore di Gesù non sarà valsa la pena di dare tutto per questo?
(Santa Madre Teresa di Calcutta)

Per raggiungere il cuore delle persone dobbiamo agire:
l’amore si dimostra si mostra con i fatti. La realtà è più avvincente dell’idea astratta.
(Santa Madre Teresa di Calcutta)

Quello che noi facciamo è solo una goccia nell’oceano,
ma se non lo facessimo l’oceano avrebbe una goccia in meno.
(Santa Madre Teresa di Calcutta)

Non aspettare che arrivino i leader.
Fallo da solo, persona per persona.
(Santa Madre Teresa di Calcutta)

Per raggiungere il cuore delle persone dobbiamo agire:
l’amore si dimostra si mostra con i fatti.
(Santa Madre Teresa di Calcutta)

L’orgoglio annienta ogni cosa.
(Santa Madre Teresa di Calcutta)

La lebbra del mondo occidentale è la solitudine.
Perdonate e chiedete di essere perdonati; scusate invece di accusare.
(Santa Madre Teresa di Calcutta)

Nel mondo le persone possono apparire diverse o avere una religione,
un’istruzione o una posizione diverse, ma sono tutte uguali.
Sono persone da amare, hanno tutte fame d’amore.
(Santa Madre Teresa di Calcutta)

Non sorprendetevi o non preoccupatevi dei fallimenti degli altri,
piuttosto Guardate e trovate il bene in ciascuno, perché ciascuno di noi è creato, a immagine di Dio.
(Santa Madre Teresa di Calcutta)

Nel mondo si porta la pace con l’amore e non con la forza.
Non abbiate timore di amare sino alla sofferenza, poiché è il modo in cui Gesù ha amato.
(Santa Madre Teresa di Calcutta)

Anche se non apro bocca posso parlarvi con gli occhi per mezz’ora buona.
Guardandovi negli occhi posso dirvi se nel vostro cuore c’è pace oppure no.
Ci sono persone che irradiano gioia e nei loro occhi si scorge la purezza.
(Santa Madre Teresa di Calcutta)

Cerca di non giudicare gli altri.
Se giudichi gli altri, non stai dando nessun amore.
(Santa Madre Teresa di Calcutta)

Dio non pretende da me che abbia successo.
Dio mi chiede di essere fedele.
(Santa Madre Teresa di Calcutta)

Ho scoperto un paradosso: che se ami finché ti fa male,
poi non esiste più dolore, ma solo più amore.
(Santa Madre Teresa di Calcutta)

Il male mette le radici quando un uomo comincia a pensare di essere migliore degli altri.
(Madre Teresa di Calcutta)

Il giorno più bello? Oggi
L’ostacolo più grande? La paura
La cosa più facile? Sbagliarsi
L’errore più grande Rinunciare
La radice di tutti i mali? L’egoismo
La distrazione migliore? Il lavoro
La sconfitta peggiore? Lo scoraggiamento
I migliori professionisti? I bambini
Il primo bisogno? Comunicare
La felicità più grande? Essere utili agli altri
Il mistero più grande? La morte
Il difetto peggiore? Il malumore
La persona più pericolosa? Quella che mente
Il sentimento più brutto? Il rancore
Il regalo più bello? Il perdono
Quello indispensabile? La famiglia
La rotta migliore? La via giusta
La sensazione più piacevole? La pace interiore
L’accoglienza migliore? Il sorriso
La miglior medicina? L’ottimismo
La soddisfazione più grande? Il dovere compiuto
La forza più grande? La fede
La cosa più bella del mondo? L’amore.
(Madre Teresa di Calcutta)

Cosa puoi fare per promuovere la pace nel mondo? Vai a casa e ama la tua famiglia.
(Madre Teresa di Calcutta)

Qual è la peggiore sconfitta? Scoraggiarsi!
Quali sono i migliori insegnanti? I bambini!
(Madre Teresa di Calcutta)

Io posso fare cose che non tu non puoi, tu puoi fare cose che io non posso. Insieme possiamo fare grandi cose.
(Madre Teresa di Calcutta)

Ama la vita e amala seppure non ti da ciò che potrebbe, amala anche se non è come tu la vorresti, amala quando nasci e ogni volta che stai per morire. Non amare mai senza amore, non vivere mai senza vita.
(Madre Teresa di Calcutta)

Non dobbiamo permettere a nessuno di allontanarsi dalla nostra presenza, senza sentirsi migliore e più felice.
(Madre Teresa di Calcutta)

La vita è un’opportunità, coglila.
La vita è bellezza, ammirala.
La vita è beatitudine, assaporala.
La vita è un sogno, fanne una realtà.
La vita è una sfida, affrontala.
La vita è un dovere, compilo.
La vita è un gioco, giocalo.
La vita è preziosa, abbine cura.
La vita è una ricchezza, conservala.
La vita è amore, godine.
La vita è un mistero, scoprilo.
La vita è una promessa, adempila.
La vita è tristezza, superala.
La vita è un inno, cantalo.
La vita è una lotta, vivila.
La vita è una gioia, gustala.
La vita è una croce, abbracciala.
La vita è un’avventura, rischiala.
La vita è pace, costruiscila.
La vita è felicità, meritala.
La vita è vita, difendila.
(Madre Teresa di Calcutta)

Non possiamo parlare finché non ascoltiamo. Quando avremo il cuore colmo, la bocca parlerà, la mente penserà.
(Madre Teresa di Calcutta)

La gioia è assai contagiosa. Cercate, perciò, di essere sempre traboccanti di gioia dovunque andiate.
(Madre Teresa di Calcutta)

Trova il tempo..
Trova il tempo di pensare.
Trova il tempo di pregare.
Trova il tempo di ridere. È la fonte del potere. È il più grande potere sulla Terra. È la musica dell’anima.
Trova il tempo per giocare.
Trova il tempo per amare ed essere amato.
Trova il tempo di dare È il segreto dell’eterna giovinezza È il privilegio dato da Dio La giornata è troppo corta per essere egoisti.
Trova il tempo di leggere.
Trova il tempo di essere amico.
Trova il tempo di lavorare E’ la fonte della saggezza. E’ la strada della felicità. E’ il prezzo del successo.
Trova il tempo di fare la carità E’ la chiave del Paradiso.
(Iscrizione trovata sul muro della Casa dei Bambini di Calcutta.)

Prometti a te stesso di parlare di bontà, bellezza, amore a ogni persona che incontri; di far sentire a tutti i tuoi amici che c’è qualcosa di grande in loro; di guardare al lato bello di ogni cosa e di lottare perché il tuo ottimismo diventi realtà.
(Madre Teresa di Calcutta)






Non capiremo mai abbastanza quanto bene è capace di fare un sorriso.
(Madre Teresa di Calcutta)

Non so come sarà il cielo, ma so che quando si muore e arriva il momento in cui Dio ci giudicherà, lui non chiederà, “Quante cose buone hai fatto nella tua vita?”, e piuttosto chiederà, “Quanto amore hai messo in quello che hai fatto?”
(Madre Teresa di Calcutta)

Se non abbiamo pace, è perché abbiamo dimenticato che apparteniamo gli uni agli altri.
(Madre Teresa di Calcutta)

L’uomo è irragionevole, illogico, egocentrico
NON IMPORTA, AMALO
Se fai il bene, ti attribuiranno secondi fini egoistici
NON IMPORTA, FA’ IL BENE
Se realizzi i tuoi obiettivi, troverai falsi amici e veri nemici
NON IMPORTA, REALIZZALI
Il bene che fai verrà domani dimenticato
NON IMPORTA, FA’ IL BENE
L’onestà e la sincerità ti rendono vulnerabile
NON IMPORTA, SII FRANCO ED ONESTO
Quello che per anni hai costruito può essere distrutto in un attimo
NON IMPORTA, COSTRUISCI
Se aiuti la gente, se ne risentirà
NON IMPORTA, AIUTALA
Da al mondo il meglio di te, e ti prenderanno a calci
NON IMPORTA, DA IL MEGLIO DI TE.
(Madre Teresa di Calcutta)

Sono come una piccola matita
nelle Sue mani, nient’altro.
È Lui che pensa.
È Lui che scrive.
La matita non ha nulla
a che fare con tutto questo.
La matita deve solo
poter essere usata.
(Madre Teresa di Calcutta)

Ieri non è più, domani non è ancora. Non abbiamo che il giorno d’oggi. Cominciamo.
(Madre Teresa di Calcutta)

Quando ho fame, mandami qualcuno da sfamare. E quando ho sete, mandami qualcuno che ha bisogno di bere. Quando ho freddo, mandami qualcuno da scaldare. E quando sono triste, mandami qualcuno a cui dare conforto.
(Madre Teresa di Calcutta)

Tieni sempre presente che la pelle fa le rughe, i capelli diventano bianchi, i giorni si trasformano in anni.
Però ciò che é importante non cambia; la tua forza e la tua convinzione non hanno età. Il tuo spirito è la colla di qualsiasi tela di ragno.
Dietro ogni linea di arrivo c’è una linea di partenza.
Dietro ogni successo c’è un`altra delusione.
Fino a quando sei viva, sentiti viva.
Se ti manca ciò che facevi, torna a farlo.
Non vivere di foto ingiallite… insisti anche se tutti si aspettano che abbandoni.
Non lasciare che si arrugginisca il ferro che c’è in te.
Fai in modo che invece che compassione, ti portino rispetto.
Quando a causa degli anni non potrai correre, cammina veloce.
Quando non potrai camminare veloce, cammina. Quando non potrai camminare, usa il bastone. Però non trattenerti mai!
(Madre Teresa di Calcutta)

L’amore, per essere vero, deve costar fatica, deve far male, deve svuotarci del nostro io.
(Madre Teresa di Calcutta)

Non esiste povertà peggiore che non avere amore da dare.
(Madre Teresa di Calcutta)

Il vero amore deve far sempre male. Deve essere doloroso amare qualcuno, doloroso lasciare qualcuno. Potresti dover morire per lui. Quando ci si sposa si rinuncia a ogni cosa per amarsi reciprocamente. La madre dà la vita a suo figlio e soffre molto. Solo allora si ama sinceramente. La parola amore è così mal interpretata e abusata.
(Madre Teresa di Calcutta)

Mai viaggiare più veloce di quanto il tuo angelo custode possa volare.
(Madre Teresa di Calcutta)

Una vita non vissuta per gli altri non è una vita.
(Madre Teresa di Calcutta)






È necessaria l’infelicità per capire la gioia,
il dubbio per capire la verità,
la morte per comprendere la vita.
Perciò affronta e abbraccia la tristezza quando viene.
(Madre Teresa di Calcutta)

Questi sono i modi con cui possiamo mettere in pratica l’umiltà:
parlare il meno possibile di noi stessi;
rifiutare di immischiarci negli affari degli altri;
evitare la curiosità;
accettare allegramente le contraddizioni e le correzioni; passare sopra agli errori altrui;
accettare insulti e offese;
accettare di venir disprezzati, dimenticati e non amati; non cercare di essere particolarmente prediletti e ammirati;
rispondere con gentilezza anche se provocati;
non calpestare mai la dignità di nessuno;
cedere alla discussione, anche se si ha ragione;
scegliere sempre ciò che è più difficile.
(Madre Teresa di Calcutta)

Non aspettare di finire l’ università, di innamorarti, di trovare lavoro, di sposarti di avere dei figli e di vederli sistemati, di perdere dieci chili… che arrivi il venerdì sera o la domenica mattina, la primavera, l’ estate, l’ autunno o l’ inverno.. non c’è momento migliore di questo per essere felice. Donati interamente a Dio. Egli si servirà di te per compiere grandi cose a condizione che tu creda più nel suo amore che nella tua fragilità.
(Madre Teresa di Calcutta)

Le persone sono irrealistiche, illogiche ed egocentriche. Le amo comunque.
(Madre Teresa di Calcutta)

Parla loro con tenerezza. Lascia che ci sia gentilezza sul tuo volto, nei tuoi occhi, nel tuo sorriso, nel calore del nostro saluto. Abbi sempre un sorriso allegro. Non dare solo le tue cure, ma dai anche il tuo cuore.
(Madre Teresa di Calcutta)

Non tutti possiamo fare grandi cose, ma possiamo fare piccole cose con grande amore.
Amare deve essere naturale, come respirare.
(Madre Teresa di Calcutta)

Essere non amati, non voluti, dimenticati. È questa la grande povertà, peggio di non avere niente da mangiare.
(Madre Teresa di Calcutta)

L’amore è l’unica risposta alla solitudine.
(Madre Teresa di Calcutta)

L’orgoglio annienta ogni cosa.
(Madre Teresa di Calcutta)

La lebbra del mondo occidentale è la solitudine.
(Madre Teresa di Calcutta)

Io so che Dio non mi dà nulla che non possa gestire. Spero solo che non si fidi troppo di me.
(Madre Teresa di Calcutta)

Sappiamo che se vogliamo amare veramente,dobbiamo imparare a perdonare.
Perdonate e chiedete di essere perdonati;
scusate invece di accusare.
La riconciliazione avviene per prima cosa in noi stessi, non con gli altri.
Inizia da un cuore puro.
(Madre Teresa di Calcutta)

Anche se non apro bocca, posso parlarvi con gli occhi per una mezz’ ora buona.. Guardandovi negli occhi posso dire se nel vostro cuore C’è pace oppure no. Ci sono persone che irradiano gioia, e nei loro occhi si vede la purezza. E vogliamo la calma della mente, osserviamo il silenzio degli occhi. Usate i vostri occhi per pregare meglio.
(Madre Teresa di Calcutta)

La strada più veloce e sicura verso la gentilezza è la parola: usatela per far del bene agli altri. Se pensate bene degli altri, parlerete anche bene, degli altri. La violenza della parola è reale: più acuminata di qualsiasi coltello, ferisce e crea un’amarezza tale che solo la grazia di Dio può giudicare.
(Madre Teresa di Calcutta)

Più ci saranno gocce d’acqua pulita, più il mondo risplenderà di bellezza.
(Madre Teresa di Calcutta)

Non è tanto quello che facciamo, ma quanto amore mettiamo nel farlo. Non è tanto quello che diamo, ma quando amore mettiamo nel dare.
(Madre Teresa di Calcutta)

Non si è nudi solo per la mancanza di vestiti, la nudità è la perdita della dignità umana, la perdita della meravigliosa virtù della purezza, così bistrattata ai nostri giorni.
(Madre Teresa di Calcutta)

E’ necessario che comprendiamo i poveri, perchè non esiste solo la povertà materiale, ma anche la povertà spirituale, più dura e profonda, che si annida anche nel cuore degli uomini colmi di ricchezze.
(Madre Teresa di Calcutta)

Non guardo le masse, ma le singole persone. Se guardassi le masse non inizierei mai.
Abbiamo il potere di essere in Paradiso già da ora, di essere felici con Lui in questo momento, se amiamo come lui ci ama, se aiutiamo come Lui ci aiuta, se doniamo come Egli dona, se serviamo come Egli serve…
(Madre Teresa di Calcutta)

La fame d’amore è molto più difficile da rimuovere che la fame di pane.
(Madre Teresa di Calcutta)






Uno delle più grandi malattie del nostro tempo è quello di essere nessuno per nessuno.
(Madre Teresa di Calcutta)

L’aborto è il più grande distruttore della pace perché, se una madre può uccidere il suo stesso figlio, cosa impedisce che io uccida te e tu uccida me? Non c’è più nessun ostacolo.
(Madre Teresa di Calcutta)

Credo che nessuno di noi conosca la fame, ma un giorno me la insegnò una bambina. La trovai per strada, mi accorsi che aveva fame e le diedi un pezzo di pane, ma lei ne mangiava una briciola per volta. Io le dissi di mangiarlo serenamente, ma lei mi rispose: ‘ho paura, perché quando finirà io avrò di nuovo fame.
(Madre Teresa di Calcutta)

Non accontentiamoci di dare solo del denaro. Il denaro non è sufficiente. Vorrei che ci fossero più persone ad offrire le loro mani per servire ed i loro cuori per amare.
(Madre Teresa di Calcutta)

Ciò che conta non è fare molto, ma mettere molto amore in ciò che si fa.
(Madre Teresa di Calcutta)

Preferirei fare errori nella gentilezza e nella compassione che i miracoli nella cattiveria e durezza.
(Madre Teresa di Calcutta)

Le parole gentili possono essere brevi e facili da pronunciare, ma il loro eco è davvero infinito.
(Madre Teresa di Calcutta)

Oggi la gente ha fame d’amore, ha fame di comprendere l’amore più grande che è l’unica risposta alla solitudine e all’ estrema miseria. Ecco perché possiamo andare nei paesi ricchi dove nessuno ha fame di pane e vedere la gente che soffre in maniera terribile per la solitudine, la disperazione, l’impotenza, la mancanza di prospettive.
(Madre Teresa di Calcutta)

Non è abbastanza dire: «Io amo Dio». Io devo amare anche il mio prossimo. Nelle Scritture San Giovanni dice che è bugiardo colui che dice di amare Dio ma non ama il suo prossimo. Come si può amare Dio, che non si vede, se non si ama il proprio prossimo che si vede, che si tocca, con il quale si vive? E usa una parola molto grossa, «bugiardo». È una di quelle parole che spaventa quando le si legge, eppure è proprio la verità.
(Madre Teresa di Calcutta)

La fede che passa all’ azione diventa amore, e l’amore che si trasforma in azione diventa servizio.
(Madre Teresa di Calcutta)

La gioia è molto contagiosa; quindi, siate sempre pieni di gioia.
(Madre Teresa di Calcutta)

Il frutto del silenzio è la preghiera
Il frutto della preghiera è la fede
Il frutto della fede è l’amore
Il frutto dell’amore è il servizio
Il frutto del servizio è la pace.
(Madre Teresa di Calcutta)

Non preoccuparti di numeri. Aiuta una persona alla volta e inizia sempre con la persona più vicina a te.
(Madre Teresa di Calcutta)

L’amore è un frutto che matura in ogni stagione ed è sempre alla portata di ogni mano.
(Madre Teresa di Calcutta)

Cercare di infondere nei cuori dei vostri figli l’amore per la casa. Fate in modo che desiderino ardentemente stare con la propria famiglia. Molti peccati si potrebbero evitare se la nostra gente amasse davvero la propria casa.
(Madre Teresa di Calcutta)

Le nostre anime devono essere come un cristallo trasparente attraverso il quale si può scorgere Dio.
(Madre Teresa di Calcutta)

La perdita di un certo pudore e la perdita della purezza sono le cause profonde della decadenza del mondo.
(Madre Teresa di Calcutta)

Se non avete esperienza, chiedete. Non c’è nessuna vergogna nel chiedere, ma non pretendete di conoscere ciò che non conoscete.
(Madre Teresa di Calcutta)

Spesso si vedono fili elettrici, piccoli o grossi, nuovi e vecchi, dei cavi costosi e a buon mercato; da soli sono inutili e, finchè non passa la corrente non si ha luce. Il filo siamo noi, la corrente è Dio. Noi abbiamo la possibilità di permettere alla corrente di passare attraverso di noi e di utilizzarci per produrre la luce nel mondo, oppure possiamo rifiutare di essere usati e consentire così alle tenebre di diffondersi.
(Madre Teresa di Calcutta)

Quando una persona ti ferisce, non irritarti, ma pensa solo che dietro quel comportamento c’è una incapacità di amare, dovuta alla presenza di una ferita, di una mancanza d’amore, così perdonerai e pregherai per quella persona senza portare rancore.
(Madre Teresa di Calcutta)

Dovreste conoscere quello che vuole dire povertà, forse la nostra gente ha molti beni materiali, forse ha tutto, ma credo che se guardiamo nelle nostre case, vediamo quanto è difficile talvolta trovare un sorriso e un sorriso è il principio dell’amore. Allora incontriamoci con un sorriso perché il sorriso è il principio dell’amore e una volta che abbiamo cominciato l’un l’altro ad amarci, diviene naturale fare qualcosa per gli altri.
(Madre Teresa di Calcutta)

Morire è tornare a casa; eppure la gente ha paura di quello che può capitare, e allora non vogliono morire. Se nella morte non si vede alcun mistero, allora non si ha paura di morire. C’è però anche il dubbio di coscienza: «Forse avrei potuto fare meglio». Quasi sempre, si muore come si è vissuto. La morte altro non è che continuazione della vita, completamento della vita. È il corpo umano che si arrende. Ma il cuore e l’anima vivono per sempre. Non muoiono. Ogni religione crede nell’ eternità, in un’altra vita. Questa vita non ha una fine definitiva: quelli che credono che la vita finisca per sempre temono la morte. Se a questa gente si spiegasse bene che la morte altro non è che tornare nella casa di Dio, non ci sarebbe più paura della morte.
(Madre Teresa di Calcutta)

L’amore non vive di parole, né può essere spiegato a parole.
(Madre Teresa di Calcutta)

Quando tu non hai niente, allora tu hai tutto.
(Madre Teresa di Calcutta)

Non dimenticherò mai il giorni in cui,
camminando per una strada di Londra,
vidi un uomo seduto, che sembrava terribilmente solo.
Andai verso di lui, gli presi la mano e la strinsi.
Lui allora esclamò: “dopo tanto tempo, sento finalmente il calore di una mano umana”.
Il suo viso s’illuminò.
Sentiva che c’era qualcuno che teneva a lui.
Capii che un’azione così piccola poteva dare tanta gioia.
(Santa Madre Teresa di Calcutta)

Non accontentiamoci di dare solo del denaro.
Il denaro non è sufficiente.
(Santa Madre Teresa di Calcutta)

Vorrei che ci fossero più persone ad offrire le loro mani per servire ed i loro cuori per amare.
(Santa Madre Teresa di Calcutta)

Le ricchezze possono soffocare se non sono utilizzate nel modo giusto,
che si tratti di ricchezze materiali o spirituali.
(Santa Madre Teresa di Calcutta)

Il vero amore deve far sempre male.
Deve essere doloroso amare qualcuno, doloroso lasciare qualcuno.
Potresti dover morire per lui.
Quando ci si sposa si rinuncia a ogni cosa per amarsi reciprocamente.
La madre dà la vita a suo figlio soffre molto.
Solo allora si ama sinceramente.
(Santa Madre Teresa di Calcutta)

La parola amore è così mal interpretata e abusata.
(Santa Madre Teresa di Calcutta)

Il male mette le radici quando un uomo comincia a pensare di essere migliore degli altri.
(Santa Madre Teresa di Calcutta)

Se avrete occhi per vedere, troverete Calcutta in tutto il mondo.
Le strade di Calcutta conducono alla porta di ogni uomo.
So che magari vorreste fare un viaggio a Calcutta, ma è più facile amare le persone lontane.
Non è sempre facile amare le persone che ci vivono accanto.
La felicità è un percorso, non una destinazione.
(Santa Madre Teresa di Calcutta)

Ognuno di questi poveri è Gesù sotto mentite spoglie.
(Madre Teresa di Calcutta)

La gioia è una rete di amore in cui si possono prendere le anime.
(Madre Teresa di Calcutta)

La più grande scienza nel mondo, in cielo e in terra, è l’amore.
(Madre Teresa di Calcutta)

La gioia profonda del cuore è come una calamita che indica il percorso della vita.
(Madre Teresa di Calcutta)

Non possiamo fare grandi cose su questa Terra, solo piccole cose con grande amore.
(Madre Teresa di Calcutta)

La santità non consiste nel fare cose straordinarie. Essa consiste nell’ accettare, con un sorriso, quello che Gesù ci manda. Essa consiste nell ’accettare e seguire la volontà di Dio.
(Madre Teresa di Calcutta)

Nel mondo le persone possono apparire diverse o avere una religione, un’istruzione o una posizione diverse, ma sono tutte uguali. Sono persone da amare, hanno tutte fame d’amore. La gente che vedete per le strade di Calcutta ha fame nel corpo, ma anche quella che vedete a Londra o a New York ha una fame che deve essere soddisfatta, Ogni persona ha bisogno di essere amata.
(Madre Teresa di Calcutta)

Se avrete occhi per vedere, troverete Calcutta in tutto il mondo. Le strade di Calcutta conducono alla porta di ogni uomo. So che magari vorreste fare un viaggio a Calcutta, ma è più facile amare le persone lontane. Non è sempre facile amare le persone che ci vivono accanto.
(Madre Teresa di Calcutta)

Le più belle frasi di Frida KahloRaccolta completa

Frasi di Frida Kalho
Frasi di Frida Kalho

Il 13 luglio 1954 si spegneva Frida Kahlo, pittrice messicana, e aggiungiamo anche poetessa di vita, ma soprattutto Donna, che ha scritto le più belle frasi, citazioni di sempre. “Non so scrivere lettere d’amore” affermava Frida Kahlo.
Ma in realtà poche donne hanno saputo giocare con le parole e le emozioni come ha fatto lei. “Da quando mi sono innamorata di te, ogni cosa si è trasformata ed è talmente piena di bellezza…
L’amore è come un profumo, come una corrente, come la pioggia.
Sai, cielo mio, tu sei come la pioggia ed io, come la terra, ti ricevo e accolgo”
scrive in una meravigliosa lettera a Josè Bartoli nel 1946.
Di seguito troverete una raccolta completa delle più belle frasi di Frida Kahlo.






Frasi di Frida Kahlo

Ogni “tic-tac” è un secondo della vita che passa,
fugge e non si ripete.
E in essa c’è tanta intensità e interesse che il problema è solo saperla vivere.
(Frida Kahlo)

Ero solita pensare di essere la persona più strana del mondo ma poi ho pensato,
ci sono così tante persone nel mondo, ci dev’ essere qualcuna proprio come me,
che si sente bizzarra e difettosa nello stesso modo in cui mi sento io.
Vorrei immaginarla, e immaginare che lei debba essere là fuori e che anche lei stia pensando a me.
Beh, spero che, se tu sei lì fuori e dovessi leggere ciò, tu sappia che sì,
è vero, sono qui e sono strana proprio come te.
(Frida Kahlo)

Dovevo avere sei anni, quando vissi intensamente un’immaginaria amicizia con una bambina della mia età più o meno.
Sulla vetrata di quella che allora era la mia stanza,
e che dava su Calle Allende,
su uno dei primi vetri della finestra – ci alitavo sopra.
E con un dito disegnavo una “porta”.
Per questa “porta” uscivo nella mia immaginazione,
con grande gioia e in fretta, attraverso tutto lo spazio che si vedeva,
fino a raggiungere una latteria di nome “Pinzón”…
Attraverso la “O” di Pinzón entravo e scendevo fuori dal tempo nelle viscere della terra,
dove la mia “amica immaginaria” mi aspettava sempre.
(Frida Kahlo)

Non sono malata.
Sono in rovina.
Ma sono felice fintanto che posso dipingere.
(Frida Kahlo)

Sono molto preoccupata per la mia pittura.
Soprattutto voglio trasformarla in qualcosa di utile per il movimento rivoluzionario comunista,
dato che finora ho dipinto solo l’espressione onesta di me stessa, ben lontana dall’usare la mia pittura per servire il partito.
Devo lottare con tutte le mie energie affinché quel poco di positivo che la salute mi consente di fare sia nella direzione di contribuire alla rivoluzione.
La sola vera ragione per vivere.
(Frida Kahlo)

Sento che siamo stati insieme fin dal nostro luogo di origine,
che siamo della stessa materia,
delle stesse onde,
che portiamo dentro lo stesso istinto.
Tu sei forte,
il tuo genio e la tua umiltà prodigiose sono incomparabili e arricchisci la vita;
dentro il tuo mondo straordinario, quello che ti offro è solo una verità in più che ricevi e che accarezzerà sempre la parte più profonda di te stesso.
Grazie di riceverlo, grazie perché vivi,
perché ieri mi hai lasciato toccare la tua luce più intima e perché con la tua voce e i tuoi occhi hai detto quello che aspettavo da tutta la mia vita.
(Frida Kahlo)

La mia notte sa che mi piacerebbe guardarti, seguire con le mani ogni curva del tuo corpo, riconoscere il tuo viso e accarezzarlo. La mia notte mi soffoca per la tua mancanza.
La mia notte palpita d’amore, quello che cerco di arginare ma che palpita nella penombra, in ogni mia fibra.
La mia notte vorrebbe chiamarti ma non ha voce.
Eppure vorrebbe chiamarti e trovarti e stringersi a te per un attimo e dimenticare questo tempo che massacra.
Il mio corpo non può comprendere. Ha bisogno di te quanto me, può darsi che in fondo,
io e il mio corpo, formiamo un tutt’ uno.
Il mio corpo ha bisogno di te, spesso mi hai quasi guarita.
La mia notte si scava fino a non sentire più la carne e il sentimento diventa più forte,
più acuto, privo della sostanza materiale.
La mia notte mi brucia d’amore.
(Frida Kahlo)

Tienimi dentro di te, ti imploro.
Voglio essere la tua casa, tua madre, la tua amante e il tuo figlio…
Ti amerò dal panorama che vedi, dalle montagne, dagli oceani e dalle nuvole,
dal più sottile dei sorrisi e a volte dalla più profonda disperazione,
dal tuo sonno creativo, dal tuo piacere profondo o passeggero,
dalla tua stessa ombra o dal tuo stesso sangue.
Guarderò attraverso la finestra dei tuoi occhi per vedere te.
(Frida Kahlo)

Hanno pensato che fossi una surrealista, ma non lo ero.
Non ho mai dipinto sogni. Ho dipinto la mia realtà.
(Frida Kahlo)

Vorrei darti tutto quello che non hai mai avuto,
e neppure così sapresti quanto è meraviglioso amarti.
(Frida Kahlo)

È lecito inventare verbi nuovi? Voglio regalartene uno:
io ti cielo, così che le mie ali possano distendersi smisuratamente,
per amarti senza confini.
(Frida Kahlo)

Scegli una persona che ti guardi come se fosse una magia.
(Frida Kahlo)

Ho subito due gravi incidenti nella mia vita…
il primo è stato quando un tram mi ha travolto e il secondo è stato Diego Rivera.
(Frida Kahlo)

La morte può essere crudele, ingiusta, traditrice…
Ma solo la vita riesce a essere oscena, indegna, umiliante.
(Frida Kahlo)

Che farei io senza l’assurdo?
(Frida Kahlo)

La rivoluzione è l’armonia della forma e del colore e tutto esiste,
e si muove,
sotto una sola legge:
la vita.
(Frida Kahlo)

Piedi, perché li voglio se ho ali per volare?
(Frida Kahlo)

Da quando mi sono innamorata di te,
ogni cosa si è trasformata ed è talmente piena di bellezza…
L’amore è come un profumo, come una corrente, come la pioggia.
Sai, cielo mio, tu sei come la pioggia ed io,
come la terra, ti ricevo e accolgo.
(Frida Kahlo)

Dipingo i fiori per non farli morire.
(Frida Kahlo)

Le cicatrici sono aperture attraverso le quali un essere entra nella solitudine dell’altro.
Nella saliva…nella carta…nell’ eclisse…
in tutte le linee…in tutti i colori…in tutti i boccali…
nel mio petto…
fuori…
dentro…
nel calamaio…nelle difficoltà a scrivere…nello stupore dei miei occhi…
nelle ultime lune del sole (il sole non ha lune)…
in tutto (dire “in tutto” è stupido e magnifico)…
DIEGO nelle mie urine…
DIEGO nella mia bocca…
nel mio cuore…nella mia follia…
nel mio sogno…nella carta assorbente…
nella punta della penna…nelle matite…
nei paesaggi…
nel cibo…
nel metallo…
nelle malattie…
nelle rotture…
nei suoi pretesti…
nei suoi occhi…
nella sua bocca…
nelle sue menzogne…
(Frida Kahlo)

L’amore? Non so.
Se include tutto,
anche le contraddizioni e i superamenti di sé stessi,
le aberrazioni e l’indicibile,
allora sì, vada per l’amore.
Altrimenti, no.
(Frida Kahlo)

Ti meriti un amore che ti voglia spettinata,
con tutto e le ragioni che ti fanno alzare in fretta,
con tutto e i demoni che non ti lasciano dormire.
Ti meriti un amore che ti faccia sentire sicura,
in grado di mangiarsi il mondo quando cammina accanto a te,
che senta che i tuoi abbracci sono perfetti per la sua pelle.
Ti meriti un amore che voglia ballare con te,
che trovi il paradiso ogni volta che guarda nei tuoi occhi,
che non si annoi mai di leggere le tue espressioni.
Ti meriti un amore che ti ascolti quando canti,
che ti appoggi quando fai il ridicolo,
che rispetti il tuo essere libero,
che ti accompagni nel tuo volo,
che non abbia paura di cadere.
Ti meriti un amore che ti spazzi via le bugie
che ti porti l’illusione,
il caffè
e la poesia.
(Frida Kahlo)

Ieri sera mi sono sentita come se tante ali mi accarezzassero tutta,
come se le punte delle tue dita avessero bocche che baciavano la mia pelle.
Gli atomi del mio corpo sono tuoi e vibrano insieme così che ci amiamo l’un l’altra.
Voglio vivere ed essere forte per amarti con tutta la tenerezza che ti meriti,
per darti tutto ciò che c’è di buono in me, così che tu non ti sentirai solo.
(Frida Kahlo)

Se tu sapessi com’è terribile raggiungere tutta la conoscenza all’ improvviso…
come se un lampo illuminasse la terra!
Ora vivo in un pianeta di dolore trasparente come il ghiaccio.
È come se avessi imparato tutto in una volta, in pochi secondi.
(Frida Kahlo)

Voglio darti i colori più belli, voglio baciarti…
voglio che i nostri mondi da sogno siano uno solo.
Vorrei vedere dai tuoi occhi, sentire dalle tue orecchie, sentire con la tua pelle, baciare con la tua bocca.
Per vederti dal di sotto, vorrei essere la tua ombra nata dalla suola del tuo piede, che si estende lungo il terreno su cui cammini…
Voglio essere l’acqua che ti lava, la luce che ti dà forma, vorrei che la mia sostanza fosse la tua sostanza, che la tua voce uscisse dalla mia gola così che tu mi accarezzassi da dentro…
nel tuo desiderio e nella tua lotta rivoluzionaria per una vita migliore per tutti, voglio accompagnarti e aiutarti, amarti e nella tua risata trovare la mia gioia.
Se a volte soffri, voglio riempirti di tenerezza così che tu ti senta meglio.
Quando hai bisogno di me, mi troverai sempre vicino a te.
Sempre aspettandoti.
E vorrei essere leggera e soffusa quando vuoi restare solo.
(Frida Kahlo)

Sono nata con una rivoluzione.
Diciamolo.
È in quel fuoco che sono nata, pronta all’impeto della rivolta fino al momento di vedere il giorno.
Il giorno era cocente.
Mi ha infiammato per il resto della mia vita.
Da bambina, crepitavo.
Da adulta, ero una fiamma.
(Frida Kahlo)

Ho smesso di contare le volte in cui,
arrivata alla seconda riga,
ho cancellato e riscritto tutto nuovamente.
Cercavo un inizio ad effetto,
qualcosa di poetico e vero allo stesso tempo,
qualcosa di grandioso, ma agli occhi.
Non ci sono riuscita.
Poi ho capito,
ricordando ciò che non avevo mai saputo:
che per i grandi cuori che muoiono nel corpo ma che continuano a battere nel respiro della notte,
non ci sono canoni o bellezze regolari, armonie esteriori,
ma tuoni e temporali devastanti che portano ad illuminare un fiore, nascosto, di struggente bellezza.
(Frida Kahlo)

Niente vale più della risata e del disprezzo.
E’ necessario ridere e abbandonarsi. Essere crudeli e leggeri.
La tragedia è la cosa più ridicola che “l’uomo” ha, ma sono sicura, che gli animali anche se “soffrono”,
non esibiscono la loro “pena” in “teatri”– “aperti” nè “chiusi” ( i “focolari” ).
E il loro dolore è più vero di qualunque immagine ogni uomo possa “rappresentare” o sentire come dolorosa…
(Frida Kahlo)

Il surrealismo è la magica sorpresa di trovare un leone in quell’ armadio in cui si voleva prendere una camicia.
(Frida Kahlo)

Dottore, se mi lascia bere questa tequila,
prometto che al mio funerale non tocco un goccio.
(Frida Kahlo)

Dipingo autoritratti perché sono la persona che conosco meglio.
(Frida Kahlo)

Nessuno è separato da nessuno.
Nessuno lotta per se stesso. Tutto è uno.
L’angoscia e il dolore, il piacere e la morte non sono nient’altro che un processo per esistere.
La lotta rivoluzionaria in questo processo è una porta aperta all’ intelligenza.
(Frida Kahlo)

Non credo che le rive di un fiume soffrano per lasciarlo andare.
(Frida Kahlo)

Ho provato ad affogare i miei dolori,
ma hanno imparato a nuotare.
(Frida Kahlo)

La vita insiste per essere mia amica e il destino mio nemico.
(Frida Kahlo)

Non sono malata. Sono rotta. Ma sono felice,
fintanto che potrò dipingere.
(Frida Kahlo)

Rinchiudere la propria sofferenza significa rischiare che ti divori dall’ interno.
(Frida Kahlo)

Le più belle frasi di Marilyn MonroeRaccolta completa

Le più belle frasi di Marilyn Monroe

Propongo questa raccolta con le più belle frasi e citazioni di Marilyn Monroe.

Marilyn Monroe, icona e simbolo di bellezza, fu non solo attrice, ma  anche autrice di frasi e aforismi stupefacenti. Una di questi frasi “Sono egoista, impaziente e insicura. Faccio degli errori, sono fuori controllo e a volte difficile da gestire. Ma se non puoi gestire la mia parte peggiore, allora sicuro come l’inferno non mi meriti quando sono al mio meglio” è a seconda del giudizio  americano il secondo aforisma più bello di sempre. Le frasi più belle di Marilyn Monroe, sono impresse su quasi tutti i social network, e qualcuna viene affiancata come slogan a diversi marchi importanti, sia di moda, che altri settori!






Frasi di Marilyn Monroe

Nella mia vita ho versato litri di lacrime. Se tu assaggiassi solo una goccia, capiresti tutto di me.
(Marilyn Monroe)

Guarda avanti, perchè è li che siamo diretti.
(Marilyn Monroe)

Adoro fare le cose, che i censori non vogliono far passare.
(Marilyn Monroe)

Una carriera è una cosa meravigliosa, ma non ti può scaldare in una notte fredda.
(Marilyn Monroe)

Sono brava ma non sono un angelo. Pecco ma non sono un diavolo. Sono solo una piccola ragazza in un mondo enorme che cerca di trovare qualcuno da amare.
(Marilyn Monroe)

Non è il viso che colpisce, ma le espressioni; non è il corpo che ci piace, ma il modo in cui si muove. Non è spesso l’aspetto fisico che ci attrae… ma sono i modi di fare di una persona.
(Marilyn Monroe)

Certe persone non ti odiano perchè hai fatto qualcosa di male. Ma perchè hai fatto qualcosa meglio di loro.
(Marilyn Monroe)

I mariti non sono mai amanti così meravigliosi come quando stanno tradendo la moglie.
(Marilyn Monroe)

Un bacio sulla mano può farti sentire meglio, ma una tiara di diamanti è per sempre.
(Marilyn Monroe)

Gran parte degli uomini sono talmente orribili, meritano che se ne cavi tutto quanto si può!
(Marilyn Monroe)

La vita non diventa più facile, sei tu che diventi più forte.
(Marilyn Monroe)

Non importa quanto aspetti, ma chi aspetti!
(Marilyn Monroe)

Le donne sono dotate di due armi formidabili: il trucco e le lacrime. Fortunatamente per gli uomini, non possono essere utilizzate contemporaneamente.
(Marilyn Monroe)

Quello che davvero desidera una donna è trovare un uomo che le dimostri che i maschi non sono tutti uguali.
(Marilyn Monroe)

Io divento intelligente quando serve, ma alla maggior parte degli uomini non piace.
(Marilyn Monroe)

Perchè non porto biancheria intima? Mi danno così fastidio tutte quelle piegoline.
(Marilyn Monroe)

Noi tutti dovremmo cominciare a vivere prima di diventare troppo vecchi. La paura è stupida. È così che nascono i rimpianti.
(Marilyn Monroe)

Prima del matrimonio, una ragazza deve fare l’amore con un uomo per trattenerlo. Dopo il matrimonio, deve trattenerlo per fare l’amore con lui.
(Marilyn Monroe)

Penso che la bellezza, la femminilità e l’eleganza siano senza età, e non possano essere riprodotte artificialmente.
(Marilyn Monroe)

Non essere gelosa se vedi il tuo Ex con un’altra. La mamma ci ha insegnato che devi dare i giocattoli usati ai meno fortunati.
(Marilyn Monroe)

Tra tutti gli uomini che ho conosciuto..gli unici che si salvano sono quelli che devo ancora conoscere.
(Marilyn Monroe)

Tra uno schiaffo, sonoro e sincero ed una commiserevole pacca sulla spalla non ho paura nello scegliere lo schiaffo.
(Marilyn Monroe)

Ricordati di chi c’era quando stavi male, perché saranno quelli che vorrai accanto quando tutto andrà bene.
(Marilyn Monroe)

C’è un momento che devi decidere: o sei la principessa che aspetta di essere salvata o sei la guerriera che si salva da sé…
Io credo di aver già scelto… Mi sono salvata da sola.
(Marilyn Monroe)

Una volta qualcuno mi disse:’Se il 50% degli esperti di Hollywood dicesse che non hai talento e che dovresti mollare la recitazione, tu cosa faresti?’ La mia risposta è stata ed è tuttora: ‘Se il 100% mi dicesse questo, allora l’intero 100% si sbaglierebbe.
(Marilyn Monroe)

Ho sognato la bellezza per lo più a occhi aperti. Ho sognato di diventare tanto bella da far voltare le persone che mi vedevano passare.
(Marilyn Monroe)

Un uomo che davvero si può definire forte non vuole dominare una donna. Non usa la sua forza contro di lei, indebolita dall’ amore per lui. L’unica ragione per cui la usa è per difenderla dal mondo, e da coloro che la maltrattano.
(Marilyn Monroe)

La gente crede di trovare in me queste due cose: una sgualdrina o una bella bionda svampita. Non sono né l’una né l’altra. Il fatto è che mi sento sola, nonostante la corsa alla popolarità più rapida che una ragazza abbia mai avuto. Un eccesso di notorietà favorisce la solitudine. All’ improvviso tutti ti parlano e sono gentili con te. Ma prima non lo facevano, e ti rendi conto che succede perché sei un ‘personaggio’. Nel mio caso, mi avrebbe incoraggiato molto ricevere qualche frase di incoraggiamento quando ne avevo davvero bisogno.
(Marilyn Monroe)

Un sex symbol diventa un oggetto, questo è il guaio. Ma se dovessi essere il simbolo di qualcosa, preferirei esserlo del sesso piuttosto che di tante altre cose di cui esistono simboli.
(Marilyn Monroe)

Ho sempre pensato che le stelle del cinema fossero persone eccitanti, di talento, dalla grandissima personalità.
Quando ne incontro una a una festa di solito scopro che, uomo o donna che sia, è scialba e persino spaventata.
Ci sono stati party nei quali me ne sono rimasta in silenzio per ore ascoltando i miei idoli mentre si tramutavano in persone sciocche e meschine.
(Marilyn Monroe)

Riesco facilmente a stare da sola. Per certe persone, invece, è impossibile.
Io credo che, nella giusta misura, la solitudine ti aiuti a rilassarti, a ritrovare te stessa.
Penso che ci siano due priorità per tutti gli esseri umani o, perlomeno, per me ci sono sicuramente:
il desiderio di stare da soli e la necessità di stare in compagnia…
Perché, dopotutto, tutti abbiamo dentro di noi un lato gioioso e uno triste.
(Marilyn Monroe)

Agli appuntamenti sono immancabilmente in ritardo, a volte anche di due ore.
Ho provato a cambiare questi miei modi, ma i motivi che mi fanno ritardare sono troppo forti e troppo piacevoli.
Quando devo essere da qualche parte per cena alle otto, me ne rimango nella vasca da bagno per un’ ora e più.
Si fanno le otto e io sono ancora nella vasca.
Continuo a versare essenze profumate nell’ acqua, lascio scorrere l’ acqua e riempio la vasca con acqua fresca.
Mi dimentico che sono le otto e che ho un appuntamento a cena.
Mi perdo nei miei pensieri e mi sento lontana da tutto.
A volte so il vero motivo di quello che faccio.
Nella vasca non c’ è Marilyn Monroe, ma Norma Jean.
(Marilyn Monroe)

Cammino in modo sensuale? Non so, ho imparato a farlo da bambina.
Da allora non ho più preso lezioni.
(Marilyn Monroe)

Io non sono interessata ai soldi.
Io voglio solo essere meravigliosa.
(Marilyn Monroe)

La gente ha l’abitudine di guardarmi come se fossi uno specchio invece di una persona.
Essi non mi vedono, vedono i propri pensieri indecenti,
poi si mascherano di candore per chiamare me un’indecente.
(Marilyn Monroe)

Hollywood è un posto dove ti pagano migliaia di dollari per un bacio,
e cinquanta centesimi per l’anima.
(Marilyn Monroe)

Arrendersi non significa sempre essere deboli;
a volte significa essere forti abbastanza da lasciar perdere.
(Marilyn Monroe)

La gente scalpita per vedermi, ma io ricordo quando ero indesiderata,
quando nessuno voleva vedere la piccola Norma Jeane …
neppure sua madre.
(Marilyn Monroe)

Quel che ho dentro nessuno lo vede.
Ho pensieri bellissimi che pesano come una lapide.
Vi supplico, fatemi parlare.
(Marilyn Monroe)

Trova qualcuno che ti faccia dimenticare il tuo passato, la tristezza.
Trova qualcuno che ti cambi la vita, che la renda migliore,
che sostituisca e riempia il vuoto di chi se n’è andato.
Trova qualcuno per cui valga la pena sorridere.
(Marilyn Monroe)

Ciò che mi fa più paura non è la morte,
ma la sensazione di non aver vissuto appieno la vita.
(Marilyn Monroe)

La prego, non mi faccia apparire ridicola.
(Marilyn Monroe)

Mi sento orribile. Datemi un po’ di tempo,
mi truccherò e sarò di nuovo Marilyn. Il mio corpo invecchia,
trentacinque anni vissuti dentro un involucro estraneo…
Fatemi parlare…
Non piangere, bambola mia, adesso ti cullo nel sonno.
(Marilyn Monroe)

Lascio agli altri la convinzione di essere i migliori,
per me tengo la certezza che nella vita si può sempre migliorare.
(Marilyn Monroe)

Non accettate le briciole. Ci hanno fatto donne,
non formiche.
(Marilyn Monroe)

L’imperfezione è bellezza, la pazzia è genialità,
ed è meglio essere assolutamente ridicoli che assolutamente noiosi.
(Marilyn Monroe)

Trova qualcuno che ti rovini il rossetto,
non il mascara.
(Marilyn Monroe)

Non piangere mai per un uomo, ti si sbava il trucco…
Ed il mio mascara vale più di uno stupido maschio.
(Marilyn Monroe)

Sono egoista, impaziente e un po’ insicura.
Commetto errori, sono fuori controllo e, allo stesso tempo, difficile da gestire.
Ma se non sei in grado di gestire il mio lato peggiore,
allora certamente non sarai in grado di gestire quello migliore.
(Marilyn Monroe)

Se riesci a far ridere una donna le puoi far fare qualsiasi cosa.
(Marilyn Monroe)

Non so chi abbia inventato i tacchi alti.
Ma tutte le donne gli devono molto.
(Marilyn Monroe)

Dicono che il denaro non faccia la felicità,
ma se devo piangere preferisco farlo sul sedile posteriore di una Rolls Royce piuttosto che su quello di una carrozza del metrò.
(Marilyn Monroe)

Cosa indosso a letto?
Due gocce di Chanel N°5
(Marilyn Monroe)

Quando un amore finisce, uno dei due soffre.
Se non soffre nessuno, non è mai iniziato.
Se soffrono entrambi, non è mai finito.
(Marilyn Monroe)

Il silenzio è l’unica risposta logica da poter dare agli stupidi.
(Marilyn Monroe)

I diamanti sono i migliori amici della donna.
(Marilyn Monroe)

Voler essere qualcun altro è uno spreco della persona che sei.
(Marilyn Monroe)

Non vorrei mai essere una donna pelle e ossa.
Il mio corpo mi piace così com’è.
E poi le curve stanno così bene su una donna!
(Marilyn Monroe)

Gli uomini pensano che le donne siano come i libri:
se la copertina non cattura il loro sguardo, non si curano di leggere cosa c’è scritto dentro.
(Marilyn Monroe)

Non accetto consigli da gente che non ha lottato per avere ciò che ha.
(Marilyn Monroe)

Nessuno mi diceva mai che ero carina,
quando ero piccola. Bisognerebbe dirlo a tutte le ragazzine, anche se non lo sono.
(Marilyn Monroe)

Le peggiore mancanze le ho fatte a me stessa,
quando ho permesso che mi facessero sentire sbagliata solo perchè non ero “giusta” per loro.
(Marilyn Monroe)

Se avessi rispettato tutte le regole,
non sarei arrivata da nessuna parte.
(Marilyn Monroe)

Fai in modo che la felicità sia il tuo unico vizio.
(Marilyn Monroe)

Il sesso fa parte della natura, e io seguo la natura.
(Marilyn Monroe)

Potrai indossare gli abiti più costosi del mondo,
ma l’eleganza si nasconde anche dietro un corpo nudo.
(Marilyn Monroe)

Date a una donna le scarpe giuste e conquisterà il mondo!
(Marilyn Monroe)

Una ragazza saggia bacia ma non ama, ascolta ma non crede e lascia prima di essere lasciata.
(Marilyn Monroe)

Quando sei giovane e in salute, il lunedì puoi pensare di suicidarti,
e il mercoledì stai ridendo di nuovo.
(Marilyn Monroe)

Siate originali! Se sarete come qualcun altro, chi avrà mai bisogno di voi?
(Marilyn Monroe)

Non prendo mai il sole, voglio sentirmi bionda dappertutto.
(Marilyn Monroe)

I vestiti dovrebbero essere abbastanza stretti per mostrare che sei una donna, ma abbastanza larghi per mostrare che sei una signora.
(Marilyn Monroe)

L’imperfezione è bellezza, la pazzia è genialità, ed è meglio essere assolutamente ridicoli che assolutamente noiosi.”
(Marilyn Monroe)

Le più bellefrasi di Luciano LigabueRaccolta completa

Le più belle frasi di Luciano Ligabue

Luciano Ligabue, conosciuto semplicemente come Ligabue o Il Liga , è un cantautore, chitarrista, regista, scrittore, poeta e sceneggiatore italiano.
È uno tra gli artisti italiani di maggior successo ed ha ricevuto due Targhe Tenco, un Premio Tenco e un Premio Le parole della musica. Detiene inoltre il record europeo di spettatori paganti per un concerto di un singolo artista.
Ha vinto negli oltre 25 anni di carriera più di sessanta premi per ciò che concerne la sua attività musicale, cinque premi per quanto riguarda l’attività di scrittore e infine dieci onorificenze per la sua attività cinematografica.

Di seguito abbiamo realizzato una raccolta completa con le più belle frasi di Luciano Ligabue.
Buona lettura 😉






Frasi di Luciano Ligabue

E tu che mi abbracci più forte, mi chiedi di cosa siamo composti, che tanto sai già la risposta .
(Luciano Ligabue)

Non basta restare al riparo, chi vuol sopravvivere deve cambiare.
(Luciano Ligabue)

A parte che i sogni passano, se uno li fa passare. Alcuni li hai sempre difesi, altri hai dovuto vederli finire.
(Luciano Ligabue)

Sono io che guido, io che vado fuori strada; sempre io che pago, non è mai successo che pagassero per me.
(Luciano Ligabue)

Si fa presto a cantare che il tempo sistema le cose, si fa un po’ meno presto a convincersi che sia così.
(Luciano Ligabue)

Ho visto che l’amore cambia il modo di guardare.
(Luciano Ligabue)

Le donne lo sanno, c’è poco da fare, c’è solo da mettersi in pari col cuore.
(Luciano Ligabue)

Ti voglio credere perché tu ci credi, perché sei dolce tanto quanto sei dura.
Io ti voglio credere perché sei sicura di qualcosa.
(Luciano Ligabue)

E in faccia c’hai tutti i pregi e i difetti che sono in parte condanna e un po’ compagnia. 
E Credo nell’ amore che ti consuma e ti spacca il cuore…
Credo nell’ amicizia, quella vera e forte… Credo nei litigi e nei vaffanculo urlati al mondo.
Credo al sole dopo la tempesta.
(Luciano Ligabue)

Credo negli abbracci che ti tolgono il respiro e nei baci che ti accarezzano la carne.
(Luciano Ligabue)

Chi ti ha fatto gli occhi e quelle gambe, ci sapeva fare.
Chi ti ha dato tutta la dolcezza, ti voleva bene.
(Luciano Ligabue)

Eri solo da incontrare, ma tu ci sei sempre stata.
(Luciano Ligabue)

Sono sempre i sogni a dare forma al mondo. Sono sempre i sogni a fare la realtà.
Sono sempre i sogni a dare forma al mondo e sogna chi ti dice che non è così e sogna chi non crede che sia tutto qui.
(Luciano Ligabue)

Può darsi tu non sia come ti volevano, se ti consola, come te, ci siamo in un bel po’.
(Luciano Ligabue)

Non si può sempre perdere, per cui giochiamoci, certe luci non puoi spegnerle.
(Luciano Ligabue)

Come ci frega l’amore: dà degli appuntamenti e poi viene quando gli pare.
(Luciano Ligabue)

Ho perso le parole, vorrei che ti bastasse solo quello che ho.
(Luciano Ligabue)

Hai provato a far capire con tutta la tua voce anche solo un pezzo di quello che sei.

(Metti in circolo il tuo amore, Luciano Ligabue)

Se sotto il cielo c’è qualcosa di speciale passerà di qui prima o poi.
(Luciano Ligabue)

L’amore conta: conosci un altro modo per fregar la morte?
(Luciano Ligabue)

Io penso che le persone non si dimenticano.
Non puoi dimenticare chi un giorno ti faceva sorridere, chi ti faceva battere il cuore, chi ti faceva piangere per ore intere.
Le persone non si dimenticano.
Cambia il modo in cui noi le vediamo, cambia il posto che occupano nel cuore, il posto che occupano nella nostra vita.
Ci sono persone che hanno tirato fuori il meglio di me, eppure adesso tra noi, c’è solamente un semplice “ciao”.
Ci sono persone che nonostante mi abbiano fatto versare lacrime, mi abbiano stravolto la vita… mi hanno insegnato a vivere.
Mi hanno insegnato a diventare quello che sono.
E, anche se oggi tra noi resta solamente un sorriso o un semplice ciao, faranno per sempre parte della mia vita.
Io non dimentico NESSUNO.
Non dimentico chi ha toccato con mano, almeno per una volta la mia vita.
Perché se lo hanno fatto, significa che il destino ha voluto che mi scontrassi anche con loro prima di andare avanti.
(Luciano Ligabue)

Ridiamo come il cielo che deve avere tutti i motivi per ridere di noi ma anche con noi.
Ridiamo come non potranno mai fare gli animali che non sanno cosa si perdono.
Ridiamo come solo i più fortunati riescono a fare.
Ridiamo di cuore.
(Luciano Ligabue)

Ridiamo come le montagne non appena gli voltiamo le spalle, ogni volta che sono sicure che nessuno le veda.
Come il mare che si ostinano a chiamare furioso mentre le tempeste non sono che i suoi sghignazzi.
Come le nuvole che se piangono pioggia è solo per il gran ridere.
Come il vento che non fa che sganasciarsi e soffia soltanto perché deve riposare il respiro.
(Luciano Ligabue)

Ognuno di noi ha i propri mostri, i propri fantasmi:
si possono chiamare ossessioni, paure, condizionamenti, senso di inadeguatezza, aspettative e chissà in quali altri modi ancora. Sappiamo, però, che sono vivi e sono il filtro attraverso cui chiunque matura la propria, personale visione del mondo.
(Luciano Ligabue)

Loro non lo sanno che noi due ci possiamo parlare senza aprire bocca.
(Luciano Ligabue)

Ho messo via un po’ di consigli
dicono è più facile
li ho messi via perché a sbagliare
sono bravissimo da me.
(Luciano Ligabue)

Traguardi che sono partenze ed un tramonto che è come un mattino.
(Luciano Ligabue)

Credo nel rumore di chi sa tacere.
(Luciano Ligabue)

Non mi sento rappresentato da una religione.
Mi sento nella necessità di credere nell’esistenza di un dio, ma non ce la faccio più a riconoscermi in una religione che, l’ho detto più volte, in certi aspetti è macabra e ha tutta una scelta di rappresentazioni che sono lugubri.
(Luciano Ligabue)

Non appena vai in crisi c’è sempre qualcuno che verrà a dirti che non è il caso di abbattersi, che un giorno le tue pene farai fatica perfino a ricordarle…
e tu sai che è vero ma sai anche che quella è l’ultima cosa che in quel momento vuoi sentirti dire.
(Luciano Ligabue)

Nonostante le mie contraddizioni sono profondamente convinto che si dovrebbe fare bene una sola cosa.
La musica per me resta un punto fermo, uno strumento di espressione bellissimo.
(Luciano Ligabue)

Se non credi non speri, se non speri non ci provi, se non ci provi non cambierà mai niente!
(Luciano Ligabue)

Quando hai solo diciott’anni quante cose che non sai;
quando hai solo diciott’anni forse invece sai già tutto, non dovresti crescer mai.
(Luciano Ligabue)

A volte mi difendo, quando c’è qualcosa che mi disturba cerco di fare in modo di farlo sapere.
Insomma io rispetto molto l’opinione di tutti, quando non è offesa, quando non è un insulto, e specialmente quando non è gratuita.
(Luciano Ligabue)

Non capisco come mai ancora oggi, oltre duemila anni dopo la nascita di Cristo, in qualche modo la guerra debba essere la risoluzione, attraverso la violenza, delle controversie.
Continuo a pensare che è inutile che ci professiamo così tanto moderni o modernisti, quando poi alla fine facciamo i conti con queste realtà.
(Luciano Ligabue)

E gli occhi han preso il colore del cielo, a furia di guardarlo.
E con quegli occhi, ciò che vedevi nessuno può saperlo.
(Luciano Ligabue)

Usi il blu e fai sentire un po’ di dio o dei suoi affini.
Usi il giallo per dire che il sole non lo si può guardare in faccia. Il giallo per il potere.
Il giallo per il volere.
Usi il rosso per l’incombenza del sangue, la dipendenza dal sangue, l’intraprendenza del sangue.
Usi il rosso per le radici.
Usi il bianco per accendere la luce.
Usi il nero per spegnerla. Per accendere l’ombra.
Oppure li mescoli e abusi delle migliaia di nuove possibilità.
(Luciano Ligabue)

Nato da un sospiro o da un temporale, l’ostetrica ti batte e non ti chiede come va…
Be’, benvenuto qui tra luce e confusione, nessuno che ti ha chiesto se volevi, se volevi uscir di là… là…
(Luciano Ligabue)

Avevo appena vissuto un successo che non pensavo possibile nella mia vita, c’era stato “Buon compleanno Elvis”, i primi concertoni a San Siro, un live doppio che aveva venduto più di un milione di copie; avevo fatto un film, e questo film era andato bene.
E dopo è venuta la grande domanda.
Che era: e allora?
E quella è una domanda che ti sega le gambe.
(Luciano Ligabue)

Ho capito che la paura rende soli. E io finora, grazie a te non lo sono mai stata.
(Luciano Ligabue)

Appoggiati a me che se ci dovesse andar male cadremo insieme, e insieme sapremo cadere.
(Luciano Ligabue)

Sono uno che si professa pacifista, è nella mia cultura di base.
Non accetto l’idea del pacifista uguale a coglione, questa equazione vada a farsi friggere.
(Luciano Ligabue)

A volte, lo ammetto, mi piacerebbe essere un po’ più ironico.
Mi capita che, per rispettare fino in fondo l’emozione che ho, non uso abbastanza ironia.
Così rischio di prendermi un po’ troppo sul serio, che è una delle stronzate più grosse che si possa commettere, perché in realtà non ci si può prendere troppo sul serio nel fare canzoni.
(Luciano Ligabue)

Quando il cuore senza un pezzo il suo ritmo prenderà, quando l’aria che fa il giro i tuoi polmoni beccherà, quando questa merda intorno sempre merda resterà riconoscerai l’odore perché questa è la realtà.
(Luciano Ligabue)

Gli occhi fanno quel che possono, niente meno e niente più…
Tutto quello che non vedono è perché non vuoi vederlo tu.
(Luciano Ligabue)

Non si può sempre perdere, per cui giochiamoci, certe luci non puoi spegnerle. Se è un purgatorio è nostro perlomeno.
(Luciano Ligabue)

Ho verificato che il successo non è come te lo aspetti, non corrisponde alla famosa equazione successo=felicità. Ti risolve un sacco di problemi, ci sono molte cose fighe, ma non è quello che credi.
E in qualche modo, per giustificare che tutto sommato forse un po’ me l’ero meritato, ho fatto anche “Una vita da mediano£.
Per dire: guardate che il successo non mi è caduto addosso dal niente.
Ho scritto quella canzone in un momento in cui sentivo il bisogno di giustificare il mio successo, che poi è una stupidaggine anche quella lì. Però è anche una fase che dovevo attraversare.
(Luciano Ligabue)

Se per ogni sbaglio avessi mille lire, che vecchiaia che passerei.
(Luciano Ligabue)

Quando farsi una ragione vorrà dire vivere.
(Luciano Ligabue)

Credo di conoscere abbastanza bene i miei “mostri”, mi fanno compagnia da tanto tempo.
Può darsi che sia anche per questa lunga frequentazione che ora, in questa fase della mia vita, mi sembrano meno “potenti” e “ingombranti”.
Alcuni di loro li ho affrontati in questo album (“Arrivederci Mostro!”) ma era solamente per fargli sapere che li stavo salutando. Loro come tutti gli altri.
So benissimo che sarebbe fin troppo bello che fosse un saluto definitivo.
Infatti non mi sono permesso di dire: “Addio, mostro!” ma un più prudente e realistico: “Arrivederci, mostro!”.
(Luciano Ligabue)

La danza del delirio la conduci tu. Io sto solo imparando a non pestarti i piedi.
(Luciano Ligabue)

Siamo a fine settembre. Il tempo non passa mai e nello stesso tempo vola.
Le giornate sono frenate dalla fatica della nostra separazione ma, a guardarle dopo, si deve fare i conti su quanto tempo non abbiamo passato insieme.
(Luciano Ligabue)

La vittima che diventa carnefice, la comparsa che diventa protagonista, la bambolina che diventa barracuda!
(Luciano Ligabue)

Non c’è peggiore sordo di chi non vuol sentire, | tu pensa a chi non sente e poi ne vuol parlare.
(Luciano Ligabue)

Ogni passo è una scelta, ogni passo fa l’impronta.
(Luciano Ligabue)

Grazie per il tempo pieno, grazie per la te più vera, grazie per i denti stretti, i difetti, per le botte d’allegria, per la nostra fantasia.
(Luciano Ligabue)

Abbiamo amici che neanche sappiamo, finché va bene ci leccano il culo.
(Luciano Ligabue)

Adesso è tardi. Tardi per venire via. Tardi per raccontarmi altre balle.
Tardi per le domande e per le risposte.
(Luciano Ligabue)

A parte che ho ancora il vomito per quello che riescono a dire Non sò se son peggio le balle oppure le facce che riescono a fare.
(Luciano Ligabue)

Portami ovunque, portami al mare, portami dove non serve sognare.
(Luciano Ligabue)

Le donne lo sanno che niente è perduto, che il cielo è leggero però non è vuoto, le donne lo sanno, le donne l’han sempre saputo.
(Luciano Ligabue)

Son quello che ti tiene su lo specchio, ma quello che ci vedi è sempre e solo quello che decidi tu.
(Luciano Ligabue)

Ha un tatuaggio sulla spalla: dice ‘il rock non mi molla’ mentre l’altro sopra il cuore dice ‘Elvis’.
(Luciano Ligabue)

Il Destino ha la sua puntualità.
(Luciano Ligabue)

Ci son treni che non ripassano, ci son bocche da ricordare, ci son facce che si confondono, e poi ci sei tu, e ora ci sei tu…
(Luciano Ligabue)

Ho messo via i rimpiattini
Dicono non ho l’età
Se si voltano un momento
Io ci rigioco perchè a me, va…
(Luciano Ligabue)

Pazza. Irrimediabilmente pazza. Persa e fottuta oltre l’orlo sdrucito del panico. Anni luce dalle geometrie spigolose della prudenza. La sedia e la frusta a dire ai fantasmi su che sgabello saltare.
(Luciano Ligabue)

Grazie per la neve che sta scendendo. Mi è sempre piaciuta, ma adesso mi sembra proprio puntuale. Tempestiva. Porta pulizia. Porta bianco. Costringe all’attenzione. Ai tempi lunghi. Lima rumori e colori. Lima le bave dei sensi. Ce n’è bisogno. Ancora per un po’.
(Luciano Ligabue)

Voglio non dire mai “è tardi”, oppure “peccato”, voglio che ogni attimo sia sempre meglio di quello passato.
(Luciano Ligabue)

Strade troppo strette e diritte per chi vuol cambiar rotta oppure sdraiarsi un po’. Che andare va bene però a volte serve un motivo.
(Luciano Ligabue)

Sarà un bel souvenir: una fotografia, una canzone fra i denti. Ma ci sarà un souvenir che ci commuoverà fino a farci contenti.
(Luciano Ligabue)

C’è chi ha perso una brutta partita, però, forse una fiche gli è restata e può darsi ci sia un altro giro di ruota.
(Luciano Ligabue)

Quel che conta non si vede, lo puoi solo immaginare. Certi sogni sanno sanguinare un po’…
(Luciano Ligabue)

Io e te ne abbiam vista qualcuna, vissuta qualcuna. Ed abbiamo capito per bene il termine “insieme”. Mentre il sole alle spalle pian piano va giù, e quel sole vorresti non essere tu.
(Luciano Ligabue)

Io e te ci siam tolti le voglie, ognuno i suoi sbagli. È un peccato per quelle promesse, oneste ma grosse. Ci si sceglie per farselo un po’ in compagnia, questo viaggio in cui non si ripassa dal via.
(Luciano Ligabue)

Mi cerco nei tuoi occhi, perché alla fine è un gioco di specchi, perché alla fine è un gioco che non mi va di perdere.
(Luciano Ligabue)

Ho ancora la forza e guarda che ne serve | per rendere leggero il peso dei ricordi.
(Luciano Ligabue)

Può darsi tu non sia come ti volevano, se ti consola, come te, ci siamo in un bel po’.
(Luciano Ligabue)

Non so se riuscirò mai ad essere all’altezza della tua pazzia.
(Luciano Ligabue)

Buonanotte all’Italia deve un po’ riposare tanto a fare la guardia c’è un bel pezzo di mare, c’è il muschio ingiallito dentro questo presepio che non viene cambiato, che non viene smontato e zanzare vampiri che la succhiano lì se lo pompano in pancia un bel sangue così.
(Luciano Ligabue)

Sei sempre così il centro del mondo, il primo bengala sparato nel cielo quando mi perdo.
(Luciano Ligabue)

Sul piano del piano bar ci son troppe poche mance e allora va avanti a suonare un pezzo buono per la pancia.
(Luciano Ligabue)

Ci sono canzoni che sanno chi sei molto meglio di te.
(Luciano Ligabue)

Ti conosco così bene che ognuna delle tue reazioni l’ho prevista e poi l’ho vista fastidiosamente capitare.
(Luciano Ligabue)

Fra un domani che arriva, ma che sembra in Apnea.
(Luciano Ligabue)

Certe notti sei solo più allegro, più ingordo, più ingenuo e coglione che puoi. Quelle notti son proprio quel vizio che non voglio smettere, smettere mai!
(Luciano Ligabue)

Le più belle Frasi, citazioni e aforismi di Hermann HesseRaccolta completa

Frasi di Hermann Hesse
Frasi di Hermann Hesse

Hermann Hesse  (2 luglio 1877 – 9 agosto 1962) fu uno scrittore, poeta, aforista e pittore tedesco, che con il suo romanzo d’esordio, “Peter Camenzind”, nel 1904 Hesse, vinse il Premio Nobel per la letteratura nel 1946. Le opere di Hesse esprimono il rifiuto di una società moderna troppo tecnicizzata e il desiderio di recuperare una più profonda spiritualità; questa opera di Hermann Hesse è ambientata tra la rivolta anti borghese e  la ricerca dell’armonia. I romanzi e i racconti di Hesse ebbero una forte influenza sul movimento giovanile di protesta degli anni sessanta e settanta.
Con le sue frasi nel corso degli anni è diventato molto famoso anche nei social network, infatti, molti giovani e non, condividono costantemente aforismi e citazioni di Hermann Hesse.






Frasi, citazioni e aforismi di Hermann Hesse

La maggior parte degli uomini sono come una foglia secca, che si libra nell’ aria e scende ondeggiando al suolo. Ma altri pochi sono, come stelle fisse, che vanno per un loro corso preciso, e non c’è vento che li tocchi, hanno in se stessi la loro legge e il loro cammino.
(Da Siddartha, Hermann Hesse)

Dio non ti chiederà nel giudicarti: “Sei diventato un Hodler o un Picasso o un ….?”.
Bensì ti chiederà: “Sei davvero stato e diventato quello per cui hai ricevuto talento e predisposizione?”
(Da Siddartha, Hermann Hesse)

Ciò che conta è tutto dentro di noi.
Da fuori nessuno ci può aiutare.
Non essere in guerra con se stessi, vivere d’amore e d’accordo con se stessi: allora tutto diventa possibile.
Non solo camminare su una fune, ma anche volare.
(Da Siddartha, Hermann Hesse)

E tutto insieme, tutte le voci, tutte le mete, tutti i desideri, tutti i dolori, tutta la gioia, tutto il bene e il male, tutto insieme era il mondo. Tutto insieme era il fiume del divenire, era la musica della vita.
(Da Siddartha, Hermann Hesse)

La solitudine è indipendenza: l’avevo desiderata e me l’ero conquistata in tanti anni. Era fredda, questo sì, ma era anche silenziosa, meravigliosamente silenziosa e grande come lo spazio freddo e silente nel quale girano gli astri.
(Da Il lupo della steppa, Hermann Hesse)

Chi pretende musica invece di rumore, gioia invece di divertimento, anima invece di denaro, lavoro invece di attività, passione invece di trastullo, per lui questo bel mondo non è una patria.
(Da Il lupo della steppa, Hermann Hesse)

Io vivo nei miei sogni. Anche gli altri vivono nei sogni, ma non nei loro, ecco la differenza.
(Da Demian, Hermann Hesse)

Questo infatti ho più che mai odiato, aborrito e maledetto: questa soddisfazione, la salute pacifica, il grasso ottimismo del borghese; la prospera disciplina dell’uomo mediocre, normale, dozzinale.
(Da Il lupo della steppa, Hermann Hesse)

Se vuoi conoscere il tuo passato, sapere che cosa ti ha causato, allora osservati nel presente, che è l’effetto del passato. Se vuoi conoscere il tuo futuro, sapere che cosa ti porterà, allora osservati nel presente, che è la causa del futuro.
(Siddartha, Hermann Hesse)

L’amore non deve implorare e nemmeno pretendere, l’amore deve avere la forza di diventare certezza dentro di sé. Allora non è più trascinato, ma trascina.
(Da Demian, Hermann Hesse)

Arte significa: dentro a ogni cosa mostrare Dio.
(Da Klein e Wagner,  Hermann Hesse)

Ho avuto pensieri e principi. Tante volte ho sentito in me il sapere, per un’ora o per un giorno così come si sente la vita nel proprio cuore. Ma questo è un pensiero che ho trovato io: la saggezza non è comunicabile. La scienza si può comunicare, ma la saggezza no. Si può trovarla, viverla, si possono fare miracoli con essa, ma spiegarla e insegnarla non si può.
(Da Siddartha steppa, Hermann Hesse)

Solo chi ha necessità di un tocco delicato, sa toccare con delicatezza.
(Da Notti insonni, Hermann Hesse)

Un bravo artista è destinato ad essere infelice nella vita: ogni volta che ha fame e apre il suo sacco, vi trova dentro solo perle.
(Hermann Hesse)

Senza le parole, senza la scrittura e senza il libri non ci sarebbe la storia, non potrebbe esserci alcuna nozione di umanità.
(Hermann Hesse)

La vera vocazione di ognuno è una sola, quella di conoscere se stessi. Uno può finire poeta o pazzo, profeta o delinquente, non è affar suo, e in fin dei conti è indifferente. Il problema è realizzare il suo proprio destino, non un destino qualunque, e viverlo tutto fino in fondo dentro di sé.
(Da Demian, Hermann Hesse)

Siddharta non fa nulla. Siddharta pensa, aspetta, digiuna, ma passa attraverso le cose del mondo come la pietra attraverso l’acqua, senza far nulla, senza agitarsi.
(Da Siddartha, Hermann Hesse)

Due persone possono andare d’ accordissimo, parlare di tutto ed essere vicine. Ma le loro anime sono come fiori, ciascuno ha la sua radice in un determinato posto e nessuno può avvicinarsi troppo all’ altro senza abbandonare la sua radice, cosa peraltro impossibile. I fiori effondano il loro profumo e spargono il loro seme perché vorrebbero avvicinarsi, ma il fiore non può fare niente perché il seme giunga nel posto giusto; tocca al vento che va e viene come vuole.
(Da Knulp, Hermann Hesse)






Se tracci col gesso una riga sul pavimento, è altrettanto difficile camminarci sopra che avanzare sulla più sottile delle funi. Eppure chiunque ci riesce tranquillamente perché non è pericoloso.Se fai finta che la fune non è altro che un disegno fatto col gesso e l’aria intorno è il pavimento, riesci a procedere sicuro su tutte le funi. Ciò che conta è tutto dentro di noi; fuori nessuno può aiutarci. Non essere in guerra con te stesso: così… tutto diventa
possibile, non solo camminare su una fune, ma anche volare.
Camminare all’ aperto, di notte, sotto il cielo silente, lungo un corso d’acqua che scorre quieto, è sempre una cosa piena di mistero, e sommuove gli abissi dell’animo.
(Da Bella è la gioventù, Hermann Hesse)

Imparare, fare, guardare, viaggiare.
(Da Peter Camenzind, Hermann Hesse)

Quando ti piace qualcuno, ti piace nonostante i suoi difetti. Quando ami qualcuno, lo ami con i suoi difetti.
(Hermann Hesse)

Hai paura solo se non sei in armonia con te stesso. Le persone hanno paura perchè non si sono mai impadronite di se stesse. Un’intera società è composta di uomini che hanno paura dello sconosciuto che c’è in loro.
(Hermann Hesse)

Una meta si proponeva Siddharta: diventare vuoto, vuoto di sete, vuoto di desideri, vuoto di sogni, vuoto di gioia e di dolore. Morire a sé stesso, non essere più lui, trovare la pace del cuore svuotato, nella spersonalizzazione del pensiero rimanere aperto al miracolo, questa era la sua meta.
(Da Siddartha, Hermann Hesse)

I dolori, le delusioni e la malinconia non sono fatti per renderci scontenti e toglierci valore e dignità, ma per maturarci.
(Da Peter Camenzind, Hermann Hesse)

“La felicità?” disse il bell’uccello e rise con il suo becco dorato, “la felicità, amico, è ovunque, sui monti e nelle valli, nei fiori e nei cristalli”.
(Da Favola d’amore. Le trasformazioni di Pictor, Hermann Hesse)

Dove si crea un’opera, dove si continua un sogno, si pianta un albero, si partorisce un bimbo, là opera la vita e si apre una breccia nell’ oscurità del tempo.
(Hermann Hesse)

Ogni uomo ha un suo compito nella vita, e non è mai quello che egli avrebbe voluto scegliersi.
(Hermann Hesse)

Troppo spesso togliamo tempo ai nostri amici per dedicarlo ai nostri nemici.La gioventù si conclude quando finisce l’egoismo; la maturità inizia quando si vive per gli altri.
(Da Gertrude, Hermann Hesse)

Sono stato un cercatore e ancora lo sono, ma non cerco più nelle stelle e nei libri: incomincio a udire gli insegnamenti che il mio sangue mormora in me.
La mia storia non è piacevole, non è dolce e armoniosa come le storie inventate; sa di stoltezza e confusione, sa di follia e sogno, come la vita di tutti coloro che non vogliono più mentire a se stessi.
(Da Demian, Hermann Hesse)

La vita di ogni uomo è una via verso se stessi, il tentativo di una via, l’accenno di un sentiero.
Nessun uomo è mai stato interamente se stesso, eppure ognuno cerca di diventarlo, chi sordamente, chi luminosamente, ognuno come può.
Ognuno si porta dietro, fino alla fine i resti della propria nascita, umori e gusci d’uovo d’un mondo primordiale.
Certi non diventano mai uomini, rimangono rane, lucertole, formiche.
Qualcuno è uomo sopra e pesce sotto. Ma ognuno è il tentativo della natura verso l’uomo.
(Da Demian, Hermann Hesse)

Per me gli alberi sono sempre stati i predicatori più persuasivi. Li venero quando vivono in popoli e famiglie, in selve e boschi. E li venero ancora di più quando se ne stanno isolati. Sono come uomini solitari. Non come gli eremiti, che se ne sono andati di soppiatto per sfuggire a una debolezza, ma come grandi uomini solitari, come Beethoven e Nietzsche. Tra le loro fronde stormisce il mondo, le loro radici affondano nell’ infinito.
(Hermann Hesse)

Ogni uomo però non è soltanto lui stesso è anche il punto unico, particolarissimo, in ogni caso importante, curioso, dove i fenomeni del mondo si incrociano una volta sola, senza ripetizione.
(Da Demian, Hermann Hesse)






Un albero sotto i raggi del sole, un sasso segnato dalle intemperie, un animale, una montagna: tutti hanno una vita, una storia, vivono, soffrono, affrontano i pericoli, godono, muoiono. Ma non sappiamo il perché.
(Hermann Hesse)

Che sarebbe l’amore senza la necessità di nascondersi? Che sarebbe l’amore senza pericolo?
(Da Narciso e Boccadoro, Hermann Hesse)

Non puoi essere vagabondo e artista e contemporaneamente borghese e uomo sano e decoroso. Ti vuoi ubriacare, allora tieniti anche il mal di testa! Se dici di sì alla luce del sole e alle fantasie leggiadre, devi dire sì anche alla sporcizia e al disgusto. Tutto questo è in te, oro e fango, bramosia e pena, riso infantile e paura della morte. Di’ a tutto sì, non sottrarti a niente, non tentare di eludere niente.
(Da Storie di vagabondaggio, Hermann Hesse)

Chi “non si adatta al mondo” è sempre vicino a trovare se stesso. Chi si adatta al mondo non si trova mai, ma può diventare consigliere nazionale.
(Da Lettere, Hermann Hesse)

Non permettere alla donna di cambiarti, quando l’avrà fatto si sarà stancata di te.
(Hermann Hesse)

Le lacrime sono lo sciogliersi del ghiaccio dell’anima. E a chi piange, tutti gli angeli sono vicini.
(Hermann Hesse)

I mistici sono quei pensatori che non sanno staccarsi dalle rappresentazioni, quindi non sono per nulla pensatori. Sono artisti segreti: poeti senza versi, pittori senza pennello, musicisti senza note. Ci sono fra loro spiriti nobili e altamente dotati, ma sono tutti, senza eccezione, degli uomini infelici.
(Da Narciso e Boccadoro, Hermann Hesse)

Tutti i libri del mondo non ti danno la felicità, però in segreto ti rinviano a te stesso. Lì c’è tutto ciò di cui hai bisogno, sole stelle luna. Perché la luce che cercavi vive dentro di te.
(Da La felicità, Hermann Hesse)

Ogni essere umano è qualcosa di personale e di irripetibile; voler sostituire al posto della coscienza personale una collettiva è già una violenza, e il primo passo verso ogni forma di totalitarismo.
(Da Lettere, Hermann Hesse)

In natura non esiste nulla di così perfido, selvaggio e crudele come la gente normale.
(Da Lettere, Hermann Hesse)

Il mondo non è meno strano fuori dei manicomi che dentro.
(Da Lettere, Hermann Hesse)

L’uomo si distingue dal resto della natura soprattutto per uno strato gelatinoso di menzogna che lo veste e lo protegge.
(Da Peter Camenzind, Hermann Hesse)

Cosa sono i millenni? Un manciata di tempo. Polvere in confronto a un unico sguardo dell’eternità.
(Da Siddartha, Hermann Hesse)

Ogni uomo ha solo una vocazione genuina  trovare la strada per se stesso… Il suo compito fu di scoprire il suo proprio destino  non uno arbitrario e viverlo totalmente e risolutamente dentro se stesso. Tutto il resto fu solo una esistenza possibile, un tentativo di evasione, una corsa a ritroso verso gli ideali delle masse, la conformità, e la paura della propria introversione.
(Hermann Hesse)






Gran parte dei nostri sogni li viviamo con assai maggiore intensità della nostra esistenza da svegli.
(Hermann Hesse)

Per sperimentare la felicità è necessario essere liberi dal tempo e perciò tanto dalla paura quanto dalla speranza, e questa capacità per la maggior parte delle persone si perde con gli anni.
(Hermann Hesse)

Lascia che te lo dica oggi quanto ti voglio bene, quanto tu sei stato sempre per me, come hai arricchito la mia vita. […] Tu non puoi misurare ciò che significhi. Significa la sorgente in un deserto, l’albero fiorito in un terreno selvaggio. A te solo debbo che il mio cuore non sia inaridito, che sia rimasto in me un punto accessibile alla grazia.
(Da Narciso e Boccadoro, Hermann Hesse)

Disperazione è il risultato di ogni serio tentativo di comprendere e giustificare la vita umana.
(Hermann Hesse)

Vivere nel mondo come non fosse il mondo, rispettare la legge e stare tuttavia al di sopra della legge, possedere come se non si possedesse, rinunciare come se non si fosse in rinuncia: tutte queste esperienze di un’altra saggezza di vita si possono realizzare solo con l’umorismo.
(Il lupo della steppa, Hermann Hesse)

L’aforisma è una sorta di gemma, tanto più preziosa quanto più rara, e godibile solo in dosi minime.
(Hermann Hesse)

Non c’è felicità nell’ essere amati. Ognuno ama se stesso; ma amare, ecco la felicità.
(Da Sull’amore, Hermann Hesse)

La felicità è amore, nient’altro. Felice è chi sa amare. Amore è ogni moto della nostra anima in cui essa senta se stessa e percepisca la propria vita. Felice è dunque chi è capace di amare molto. Ma amare e desiderare non è la stessa cosa. L’amore è il desiderio divenuto saggezza; l’amore non vuole possedere; vuole soltanto amare.
(Da Sull’amore, Hermann Hesse)

Il male nasce sempre dove l’amore non basta.
(Da Sull’amore, Hermann Hesse)

Purtroppo, con le citazioni della Bibbia in bocca agli uomini di governo, finora non si sono fatte esperienze liete.
(Da Guerra e pace, Hermann Hesse)






Le parole non fanno bene al senso segreto, ogni cosa diventa subito un po’ diversa, un po’ falsata, un po’ strampalata.
(Da Klein e Wagner, Hermann Hesse)

Tutto il visibile è espressione, tutta la natura è immagine, è linguaggio e colorato geroglifico. Nonostante una scienza della natura molto evoluta, oggi non siamo affatto ben preparati, né educati ad una corretta osservazione e, rispetto alla natura, ci troviamo piuttosto sul piede di guerra.
(Da Farfalle, Hermann Hesse)

Nella nostra vita frettolosa, assordante, sono maledettamente poche le ore in cui l’anima può diventare cosciente di sé stessa, in cui tace la vita dei sensi e quella dello spirito e l’anima sta senza veli davanti allo specchio dei ricordi e della coscienza.
(Da Notti insonni, Hermann Hesse)

Se per la tua gioia hai bisogno del permesso di altri, sei proprio un povero sciocco.
(Da Il Lupo della steppa, Hermann Hesse)

Se il mondo ha ragione, se hanno ragione le musiche nei caffè, la gente americana che si contenta di così poco, vuol dire che ho torto io, che sono io il pazzo, il vero lupo della steppa, come mi chiamai più volte, l’animale sperduto in un mondo a lui estraneo e incomprensibile, che non trova più la patria, l’aria, il nutrimento.
(Da Il Lupo della steppa, Hermann Hesse)

Come corpo ognuno è singolo, come anima mai.
(Da Il Lupo della steppa, Hermann Hesse)

Tra gli esseri umani, anche se intimamente uniti, è sempre aperto un abisso che solo l’amore può superare, e anch’ esso solo con una passerella di fortuna.
(Hermann Hesse)

Non sapevo niente di ieri né di domani, ero avvolto e soavemente lambito da un felice oggi.
(Hermann Hesse)

Gli esseri umani sono per lo più mezzi uomini e fra loro ci sono molte bestie.
(Hermann Hesse)

La vita delle persone che lavorano è noiosa. Interessanti sono le vicende e le sorti dei perdigiorno.
(Hermann Hesse)

Anche la vita più infelice ha le sue ore di sole e i suoi fiorellini fortunati in mezzo alla sabbia e alle pietraie.
(Hermann Hesse)






Così nascono, preziosa e fugace schiuma di felicità sopra il mare della sofferenza, tutte le opere d’arte nelle quali un uomo che soffre si innalza per un momento tanto al di sopra del proprio destino che la sua felicità brilla come un astro e appare a chi la vede come una cosa eterna, come il suo proprio sogno di felicità.
(Da Il lupo della steppa, Hermann Hesse)

Se temiamo qualcuno, riconosciamo a costui un potere su di noi.
(Da Demian, Hermann Hesse)

Una meta si proponeva Siddharta: diventare vuoto, vuoto di sete, vuoto di desideri, vuoto di sogni, vuoto di gioia e di dolore.
Morire a se stesso, non essere più lui, trovare la pace del cuore svuotato, nella spersonalizzazione del pensiero rimanere aperto al miracolo, questa era la sua meta.
Quando ogni residuo dell’lo fosse superato ed estinto, quando ogni brama e ogni impulso tacesse nel cuore, allora doveva destarsi l’ultimo fondo delle cose, lo strato più profondo dell’essere, quello che non è più Io: il grande mistero.
(Da Siddartha, Hermann Hesse)

In quell’ ora Siddharta cessò di lottare contro il destino, in quell’ ora cessò di soffrire.
Sul suo volto fioriva la serenità del sapere, cui più non contrasta alcuna volontà, il sapere che conosce la perfezione, che è in accordo con il fiume del divenire, con la corrente della vita, un sapere che è pieno di compassione e di simpatia, docile al flusso degli eventi, aderente all’ Unità.
(Da Siddartha, Hermann Hesse)

Lentamente fioriva, lentamente maturava in Siddharta il riconoscimento, la consapevolezza di ciò che realmente sia saggezza, qual fosse la meta del suo lungo cercare.
Non era nient’altro che una disposizione dell’anima, una capacità, un’arte segreta di pensare in qualunque istante, nel bel mezzo della vita, il pensiero dell’unità, sentire l’unità e per così dire respirarla
(Da Siddartha, Hermann Hesse)

Non è facile avere un bel giardino: è difficile come governare un regno. Ci si deve risolvere ad amare anche le imperfezioni, altrimenti ci si illude.
(Hermann Hesse)

La natura ha migliaia e migliaia di colori, e noi ci siamo messi in testa di ridurne la scala solo ad una ventina.
(Hermann Hesse)

Ogni superiore umorismo comincia con la rinuncia dell’uomo a prendere sul serio la propria persona.
(Da Il lupo della steppa, Hermann Hesse)

Fa parte delle imperfezioni e delle rinunce della vita umana il fatto che la nostra infanzia debba diventarci estranea e cadere nell’ oblio, come un tesoro sfuggito a mani che giocavano, e precipitato in un pozzo profondo.
(Hermann Hesse)

Le azioni degli uomini non scaturiscono neppure per la centesima parte da riflessioni razionali. Si può essere pienamente convinti dell’assurdità di un certo comportamento, e tuttavia attuarlo con fervore.
(Da Lettere, Hermann Hesse)

Contro le infamie della vita le armi migliori sono: la forza d’animo, la tenacia e la pazienza. la forza d’animo irrobustisce, la tenacia diverte e la pazienza dà pace.
(Da Il coraggio di ogni giorno, Hermann Hesse)

C’è una virtù che molto amo, l’unica. Essa ha nome tenacia. Delle molte virtù di cui leggiamo nei libri e di cui sentiamo parlare i maestri non so che farmene. E, d’altro canto, tutte le molte virtù che l’uomo si è inventato potrebbero essere raccolte sotto un’unica denominazione. Virtù significa obbedienza. Solo che c’è da chiedersi a chi si obbedisce. Anche la tenacia, infatti, è obbedienza. Ma tutte le altre virtù, tanto amate e lodate, sono obbedienza a leggi che sono state imposte da uomini; soltanto la tenacia non si inchina a queste leggi. Chi è tenace obbedisce infatti a un’altra legge, una legge particolare, assoluta, ente sacra, la legge che ha in sé stesso, il “tenere a se stesso”.
(Da Il coraggio di ogni giorno, Hermann Hesse)






Si chiama amore ogni superiorità, ogni capacità di comprensione, ogni capacità di sorridere nel dolore. Amore per noi stessi e per il nostro destino, affettuosa adesione a ciò che l’Imperscrutabile vuole fare di noi anche quando non siamo ancora in grado di vederlo e di comprenderlo  questo è ciò a cui tendiamo.”
(Hermann Hesse)

L’eccessivo valore che diamo ai minuti, la fretta, che sta alla base del nostro vivere, è senza dubbio il peggior nemico del piacere.
(Hermann Hesse)

Talvolta aveva desiderato d’essere un albero, perché gli alberi gli sembravano così pieni di quiete, di forza e di dignità.
(Hermann Hesse)

Quando odiamo qualcuno, odiamo nella sua immagine qualcosa che è dentro di noi. Ciò che non è parte di noi stessi non ci disturba.
(Da Demian, Hermann Hesse)

Leggere un libro, per il buon lettore significa: conoscere la personalità e la mentalità di uno sconosciuto, cercare di comprenderlo, possibilmente riuscire a diventargli amico, è una delizia, è un fatto meraviglioso.
(Hermann Hesse)

Senza amare se stessi non è possibile amare neanche il prossimo, l’odio di sé è identico al gretto egoismo e produce alla fine lo stesso orribile isolamento, la stessa disperazione.
(Da Il lupo della steppa, Hermann Hesse)

Finché vi saranno i mattatoi vi saranno i campi di battaglia.
(Hermann Hesse)

Tutti sono sottomessi, tutti desiderano obbedire e pensare meno che si può: bambini sono gli uomini.
(Da Siddartha, Hermann Hesse)

L’amore si può mendicare, comprare, regalare, si può trovarlo sulla strada, ma non si può estorcere.
(Siddartha, Hermann Hesse)

Chi ha imparato ad ascoltare gli alberi non brama più di essere un albero. Vuole essere quello che è.
(Hermann Hesse)

Un figlio può prendere dal padre il naso e gli occhi e persino l’intelligenza, ma non l’anima. L’anima è nuova, in ogni uomo.
(Hermann Hesse)

La musica si fonda sull’ armonia fra cielo e terra, sulla concordanza fra il torbido e il chiaro.
(Hermann Hesse)

Tutti sanno per esperienza che è facile innamorarsi, mentre amare veramente è bello ma difficile. Come tutti i veri valori, l’amore non si può acquistare. Il piacere si può acquistare, l’amore no.
(Hermann Hesse)






La pace non è una paradisiaca condizione originaria, né una forma di convivenza regolata dal compromesso. La pace è qualcosa che non conosciamo, che soltanto cerchiamo e immaginiamo. La pace è un ideale.
(Hermann Hesse)

Nonostante il tenero amore che nutro per il mio Paese, non ho mai saputo essere un grande patriota né un nazionalista… E ben presto è nata in me una diffidenza verso i confini e un amore profondo, spesso appassionato, per quei beni umani che per loro natura stanno al di là dei confini… Col passare degli anni mi sono sentito ineluttabilmente spinto ad apprezzare maggiormente ciò che unisce uomini e nazioni piuttosto che ciò che li divide.
(Hermann Hesse)

Dipingere è meraviglioso, rende più allegri e pazienti. Dopo non si hanno le dita nere, come quando si scrive, ma rosse e blu.
(Da L’infanzia dell’incantatore, Hermann Hesse)

L’amore non esiste per renderci felici, ma per dimostrarci quanto sia forte la nostra capacità di sopportare il dolore.
(Da Peter Camenzind, Hermann Hesse)

Amiamo ciò che ci somiglia e comprendiamo ciò che il vento ha scritto sulla sabbia.
(Da La felicità, Hermann Hesse)

Bisogna trovare il proprio sogno perché la strada diventi facile.
Ma non esiste un sogno perfetto.
(Hermann Hesse)

Ogni sogno cede il posto a un sogno nuovo, e non bisogna volerne trattenere alcuno.
(Hermann Hesse)

Nulla è più pericoloso e mortale per l’anima che occuparsi continuamente di sé e della propria condizione, della propria solitaria insoddisfazione e debolezza.
(Hermann Hesse)

La vita di un uomo puro e generoso è sempre una cosa sacra e miracolosa, da cui si sprigionano forze inaudite che operano anche in lontananza.
(Hermann Hesse)

Perché il mondo è così pieno di morte e di orrore, ho provato e riprovato per consolare il mio cuore e raccogliere i fiori che crescono in mezzo all’ inferno.
(Da Narciso e Boccadoro, Hermann Hesse)

Non è il nostro compito quello di avvicinarci, così come non si avvicinano fra loro il sole e la luna, o il mare e la terra. Noi due, caro amico, siamo il sole e la luna, siamo il mare e la terra. La nostra méta non è di trasformarci l’uno nell’ altro, ma di conoscerci l’un l’altro e d’imparar a vedere ed a rispettare nell’ altro ciò ch’ egli è: il nostro opposto e il nostro complemento.
(Da Narciso e Boccadoro, Hermann Hesse)

Un giorno mentre Siddharta meditava sotto al solito fico… gli si avvicinò un viandante che stava cercando la via dell’illuminazione. Si misero a parlare del più e del meno come due vecchi amici quando Siddharta gli chiese: “Qual è la mancanza più grave per l’uomo?” E il viandante pensatore così rispose: “È grave morire senza aver capito la vita. È drammatico vivere senza aver capito la morte!
(Da Siddartha, Hermann Hesse)

Dove si crea un’opera, dove si continua un sogno, si pianta un albero, si partorisce un bimbo, là opera la vita e si apre una breccia nell’ oscurità del tempo.
(Hermann Hesse)

Ogni uomo ha un suo compito nella vita, e non è mai quello che egli avrebbe voluto scegliersi.
(Hermann Hesse)

Troppo spesso togliamo tempo ai nostri amici per dedicarlo ai nostri nemici.
(Hermann Hesse)

La gioventù si conclude quando finisce l’egoismo; la maturità inizia quando si vive per gli altri.
(Da Gertrude, Hermann Hesse)

Sono stato un cercatore e ancora lo sono, ma non cerco più nelle stelle e nei libri: incomincio a udire gli insegnamenti che il mio sangue mormora in me.
La mia storia non è piacevole, non è dolce e armoniosa come le storie inventate; sa di stoltezza e confusione, sa di follia e sogno, come la vita di tutti coloro che non vogliono più mentire a se stessi.
(Da Demian, Hermann Hesse)

La vita di ogni uomo è una via verso se stessi, il tentativo di una via, l’accenno di un sentiero.
(Hermann Hesse)

Nessun uomo è mai stato interamente se stesso, eppure ognuno cerca di diventarlo, chi sordamente, chi luminosamente, ognuno come può.
Ognuno si porta dietro, fino alla fine i resti della propria nascita, umori e gusci d’uovo d’un mondo primordiale.
Certi non diventano mai uomini, rimangono rane, lucertole, formiche.
Qualcuno è uomo sopra e pesce sotto. Ma ognuno è il tentativo della natura verso l’uomo.
(Da Demian, Hermann Hesse)






Per me gli alberi sono sempre stati i predicatori più persuasivi. Li venero quando vivono in popoli e famiglie, in selve e boschi. E li venero ancora di più quando se ne stanno isolati. Sono come uomini solitari. Non come gli eremiti, che se ne sono andati di soppiatto per sfuggire a una debolezza, ma come grandi uomini solitari, come Beethoven e Nietzsche. Tra le loro fronde stormisce il mondo, le loro radici affondano nell’ infinito.
(Hermann Hesse)

Ogni uomo però non è soltanto lui stesso è anche il punto unico, particolarissimo, in ogni caso importante, curioso, dove i fenomeni del mondo si incrociano una volta sola, senza ripetizione.
(Da Demian, Hermann Hesse)

Un albero sotto i raggi del sole, un sasso segnato dalle intemperie, un animale, una montagna: tutti hanno una vita, una storia, vivono, soffrono, affrontano i pericoli, godono, muoiono. Ma non sappiamo il perché.
(Hermann Hesse)

Che sarebbe l’amore senza la necessità di nascondersi? Che sarebbe l’amore senza pericolo?
(Da Narciso e Boccadoro, Hermann Hesse)

Non puoi essere vagabondo e artista e contemporaneamente borghese e uomo sano e decoroso. Ti vuoi ubriacare, allora tieniti anche il mal di testa! Se dici di sì alla luce del sole e alle fantasie leggiadre, devi dire sì anche alla sporcizia e al disgusto. Tutto questo è in te, oro e fango, bramosia e pena, riso infantile e paura della morte. Di’ a tutto sì, non sottrarti a niente, non tentare di eludere niente.
(Da Storie di vagabondaggio, Hermann Hesse)

Chi “non si adatta al mondo” è sempre vicino a trovare se stesso. Chi si adatta al mondo non si trova mai, ma può diventare consigliere nazionale.
(Da Lettere, Hermann Hesse)

Non permettere alla donna di cambiarti, quando l’avrà fatto si sarà stancata di te.
(Hermann Hesse)

Le lacrime sono lo sciogliersi del ghiaccio dell’anima. E a chi piange, tutti gli angeli sono vicini.
(Hermann Hesse)

I mistici sono quei pensatori che non sanno staccarsi dalle rappresentazioni, quindi non sono per nulla pensatori. Sono artisti segreti: poeti senza versi, pittori senza pennello, musicisti senza note. Ci sono fra loro spiriti nobili e altamente dotati, ma sono tutti, senza eccezione, degli uomini infelici.
(Da Narciso e Boccadoro, Hermann Hesse)

Tutti i libri del mondo non ti danno la felicità, però in segreto ti rinviano a te stesso. Lì c’è tutto ciò di cui hai bisogno, sole stelle luna. Perché la luce che cercavi vive dentro di te.
(Da La felicità, Hermann Hesse)

Ogni essere umano è qualcosa di personale e di irripetibile; voler sostituire al posto della coscienza personale una collettiva è già una violenza, e il primo passo verso ogni forma di totalitarismo.
(Da Lettere, Hermann Hesse)

In natura non esiste nulla di così perfido, selvaggio e crudele come la gente normale.
(Da Lettere, Hermann Hesse)

Il mondo non è meno strano fuori dei manicomi che dentro.
(Da Lettere, Hermann Hesse)

L’uomo si distingue dal resto della natura soprattutto per uno strato gelatinoso di menzogna che lo veste e lo protegge.
(Da Peter Camenzind, Hermann Hesse)

Cosa sono i millenni? Un manciata di tempo. Polvere in confronto a un unico sguardo dell’eternità.
(Da Siddartha, Hermann Hesse)






Ogni uomo ha solo una vocazione genuina – trovare la strada per se stesso… Il suo compito fu di scoprire il suo proprio destino – non uno arbitrario – e viverlo totalmente e risolutamente dentro se stesso. Tutto il resto fu solo una esistenza possibile, un tentativo di evasione, una corsa a ritroso verso gli ideali delle masse, la conformità, e la paura della propria introversione.
(Hermann Hesse)

Gran parte dei nostri sogni li viviamo con assai maggiore intensità della nostra esistenza da svegli.
(Hermann Hesse)

Per sperimentare la felicità è necessario essere liberi dal tempo e perciò tanto dalla paura quanto dalla speranza, e questa capacità per la maggior parte delle persone si perde con gli anni.
(Hermann Hesse)

Lascia che te lo dica oggi quanto ti voglio bene, quanto tu sei stato sempre per me, come hai arricchito la mia vita. […] Tu non puoi misurare ciò che significhi. Significa la sorgente in un deserto, l’albero fiorito in un terreno selvaggio. A te solo debbo che il mio cuore non sia inaridito, che sia rimasto in me un punto accessibile alla grazia.
(Da Narciso e Boccadoro, Hermann Hesse)

Disperazione è il risultato di ogni serio tentativo di comprendere e giustificare la vita umana.
(Hermann Hesse)

Vivere nel mondo come non fosse il mondo, rispettare la legge e stare tuttavia al di sopra della legge, possedere come se non si possedesse, rinunciare come se non si fosse in rinuncia: tutte queste esperienze di un’altra saggezza di vita si possono realizzare solo con l’umorismo.
(Da Il lupo della steppa, Hermann Hesse)

L’aforisma è una sorta di gemma, tanto più preziosa quanto più rara, e godibile solo in dosi minime.
(Hermann Hesse)

Non c’è felicità nell’ essere amati. Ognuno ama se stesso; ma amare, ecco la felicità.
(Da Sull’amore, Hermann Hesse)

La felicità è amore, nient’altro. Felice è chi sa amare. Amore è ogni moto della nostra anima in cui essa senta se stessa e percepisca la propria vita. Felice è dunque chi è capace di amare molto. Ma amare e desiderare non è la stessa cosa. L’amore è il desiderio divenuto saggezza; l’amore non vuole possedere; vuole soltanto amare.
(Da Sull’amore, Hermann Hesse)

Il male nasce sempre dove l’amore non basta.
(Da Sull’amore, Hermann Hesse)

Purtroppo, con le citazioni della Bibbia in bocca agli uomini di governo, finora non si sono fatte esperienze liete.
(Da Guerra e pace, Hermann Hesse)

Le parole non fanno bene al senso segreto, ogni cosa diventa subito un po’ diversa, un po’ falsata, un po’ strampalata.
(Da Klein e Wagner, Hermann Hesse)

Tutto il visibile è espressione, tutta la natura è immagine, è linguaggio e colorato geroglifico. Nonostante una scienza della natura molto evoluta, oggi non siamo affatto ben preparati, né educati ad una corretta osservazione e, rispetto alla natura, ci troviamo piuttosto sul piede di guerra.
(Da Farfalle, Hermann Hesse)

Nella nostra vita frettolosa, assordante, sono maledettamente poche le ore in cui l’anima può diventare cosciente di sé stessa, in cui tace la vita dei sensi e quella dello spirito e l’anima sta senza veli davanti allo specchio dei ricordi e della coscienza.
(Da Notti insonni,Hermann Hesse)






Se per la tua gioia hai bisogno del permesso di altri, sei proprio un povero sciocco.
(Da Il Lupo della steppa, Hermann Hesse)

Se il mondo ha ragione, se hanno ragione le musiche nei caffè, la gente americana che si contenta di così poco, vuol dire che ho torto io, che sono io il pazzo, il vero lupo della steppa, come mi chiamai più volte, l’animale sperduto in un mondo a lui estraneo e incomprensibile, che non trova più la patria, l’aria, il nutrimento.
(Da Il Lupo della steppa, Hermann Hesse)

Come corpo ognuno è singolo, come anima mai.
(Da Il Lupo della steppa, Hermann Hesse)

Tra gli esseri umani, anche se intimamente uniti, è sempre aperto un abisso che solo l’amore può superare, e anch’ esso solo con una passerella di fortuna.
(Hermann Hesse)

Non sapevo niente di ieri né di domani, ero avvolto e soavemente lambito da un felice oggi.
(Hermann Hesse)

Gli esseri umani sono per lo più mezzi uomini e fra loro ci sono molte bestie.
(Hermann Hesse)

La vita delle persone che lavorano è noiosa. Interessanti sono le vicende e le sorti dei perdigiorno.
(Hermann Hesse)

Anche la vita più infelice ha le sue ore di sole e i suoi fiorellini fortunati in mezzo alla sabbia e alle pietraie.
(Hermann Hesse)

Così nascono, preziosa e fugace schiuma di felicità sopra il mare della sofferenza, tutte le opere d’arte nelle quali un uomo che soffre si innalza per un momento tanto al di sopra del proprio destino che la sua felicità brilla come un astro e appare a chi la vede come una cosa eterna, come il suo proprio sogno di felicità.
(Da Il lupo della steppa, Hermann Hesse)

Se temiamo qualcuno, riconosciamo a costui un potere su di noi.
(Da Demian, Herman Hesse)

Una meta si proponeva Siddharta: diventare vuoto, vuoto di sete, vuoto di desideri, vuoto di sogni, vuoto di gioia e di dolore.
Morire a se stesso, non essere più lui, trovare la pace del cuore svuotato, nella spersonalizzazione del pensiero rimanere aperto al miracolo, questa era la sua meta.
Quando ogni residuo dell’lo fosse superato ed estinto, quando ogni brama e ogni impulso tacesse nel cuore, allora doveva destarsi l’ultimo fondo delle cose, lo strato più profondo dell’essere, quello che non è più Io: il grande mistero.
(Da Siddartha, Hermann Hesse)

In quell’ ora Siddharta cessò di lottare contro il destino, in quell’ ora cessò di soffrire.
Sul suo volto fioriva la serenità del sapere, cui più non contrasta alcuna volontà, il sapere che conosce la perfezione, che è in accordo con il fiume del divenire, con la corrente della vita, un sapere che è pieno di compassione e di simpatia, docile al flusso degli eventi, aderente all’ Unità.
(Da Siddartha, Hermann Hesse)

Lentamente fioriva, lentamente maturava in Siddharta il riconoscimento, la consapevolezza di ciò che realmente sia saggezza, qual fosse la meta del suo lungo cercare.
Non era nient’altro che una disposizione dell’anima, una capacità, un’arte segreta di pensare in qualunque istante, nel bel mezzo della vita, il pensiero dell’unità, sentire l’unità e per così dire respirarla.
(Da Siddartha, Hermann Hesse)

Non è facile avere un bel giardino: è difficile come governare un regno. Ci si deve risolvere ad amare anche le imperfezioni, altrimenti ci si illude.
(Hermann Hesse)

La natura ha migliaia e migliaia di colori, e noi ci siamo messi in testa di ridurne la scala solo ad una ventina.
(Hermann Hesse)

Ogni superiore umorismo comincia con la rinuncia dell’uomo a prendere sul serio la propria persona.
(Da, Il lupo della steppa, Hermann Hesse)

Fa parte delle imperfezioni e delle rinunce della vita umana il fatto che la nostra infanzia debba diventarci estranea e cadere nell’ oblio, come un tesoro sfuggito a mani che giocavano, e precipitato in un pozzo profondo.
(Hermann Hesse)

Le azioni degli uomini non scaturiscono neppure per la centesima parte da riflessioni razionali. Si può essere pienamente convinti dell’assurdità di un certo comportamento, e tuttavia attuarlo con fervore.
(Da Lettere, Hermann Hesse)

Contro le infamie della vita le armi migliori sono: la forza d’animo, la tenacia e la pazienza. la forza d’animo irrobustisce, la tenacia diverte e la pazienza dà pace.
(Da Il coraggio di ogni giorno, Hermann Hesse)

C’è una virtù che molto amo, l’unica. Essa ha nome tenacia. Delle molte virtù di cui leggiamo nei libri e di cui sentiamo parlare i maestri non so che farmene. E, d’altro canto, tutte le molte virtù che l’uomo si è inventato potrebbero essere raccolte sotto un’unica denominazione. Virtù significa obbedienza. Solo che c’è da chiedersi a chi si obbedisce. Anche la tenacia, infatti, è obbedienza. Ma tutte le altre virtù, tanto amate e lodate, sono obbedienza a leggi che sono state imposte da uomini; soltanto la tenacia non si inchina a queste leggi. Chi è tenace obbedisce infatti a un’altra legge, una legge particolare, assoluta, ente sacra, la legge che ha in sé stesso, il “tenere a se stesso”
(Da Il coraggio di ogni giorno, Hermann Hesse)

Si chiama amore ogni superiorità, ogni capacità di comprensione, ogni capacità di sorridere nel dolore. Amore per noi stessi e per il nostro destino, affettuosa adesione a ciò che l’Imperscrutabile vuole fare di noi anche quando non siamo ancora in grado di vederlo e di comprenderlo  questo è ciò a cui tendiamo.”
(Hermann Hesse)

L’eccessivo valore che diamo ai minuti, la fretta, che sta alla base del nostro vivere, è senza dubbio il peggior nemico del piacere.
(Hermann Hesse)

Talvolta aveva desiderato d’essere un albero, perché gli alberi gli sembravano così pieni di quiete, di forza e di dignità.
(Hermann Hesse)

Quando odiamo qualcuno, odiamo nella sua immagine qualcosa che è dentro di noi. Ciò che non è parte di noi stessi non ci disturba.
(Da Demian, Hermann Hesse)

Leggere un libro, per il buon lettore significa: conoscere la personalità e la mentalità di uno sconosciuto, cercare di comprenderlo, possibilmente riuscire a diventargli amico, è una delizia, è un fatto meraviglioso.
(Hermann Hesse)

Senza amare se stessi non è possibile amare neanche il prossimo, l’odio di sé è identico al gretto egoismo e produce alla fine lo stesso orribile isolamento, la stessa disperazione.
(Da Il lupo della steppa, Hermann Hesse)

Finché vi saranno i mattatoi vi saranno i campi di battaglia.
(Hermann Hesse)

Tutti sono sottomessi, tutti desiderano obbedire e pensare meno che si può: bambini sono gli uomini.
(Da Siddartha, Hermann Hesse)

L’amore si può mendicare, comprare, regalare, si può trovarlo sulla strada, ma non si può estorcere.
(Da Siddartha, Hermann Hesse)

Chi ha imparato ad ascoltare gli alberi non brama più di essere un albero. Vuole essere quello che è.
(Hermann Hesse)

Un figlio può prendere dal padre il naso e gli occhi e persino l’intelligenza, ma non l’anima. L’anima è nuova, in ogni uomo.
(Hermann Hesse)

La musica si fonda sull’armonia fra cielo e terra, sulla concordanza fra il torbido e il chiaro.
(Hermann Hesse)

Tutti sanno per esperienza che è facile innamorarsi, mentre amare veramente è bello ma difficile. Come tutti i veri valori, l’amore non si può acquistare. Il piacere si può acquistare, l’amore no.
(Hermann Hesse)

La pace non è una paradisiaca condizione originaria, né una forma di convivenza regolata dal compromesso. La pace è qualcosa che non conosciamo, che soltanto cerchiamo e immaginiamo. La pace è un ideale.
(Hermann Hesse)

Nonostante il tenero amore che nutro per il mio Paese, non ho mai saputo essere un grande patriota né un nazionalista… E ben presto è nata in me una diffidenza verso i confini e un amore profondo, spesso appassionato, per quei beni umani che per loro natura stanno al di là dei confini… Col passare degli anni mi sono sentito ineluttabilmente spinto ad apprezzare maggiormente ciò che unisce uomini e nazioni piuttosto che ciò che li divide.
(Hermann Hesse)

Dipingere è meraviglioso, rende più allegri e pazienti. Dopo non si hanno le dita nere, come quando si scrive, ma rosse e blu.
(Da L’infanzia dell’incantatore, Hermann Hesse)

L’amore non esiste per renderci felici, ma per dimostrarci quanto sia forte la nostra capacità di sopportare il dolore.
(Da Peter Camenzind, Hermann Hesse)

Amiamo ciò che ci somiglia e comprendiamo ciò che il vento ha scritto sulla sabbia.
(Da La felicità, Hermann Hesse)

Bisogna trovare il proprio sogno perché la strada diventi facile.
Ma non esiste un sogno perfetto.
(Hermann Hesse)

Ogni sogno cede il posto a un sogno nuovo, e non bisogna volerne trattenere alcuno.
(Hermann Hesse)

Nulla è più pericoloso e mortale per l’anima che occuparsi continuamente di sé e della propria condizione, della propria solitaria insoddisfazione e debolezza.
(Hermann Hesse)

La vita di un uomo puro e generoso è sempre una cosa sacra e miracolosa, da cui si sprigionano forze inaudite che operano anche in lontananza.
(Hermann Hesse)

Perché il mondo è così pieno di morte e di orrore, ho provato e riprovato per consolare il mio cuore e raccogliere i fiori che crescono in mezzo all’ inferno.
(Da Narciso e Boccadoro, Hermann Hesse)

Non è il nostro compito quello di avvicinarci, così come non si avvicinano fra loro il sole e la luna, o il mare e la terra. Noi due, caro amico, siamo il sole e la luna, siamo il mare e la terra. La nostra méta non è di trasformarci l’uno nell’ altro, ma di conoscerci l’un l’altro e d’imparar a vedere ed a rispettare nell’ altro ciò ch’ egli è: il nostro opposto e il nostro complemento.
(Da Narciso e Boccadoro, Hermann Hesse)

Un giorno mentre Siddharta meditava sotto al solito fico… gli si avvicinò un viandante che stava cercando la via dell’illuminazione. Si misero a parlare del più e del meno come due vecchi amici quando Siddharta gli chiese: “Qual è la mancanza più grave per l’uomo?” E il viandante pensatore così rispose: “È grave morire senza aver capito la vita. È drammatico vivere senza aver capito la morte!
(Da Siddartha, Hermann Hesse)

Le più belle frasi di William ShakespeareRaccolta completa

William Shakespeare (Stratford-on-Avon 1564-1616) è senza dubbio uno dei drammaturghi più grandi, ammirati e rappresentati di tutti i tempi per l’universalità dei temi e il linguaggio straordinariamente ricco.
Figlio di un guantaio e piccolo proprietario terriero, Shakespeare sposa a 18 anni una donna maggiore di lui da cui ha due figli.
A 22 anni abbandona la famiglia per cercare fortuna a Londra dove diventa attore oltre che autore di testi e impresario teatrale. Raggiunto il successo, grazie all’appoggio del duca di Southampton, diviene nel 1599 proprietario di un teatro, il celebre Globe, dove fa rappresentare i suoi testi.
Della sua vita privata si sa ben poco: le uniche notizie riguardavano vicende legali di scarsa importanza oppure le dati di pubblicazione o di rappresentazione delle sue opere. Dopo aver accumulato una discreta fortuna, ritorna a Stratford dove vive da gentiluomo di campagna fino alla morte.
Shakespeare è sempre stato considerato come il più importante scrittore in inglese e generalmente ritenuto il più eminente drammaturgo della cultura occidentale. Le sue frasi in tutto il mondo e sono onnipresenti su tutti i social e i media, come veri e propri slogan.
Di seguito abbiamo realizzato una raccolta completa delle più belle frasi di William Shakespeare






frasi di William Shakespeare

I piccoli hanno sempre voglia di chiacchierare di quello che fanno i grandi.
(William Shakespeare)

Eretico sarà chi accenda il rogo, non già colei che vi brucerà dentro!
(William Shakespeare)

Il principe delle tenebre è un gentiluomo.
(William Shakespeare)

La vittoria vale doppio,quando il vincitore riporta a casa tutte le sue forze. da ‘molto rumore per nulla’.
(William Shakespeare)

Sappiamo quello che siamo ,ma non sappiamo quello che potremmo essere.
(William Shakespeare)

Che nessuno mi consigli,e che nessuno pensi di lenire il mio dolore, a meno che il conforto venga da una persona i cui patemi siano simili ai miei.
(William Shakespeare)

L’ordine è la virtù dei mediocri.
(William Shakespeare)

Non vi è corazza più forte di un cuore incontaminato!
Tre volte armato è chi difende il giusto; e inerme, sebbene coperto di ferro, è colui la cui coscienza è corrotta dall’ingiustizia.
(William Shakespeare)

Sono le stelle, le stelle sopra di noi, che governano la nostra condizione.
(William Shakespeare)

Vuoi essere simile alla natura degli dei? Sii misericordioso con gli animali: la dolce misericordia è il vero segno della nobiltà.
(William Shakespeare)

Quel malizioso bastardello di venere, che è nato dalla malinconia,concepito dall’impulso del momento,
e priginato dalla follia,quella birba di fanciullo cieco che inganna gli occhi di tutti proprio perchè i suoi sono bendati,
sia lui a giudicare quanto io sia innamorata.
(William Shakespeare)

E non sai che sono una donna? quando penso devo anche parlare!
(William Shakespeare)

Questa non è certo adulazione,questi consiglieri mi fanno sentire veramente chi sono.
(William Shakespeare)

Lo sciocco crede di essere saggio,ma il saggio sa anche troppo bene di essere uno sciocco.
(William Shakespeare)

Ma siete poi davvero un uomo? mi sembra che ve ne manchi il coraggio .
(William Shakespeare)

Ero io ,ma ora non lo sono più. Ne tanto meno ho timore di dirvi quel che ero,
dal momento che il mio cambiamento ha un sapore assai grato.
(William Shakespeare)

La saggezza e la virtù sembrano vili alle creature vili.
L’immondizia trova gusto soltanto a pascersi d’immondizia.
(William Shakespeare)

Lo spirito si sottrae a una parte di sventura,quando vede attorno a se altri compagni e amici si sventura.
(William Shakespeare)

Uno spirito nobile,quando vede un povero volenteroso adoperarsi invano,deve giudicare dall’intenzione e non dal risultato. L’amore non guarda con gli occhi ma con la mente e perciò l’alato Cupido viene dipinto cieco.
(William Shakespeare)

Come nei sillogismi ci vogliono due premesse per fare una conclusione,
cosi ci vogliono due persone per darsi un bacio.
(William Shakespeare)

Certe persone vanno in giro a provocare duelli senza ragione, solo per mettere alla prova il loro coraggio.
(William Shakespeare)

Se la musica è il nutrimento dell’amore,suonate ancora, affinchè, essendone saziato, il mio appetito se ne ammali e ne muoia.
(William Shakespeare)

L’amicizia è fedele in tutto ,salvo che nelle questioni di cuore,ragion per cui tutti gli innamorati faranno meglio a parlare per loro stessi,senza alcuna mediazione.
Perchè la bellezza è una maga,di fronte alla quale la stessa fede si scioglie in passione.
Sono cose che accadono tutti i giorni ,e vanno messe in conto.
(William Shakespeare)

Quando arrivano i dispiaceri, non arrivano come singole spie, ma in battaglioni.
(William Shakespeare)

Quando si ama al massimo
delle nostre forze ,spesso
si rovina cio’ che amiamo.
(William Shakespeare)






La parole contengono falsità
e artifizi; E’ nello sguardo
il linguaggio del cuore
evitate di esprimere giudizi,
poichè tutti siamo peccatori.
(William Shakespeare)

Rinuncia al tuo potere di attrarmi ed io
rinuncerò alla mia volontà’ di seguirti.
(William Shakespeare)

Dubita che le stelle siano fatte di fuoco
dubita che il sole si muova
dubita che la verita’ sia bugiarda
ma del mio amore non dubitare affatto.
(William Shakespeare)

Se la musica e’ il nutrimento dell’amore,
continua a cantare, dandomene in questo
modo senza alcun risparmio, in tal modo che,
ormai sazio, la mia fame si ammali e ne muoia.
(William Shakespeare)

E qualsiasi angoscia che adesso sembra mortale,
in confronto al perderti, non sembrerà uguale.
(William Shakespeare)

Desidero ciò che possiedo; il cuore mio,
allo stesso modo del mare,e’ privo
di limiti ;e ancora come il mare
il mio amore e’ profondo: piu’ te ne do
e più ne ho, poichè entrambi sono infiniti.
(William Shakespeare)

Quando e’ vero amore,anche il più
banale dei sospetti incute paura;
e se la paura cresce l’amore lo
segue avvampando impetuosamente.
(William Shakespeare)

Un cuore lindo e’ la migliore armatura!
tre volte e’ armato chi combatte per
difendere la giustizia; e disarmato e’,
anche qualora sia coperto di ferro,la
persona la cui coscienza e’ macchiata
dall’ingiustizia.
(William Shakespeare)

Oh sonno che sempre tiene aperti gli
occhi e non e’ mai sonno!cosi’ e’ l’amore
che prova,senza sentire amore in esso.
(William Shakespeare)

Ahimè, mi chiedo per quale motivo l’amore,
che ha sembianze cosi’ dolci,si riveli
alla prova dei fatti cosi’ agro e tiranno?
(William Shakespeare)

Nulla è bene e nulla è male,se non si è consapevoli di fare bene o male.
(William Shakespeare)

Così come i raggi di una candela arrivano lontano,
allo stesso modo risplende una buona azione in un mondo malvagio.
(William Shakespeare)

E chi muore senza portare nella propria tomba almeno una pedata ricevuta in dono da un amico?
Timone di Atene.
(William Shakespeare)

La natura cattiva dei messaggi rende sgradito il messaggero Antonio e Cleopatra.
(William Shakespeare)

Chi si agita,fa scoppiare di risate gli angeli.
(William Shakespeare)

Non bisogna mai tentare un uomo disperato.
(William Shakespeare)

Le cose che sono più dolci al gusto, sono più amare da digerire.
(William Shakespeare)

Tutto è bene se finisce cosi’. dopo l’amaro il dolce è ancor più buono.
(William Shakespeare)

L’abuso di grandezza si avvera quando essa disgiunge la tenerezza d’animo dal potere…
William Shakespeare da Giulio Cesare.
(William Shakespeare)

Finchè possiamo dire: “quest’è il peggio”, vuol dir che il peggio ancora può venire.
(William Shakespeare)

Siamo fatti della materia di cui son fatti i sogni;
e nello spazio e nel tempo d’un sogno è racchiusa la nostra breve vita.
(William Shakespeare)

Quando non sarai più parte di me ritaglierò dal tuo ricordo tante piccole stelle,
allora il cielo sarà così bello
che tutto il mondo si innamorerà della notte.
(William Shakespeare)

Il pazzo, l’amante e il poeta non sono composti che di fantasia.
(William Shakespeare)

Ama, ama follemente, ama più che puoi e se ti dicono che è peccato ama il tuo peccato e sarai innocente.
(William Shakespeare)

Rinuncia al tuo potere di attrarmi ed io rinuncerò alla mia volontà di seguirti.
(William Shakespeare)

Non desidero una rosa a Natale più di quanto possa desiderar la neve a maggio:
d’ogni cosa mi piace che maturi quand’ è la sua stagione.
(William Shakespeare)

Buonanotte, buonanotte! Separarsi è un sì dolce dolore,
che dirò buonanotte finché non sarà mattino.
(William Shakespeare)

Potrei essere rinchiuso in un guscio di noce e tuttavia ritenermi Re di uno spazio infinito, se non fosse che faccio brutti sogni.
(William Shakespeare)

L’amore guarda non con gli occhi ma con l’anima.
(William Shakespeare)

Sappiamo ciò che siamo ma non quello che potremmo essere.
(William Shakespeare)

La vita è un’ombra che cammina, un povero attore che si agita e pavoneggia la sua ora sul palco e poi non se ne sa più niente.
È un racconto narrato da un idiota, pieno di strepiti e furore, significante niente.
(William Shakespeare)

È tutta colpa della luna, quando si avvicina troppo alla terra fa impazzire tutti.
(William Shakespeare)

Che epoca terribile quella in cui degli idioti governano dei ciechi.
(William Shakespeare)

– Polonio: “Che cosa state leggendo, mio signore?”
– Amleto: “Parole, parole, parole”.
(William Shakespeare)

Io considero il mondo per quello che è: un palcoscenico dove ognuno deve recitare la sua parte.
(William Shakespeare)

Date parole al vostro dolore altrimenti il vostro cuore si spezza.
(William Shakespeare)

Amore non è Amore se muta quando scopre un mutamento o tende a svanire quando l’altro s’allontana
(William Shakespeare)

Amami o odiami, entrambi sono a mio favore.
Se mi ami, sarò sempre nel tuo cuore,
se mi odi, sarò sempre nella tua mente.
(William Shakespeare)

Ride delle cicatrici colui che non è mai stato ferito.
(William Shakespeare)






Folle è l’uomo che parla alla luna. Stolto chi non le presta ascolto.
(William Shakespeare)

Ma tu chi sei che avanzando nel buio della notte inciampi nei miei più segreti pensieri?
(William Shakespeare)

Ci son più cose in cielo e in terra, Orazio, che non sogni la tua filosofia.
(William Shakespeare)

Se sapessi scrivere la bellezza dei tuoi occhi.
E cantare in nuovi metri tutte le tue grazie,
il futuro direbbe: questo poeta mente;
Mai un volto sulla terra ebbe tratti così celesti.
(William Shakespeare)

L’amore fugge come un’ombra l’amore reale che l’insegue, inseguendo chi lo fugge, fuggendo chi l’insegue.
(William Shakespeare)

Tutti gli uomini sanno dare consigli e conforto al dolore che non provano.
(William Shakespeare)

Tutti i giorni son notti per me, finché io non ti vedo, e giorni luminosi son le notti quando mi appari in sogno.
(William Shakespeare)

Guarda come appoggia la guancia alla sua mano:
Oh, potessi essere io il guanto di quella mano e poter così sfiorare quella guancia!
(William Shakespeare)

Che cosa c’è in un nome? Ciò che noi chiamiamo con il nome di rosa, anche se lo chiamassimo con un altro nome, serberebbe pur sempre lo stesso dolce profumo.
(William Shakespeare)

Basta una stilla di male per gettare un’ombra infamante su qualunque virtù.
(William Shakespeare)

Sei tu la parte migliore di me stesso, il limpido specchio dei miei occhi, il profondo del cuore, il nutrimento, la fortuna, l’oggetto di ogni mia speranza, il solo cielo della mia terra, il paradiso cui aspiro.
(William Shakespeare)

D’ora in avanti tu chiamami “Amore”, ed io sarò per te non più Romeo, perché m’avrai così ribattezzato.
(William Shakespeare)

Dubita che le stelle siano fuoco;
dubita che il sole si muova;
dubita che la verità sia mentitrice:
ma non dubitare mai del mio amore.
(William Shakespeare)

Finché possiamo dire: “quest’è il peggio”, vuol dir che il peggio ancora può venire.
(William Shakespeare)

Ama tutti, credi a pochi e non far del male a nessuno.
(William Shakespeare)

Non c’è mai stato un filosofo che potesse sopportare pazientemente il mal di denti.
(William Shakespeare)

Se non ricordi che Amore t’abbia mai fatto commettere la più piccola follia, allora non hai amato.
(William Shakespeare)

La fortuna guida dentro il porto anche navi senza guida.
(William Shakespeare)

Vivi per essere la meraviglia e l’ammirazione del tuo tempo.
(William Shakespeare)

Quegli amici che hai e la cui amicizia hai messo alla prova, aggrappali alla tua anima con uncini d’acciaio.
(William Shakespeare)

Quando è vero amore, anche il più banale dei sospetti incute paura; e se la paura cresce l’amore lo segue avvampando impetuosamente.
(William Shakespeare)

E qualsiasi angoscia che adesso sembra mortale, in confronto al perderti, non sembrerà uguale.
(William Shakespeare)

Essere o non essere, questo è il problema.
È forse più nobile soffrire, nell’ intimo del proprio spirito, le pietre e i dardi scagliati dall’ oltraggiosa fortuna, o imbracciar l’armi, invece, contro il mare delle afflizioni, e combattendo contro di esse metter loro una fine?
Morire per dormire. Nient’altro.
E con quel sonno poter calmare i dolorosi battiti del cuore, e le mille offese naturali di cui è erede la carne!
Quest’è una conclusione da desiderarsi devotamente. Morire per dormire.
Dormire, forse sognare. È proprio qui l’ostacolo; perché in quel sonno di morte, tutti i sogni che possan sopraggiungere quando noi ci siamo liberati dal tumulto, dal viluppo di questa vita mortale, dovranno indurci a riflettere.
È proprio questo scrupolo a dare alla sventura una vita così lunga!
Perché, chi sarebbe capace di sopportare le frustate e le irrisioni del secolo, i torti dell’oppressore, gli oltraggi dei superbi, le sofferenze dell’amore non corrisposto, gli indugi della legge, l’insolenza dei potenti e lo scherno che il merito paziente riceve dagli indegni, se potesse egli stesso dare a se stesso la propria quietanza con un nudo pugnale?
(William Shakespeare)

Le gioie violente hanno violenta fine, e muoiono nel loro trionfo, come il fuoco e la polvere da sparo, che si consumano al primo bacio.
Il più squisito miele diviene stucchevole per la sua stessa dolcezza, e basta assaggiarlo per levarsene la voglia.
Perciò ama moderatamente: l’amore che dura fa così.
(William Shakespeare)

Col tempo finiamo con l’odiare ciò che spesso temiamo.
(William Shakespeare)

Quanto è più crudele del morso di un serpente l’ingratitudine di un figlio
(William Shakespeare)

La gloria è simile a un cerchio nell’ acqua che va sempre allargandosi,
sin quando per il suo stesso ingrandirsi si risolve nel nulla.
(William Shakespeare)

Quando non c’è più rimedio è inutile addolorarsi, perché si vede ormai il peggio che prima era attaccato alla speranza. Piangere sopra un male passato è il mezzo più sicuro per attirarsi nuovi mali.
Quando la fortuna toglie ciò che non può essere conservato, bisogna avere pazienza: essa muta in burla la sua offesa.
Il derubato che sorride, ruba qualcosa al ladro, ma chi piange per un dolore vano, ruba qualcosa a se stesso.
(William Shakespeare)






Folle è chi si fida della docilità del lupo,
della salute di un cavallo,
dell’amore di un ragazzo,
del giuramento di una puttana.
(William Shakespeare)

Il silenzio è l’araldo più perfetto della gioia: sarei ben poco felice se fossi capace di dire quanto.
(William Shakespeare)

Non sei senza ambizione, ma ti manca la crudeltà che deve accompagnarla.
(William Shakespeare)

Assomiglia al fiore innocente, ma sii il serpente sotto di esso.
(William Shakespeare)

Se l’amore è cieco tanto meglio: si accorda con la notte.
(William Shakespeare)

Ci sono pugnali nei sorrisi degli uomini.
(William Shakespeare)

Eppure altro non desidero se non ciò che già’ possiedo;
il cuore mio, allo stesso modo del mare, è privo di limiti; e ancora come il mare il mio amore e’ profondo: più te ne do e più ne ho, poiché entrambi sono infiniti
(William Shakespeare)

L’amore è vaporosa nebbiolina formata dai sospiri;
se si dissolve, è fuoco che sfavilla scintillando negli occhi degli amanti;
s’è ostacolato, è un mare alimentato dalle lacrime degli stessi amanti.
Che altro è esso? Una follia segreta, fiele che strangola e dolcezza che sana.
(William Shakespeare)

La bellezza tenta i ladri più dell’oro.
(William Shakespeare)

L’amore corre ad incontrar l’amore con la gioia con cui gli scolaretti fuggon dai loro libri; ma l’amore che deve separarsi dall’ amore ha il volto triste degli scolaretti quando tornano a scuola.
(William Shakespeare)

Con le ali dell’amore ho volato oltre le mura, perché non si possono mettere limiti all’ amore e ciò che amor vuole amore osa.
(William Shakespeare)

Chi ha la barba è più che un giovane, e chi non ha barba è meno che un uomo.
(William Shakespeare)

Se ci pungete, non sanguiniamo, e se ci fate il solletico, non ridiamo?
Se ci avvelenate, non moriamo? E se ci fate torto, non ci vendicheremo?
(William Shakespeare)

La sostanza degli ambiziosi è l’ombra di un sogno.
Un sogno non è che un’ombra.
Davvero e l’ambizione la ritengo di natura così aerea e leggera da essere soltanto l’ombra di un’ombra.
(William Shakespeare)

La sventura fa di un’ora un giorno.
(William Shakespeare)

Perché la verità è la verità, sempre la stessa, fino all’ infinito.
(William Shakespeare)

Se fare fosse facile quanto sapere ciò che va fatto,
le cappelle sarebbero chiese e le catapecchie dei poveri palazzi principeschi.
(William Shakespeare)

Attraverso le vesti stracciate si mostrano i vizi minori:
gli abiti da cerimonia e le pellicce li nascondono tutti.
(William Shakespeare)

La bellezza da sola basta a persuadere gli occhi degli uomini, senza bisogno d’oratori.
(William Shakespeare)

Se è un peccato essere avido di onore,
allora sarò l’anima più peccatrice di questo mondo.
(William Shakespeare)

La bellezza tenta i ladri più dell’oro.
(William Shakespeare)

Commetti il più vecchio dei peccati nel più nuovo dei modi.
(William Shakespeare)

L’amore dei giovani non sta nel cuore, ma negli occhi.
(William Shakespeare)

La brevità è l’anima del senno, e il parlar troppo un fronzolo esteriore.
(William Shakespeare)

I nostri corpi sono i nostri giardini dei quali le nostre volontà sono i giardinieri.
(William Shakespeare)

Abbi più di quanto mostri, parla meno di quanto sai.
(William Shakespeare)

Io oso ciò che è umano; chi osa di più non è uomo.
(William Shakespeare)

L’uomo morendo salda tutti i debiti.
(William Shakespeare)

Eretico sarà chi accenda il rogo, non già colei che vi brucerà dentro!
(William Shakespeare)

Ah, è cosa eccellente possedere la forza d’un gigante, ma usarla da gigante, è tirannia!
(William Shakespeare)

È una bella prigione, il mondo.
(William Shakespeare)

Come arrivano lontano i raggi di una piccola candela:
così splende una buona azione in un mondo malvagio.
(William Shakespeare)

Pochi amano sentir parlare dei peccati che amano commettere.
(William Shakespeare)

Quand’ anche foste casta come il ghiaccio,
e pura come la neve, non sfuggireste per questo alla calunnia.”
(William Shakespeare)

Eppure non mi pare peccato imbrogliare colui che spera di vincere barando.
(William Shakespeare)

Oh che amore potente!
Che a volte fa di un uomo una bestia,
e altre, di una bestia un uomo.
(William Shakespeare)

Se uno passasse un anno intero in vacanza, divertirsi sarebbe stressante come lavorare.
(William Shakespeare)

Le azioni dei malvagi non possono sfuggire agli occhi degli uomini.
Con tutto il suo sforzo la terra non riesce a nasconderle.
(William Shakespeare)

Giulietta,
la morte ha libato il miele del tuo respiro
ma nulla ha potuto sulla tua bellezza.
(William Shakespeare)

Quando arrivano i dispiaceri, non arrivano come singole spie, ma in battaglioni.
(William Shakespeare)

Il diavolo sa ben citare la Sacra Scrittura per i suoi scopi.
(William Shakespeare)

L’ordine è la virtù dei mediocri.
(William Shakespeare)

Non si è mai vista bella donna che non facesse smorfie davanti a uno specchio.
Ah! Com’ è amaro guardare la felicità attraverso gli occhi di un altro!
(William Shakespeare)

L’uomo che non ha alcuna musica dentro di sé,
che non si sente commuovere dall’ armonia di dolci suoni,
è nato per il tradimento, per gli inganni, per le rapine.
(William Shakespeare)

Noi siamo per gli dei quel che sono le mosche per un ragazzo capriccioso:
ci uccidono per divertirsi.
(William Shakespeare)

E ogni angoscia che ora par mortale, di fronte al perder te, non parrà eguale.
(William Shakespeare)

Gli uomini muoiono sempre e i vermi li distruggono, ma non si distrugge l’amore.
(William Shakespeare)

Ma quando penso a te, mio caro amico, ciò che era perduto è ritrovato, e ogni dolore ha fine.
(William Shakespeare)

Sarai stanco amore, perché è tutto il giorno che cammini nella mia testa.
(William Shakespeare)

Non t’ama chi amor ti dice ma t’ama chi guarda e tace.
(William Shakespeare)

La tua virtù è la mia sicurezza.
E allora non è notte se ti guardo in volto,
e perciò non mi par di andar nel buio,
e nel bosco non manco compagnia
perché per me tu sei l’intero mondo.
E come posso dire d’esser sola
se tutto il mondo è qui che mi contempla?
(William Shakespeare)

Chi si accorcia di vent’ anni la vita, accorcia di altrettanto la paura della morte.
(William Shakespeare)

Gli unicorni possono essere indotti in inganno per mezzo degli alberi;
gli orsi per mezzo degli specchi; gli elefanti per mezzo delle buche; i leoni per mezzo delle reti, e gli uomini, infine, per mezzo dell’adulazione.
(William Shakespeare)

La parte migliore del coraggio è la discrezione.
(William Shakespeare)

Non aver paura della grandezza:
alcuni nascono grandi, alcuni la conquistano e alcuni la ricevono dall’ alto.
(William Shakespeare)

La colpa, caro Bruto, non è delle stelle, ma nostra, che ne siamo dei subalterni.
(William Shakespeare)

– Cleopatra: “Se è amore davvero, dimmi quant’ è”.
– Antonio: “È un amore miserabile quello che si può misurare”.
– Cleopatra: “Voglio fissare un limite sino al quale essere amata”.
– Antonio: “Allora dovrai per forza scoprire nuovo cielo, nuova terra”.
(William Shakespeare)

– Come e dimmi, perchè, sei entrato qui dentro?
– Sulle ali leggere dell’amore ho scavalcato questi muri.
L’amore non teme ostacoli di pietra.
Amore quando a una cosa tende, è ardimentoso e pronto.
(William Shakespeare)

Romeo: “io giuro il mio amore sulla luna.”
Giulietta: “Non giurare sulla luna, questa incostante che muta di faccia ogni mese, nel suo rotondo andare!”
(William Shakespeare)

Il saggio sa di essere stupido, è lo stupido invece che crede di essere saggio.
(William Shakespeare)

Parlare in favore della verginità significa accusare vostra madre.
(William Shakespeare)

Se i baci fossero l’unico piacere che il letto può dare,
una donna vorrebbe sempre un’altra donna sposare.
(William Shakespeare)

La pazzia, signore, se ne va a spasso per il mondo come il sole, e non c’è luogo in cui non risplenda.
(William Shakespeare)

La moglie del generale è il generale del generale.
(William Shakespeare)

I vigliacchi muoiono molte volte prima della loro morte.
L’uomo coraggioso non ha l’esperienza della morte che una volta sola.
Di tutte le meraviglie che ho sentito fino ad oggi, la più strana mi sembra quella che gli uomini dovrebbero temere, vedendo quella morte, una fine necessaria. Arriverà quando deve arrivare
(William Shakespeare)

Quando la legge non può far valere i propri diritti, rendete almeno legittimo che la legge non impedisca di infliggere i torti.
(William Shakespeare)

Gli innamorati hanno, come i pazzi, un cervello tanto eccitabile e una fantasia tanto feconda, che vedono assai più cose di quante la fredda ragione riesca poi a spiegare.
(William Shakespeare)

Chi non ha denaro, mezzi e pace, manca di tre buoni amici.
Guardatevi dalla gelosia, mio signore! E’ un mostro dagli occhi verdi che dileggia la carne di cui si nutre.
(William Shakespeare)

Piacere e vendetta sono più sordi delle bisce alla voce di una decisione giusta.
(William Shakespeare)

Il tempo avanza a passo diverso con diverse persone.
Ti dirò con chi il tempo va d’ambio, con chi il tempo va al trotto, con chi il tempo va al galoppo, e con chi sta fermo.
(William Shakespeare)

Non l’amore bisogna dipingere cieco, ma l’amor proprio.
(William Shakespeare)

Le più feroci non hanno un cuore come il tuo.
Fuggi quando vuoi, e la storia sarà invertita:
Apollo scappa e Dafne lo rincorre; la colomba insegue il grifone; la mite cerva corre ad afferrare la tigre.
Vana corsa, quando la vigliaccheria ci insegue e la prodezza fugge.
(William Shakespeare)

Maestro, vorrei sapere come vivono i pesci nel mare.
“Come gli uomini sulla terra: i grandi si mangiano quelli piccoli”
(William Shakespeare)

Le cose senza rimedio dovrebbero essere anche senza interesse.
(William Shakespeare)

È meglio un imbecille spiritoso che un savio imbecillito.
(William Shakespeare)

– Orazio! Pensa, con la fantasia noi potremmo seguire tutto il corso della polvere illustre di Alessandro fino a trovarla a fungere da tappo a un barile di birra.
Non ti pare?
– Congettura un po’ strana, in verità.
– Niente affatto. Si tratta di seguirla camminando sul filo della logica.
Ecco: Alessandro, morto e seppellito, ritorna polvere.
Polvere è terra; e con la terra che si fa? La creta. E perché con la creta in che è ridotto non possiamo turare un barilotto?
(William Shakespeare)

Un cavallo! Un cavallo! Il mio regno per un cavallo!
(William Shakespeare)

Sei tu sicuro
che siamo svegli?
Mi sembra
che ancora dormiamo, sogniamo.
(William Shakespeare)

Le più belle frasi di Fabio Volo – Raccolta completa

Fabio Volo, nome d’arte di Fabio Bonetti, , è un attore, scrittore, conduttore radiofonico, conduttore televisivo e sceneggiatore italiano. Figura molto presente nei campi dei media italiani, ha dapprima raggiunto il successo in radio e in televisione, per poi diventare conosciuto anche nel mondo del cinema e soprattutto nel campo letterario. Infatti nel 2011 i suoi romanzi sono infatti arrivati a vendere oltre 5 milioni di copie nella sola Italia. Dai suoi scritti, sono state estrapolate bellissime frasi, che sono subito subito diventate molto note nei social network, infatti Fabio Volo con le sue bellissime frasi, ha un successo inaudito con i giovani! Non potendo non seguirlo, ho deciso di fare una raccolta con le frasi più belle di Fabio Volo; spero vi piacciano!
Buona lettura 🙂






Frasi di Fabio Volo

A un certo punto ho sentito una sensazione a cui non sono mai riuscito a dare un nome. È un misto di malinconia, tristezza, insoddisfazione, ansia, felicità. Quando la sento mi commuovo. Mi succedeva spesso in passato. Era qualcosa che mi sfuggiva e che provavo soprattutto quando restavo solo o mi fermavo un po’ a pensare. Sentivo che saliva come il dolore dopo che hai preso una botta.
(Fabio Volo)

Qualche giorno fa, mentre pensavo alla mia vita, mi sono chiesta quanti uomini ci sono voluti perché potessi essere pronta per quello di oggi. In realtà ho capito che la domanda era sbagliata: quante donne ho dovuto indossare per essere pronta per l’uomo di oggi?
(Fabio Volo)

Per una volta concediti la possibilità di incontrare una parte diversa da te, scordati un po’ chi pensi di essere e vedi che succede…
(Fabio Volo)

Innamorarsi è una droga, amare è una medicina.
(Fabio Volo)

Il profumo della sua pelle era stato creato per me: era una droga, e da quel momento avevo bisogno almeno di una dose giornaliera per stare bene. Un profumo che annusi e dici: casa.
(Fabio Volo)

Nessuno ti cambia facendoti diventare una cosa che non sei, ti cambia portando alla luce una parte di te che non conoscevi ma che ti appartiene. Si cambia diventando una persona che si è già.
(Fabio Volo)

L’odio non si può fingere, l’amore sì. Anche se non per molto. Per assurdo l’amore che fingevo era la cosa più vera della mia vita.
(Fabio Volo)

Mi apro una bottiglia di vino anche se sono sola. Non devo discutere, sono indipendente.
Difenderei questa condizione con tutte le mie forze, sempre.
Eppure a volte anch’io avrei bisogno di un abbraccio.
Di arrendermi e perdermi tra le braccia di un uomo.
Un abbraccio che mi faccia sentire protetta anche se so proteggermi da sola.
Sono in grado di fare le cose di cui ho bisogno, ma a volte vorrei far finta di non esserlo per il piacere di farle fare a qualcun altro per me.
È una sensazione, ma non voglio stare con un uomo per questo.
Non posso scendere a compromessi e non posso rinunciare a tutto quello che ho, alla mia libertà, per quell’abbraccio, che poi spesso con gli anni, non c’è nemmeno più.
(Fabio Volo)

Sono quelle notti che ho una voglia incredibile di vivere. Vorrei vedere due o tre film, scrivere, leggere, disegnare, o anche semplicemente guardare fuori dalla finestra. Dormire mi sembra una perdita di tempo. Mi viene voglia di imparare. Qualsiasi cosa, ma imparare.
(Fabio Volo)

Mi sono seduto sul bordo della vita e con i piedi a penzoloni ho guardato l’infinito respirando il suo profumo.
(Fabio Volo)

È bello ed affascinante leggere, ma rileggere è ancora più potente per me. Quando rileggo l’interesse non è tanto verso la storia, che già conosco, ma per i mondi che avevo immaginato. Sono curioso di sapere se quelle immagini si ripropongono e si manifestano in me nello stesso modo, e soprattutto se sono ancora in grado di ospitarmi e lasciarsi abitare da me. Quando leggi un libro che ti piace le pagine un po’ ti cambiano; quando rileggi, sei tu che cambi loro.
(Fabio Volo)

In quel momento eravamo perfetti e la vita ci aveva fatto incontrare. Sono occasioni rare che a volte si rischia di perdere perché non si è pronti e nemmeno abituati a vedere, perché l’incontro amoroso tra due persone è spesso sopravvalutato: ognuno si porta dietro ciò che è stato e ciò che sarà. Quella sera non c’era passato e non c’era futuro: tutto era lì, respiravamo solamente l’attimo presente.
(Fabio Volo)

Lei era entrata in quella parte del cuore dove ci sono le cose più buone, quella simile a una credenza dei dolci dove c’è la Nutella, i biscotti, le merendine, la marmellata; quell’angolo di cuore dove quando uno ci entra, succeda quel che succeda, da lì non uscirà mai. Non c’entra l’amore. Ci sono persone che da quando le conosci non smetti mai di volergli bene.
(Fabio Volo)

Non si smette di giocare perché si diventa vecchi, ma si diventa vecchi perché si smette di giocare.
(Fabio Volo)

Fai conto di essere una maratoneta. Stai correndo con i tuoi amici e le tue amiche. A un certo punto capisci di avere una buona gamba, un bel passo, di poter andare più veloce, e allora decidi di seguire questa tua forza. Di convertirti al tuo talento. Dopo un po’ che corri, ti accorgi di aver staccato il gruppo. Ti giri e ti scopri sola. Loro sono indietro, tutti insieme che ridono, e tu sei sola con te stessa. Siccome non riesci a reggere questa solitudine, rallenti finché il gruppo ti raggiunge e, negando il tuo talento, fingi di essere come loro. Rimani nel gruppo. Ma tu non sei così, non sei come loro. Infatti anche lì in mezzo ti senti comunque sola.
(Fabio Volo)

Costruire un rapporto: quante volte ho sentito questa frase. Ma i rapporti non si costruiscono, si vivono e nel viverli si rafforzano.
(Fabio Volo)






Magari in una storia di cinque anni si è stati innamorati e ci si è amati solamente per due, o tre, o quattro. Per questo la qualità di una storia non può essere misurata dalla durata. Non conta il quanto, ma il come.
(Fabio Volo)

Ogni giorno della vita è unico, ma abbiamo bisogno che accada qualcosa che ci tocchi per ricordarcelo.
(Fabio Volo)

Ti ricordi quando mi hai chiesto se avevo le pastiglie per la felicità? La pastiglia è la vita. Vivi, buttati, apriti, ascoltati. Le tue paure, le tue ansie sono dovute al fatto che tu esisti ma non vivi. Sei castrato nei sentimenti. Sei bloccato. Ti ricordi quella frase di Oscar Wilde? Diceva che vivere è la cosa più rara al mondo. La maggior parte della gente esiste, e nulla più.
(Fabio Volo)

Per me era sempre stata una finestra spalancata sulle cose belle della vita.
(Fabio Volo)

Non c’è sempre una risposta a tutto. Magari sì, magari no. Magari tu non sei fatto per quel tipo di rapporto. Punto.
(Fabio Volo)

Fossi in te, a questo punto della vita mi butterei. Mi concederei il lusso di provare. Hai sempre fatto quello che tutti ritenevano fosse giusto. Concediti un errore: lo spazio di un errore è uno spazio di crescita.
(Fabio Volo)

Gli infelici valutano costantemente gli altri, criticano continuamente il loro comportamento e spesso su di loro sfogano il proprio personale malessere o fallimento.
(Fabio Volo)

Per anni ho aspettato che la mia vita cambiasse, invece ora so che era lei ad aspettare che cambiassi io.
(Fabio Volo)

Anche a me piacerebbe condividere il resto della mia vita con una persona, ma non riesco a farlo con uno che non amo, solo perché non c’è di meglio. La medaglia d’argento. Conosco un sacco di persone che stanno con la medaglia d’argento, con la seconda classificata, piuttosto che star sole.
(Fabio Volo)

Sentivo che mi leggeva dentro, e io avrei voluto essere più uomo con lei. Avrei voluto essere quell’abbraccio in cui desiderava perdersi. Protetta e libera di lasciarsi andare, perché tanto c’ero io a prendermi cura di lei, a difenderla dal freddo e dal male.
(Fabio Volo)

Non so perché ma quando pensavo a lei i miei pensieri non avevano mai il punto. Solo virgole. Erano una valanga di immagini e parole senza punteggiatura.
(Fabio Volo)

Ciò che dai è tuo per sempre.
(Fabio Volo)

Le lacrime non conoscevano da troppo tempo la forma delle mie guance, la linea del mio viso, la luce del di fuori. Silenziose per natura, arrivate agli occhi cadevano all’indietro giù fino in fondo al cuore che sempre più faticava a galleggiare.
(Fabio Volo)

Questa è la differenza tra il sesso e l’amore: il sesso svuota, l’amore riempie.
(Fabio Volo)

Ci sono vestiti che stanno bene solo a donne belle, altri che stanno bene solo a donne con il carattere bello.
(Fabio Volo)






Nell’arco della vita puoi incontrare un sacco di persone e di qualcuna diventare veramente amico. Ma chi ha passato con te il periodo dell’adolescenza conserva un posto speciale. Forse più ancora dei compagni dell’infanzia.
(Fabio Volo)

Il problema non è quanto aspetti, ma chi aspetti.
(Fabio Volo)

Il suo viso era bello con un risveglio in un luogo che senti tuo.
(Fabio Volo)

Per una volta, per una volta soltanto, vorrei sapere cosa si prova ad essere trovati invece che cercare in continuazione qualcuno che non c’è.
(Fabio Volo)

Non è che nella vita si fanno le cose solo se servono a qualcosa. È un gioco… ma tu quando giocavi da bambina avevi bisogno di sapere a cosa serviva?” “Certe cazzate si possono anche evitare.” “Il problema è che tu devi sempre capire tutto. Pensi e ripensi a una cosa finché non la distruggi. È sempre stato più importante capire che sentire.
(Fabio Volo)

La cosa più fastidiosa quando mandi un messaggio a una persona a cui tieni è che dal momento dell’invio parte il conto dei minuti. Rispondi, rispondi, rispondi. Non ha risposto. Magari ha il telefono spento. Che faccio chiamo, faccio uno squillo per vedere se è acceso? E se poi è acceso? Messaggio più chiamata: divento pesante. Chiamo con anonimo. Solo che se faccio uno squillo e poi metto giù capisce che sono io che controllo. Lo capisce? Sì, lo capisce. A volte i minuti non sono solo minuti, sono reincarnazioni di vite.
(Fabio Volo)

Ma se so già che è un errore, perché lo dovrei fare?” “L’errore in sé conta poco, conta come diventiamo dopo quell’errore, come incide su di noi, come ci rende. Magari ti migliora. Chi può dirlo? dai Elena, per una volta nella vita fai una cosa anche se non ha senso!” “A cosa può servire una cosa che so già che non ha senso?” Non è che nella vita si fanno le cose solo se servono a qualcosa. È un gioco… ma tu quando giocavi da bambina avevi bisogno di sapere a cosa serviva?
(Fabio Volo)

La vecchiaia è un posto dove vivi di ricordi. Per questo, quando sei giovane, vivi creandotene di belli.
(Fabio Volo)

Ogni volta che ho visto una donna che mi piaceva ho sempre cercato di conoscerla, ma soprattutto di farci l’amore.
(Fabio Volo)

Non potevo stare con lei e non riuscivo a stare con altre.
(Fabio Volo)

Fare veramente pace con qualcuno con cui hai litigato è una cosa potentissima.
(Fabio Volo)

Lei era diversa, lei era come me.
(Fabio Volo)

Vietato dire per sempre. Il per sempre è un’illusione. Troppo comodo, noi siamo per l’adesso.
(Fabio Volo)

Se non ti perdi, non trovi strade nuove.
(Fabio Volo)

Lei per me è sempre stata una casa con il tetto di vetro: posso osservare il cielo sentendomi al sicuro.
(Fabio Volo)

Il cammino si fa da soli: in 2 è una scampagnata.
(Fabio Volo)

Era come se andando via in realtà avessi preso la rincorsa per tornare più vicino.
(Fabio Volo)

Il mio lavoro mi rendeva uguale a tutti gli altri. Non mi permetteva di esprimermi. Ero sostituibile come un bullone di una macchina, e questo condizionava tutti i miei rapporti. Perché poi la sera, quando tornavo a casa, avevo voglia di stare con una persona che mi avesse scelto. Volevo essere SCEL – TO! Volevo una persona che voleva me. Una persona per la quale io non potevo essere sostituito da un giorno con l’altro. Una persona che mi facesse sentire speciale. Diverso da tutti. Un individuo. Una persona. Un principe azzurro.
(Fabio Volo)

Tu devi capire quali sono i tuoi limiti e per capirlo bisogna che ti spingi fino al confine.
(Fabio Volo)

Sono sempre stato un malinconico con la vocazione di essere una persona allegra.
(Fabio Volo)

E poi ricordati che tutti criticano l’ego, ma sono pronti ad applaudire chi si è distinto grazie a quello…
(Fabio Volo)

… se i giovani sapessero e i vecchi potessero…
(Fabio Volo)

La felicità è spesso figlia di inganni.
(Fabio Volo)






L’amore per sé è il ponte necessario per arrivare all’altro.
(Fabio Volo)

Lo so: sono sdolcinato, stucchevole e patetico, ma non posso farci niente. Credo sia la conseguenza naturale di quando si incontra finalmente il piede che calza alla perfezione la scarpetta che tengo in mano da anni.
(Fabio Volo)

A Milano camminano più veloci che a Roma, ma non è ancora niente in confronto a Londra o New York. Diventeremo come loro?
(Fabio Volo)

Stare in silenzio. Tacere con lei è un emozione che riempie.
(Fabio Volo)

GET è l’equivalente di puffare per i puffi. Funziona sempre…
(Fabio Volo)

Ho deciso di andare da lei per chiederglielo, o per riuscire almeno a metterle un boomerang in tasca nella speranza che potesse tornare indietro da me.
(Fabio Volo)

A gambe strette ho sempre l’impressione di cacare fettuccine.
(Fabio Volo)

Un uomo che c’è. È uno sguardo. Uno sguardo dietro a tutto. È un modo di guardarti in silenzio che significa tutto per me. Significa che c’è.
(Fabio Volo)

Non ho mai attaccato bottone con lei per paura di diventare uno di quelli che, appena una sorride, subito pensano che ci stia. Poi finisce che una donna non sorride più a nessuno. Non è vero che se la tirano: spesso non sorridono perché se lo fanno gli uomini pensano subito che ci devono provare.
(Fabio Volo)

Allora cosa cerchi?” “Non lo so. Forse niente, forse tutto. Magari adesso più che cercare, voglio vivere quello che mi capita.
(Fabio Volo)

Ero la prescelta, la favorita, la madre dei suoi futuri figli, quella diversa da tutte le altre. Io ero la regina. E in fondo mi faceva piacere.
(Fabio Volo)

Sarei stata anche una puttana per lui, per il mio uomo.
(Fabio Volo)

Non ero una schiava, nessuno mi obbligava a farlo. Io ero una serva felice, io desideravo quella vita.
(Fabio Volo)

Salvarsi la vita, non è solamente impedirsi di morire fisicamente, ma salvare la nostra persona da maltrattamenti morali, a volte anche da quelli fisici, anche se non si sa per quale motivo, si è dipendenti da questi comportamenti, come se fosse la giusta punizione per la nostra inadeguatezza, per il nostro valere nulla… e quindi dobbiamo pagare, “giustamente pagare”, non rendendoci conto che distruggiamo il nostro “io”…la nostra identità di persona.
(Fabio Volo)






Come potrei convincerti che saprò amarti se non sapessi amare me stesso? Come potrei renderti felice se non potessi rendere felice me stesso? Da questo momento mi tolgo ogni armatura, ogni protezione. Con questo non ti sto dicendo “viviamo insieme”. Ti sto dicendo “Viviamo”. Punto. Non sono innamorato di te… Io ti amo. Per questo sono sicuro. Nell’amare ci può anche essere una fase di innamoramento, ma non sempre nell’innamoramento c’è vero amore. Io ti amo. Come non ho mai amato nessuno prima. E sono anche innamorato di te.
(Fabio Volo)

Avevo capito che rinunciare a se stessi, non amarsi è come sbagliare a chiudere il primo bottone della camicia. Tutti gli altri poi sono sbagliati di conseguenza. Amarsi è l’unica certezza per riuscire ad amare davvero gli altri.
(Fabio Volo)

Pare che i notai guadagnino molto perché hanno dovuto studiare parecchio. Sembra che quel parecchio sia a spese nostre. Forse pensano che, quando loro stavano studiando, noi eravamo in giro a non fare un cazzo.
(Fabio Volo)

Che ne so?! Io non so nemmeno se esiste la felicità. Intendo dire come condizione perpetua. Credo che la felicità siano picchi che durano attimi, secondi.
(Fabio Volo)

Solitamente, in una vera storia d’amore, la persona con cui stai è lo specchio migliore per vedere i tuoi difetti e i tuoi limiti. E io, non avvicinandomi mai troppo a quello specchio, conservavo una migliore immagine di me.
(Fabio Volo)

È stata quella volta che scherzando mi ha detto che ero un erotomane romantico. Non so esattamente cosa volesse dire. Ho immaginato di essere uno che compra una rosa, ma poi cerca di infilarla nel sedere.
(Fabio Volo)

Tutto ciò che ho di lei è nella mia testa e nella mia anima. Per sempre. Lei è un respiro, un pensiero, un’emozione, è confusione e chiarezza.
(Fabio Volo)

Il biglietto aveva una parola cancellata. Ho continuato a guardare il foglio controluce per cercare di capire cosa avesse cancellato. Le cancellature per me diventano più interessanti di ciò che si legge. Perché non penso che siano stati errori di ortografia, ma un ripensamento su una confidenza troppo intima.
(Fabio Volo)

Che begli occhiali da sole che hai, Carlo”. “Oh grazie”. Non ho mai capito perché alcune persone ti ringraziano per un complimento fatto a qualcosa che possiedono. Mi verrebbe da dirgli:”Mica li hai disegnati tu, gli occhiali! Svegliaaaaaa! .
(Fabio Volo)

Forse uno dei miei problemi è che non chiedo niente a nessuno, ma ho bisogno di tutti.
(Fabio Volo)

A volte, mentre passeggio, mi viene voglia di andare in una libreria. Entrare e trascorrere del tempo, prendendo ogni tanto un libro in mano, mi rilassa. Mi fa stare bene. Mi fa sentire sempre un po’ più intelligente e interessante di come sono realmente.
(Fabio Volo)

Io vorrei puntare sui rapporti umani, non vorrei ritrovarmi ad avere un’estranea in casa, dei figli pieni di giocattoli (uno per ogni mia mancanza) e soprattutto non vorrei arrivare a una certa età ed essere ancora sconosciuto a me stesso.
(Fabio Volo)

Io vorrei puntare sui rapporti umani, non vorrei ritrovarmi ad avere un’estranea in casa, dei figli pieni di giocattoli (uno per ogni mia mancanza) e soprattutto non vorrei arrivare a una certa età ed essere ancora sconosciuto a me stesso.
(Fabio Volo)

Molti credono che la fantasia serva solo per sfuggire alla realtà, mentre quasi sempre serve per capirla e interpretarla meglio.
(Fabio Volo)

Onestamente, la realtà cosa può fare?È un po’ come quando vai a vedere il film del tuo libro preferito: una delusione.
(Fabio Volo)






Paura d’amare. Credo sia restare soli per paura di rimanere soli.
(Fabio Volo)

Vivo di musica, nella mia vita c’è sempre un sottofondo musicale, ogni momento importante della mia vita è legato a una canzone, e ogni volta che la sento parte il mio videoclip personale.
(Fabio Volo)

Se nella vita da adulto lui è stato il mio mal di pancia, da bambino era il mio torcicollo. Perché facevo tutto con la testa rivolta verso di lui, verso un suo sguardo, una sua parola, una semplice risposta.
(Fabio Volo)

Forse è questo che non mi succede da un po’: addormentarmi felice. Voglio un brivido, Nico, un brivido nel leggere un libro, un brivido nel parlare e nel conoscere qualcuno.
(Fabio Volo)

E io volevo l’altra lei, quella che nascondeva, che forse aveva imparato a nascondere per non farsi giudicare da uomini stupidi e limitati.
(Fabio Volo)

Ogni muro è una porta.
(Fabio Volo)

Sappi che leggere mette in moto tutto dentro di te: fantasia, emozioni, sentimenti. È un’apertura dei sensi verso il mondo, è un vedere e riconoscere cose che ti appartengono e che rischiano di non essere viste. Ci fa riscoprire l’anima delle cose. Leggere significa trovare le parole giuste, quelle perfette per e… sprimere ciò a cui non riuscivi a dare una forma. Trovare una descrizione a ciò che tu facevi fatica a riassumere.
(Fabio Volo)

C’è chi cerca l’altra metà della mela, io sto cercando ancora la mia mezza. Sono uno spicchio di me stesso.
(Fabio Volo)

Il punto non è da dove prendete le cose, il punto è dove le portate.
(Fabio Volo)

Vedevo la mia immagine sfumata e poco nitida riflessa nel vetro nero. Proprio come mi sentivo io.
(Fabio Volo)

È la tua massima espressione d’amore. Infatti confondi le due cose. Quando ti adatti pensi che stai amando.” Dovevo stare molto attento con lei, perché si accorgeva di tutto quello che io sentivo e facevo.
(Fabio Volo)

Perché aveva ragione quando diceva che non sapevo amare. Che non ero capace di farlo.
(Fabio Volo)

Il mio amore era una recita. Sentita, ma comunque una recita.
(Fabio Volo)

Perché io sono sempre stato una persona distaccata. Non ho mai provato veramente l’amore, non facevo altro che immedesimarmi nelle emozioni altrui, come un attore fa con un personaggio.
(Fabio Volo)

L’età delle donne la si può solamente percepire osservandole nei loro molteplici cambiamenti. Non sono mai la stessa cosa. Le donne non sono la somma di anni ma di attimi.
(Fabio Volo)

L’ho annusato nella speranza che avesse ancora il suo odore. C’era. Quanto mi sarebbe piaciuto trovare il modo di conservare quell’odore per sempre. Annusare una persona vale più di mille foto.
(Fabio Volo)

Sophie dice che la bellezza non è altro che la promessa che ognuno di noi ha di diventare se stesso.
(Fabio Volo)

Perché quando non sei interessato a qualcuno sei fichissimo, mentre se una persona ti piace ti rincoglionisci e il cervello diventa un purè?
(Fabio Volo)






Pensare a se stessi non è egoismo. Egoismo semmai è occuparsi solo di se stessi.
(Fabio Volo)

Ognuno di noi è fatto da tanti se stesso e non solamente da uno. Diciamo che siamo come un’assemblea condominiale composta da tante persone diverse. C’è quello più tollerante, c’è quello più permaloso, quello che si incazza subito, quello che parla poco e quello che non sta mai zitto.
(Fabio Volo)

Non ci si può far niente, le persone che amano si finisce sempre per amarle. È una legge della natura.
(Fabio Volo)

Non avevo nulla, nemmeno i mobili, ma mi sentivo pieno. Arredato dentro!
(Fabio Volo)

Mentre la sfioravo, sentivo sulla punta delle dita una forza misteriosa che mi attraeva verso di lei.
(Fabio Volo)

La prima cosa che due persone si offrono stando insieme dovrebbe essere un sentimento d’amore verso se stessi. Se non ti ami tu, perché dovrei amarti io?
(Fabio Volo)

Ho letto da qualche parte che il vero motivo per cui si sono estinti i dinosauri è perché nessuno li accarezzava. Bisogna sperare che l’uomo non faccia lo stesso stupido errore con le donne.
(Fabio Volo)

Voglio lasciarmi andare, voglio di più per me voglio buttarmi per cadere verso l’alto.
(Fabio Volo)

Ho imparato che il contrario dell’amore non è l’odio. L’odio è assenza d’amore, così come il buio è assenza di luce. L’opposto dell’amore è la paura.
(Fabio Volo)

Fai vedere al tuo sogno che veramente ci tieni a incontrarlo, senza pretendere che lui faccia tutta la strada da solo per arrivare fino a te, poi le cose accadono. I sogni hanno bisogno di sapere che siamo coraggiosi.
(Fabio Volo)

Si dice che quando si è innamorati il piacere sessuale aumenta perché il corpo produce più feniletilamina, un ormone che accresce la gratificazione sessuale. Eravamo due panini imbottiti di feniletilamina.
(Fabio Volo)

Erano state le lacrime ad aprirmi la porta della sua vera intimità.
(Fabio Volo)

Dava l’idea di essere una donna che dona tutto, ma non regala niente.
(Fabio Volo)

Comunque la felicità non è che sia fare sempre quello che si vuole, semmai è volere sempre quello che si fa…
(Fabio Volo)

A volte i minuti non sono minuti, sono reincarnazioni di vite. Nell’attesa, sono già rinato mille volte. Ho percorso tutta la catena alimentare. Sono stato zanzara, armadillo, elefante…
(Fabio Volo)

Porta itineris dicitur longissima esse”, “la porta è la parte più lunga di un viaggio”; detto in parole povere, il primo passo è il più difficile da compiere.
(Fabio Volo)

Da quando ti ho incontrata è come se in ogni parola che dico nella mia vita ci fosse una lettera del tuo nome, perché alla fine di ogni discorso compari sempre tu.
(Fabio Volo)

Perché lo schiavo non è chi ha la catena al piede, ma chi non riesce più a immaginare una vita in libertà.
(Fabio Volo)

Per anni avevo tenuto un piede su ciò che ero e uno su ciò che pensavo di essere. Era stato come posarne uno su una barca e uno sul pontile. Visto che la barca ormai era in partenza, se non volevo finire in acqua dovevo decidere se rimanere sul pontile o salpare e scoprire la verità.
(Fabio Volo)

Mi ero simpatico perché io, quello lì nello specchio, lo sapevo cosa aveva passato nella vita. Sofferenze, dolori, pianti, silenzi, gioie, risate. E anche se non era perfetto, non potevo che volergli bene, tutto sommato.
(Fabio Volo)

Da piccoli, quando andavamo in piscina insieme, io per entrarci scendevo piano piano dalla scaletta abituandomi un po’ alla volta all’acqua. Lui, invece, si buttava dal bordo. Un salto ed era dentro tutto. Da grandi siamo entrati nella vita come da piccoli entravamo in piscina.
(Fabio Volo)

A ogni funerale c’è sempre da ridere. Non so se succeda perché la situazione è talmente grottesca o se viene da ridere per sopravvivenza.
(Fabio Volo)

Prima di uscire ho apparecchiato la sua colazione. Sul sacchetto dei biscotti ho attaccato un post-it con la mia dichiarazione d’amore. Tu sei tutto ciò che prima non sono mai riuscito a dire, mai riuscito a vedere, fare, capire. Finalmente sei qui… ho aspettato tanto. Ci vediamo stasera.
(Fabio Volo)

Mi sono seduto nella sala d’attesa. C’era una ragazza che sfogliava senza interesse una rivista. Mi piace stare in una stanza con una donna. Anche quando prendo il treno, se entro in uno scompartimento e ci trovo una donna sono più contento. E se non c’è continuo a cercare finché la trovo. Non è che poi le rivolgo la parola, o ci parlo, o ci provo per forza, anzi, ma mi piace che sia lì. Mi piace la loro compagnia anche se silenziosa e sconosciuta. Le donne sono belle da respirare.
(Fabio Volo)

Ci sono bellissime storie d’amore nel fondo delle borse, tra i pacchetti di sigarette e le chiavi; per questo a volte si fa fatica a trovarle, semplicemente perché tentano di nascondersi per poter rimanere lì.
(Fabio Volo)






Flavia era come quei tulipani che compro per casa mia. Ho imparato a prenderli chiusi, così mi durano di più. Sono belli ugualmente, ma mi piacciono anche perché so come saranno quando si apriranno. Compro quella bellezza che ancora non si vede, ma che comunque si percepisce. Si conosce.
(Fabio Volo)

Solitamente, in una vera storia d’amore, la persona con cui stai è lo specchio migliore per vedere i tuoi difetti e i tuoi limiti. E io, non avvicinandomi mai troppo a quello specchio, conservavo una migliore immagine di me.
(Fabio Volo)

Che ne so?! Io non so nemmeno se esiste la felicità. Intendo dire come condizione perpetua. Credo che la felicità siano picchi che durano attimi, secondi.
(Fabio Volo)

Pare che i notai guadagnino molto perché hanno dovuto studiare parecchio. Sembra che quel parecchio sia a spese nostre. Forse pensano che, quando loro stavano studiando, noi eravamo in giro a non fare un cazzo.
(Fabio Volo)

Avevo capito che rinunciare a se stessi, non amarsi è come sbagliare a chiudere il primo bottone della camicia. Tutti gli altri poi sono sbagliati di conseguenza. Amarsi è l’unica certezza per riuscire ad amare davvero gli altri.
(Fabio Volo)

Come potrei convincerti che saprò amarti se non sapessi amare me stesso? Come potrei renderti felice se non potessi rendere felice me stesso? Da questo momento mi tolgo ogni armatura, ogni protezione. Con questo non ti sto dicendo “viviamo insieme”. Ti sto dicendo “Viviamo”. Punto. Non sono innamorato di te… Io ti amo. Per questo sono sicuro. Nell’amare ci può anche essere una fase di innamoramento, ma non sempre nell’innamoramento c’è vero amore. Io ti amo. Come non ho mai amato nessuno prima. E sono anche innamorato di te.
(Fabio Volo)

Salvarsi la vita, non è solamente impedirsi di morire fisicamente, ma salvare la nostra persona da maltrattamenti morali, a volte anche da quelli fisici, anche se non si sa per quale motivo, si è dipendenti da questi comportamenti, come se fosse la giusta punizione per la nostra inadeguatezza, per il nostro valere nulla… e quindi dobbiamo pagare, “giustamente pagare”, non rendendoci conto che distruggiamo il nostro “io”…la nostra identità di persona.
(Fabio Volo)

Non ero una schiava, nessuno mi obbligava a farlo. Io ero una serva felice, io desideravo quella vita.
(Fabio Volo)

Sarei stata anche una puttana per lui, per il mio uomo.
(Fabio Volo)

Ho capito in quell’istante di essere veramente innamorato, ma nel senso della parola inglese: “in love”. Forse non eravamo nemmeno due persone innamorate l’una dell’altra, ma innamorate di ciò che ci univa.
(Fabio Volo)

Spesso ciò che è meglio non è quello che fa stare bene.
(Fabio Volo)

Ci sono persone che non riescono a costruirsi un’armatura e altre che non riescono più a liberarsene. Io volevo riuscire a vivere questa nuova fase, fatta di fragilità, emozioni, dolore e gioia.
(Fabio Volo)

In silenzio ho riflettuto su cosa mi piacesse di lei. A parte tutto le cose che già sapevo, fin dall’inizio ho intuito che lei mi avrebbe fatto sentire diverso. Sarei stato quello che volevo essere in quel momento della mia vita.
(Fabio Volo)

Chi non si ama può darsi a chiunque.
(Fabio Volo)

Amo le labbra: le amo perchè sono costrette a non toccarsi se vogliono dire “Ti odio” e obbligate a unirsi se vogliono dire “Ti amo.
(Fabio Volo)

Non c’è niente di nobile nell’essere superiore a qualcun altro. La vera nobiltà consiste nell’essere superiore al te stesso precedente.
(Fabio Volo)

E tu vuoi essere ricordata coma la migliore? “Quella con cui ti sei visto più bello. O come quella più sexy di tutte.
(Fabio Volo)

Ti ricorderò come il fidanzato che mi ha fatto ascoltare la musica migliore.
(Fabio Volo)

La vita non è ciò che ci accade, ma ciò che facciamo con ciò che ci accade… (sulla falsa riga di Aldous Huxley: “Experience is not what happens to a man; it is what a man does with what happens to him”.
(Fabio Volo)

Era ovvio: preferiva scopare che fare l’amore con sua moglie.
(Fabio Volo)

A volte, mentre passeggio, mi viene voglia di andare in una libreria. Entrare e trascorrere del tempo, prendendo ogni tanto un libro in mano, mi rilassa. Mi fa stare bene. Mi fa sentire sempre un po’ più intelligente e interessante di come sono realmente.
(Fabio Volo)

Forse uno dei miei problemi è che non chiedo niente a nessuno, ma ho bisogno di tutti.
(Fabio Volo)

Tutto ciò che ho di lei è nella mia testa e nella mia anima. Per sempre. Lei è un respiro, un pensiero, un’emozione, è confusione e chiarezza.
(Fabio Volo)

È stata quella volta che scherzando mi ha detto che ero un erotomane romantico. Non so esattamente cosa volesse dire. Ho immaginato di essere uno che compra una rosa, ma poi cerca di infilarla nel sedere.
(Fabio Volo)

Spesso si vive come se fosse per sempre e ci si dimentica degli attimi.
(Fabio Volo)

Amo le donne. Senza di loro me ne sarei già andato. Senza di loro non sarei mai più tornato.
(Fabio Volo)

Se tu sei qui, è perché ci siamo sempre cercati, dal primo momento che ci siamo visti… ho pensato che se un’emozione la senti, conviene viverla.
(Fabio Volo)

Io che pensavo di essere il suo fiore, lentamente appassivo al suo fianco.
(Fabio Volo)

Il mondo attorno a me sembra schiudersi. In questa quiete avverto un senso di meraviglia. Sento che qualcosa dentro di me riconosce tutto. Spontaneamente.
(Fabio Volo)

Un giorno, in maniera naturale, tutto è cambiato. E niente è stato più come prima. Un mondo di certezze è stato spazzato via, travolto.
(Fabio Volo)

Darei la vita per non morire.
(Fabio Volo)

Ho imparato a trovare dentro di me le misure e le ragioni del mio vivere. Ho capito che devo volere ciò che sarò, non posso più vivere per compiacere qualcuno, obbligandomi ad essere quella che non sono.
(Fabio Volo)

Mi spaventa la quantità di dolore che si può dare a chi si lega a te. Il senso di potenza quando ti accorgi che puoi distruggere la persona che ti ama.
(Fabio Volo)

Tu mi ricordi le corse in bicicletta che facevo da ragazzino attorno alla casa.
(Fabio Volo)

In quell’appartamento, in quella misura so muovermi, so quello che voglio, so darmi, so prendere. Fuori da quella dimensione mi perdo. Può darsi che un giorno imparerò, ma può darsi che non imparerò mai.
(Fabio Volo)

In quell’appartamento, in quella misura so muovermi, so quello che voglio, so darmi, so prendere. Fuori da quella dimensione mi perdo. Può darsi che un giorno imparerò, ma può darsi che non imparerò mai.
(Fabio Volo)

Un giorno smetterò di scappare e la mia ironia cesserà di essere una difesa. Sarà solo una qualità, perché oggettivamente sono molto simpatico.
(Fabio Volo)

È impossibile rinunciare alla felicità, si può solo se non la si è mai conosciuta.
(Fabio Volo)

Quando terminano i respiri corti, lasciando spazio a uno lungo profondo che riempie e svuota il petto. In quei momenti non mi manca nulla.
(Fabio Volo)

Solamente quando faccio l’amore sono presente, è l’unico momento in cui vivo l’attimo. Lo so, sono banale, ma questo appartamento per adesso è la mia misura. Quando entri da quella porta io sono qui, presente e in grado di amare. Fuori non ne sono capace.
(Fabio Volo)

Forse adesso voglio solo spogliarmi da questo ruolo per vedere cosa c’è sotto. Forse ho finalmente trovato la forza e il coraggio di rischiare me stessa. E magari scoprire, senza averlo mai saputo, che sono semplicemente di più.
(Fabio Volo)

Le cose non si vedono per ciò che sono ma per ciò che sei!
(Fabio Volo)

Potresti essere la mia perdita di equilibrio. L’equazione del mio caos.
(Fabio Volo)

Ogni ricordo sarà come la parola di un racconto.
(Fabio Volo)

Concediti un errore: lo spazio di un errore è uno spazio di crescita.
(Fabio Volo)

La prima volta che ci siamo frequentati non eravamo in grado di amarci. Eravamo come due persone che hanno tra le mani lo strumento che amano, ma non lo sanno suonare. Poi abbiamo imparato.
(Fabio Volo)